Giorgio Bianchi Photojournalist
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Notizie e analisi sull'attualità e la geopolitica.
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Forwarded from Giubbe Rosse
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Francesco Tricarico a VelvetMusic.

Ci racconti il tuo nuovo singolo “Mi state tutti immensamente e profondamente sul ca*zo”?
“Mi state tutti immensamente e profondamente sul caz*o è lo sfogo di una persona che ogni giorno deve occuparsi dei propri figli, del lavoro, delle tasse, del vivere in una metropoli come Milano, di una cultura sempre più abbandonata a se stessa e non vede nessun senso dello stato, della comunità, della tutela del lavoro, non vede nessuna attenzione verso l’uomo della strada… l’uomo “normale”. Là dove si può salvare il pianeta come oggi si suole dire si abbandona la persona e i diritti del cittadino, ci si dimentica dell’ uomo “qualunque”. L’uomo che vede messa in pericolo la stessa Costituzione, gli ultimi fondamentali del nostro vivere da cittadini. E così mi state tutti immensamente e profondamente sul cazzo diventa lo sfogo di quest’uomo ” normale “e pensante.

Segue...

https://www.velvetmusic.it/2023/12/05/francesco-tricarico-a-velvetmusic-gestii-male-londata-di-successo-oggi-la-musica-italiana/

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Io sono fermamente convinto che la pratica dell'utero in affitto abbia una valenza che va molto al di là di sé stessa. Dobbiamo vederla come una chiave che spalanca l'ultima porta che ci divide dall'indicibile, dal post-umano. Una volta che la maggior parte della gente riterrà normale, lecito, comprare essere umani partoriti da schiave indigenti, ridotte ad animali da laboratorio, per il piacere dei ricchi, ogni cosa sarà possibile: l'eutanasia di massa per i poveri, la libera compravendita degli organi e ogni altro orrore da film di fantascienza.
Per questo, pur nella consapevolezza che l'umanesimo è assai probabilmente destinato alla sconfitta, dico che finché si può si deve resistere trattando i favorevoli a questo abominio per ciò che sono: mostri. Bisogna fargli sentire addosso il disprezzo assoluto della comunità, peggio che si trattasse di apologeti dei campi di sterminio o dello stupro di bambini.

Alberto Scotti

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Il patriarcato comincia a perdere dei colpi.

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Forwarded from Laura Ru (Laura Ru)
I politici occidentali non hanno ancora capito che i leader russi e cinesi hanno una visione strategica per i loro Paesi che va ben oltre le prossime elezioni. Si tratta di civiltà che costruiscono il loro futuro conservando il passato attraverso un dialogo fruttuso tra passato e presente. In termini filosofici, ciò è simile all'Aufhebung hegeliana. La storia (come la logica) procede per sublimazione, la tesi è contrastata dall'antitesi, a sua volta sublimata dalla sintesi. Questa visione impone un orizzonte temporale completamente diverso, che non si misura in mesi ma in anni e decenni. Gli Stati Uniti non riescono a capire la Russia e ancor meno la Cina perché sono decisi a cancellare e sopprimere l'Altro. Sono diventati sclerotici e paranoici. Al contrario, le civiltà dinamiche e vive imparano dall'altro da sé, sono aperte al dialogo e allo scambio. Dmitri Kosyrev, in un articolo pubblicato da RIA Novosti, sottolinea che i leader occidentali vivono su un altro pianeta, in un'altra sfera dell'informazione e fanno sforzi mostruosi per non ascoltare opinioni differenti dalle proprie. Basti ricordare come hanno chiuso RT e altri media russi per isolare il pubblico occidentale. O come ancora "scappano" dalla sala durante le conferenze internazionali non appena un rappresentante russo inizia a parlare, come hanno fatto anche alla recente conferenza dell'OSCE a Skopje, in Macedonia. Si tratta di un fenomeno davvero preoccupante: l'indisponibilità a capire, la paura e l'odio viscerale nei confronti di chi ha posizioni diverse. @LauraRuHK
Forwarded from Lettera da Mosca
SIAMO AL VERDE - Citando rivelazioni di un anonimo “consigliere di Zelensky “, il sito Politico scrive che l’Ucraina non ha fondi per continuare la guerra oltre dicembre e che quindi, se non interverranno altri finanziamenti USA, potrebbe iniziare a perdere territorio. “Siamo al verde”, dice l’anonimo testimone di Politico: “Se l’Ucraina non riceverà dagli Stati Uniti l’assistenza militare che le è già stata promessa, Putin non solo consoliderà ciò che ha già preso, ma probabilmente conquisterà anche nuovi territori”. In precedenza, il capo di gabinetto del presidente ucraino, Andriy Ermak, aveva avvertito: “Se l’assistenza di cui si discute al Congresso USA viene anche solo rinviata… allora diventerà impossibile attaccare, e ci sarà una grande rischio di perdere questa guerra” (all’Istituto per la Pace di Washington - USIP.
Pensavamo di aver sentito uscire davvero tutto dalla bocca dell'immunologo Bassetti e francamente mai avremmo pensato che ci avrebbe ancora stupiti per le sue "cadute di stile colossali". Invece ci sbagliavamo. Puntuale come un orologio svizzero, dopo l'ischemia che ha colpito il povero psichiatra Alessandro Meluzzi, il buon Bassetti si è subito catapultato sulla notizia per piazzare la sua battutina all'acido muriatico. Non riuscendo a zittire il suo ego ipertrofico e la sua smania di avere sempre l'ultima parola, anche in un momento nel quale sarebbe opportuno tacere per rispetto di una persona in condizioni critiche, eccolo attaccare sui social penosamente chi non si può difendere. L'odioso sarcastico post contro Meluzzi che mira a ridicolizzare le posizioni critiche assunte fin dall'inizio dell'era Covid dallo psichiatra e criminologo molto noto nei salotti televisivi, contro le politiche scellerate del Governo sui vaccini, è un esempio di quanto non ci sia mai un limite all'arroganza e alla cattiveria. Bassetti si era già distinto per i sui attacchi volgari e scomposti all'indirizzo del premio Nobel Luc Montagnier e di altri personaggi decisamente più autorevoli e credibili di lui, ma evidentemente toccato il fondo, c'è sempre spazio per scavare. L'attacco a Meluzzi, al quale auguriamo di riprendersi al più presto, non fa che confermare che l'educazione e la sensibilità non sono merce che si trova al supermercato. O si hanno o non si hanno e Bassetti non possiede né l'una né l'altra.

