Giorgio Bianchi Photojournalist
130K subscribers
13.3K photos
3.83K videos
29 files
17.4K links
Notizie e analisi sull'attualità e la geopolitica.
Download Telegram
NUOVOATLANTE
di Alessandro Orsini
Russia e Israele. Il doppio standard rivela che l’informazione è corrotta

L’inazione dell’Unione europea davanti al massacro dei bambini palestinesi è un dato empirico importante per analizzare il livello di corruzione del sistema dell’informazione sulla politica internazionale in Italia. In una società libera, un sistema d’informazione è corrotto quando è compenetrato dal potere politico. Ad esempio, se i media italiani difendono le scelte della Casa Bianca in Ucraina e ripropongono i suoi slogan, allora il sistema dell’informazione è corrotto perché svolge una funzione di propaganda in favore del potere politico. Se il 60% degli italiani è contrario all’invio di armi in Ucraina, mentre il 100% dei conduttori televisivi e radiofonici è favorevole, allora il dato statistico è anomalo e induce a ritenere che il sistema dell’informazione sia corrotto o politicamente controllato.

Tre sono i modi principali per misurare la corruzione di un sistema d’informazione. Il primo è l’uso di due pesi e due misure nel valutare gli eventi internazionali; il secondo è il tipo di narrazione dominante; il terzo è la tecnica di combattimento per imporre la narrazione del potere politico. Passerò in rassegna questi tre modi nell’ordine indicato.

Quanto all’uso del “doppio standard morale”, ecco cinque prove: 1) i media italiani hanno imposto la condanna dell’invasione russa dell’Ucraina, ma non condannano i crimini contro l’umanità commessi da Israele a Gaza; 2) i media hanno imposto la condanna di Putin agli ospiti televisivi, ma non quella di Netanyahu, nonostante i suoi crimini contro l’umanità siano infinitamente più gravi con 10.000 civili uccisi in 27 giorni; 3) hanno sostenuto le sanzioni dell’Unione europea contro la Russia, ma non chiedono all’Unione europea di sanzionare Israele per frenare la sua furia contro i bambini di Gaza; 4) hanno esultato per il mandato di cattura contro Putin spiccato dalla Corte penale internazionale, ma non invocano lo stesso mandato contro Netanyahu nonostante i suoi crimini di guerra smisurati; 5) hanno gioito per la decisione del Parlamento europeo di designare la Russia “Stato sponsor del terrorismo”, ma non chiedono di applicare a Israele la medesima etichetta. Questo doppio standard mostra che il sistema dell’informazione in Italia sulla politica internazionale è controllato politicamente e, quindi, corrotto.

Per quanto riguarda la narrazione sulle cause della guerra in Ucraina e in Palestina, questa coincide con la narrazione della Casa Bianca e segue le sue variazioni. Quando Biden dice che è proibito trattare con Putin, i media italiani affermano lo stesso; quando dice che il momento della diplomazia è ormai giunto, i media italiani invocano diplomazia.

Per quanto riguarda la tecnica per imporre la narrazione della Casa Bianca, i media dominanti sono corrotti perché ricorrono alla diffamazione contro gli studiosi che ricorrono alle scienze sociali per svelare la falsità delle narrazioni egemoniche. Ad esempio, i documenti della Casa Bianca e della Nato dicono che la Nato ha cercato di assorbire l’Ucraina a partire dal 2014. Tuttavia gli accademici che hanno rivelato questi fatti hanno subito una violenta aggressione mediatica con la richiesta di strappare i loro contratti di lavoro ed espellerli dal dibattito pubblico. Il fatto che i media dominanti in Italia non sempre raggiungano il loro scopo liberticida non riduce il loro livello di corruzione giacché l’intenzione e l’organizzazione concentrica dell’attacco diffamatorio rivelano ugualmente che sono corrotti o politicamente controllati.

🔴 Per ricevere tutti gli aggiornamenti segui Giorgio Bianchi Photojournalist
Servi di Italia (tirando le fila di un anno di governo Meloni)

Io non credo che FdI siano fascisti. Ne' che siano sovranisti. Non ho mai temuto una deriva fascista come da molte parti si urlava.

