Giorgio Bianchi Photojournalist
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Notizie e analisi sull'attualità e la geopolitica.
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Mentre Israele consuma il genocidio dei palestinesi Papa Francesco ricorda la Shoah. Quest'uomo ha la rara capacità di dire sempre la cosa sbagliata al momento sbagliato. Chissà quale spirito lo consiglia...

Francesco Toscano.

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GHC, il più grande complesso sanitario privato in Italia, nel 2019 fatturava 194 milioni di euro; nel 2020, 206 milioni; nel 2021, 282 milioni; nel 2022, 320 milioni.

Molta gente, di fatto, non ha accesso -in tempi ragionevoli- al SSN per il cui mantenimento paga imposte e tasse importanti e quindi scappa nel settore sanitario privato che brinda assieme a quello assicurativo.

Eric Packer.

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Forwarded from Giubbe Rosse
🇮🇱🇵🇸 ANOMALIE, DUBBI, DOMANDE ANCORA SENZA RISPOSTA SULL'ATTACCO DI HAMAS DEL 7 OTTOBRE
Una cosa che continua ad apparire strana nell'attacco di Hamas del 7 ottobre è che, nonostante il suo successo, non è stato previsto alcun piano di emergenza e non erano previste fasi successive.
Ora due fonti dicono a Middle East Eye che Hamas non aveva intenzione di prendere più di 20-30 ostaggi e non si aspettava che la divisione israeliana di Gaza crollasse.
Sostengono che Hamas non aveva pianificato tutto questo:

• Il piano d'attacco originario, secondo diverse fonti, prevedeva di colpire obiettivi militari e poi di ritirarsi rapidamente.
• Hamas voleva infliggere il massimo imbarazzo a Netanyahu e ottenere qualcosa con cui contrattare per il rilascio di massa dei prigionieri.
• Anche se Hamas era pronto alla guerra, non si aspettava che l'attacco provocasse poco più che limitati attacchi di ritorsione contro Gaza. "L'attacco avrebbe dovuto essere tattico, non strategico", ha detto una fonte.
• Hamas ha inviato 1.500 combattenti, prevedendo che la maggior parte sarebbe stata uccisa. "Sono tornati circa 1.400 combattenti", ha detto una fonte.
• La fonte ha detto che le forze di Hamas hanno inaspettatamente continuato ad avanzare, attaccando luoghi che non erano sulla lista originale degli obiettivi, e si sono ritrovate con un numero di ostaggi molto maggiore di quanto avevano previsto.
• Hamas conosceva gli indirizzi degli alti comandanti dell'IDF. Conosceva la disposizione delle basi militari e l'ubicazione dei posti di blocco.
• Inoltre, conosceva l'ora del cambio di turno nella caserma della Divisione di Gaza alla fine delle vacanze dello Yom Kippur. Ha lanciato l'attacco un'ora dopo il cambio di turno. Molte truppe sono rimaste intrappolate nei loro letti.
"Il piano era di assaltare la Divisione di Gaza e non il kibbutz, perché l'intenzione di Qassam era quella di catturare soldati e ufficiali per completare la lista dei prigionieri", ha detto una fonte vicina alla pianificazione dell'operazione. "Il numero di ostaggi civili è il risultato della sequenza della battaglia in cui molte persone hanno attraversato il confine."
• Hamas e i combattenti affiliati erano liberi di spostarsi tra gli obiettivi designati e per un paio d'ore nessuno aveva il controllo.
“Una volta accaduto ciò, altre forze, contrabbandieri armati, laici, criminali si sono riversati attraverso la recinzione e abbiamo avuto un massacro. Per questo motivo sono stati rapiti 15 lavoratori tailandesi. È diventato il caos più completo”, ha continuato la fonte. (Fonte: Middle East Eye)

