Giorgio Bianchi Photojournalist
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Notizie e analisi sull'attualità e la geopolitica.
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Forwarded from Lettera da Mosca
Il Ministero delle Finanze ucraino ha pubblicato la tabella dei 10 principali donatori di aiuti finanziari all’Ucraina. Nel 2023 la UE ha largamente superato gli USA. All’inizio di dicembre, gli aiuti di Washington nel 2023 risultavano diminuiti di circa 1 miliardo di dollari rispetto al 2022.
Forwarded from Laura Ru (Laura Ru)
Grazie alle sanzioni contro la Russia gli Stati Uniti hanno guadagnato 52,2 miliardi di euro sulle forniture di gas all'UE.

Dallo scorso febbraio gli USA hanno fornito all'UE gas naturale liquefatto (GNL) per un valore pari quasi a 66,7 miliardi di euro.

Ma senza le sanzioni contro la Russia le imprese statunitensi avrebbero ricevuto 52,2 miliardi di euro in meno, secondo i dati Eurostat.

Da febbraio 2022 a settembre 2023 l'UE ha acquistato dalle aziende statunitensi circa 61 miliardi di metri cubi di gas per un valore di 66,7 miliardi di euro.

La media è di 3,1 miliardi di metri cubi per 3,3 miliardi di euro al mese.

Tuttavia, nel 2021 gli Stati Uniti avevano fornito in media 1,25 miliardi di metri cubi di gas per un valore di soli 725 milioni di euro al mese. https://t.me/multipolarmarket/7126
Forwarded from Giubbe Rosse
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Il fantomatico patriarcato no, ma la mercificazione del corpo femminile sì.
Due idee coerenti l'una con l'altra questi qui non riescono ad esprimerle neanche per sbaglio.

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Forwarded from la fionda📕
Chiudono gli ospedali? Sarà forse colpa di governi e amministrazioni di centrosinistra e centrodestra? Del vincolo esterno imposto dagli eurocrati di Bruxelles? Certo che no! Gurpa der gambiamendo glimadigo!

👉 Rifuggi dalla propaganda tecnogreen, entra in t.me/lafionda
Forwarded from Lettera da Mosca
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Video di fonte ucraina con l’evacuazione dei feriti dalla linea del fronte. Il video fa anche capire in quali condizioni meteo ora si combatte.
Forwarded from Vi racconto la Russia (Marco Admin)
Medvedev: il segretario alla Difesa americano Austin ha rivelato un segreto militare. Uomo schietto e ingenuo, il generale non ha esitato a citare il motivo dell'intervento degli Stati Uniti nel conflitto tra Russia e Ucraina.

No, non per aiutare i cittadini che muoiono o un paese che scompare dalla mappa del mondo.
No, questa non è una lotta per la democrazia contro la tirannia.
E no, non stiamo nemmeno parlando di affrontare la Russia per ridurre la sua capacità di difesa.

Il motivo è la necessità di modernizzare l’industria della difesa americana con 40 miliardi di dollari.
Che persona sincera!

Si scopre che si tratta di commissionare prodotti per la difesa per aumentare la produzione militare e creare posti di lavoro. E, forse, gli enormi profitti che ne traggono le aziende vicine all’amministrazione Biden.
@dimsmirnov175

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GUERRA INTERNA

A Kiev si scannano fra loro: Poroshenko contro Zelensky
ESCALATION - L’ex leader ucraino fermato alla frontiera: “Voleva incontrare Orbàn” Lui: “Svolta autoritaria”. Il sindaco della capitale: “Volodymir paga i suoi errori”
DI STEFANO CASELLI


Inemici del comandante in capo di Kiev Volodymyr Zelensky non sono più soltanto a Mosca o sul fronte orientale delle province occupate. Alla vigilia del secondo anniversario dell’aggressione russa, il presidente ucraino deve sentirsi accerchiato ormai anche in casa. E non solo tra le mura domestiche. Se infatti la moglie Olena Zelenska ha confidato in un podcast prodotto dall’Economist di non volere che il marito si candidi per un nuovo mandato in vista delle elezioni fissate in teoria a marzo (“Non voglio che sia presidente per il prossimo mandato o per i prossimi due mandati”) altri colpi sono arrivati ieri da due esponenti di rilevo del panorama politico ucraino: il sindaco di Kiev Vitali Klitschko e l’ex presidente (sconfitto proprio da Zelensky alle ultime elezioni del 2019 ma alleato in tempo di guerra) Petro Poroshenko.