Sono solo la prosecuzione delle politiche piddine, sono dei piddini con un linguaggio meno da salotto, più da borgata invece che da ZTL. Ma la concezione di fondo è la stessa.

Stanno sistemando i loro rampolli e continuando a svendere l'Italia.

Oramai siamo meno di una colonia USA con la Sora (o sola, che è proprio na sola) Meloni.

Infrastrutture strategiche, senza le quali il paese è dipendente e controllato da altri vengono cedute a società americane che sono parte dell'apparato industriale-militare di quel paese.

Controllando la rete di comunicazione possono accedere a dati economici, personali, militari del paese, possono paralizzare l'intero paese se vogliono.

Abbiamo ceduto ad altri l'intero paese, non solo la sovranità. Stiamo cessando di esistere come paese.

Altro che sovranisti, altro che gli interessi del paese.

Servi di Italia

Di destra sociale non se ne è vista. Solo la prosecuzione dell'agenda Draghi.

Perché abbiano fatto opposizione a quel governo non si capisce dato che stanno continuando quelle politiche e le estremizzano, tanto che questo è oramai un governo spietatamente di classe.

Destra sociale non pervenuta, ma la destra padronale è padrona del campo.

Servi di Confindustria e dei poteri più subdoli del paese. Altro che governo popolare, delle borgate, delle aree più deboli. Coi voti popolari si stanno autorizzando le politiche più antipopolari degli ultimi trent'anni. Al confronto persino Renzi appare un bolscevico.

Ancora una volta emerge l'urgenza: sfuggire alla trappola della falsa alternativa tra destra e sinistra.

Su tutte le questioni essenziali della vita del paese le differenze tra la Schlein e la Meloni non esistono.

A dividerle è solo quali cretini sistemare in posti di responsabilità. Ma per il resto potrebbero benissimo rappresentare due correnti di un medesimo partito.

Poi, con Salvini che quasi chiede di bombardare Gaza perché non sono rispettati i diritti LGBT il quadro è perfetto. Il passo dal Rosario alla guerra Santa arcobaleno è un attimo.

Non è più destra e sinistra: è tutta la classe politica italiana che deve essere rottamata.

Chi ha a cuore le sorti del paese ha una sola possibilità: andare oltre destra e sinistra.

L'alternativa non può essere il PD, partito fratello di FdI.

È necessario ripartire da un'altra prospettiva.

Gente che viene da destra e da sinistra devono mettersi insieme perché non importa da dove si viene, ma dove si vuole andare.

Quelle categorie servono ormai solo per dividerci.

Quando lo capiremo inizierà il cambiamento del paese.

Vincenzo Costa.

🔴 Per ricevere tutti gli aggiornamenti segui Giorgio Bianchi Photojournalist
Giorgio Bianchi Photojournalist pinned «Servi di Italia (tirando le fila di un anno di governo Meloni) Io non credo che FdI siano fascisti. Ne' che siano sovranisti. Non ho mai temuto una deriva fascista come da molte parti si urlava. Sono solo la prosecuzione delle politiche piddine, sono dei…»
L'arresto di un famoso giornalista israeliano dopo aver rivelato le statistiche delle vittime dell'esercito sionista

Fonti giornalistiche del regime sionista hanno riferito lunedì sera che un famoso giornalista di questo regime è stato arrestato per aver rivelato il numero dei morti dell'esercito di Tel Aviv.

"Ephraim Mordechai" è stato arrestato dopo aver affermato di aver visto i corpi di dozzine di soldati israeliani ammassati in uno degli ospedali di Tel Aviv.

Ha detto che l’esercito israeliano non consegnerà il corpo alle famiglie (perché rivelerebbe il numero reale delle vittime).

🚩 @ResistanceTrench
Forwarded from ROCCO CANTAUNTORE
This media is not supported in your browser
VIEW IN TELEGRAM
SFOLLATI

Cos’è che aveva detto il Primo Ministro della Giordania…?

