Giorgio Bianchi Photojournalist
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Notizie e analisi sull'attualità e la geopolitica.
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Forwarded from la fionda📗
Il reato di opinione è realtà!

Michael Eisen, ex redattore capo della rivista di biologia e medicina E-Life, è stato licenziato per aver condiviso un articolo che denunciava l'indifferenza verso la vita dei civili palestinesi!

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Forwarded from RangeloniNews
Donbass, dopo due settimane di intensi combattimenti sul fronte di Avdeevka, la bandiera russa ed il vessillo della 114esima brigata (ex 11 reggimento della DNR) sventolano sul rilievo a nord della città-roccaforte sotto il controllo ucraino.

Per queste posizioni, in cima ad un cumulo di materiale di scarto delle miniere, si sono tenuti pesantissime battaglie. Kiev continua a negare o minimizzare i progressi russi su questa parte del fronte, ma questo video è la prima prova effettiva del controllo russo del ripiegamento delle forze di Kiev verso l’impianto chimico.

Le battaglie attorno ad Avdeevka proseguono.
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E questo che si è portato all' ONU la terribile arma dei Palestinesi?

La mascheretta in faccia e una pietra in una mano.

La barzelletta di loro stessi.
Forwarded from ROCCO CANTAUNTORE
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“TERRORISTI” AMICHEVOLI, CHE SI PRENDONO CURA E CONDIVIDONO IL CIBO

L’ostaggio 85enne liberata da Hamas, Yocheved Lifshitz, spiega come è stata trattata dai membri di Hamas.

I “terroristi” si prendono cura delle ferite, condividono il cibo e sono gentili e amichevoli. Queste le testuali testimonianze della donna.

Non ci sono più i terroristi di una volta…

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Artiglieria, Kiev teme il disimpegno: “Fate produrre le armi agli ucraini”
FINANZIARIA MELONI: +1 MLD A ZELENSKY - In questo contesto si inseriscono anche i finanziamenti europei, come l’European Peace Facility istituito dalla Commissione europea che, partito nel 2021 con una capienza di 5 miliardi è arrivato già a 12 miliardi di impegno complessivo
DI SALVATORE CANNAVÒ

La guerra chiama armi che a loro volta chiamano produzione bellica. Rendendosi conto che l’impiego militare a Gaza potrebbe mettere a rischio l’impegno occidentale in Ucraina, il governo di Zelensky lancia l’allarme. Cercando di avvicinare il più possibile la produzione stessa di armi.

In un’intervista al tabloid con sede a Bruxelles, Politico, il ministro ucraino per le industrie strategiche, Oleksandr Kamyshin, ha detto che i Paesi occidentali devono accelerare la produzione di missili, proiettili e droni militari il più vicino possibile al fronte. “Ecco perché dobbiamo produrre più e migliori armi per stare al sicuro”. “La risposta – dice Kamyshin – è iniziare subito a costruire impianti di produzione. Ciò che accade ora in Israele mostra e dimostra che l’industria della difesa a livello globale deve essere meta di investimenti per decenni”. Un primo passo in questa direzione sarà l’accordo siglato tra il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il primo ministro ucraino Denys Shmyhal, per una nuova joint venture tra la società tedesca Rheinmetall e l’ucraina Ukroboronprom

I Paesi Ue, del resto, si erano impegnati a inviare almeno un milione di colpi di artiglieria all’anno in Ucraina, che però potrebbe aver bisogno di almeno 1,5 milioni di pezzi. La produzione interna potrebbe essere decisiva, come ha detto lo stesso Zelensky un mese fa in occasione della Conferenza dell’industria della Difesa che si è tenuta nella Capitale ucraina e alla quale hanno preso parte oltre 250 aziende produttrici di armi di 30 Paesi. “Costruiamo un hub locale”, basta con le forniture a distanza, l’Ucraina può diventare il centro propulsivo di una produzione bellica.

