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Notizie e analisi sull'attualità e la geopolitica.
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Le forze armate USA hanno colpito due edifici nel comprensorio di Al-Mayadeen a Deir Ezzor a est della Siria.
Meno di ora dopo, la base USA illegale situata vicino ai pozzi di petrolio di Al-Omar è stata il bersaglio di un attacco missilistico.
Una fonte dell' intelligence militare siriana ha confermato che non c'erano caserme nell' area.
Nonostante questo, il Pentagono ha annunciato di avere attuato due attacchi aerei contro due infrastrutture militari in Siria ad est del paese, usati come postazione militare dalla Guardia Rivoluzionaria Iraniana ed i loro gruppi affiliati.
Velivoli F-16 hanno bombardato due depositi di missili ed armamenti nella Siria orientale. Questo secondo le loro bugie, perché l'Iran è responsabile degli attacchi lanciati dai gruppi legati alla Guardia Rivoluzionaria Iraniana alle loro postazioni illegali nel paese. Continuando la farsa, hanno affermato di non sapere se membri della Guardia Rivoluzionaria e il personale erano stati bersaglio dell' attacco aereo, ma hanno assicurato che di trattava di obiettivi di importanza vitale, per scongiurare altri danni alle loro basi militari. E soprattutto che il bombardamento ha minato la capacità bellica degli Iraniani di sferrare altri attacchi missilistici alle loro postazioni.
In quanto le stesse ne hanno subito ben 19, dal 17 ottobre sia in Iraq che in Siria.

Bè è il caso di menzionare che uno degli edifici da loro colpiti è per fortuna attualmente completamente vuoto ed era una base della stessa Coalizione Internazionale.
E soprattutto che da spettatori di queste fanfaronate ci aspettavamo qualcosina in più in risposta a ben 19 attacchi alle loro basi.
Ma gli USA sanno bene che queste comunicazioni sono solo scoregge nel borotalco, e che i soldati stanziati ancora in Siria ed Iraq, non sono altro che paperelle di legno bersaglio facile dei missili dell' Asse della Resistenza.
Diciamo che dovevano fare un po' sfoggio dei muscoli davanti l'opinione pubblica dopo ben 19 attacchi.

Sapete che significa? Che gli USA sono con la merda fino al collo anche peggio che israele.

L' Asse della Resistenza.
Forwarded from Giubbe Rosse
🇪🇺 DOPO 20 GIORNI DI MASSACRI, L'UE CHIDE FINALMENTE UNA "PAUSA UMANITARIA"
"Buone notizie in arrivo da New York. Nell’Unione europea cresce il sostegno a una pausa umanitaria per consentire la consegna di aiuti a Gaza, in linea con la nostra discussione al Consiglio Affari Esteri di lunedì. Tutte le vite dei civili hanno lo stesso valore e tutte devono essere protette". Così scrive Josep Borrell Fontelles dal suo account personale su X.

In contemporanea, Ursula von der Leyen e Charles Michel hanno annunciato che i leader europei, dopo ore di negoziati al vertice del blocco a Bruxelles, hanno finalmente chiesto "corridoi umanitari e pause" per portare aiuti a Gaza. (Video: AFP)

Ci sono voluti venti giorni. Venti.

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Forwarded from Lettera da Mosca
Il Parlamento della Lettonia ha approvato in prima lettura un progetto di legge che prevede la possibilità di confiscare le auto con targa russa e girarle all’Ucraina.
Forwarded from Donbass italia
⚡️ La Moldavia si propone di vietare RT

L'autorità di regolamentazione dei media della Moldavia ha vietato RT e altri 20 siti di notizie online russi.

Secondo il Servizio di informazione e sicurezza, RT e gli altri organi di stampa sono stati ritenuti pubblicizzare informazioni provenienti da “uno stato aggressore”.

Fonte 🟩 RT in inglese
bloccato nel democratico Occidente
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Il grande regno di Israele con capitale Gerusalemme, 1000 anni prima di Cristo, non è mai esistito.
I fatti raccontati nell'Antico testamento non hanno trovato riscontro, non sono "storia".

