Giorgio Bianchi Photojournalist
130K subscribers
13.2K photos
3.81K videos
29 files
17.3K links
Notizie e analisi sull'attualità e la geopolitica.
Download Telegram
Forwarded from RangeloniNews
Aggiornamenti sulla situazione in Donbass

⁃ Nella nuova e pesantissima battaglia per Avdeevka - fondamentale per la sicurezza di buona parte di Donetsk e città adiacenti - dopo 10 giorni di combattimenti le forze russe sono riuscite a consolidare il controllo delle posizioni a nord della città e guadagnare terreno a sud/ sudovest, ma l’avanzata è lenta e complicata

⁃ Nei giorni scorsi nella regione di Kherson i militari ucraini hanno ricominciato a tentare di creare teste di ponte sulla sponda del Dniepr russa

⁃ Sui fronti di Zaporozhye e Bakhmut/Artyomovsk non ci sono particolari novità: entrambi gli schieramenti cercano di migliorare le proprie le proprie linee contrattaccando localmente, spesso senza ottenere risultati.
This media is not supported in your browser
VIEW IN TELEGRAM
🇮🇹🇵🇸🇮🇱 MONI OVADIA A CERASA: "VADA A VIVERE COME PALESTINESE A GAZA, POI MI RACCONTA"
Il confronto tra Moni Ovadia e Claudio Cerasa, direttore de Il Foglio, a Piazzapulita.
https://www.la7.it/piazzapulita/video/moni-ovadia-a-cerasa-vada-a-vivere-come-palestinese-a-gaza-poi-mi-racconta-20-10-2023-509044

Segui 👉@ComitatoDonbass
☪️🇵🇸 Distrutta la terza maggiore moschea di Palestina dai raid israeliani

La storica moschea al-Omari nel nord della Striscia di Gaza è stanotte stata ridotta in macerie da un attacco israeliano, secondo una dichiarazione del ministero degli Interni di Gaza, ha riferito Anadolu.

L'antica moschea risale al VII secolo ed è la terza moschea più grande della Palestina storica.

Segui 👉 @ClaraStatello
Chissà cosa direbbe il Grande Capo Estiqaatsi.

🔴 Per ricevere tutti gli aggiornamenti segui Giorgio Bianchi Photojournalist
Scusate la franchezza, ma penso che von der Leyen sia stupida. Io non uso mai questi termini per i politici, in primo luogo perché non penso lo siano e soprattutto perché di sicuro non è stupido chi gli scrive i briefing e i discorsi (ne conosco parecchi, da tutti i lati). Però ho appena letto il testo del discorso che ha fatto all'Hudson Institute (sul quale, effettivamente, un kinzhal...) e al di là delle ovvietà tipo la Russia e Hamas sono uguali e se non li fermiamo si prendono tutto il mondo, che poi è la stessa cosa che ha detto Biden stanotte (ho fatto le quattro per sentire cosa aveva da dire, mi credevo chissà che e invece fesserie, balbettamenti, USA! USA! USA! e "la difesa dell'Ucraina è un ottimo investimento che pagherà i dividendi alle generazioni future", farà piacere a chi sta ad Avdiivka sotto le bombe sapere che è "un buon investimento"), la stupidaggine vera è questa: dobbiamo (noi europei) dare all'Ucraina le armi che le serviranno a esercitare la "deterrence by denial" nei confronti della Russia. Ora io vorrei che lei, o chi le ha scritto il discorso, mi spiegasse come si esercita la "deterrence by denial" nei confronti di una potenza nucleare se non con le bombe nucleari.
Nella foto, una delle immagini più surreali dell'anno. Biden in pigiama sull'Air Force One, di ritorno da Israele, e Blinken che sorveglia terrorizzato che non dica qualche scemenza ai giornalisti
Forwarded from 🦅🇺🇸 HOPE 🇮🇹🕊
Media is too big
VIEW IN TELEGRAM
🇦🇺 7NEWS Spotlight

"Rompere il silenzio:
la realtà della de-transizione"

