Giorgio Bianchi Photojournalist
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Notizie e analisi sull'attualità e la geopolitica.
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La notizia della decapitazione dei 40 bambini da parte di Hamas è stata ampiamente smentita, ma Telese e la7 tornano a veicolarla e rilanciano: adesso abbiamo la conferma.

Queste dichiarazioni sono particolarmente gravi per due ragioni:

- giornalisticamente parlando, a voler fare una seria ricostruzione degli eventi, ogni elemento in nostro possesso conferma che la notizia sia priva di fondamento (testimonianze in senso contrario dei giornalisti portati sul sito, ritrattazione della prima giornalista israeliana che ne aveva dato notizia, assenza di immagini probatorie e qualità del militare che diffuse le proprie voci, leader dei coloni, dichiarazioni del capo dell'IDF);

- costituiscono la base per il supporto all'operazione israeliana della pubblica opinione italiana. Ogni guerra di aggressione, a supporto, necessita di una buona dose di indignazione popolare contro il nemico scelto. E le vicende del rave (tutta da capire) e del  kibbutz di Kfar Az costituiscono la narrativa ottimale.

16 Ottobre 2023
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Moni Ovadia costretto a dimettersi per aver espresso un pensiero non in linea con mainstream fa capire come siamo messi in Occidente ed in Italia.

Dimissioni tra l'altro richieste da un partito la cui capetta soleva esprimere pensieri non molto diversi nel recente passato.

Eric Packer.

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Forwarded from Tutti i fatti
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⚡️Belgio, uomo armato apre il fuoco nel centro di Bruxelles: almeno 2 morti

Non è chiaro al momento se si tratta di terrorismo.

🔎Testimoni parlano di un individuo poi scappato a bordo di uno scooter che ha aperto il fuoco all'interno di un edificio.

@tutti_i_fatti
Ha avuto luogo una conversazione telefonica tra i ministri degli Esteri russo ed egiziano Sergey Lavrov e Sameh Shoukry.

Il tema centrale della conversazione è stato il netto deterioramento della situazione nella zona del conflitto israelo-palestinese.

I capi dei dipartimenti degli affari esteri hanno espresso profonda preoccupazione per la situazione attuale e hanno sottolineato l'inaccettabilità degli attacchi alle infrastrutture civili.

È stata inoltre sottolineata la necessità di un cessate il fuoco tempestivo e dell'apertura di corridoi per la consegna di aiuti umanitari urgenti alle zone colpite palestinesi e per l'uscita dei civili.

Lavrov e Shukri hanno sottolineato in particolare che la risoluzione del conflitto dovrebbe avvenire su base giuridica internazionale, in conformità con le risoluzioni delle Nazioni Unite.

Fonte

E se parliamo di Risoluzioni ONU, c'è da sottolineare che israele ne sta violando oltre 73, SETTANTATRÈ.
Forwarded from Giubbe Rosse
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🇮🇷🇮🇷🇸🇾🇵🇸 Amir Abdollahian, ministro degli esteri iraniano: nelle prossime ore è prevista la possibilità di un'azione preventiva da parte dell'asse della resistenza.

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Forwarded from Giubbe Rosse
JERUSALEM POST: IL RITARDO NELL’AVVIO DELLA CAMPAGNA DI TERRA POTREBBE ESSERE LEGATO A HEZBOLLAH
Siamo arrivati a lunedì sera e i segnali (che potrebbero anche essere una guerra psicologica) sono che l’invasione sia più lontana che imminente.
Cosa è cambiato?
Una serie di fattori sembrano aver causato un ritardo, ma fonti hanno detto al Jerusalem Post che uno dei fattori è stata la crescente preoccupazione che Hezbollah stia aspettando il momento in cui la maggior parte delle forze di terra dell'IDF sia impegnata a Gaza per aprire un fronte completo con l'IDF. al Nord.
Secondo questa narrazione, il fatto che Hezbollah non sia intervenuto all’inizio della guerra sabato mattina e abbia mantenuto i suoi attacchi contro Israele a una soglia abbastanza bassa non dimostra che sia scoraggiato, ma fa parte di un elaborato piano di simulazione per attirare l’IDF in un falso senso di sicurezza, simile a quello che Hamas ha realizzato nel sud.
Per alimentare tali sospetti, le fonti sottolineano che l’intelligence israeliana e i vertici politici devono avere un nuovo livello di umiltà nel valutare le intenzioni del nemico dopo aver perso il treno nei confronti di Hamas nel sud.
Ciò non impedirà all'IDF di invadere Gaza, ma potrebbe aver causato un ritardo nel ricontrollare meglio i segnali riguardanti le intenzioni di Hezbollah e nel rafforzare ulteriormente le forze del nord nel caso in cui il peggio dovesse accadere.
C’è anche un riconoscimento sempre più profondo nell’IDF e a livello politico, che l’IDF non ha fatto nulla di simile da decenni, e che precipitarsi impreparati, semplicemente per soddisfare più rapidamente la sete di vendetta della popolazione, potrebbe essere un grave errore. (Fonte: Jerusalem Post)