In questo contesto si inseriscono anche i finanziamenti europei, come l’European Peace Facility istituito dalla Commissione europea che, partito nel 2021 con una capienza di 5 miliardi è arrivato già a 12 miliardi di impegno complessivo. Ed è proprio per far fronte a queste decisioni che la manovra di Bilancio è costretta a incrementare la partecipazione italiana di 203 milioni per il 2024, 258,89 milioni nel 2025, 265,68 nel 2026 e 273,9 nel 2027. Totale: 1 miliardo di euro. Cifra a cui vanno aggiunti 100 milioni per la partecipazione dell’Italia al programma della Banca europea per gli investimenti (Bei) a supporto dell’Ucraina nel 2024. “Non sono cifre da poco – dicono i capigruppo M5S delle Commissioni Difesa di Camera e Senato, Marco Pellegrini e Raffaele De Rosa – soprattutto se paragonate agli spicci messi in Manovra sul welfare e al nulla per le misure contro il carovita”.

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LOSBERLEFFO
di Fq

Ombre russe, il ritorno di un grande classico

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Riecco in edicola un grande classico della letteratura giornalistica occidentale: le “ombre russe” sul voto degli Stati democratici. Repubblica torna a metterci in guardia: stavolta Putin – ve la ricordate la guerra in Ucraina? – è pronto a destabilizzare le elezioni europee. “Gli Usa hanno segnalato in un’informativa inviata a diversi Paesi, Italia compresa, come Mosca abbia avviato una campagna per interferire sul prossimo voto per il Parlamento europeo”, spiega Repubblica. È il solito metodo, un po’ obsoleto: temibili orde di troll e insospettabili pagine di propaganda per inquinare il limpido dibattito democratico. “Sul tema i nostri Servizi hanno da tempo avviato una serie di controlli – insiste il giornale di Molinari –: sono stati segnalati canali social gestiti da Mosca sui quali far confluire un certo tipo di propaganda”. Brividi. “Già prima dell’invasione dell’Ucraina il Copasir aveva segnalato i tentativi russi di spacciare fake news nel dibattito del nostro Paese”. Ora l’obiettivo è più ambizioso: “Mosca sta portando avanti operazioni per indebolire la fiducia del pubblico nell’integrità delle elezioni stesse”. Vogliono minare il profondo rapporto di fiducia che esiste tra elettori ed eletti. Diabolici russi.

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"A partire dal 2020 i casi di corridori colpiti da problemi cardiaci si sono moltiplicati. Il più eclatante, quello di Sonny Colbrelli alla Vuelta a Catalunya 2021, si è concluso con il ritiro dall’attività del corridore bresciano, a cui è stato impiantato un defibrillatore sottocutaneo. Stessa sorte ed esiti simili per il belga Nathan Van Hooydonck, colpito da arresto cardiaco nel settembre scorso quando era in auto con la sua compagna incinta. Finito in rianimazione, Van Hooydonck ha dovuto abbandonare l’attività. Stessa sorte di tanti, e l’elenco è ormai lungo: Polanc, Haussler, Eg, Vanmarcke, tutti ritirati per problemi di cuore. A 25 anni è morto Jarno Mobach, vincitore della Roubaix 2016. Ad aprile la scomparsa del colombiano Juan José Ortega."
Forwarded from la fionda📗
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"È arrivato il tempo di dare loro una lezione".

Così l'ambasciatore Israeliano Gilad Erdan dopo la conferenza stampa del segretario generale dell'ONU di ieri che ha fatto infuriare Israele. Erdan comunica anche che Israele negherà i visti ai funzionari Onu: "Viste le sue parole negheremo il rilascio dei visti ai rappresentanti dell'Onu. Del resto abbiamo già rifiutato il visto al sottosegretario per gli affari umanitari Martin Griffiths. È arrivato il tempo di dare loro una lezione".

Guterres si era limitato a ricordare l'ovvio e a raccontare la storia, come potete ascoltare nel video.

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AI SIONISTI DI CASA NOSTRA, A CHI DIFENDE ISRAELE

"Nelson Mandela ripeteva che l'oppressione subita dai palestinesi ad opera degli israeliani è molto peggio di quella che subivano loro neri da parte di una cerchia di bianchi razzisti.
Sto parlando di Nelson Mandela, caro Saviano, non di Fabio Fazio.
"


Nell'ottobre del 2010, pochi mesi prima di essere ammazzato, Vittorio Arrigoni inviava un messaggio a Roberto Saviano a seguito della sua partecipazione alla manifestazione "Per la Verità, per Israele".