Il primo, in un’intervista concessa al notiziario svizzero 20 Minuten trasmesso sia in Ucraina che in Russia ha attaccato senza mezzi termini il presidente in carica: “Le persone – ha detto – vedono chi è efficace e chi no. Le aspettative erano e sono tante, Zelensky sta pagando per gli errori commessi. La gente si chiede perché non fossimo meglio preparati per questa guerra. Perché Zelensky ha negato fino alla fine che si sarebbe arrivati a questo. C’erano troppe informazioni che non corrispondevano alla realtà – prosegue l’ex campione mondiale di boxe – Naturalmente possiamo mentire al nostro popolo e ai nostri partner, ma non si può farlo per sempre”.

Più grave – perché sembra in parte sovrapporsi a quanto rivelato nel Stati Uniti dal premio Pulitzer Seymour Hersh, secondo cui dalle parti di Kiev sarebbero pronti a sacrificare Zelensky pur di raggiungere un accordo con Mosca che ponga fine al conflitto – sembra essere il caso legato all’ex presidente ucraino Petro Poroshenko, a cui, come riferito dal servizio di sicurezza ucraino, è stato negato il permesso di lasciare il Paese. Poroshenko è stato respinto alla frontiera nonostante avesse ricevuto dal Parlamento il permesso di lasciare l’Ucraina, dal momento che base alla legge marziale, gli uomini ucraini di età compresa tra i 18 e i 60 anni non possono espatriare senza un’autorizzazione speciale.

Il 58enne ex presidente, ha dichiarato di avere in programma incontri con il presidente della Camera degli Stati Uniti Mike Johnson e con il Parlamento polacco. Ma i funzionari della sicurezza ritengono che Poroshenko, che parla esplicitamente di “deriva autoritaria” avesse accettato di incontrare anche il presidente ungherese Viktor Orban, che in passato ha elogiato il presidente russo Vladimir Putin e si è rifiutato di sostenere l’adesione di Kiev all’Ue. In una dichiarazione sui social media, i servizi di sidcurezza ucraini hanno affermato che tali colloqui avrebbero reso Poroshenko uno “strumento nelle mani dei servizi russi”.

Per quanto riguarda la situazione sul campo, invece, l’opinione comune della quasi totalità della stampa internazionale è che le cose per l’Ucraina volgano al peggio. Il massacro scatenato nel febbraio 2022 dall’esercito russo (che ha appena aumentato i suoi effettivi di 170 mila persone) continua a mietere vittime ma è in una fase di stallo. La controffensiva ucraina è ufficialmente fallita e la nuova strategia suggerita dagli alleati e la “difesa fortificata”, meno costosa in termini di vite umane ma anche di armi e risorse nonché possibile nuovo confine dopo un’eventuale pace.

E certo non faranno sorridere Zelensky nemmeno le parole del segretario generale della Nato Jens Stoltenberg: “Dobbiamo essere preparati anche alle cattive notizie".

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Forwarded from Laura Ru (Laura Ru)
La nuova Fiat Panda sarà prodotta in Serbia - E vedi gli Elkann? A loro il gas russo non gli fa poi cosi' schifo se serve a mantenere bassi i costi di produzione. E' grazie al gas russo che lo stabilimento di Kragujevac in Serbia produrra' la nuova Panda elettrica. La mossa di Stellantis è stata resa nota dal presidente serbo Aleksandar Vucic durante l’incontro con Giorgia Meloni. Gli italiani invece il gas russo se lo sognano. Cose che capitano a chi vive in una colonia. E la FIOM, che ha sostenuto l'Ucraina e le sanzioni contro la Russia, fingera' di stracciarsi le vesti per lo stabilimento di Pomigliano. @LauraRuHK
Forwarded from Giubbe Rosse
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A merenda, mentre mangiavo la mia banana cavendish pensavo che forse, fra qualche tempo, potrebbe costare molto di più per un problema riguardante la sua coltivazione.

E' un mercato che vale 25 miliardi di dollari quello delle banane, il 99% del quale è fatto dalla suddetta varietà: ne esistono 1.100, ma non tutte sono buonissime e non tutte sono idonee al commercio internazionale.

Attualmente ci sono 8.000 acri di piantagioni colombiane in quarantena ma il problema potrebbe espandersi. Il problema è un fungo, il Fusarium odoratissimum detto anche Tropical Race 4.

