Giorgio Bianchi Photojournalist
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Nessun adolescente va a farsi 4 ore di fila per risparmiare un euro su un, si fa per dire, panino. I ragazzi ci vanno perché vogliono essere parte di un evento collettivo. Ed è sempre stato così. Negli anni passati i grandi eventi giovanili potevano essere i concerti di Frank Zappa, dei Rolling Stones, le manifestazioni di piazza. Poi i rave, al limite. Oggi il grande evento consiste nel mangiare tutti insieme un panino, che a definirlo di merda gli si fa un complimento. Ma già lo vedo qualcuno pronto a contestare: "Ma non è solo questo". E io vi do ragione, certo che no. C'è anche l'acquisto di scarpe da tennis e di cellulari. Oggi passa tutto per il capitale, il consumo, le multinazionali, che tirano le fila dei loro pupazzi a piacimento. Non c'è niente altro.

Alberto Scotti

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Forwarded from Donbass italia
L’Ucraina si trova in una “situazione critica” che potrebbe peggiorare ulteriormente, ha dichiarato Stoltenberg.

In un’intervista al canale televisivo tedesco Das Erste, il Segretario generale della NATO ha aggiunto che dobbiamo prepararci “alle cattive notizie”. Ha anche ammesso che l'alleanza non è riuscita a soddisfare la crescente domanda di munizioni del paese.

Fonte 🟩 RT in russo
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Forwarded from Vi racconto la Russia (Marco Admin)
Avevano ragione i “putiniani” italiani!

Il quotidiano italiano il Fatto Quotidiano ha pubblicato questo titolo ricordando come in Italia hanno trattato gli esperti che sostenevano che la controffensiva ucraina era destinata al fallimento e che la Russia stava vincendo. Furono immediatamente chiamati “putiniani” e privati del tempo di trasmissione. Ora che questi esperti hanno avuto ragione dallo stesso Zelensky, si chiedono ragionevolmente: qualcuno si scuserà con loro?

Kornilov

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Ahed Tamimi 22 anni, attivista palestinese di fama internazionale, appena rilasciata dalla prigione dell'occupazione israeliana, parla delle orribili condizioni nelle segrete israeliane:

“Niente cibo, niente acqua, niente vestiti. Dormivamo sul pavimento. Hanno minacciato di uccidere mio padre che languisce in una prigione israeliana”.

Attendiamo con impazienza che ne parli il Tg1.

Giacomo Gabellini

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Negoziati segreti Mosca-Kiev alle spalle di Zelensky e Biden
IL PULITZER HERSH - “Il fronte diventerà confine”

DI GIAMPIERO CALAPÀ

Alti diplomatici americani, coperti dall’anonimato, hanno rivelato al premio Pulitzer Seymour Hersh che la pace tra Russia e Ucraina non sarebbe più un miraggio. Ma che, per ottenerla, la diplomazia americana avrebbe tranquillamente scavalcato la Casa Bianca, con un Joe Biden sempre più costretto all’angolo, e – soprattutto – che dalle parti di Kiev sarebbero pronti a sacrificare Zelensky per giungere a meta.

Un funzionario americano in particolare ha riferito a Hersh – come il giornalista scrive sulla piattaforma Substack –: “A Zelensky è stato fatto capire che non sarebbe stato lui, ma i militari a risolvere questo problema e che i negoziati sarebbero continuati con o senza di lui”. Non solo, gli sarebbe addirittura stato detto: “Se necessario, pagheremo il tuo viaggio ai Caraibi”, riferisce lo stesso funzionario a Hersh.

I colloqui sarebbero già in corso, portati avanti da due tra i più importanti generali di entrambi gli eserciti, Valery Gerasimov della Russia e Valery Zaluzhny dell’Ucraina. Il presidente russo Putin starebbe a guardare lasciando carta bianca al militare, l’ucraino avrebbe alle sue spalle l’appoggio della diplomazia americana e di gran parte del potere ucraino, ormai pronto a scaricare il proprio presidente.