In quell'occasione, Saviano definì Israele “terra di grande accoglienza e tolleranza” e Vittorio si rivolse a lui "per compensare il dolore subito nell’aver saputo del tuo appoggio, della tua partecipazione a questo scempio, a questa manifestazione organizzata dai coloni per festeggiare l’impunità di Israele dinnanzi a più di 60 anni di colonizzazione e pulizia etnica della Palestina."
Forwarded from Giubbe Rosse
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🇹🇷🇮🇱 ERDOGAN SPARA A ZERO SU ISRAELE IN PARLAMENTO
• Israele si comporta come un'organizzazione terroristica e non come uno stato. Questo non sarà mai apprezzato da noi.
• Israele non si sta difendendo, ma commette crimini contro l'umanità.
• Il mondo intero deve agire per fermare questi atti barbari
• Hamas non è un gruppo terroristico ma un'organizzazione patriottica che difende i suoi territori e il suo popolo.
• Non visiterò Israele.

Fonte: TRT World

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Forwarded from Laura Ru (Laura Ru)
🤣🤣🤣
Approfondimenti dal colonnello Douglas McGregor:

Afferma che le forze speciali americane sono entrate nella Striscia di Gaza e "sono state fatte a pezzi e hanno subito pesanti perdite".

Cos'è, hanno mandato avanti gli yankee ed è per questo che ora i sionisti israeliani non vogliono entrare?

Fonte Al Manar
Forwarded from la fionda📗
GRAVE EPISODIO DI VIOLENZA CONTRO IL DIVULGATORE PALESTINESE KAREM ROHANA

Ieri il divulgatore palestinese Karem Rohana, appena rientrato a Roma da Israele, è stato ferocemente assalito e picchiato.

Due automobili hanno seguito la macchina su cui viaggiava Karem insieme alla giornalista Benedetta Sabene. Appena il divulgatore e la giornalista si sono fermati sono stati immediatamente aggrediti da due persone scese dalle vetture inseguitrici che hanno spinto via Benedetta e colpito Karem con calci e pugni.
I due aggressori sono poi riusciti a fuggire, prima dell’intervento delle forze dell’ordine.

Con questo post, oltre a denunciare il grave accaduto, intendiamo esprimere la nostra solidarietà e vicinanza a Karem e a Benedetta.

Si tratta di un episodio certamente figlio del clima di militarizzazione e chiamata alle armi alimentato in maniera sempre più aggressiva dal coro quasi unanime di media e politica.

🤕 Non cedere alla narrazione aggressiva e militarizzata del mainstream, entra nel canale Telegram 🤕 https://t.me/lafionda
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Ci risiamo con la rimozione della storia.
Così come la questione ucraina sarebbe cominciata il 24 Febbraio 2022, i problemi con Gaza sarebbero sorti il 7 Ottobre 2023.

A sostenere la tesi, questa volta, Annalisa Chirico, giornalista di Panorama e già collaboratrice del Foglio e il Giornale.
Secondo la Chirico, gli scontri nascono con l'aggressione di hamas - "che ha stuprato donne e sgozzato bambini" - giacchè "Israele si è ritirata unilateralmente da Gaza nel 2005".

Si tratta delle medesime argomentazioni portate avanti da molti difensori di Israele. Le stesse parole ha proferito il direttore del museo ebraico di Milano l'altro ieri durante la trasmissione Mattino 5.
Mentre i giornali Italiani difendono e giustificano in blocco il massacro che si sta compiendo a Gaza, in Israele le politiche del governo Netanyahu sono messe fortemente sotto accusa.

Su Haaretz leggiamo la denuncia di crimini contro l'umanità compiuti da Israele nella Striscia, "crimini che non solo porteranno ad un numero indicibile di vittime palestinesi, ma anche alla fine politica e morale della stessa Israele".
Si responsabilizza Netanyahu dell'attuale catastrofe e si osserva che se nonostante le azioni di hamas le popolazioni mondiali solidarizzano così fortemente con la causa palestinese, è proprio a causa delle sue politiche.