Giorgio Bianchi Photojournalist
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Notizie e analisi sull'attualità e la geopolitica.
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La Finlandia darà agli Stati Uniti l'accesso a 15 delle sue basi militari nell'ambito di un patto di cooperazione nel settore della difesa , ha dichiarato il ministro della difesa finlandese Antti Hakkanen.

La prossima settimana, gli Stati Uniti e la Finlandia dovrebbero firmare a Washington l’accordo di cooperazione in materia di difesa. Il quotidiano finlandese Helsingin Sanomat ha riferito che le basi ospiteranno forze di terra, marina e personale dell'aeronautica statunitense. Il governo finlandese ha chiarito che l'accordo sarà firmato il 18 dicembre.

(Fonte: Sputnik - Tramite Laura Ruggeri

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E la CO2? Come siamo messi con la CO2? E le declinazioni delle professioni al femminile? Ed i bagni neutri? E le carriere alias? E la dieta vegana? Ed a livello di balletti su TikTok? E l' inclusione come va? Ed il diritto al voto? Lo sapete che il vostro voto conta?

Accattoni.

Eric Packer

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È venuto fuori un interessante dibattito sul perché la sora meloni continui a piacere agli italiani. Quasi tutti hanno addotto motivazioni più o meno di stampo politico. Io ritengo invece che non ci sia ancora entrato sufficientemente in testa che dopo quarant'anni di liberismo, la politica sia un fattore quasi completamente ininfluente nelle scelte elettorali o nel giudizio sull'operato di un governo. Diciamo che forse possono incidere all'1%. Il 99% riguarda le capacità attoriali, ovvero l'insieme di linguaggio, facce, faccette, smorfie, vestiario, movenze, senso dell'umorismo ecc... Chi riesce a essere un attore più in sintonia con il gusto medio vince. Il resto non conta nulla, tanto, anche inconsciamente, tutti hanno compreso che d'alema o berlusconi, prodi o meloni, schlein o dracula son sempre le stesse robe.

Alberto Scotti

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🗣 Ucraina nella NATO solo dopo la vittoria sulla Russia

Biden, in una conferenza stampa con Zelenskyj, ha affermato che l'Ucraina diventerà membro della NATO solo dopo la vittoria nella guerra (cioè solo nel fantastiglioso mondo di Tocci, Parsi e Iacoboni)

Ritiene che Kiev sarà accettata nell'Alleanza "quando tutti gli alleati saranno d'accordo e tutte le condizioni saranno soddisfatte. Ma ora dobbiamo assicurarci che loro, prima di tutto, vincano la guerra".

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🎙 Estratti dalle risposte del Presidente della Federazione Russa Vladimir Putin alle domande dei giornalisti e dei cittadini russi durante il programma "Risultati dell'anno", 14 dicembre 2023

Punti chiave:

• Molti leader europei fingono di emulare [la dura posizione del] generale de Gaulle, che combatté per gli interessi della Francia, ma in realtà [avendo ceduto agli Stati Uniti] si comportano come il maresciallo Pétain, che si sottomise alla volontà degli invasori durante la Seconda guerra mondiale.

Quasi tutti [nell’UE] agiscono in questo modo, tranne Robert Fico e Viktor Orbán. Loro non sono politici filo-russi, bensì filo-nazionali, perché difendono gli interessi dei loro Paesi. Persone simili [come de Gaulle] non esistono più. Ciò è legato alla forte dipendenza di molti dal “Grande Fratello”, e cioè dagli Stati Uniti.

• Le condizioni basilari  per il ripristino di relazioni a pieno titolo [tra Russia e USA] verranno a crearsi quando Washington inizierà a rispettare gli altri popoli, le altre nazioni, a cercare compromessi; e smetterà di cercare di risolvere i propri problemi per mezzo di sanzioni e azioni militari.

• Noi, proprio come la Turchia, partiamo dal fatto che le decisioni dell'ONU sulla creazione di uno stato palestinese con capitale a Gerusalemme Est devono essere messe in atto. Questo è estremamente importante. Dobbiamo creare le basi a fondamento di una soluzione israelo-palestinese.