Ah sì.. “Qualsiasi tentativo di sfollare i palestinesi da Gaza o dalla Cisgiordania è una linea rossa e la Giordania lo considererà una dichiarazione di guerra.” (post)

Questo video è stato appena diffuso dall’esercito israeliano che rivendica il controllo di Salah al-Din Street, a sud di Gaza City, e lo sfollamento dei residenti del quartiere di Zaytoun verso aree a sud della Striscia.

Fonti delle Nazioni Unite parlano di un MILIONE e MEZZO di sfollati.

La verità è che mentre la umma , la comunità islamica mondiale, è compatta con il popolo palestinese, i leader politici dei paesi arabi recitano la solita sceneggiata, tentando di tenere buoni i popoli con le chiacchiere e facendo l’occhiolino agli altri compari.

La Giordania “ospita” almeno tremila soldati statunitensi in due basi militari, figurati se si mette contro Israele..

“Mo’ basta! Conto fino a tre e poi dichiaro guerra eh…! (Shhhh… sto a scherzà 😉)”

🚀👉🏻 Segui @roccocantautore
Please open Telegram to view this post
VIEW IN TELEGRAM
All'ingresso del laboratorio analisi l'addetta alla portineria distribuisce mascherine.
Non dice una parola.
Le consegna e basta.
Tutte le persone che entrano, e sottolineo TUTTE, la ricevono e la indossano.
In sala d'aspetto la signora che consegna i numeri mi guarda con aria interrogativa e mima il gesto di indossare la maschera.
La guardo fissa e le chiedo: "perché?"
Nessuna risposta.
Il Sistema vince perché siamo animali gregari che fanno quasi sempre quello che ci si aspetta da loro. Quello che pensiamo di dover fare. Basta dare il "la" poi al resto ci pensiamo da soli.
La guerra va combattuta in ogni ambito.
Senza arretrare di un millimetro.
Disubbidire sempre.
Siamo già in guerra, non dobbiamo scordarlo mai.

"Saremo l'acqua che vi entrerà nelle scarpe e nei vestiti, saremo il mare che eroderà le vostre dighe, perché non obbediremo a niente".

🔴 Per ricevere tutti gli aggiornamenti segui Giorgio Bianchi Photojournalist
Forwarded from Laura Ru (Laura Ru)
La Moldavia va osservata con attenzione, visto che Bruxelles ha accettato la sua candidatura, insieme all'Ucraina, per una futura accessione all'UE. La sconfitta alle elezioni locali del partito pro-UE del presidente-fantoccio Maia Sandu, amata da Soros e Schwab ma non dal suo popolo, potrebbe spingere i soliti noti ad azioni di disturbo in Transnistria. La Transnistria è una piccola repubblica indipendente stretta tra Moldavia e Ucraina, all’interno della quale sono dislocate truppe russe fin dai tempi in cui la Moldavia era una repubblica sovietica. Attaccare la Transnistria potrebbe essere un modo per distrarre l'attenzione dagli insuccessi militari del regime di Kiev e dagli insuccessi politici di Maia Sandu, che mostrano senza ombra di dubbio il fallimento della direzione russofoba ed europeista di Chisinau. https://t.me/LauraRuHK/6780
Forwarded from Giubbe Rosse
This media is not supported in your browser
VIEW IN TELEGRAM
🇮🇱🇵🇸 GAZA - I civili del nord di Gaza stanno migrando verso sud attraverso il corridoio aperto dall'esercito israeliano
Le truppe israeliane si stanno ora preparando ad entrare nel centro di Gaza.

🟥 Segui Giubbe Rosse
Telegram | Web | Ultim'ora | Twitter | Facebook | Instagram | Truth | Odysee
Forwarded from Giubbe Rosse
Please open Telegram to view this post
VIEW IN TELEGRAM
Media is too big
VIEW IN TELEGRAM
- Stiamo vedendo qualcosa di abbastanza chirurgico.

- Generale, ma sono 10.000 morti!

- 10.000 su 2 milioni e 400.
Se avessero voluto fare veramente quel che diceva il ministro israeliano (l'atomica) non avrebbero avuto problemi. Israele non sta facendo quello che auspicava il ministro.

