Giorgio Bianchi Photojournalist
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Sulla situazione nella zona del conflitto israelo-palestinese

Dalla conferenza stampa del 20 ottobre 2023 di Alexey Zaitsev, Vice Direttore del Dipartimento Informazione del Ministero degli Esteri della Federazione Russa.

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Osserviamo con grande preoccupazione l'evoluzione degli eventi nella zona del conflitto israelo-palestinese. A seguito del massiccio scontro armato iniziato il 7 ottobre scorso, secondo gli ultimi dati, attorno ai 5.000 tra palestinesi e israeliani sono rimasti uccisi. Circa 18.000 persone sono rimaste ferite. Tra le vittime ci sono 19 cittadini russi.

L'entità della catastrofe umanitaria nella Striscia di Gaza è in crescita. Il 17 ottobre, a causa di un attacco missilistico contro l'ospedale arabo Al-Ahli, hanno perso la vita centinaia di civili.

Vorremmo sottolineare ancora una volta che la fase attuale dello scontro israelo-palestinese è diretta conseguenza sia dell'inadempimento delle pregresse risoluzioni dell'ONU e del Consiglio di Sicurezza, sia del fatto che l'Occidente ha bloccato i lavori del “quartetto” dei mediatori internazionali in Medio Oriente, costituito da Russia, USA, UE e ONU.

I tragici eventi verificatisi in Medio Oriente sono esito della politica distruttiva che Washington segue da anni, mirata a sabotare i progetti di soluzione di questo annoso conflitto e a sostituire all'impegno coscienzioso per trovare soluzioni in Medio Oriente delle misure palliative di carattere economico che, come dimostrano i fatti, non soddisfano gli obiettivi di pace e stabilità in Medio Oriente.

Ribadiamo la nostra posizione coerente e rigorosa: questo conflitto a lungo termine non va risolto con le armi,  ma esclusivamente con mezzi politici e diplomatici, attraverso l’istituzione di un processo negoziale trasversale su base giuridica internazionale, che preveda la creazione di uno Stato palestinese indipendente entro i confini del 1967 con capitale a Gerusalemme Est, che possa coesistere in pace e sicurezza con Israele.

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Leggere testo integrale
Caro Ministro Piantedosi, la sicurezza nazionale è il bene politico supremo dell’Italia.
È molto importante, per frenare i processi di radicalizzazione nel nostro amato Paese, che la televisione italiana si apra alle voci critiche verso il massacro che Israele sta conducendo a Gaza contro il diritto umanitario affinché i musulmani e i palestinesi in Italia non abbiano l’impressione di vivere in un Paese che reprime la manifestazione del loro legittimo dolore luttuoso negando loro persino quella piccola valvola di sfogo rappresentata da un discorso di conforto nei programmi televisivi.
Trasmissioni come Tv Talk su Rai Tre sono semplicemente una vergogna per il loro qualunquismo, la loro insulsa banalità e la loro triviale volgarità. Notevole è il danno che simili trasmissioni televisive procurano alla sicurezza dell’Italia con la loro intolleranza e la loro spaventosa chiusura mentale volta a insultare e dileggiare tutto ciò che si discosta dalla narrazione della Casa Bianca schierata, come documenta anche l'ultimo veto di Biden all'Onu sulla bozza del Brasile, in favore del massacro del popolo palestinese a Gaza e l'occupazione illegale delle sue terre.
Se i musulmani e i palestinesi in Italia sentiranno in televisione soltanto la campana che favorisce quel criminale di guerra di Netanyahu, come ho visto a Tv Talk, questo rappresenterà una minaccia potenziale per la sicurezza dell’Italia perché creerà una rabbia repressa e inespressa in una parte della nostra popolazione.
Certi conduttori televisivi, che ci fanno vergognare a causa della loro modestia intellettuale, dovrebbero essere oggetto di denuncia pubblica.
Certi insulsi personaggi del teleschermo, che, senza contraddittorio, consentono di definire “idioti” coloro che hanno idee diverse dalle loro sulla Palestina - esponendo persino le foto degli "insultati" privati del diritto di difendersi - non porteranno niente di buono al nostro amato Paese.
Date voce al cordoglio e al dissenso dei palestinesi nei programmi della Rai. Questo sarà un bene per l’Italia.

Alessandro Orsini.