• Tutto ciò che i funzionari del Comitato Olimpico Internazionale stanno facendo nei confronti dello sport russo è una totale deformazione delle idee di Pierre de Coubertin. Il Movimento Olimpico è stato creato per unire le persone.

• Per quanto riguarda l'“ordine basato su regole” [occidentali], tali regole non esistono. [L’Occidente] le cambia a seconda dei propri interessi. Per fortuna, un numero piuttosto ingente di nazioni vuole vivere secondo le regole stabilite nei documenti internazionali fondamentali.

Leggere il testo integrale (in inglese)
Forwarded from Lettera da Mosca
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Ieri notte: decine di persone in bicicletta in fila al posto di blocco di Torfyanovka, al confine con la Finlandia, dopo l’annuncio che i posti di confine saranno chiusi dal 15 dicembre. La parte finlandese consente a coloro che lo desiderano di entrare nel paese, ma la procedura è lenta.
Forwarded from ROCCO CANTAUNTORE
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PANZER DI NATALE 🎅🏼

I Babbi a Natale modenesi si fanno silenziosamente sodomizzare dal sindaco che gli piazza in pieno centro, in Piazza XX Settembre, un carro armato natalizio che porta in dono tanti buoni proiettili esplosivi.

GIAN CARLO MUZZARELLI. È il nome del primo cittadino di Modena che ha approvato questa idea demente. Di area PD (sarà l’acronimo di Poveri Dementi? 🤔).

Modenesi, se proprio non volete farlo voi, in giro ci sono solerti imbrattatori di palazzi storici e opere d’arte. Provate a chiedere a loro se per una volta riescono a imbrattare la cosa giusta. Magari di color marrone… 💩

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VI RACCONTO IL MIO TUMORE (e perché so che è stato il vaccino Covid)
13 Dicembre 2023
Max Del Papa su Il Giornale d’Italia