Il problema è così serio che sia Ciquita che Dole hanno formato un' alleanza per capire come agire visto che non esistono soluzioni nè preventive né curative.
Dole sta pensando con la Elo ad una nuova specie geneticamente modificata per resistere al fungo.
Anche la Cavendish è in realtà divenuta famosa per un fungo: infatti, sino al 1965 (quando fu venduto l' ultimo esemplare) la più venduta al mondo era la varietà "Gros Michel" poi distrutta dal fungo Tropical Race 1. In seguito, la United Fruit (adesso Chiquita) e Standard Fruit (adesso Dole) optarono per la Cavendish che oggi è al centro dei nostri spuntini.

Eric Packer

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I giornalisti palestinesi stanno perdendo le speranze di sopravvivere, come scrivono sui loro social, ora dovranno pensare a sopravvivere e non potranno più coprire le notizie, sono sottoposti anche ad un assedio interno e sono impossibilitati a spostarsi tra nord e sud della Striscia di Gaza.

Ditemi in quale posto del mondo vivono le stesse condizioni di Gaza.

"Per quanto voi vi crediate assolti, siete per sempre conivolti"

Palestina Libera ❤️
Mamma mia che miseria umana, godere come un riccio per il fatto che il prof. Meluzzi abbia avuto un'ischemia.
Questi personaggi sono veramente il livello zero dell'essere umano. Utilizzano i social come i bimbiminkia delle medie.
Altro che scienziati.

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Forwarded from Giubbe Rosse
MESSAGGERO: "TIRA UNA BRUTTA ARIA SU ZELENSKY"
Strano come, improvvisamente, tutti vogliano scaricare Zelensky. Verrebbe da pensare che sia arrivato un qualche input da oltreoceano, sotto forma di mailing list.

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Forwarded from la fionda📕
Israele ha ucciso il rettore dell'Università islamica di Gaza, Prof. Sufyan Tayeh, e tutta la sua famiglia. È uno dei più importanti e riconosciuti ricercatori nel campo della fisica e della matematica applicata. È titolare della cattedra UNESCO di fisica e scienze spaziali in Palestina. Ha ricevuto il premio Abdelhamid Shoman.

Esci dai doppi standard, unisciti al canale telegram de @lafionda
Forwarded from la fionda📕
Il massacro israeliano a Gaza lo chiamano genocidio, avranno ragione?
Alberto Bradanini

La lucida, coraggiosa giornalista australiana, Caitlin Johnstone, afferma[1] che se un governo dovesse dare inizio al genocidio di un popolo – una strategia destinata a durare nel tempo, anni o decenni, a meno che non riuscisse a cacciarli prima, dalla loro terra, con la forza – inizierebbe con l’eliminazione del maggior numero possibileContinua... 👇
https://www.lafionda.org/2023/12/04/il-massacro-israeliano-a-gaza-lo-chiamano-genocidio-avranno-ragione/

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IL DOPO ZELENSKY: I PIANI DELLA NATO SPIEGATI DA GIORGIO BIANCHI.

Se già negli scorsi mesi Zelensky aveva mostrato i primi segni di sindrome d’abbandono con l’attenzione mediatica spostata sul fronte palestinese, ad oggi il presidente ucraino sembra sempre più solo. In queste ore infatti i quotidiani generalisti hanno rincarato la dose ammentando una verità, che in realtà Byoblu aveva già evidenziato da tempo: l’Ucraina non è nelle condizioni di vincere questa guerra e non sono solo i media ad accorgersene.
In questa intervista ripercorriamo insieme a Giorgio Bianchi le contraddizioni della narrazione mainstream, con un occhio al futuro, non solo dell’Ucraina, ma del mondo.

https://www.byoblu.com/2023/12/04/il-dopo-zelensky-i-piani-della-nato-spiegati-da-giorgio-bianchi/

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Mentre in Italia ci lamentiamo dei prezzi dei panettoni e discettiamo sui danni del patriarcato, Israele continua serenamente la sua operazione di sterminio di civili.

Va da sé che sono tutti sacrosanti obiettivi militari, inclusi i quattro neonati di cui hanno trovato i cadaveri oggi.

E c'è del vero in quanto dice Israele.
In effetti chiunque abiti in Palestina e viva quel che sta succedendo, se non simpatizzava prima con i terroristi, ora lo fa di certo, se non imbracciava il fucile prima, ora vorrebbe farlo.

Insomma, niente di nuovo sotto il sole.
Prima crei situazioni cui l'unica risposta possibile è il terrorismo, e poi chiedi la solidarietà della mitica comunità internazionale (il villaggio vacanze degli amici della Nato) per distruggerli.
Non fa una grinza.
Scusate il disturbo, possiamo tornare al panettone.

Andrea Zhok

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Forwarded from Piccolenote
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