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Forwarded from Giubbe Rosse
🇮🇱 YAD VASHEM, IL MEMORIALE UFFICIALE ISRAELIANO DELL'OLOCAUSTO, DEPLORA L'USO DELLA STELLA GIALLA ALL'ONU
"Questo atto disonora sia le vittime dell'Olocausto che lo Stato di Israele", ha scritto su X Dani Dayan, presidente di Yad Vashem. "La stella gialla simboleggia l'impotenza del popolo ebraico e l'essere alla mercé degli altri," ha detto.
"Oggi abbiamo un paese indipendente e un esercito forte. Siamo padroni del nostro destino", ha detto Dayan, sottolineando che ora gli israeliani indossano una bandiera blu e bianca, "non una stella gialla". (Fonte: NBC News)

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Forwarded from ₮ĦɆ $Ø₩ɆɌ$ €Ħ₳₦₦ɆⱠ (Salvatore)
Israele assegna all'ENI una commessa per i giacimenti di gas a largo di Israele.

🔴Tempismo sospetto.

➡️ I giacimenti di gas a Gaza

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Forwarded from la fionda📗
70 dipendenti delle Nazioni Unite uccisi da Israele dal 7 ottobre.
Quali sarebbero state le reazioni se fossero stati i russi?

Dai un calcio alla ipocrisia dei lecchini mainstream, segui @lafionda
Forwarded from Giubbe Rosse
🇵🇸 GAZA. SECONDO L'UNRWA SONO 690.000 GLI SFOLLATI
"La situazione nella striscia di Gaza è disperata. Circa 690.000 sfollati interni trovano rifugio in 149 insediamenti dell'UNRWA.
I nostri rifugi ospitano quasi 4 volte la loro capacità prevista e le condizioni di sovraffollamento continuano a creare gravi problemi di salute e protezione".

Così due minuti fa l'Agenzia per i rifugiati palestinesi dell'ONU dal proprio account X.

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Gli israeliani privati della libertà da hamas sono 200.

● I palestinesi privati della libertà da Israele sono 6000.
I prigionieri politici palestinesi, spesso rapiti dalle forze di occupazione tramite irruzioni notturne nelle proprie abitazioni, talvolta sono incarcerati persino senza accuse formali, oltre che senza regolare processo. La pratica israeliana di prelevare le persone attraverso la forza nei terrori occupati, in questi giorni naturalmente è andata avanti.
Ma di appelli per il loro rilascio non ne abbiamo mai sentiti, neppure a fronte di scioperi della fame che hanno portato alla morte dei prigionieri.
Forwarded from Giubbe Rosse
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🇵🇸🇮🇱 CRAIG MOKHIBER: "QUELLO CHE VEDO A GAZA È UN GENOCIDIO"
Intervistato da Al Jazeera, l'ex direttore dell'ufficio di New York dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani Craig Mokhiber motiva la sua decisione di dimettersi dall'incarico.
"In genere, quando si deve dimostrare un genocidio, la parte più difficile è dimostrare l'intenzione di commetterlo. Deve esserci un'intenzione di voler distruggere in tutto o in parte un determinato gruppo per poter provare un genocidio. In questo caso, l'intenzione del governo israeliano è stata dichiarata così esplicitamente e così pubblicamente dal primo ministro, dal presidente, dai più importanti ministri del gabinetto, dai leader militari che il caso è già dimostrato: è tutto scritto nero su bianco. Quello che vedo accadere e Gaza e oltre è un genocidio". (Fonte: Al Jazeera English)

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❗️Forse i morti palestinesi non impressionano perché - come disse Borrell - oltre noi, "il resto del mondo è una giungla".

Se proprio, una giungla che auspicano e contribuiscono a creare.

Il Medio Oriente è crocevia di tutti i traffici commerciali tra Oriente ed Occidente ed è per questo motivo che viene destabilizzato, spiega Bianchi.
Se tracciate una linea retta tra la Cina e il Mar Mediterraneo - e dunque considerate il tracciato che faciliterebbe i traffici commerciali tra la Cina e l'Europa Occidentale - notate che esso attraversa i Paesi più destabilizzati del pianeta. Poi c'è la Russia, circondata da un cordone di Paesi della Nato.