Lo so benissimo che da tre mesi a questa parte parlo principalmente di me, e me ne scuso. Il fatto è che mi sta capitando qualcosa che fatalmente, e disgraziatamente, finisce col rispecchiare la condizione di molti, ben oltre il sottoscritto: mi sono ammalato in modo serio, di un linfoma, dopo avere patito due anni di disturbi, di problemi sempre più pesanti, insorti immediatamente dopo la somministrazione vaccinale (più richiamo) e da allora mai più risolti. Non gli davo peso, pensavo fossero acciacchi legati all’età, allo stile di vita e invece il mio organismo si divorava dall’interno. Il mio linfoma ha un nome lungo, complicato, che scordo volentieri, è di tipo “indolente”, cioè cova, cova e lavora in silenzio, penetra nel midollo osseo e scava i suoi tunnel devastanti finché non è molto tardi, o troppo tardi. A me è capitato di scoprirlo una notte a seguito di una caduta stranissima dalla moto, che era ferma, si è inclinata, mi ha catapultato lontano, su un terreno fatto di sassi, di pezzi di mattoni, spalla disintegrata, cuffia dell’omero distrutta, clavicola a pezzi: per il dolore sono subito svenuto (e dopo 3 mesi dall’operazione ancora sono lungi dall’avere conquistato una funzionalità accettabile, malgrado ormai 12 settimane di fisioterapia e 4 di idroterapia in vasca). Al pronto soccorso mi hanno fatto alcune analisi per escludere emorragie interne, e una ecografia ha svelato una proliferazione di linfonodi sospetta: hanno subito capito cosa significava, grossomodo, poi per esclusione sono arrivati al linfoma. Un linfoma, mi è stato spiegato 3 biopsie e una quantità di esami dopo, che, in una situazione di azzeramento immunitario, cioè di difese immunitarie prossime allo zero, per reazione origina anticorpi, che, però, sono malati. E quindi avvelenano. Il mio sangue è malato. Ovviamente nessuno mi ha confermato che questo capolavoro era opera della doppia dose Pfizer, però neanche si sono sentiti di escludermelo apertamente: divagavano, si arrampicavano sugli specchi, la mettevano sul fatalismo, una dottoressa giovane mi ha sfidato: allora perché a te sì e a me no? Ma io ero troppo prostrato, allora, per maltrattarla.
Però altri medici viceversa mi avevano parlato chiaro, prima e anche dopo la scoperta del mio tumore al sangue. Mi hanno spiegato che il pericolo stava nella proteina Spike, che, contrariamente a quanto sostenuto dai virologi mascalzoni, non restava ferma, inchiodata al virus, per demolirlo, ma si metteva a passeggiare allegramente per l’organismo lasciando tracce micidiali, scatenando una quantità di danni al suo passaggio: in due parole, questa Spike, dove trovava una condizione organica di debolezza, o di malattia latente, o in fase iniziale, si accaniva: così si spiegano le recidive, i tumori fulminanti, i linfomi e mielomi, eccetera. E questi medici, che non erano pochi, mi sembravano molto più precisi e convincenti dei “negazionisti” delle reazioni avverse (perché qui se ci sono dei megazionisti non sono i cosiddetti novax, ma chi nega l’evidenza di centinaia di migliaia di defunti e di milioni di ammalati, di lesionati, di invalidi su base globale).
Ora, avendo io raccontato questa storia più o meno in questi termini, sono stato accusato di “spalare fango sui vaccini”, di essere un miserabile, e di meritare quello che avevo (anche da parte dei novax veri, ho ricevuto lo stesso augurio, perché le tribù di talebani e di carogne sono equamente distribuite e questo ha nuociuto non poco alla causa di chi contestava i vaccini in modo equilibrato, in punta di scienza). Mi sfidavano: dimostra che è stato il vaccino. Puoi dimostrarlo? No, non potevo, per la semplice ragione che quella era la prova del diavolo: una dimostrazione oltre ogni ragionevole dubbio è impossibile, ma la scienza non procede così e un linfoma post vaccinale non è un colpo di pistola o una gamba tagliata: quando poi si arriva al milione di linfomi, o di cardiopatie, o di altri cancri, beh, diventa
difficile negare la correlazione, e ci vuole una bella dose di malafede, di svergogna, a insistere. E questi confutavano le mie certezze, maturate sulla mia pelle, sulla carne e sul sangue, con l’esclusiva tattica della malafede.
