Giorgio Bianchi Photojournalist
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Giorgio Bianchi Photojournalist pinned «Articolo fondamentale della carissima amica Elisabetta Frezza. “La cosiddetta carriera alias è l’ultima tappa di questa surreale guerra alla realtà, e sta oggi invadendo le scuole italiane con una accelerazione che induce a pensare come, forse, il disagio…»
Forwarded from ROCCO CANTAUNTORE
SIONISMO IN PILLOLE (parte 3)

Questa è la Dichiarazione Balfour.

Risale al 1917.

Prende il nome da James Arthur Balfour, il quale all’epoca era segretario per gli affari esteri del Regno Unito. Tra l’altro, era un membro della Fabian Society.

In questa lettera, si rivolge a Lord Rothschild, ossia Lionel Walter Rothschild, banchiere, politico e zoologo britannico, in qualità di rappresentante della comunità ebraica inglese e referente del movimento sionista.

Il testo della lettera dice:

«Foreign Office
2 novembre 1917

Egregio Lord Rothschild,

È mio piacere fornirle, in nome del governo di Sua Maestà, la seguente dichiarazione di simpatia per le aspirazioni dell'ebraismo sionista che è stata presentata, e approvata, dal governo.

"Il governo di Sua Maestà vede con favore la costituzione in Palestina di una casa nazionale per il popolo ebraico, e si adopererà per facilitare il raggiungimento di questo scopo, essendo chiaro che nulla deve essere fatto che pregiudichi i diritti civili e religiosi delle comunità non ebraiche della Palestina, né i diritti e lo status politico degli ebrei nelle altre nazioni".

Le sarò grato se vorrà portare questa dichiarazione a conoscenza della federazione sionista.

Con sinceri saluti
Arthur James Balfour
»

Questa lettera segna la formale dichiarazione di intenti del mondo anglosassone rispetto alla creazione dello Stato di Israele che avverrà trent’anni dopo. Fu approvata il 24 luglio 1922 dalla neonata Società delle Nazioni.

Gli inglesi iniziarono a promuovere e facilitare un'immigrazione massiccia degli ebrei europei in Palestina.
Tra il 1922 e il 1935, la popolazione ebraica salì dal 9% a quasi il 27% della popolazione totale della Palestina.

Da notare già allora nella dichiarazione il mancato riconoscimento del popolo palestinese, definito genericamente e ambiguamente come “le comunità non ebraiche”.


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"Quello a cui assistiamo è la riaffermazione di una legge della storia: non può esistere pace senza giustizia. La lotta dei palestinesi è della stessa radice di quella dei sudafricani che si ribellarono alla segregazione razziale e di quella degli algerini e degli altri popoli che, armi in pugno, si liberarono del colonialismo conquistando il diritto ad avere una propria patria.
Quello che i palestinesi rivendicano è niente di più di quanto è sancito dalle convenzioni internazionali: il diritto di ogni popolo sottoposto a dominazione straniera a poter autodeterminare il proprio destino
."

Andrea Legni

Israele non può pretendere la pace finché i palestinesi non avranno giustizia, editoriale de l'Indipendente.
https://www.lindipendente.online/2023/10/09/israele-non-puo-pretendere-la-pace-finche-i-palestinesi-non-avranno-giustizia/
🔭📄 "Un piano per il reinsediamento e la riabilitazione definitiva in Egitto dell'intera popolazione di Gaza"

Il documento, pubblicato dall'Istituto Misgav per "la sicurezza nazionale e la strategia sionista", think tank israeliano guidato dall’ex consigliere per la sicurezza di Netanyahu, descrive apertamente un piano di deportazione di massa dei palestinesi da attuare sfruttando l'occasione offerta dal conflitto.

Secondo gli analisti, Israele ha infatti “una rara ed eccezionale opportunità di trasferire tutti i palestinesi da Gaza all’Egitto [...] che si allinea bene con gli interessi economici e geopolitici di Israele, Egitto Stati Uniti e Arabia Saudita".

👉 https://x.com/MisgavINS/status/1714183691574948036?t=A3Mjcmy-7qqHJsZILpyURA

Secondo Francesca Albanese, Relatrice speciale dell'ONU per i Diritti Umani in Palestina, il rischio che "in nome dell'autodifesa, Israele stia cercando di giustificare qualcosa che potremmo considerare pulizia etnica" è elevato, e il documento sembra confermarlo. (Ringraziamo Roberto Iannuzzi per le preziose informazioni)

https://t.me/canalemiracolomilano
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Con un genocidio in atto - che in due settimane ha provocato la morte per mano israeliana di 4385 palestinesi - tra cui 1756 bimbi e 976 donne, nelle nostre tv si continuano a fare i processi ai palestinesi.