Quali sarebbero i contenuti di questi negoziati? Il prezzo da pagare per ottenere la pace con la fine del conflitto russo-ucraino? Hersh scrive: “Si sta discutendo la questione della possibile fissazione dei confini lungo l’attuale linea del fronte con il mantenimento della Crimea e di diversi territori ripresi dalla Federazione russa e, in cambio, si sta valutando l’opzione secondo cui Kiev potrebbe aderire alla Nato, ma con l’impegno che l’Alleanza non stanzierà lì truppe o armi offensive”.

I segnali che l’astro di Zelensky sia ormai al tramonto arrivano anche da dentro casa, dove evidentemente si cerca una via d’uscita: la first lady ucraina, Olena Zelenska, ha confidato in un podcast prodotto dall’Economist di non volere che il marito, Volodymyr Zelensky, si candidi per un nuovo mandato come presidente: “Non voglio che sia presidente per il prossimo mandato o per i prossimi due mandati, dobbiamo trovare qualcosa di nuovo da fare in questa vita e siamo abbastanza creativi da trovare un’attività interessante. Dopo la guerra la nostra famiglia sarà di nuovo insieme. Vivremo insieme, con mio marito e i miei figli. Sempre. Faremo una vacanza, andremo da qualche parte, non so nemmeno dove, ma insieme, tutti e quattro, questa vacanza sarà lunga e dopo penseremo a cosa fare, io e lui”. Il “biglietto per i Caraibi” rivelato dal funzionario americano, insomma. L’Ukrainska Pravda, che ha ripreso l’intervista a Zelenska, ha ricordato che a ottobre Zelensky aveva dichiarato ai media romeni di essere pronto a ricandidarsi alla presidenza qualora le elezioni si fossero tenute durante la guerra, ma che si sarebbe rifiutato di farlo se si fossero tenute dopo la fine del conflitto.

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La maternità cosiddetta "surrogata" ha sdoganato la trasformazione dei bambini in beni di cosumo. Un domani, appena la tecnica lo consentirà, sarà possibile l'acquisto in appositi centri. E così ci diranno che hanno risolto il problema degli uteri in affitto. Che prima non erano un problema perché servivano a sdoganare il concetto.

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Forwarded from Lettera da Mosca
Il Ministero delle Finanze ucraino ha pubblicato la tabella dei 10 principali donatori di aiuti finanziari all’Ucraina. Nel 2023 la UE ha largamente superato gli USA. All’inizio di dicembre, gli aiuti di Washington nel 2023 risultavano diminuiti di circa 1 miliardo di dollari rispetto al 2022.
Forwarded from Laura Ru (Laura Ru)
Grazie alle sanzioni contro la Russia gli Stati Uniti hanno guadagnato 52,2 miliardi di euro sulle forniture di gas all'UE.

Dallo scorso febbraio gli USA hanno fornito all'UE gas naturale liquefatto (GNL) per un valore pari quasi a 66,7 miliardi di euro.

Ma senza le sanzioni contro la Russia le imprese statunitensi avrebbero ricevuto 52,2 miliardi di euro in meno, secondo i dati Eurostat.

Da febbraio 2022 a settembre 2023 l'UE ha acquistato dalle aziende statunitensi circa 61 miliardi di metri cubi di gas per un valore di 66,7 miliardi di euro.

La media è di 3,1 miliardi di metri cubi per 3,3 miliardi di euro al mese.

Tuttavia, nel 2021 gli Stati Uniti avevano fornito in media 1,25 miliardi di metri cubi di gas per un valore di soli 725 milioni di euro al mese. https://t.me/multipolarmarket/7126
Forwarded from Giubbe Rosse
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Il fantomatico patriarcato no, ma la mercificazione del corpo femminile sì.
Due idee coerenti l'una con l'altra questi qui non riescono ad esprimerle neanche per sbaglio.

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Forwarded from la fionda📕
Chiudono gli ospedali? Sarà forse colpa di governi e amministrazioni di centrosinistra e centrodestra? Del vincolo esterno imposto dagli eurocrati di Bruxelles? Certo che no! Gurpa der gambiamendo glimadigo!