Paolo Capitini, analista militare con esperienza in missioni all’estero, docente di Storia militare alla Scuola Sottufficiali dell’Esercito di Viterbo e all’Università della Tuscia. 
Media is too big
VIEW IN TELEGRAM
Se tu non bombardi gli ospedali, hamas non lo puoi combattere. (...)Allora, siccome ha gli scudi umani, noi non combattiamo hamas!?》, Iacometti, Libero.

《Se trasformi un ospedale per fini bellici lo trasformi in sito di combattimento. Siamo coperti dal diritto internazionale》, gen.Capitini.


Facciamo presente che la Striscia è piena di funzionari Onu, che in questi giorni hanno visitato gli ospedali. E che i medici dei maggiori ospedali hanno comunicato ad Israele le organizzazioni delle strutture, invitando ispettori internazionali ad ispezionarli.
Portiamo altresì a conoscenza del fatto che la pratica di bombardare gli ospedali di Gaza durante gli attacchi non nasce adesso: nel 2014 ne furono colpiti quindici, ma in nessun caso è stato dimostrato costituissero presidi militari.

Mentre i beniamini di la7 seguitano a giustificare l'indifendibile, Guterres dichiara le sue preoccupazioni per le "chiare violazioni del diritto internazionale umanitario."
"Gaza sta diventando un cimitero di bambini
", ha detto.
Forwarded from RangeloniNews
Media is too big
VIEW IN TELEGRAM
Donbass, proseguono le battaglie per Avdeevka

L’attacco russo ai fianchi di Avdeevka continua ormai da oltre 20 giorni. Si combatte intensamente per ogni metro di terreno. Come in una partita a scacchi prima di sferrare un attacco importante, occorre studiare l’avversario, cercando di prevederne le reazioni.

Ho parlato della situazione attorno ad Avdeevka con uno dei militari russi del battaglione di S. Michele Arcangelo, impegnati su questo fronte. Hooligan (nome di battaglia del combattente) era un pilota d’aerei. Ora si occupa di droni kamikaze (FPV).

In questa intervista il combattente ha parlato del ruolo ricoprono i piccoli droni commerciali sul fronte, della situazione sul fronte e delle somiglianze della battaglia per Avdeevka con quelle per Bakhmut e Mariupol.

✍️ RangeloniNews
Forwarded from Donbass italia
Il ministro degli Esteri turco ha detto a Blinken che gli Stati Uniti stanno mettendo tutti in una "posizione difficile" a causa della loro posizione nel conflitto israelo-palestinese.

Durante i negoziati ad Ankara, Hakan Fidan ha ricordato al Segretario di Stato americano che tutti i popoli del mondo si sono opposti alla “carneficenza che hanno visto”.

“Voi [gli Stati Uniti] state danneggiando anche la vostra immagine perché siete visti come un protettore dei crimini di Israele”, ha detto Hürriyet.

In precedenza, il WSJ aveva riferito dei piani di Washington di trasferire a Tel Aviv bombe di precisione Spice per un valore di 320 milioni di dollari.

Fonte 🟩 RT in russo
bloccato nel democratico Occidente
Contro la censura
iscriviti al canale
Донбасс Италия Donbass Italia
Seguici su
www.donbassitalia.it
Seguici su RuTube
Seguici su Dzen
Seguici su Odysee
Seguici su Twitter
Il mio profilo vkontakt
Il mio profilo Instagram

Per suggerimenti, segnalazioni:
donbassitalia@yandex.ru
Please open Telegram to view this post
VIEW IN TELEGRAM
Netanyahu: "Assumeremo la piena responsabilità della sicurezza di Gaza dopo la guerra". Quindi nuovo colonialismo, nuove terre rubate ai palestinesi, nuove ingiustizie, nuove violazioni del diritto internazionale, nuovi crimini di guerra, nuovi crimini contro l'umanità, nuovi palestinesi sterminati impunemente dai soldati israeliani.
Insomma, l'Occidente, la civiltà moralmente superiore.

Alessandro Orsini.