È quello che ho visto fare dai soliti virologi da passeggio, da sedicenti esperti, da “comunicatori” e “storici della medicina”: tutta gente orgogliosamente sovvenzionata dalle multinazionali del vaccino. Una rabbia, una indignazione, perché versare in una condizione di malato oncologico, vincolato a un ciclo di 7 mesi di chemioterapie, tre giorni al mese, il primo giorno per 8 ore, i successivi due per 2 ore, con tutto ciò che ne consegue, e sentirsi pure preso per il culo è forse peggio della malattia stessa. Finché non mi imbatto nella prova del diavolo: sulla testata “Epoch Health, la seguente notizia: “I ricercatori di Cambridge in un nuovo studio fondamentale su Nature hanno scoperto che l’mRNA Pfizer oltre alla proteina bersaglio causa la produzione di proteine errate “fuori bersaglio” che innescano un’errata risposta immunitaria involontaria”. L’articolo ve lo risparmio, ma, ovviamente, approfondisce il concetto e si trova facilmente in Rete. “I vaccini Covid erano fondamentalmente difettosi (faulted)”, dice il sommario, “allorché ricombinavano l’rMNA di sintesi per prevenire successive risposte dannose”. Si sapeva, si diceva, si è letto le millemila volte, lo disse per primo Montagnier, “alla larga dalla manipolazione dell’rMNA”, lo ribadì Tarro, lo spiegò Malone, lo chiarì Dalgleish, a me personalmente lo illustrò Stramezzi. Sì, si diceva e si sapeva, ma, domando: è o non è, precisamente, in modo terribilmente esatto, la dinamica del mio linfoma? Adesso cosa hanno da dire i prezzolati di Pfizer e Moderna? Ed eccone un’altra, di prova del diavolo. È di oggi. È dell’Ansa, agenzia di regime con forte inclinazione a sinistra: “Un’ondata di tumori ha caratterizzato il post pandemia in Italia. Sono 395mila i casi stimati nel 2023. In calo gli screening di prevenzione”. Quest’ultima nota è ambigua e maligna, porta chi legge a dedurre che i 400mila cancri in più in un solo anno siano colpa della mancata prevenzione, il che escluderebbe ogni altra possibile origine, tenuto conto che questi cancri grandinano nel “periodo post pandemia”. Ma non c’è bisogno di avere passato l’esame di statistica giuridica portando il funzionalismo strutturale di Luhmann, come fece il sottoscritto più di 30 ani fa, per capire che qui la correlazione, o se si preferisce la combinazione, c’è tutta: come li spieghi se no 400mila malati oncologici in più in un solo anno, vedi caso il primo dopo la massiccia campagna vaccinale di regime?
Chi aveva dunque ragione? Chi negava un legame dalla probabilità già alta in partenza, e sempre più enorme col passare dei mesi, dei dati, degli studi, della statistica sanitaria, della casistica medica; o chi si era spinto ad ipotizzare, in punta di scienza, quanto sarebbe accaduto ed è effettivamente accaduto?
Io (e 400mila come me) mi ritrovo seriamente malato per colpa di questo regime. Forse avevo già una situazione latente, che però poteva restarsene tale chissà per quanto, magari a vita. O forse no. Sta di fatto che il vaccino, la Spike, le alchimie sull’rMNA, hanno scatenato la bestia. E lo sentivo e lo sapevo. E adesso scrivo queste note con il tubo della flebo che mi sgocciola in vena, una stilla alla volta, per 8 ore filate. Io sto così per colpa dei signori: Conte, Draghi, Speranza, Sileri, Mattarella, del Parlamento pressoché al completo, di troppi medici felloni, di tutti i virologi da sbarco, di tutti quelli del CTS, dell’AIFA, dell’ISS, e con la complicità dei cosiddetti giornalisti che volevano “vedere morti in poltiglia verde”, parole loro, della signorina Lucarelli, del signorino Scanzi, i novax e invece stanno vedendo squamarsi in poltiglia chi si è vaccinato; e ancora parlano, senza alcun rimorso, e ancora li pagano per spargere le loro luride menzogne.