I temi non sono la misura del massacro e il modo per porvi fine subito, ma la condanna di hamas, la storia di hamas, gli errori dei palestinesi.

Lilli Gruber ci riprova, questa volta con l'ospite Hanan Ashrāwī, politica palestinese della minoranza cristiana anglicana conosciuta per essere stata portavoce palestinese nella fase della nascita dell'Autorità Nazionale Palestinese.

La Ashrāwī non ci sta. "Bisogna considerare il contesto", afferma. "Sin dalla sua creazione Israele ha portato avanti una serie di massacri contro i palestinsi. Israele dustrugge e uccide agendo in totale impunità. E ha portato un gruppo militante a reagire, a fare qualcosa, violentemente".
"Ma lei condanna i crimini di hamas?" Insiste la Gruber. "Certo, crimini contro i palestinesi sono stati commessi quotidianamente."
GAZA: STERMINIO
COL FOSFORO BIANCO

https://www.byoblu.com/2023/10/20/gaza-sterminio-col-fosforo-bianco/


Amnesty International e Human Rights Watch hanno raccolto le prove, anche video, che Israele usa contro la popolazione di Gaza, oltre alle bombe sganciate dagli aerei, proiettili di artiglieria al fosforo bianco, una vera e propria arma di sterminio.
Il fosforo bianco provoca gravi ustioni, spesso fino alle ossa, che sono lente a guarire e possono sviluppare infezioni. Se non vengono rimossi tutti i frammenti di fosforo bianco, questi possono aggravare le ferite e riaccendersi se esposti all'ossigeno. Le ustioni da fosforo bianco su appena il 10% del corpo umano sono spesso letali. Chi sopravvive alle ferite spesso soffre per tutta la vita.
I morti a Gaza sono finora circa 3.500, i feriti circa 15.000. Data la mancanza di medicinali e attrezzature mediche a causa dell’embargo israeliano, la maggior parte dei feriti è destinata a morire. Si aggiungono a questi oltre 1.300 dispersi rimasti sepolti sotto le macerie, tra cui 600 bambini. Mentre proseguono i bombardamenti, che hanno colpito anche un ospedale provocando centinata di vittime, il comando israeliano ha ordinato a un milione di palestinesi, la metà della popolazione di Gaza, di evacuare la parte settentrionale per ammassarsi a sud. Intanto l’esercito israeliano invia altri carrarmati ai confini di Gaza in vista di un'invasione su larga scala.
Il presidente Biden ha visitato Israele per dimostrare all'Alleato “la solidarietà statunitense di fronte al brutale attacco terroristico di Hamas”. Ritornato a Washington, Biden ha fatto sapere che chiederà al Congresso altri 14 miliardi di dollari in aiuti militari a Israele “per la sua guerra contro Hamas” e altri 60 miliardi di dollari all'Ucraina “per combattere la Russia”.
Ciò costituisce una ulteriore conferma di quanto documentato nella puntata 113 di Grandangolo: l’attacco di Hamas alla popolazione israeliana nelle aree limitrofe alla barriera di Gaza, che ha provocato un migliaio di vittime, fa parte di una operazione organizzata dai servizi segreti (Mossad, Cia e altri) analoga all’attacco terroristico dell’11 settembre 2001, che fece da innesco alla “guerra globale al terrorismo” scatenata dagli Stati Uniti con l’invasione dell’Afghanistan e dell’Iraq.
L’obiettivo de “L’11 Settembre del Medioriente” è non solo quello di spazzare via i territori palestinesi, ma di aprire un fronte di guerra, in particolare contro l’Iran, in un Medioriente in cui gli Stati Uniti e le potenze europee stanno perdendo terreno, in particolare con la prossima entrata di Iran e Arabia Saudita nei Brics insieme a Cina e Russia.

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Forwarded from Giubbe Rosse
L'UE sta intensificando i lavori sul 12° pacchetto di sanzioni contro la Russia, che potrebbe includere il divieto di fornitura di diamanti russi, nuovi meccanismi per combattere l'evasione delle sanzioni, compresa la responsabilità delle società di paesi terzi che aiutano Mosca. Si prevede inoltre che l'UE amplierà l'elenco delle merci vietate all'esportazione verso la Russia che possono essere utilizzate per scopi militari.