Per la serie "L'agenda gender",
Liam Bartlett indaga il dramma della transizione di genere attraverso interviste a medici e testimonianze di chi troppo tardi ha capito che non era la soluzione:

"Credo i bambini meritino di meglio che lasciare che un modo di sentirsi momentaneo possa dettare il modo in cui si svolgerà il resto della loro vita." Chloe Cole

"Non si può giocare con la natura in questo modo.
La pubertà è un diritto umano, e nessuno ha il diritto di intervenire su di essa, anche se il paziente lo desidera."
Courtney Coulson

"Mi ero fatta prendere da idee del tipo che se non si fa la transizione ... ci si uccide. Si sta ... spingendo le persone a farlo, si stanno spingendo le persone a farsi del male." Mel Jeffries


👉🏻
Video originale su 7NEWS 👈🏻

🇮🇹 Traduzione e
sottotitoli 🦅JC17🕊
in collaborazione
con
Kasper Carlo

🔗 Link d'accesso al
canale 🦅🇺🇸HOPE🇮🇹🕊
https://t.me/+btoD6wgnb1U5YWI0

👉🏻 su Rumble
👉🏻 anteprima su X
A Israele e agli USA conviene un’invasione di terra?
Le porte dell'inferno

In queste ore l’esercito israeliano potrebbe iniziare un’invasione di terra della striscia di Gaza, dopo i bombardamenti a tappeto dei giorni scorsi, quando hanno scaricato su un minuscolo lembo di terra una quantità enorme di bombe, ponendo anche problemi di rifornimento al Pentagono. Ma ci sarà questa invasione di terra?

Non lo sappiamo, e non sappiamo che cosa produrrà, come reagiranno gli altri. Tuttavia qualcosa sappiamo: abbiamo delle dichiarazioni. Se a queste seguiranno fatti o se sono semplicemente ululati alla luna si vedrà. Ma quali sono le dichiarazioni? Vediamone alcune.

1) Il Pakistan, potenza nucleare, ha dichiarato che in caso di invasione di terra fornirà ad Hamas missili balistici.

2) La Turchia, secondo esercito NATO per potenza mi pare, ha dichiarato che se continua questo genocidio sarà costretta a intervenire. In quali modi rimane non detto, ma alcuni analisti ipotizzano che nel caso starebbe a guardare sino a quando Israele non si sarà indebolito abbastanza in una guerra che certamente non sarà come prima, quando si trattava di spezzare le braccia a dei ragazzini che tiravano pietre. Poi, una NATO senza la Turchia, che fa?

3) Hezbollah dichiara che aprirà un fronte a nord. Se poi Israele attacca anche la Siria apre un fronte delicato: in Siria ci sono i russi.

4) L’Iran ha issato la bandiera nera della vendetta, si prepara alla guerra. Ma c’è un fatto importante: il 18 ottobre è finito il divieto di vendere materiale bellico all’Iran, e non è stato rinnovato. Significa che oltre al proprio arsenale l’Iran è il candidato ideale per fare una guerra per procura: qualcuno fornisce armi necessarie anche ad affondare la flotta americana, che prudenzialmente si è andata a nascondere.

5) Putin, di solito molto prudente, e che a differenza di Medvedev non si lancia in avvertimenti, ha detto una cosa molto precisa: la linea rossa è stata superata, ho dato ordine ai Mig 31k, dotati di missili Kinzhal, di pattugliare il mare nero, indicando che riterrà responsabili gli USA di ulteriori attacchi sul territorio russo con l’assistenza degli arei da ricognizione statunitensi.

6) I cinesi tollerano sempre meno che gli aerei americani si avvicinino alle loro acque territoriali, e stanno aumentando il livello di scontro. E' probabile che oramai giudichino inevitabile uno scontro militare con gli USA, e il momento opportuno potrebbe essere ora, nel caso di un coinvolgimento usa nel conflitto mediorientale

7) L’arabia saudita detiene una quantità enorme di debito pubblico USA. Un suo ritiro provocherebbe il caos e il crollo finanziario degli statu uniti.

8 ) Abbiamo riempito l’Europa di musulmani. Scatenare una guerra significa rendere ingestibile la situazione interna dei paesi UE.