E ancora i Lopalco, i Burioni, i Bassetti, i Pregliasco, i Crisanti, sono scatenati: chi prevede l’ecatombe, chi predica “ve ne pentirete”, chi minaccia, chi sogna nuove reclusioni, nuove violenze poliziesche. I telegiornali spingono sul terrorismo come allora. I fornitori di cifre false hanno ripreso ad erogarle, più bugiardi che mai. Spiegassero invece come mai Pfizer finisce davanti al tribunale dell’Aia insieme a OMS, Bill Gates e UE. Spiegassero l’allarme mandato dal sindacato di polizia Osa: “Troppi decessi e malori in Polizia, abbiamo chiesto alla direzione generale i dati. Tantissimi agenti ci dicono che dopo la vaccinazione stanno [ancora] male”. Spiegassero la ragione plausibile dei mancati registri aggiornati in seno all’Aifa, che non ha saputo fornire alcuna motivazione, mentre i dati a suo tempo forniti sono stati ampiamente demoliti da un consesso di statistici indipendenti (che bisogno c’era di mentire, di occultare, di perdersi per strada la casistica, di “non aggiornare” se tutto andava bene come si sosteneva e si continua a sostenere?). Spiegassero o meglio dimostrassero l’infondatezza della ricerca del prof. Bizzarri (ripresa da Nature) da cui emerge un aumento del 25% delle morti non previste tra i giovani vaccinati, per non parlare delle miocarditi, secondo lo scienziato per effetto dell’inserimento nel coronavirus di una sequenza genica dell’HIV per renderlo aggressivo. Spiegassero perché il governo islandese ha proibito la somministrazione dei vaccini anticovid. Spiegassero come mai non una – non una – delle garanzie legate ai vaccini si è verificata e non una – non una – delle conseguenze legate ai vaccini sia mai stata ipotizzata. Spiegassero l’imbarazzata assunzione di responsabilità dell’ex premier britannico Boris Johnson. Spiegassero l’ondata di patologie che non smettono di travolgere i cosiddetti vip, e per le quali non viene mai né chiesta né fornita la più elementare delle informazioni: Tatiana Garbin, 46enne ex capitana della Nazionale azzurra femminile di tennis, già operata “di un raro tumore”, nuovamente ricoverata; stessa cosa occorsa alla soubrette Benedicta Boccoli; meno bene è andata alla manager teatrale pescarese Barbara Paolone, 54 anni, “stroncata da un male incurabile scoperto tre settimane prima”. Ma ogni giorno ce ne sono due, tre, dieci, solo a scovarli in una cronaca che tende a tacere più di prima, che adesso s’inventa cazzate come la “nebbia cognitiva”, la confusione mentale lasciata dal Covid. Dal Covid o dall’anticovid? Sono o non sono stati questi maledetti vaccini ad ingenerare, tra le altre patologie, anche un’esplosione di complicanze a livello neurologico (ne abbiamo parlato diffusamente in passati articoli)?
A questo punto la “nostra” prova del diavolo l’abbiamo ampiamente fornita: è quella dei negazionisti, adesso, ad essere tale. Una prova che non si può provare. A differenza di noi ammalati, loro non potranno mai raggiungerla, perché è stata smentita proprio da quella scienza cui sostenevano, tutti tronfi, di ispirarsi. E invece era alchimia. Era magia. O, al limite, era sì scienza, ma manipolatoria, da apprendisti stregoni. Io ho un linfoma che mi ha riempito di anticorpi malati perché il mio corpo, il mio sangue, le mie cellule, sono stati manipolati; e adesso lotto per la vita. Lo faccio per me ma mi accorgo di rappresentare tanta gente, tanta gente. Troppa gente, che non avrei mai voluto scoprire nelle mie stesse condizioni. E ancora vengono a prenderci per il culo? Ancora vorrebbero farci crepare inoculandoci “dopo averci legati”, perché ho sentito anche questo? Il mondo si pente, i governanti di tutta la terra si battono il petto e solo i nostri di merda fanno finta di niente e insistono come e peggio di prima? Ma qui, sul lettino della chemio ci sto io. Bastardi. Criminali. Delinquenti. Tutti.
Forwarded from Laura Ru (Laura Ru)
Orban e' andato a prendere il caffe' su invito di Scholz in modo da non bloccare l'avvio dei negoziati di adesione con l'Ucraina, ma si e' opposto al pacchetto di aiuti, 50 miliardi di euro. Questo permette all'UE di continuare ad illudere Kiev, ma a basso costo. In fondo Orban ha fatto un favore all'UE: i soldi nel pozzo senza fondo non ce li vuole piu' mettere nessuno. Del resto neppure il Congresso degli Stati Uniti era stato in grado di trovare un accordo sugli aiuti all'Ucraina. Bruxelles ha salvato le apparenze e puo' continuare a fare promesse che non verranno mantenute. @LauraRuHK
Forwarded from Andrea Ra Music (Andrea Ra)
Il mio ultlmo Concerto del 2023 sarà a FIRENZE sab 16/12