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Gaza: 2 settimane in 30 secondi

Le immagini che i nostri tg negano ai telespettatori e che invece sono liberi di mostrare, in tutta la loro crudezza, i media dei Paesi antimperialisti e antisionisti.

Da TeleSur
Forwarded from Giubbe Rosse
🇨🇦 YORK UNIVERSITY DI TORONTO LANCIA ULTIMATUM AI SINDACATI STUDENTESCHI CHE APPOGGIANO LA PALESTINA
L'Università di York a Toronto ha lanciato un avvertimento ai suoi sindacati studenteschi: se non ritratteranno o non correggeranno adeguatamente la loro dichiarazione collettiva riguardo al conflitto Israele-Hamas, potrebbero perdere il loro riconoscimento e, quindi, il loro rapporto con l'università.
La dichiarazione pubblica dell’università, rilasciata venerdì, sostiene che la dichiarazione dei sindacati studenteschi abbia causato danni gravi e persistenti e violato il codice dell'Università in materia , che il 12 ottobre hanno espresso solidarietà al popolo palestinese contro quello che viene definito “lo stato di apartheid coloniale del cosiddetto Israele”: "I nostri sindacati restano fermi nel sostenere la lotta del popolo palestinese per l'autodeterminazione e la liberazione."
L'università ha concesso ai sindacati studenteschi fino alle 17:00 del 25 ottobre per ritirare la propria dichiarazione, presentare scuse, riconoscere il suo impatto sul campus e rimuovere tutti i dirigenti sindacali, oppure contestare l'affermazione secondo cui la dichiarazione violava il regolamento di York.

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Con un genocidio in atto - che in due settimane ha provocato la morte per mano israeliana di 4385 palestinesi - tra cui 1756 bimbi e 976 donne, nelle nostre tv si continuano a fare i processi ai palestinesi.

I temi non sono la misura del massacro e il modo per porvi fine subito, ma la condanna di hamas, la storia di hamas, gli errori dei palestinesi.

Lilli Gruber ci riprova, questa volta con l'ospite Hanan Ashrāwī, politica palestinese della minoranza cristiana anglicana conosciuta per essere stata portavoce palestinese nella fase della nascita dell'Autorità Nazionale Palestinese.

La Ashrāwī non ci sta. "Bisogna considerare il contesto", afferma. "Sin dalla sua creazione Israele ha portato avanti una serie di massacri contro i palestinsi. Israele dustrugge e uccide agendo in totale impunità. E ha portato un gruppo militante a reagire, a fare qualcosa, violentemente".
"Ma lei condanna i crimini di hamas?" Insiste la Gruber. "Certo, crimini contro i palestinesi sono stati commessi quotidianamente."
Avete visto che capolavoro di traduzione che fanno qui?

Al minuto 5.30 fanno dire alla Asharawi, politica palestinese della minoranza cristiana anglicana conosciuta per essere stata portavoce palestinese nella fase della nascita dell'Autorità Nazionale Palestinese, che i crimini contro i palestinesi sono stati commessi dall'esercito PALESTINESE e dai coloni PALESTINESI.
Chapeau!

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https://t.me/FiorangelaFiorangela/4108
Forwarded from Giubbe Rosse
🇮🇱🇪🇬 IDF COLPISCE POSTAZIONE EGIZIANA
Un carro armato dell'IDF ha sparato accidentalmente poco fa colpendo una postazione egiziana vicino al confine nella zona di Kerem Shalom.
L'incidente è oggetto di indagine e i dettagli sono allo studio.
L'IDF si rammarica dell'incidente. (Fonte: IDF Online)

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Sulla situazione nella zona del conflitto israelo-palestinese

Dalla conferenza stampa del 20 ottobre 2023 di Alexey Zaitsev, Vice Direttore del Dipartimento Informazione del Ministero degli Esteri della Federazione Russa.

💬
Osserviamo con grande preoccupazione l'evoluzione degli eventi nella zona del conflitto israelo-palestinese. A seguito del massiccio scontro armato iniziato il 7 ottobre scorso, secondo gli ultimi dati, attorno ai 5.000 tra palestinesi e israeliani sono rimasti uccisi. Circa 18.000 persone sono rimaste ferite. Tra le vittime ci sono 19 cittadini russi.

L'entità della catastrofe umanitaria nella Striscia di Gaza è in crescita. Il 17 ottobre, a causa di un attacco missilistico contro l'ospedale arabo Al-Ahli, hanno perso la vita centinaia di civili.