9) Abbiamo rinunciato al gas russo, al petrolio russo e ci approvvigioniamo da altri paesi. Quali paesi? Se anche questi, e in caso di conflitto lo faranno, chiudono i loro rubinetti, come ci approvigioniamo?

10) Putin e Xi Jinping hanno fatto una chiacchierata di due ore. Massimo riserbo. Io mi preoccuperei. Non è escluso che abbiano fatto un piccolo accordo: se l’incendio esplode si aprono tutti i fronti possibili. Chi ha orecchie intenda.

Queste alcune delle poste in gioco, alcuni fili di un groviglio, fatto certo di inganni, doppi giochi.

Ora, che cosa significa crisi? Un sistema entra in crisi quando ogni mossa che esso può fare per aggiustare le proprie criticità genera un numero maggiore di problemi di quelli che risolve.

Il sistema che sta arrivando a quel punto critico siamo noi.

No, davvero questa invasione di terra non conviene a nessuno. Non è un problema morale. Non c'entra il pacifismo. E' un problema relativo alla differenza tra salute mentale e follia.

Se si inizia può succedere di tutto. Ma forse i giocatori stanno solo bluffando. Speriamo sia così.

Vincenzo Costa.

🔴 Per ricevere tutti gli aggiornamenti segui Giorgio Bianchi Photojournalist
Forwarded from PBellavite
La “carriera alias” dello studente

Magistrale articolo di Elisabetta Frezza sul problema del “gender”. Utile soprattutto ai genitori, ma anche agli insegnanti capaci di pensiero critico.

https://www.ricognizioni.it/la-carriera-da-un-sesso-allaltro-la-rivoluzione-in-interiore-homine/
🇺🇦 Non ci sono nazisti in Ucraina: sanzioni contro la nazionale per razzismo e suprematismo

Nel prossimo incontro per le qualificazione agli europei, che si terrà contro l'Italia il 20 novembre, sul campo neutro di Leverkusen, la UEFA chiude parzialmente lo stadio alla nazionale dell' Ucraina per la condotta razzista dei tifosi.

Gli episodi sono avvenuti durante le partite contro l’Inghilterra e contro la nazionale italiana.

Oltre al razzismo, gli ultrà hanno bloccato alcuni passaggi pubblici e acceso fumogeni vietati.

Il ricorso presentato dalla Federcalcio di Kiev è stato parzialmente accolto, ma la Uefa ha comunque deciso di multare la federazione con 15.000 euro, chiudendo parzialmente lo stadio per la prossima partita in casa e di vietare la vendita dei biglietti in trasferta. Per questo la federazione ucraina dovrà comunicare al governo europeo del calcio quali settori dello stadio tedesco saranno chiusi: almeno cinquemila posti dovranno rimanere vuoti.

Le tifoserie ucraine si sono già distinte in passato per il loro estremismo. In passato, nel 2017, durante un incontro tra Dinamo Kiev e Shaktar Donetsk erano apparse scritte suprematiste "Bianco 100%" ed erano apparsi cappucci del KKK con una svastica impressa in fronte.

Segui 👉 @ClaraStatello
Guardo la gente che si schiera, che prende le parti, che tifa, che vota, con stupore e imbarazzo

Quanta innocente ingenuità in un mondo in cui nessuno è schierato dalla loro parte.

Eric Packer.

🔴 Per ricevere tutti gli aggiornamenti segui Giorgio Bianchi Photojournalist
L’opinionismo da bar ha paura della complessità
DI ELENA BASILE

I media occidentali sembrano creare il mondo a loro uso e consumo. L’Ucraina è sparita dai riflettori. È stata spodestata dal conflitto israelo-palestinese, così come il Covid è scomparso da un giorno all’altro dall’attenzione dei quotidiani per lasciare posto alla guerra delle democrazie contro il Paese terrorista : la Russia.