Spero di vedervi sotto al palco 🎸🥁



Info 3401265726 oppure clicca 👉 QUI
Tutto il dolore che Israele sta infliggendo a Gaza comporterà un costo. Ogni 15 minuti un bambino viene ucciso e chi resta non perdonerà. Uccisi a migliaia, portati sui pavimenti di ciò che resta degli ospedali, coperti dalla polvere delle rovine, spesso senza che nessuno li accompagni.
Tutti vedono queste immagini ma non gli israeliani, le cui tv non mostrano nulla di ciò.

Da un articolo su Haaretz di Gideon Levy, giornalista israeliano, pubblicato oggi su Il Sole 24ore.
Sì ma hanno ridotto di molto la CO2 e sono state inclusive.
Poveri fessi.

Pensiamo alla grande bellezza di Alpha Metallurgical Resources, la quale estrae carbone e le cui azioni valevano $2 circa nel 2020 ed oggi $316 circa.

Pensiamo poi alle azioni delle società green che stanno precipitando poiché scatole vuote di profitti e piene di storytelling e sussidi pubblici.

Il Paradiso me lo immagino esattamente così.

Eric Packer

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FERRAGNI PELOSA

Niente di nuovo sotto il sole: quando sotto specie di carità verso gli altri si tende in realtà al proprio utile la lingua italiana usa da secoli un’espressione colorita: “carità pelosa”. Si trova anche nelle "Nozze di Figaro" di Mozart (libretto di Da Ponte):
«Susanna:
- Queste le grazie son, questa la cura
Ch'egli prende di te, della tua sposa.
Figaro:
- Oh, guarda un po' che carità pelosa!»
Il pandoro d’oro di Ferragni ci ricorda che la carità pelosa è ancora e sempre tra noi, in versione ampliata e rafforzata. È la vibrazione dominante di tutti i discorsi in cui si mescolano il marketing delle buone intenzioni, il capitalismo consumista e la perdita dei progetti collettivi. Non sono contemplate azioni e lotte dove il “pensati libera” sia un fenomeno sociale. La libertà diventa soltanto individuale pulsione agli acquisti, verniciata di allusioni etiche patinate con cui fregarvi il malloppo.

Pino Cabras

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Si è svolto un grande mercanteggiamento a Bruxelles prima del voto di ieri sul pacchetto di aiuti all'Ucraina e sui negoziati di adesione all'UE. All’inizio di questa settimana, la Commissione europea ha sbloccato 10,2 miliardi di euro di fondi di coesione destinati all’Ungheria. Scholz avrebbe invitato Orban ad "andare a prendere un caffè", cioè a lasciare la stanza dove si votava sui negoziati di adesione. Ecco quanto costa il caffè ungherese. Ma Orban chiede di più per il suo Paese e non sosterrà il pacchetto di aiuti da 50 miliardi di euro per l’Ucraina finché non otterrà ciò che vuole. Naturalmente, promettere all’Ucraina che un giorno, in un futuro molto lontano, diventerà membro dell’UE, non costa nulla. Parlare costa poco e nessuno sa come sarà l’Ucraina tra dieci o vent’anni. Scholz ha espresso ottimismo sul fatto che un accordo su un bilancio UE rinnovato e sugli aiuti finanziari per l'Ucraina possa essere concordato al vertice straordinario dei leader europei del mese prossimo, anche se l'Ungheria manterrà la sua opposizione. Ignora che altri leader stanno già seguendo l’esempio di Orban e probabilmente chiederanno qualcosa in cambio di un sì. Alcuni paesi come Francia e Italia potrebbero richiedere fondi aggiuntivi per gestire la crisi dell’immigrazione, altri paesi sono alle prese con deficit di bilancio e cercheranno l’aiuto di Bruxelles come condizione per dare il via libera agli aiuti all’Ucraina. La torta dell'UE si è rimpicciolita ed è naturale che la corsa per accaparrarsene una fetta si intensifichi.

Laura Ruggeri

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Israele sta per perdere. E inventa l’arma magica
DI ALESSANDRO ORSINI

Israele sta perdendo la guerra. Ho cercato di articolare questo mio pensiero nell’ultima puntata di È sempre Cartabianca di Bianca Berlinguer, ma il tempo a Rete 4 è tiranno. Quali sono i fatti su cui poggio questa mia valutazione?