👉 Rifuggi dalla propaganda tecnogreen, entra in t.me/lafionda
Forwarded from Lettera da Mosca
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Video di fonte ucraina con l’evacuazione dei feriti dalla linea del fronte. Il video fa anche capire in quali condizioni meteo ora si combatte.
Forwarded from Vi racconto la Russia (Marco Admin)
Medvedev: il segretario alla Difesa americano Austin ha rivelato un segreto militare. Uomo schietto e ingenuo, il generale non ha esitato a citare il motivo dell'intervento degli Stati Uniti nel conflitto tra Russia e Ucraina.

No, non per aiutare i cittadini che muoiono o un paese che scompare dalla mappa del mondo.
No, questa non è una lotta per la democrazia contro la tirannia.
E no, non stiamo nemmeno parlando di affrontare la Russia per ridurre la sua capacità di difesa.

Il motivo è la necessità di modernizzare l’industria della difesa americana con 40 miliardi di dollari.
Che persona sincera!

Si scopre che si tratta di commissionare prodotti per la difesa per aumentare la produzione militare e creare posti di lavoro. E, forse, gli enormi profitti che ne traggono le aziende vicine all’amministrazione Biden.
@dimsmirnov175

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GUERRA INTERNA

A Kiev si scannano fra loro: Poroshenko contro Zelensky
ESCALATION - L’ex leader ucraino fermato alla frontiera: “Voleva incontrare Orbàn” Lui: “Svolta autoritaria”. Il sindaco della capitale: “Volodymir paga i suoi errori”
DI STEFANO CASELLI


Inemici del comandante in capo di Kiev Volodymyr Zelensky non sono più soltanto a Mosca o sul fronte orientale delle province occupate. Alla vigilia del secondo anniversario dell’aggressione russa, il presidente ucraino deve sentirsi accerchiato ormai anche in casa. E non solo tra le mura domestiche. Se infatti la moglie Olena Zelenska ha confidato in un podcast prodotto dall’Economist di non volere che il marito si candidi per un nuovo mandato in vista delle elezioni fissate in teoria a marzo (“Non voglio che sia presidente per il prossimo mandato o per i prossimi due mandati”) altri colpi sono arrivati ieri da due esponenti di rilevo del panorama politico ucraino: il sindaco di Kiev Vitali Klitschko e l’ex presidente (sconfitto proprio da Zelensky alle ultime elezioni del 2019 ma alleato in tempo di guerra) Petro Poroshenko.

Il primo, in un’intervista concessa al notiziario svizzero 20 Minuten trasmesso sia in Ucraina che in Russia ha attaccato senza mezzi termini il presidente in carica: “Le persone – ha detto – vedono chi è efficace e chi no. Le aspettative erano e sono tante, Zelensky sta pagando per gli errori commessi. La gente si chiede perché non fossimo meglio preparati per questa guerra. Perché Zelensky ha negato fino alla fine che si sarebbe arrivati a questo. C’erano troppe informazioni che non corrispondevano alla realtà – prosegue l’ex campione mondiale di boxe – Naturalmente possiamo mentire al nostro popolo e ai nostri partner, ma non si può farlo per sempre”.

Più grave – perché sembra in parte sovrapporsi a quanto rivelato nel Stati Uniti dal premio Pulitzer Seymour Hersh, secondo cui dalle parti di Kiev sarebbero pronti a sacrificare Zelensky pur di raggiungere un accordo con Mosca che ponga fine al conflitto – sembra essere il caso legato all’ex presidente ucraino Petro Poroshenko, a cui, come riferito dal servizio di sicurezza ucraino, è stato negato il permesso di lasciare il Paese. Poroshenko è stato respinto alla frontiera nonostante avesse ricevuto dal Parlamento il permesso di lasciare l’Ucraina, dal momento che base alla legge marziale, gli uomini ucraini di età compresa tra i 18 e i 60 anni non possono espatriare senza un’autorizzazione speciale.