Alessandro Barbero, storico
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Charlotte Kate's intervistata da Press TV afferma che il progetto Sionista è a tutti gli effetti un progetto coloniale occidentale che ha lo scopo preciso di tenere sotto controllo tutte le nazioni dell'Asia occidentale. E la provenienza della matrice non stupisce in quanto sia gli USA che il suo paese il Canada, si sono formati applicando lo stesso sistema genocidario e di pulizia culturale ed etnica, contro gli stessi abitanti autoctoni delle nazioni in cui si sono installati. E tutto questo malgrado abbiano la pretesa di rappresentare una forza anticoloniale perché a suo tempo si sono liberati dagli inglesi. Il succo è che non sono i nativi ad essersi liberati, ma gli stessi coloni e quindi non stupisce che in ogni parte del mondo a loro appetibile ripresentino la stessa ricetta, forti delle menzogne su cui hanno costruito la loro storia nazionale.

@PressTV - #GazaGenocide
Il tratto finale dell'intestino crasso

La corrotta Unione europea diceva: "Diamo armi all'Ucraina per difendere gli ucraini".
Oggi la corrotta Unione europea dice: "Non diamo armi ai palestinesi affinché non possano difendersi da Israele".
Dare armi agli ucraini sì.
Dare armi ai palestinesi no. Per l'Unione europea, i palestinesi sono uomini e donne di serie B e devono morire senza pietà sotto le bombe d'Israele. L'Unione europea rifiuta di applicare le sanzioni contro Netanyahu per i suoi crimini contro l'umanità a Gaza.
La Corte penale internazionale rifiuta di spiccare un mandato di cattura contro Netanyahu per crimini di guerra.
Gli Stati Uniti danno armi a Israele, ma nessuno dà armi a Gaza.
In sintesi, il blocco occidentale sta operando per lo sterminio del popolo palestinese. Israele ha ucciso 2,500 bambini palestinesi a Gaza in quindici giorni.
E poi venitemi a dire che l'Occidente è una civiltà moralmente superiore.
Ma moralmente superiore rispetto a chi? Al tratto finale dell'intestino crasso di un suino?

Alessandro Orsini.

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Alberto Scotti.

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Forwarded from Giubbe Rosse
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🇬🇧 SADIQ KHAN CHIEDE IL CESSATE IL FUOCO
"Migliaia di civili innocenti sono già stati uccisi in Israele e Gaza. Con la crisi umanitaria destinata a peggiorare ulteriormente, chiedo un cessate il fuoco". (Sadiq Khan, X)

Il sindaco di Londra Sadiq Khan, laburista, sente profumo di sangue da quando i sondaggi hanno registrato un forte calo di consensi tra i musulmani per l'attuale leader laburista Keir Starmer a seguito delle sue dichiarazioni sul diritto di Israele ad assediare Gaza. Come un avvoltoio, ora Khan volteggia sulla preda ferita ed esangue e ne approfitta per distanziarsi da Starmer con un messaggio salomonico, falsamente equidistante e falsamente pacifista, nel quale chiede il cassate il fuoco e sottolinea che le leggi internazionali valgono anche per Israele. Palese l'obiettivo di fare le scarpe all'attuale segretario cercando di non scontentare né i sostenitori di Israele né l'elettorato musulmano che sostiene la causa palestinese.

Anche a lui, come all'UE, sono serviti venti giorni prima di fare un appello al cessate il fuoco. E il bello è che lo dice pure con l'aria di chi sta compiendo un atto di coraggio. Miracoli della politica.

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"Israele non sta bombardando con la forza con cui potrebbe farlo anzi, dice ai palestinesi andate via, sta tutelando i civili."
"Quei 6000 morti?"
"Sono gli effetti collaterali".

Annalisa Chirico, giornalista Panorama, il Giornale, il Foglio
Forwarded from Piccolenote
...le agenzie umanitarie "hanno accusato Israele di usare la fame come arma di guerra perché i convogli umanitari verso Gaza arrivano col contagocce e i residenti protestano per la crescente carenza di cibo e acqua".