Stati Uniti e Gran Bretagna in primis, i responsabili. Se si saldasse l'Europa Occidentale con l'Europa Orientale e l'Asia, il continente euroasiatico vivrebbe decenni di prosperità, ci sarebbe benessere per tutti e anche quei Paesi della "giungla" potrebbero crescere, avere una classe media dignitosa e più democrazia e stabilità. Quello che si cerca di impedire.
Forwarded from Piccolenote
🇵🇸🇮🇱“L’avanzata militare di Israele sta già incontrando una sfida usuale alla guerra urbana: si rimane bloccati nei vicoli e poi si fa appello alla potenza aerea per spazzare via il nemico e chiunque si trovi nelle vicinanze, provocando molte vittime civili. 

Gli Stati Uniti non possono ignorare o difendere questa strategia ancora per molto, dicono i funzionari statunitensi".

Così Thomas Friedman sul New York Times.

Di questo e altro, scriveremo in una nota che pubblicheremo a breve.
Forwarded from Pino Cabras
IL GENOCIDIO È ORMAI UN PROGRAMMA ESPLICITOQuesta è la dichiarazione di oggi del ministro israeliano dei Beni Culturali, Amihai Eliyahu:«Il nord di Gaza è più bello che mai.Far esplodere e lisciare tutto è una delizia per gli occhi.Dovremmo pensare a dopodomani e distribuire lotti edificabili a tutti coloro che hanno combattuto per Gaza.»Sono dichiarazioni di un genocida che condivide con altri ministri del governo israeliano la portata estrema dei messaggi. In proposito faccio mie le parole nettissime pronunciate da Craig Mokhiber, appena dimessosi dalla carica di ex direttore dell'ufficio di New York dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani:«In genere, quando si deve dimostrare un genocidio, la parte più difficile è dimostrare l'intenzione di commetterlo. Deve esserci un'intenzione di voler distruggere in tutto o in parte un determinato gruppo per poter provare un genocidio. In questo caso, L'INTENZIONE DEL GOVERNO ISRAELIANO È STATA DICHIARATA COSÌ ESPLICITAMENTE E COSÌ PUBBLICAMENTE dal primo ministro, dal presidente, dai più importanti ministri del gabinetto, dai leader militari che il caso è già dimostrato: È TUTTO SCRITTO NERO SU BIANCO. Quello che vedo accadere e Gaza e oltre è un GENOCIDIO».Io credo che siamo entrati purtroppo in un terreno che ci porta dritti a un conflitto molto più vasto e potenzialmente illimitato. Le parole dei ministri israeliani sono quelle di suprematisti razzisti disposti a cancellare già ora con i fatti intere comunità umane. Uno scenario di questo tipo, quando si ripresenta nella Storia, preannuncia sciagure planetarie. Il dramma è che il suprematismo razzista della classe dirigente israeliana è strettamente abbinato ai propositi del complesso militare industriale statunitense, che sta schierando forze mai viste per l’innesco della polveriera mediorientale, e che ha fatto votare una risoluzione agghiacciante al suo parco giochi, il Congresso USA. La Camera dei Rappresentanti ha infatti approvato con 354 voti favorevoli e 53 contrari una risoluzione (H. Res. 559) con primo firmatario il presidente della Commissione esteri, Michael Thomas McCaul, repubblicano. La risoluzione, dal titolo "Dichiarare come politica degli Stati Uniti che una Repubblica Islamica dell'Iran nucleare non è accettabile" stabilisce i seguenti punti: (1) che una Repubblica islamica dell’Iran dotata di armi nucleari non è accettabile;(2) che l'Iran non deve essere in grado di ottenere un'arma nucleare in nessuna circostanza o condizione;(3) utilizzare tutti i mezzi necessari per impedire all'Iran di ottenere un'arma nucleare; (4) riconoscere e sostenere la libertà d'azione dei partner e degli alleati, compreso Israele, per impedire all'Iran di ottenere un'arma nucleare.Il quarto punto ci dice che Gaza è solo l’antipasto di una catastrofe molto più estesa. E in ogni caso significa che ai pianificatori di pulizie etniche che siedono nel gabinetto Netanyahu sarà già ora permesso di tutto, muovendo in appoggio tutte le pedine politiche nei governi e nei media occidentali. La valanga di bugie e censure che abbiamo visto è appena agli inizi. È più che mai urgente costruire un grande partito trasversale della pace.
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Qualcuno inizia a mettere in relazione quanto sta avvenendo :

Quattroruote denuncia la volontà di colpire la mobilità privata e la motorizzazione di massa sotto il paravento del rispetto dell'ambiente
Le Nazioni Unite chiamate ad esprimersi in merito all'ultrasettantennale embargo che gli Stati Uniti impongono contro Cuba.
187 nazioni votano a favore della revoca dell' embargo.
1 nazione si astiene: Ucraina
2 nazioni votano contro: Stati Uniti e Israele.