Dalla pagina Facebook de L'Alternativa

E questo personaggetto sarebbe pure un medico, ovvero uno che dovrebbe curarle le persone malate anziché irriderle.
Se mai lo radieranno, sarà sempre troppo tardi.

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Sia l'Italia l'Oman d'Europa

Siccome Putin ha vinto la guerra in Ucraina; siccome ha vinto la guerra del petrolio; siccome ha vinto la guerra delle sanzioni; siccome ha esteso le relazioni internazionali della Russia; siccome ha umiliato l'Unione europea e la Nato; siccome il Pil della Russia cresce mentre l'Unione europea è in recessione; siccome ha sconfitto la controffensiva della Nato in Ucraina; potrebbe essere l'uomo dell'anno per il "Time". Putin è nella lista dei finalisti del "Time". Il titolo di persona dell'anno potrebbe spettare proprio a lui. Però mica i corrotti della stampa, della radio e della televisione italiana dicono che il "Time" è putiniano!
Spero che l'andamento degli eventi in Ucraina, inclusa questa candidatura di Putin, aiuti tanti italiani a comprendere che il sistema dell'informazione in Italia sulla poltiica internazionale è completamente corrotto. Mi auguro che, quando parleranno certi conduttori radiofonici e direttori di quotidiani, tutti gli italiani potranno comprendere la minaccia che queste persone pongono alla libertà del nostro Paese diffamando coloro che disvelano le politiche criminali del blocco occidentale in Ucraina e in Palestina. La guerra in Ucraina ha smascherato molti impostori dell'informazione in Italia che sentiamo parlare continuamente in radio e che vediamo continuamente in televisione da secoli.