Il 58enne ex presidente, ha dichiarato di avere in programma incontri con il presidente della Camera degli Stati Uniti Mike Johnson e con il Parlamento polacco. Ma i funzionari della sicurezza ritengono che Poroshenko, che parla esplicitamente di “deriva autoritaria” avesse accettato di incontrare anche il presidente ungherese Viktor Orban, che in passato ha elogiato il presidente russo Vladimir Putin e si è rifiutato di sostenere l’adesione di Kiev all’Ue. In una dichiarazione sui social media, i servizi di sidcurezza ucraini hanno affermato che tali colloqui avrebbero reso Poroshenko uno “strumento nelle mani dei servizi russi”.

Per quanto riguarda la situazione sul campo, invece, l’opinione comune della quasi totalità della stampa internazionale è che le cose per l’Ucraina volgano al peggio. Il massacro scatenato nel febbraio 2022 dall’esercito russo (che ha appena aumentato i suoi effettivi di 170 mila persone) continua a mietere vittime ma è in una fase di stallo. La controffensiva ucraina è ufficialmente fallita e la nuova strategia suggerita dagli alleati e la “difesa fortificata”, meno costosa in termini di vite umane ma anche di armi e risorse nonché possibile nuovo confine dopo un’eventuale pace.

E certo non faranno sorridere Zelensky nemmeno le parole del segretario generale della Nato Jens Stoltenberg: “Dobbiamo essere preparati anche alle cattive notizie".

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Forwarded from Laura Ru (Laura Ru)
La nuova Fiat Panda sarà prodotta in Serbia - E vedi gli Elkann? A loro il gas russo non gli fa poi cosi' schifo se serve a mantenere bassi i costi di produzione. E' grazie al gas russo che lo stabilimento di Kragujevac in Serbia produrra' la nuova Panda elettrica. La mossa di Stellantis è stata resa nota dal presidente serbo Aleksandar Vucic durante l’incontro con Giorgia Meloni. Gli italiani invece il gas russo se lo sognano. Cose che capitano a chi vive in una colonia. E la FIOM, che ha sostenuto l'Ucraina e le sanzioni contro la Russia, fingera' di stracciarsi le vesti per lo stabilimento di Pomigliano. @LauraRuHK
Forwarded from Giubbe Rosse
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A merenda, mentre mangiavo la mia banana cavendish pensavo che forse, fra qualche tempo, potrebbe costare molto di più per un problema riguardante la sua coltivazione.

E' un mercato che vale 25 miliardi di dollari quello delle banane, il 99% del quale è fatto dalla suddetta varietà: ne esistono 1.100, ma non tutte sono buonissime e non tutte sono idonee al commercio internazionale.

Attualmente ci sono 8.000 acri di piantagioni colombiane in quarantena ma il problema potrebbe espandersi. Il problema è un fungo, il Fusarium odoratissimum detto anche Tropical Race 4.

Il problema è così serio che sia Ciquita che Dole hanno formato un' alleanza per capire come agire visto che non esistono soluzioni nè preventive né curative.
Dole sta pensando con la Elo ad una nuova specie geneticamente modificata per resistere al fungo.
Anche la Cavendish è in realtà divenuta famosa per un fungo: infatti, sino al 1965 (quando fu venduto l' ultimo esemplare) la più venduta al mondo era la varietà "Gros Michel" poi distrutta dal fungo Tropical Race 1. In seguito, la United Fruit (adesso Chiquita) e Standard Fruit (adesso Dole) optarono per la Cavendish che oggi è al centro dei nostri spuntini.

Eric Packer

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I giornalisti palestinesi stanno perdendo le speranze di sopravvivere, come scrivono sui loro social, ora dovranno pensare a sopravvivere e non potranno più coprire le notizie, sono sottoposti anche ad un assedio interno e sono impossibilitati a spostarsi tra nord e sud della Striscia di Gaza.

Ditemi in quale posto del mondo vivono le stesse condizioni di Gaza.

"Per quanto voi vi crediate assolti, siete per sempre conivolti"

Palestina Libera ❤️