🔴 Per ricevere tutti gli aggiornamenti segui Giorgio Bianchi Photojournalist
GIORNALISTI, INNANZITUTTO. Mi chiedo come si faccia a abiurare a ogni evidenza, a digerire il fatto di essere complici nella produzione di una propaganda che falsifica ogni verità a solo vantaggio degli interessi del padrone. Il mestiere di giornalista è oggi uno dei più infami che esistano. Pure, ne conosco che soffrono terribilmente perché non possono tirarsi fuori dal gioco in quanto "tengono famiglia" o perché il dissesto economico che ne conseguirebbe sarebbe fatale. Così da ormai troppi anni per chi ha esercitato una professione medica che ha come ultimo interesse quello di curare i pazienti, dovendo solo eseguire ordini che sono l'esatto contrario dei principi deontologici elementari, in una logica aziendale che bada ai profitti e non certo alla salute, che non fa guadagnare nessuno. E altrettanto vale per chi insegna nelle scuole, dove la conoscenza è sostituita con violenza da protocolli finalizzati a ben altro. Ciò che ho scritto è ovvio e risaputo, ma è asfissiante quanto ci si sia adattati per sopravvivere e senza alcuna prospettiva di futuro, senza alcun sogno di futuro. E così si prosegue, storditi e senza appello.
E ogni giorno pesa un millennio.

Aldo Nove.

🔴 Per ricevere tutti gli aggiornamenti segui Giorgio Bianchi Photojournalist
"Non c'è alcuna crisi umanitaria a Gaza" e non saranno concesse tregue perché consentirebbero ad Hamas di riorganizzarsi, dice l'ambasciatore israeliano presso gli States.

Nel frattempo, il ministero degli interni di Gaza annuncia la completa cessazione dell'attività di tutti i panifici per mancanza di farina e carburanti. Tra l'altro, come visto negli scorsi giorni, alcuni panifici sono stati bombardati.
Forwarded from Laura Ru (Laura Ru)
Dopo che il padre ha contribuito alla distruzione dell'Ucraina, Alexander Soros discute di progetti per la ricostruzione del paese con il capo dell'ufficio di Zelensky, Andriy Yermak. @LauraRuHK
Spero che alla Verità siano rinsaviti dopo gli articoli deliranti dei giorni scorsi su Gaza, e che riprendano a rispettare il loro pubblico.
Comunque sia, ringrazio Francesco Borgonovo per avermi dato l'opportunità di dire la mia sul suo giornale.

🔴 Per ricevere tutti gli aggiornamenti segui Giorgio Bianchi Photojournalist
Spero che alla Verità siano rinsaviti dopo gli articoli deliranti dei giorni scorsi su Gaza, e che riprendano a rispettare il loro pubblico.
Comunque sia, ringrazio Francesco Borgonovo per avermi dato l'opportunità di dire la mia sul suo giornale.