La propaganda è così elementare che si ha l’impressione di essere trattati come zombi incapaci di accorgersi di ciò che è palese. Come ho già sottolineato, viviamo in uno script demenziale di un film hollywoodiano. I migliori editorialisti sono all’opera per collaborare alla creazione di un mondo lontano dalla realtà. È successo anche con la sottoscritta, che non è più una delle poche donne giunte alle posizioni apicali della diplomazia italiana, come è noto, ma una millantatrice, una funzionaria di basso grado, che vabbè, due presidenti della Repubblica e due presidenti del Consiglio hanno inviato come Ambasciatore per 8 anni consecutivi in Europa, unico Ministro Plenipotenziario donna ad avere questo onore.

L’Ucraina è un Paese fallito, la controffensiva magnificata sui giornali è stata sconfitta prima ancora di nascere. La Russia continua ad avanzare lentamente, limitando al massimo le proprie perdite. Ha finora resistito militarmente ed economicamente alla guerra per procura che combatte con la Nato. Ha resistito politicamente quando persino analisti di livello, come Sergio Romano e Lucio Caracciolo, all’inizio della guerra ritenevano plausibile una caduta del regime. La celebrata resistenza partigiana degli ucraini si è trasformata in coscrizione, legge marziale, rastrellamenti di diciottenni, corruzione che permette alle famiglie più abbienti di salvare col denaro la vita ai loro figli. Zelensky è ormai messo da parte dalla Nato, che troverà ben presto una via di uscita dalla catastrofe, lasciando pagare all’Europa i danni dell’ennesimo fallimento dei neo-conservatori Usa. Come il ritiro vergognoso dall’Afghanistan è stato ingoiato in pochi giorni di caos mediatico, così accadrà all’Ucraina. Un’altra guerra è ormai al centro dell’attenzione, pregiate firme sono all’opera, il nuovo script deve essere pronto.

Il conflitto mediorientale, che attraversa un secolo di storia ed è stato uno dei maggiori nodi della diplomazia internazionale, viene ridotto – come la guerra in Ucraina – a uno scontro del Bene, Israele e l’Occidente collettivo, contro il Male, il terrorismo di Hamas paragonato all’Isis. La strage di innocenti a Gaza, per la quale si ha il consenso di spendere qualche lacrima, è in fondo necessaria per permettere a Israele di difendersi. Macron e qualche dirigente Usa più illuminato, come l’ex direttore della Cia Petraeus, riescono a mettere in guardia Israele da reazioni troppo emotive che, calpestando il diritto umanitario e i principi sanciti nelle convenzioni di Ginevra, potrebbero nuocere. Nessun analista (persino Domenico Quirico sulla Stampa ci delude) ricorda che Hamas è stato appoggiato inizialmente anche dagli americani per indebolire l’Autorità palestinese e ha partecipato alle elezioni del 2006 rinnegando il terrorismo e riconoscendo la soluzione dei due Stati. Dal 2007 una politica lungimirante occidentale e israeliana avrebbe potuto deradicalizzare l’organizzazione creata dai Fratelli Musulmani con un negoziato serio, mirante a dipanare i nodi del conflitto: confini sicuri per Israele, rinuncia al terrorismo da parte di Hamas in cambio dell’impegno ad applicare le risoluzioni 242 e 338 del Consiglio di Sicurezza dell’Onu che chiedono il ritiro di Israele dai Territori occupati, la soluzione dei due Stati, la fine dell’”apartheid” in Cisgiordania (cosí l’ha definito Amnesty), lo stop agli insediamenti illegali, la soluzione al problema dei profughi palestinesi.

Segue...
Ospite di Lilli Gruber, ho chiesto a Paolo Mieli, dati i suoi doveri di storico che apprezzo, una parola sulla mancanza di un reale volontà politica e di un impegno occidentale nella risoluzione dei nodi del conflitto. Ai soprusi dell’Occidente, incapace di interagire con Israele utilizzando leve economiche, militari e morali, ha fatto da sponda la lotta armata di un’organizzazione terrorista e delirante. Hamas ha imposto al popolo palestinese un prezzo atroce in termini di sevizie e vite umane, tradendo la causa palestinese che afferma di voler rappresentare. La corruzione e la debolezza dell’Anp, collusa con i servizi israeliani, integrano il quadro.