Vorremmo sottolineare ancora una volta che la fase attuale dello scontro israelo-palestinese è diretta conseguenza sia dell'inadempimento delle pregresse risoluzioni dell'ONU e del Consiglio di Sicurezza, sia del fatto che l'Occidente ha bloccato i lavori del “quartetto” dei mediatori internazionali in Medio Oriente, costituito da Russia, USA, UE e ONU.

I tragici eventi verificatisi in Medio Oriente sono esito della politica distruttiva che Washington segue da anni, mirata a sabotare i progetti di soluzione di questo annoso conflitto e a sostituire all'impegno coscienzioso per trovare soluzioni in Medio Oriente delle misure palliative di carattere economico che, come dimostrano i fatti, non soddisfano gli obiettivi di pace e stabilità in Medio Oriente.

Ribadiamo la nostra posizione coerente e rigorosa: questo conflitto a lungo termine non va risolto con le armi,  ma esclusivamente con mezzi politici e diplomatici, attraverso l’istituzione di un processo negoziale trasversale su base giuridica internazionale, che preveda la creazione di uno Stato palestinese indipendente entro i confini del 1967 con capitale a Gerusalemme Est, che possa coesistere in pace e sicurezza con Israele.

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Leggere testo integrale
Caro Ministro Piantedosi, la sicurezza nazionale è il bene politico supremo dell’Italia.
È molto importante, per frenare i processi di radicalizzazione nel nostro amato Paese, che la televisione italiana si apra alle voci critiche verso il massacro che Israele sta conducendo a Gaza contro il diritto umanitario affinché i musulmani e i palestinesi in Italia non abbiano l’impressione di vivere in un Paese che reprime la manifestazione del loro legittimo dolore luttuoso negando loro persino quella piccola valvola di sfogo rappresentata da un discorso di conforto nei programmi televisivi.
Trasmissioni come Tv Talk su Rai Tre sono semplicemente una vergogna per il loro qualunquismo, la loro insulsa banalità e la loro triviale volgarità. Notevole è il danno che simili trasmissioni televisive procurano alla sicurezza dell’Italia con la loro intolleranza e la loro spaventosa chiusura mentale volta a insultare e dileggiare tutto ciò che si discosta dalla narrazione della Casa Bianca schierata, come documenta anche l'ultimo veto di Biden all'Onu sulla bozza del Brasile, in favore del massacro del popolo palestinese a Gaza e l'occupazione illegale delle sue terre.
Se i musulmani e i palestinesi in Italia sentiranno in televisione soltanto la campana che favorisce quel criminale di guerra di Netanyahu, come ho visto a Tv Talk, questo rappresenterà una minaccia potenziale per la sicurezza dell’Italia perché creerà una rabbia repressa e inespressa in una parte della nostra popolazione.
Certi conduttori televisivi, che ci fanno vergognare a causa della loro modestia intellettuale, dovrebbero essere oggetto di denuncia pubblica.
Certi insulsi personaggi del teleschermo, che, senza contraddittorio, consentono di definire “idioti” coloro che hanno idee diverse dalle loro sulla Palestina - esponendo persino le foto degli "insultati" privati del diritto di difendersi - non porteranno niente di buono al nostro amato Paese.
Date voce al cordoglio e al dissenso dei palestinesi nei programmi della Rai. Questo sarà un bene per l’Italia.

Alessandro Orsini.

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Ho il serio sospetto, per non dire la certezza, che quelli che oggi stanno con Israele negli anni '70 sarebbero stati con Pinochet. Io credo semplicemente che chiunque abbia un minimo di umanità e coscienza civile e politica non possa che parteggiare per un popolo che viene massacrato, ferito, umiliato almeno dalla fine della seconda guerra mondiale. Se vedi un adulto che picchia una bambino, stai col bambino. Punto. Hamas è solo una fase della storia di quel popolo. Si sta con i palestinesi e basta, è una questione elementare di giustizia. E chi scambia tutto questo per antisemitismo è un vigliacco, una carogna, oltre che ignorante come una capra. Le religioni e le culture si rispettano tutte e tutte sono preziose. Quel che si giudica è la condotta politica, la sopraffazione, l'ingiustizia. Sono tollerante e tutto, ma avere a che fare con i cretini sfianca, c'è poco da fare.

Alberto Scotti.