Giacomo Gabellini.

L'esatta definizione di cricca.

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Riporto qui l' orgine della balla del consenso degli scenziati sul ruolo della CO2 sul clima, post scritto circa un anno fa (23 Dicembre 2021).
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A tutti piace vivere in un ambiente più pulito, con meno CO2 e meno gas serra. Tuttavia, modificare o provare a modificare in poco tempo la base energetica mondiale -che è fossile- oltre a rappresentare qualcosa di difficilmente realizzabile, utile soltanto agli slogan di qualche post-sessantottino rincoglionito e/o di qualche figlio dei fiori mancato, presenta dei costi enormi (quelli maggiori stimati per il 2022 in Europa per la componente energia sono pari a 390 miliardi di euro per una serie di concause aggravate dall' accelerazione data alla presunta transizione energetica).
Inoltre, pur volendo ritenere la ripetizione a pappardella del fatto secondo cui il 97% degli scienzati di tutto il mondo veda nella CO2 il male dell' umanità e che saremmo diretti verso la catastrofe globale (come ogni anno da 60 anni a questa parte; a proposito, come si vive nelle citta sommerse? Tutto bene?) conforme al pensiero maggioritario della comunità scientifica, sarebbe opportuno capire da dove nasca questo 97% che ogni giorno vediamo sparato in prima pagina ora da politici ora da giornalisti ora da banchieri.
Questo 97% nasce da un doppio gioco di prestigio statistico passato inosservato nel mezzo del quotidiano rumore massmediatico.
Il primo gioco di prestigio nasce nel 2009.
Nel 2009 Peter T . Doran e Maggie Kendall Zimmerman, dell' Earth and Environmental Sciences dell' University of Illinois decidono di fare un sondaggio on-line interpellando 10.257 "Earth Scientists".
Il sondaggio, composto da due quesiti, viene somministrato ai 10.257 scienziati tramite un sito che si occupa di sondaggi on-line (http://www.questionpro.com).
Il primo quesito recitava: «Rispetto ai livelli precedenti al 1800, pensi che le temperature globali siano generalmente aumentate, diminuite o rimaste relativamente costanti?»
Il secondo quesito recitava: «Pensi che l'attività umana sia un fattore che contribuisca in modo significativo al cambiamento delle temperature medie globali?». Attenzione: il quesito non era «Pensi che siamo diretti verso la catastrofe globale? Pensi che Venezia sparirà tra 10 anni? Pensi che la CO2 sia il male del mondo? Pensi che ci sia una crisi climatica in corso?»
Dei 10.257 scienziati interpellati, risposero in 3.146 ovvero il 30,7%.
Di questi 3.146, il 90% rispose "aumentate" al primo quesito mentre l' 82% rispose "sì" al secondo quesito.
Tra i tutti gli interpellati rispondenti, i più rilevanti furono individuati dagli ideatori del sondaggio tra gli autoqualificatisi "Esperti di Scienze Climatiche" nonché tra coloro i quali avessero pubblicato più del 50% dei loro peer- reviewed papers sul tema dei cambiamenti climatici. Di quanti scienziati stiamo parlando? Di 79 su 10.257 interpellati. Di questi 79, 76 (ovvero il 96,2% dei 79) risposero "aumentate" al primo quesito mentre 75 di 77 rispondenti al secondo quesito, ovvero il 97,4%, cliccò su "Sì".
Quindi, il 97,4% di cui sopra divenne per magia il 97,4% di tutti gli scienziati al mondo ma soprattutto divenne: «Il 97,4% di tutti gli scienziati al mondo pensa che siamo diretti verso la catastrofe globale, che la CO2 sia il male del mondo, che Venezia sprofonderà in 10/20 anni, che sia in corso una crisi climatica ecc.».
Qualche anno dopo un altro 97%, twittato addirittura da Obama, compare sulla scena.
Siamo nel 2013 ed un docente universitario australiano di nome John Cook, insieme ad altri suoi colleghi, decide di quantificare il consensus della comunità scientifica sulla questione dell' Anthropogenic Global Warming (AGW) vale a dire sul riscaldamento climatico causato dagli uomini. Quindi, decidono di prendere in cosiderazione gli abstracts di 11.944 ricerche scientifiche attinenti al "Global climate change" o al "Global Warming" pubblicate dal 1991 al 2011.