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Ho il serio sospetto, per non dire la certezza, che quelli che oggi stanno con Israele negli anni '70 sarebbero stati con Pinochet. Io credo semplicemente che chiunque abbia un minimo di umanità e coscienza civile e politica non possa che parteggiare per un popolo che viene massacrato, ferito, umiliato almeno dalla fine della seconda guerra mondiale. Se vedi un adulto che picchia una bambino, stai col bambino. Punto. Hamas è solo una fase della storia di quel popolo. Si sta con i palestinesi e basta, è una questione elementare di giustizia. E chi scambia tutto questo per antisemitismo è un vigliacco, una carogna, oltre che ignorante come una capra. Le religioni e le culture si rispettano tutte e tutte sono preziose. Quel che si giudica è la condotta politica, la sopraffazione, l'ingiustizia. Sono tollerante e tutto, ma avere a che fare con i cretini sfianca, c'è poco da fare.

Alberto Scotti.

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Evidentemente , la Giorgiona non è in pace con se stessa se durante gli incontri istituzionali con personaggi "che contano" non approccia all'interlocutore con un contegno, un senso della misura e una maturità analoghi a quelli manifestati a suo tempo dalle tredicenni mie coetanee nei momenti in cui vedevano in televisione il tizio ossigenato dei Backstreet Boys.

Giacomo Gabellini.

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In questi 12-18 mesi segnati da un netto rialzo dell' inflazione, la BCE ha più volte invitato gli stati a non alimentare la spirale salari-inflazione, ovvero, ha invitato gli stati ad adottare misure volte a non far aumentare i salari.

Questo invito è stato colto alla lettera, tant' è vero che a fronte di un' inflazione media dell' Eurozona del 9,2% (2022), i salari sono aumentati del 5,4% (il che significa che sono scesi del 3,8%) mentre i profitti delle aziende sono aumentati del 12%.

Una situazione del genere farebbe saltare dalla sedia i sindacati ed i peracottari con i colori armonici della sinistra italiana i quali si riempiono, come tutti d'altronde, la bocca di lavoro.

Avete voi sentito o letto qualcosa sul punto?
L' asseritamente indipendente BCE, tutela le masse dei lavoratori o il capitale finanziario?

I politici che voi votate nella ridicola speranza che si accollino i vostri problemi, servono le masse dei lavoratori o il capitale finanziario?

Le risposte sono ovvie così com'è ovvio che senza salari adeguati e tempo libero adeguato non vi potrà essere mai alcuna emancipazione, alcuna dignità.

Infatti, nel mentre le masse usano tutti i pronomi esistenti, nel mentre hanno carriere alias, bagni neutri, declinazioni al femminile di qualsiasi cosa, uomini che vincono nelle competizioni -anche estetiche- femminili, la verità è che stanno grattando il fondo del barile con le mani e con i piedi, il frigo produce una discreta eco e l' indebitamento aumenta in alternativa alle rinunce.

Eric Packer.

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La perdita di mascolinità ha radici plurime: culturali, endocrine, ambientali, economiche.

Probabilmente, le ultime sono le meno indagate.

Il Matrix in cui viviamo è noto: organizzazione dei rapporti sociali basata su di una struttura capitalistica poggiante sulla competizione; legittimazione, da parte dello stato, degli imperativi neoliberali generanti disuguaglianza; colpevolizzazione del povero e del socialmente immobile per le rispettive sventure economiche e sociali. Ai critici del sistema, è sempre stato spiegato che l' avere ricchi sempre più ricchi avrebbe aiutato anche i poveri sulla base di ciò che gli accademici, sempre più spesso dai primi finanziati, chiamano "trickle-down effect" il quale, contrariamente ai modelli teorici, ha finito col generare meno posti di lavoro, paghe più basse e maggiore precarietà per un numero crescente di lavoratori.

La working class è dunque passata dall' avere una centralità assoluta nel secondo dopoguerra, grazie alla presenza di lavoratori qualificati (o meglio formati per le posizioni occupabili), una forte etica del lavoro e parlamenti costantemente attenti alle condizioni lavorative, all' occupare settori connotati da cresente disoccupazione, sottocupazione sino a giungere ad una non meglio definita collocazione nel terzo settore.

Quanto sopra ha condotto ad una periferizzazione del lavoratore, anche di quello qualificato, il quale si è ritrovato a dover fare i conti con un peggioramento delle condizioni di vita rispetto a quelle vissute dai padri e talvolta anche dai nonni.