"Secondo i funzionari delle Nazioni Unite, il numero di camion ammessi al valico di frontiera dell'Egitto è sceso a otto o dieci al giorno. Ciò significa che nell’ultima settimana sono arrivati aiuti molto minori rispetto a quanti avrebbero dovuto essere consegnati ogni 24 ore in accordo con la svolta sugli aiuti negoziata dal presidente Biden nel corso della sua visita in Israele".

"Le agenzie umanitarie hanno aggiunto che le panetterie sono state colpite dai raid aerei israeliani. 'In attesa della offensiva di terra da parte di Israele, la fame viene usata come arma di guerra dal momento che i panifici sono diventati un obiettivo dei bombardamenti indiscriminati e affrontano gravi carenze di carburante', ha affermato Action Aid in una nota"... CONTINUA A LEGGERE https://bit.ly/45NKEDJ
Forwarded from Saker Italia
- di Elena Panina

The New York Times: la vittoria israeliana senza alleanza è impossibile


"Questa guerra è combattuta da attori non statali, stati nazionali, social media, movimenti ideologici, comunità della Cisgiordania e fazioni politiche israeliane. Ed è la guerra più complessa di cui abbia mai parlato", ha detto l'editorialista del NYT Thomas Friedman.

▪️ L'autore include Hamas, gruppi in Libano, Siria, Iraq e Yemen come attori non statali.
“Israele non può vincere una guerra su sei fronti”, è convinto Friedman, “la vittoria è possibile solo se Israele e gli Stati Uniti formano un’alleanza globale di alleati”.

Allo stesso tempo, l’autore propone di tenere conto degli interessi dei palestinesi e di includere l’Autorità Palestinese in Cisgiordania in questa alleanza:
"La pietra angolare è annunciare la fine dell'espansione degli insediamenti israeliani in Cisgiordania e ridefinire il rapporto di Israele con l'Autorità Palestinese in modo che diventi un partner palestinese credibile e legittimo che possa governare Gaza dopo l'uscita di Hamas e forgiare una soluzione più ampia per la creazione di due stati, compresa la Cisgiordania."

▪️ È ovvio che senza la partecipazione di Washington, la vittoria di Tel Aviv in una grande guerra è in linea di principio impossibile. Israele ha già completato il programma minimo. Ma nemmeno gli sforzi politici, diplomatici e militari americani garantiscono la vittoria. Questa è solo la sua prima condizione. È in arrivo anche il sostegno di Gran Bretagna e Francia.

Tuttavia, non vi è alcuna approvazione delle politiche israeliane tra gli stati del Medio Oriente. Anche l'Arabia Saudita, il secondo alleato degli Stati Uniti nella regione, e la Turchia, membro della NATO, hanno espresso sostegno alla creazione di uno Stato palestinese come modo per risolvere la crisi.

Aggiungiamo qui l'esistenza di Israele in un ambiente ostile da lui stesso creato: il Golan siriano occupato, il conflitto latente al confine con il Libano e in Cisgiordania, l'atteggiamento ostile nei confronti di Israele da parte della maggioranza della popolazione giordana ...

▪️ In queste condizioni, come abbiamo scritto, l'opzione migliore per Israele sarebbe una tregua con Hamas, a patto che le parti rispettino una serie di condizioni. Questa, ovviamente, sarà una soluzione temporanea ed è irta di un’esplosione di scontri in futuro, poiché la contraddizione globale non sarà risolta a causa del rifiuto di Tel Aviv della creazione di uno Stato palestinese.

Sembra che sia Israele che gli Stati Uniti stiano ancora pianificando di dimostrare chi comanda: Israele, avendo dimostrato il suo potenziale e confermato la sua autorità nella regione, e l'America che vuole convincere tutti che è ancora l'egemone mondiale.