In primo luogo, ricorro alle statistiche sui conflitti passati tra Hamas/Hezbollah e Israele. Israele ha ammazzato molti civili libanesi e palestinesi tutte le volte che non è riuscita ad ammazzare i militanti di quelle due organizzazioni. Non riuscendo a uccidere i guerriglieri, uccide i civili. Israele deve uccidere qualcuno. Se non ammazza i primi, ammazza i secondi. Israele deve trovare un modo per alzare i costi che i suoi nemici sono obbligati a calcolare prima di colpire. Israele pensa che Hezbollah ci penserà due volte prima di attaccare gli israeliani sapendo che il Libano verrà distrutto da una punizione collettiva. Israele spara intenzionalmente sui civili palestinesi e libanesi con la scusa degli scudi umani. Ciò è dimostrato dai dati appena rivelati dal Washington Post. Israele ha sganciato 29.000 bombe su Gaza. Circa il 45% sono bombe non guidate o dumb bomb (“bombe stupide”).

Questa strategia d’Israele di sparare intenzionalmente sui civili ha funzionato con Hezbollah? Pare di sì. Il suo capo, Hassan Nasrallah, ha dichiarato che non avrebbe rapito quei due soldati israeliani, il 12 luglio 2006, sapendo che Israele avrebbe reagito così violentemente contro i civili. Il fatto che Israele abbia ucciso volutamente un numero spaventoso di civili a Gaza induce a ritenere che l’operazione militare stia andando male. Israele non riesce a uccidere i militanti di Hamas in numeri significativi. Quindi, uccide i civili. Il rapporto tra il numero di civili e il numero di miliziani che Israele uccide nelle guerre è inversamente proporzionale. Il primo numero aumenta al diminuire del secondo e viceversa. Infatti, mancano le prove del successo dell’operazione militare di Netanyahu. Non esiste nemmeno una foto o un video che induca a ritenere che Israele abbia vinto qualche battaglia significativa contro Hamas. Israele non ha immagini da sfoggiare. Siccome queste foto mancano, Netanyahu ha dovuto inventarle. I lettori ricorderanno i cento prigionieri seminudi con le mani legate dietro la schiena che Netanyahu ha spacciato falsamente per miliziani di Hamas. Erano civili. Secondo l’Ong Euro-Mediterranean Human Rights Monitor, si tratta di civili arrestati arbitrariamente in due scuole affiliate alle Nazioni Unite a Beit Lahia.

Infine, i tunnel. Israele ha iniziato ad allagarli. Ma sono almeno 1.300. Come potrà allagarli tutti? Nessuno conosce come questi tunnel siano ramificati nel sottosuolo. Immaginiamo che dieci tunnel siano collegati tra loro. Allagandone uno, Israele ne allaga dieci. Ma se questi 1.300 tunnel non sono collegati, Israele deve allagare 1.300 tunnel. Come fa? Quando avrà terminato i lavori, i miliziani di Hamas saranno morti di vecchiaia. E poi mica i militanti di Hamas aspettano di annegare.

La storia dell’allagamento dei tunnel è una tecnica per manipolare l’opinione pubblica che chiamo tecnica dell’“arma magica”. Per capire il senso di questa mia espressione, occorre comparare la copertura mediatica della guerra in Ucraina con quella in Palestina. Per creare consensi intorno alla prosecuzione della guerra in Ucraina, i nostri media hanno individuato, a mesi alterni, un’arma magica che avrebbe sconfitto i russi: gli Himars, gli Abrams, i Leopard, i Patriot, i Samp-T, le bombe a grappolo, gli Atacms. Risultato: la controffensiva è stata un fallimento colossale e l’Ucraina ha perso la guerra.

La tecnica manipolatoria dell’arma magica svolge due funzioni. La prima è di nascondere il fallimento delle operazioni militari spostando l’attenzione del pubblico dall’oggi (disastroso) al domani (radioso). La seconda è di aumentare la capacità di sopportazione dei cittadini.

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Forwarded from Piccolenote
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Il mio ultimo intervento per Parole Proibite di Michele Santoro.

Parole Proibite: Disastro controffensiva.
Con Benedetta Sabene.