L’attuale narrativa di uno scontro tra Occidente e terrorismo mistifica una realtà storica complessa. Giustificherà l’utilizzo della violenza di Stato contro ogni regola (Abu Grahib e Guantanamo, Afghanistan e Irak seguirono all’11 settembre) e preparerà l’Europa ad affrontare nuovi attacchi terroristici e nuova crisi economica.

🔴 Per ricevere tutti gli aggiornamenti segui Giorgio Bianchi Photojournalist
Il primo ministro britannico Rishi Sunak e il presidente dell'Autorità Palestinese Mahmoud Abbas "hanno concordato di condannare il terrorismo di Hamas e di non rappresentare il popolo palestinese", durante il loro incontro oggi al Cairo.

Una dichiarazione ufficiale dell’ufficio del primo ministro britannico.

ABU MAZEN NON RAPPRESENTA NESSUNO
ABU MAZEN NON RAPPRESENTA NESSUNO
ABU MAZEN NON RAPPRESENTA NESSUNO
ABU MAZEN NON RAPPRESENTA NESSUNO
ABU MAZEN NON RAPPRESENTA NESSUNO
ABU MAZEN NON RAPPRESENTA NESSUNO
ABU MAZEN NON RAPPRESENTA NESSUNO
Il centro per le manifestazioni veniva concesso solo ai nazisti ucraini.

Suprematismo da ztl.

Ci vediamo oggi a Milano alle 15 in Piazza Duca d'Aosta
Forwarded from la fionda📗
Annalena Baerbock (ministro degli esteri tedesco) dice che gli Israeliani hanno a cuore i Palestinesi e che nei suoi incontri a Tel Aviv ha sentito più volte:"Non rinunceremo alla nostra umanità".....infatti poi hanno proceduto a bombardare un ospedale, una chiesa o una moschea o la casa di qualche civile disgraziato 👍

🤬 Basta con questa narrazione ipocrita! Entra nel canale Telegram de @lafionda
Please open Telegram to view this post
VIEW IN TELEGRAM
🇺🇸🇮🇱 COME ISRAELE E L'OCCIDENTE CONTROLLANO LA NARRAZIONE AD OGNI LIVELLO, ANCHE NEI SOCIAL MEDIA
«◾️TikTok e Meta sono stati formalmente invitati a fornire all'UE informazioni sulla possibile diffusione di "disinformazione" sulle loro piattaforme in relazione al conflitto tra Israele e Gaza.
◾️L'ultima richiesta dell'UE arriva una settimana dopo aver contattato X, precedentemente noto come Twitter, per le stesse preoccupazioni. All'epoca X aveva dichiarato di aver rimosso dalla piattaforma centinaia di account "affiliati a Hamas".»
https://t.me/UkraineHumanRightsAbuses/35784

Segui 👉@ComitatoDonbass
Forwarded from Donbass italia
Zakharova denuncia la morale degli “investimenti intelligenti” ucraini di Biden

La portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova ha sottolineato l'apparente ipocrisia delle parole di Joe Biden, dopo che il presidente americano ha definito l'aiuto all'Ucraina un "investimento intelligente".

“La chiamavano 'lotta per la libertà e la democrazia'. Ora si scopre che questo è solo un calcolo. È sempre stato così, hanno semplicemente ingannato il mondo, nascondendosi dietro valori che per Washington non esistono”, ha scritto sul canale Telegram.

Secondo lei, le guerre hanno tradizionalmente rappresentato un "investimento intelligente" per gli Stati Uniti, poiché non hanno avuto luogo sul territorio americano e non si sono preoccupati dei costi altrui.

Fonte 🟩 RT in inglese
bloccato nel democratico Occidente
Contro la censura
iscriviti al canale
Донбасс Италия Donbass Italia

Seguici su
www.donbassitalia.it

Seguici su RuTube
Seguici su Dzen
Seguici su Odysee
Seguici su Twitter
Il mio profilo vkontakt
Il mio profilo Instagram

Per suggerimenti, segnalazioni:
donbassitalia@yandex.ru
Please open Telegram to view this post
VIEW IN TELEGRAM