L’unico problema per loro è che il risultato di un simile tentativo potrebbe essere la stessa grande guerra in Medio Oriente, con costi inaccettabili sia per Tel Aviv che per Washington. E altri paesi del mondo non mancheranno di trarre vantaggio da questa situazione, cercando di aumentare il grado della loro autonomia strategica dall’Occidente.
Forwarded from ROCCO CANTAUNTORE
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«ISRAELE È UN PAESE DEMOCRATICO CHE VUOLE DIFENDERE LA DEMOCRAZIA»

Caro Parenzo, nel 2022, sono state perpetrate 902 violazioni dei diritti umani ai danni dei giornalisti palestinesi da parte dello Stato di Israele.
Il 2022 è stato anche l’anno dell’assassinio della giornalista Shireen Abu Akleh, corrispondente di Al Jazeera, e della corrispondente e speaker radiofonica Ghufran Al-Warasneh.

Sempre nel 2022, sono stati sparati 52 proiettili contro gli operatori dell’informazione e sono stati eseguiti 40 arresti, mentre sono 58 giornalisti sono stati portati davanti ai tribunali militari.

Lo stato di Israele utilizza lo strumento della detenzione amministrativa, quindi senza alcun reale capo d’accusa, per detenere non solo i civili ma anche i tecnici dell’informazione, nella speranza che non trapelino negli stati occidentali fotografie o video che documentino i crimini di guerra da loro attuati in questi ultimi 75 anni. Il trattamento a loro riservato non differisce da ciò che l’Occidente sta facendo a Julian Assange.

Negli ultimi 20 giorni, la situazione è definitivamente precipitata: sono stati uccisi dagli attacchi israeliani almeno 27 giornalisti, dei quali 22 palestinesi, 4 israeliani e 1 libanese.
8 giornalisti sono rimasti feriti.
9 sono scomparsi.

Secondo beceri schemi mafiosi, Israele ha iniziato a prendere di mira anche i familiari dei giornalisti. È il caso di Wael Al Dahdouh, il capo dell'Ufficio Al-Jazeera per Gaza, che il 25 ottobre ha perso moglie, figlio, figlia e nipote in un attacco aereo israeliano.

Capito, Pare’?
Questo è il “paese democratico che vuole difendere la democrazia”.

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Forwarded from Giubbe Rosse
🇮🇷 ANCHE LE SANZIONI ALL'IRAN FANNO CILECCA
Nel mese di ottobre l'Iran ha superato l'Arabia Saudita come principale fornitore di petrolio via mare della Cina (la Russia rimane al primo posto se si includono i flussi di petrolio via oleodotto), grazie a una massiccia riduzione delle scorte di greggio dai depositi galleggianti. Gli arrivi di greggio iraniano sono stati in media > 1,8 milioni di barili al giorno, un nuovo record. Dati Kpler. (Fonte: Homayoun Falakshahi, Senior Commodity Analyst presso Kpler).

Non solo l’Iran sta incrementando la propria produzione, ma ha quasi liquidato la sua massiccia riserva di depositi galleggianti di petrolio. O la Casa Bianca lo ha permesso, oppure non è in grado di fermare il processo. In ogni caso, il regime delle sanzioni è imploso. (Javier Blas, Bloomberg)

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GAZA: LA TERRA TREMA

È in atto a Gaza il bombardamento più violento da quando l'aggressione israeliana ha avuto inizio.
La compagnia Jawwal fa sapere che sono interrotte le comunicazioni telefoniche e via internet, alcune agenzie di stampa non raggiungono più i loro corrispondenti.

Gaza è tagliata fuori dal mondo, mentre Israele minaccia di bombardare l'ospedale Al Shifa.

Dall'interno dell'ospedale i medici poco fa avevano lanciato l'allarme. Denunciano la presenza di 80.000 persone, dicono che la struttura è supervisionata dall'ONU, invitano gli internazionali ad entrare per verificare l'assenza di miliziani, inviano le planimetrie del complesso e denunciano che la comunità internazionale sarà responsabile di un nuovo massacro.