La controffensiva ucraina non solo è fallita ma sembra essere stata un vero e proprio disastro. A dirlo è un’inchiesta pubblicata sul Washington Post la settimana scorsa. Sembrerebbe che la controffensiva sia durata solo un giorno e avrebbe causato enormi perdite tra le truppe ucraine. La controffensiva sarebbe dovuta iniziare a maggio di quest’anno, ma durante l’estate erano molti i dubbi circa il successo dell’operazione militare, tanto che Zelensky a settembre aveva rassicurato tutti dicendo che la controffensiva stava avendo successo. Quali conseguenze avrà il fallimento della controffensiva sul piano militare? E su quello internazionale? Ne parliamo con i nostri ospiti: Giorgio Bianchi, fotoreporter, Alessandro Marescotti, presidente di Peace Link, e Alberto Negri, giornalista e inviato di guerra.

https://www.youtube.com/watch?v=qmy_zw5FlNE&t=1332s

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La stampa mainstream non può essere libera per definizione, perché gli spazi che vengono concessi ai giornalisti sono sempre di proprietà di qualcuno (della politica nel caso del cosiddetto servizio pubblico, oppure dei potentati economico-finanziari nel caso del privato).
In passato esisteva una contrapposizione tra poteri nazionali e sovranazionali. Hanno combattuto una battaglia durissima e questa si è riverberata nei conflitti tra le varie testate e tra giornalisti di primo piano. Con questo non intendo che tutti i giornalisti lavorassero in malafede, venivano semplicemente assunti sulla base della loro ideologia e veniva sfruttata la loro normale attitudine a polemizzare con la parte avversa per tifo da stadio.
Oggi che i poteri nazionali sono stati piegati o cooptati e troneggiano soltanto i poteri sovranazionali, tutto ciò si riflette anche nella totale assenza di scontro sulle testate. Persiste un simulacro di dibattito, un teatrino in buona sostanza, sugli argomenti neutri (si tratta nella migliore delle ipotesi di una finta opposizione di comodo finalizzata spesso a progetti politici che intendono comprare la fetta dissidente per poi vendergli l'ennesima sola politica nel futuro), mentre sui temi dominanti c'è completo appiattimento delle due parti in commedia. L'Europa non si discute, la Nato non si discute, il modello economico non si discute, la compressione dei diritti dei lavoratori non si discute, la digitalizzazione non si discute, la finanziarizzazione cosiddetta green non si discute, le politiche migratorie non si discutono, le politiche sanitarie non si discutono...
L'unica stampa veramente libera è quella del web. Ma anche lì c'è un problema di fondo; per potersi esprimere, anche questo tipo di informazione utilizza degli spazi che sono di proprietà di qualcuno, ovvero dei giganti dell'Hi-Tech. Se i concetti espressi piacciono al padrone dello spazio, allora massima diffusione, in molti casi superdiffusione. Se non piacciono, scatta la censura. Esattamente come avviene nel maistream. In maniera più vaga, sfumata, impalpabile, ma con la medesima determinazione a silenziare ogni forma di dissenso. Questo avviene sfruttando la macroscopica ambiguità di questi colossi, che si presentano come piattaforme e che invece si comportano da editori. Immaginate se il vostro gestore telefonico avesse il potere di sospendervi la linea se ravvisasse contenuti impropri nelle vostre conversazioni. Ecco, i giganti del web si comportano in maniera analoga: se non gli piace quello che dite, vi tagliano la conversazione.
Oggi la madre di tutte le battaglie dovrebbe essere quella di tutelare dal punto di vista normativo la libertà di espressione su queste piattaforme (l'esatto opposto di quello che stanno facendo tutti gli stati e in particolare la colonia Europa) e di sostenere in tutti i modi chi opera in questo ambito.
Tutto questo dovrebbe evidenziare, semmai qualcuno non lo avesse ancora capito, che la guerra oggi si combatte innanzitutto nell'ambito della comunicazione ed è pertanto lì che occorre attrezzarsi per meglio difendersi. E che non è affatto inutile quello che stiamo facendo su queste piattaforme, ma anzi, è fondamentale.

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