Gaza, il cimitero dei buoni sentimenti

Uno dei principali problemi riscontrabili nella nostra società è quello dell’adolescentizzazione dell’opinione pubblica. Questioni assai complesse, spesso epocali, quali il Covid, il conflitto in Ucraina, il clima, il disastro umanitario in Palestina, vengono ridotti ai minimi termini, svuotate di qualsiasi contestualizzazione storica, sfrondate di tutti i diversi gradienti di interpretazione e presentate in maniera binaria alle masse. In un quadro del genere, il mondo sembra essere un semplicistico luogo del bene e del male. Un approccio adulto alle questioni imporrebbe di riconoscere che tutti gli attori presenti sullo scacchiere internazionale agiscono secondo rapporti di forza. La questione morale serve esclusivamente a vendere all’opinione pubblica l’azione d’imperio dettata da logiche di potenza.
In un sistema che si definisce “democratico”, prima di agire di forza bisogna garantirsi il sostegno, o quantomeno la neutralità della maggioranza dell’opinione pubblica. Noi siamo i civilizzati giardinieri che si oppongono ai selvaggi abitatori della giungla, come ebbe a dire in un certo senso Borrell. Prima di qualsiasi azione occorre pertanto aprirsi la strada a colpi di propaganda: Miloshevich, Saddam, Gheddafi, Putin sono i nuovi Hitler, Hamas è come l’Isis. Noi siamo gli esportatori della democrazia e dei diritti umani. Un po’ come in epoca coloniale gli occidentali si rappresentavano come civilizzatori che si opponevano ai selvaggi in preda a pulsioni animali.
Ovviamente la posizione preordinata in partenza dai "padroni del discorso" viene presentata come l’unica ragionevole, scientifica, responsabile, di buonsenso e morale; l’altra viene connotata con tutte le possibili sfumature negative, lasciando esplicitamente intendere che chiunque penserà di abbracciarla rimarrà immancabilmente marchiato dagli stigmi sociali ad essa associati. Se ritieni che la Russia abbia qualche ragione di preoccupazione nel tentativo di pulizia etnica ai danni dei russofoni e circa l’espansione della Nato ad Est sei un «putiniano»; se sostieni che Israele stia compiendo un genocidio a Gaza sei «antisemita» e sostenitore della jihad. Ciascuno di questi attori viceversa vede la questione per quello che è, ovvero come una manifestazione di forza, così come se ne vedono da millenni. Il problema tutto contemporaneo che sono costretti di volta in volta ad affrontare è soltanto quello di far digerire al popolino il massacro dettato da motivi egemonici come una questione vitale, necessaria al raggiungimento di più alti scopi di carattere etico/morale. Le vittime innocenti divengono agli occhi delle masse il prezzo da pagare per l’ottenimento di un ordine superiore.
Tutto ciò poteva anche andare bene fino a quando questo teatrino era funzionale al raggiungimento di un «ordine internazionale basato sulle regole» a guida statunitense. Ma nel momento stesso in cui il soggetto egemone si vede costretto ad abdicare all’ottenimento di tale risultato per sopraggiunta consapevolezza della sua irrealizzabilità, quelle narrazioni si trovano a poggiare sulle sabbie mobili delle contraddizioni generate dai singoli attori che si muovono in ordine sparso. In questo modo vengono lavate in un solo colpo di spugna tutte le contraddizioni del vecchio impianto e si inizia una nuova partita dialettica con presupposti nuovi e più facilmente difendibili, ovvero l’evergreen dei civilizzati contro i barbari. E i barbari per definizione sono subumani che cercano di invaderci, pertanto noi siamo legittimati a difenderci con ogni mezzo.

Segue...
Il massacro che si sta compiendo in questi giorni a Gaza è la rappresentazione plastica del cambio di paradigma. Secondo i parametri adottati finora per la guerra in Ucraina, quello che sta avvenendo in Palestina è semplicemente fuori scala, indifendibile, inaccettabile. Eppure c’è chi si sta coprendo di ridicolo pur di giustificarlo. Spesso contraddicendo affermazioni di fuoco pronunciate qualche mese prima. Anche le proposte avanzate per la soluzione della crisi, sono semplicemente fantascientifiche: due popoli due Stati. Altro che libro per bambini, qui siamo nel campo della fantapolitica. Chi gestirebbe le reti idriche ed elettriche? Come si dovrebbe fare con i confini vista l’assenza di continuità territoriale? I palestinesi potranno dotarsi di esercito e aviazione? Potranno detenere missili balistici? E i rifugiati all’estero potranno rientrare? Se sì dove verrebbero collocati, visto che sono milioni? Varrebbe per i palestinesi quello che è valso per anni per Israele?
Nessuno di questi temi viene mai affrontato realisticamente.
L’unica soluzione possibile sarebbe quella di un unico Stato con leggi uguali per tutti. Ma all’Impero piacciono gli stati etnici, ipernazionalisti, proprio come Israele e l’Ucraina che si va delineando. Come l’ "Israele curda" che ha tentato invano di istituire a cavallo di Iraq, Siria, Iran e Turchia. Amano il melting pot in Europa, ma, ove possibile, scelgono la formazione di entità statuali che ricalchino le linee di frattura etnico regionali: ex Jugoslavia docet. Divide et impera. E se non ci si riesce, allora meglio annacquare, come sta avvenendo nella vecchia Europa.

🔴 Per ricevere tutti gli aggiornamenti segui Giorgio Bianchi Photojournalist