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Evidentemente , la Giorgiona non è in pace con se stessa se durante gli incontri istituzionali con personaggi "che contano" non approccia all'interlocutore con un contegno, un senso della misura e una maturità analoghi a quelli manifestati a suo tempo dalle tredicenni mie coetanee nei momenti in cui vedevano in televisione il tizio ossigenato dei Backstreet Boys.

Giacomo Gabellini.

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In questi 12-18 mesi segnati da un netto rialzo dell' inflazione, la BCE ha più volte invitato gli stati a non alimentare la spirale salari-inflazione, ovvero, ha invitato gli stati ad adottare misure volte a non far aumentare i salari.

Questo invito è stato colto alla lettera, tant' è vero che a fronte di un' inflazione media dell' Eurozona del 9,2% (2022), i salari sono aumentati del 5,4% (il che significa che sono scesi del 3,8%) mentre i profitti delle aziende sono aumentati del 12%.

Una situazione del genere farebbe saltare dalla sedia i sindacati ed i peracottari con i colori armonici della sinistra italiana i quali si riempiono, come tutti d'altronde, la bocca di lavoro.

Avete voi sentito o letto qualcosa sul punto?
L' asseritamente indipendente BCE, tutela le masse dei lavoratori o il capitale finanziario?

I politici che voi votate nella ridicola speranza che si accollino i vostri problemi, servono le masse dei lavoratori o il capitale finanziario?

Le risposte sono ovvie così com'è ovvio che senza salari adeguati e tempo libero adeguato non vi potrà essere mai alcuna emancipazione, alcuna dignità.

Infatti, nel mentre le masse usano tutti i pronomi esistenti, nel mentre hanno carriere alias, bagni neutri, declinazioni al femminile di qualsiasi cosa, uomini che vincono nelle competizioni -anche estetiche- femminili, la verità è che stanno grattando il fondo del barile con le mani e con i piedi, il frigo produce una discreta eco e l' indebitamento aumenta in alternativa alle rinunce.

Eric Packer.

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La perdita di mascolinità ha radici plurime: culturali, endocrine, ambientali, economiche.

Probabilmente, le ultime sono le meno indagate.

Il Matrix in cui viviamo è noto: organizzazione dei rapporti sociali basata su di una struttura capitalistica poggiante sulla competizione; legittimazione, da parte dello stato, degli imperativi neoliberali generanti disuguaglianza; colpevolizzazione del povero e del socialmente immobile per le rispettive sventure economiche e sociali. Ai critici del sistema, è sempre stato spiegato che l' avere ricchi sempre più ricchi avrebbe aiutato anche i poveri sulla base di ciò che gli accademici, sempre più spesso dai primi finanziati, chiamano "trickle-down effect" il quale, contrariamente ai modelli teorici, ha finito col generare meno posti di lavoro, paghe più basse e maggiore precarietà per un numero crescente di lavoratori.

La working class è dunque passata dall' avere una centralità assoluta nel secondo dopoguerra, grazie alla presenza di lavoratori qualificati (o meglio formati per le posizioni occupabili), una forte etica del lavoro e parlamenti costantemente attenti alle condizioni lavorative, all' occupare settori connotati da cresente disoccupazione, sottocupazione sino a giungere ad una non meglio definita collocazione nel terzo settore.

Quanto sopra ha condotto ad una periferizzazione del lavoratore, anche di quello qualificato, il quale si è ritrovato a dover fare i conti con un peggioramento delle condizioni di vita rispetto a quelle vissute dai padri e talvolta anche dai nonni.

In un contesto del genere, la capacità dell' uomo operaio di continuare ad occupare il ruolo del capofamiglia, asse centrale , fondamentale, portante della mascolinità in tutto il mondo, è stata fortemente compromessa, pregiudicata.

La quotidiana aggressione, proveniente da centri di espressione politica e culturale differenti ma accomunati dalla soggezione espressa dinanzi alla forza del capitale, alla centralità della questione salariale a favore di questioni ridicole e minoritarie (carriere alias, bagni neutri, uso dello schwa, uso delle desinenze, uso dei pronomi) produce un effetto destabilizante esponenziale nei confronti del fulcro della mascolinità: la capacità di avere un lavoro dignitosamente remunerato per far fronte ai propri bisogni ed a quelli della propria famiglia.

Esponenzialità che vede nella feminilizzazione della classe operaia una minore capacità di opporsi al fenomeno e dunque un' accelerazione della prima in pervasività e termini numerici.

Eric Packer.

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