In un contesto del genere, la capacità dell' uomo operaio di continuare ad occupare il ruolo del capofamiglia, asse centrale , fondamentale, portante della mascolinità in tutto il mondo, è stata fortemente compromessa, pregiudicata.

La quotidiana aggressione, proveniente da centri di espressione politica e culturale differenti ma accomunati dalla soggezione espressa dinanzi alla forza del capitale, alla centralità della questione salariale a favore di questioni ridicole e minoritarie (carriere alias, bagni neutri, uso dello schwa, uso delle desinenze, uso dei pronomi) produce un effetto destabilizante esponenziale nei confronti del fulcro della mascolinità: la capacità di avere un lavoro dignitosamente remunerato per far fronte ai propri bisogni ed a quelli della propria famiglia.

Esponenzialità che vede nella feminilizzazione della classe operaia una minore capacità di opporsi al fenomeno e dunque un' accelerazione della prima in pervasività e termini numerici.

Eric Packer.

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Forwarded from Giubbe Rosse
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🇵🇸 GAZA - Scene apocalittiche riprese da un residente di Gaza pochi istanti dopo che un attacco aereo israeliano ha colpito proprio fuori dai cancelli della scuola delle Nazioni Unite (UNRWA) a Khan Yunis. (via Middle East Eye)

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Forwarded from Giubbe Rosse
"LA CARRIERA DA UN SESSO ALL'ALTRO": SU RICOGNIZIONI SPLENDIDO ARTICOLO DI ELISABETTA FREZZA SULLE "CARRIERE ALIAS" E LA VERSIONE SOTTOTITOLATA IN ITALIANO DELLA VIDEO-INCHIESTA DI LIAM BARTLETT "THE GENDER AGENDA"

"La cosiddetta “carriera alias” è l’ultima tappa di una surreale guerra alla realtà, e sta oggi invadendo le scuole italiane con una accelerazione che induce a pensare come, forse, il disagio dirompente e diffuso che il biennio emergenziale ha provocato nei più giovani rappresenti una occasione d’oro di cui approfittare per un reclutamento straordinario".

Così Elisabetta Frezza in un documentato articolo pubblicato sul sesto volume di "Visione" e ora disponibile anche sulla rivista web Ricognizioni insieme alla versione sottotitolata di "The Gender Agenda", la coraggiosa video-inchiesta di Liam Bartlett realizzata per 7NEWS Spotlight, che indaga il fenomeno della transizione di genere attraverso le testimonianze di chi l’ha sperimentata.
Forwarded from Giubbe Rosse
🇵🇸 GAZA. UNRWA ANNUNCIA DI AVER PERSO 29 MEMBRI
L'Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi ha dichiarato che 29 membri del suo staff sono stati uccisi a Gaza dallo scoppio del recente conflitto.
"Siamo sotto shock e in lutto. Ora è confermato che 29 dei nostri colleghi a Gaza sono stati uccisi dal 7 ottobre", ha scritto l'UNRWA su X. Ieri il bilancio era di 17 vittime. (Fonte: UNRWA, X)

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Forwarded from Giubbe Rosse
🇺🇸🇮🇱 Nella mappa della CNN, Tel Aviv scivola a nord sulle alture del Golan, mentre Sderot, città israeliana, finisce in Cisgiordania.

CNN mantiene alti i suoi standard.

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Forwarded from Giubbe Rosse
🇵🇸 GAZA, I NUMERI DELL'ONU
- 4.285 palestinesi uccisi. Il 62% di questi sono bambini e donne.
- Il 42% di tutte le abitazioni a Gaza è stato distrutto o danneggiato.
- 1,4 milioni di sfollati interni.

Danni collaterali.

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SACROSANTO.