Segue...
E cosa scoprono gli studiosi? Scoprono che il 66,4% degli 11.944 papers scientifici analizzati non assume alcuna posizione sull' incidenza del fattore umano sul clima. Il 32,6% di quelli analizzati individua nell' uomo la causa dei cambiamenti climatici, lo 0,7% rigetta la tesi che vede l' uomo causa dei cambiamenti climatici e lo 0,3% esprime invece una posizione incerta.
Gli studiosi quindi dicono: di questi 11.944 papers solo il 33,6% esprime un' opinione circa l' incidenza dell' uomo sul clima ma il 32,6% del 33,6% ovvero il 97,1% dei papers che esprimo un' opinione sostiene che gli uomini siano la causa del global warming.
Quindi, il 97,1% ricavato come sopra, improvvisamente ridiventa: «ll 97,1% di tutti gli scienziati al mondo pensa che siamo diretti verso la catastrofe globale, che la CO2 sia il male del mondo, che Venezia sprofonderà in 10/20 anni, che sia in corso una crisi climatica ecc».
Post scritto ascoltando il rumore di un V8 tenuto acceso senza motivo.

Eric Packer.

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No, quando mai, ma che andate a pensare, come potremmo odiare roba così meravigliosa?

Alberto Scotti.

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Invio delle armi in Ucraina, il blogger rilasciò un'intervista a un'emittente russa poi ripresa dai media italiani. L'ex ministro si costituirà parte civile.

L'inviato Ue per il Golfo ed ex ministro degli Esteri Luigi Di Maio si costituirà parte civile nel processo per diffamazione aggravata ai danni del blogger Giorgio Bianchi, rinviato a giudizio oggi, giovedì, su richiesta della procura di Roma. Sui suoi canali social Bianchi, strenuo sostenitore di Putin e della Russia, ha sostenuto l'intervento russo in Ucraina e nell'aprile del 2022 ha definito Luigi Di Maio «un povero imbecille, miserabile a servizio della Nato».
L'udienza preliminare

L'udienza preliminare è prevista il prossimo 4 aprile davanti alla sesta sezione penale del Tribunale di Roma. Di Maio ha già fatto sapere che si costituirà parte civile per il tramite del suo avvocato. Gennaro Demetrio Paipais.

https://napoli.corriere.it/notizie/cronaca/23_novembre_02/defini-luigi-di-maio-povero-imbecille-il-giornalista-giorgio-bianchi-a-giudizio-a-roma-per-diffamazione-c121221b-c555-43d6-8300-bacc6eaeaxlk.shtml

Quelli del Corriere sono così attenti alle mie vicende, da conoscere la notizia del mio rinvio a giudizio prima ancora del sottoscritto e del suo avvocato.
L'Italia è quello strano Paese nel quale si può essere rinviati a giudizio per diffamazione aggravata per aver dato del "povero imbecille" a Di Maio, mentre lo stesso Corriere - che ha scritto che svolgerei attività politico propagandistica per conto di Mosca senza avere in mano uno straccio di prova - dorme ancora sonni tranquilli nonostante la querela depositata da un anno.

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Stando al Corriere della Sera, sarei stato rinviato a giudizio per aver dato del "povero imbecille" a Di Maio.
A quanto pare sono in buona compagnia.
Chissà se ha querelato per diffamazione anche Cacciari e Sallusti.

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