Alessandro Orsini

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Forwarded from Roberto Vivaldelli
Mia intervista all'ex ambasciatore Sergio Romano
«Questa guerra avrà fine nel momento in cui gli ucraini cederanno una parte del loro territorio. In altre parole, gli ucraini devono privarsi di qualcosa. Soltanto così riusciranno a rendere più docili le grandi potenze». https://www.money.it/sergio-romano-l-ucraina-dovra-cedere-territorio-alla-russia?fbclid=IwAR1CxvdjAv-qjy4NGv8VUEZ_ePvQEYbe6XnH0tcv1ag0ffPI0L6orXPIjII
Forwarded from Lettera da Mosca
Media is too big
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María Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri russo, spiega così il rientro in Russia del 40% di coloro che erano emigrati nel 2022: “Questi ritorni sono dovuti alla mancanza di sicurezza in altri paesi, alla russofobia, a un’ostilita che è generata non dalla diversità delle posizioni politiche ma da un odio basato sulla nazionalità, e alla consapevolezza di molte persone di aver fatto una scelta sbagliata”.
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Giorgio Bianchi Photojournalist pinned «Il mio intervento di oggi per 100 Giorni da Leoni. https://www.youtube.com/watch?v=2kTu_IzfZhg 🔴 Per ricevere tutti gli aggiornamenti segui Giorgio Bianchi Photojournalist»
Forwarded from Laura Ru (Laura Ru)
Il Convitato di Pietra al summit di Pechino tra UE e Cina e' lo stesso che ha chiesto al governo italiano di annunciare ufficialmente il ritiro dalla nuova Via della Seta giusto prima del summit. Il tempismo non e' casuale, visto che la decisione era stata presa da tempo. L'annuncio a mezzo stampa attraverso il Corriere della Sera porta una firma inconfondibile, e non e' quella italiana. Questo non e' il modus operandi della nostra diplomazia, per quanto castrata e imbastardita possa essere, alle apparenze ci tiene. @LauraRuHK
Due Stati, dite?

No. La abbiamo attesa per 56 anni la soluzione dei due popoli in due Stati.
Adesso che non sarebbe più praticabile e che si constata che loro non hanno mai voluto, lasciateci la nostra utopia di uno Stato unico, democratico, per tutti. Soluzione che noi, tra l'altro, sosteniamo sin dagli anni '70.

Bassam Saleh, comunità palestinese di Roma.
Salerno, 6 Dicembre 2023.
L'Italia di Giorgia Meloni è uscita ufficialmente da ieri dalla Via della Seta.

In sostanza il governo Meloni, quello sovranista, quello che doveva avere a cuore, nelle chiacchiere della propaganda elettorale, il benessere e l'autonomia e la sovranità dell'Italia è riuscita nell'arco di due anni prima a tagliare definitivamente tutti i ponti con il maggior fornitore mondiale di energia (Russia), con cui avevamo tradizionalmente ottimi rapporti, e poi a liquidare i rapporti commerciali privilegiati con il paese con la più grande crescita economica mondiale (Cina).

Difficile immaginare una strategia economica più autolesionista per il paese.

Naturalmente sappiamo tutti che il patto tacito sottoscritto dalla premier con il padrone americano è: "Noi ti lasciamo governare senza metterti i bastoni fra le ruote, tu fai quello che ti diciamo." Così ci troviamo l'ennesimo governo servosterzo, con la funzione di trasmettere in maniera agevolata l'impulso governativo d'oltreoceano.

D'altro canto per governare così non serve una classe dirigente, non serve aver studiato, non serve avere un' idea di paese, non serve avere un carattere né un'integrità personale, per governare così basta il geometra Calboni: basta tradurre in italiano i dispacci dello stato maggiore americano e per questo c'è Google Translation.

A ridosso delle elezioni ricordo di essere stato interpellato in un Talk Show intorno al "rischio fascismo" rappresentato da un possibile governo Meloni. Secondo l'usuale canone televisivo la domanda seguiva un servizio con un collage di dichiarazioni incendiarie e foto d'epoca della Meloni, che doveva servire ad alzare la palla per affermare che sì, fez e orbaci stavano per essere riesumati dalla cassapanca del nonno, tremate e rifugiatevi nel fronte antifascista.

La risposta che diedi allora è che da tempo l'unica differenza politica rilevabile tra centrodestra e centrosinistra è il livello di entusiasmo per il Gay Pride (o, se vogliamo, per il Family Day).

Sovrastrutture e folclore a parte l'Italia è governata ininterrottamente da un monocolore neoliberale atlantista da trent'anni: i peggiori trent'anni sul piano economico e sociale dalla nascita dello stato nazionale salvo i periodi di guerra.

Chi continua a cadere nel giochino fittizio dell' Alternanza, andando a votare di volta in volta uno degli schieramenti, per fare un dispetto all'altro - gemello diverso - è complice del disastro.

Andrea Zhok

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A tavola a fine pasto, davanti ho la TV e accanto scorro i canali telegram che trasmettono le informazioni da Gaza minuto per minuto.

Da Gaza arrivano le immagini dell'ennesimo massacro a Khan Younis, con video dagli ospedali il cui orrore non basterà una vita per metabolizzare.
La Rai trasmette il racconto della persecuzione degli ebrei nella Francia del regime di Vichy durante la Seconda guerra mondiale. Paolo Mieli e lo storico Ernesto Galli della Loggia i protagonisti della trasmissione.