Una nuova forma di totalitarismo

Caro Biden, di' pure che "Hamas non è i palestinesi", ma è assolutamente falso. Quella in corso è la guerra d'Israele per il dominio coloniale assoluto sulla Palestina. I palestinesi sono con Hamas perché sanno e sentono che, caduta Hamas, cadrà tutta la Palestina. L'analisi dei rapporti di forza dice questo: il dominio d'Israele sui palestinesi, senza Hamas, sarà assoluto e incontrastato. L'osservazione della realtà mostra chiaramente che Israele è una nuova forma di totalitarismo. Le politiche occidentali in Palestina hanno reso Hamas l'organizzazione più amata dai palestinesi. Il fine delle scienze sociali non è quello di dire ciò che il governo vorrebbe sentirsi dire, bensì quello di analizzare i fatti in maniera emotivamente distaccata per rappresentare la realtà nel modo più fedele possibile. Anche i bambini sanno che Hamas gode di consensi schiaccianti. Se voi foste palestinesi, tifereste per la caduta dell'ultimo baluardo all'oppressione disumana d'Israele? Credere che i palestinesi siano contro Hamas è come credere che i russi siano contro Putin. L'Occidente vive di menzogne.

Alessandro Orsini
Forwarded from la fionda📕
Per l'ennesima puntata de "I doppi standard dei giornalisti". L'autodeterminazione dei popoli è importante se si parla del Kosovo (oppresso da quel cattivone di Putin). Se si tratta della Palestina, allora non esiste più

👉 Segui l'unico standard dell'onesta intellettuale: entra in t.me/lafionda
Forwarded from La Mia Russia (Elena)
Bloomberg: La rotta del Mare del Nord è al centro dell'attenzione mentre la guerra in Ucraina sposta i collegamenti commerciali. Ingenuo aspettarsi solo un uso commerciale, dice un alto ufficiale militare. La NATO è sempre più preoccupata per le spedizioni cinesi sulla rotta russa del Mare del Nord e per la possibilità che i suoi interessi commerciali e scientifici possano essere un precursore di una presenza militare cinese nell'Artico, ha dichiarato l'alto ufficiale militare dell'Alleanza. https://www.bloomberg.com/news/articles/2023-10-21/nato-admiral-says-growing-china-russia-ties-raise-risk-in-arctic#xj4y7vzkg
Seguire la politica italiana (ed in generale) senza adirarsi è possibile se si tiene in mente l' insegnamento di Lippmann secondo cui, in questa società di massa, non può esistere l' El Dorado della democrazia in ragione del fatto che i membri della prima sono in generale incapaci di pensiero lucido o di chiara percezione, guidati da istinti di gregge e meri pregiudizi, spesso disorientati da stimoli esterni e dunque non attrezzati per prendere decisioni o impegnarsi in un discorso razionale.

Eric Packer.

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Provate a cercare una notizia, a capire cosa sta succedendo nell'urlo insostenibile della propaganda di TUTTI i media. E tra un'idiozia e una menzogna spunta costante un dato Istat: IL 63 % DELLE FAMIGLIE ITALIANE FATICA AD ARRIVARE A FINE MESE. Pensate se quel 63 % diventasse un Partito. Mai nessuno partito, dopo il Ventennio, ha nemmeno lontanamente sfiorato quella percentuale. Pure, chi oggi fa parte di quel partito viene sottoposto alle c@zzate sulla fine del rapporto della nuova serva di chiunque, tale Giorgia etc., con talaltro e su di questo si concentra l'attenzione di chi dovrebbe piuttosto essere interessato a riottenere la dignità che ha perduto. Chi fa parte di quel 63 % si sorbisce le str0nz@te quotidiane se non orarie della "comunita lgbtqrstst@minchia" che ha veramente scassato il possibile e oltre, come se quelle questioni fossero prioritarie al diritto di sopravvivere decorosamente PRIMA delle divagazioni inerenti al fatto che tu abbia la minchi@ o la fic@ e come vuoi usarle (prima mangi, poi "identità lgbwqtystm", o no?).
Quando arriveremo alla CONSAPEVOLEZZA, cari noi tutti che non arriviamo a fine mese e ci va bene così?

Aldo Nove.

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Ma un politico italiano che abbia il coraggio di dire che Netanyahu è un criminale di guerra si trova? Il re di Giordania ha avuto questo coraggio nel summit in Egitto; è stato durissimo; ha detto che Israele sta commettendo "crimini di guerra". Mi fanno ridere quei politici italiani che dicono che la soluzione al problema è "due popoli, due Stati" sapendo che Netanyahu rifiuta ufficialmente questa soluzione.
Il problema palestinese si risolve con due popoli in due Stati come il problema di babbo Natale si risolve comprandogli una slitta nuova.
Il problema si risolverà soltanto quando l'Occidente farà pressioni su quel gran criminale di guerra isolandolo a livello internazionale e colpendolo con le sanzioni.

Alessandro Orsini.

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