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Passato il terrorismo pandemico e quello climatico ritorna un grande evergreen, il terrorismo di matrice islamica. Dopo essere stati nel congelatore per qualche anno per lasciare spazio ai televirologi e ai gretini, ritornano su questi schermi a grande richiesta i barbuti.
Così come i funghi, dopo un bell'acquazzone di propaganda a reti unificate.
Utili a fornire una bella pezza d'appoggio per una nuova stretta alle libertà, con la solita scusa securitaria cara alle destre, ecco a voi a grande richiesta una bella serie di attentati nella vecchia e stanca Europa.
Il sintomo che tradisce la nuova fase sono i giornali e gli opinionisti di destra che, obbedendo ad un chiaro ordine di scuderia, si stanno comportando in maniera speculare ai corrispettivi sinistri durante la pandemia. In questo caso la paura viene alimentata demonizzando l'Islam tout court e propagandando la ridicola equazione Hamas=Isis.
Ma l'obiettivo è sempre lo stesso, limitare le libertà individuali, comprimere la democrazia, aumentare il controllo e la profilazione, criminalizzare il dissenso.
E con l'occasione le sinistre si rifaranno una verginità "battendosi" contro la compressione delle libertà operata dalle destre.
Le masse bovine continuano ad essere spinte verso il baratro del totalitarismo un po' dai vaccari di destra e un po' da quelli di sinistra.
Continuare a non capire il giochino, è tragicamente idiota.

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Giorgio Bianchi Photojournalist pinned «Passato il terrorismo pandemico e quello climatico ritorna un grande evergreen, il terrorismo di matrice islamica. Dopo essere stati nel congelatore per qualche anno per lasciare spazio ai televirologi e ai gretini, ritornano su questi schermi a grande richiesta…»
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Un disgustoso, colpevole, criminale coro unanime si è levato in difesa di Israele e dei bombardamenti su Gaza di queste ore.
Eppure non è stato sempre così. C’è stato un tempo in cui si provava a distinguere gli oppressi dagli oppressori.

Si contesta quello che non è contestato dalla Carta dei principi dell’Onu: che un movimento nazionale che difenda una causa nazionale possa ricorrere alla lotta armata》.

6 Giugno 1985, il presidente del Consiglio Bettino Craxi parla alla Camera sostenendo la LEGITTIMITÀ DELLA LOTTA ARMATA PALESTINESE.

L'azione dell’Olp deve essere valutata col metro della storia. Io contesto all’Olp l’uso della lotta armata non perché ritenga che non ne abbia diritto, ma perché sono convinto che lotta armata e terrorismo non risolveranno il problema della questione palestinese. L’esame del contesto mostra che lotta armata e terrorismo faranno solo vittime innocenti. Non contesto però la legittimità del ricorso alla lotta armata che è cosa diversa》.

Fiorangela Altamura.

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Visto che l’emergenza sarà la costante per tenervi sotto scacco, non vi rimane che fottervene.
Vivete, tentate di guadagnare il più possibile, anfrattate i soldi in abbittcoin, consumate, amate, spendete, create, evadete le tasse, usate auto a benzina, abboffatevi di carne e chiavate. E soprattutto, disubbidite sempre e date valore alla vostra parte spirituale.

Alfonso Maria Avitabile.

A parte i bitcoin e la benzina (meglio il gasolio), concordo su tutto.

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Domenica scorsa, la Germania ha riavviato una centrale a carbone da 500 Megawatt essendo arrivato il primo freddo.

Eric Packer.

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Forwarded from Donbass italia
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⚡️ Momento dell'arrivo del presidente russo a Pechino, dove parteciperà al forum Belt and Road e condurrà negoziati con il suo omologo cinese, Xi Jinping.

Fonte: RT in spagnolo,
bloccato nel democratico occidente
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Forwarded from Giubbe Rosse
La polizia israeliana ha arrestato la cantante palestinese Dalal Abu Amneh con incitamento all'odio sui social media.
Secondo i media locali, Abu Amneh aveva precedentemente presentato una denuncia per molestie da parte di gruppi di coloni israeliani.
La cantante nata a Nazareth è anche una neuroscienziata qualificata ed è nota per le sue canzoni patriottiche sulla Palestina.
Il suo arresto avviene in un clima di tensione per i palestinesi che vivono in Israele. Studenti e attivisti hanno denunciato molestie da parte della polizia e di gruppi di coloni per aver espresso critiche al bombardamento in corso su Gaza. (Fonte: Middle East Eye)

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Forwarded from Giubbe Rosse
THE ECONOMIST: SE CI SARANNO TROPPI MORTI A GAZA, LA COLPA SARÀ DI CHI NON APRE LA FRONTIERA
In mezzo a questa frenetica diplomazia, i governi, le agenzie umanitarie e i simpatizzanti palestinesi lanciano disperati appelli alla moderazione israeliana.
Questo obiettivo è nobile e giusto. Sfortunatamente, gli appelli rivolti a Israele a tenere a freno l'uso della forza vengono indeboliti da un’ingenuità ben intenzionata e da double standard. Come sta dimostrando Blinken, l’unico percorso realistico per proteggere gli innocenti risiede in negoziati ostinati, e soprattutto sui piani per aprire il valico tra Gaza e l’Egitto.
Il primo compito di Blinken è definire le aspettative delle persone ben intenzionate. Spesso danno per scontato che l’uccisione di civili debba essere sempre contraria al diritto internazionale. Tuttavia, i terroristi di Hamas hanno appena dimostrato la gravità della minaccia che rappresentano uccidendo 1.400 israeliani. In risposta, le Forze di Difesa Israeliane (IDF) possono legittimamente rendere sicuro il proprio Paese distruggendo armi, fortificazioni e combattenti di Hamas. Poiché il territorio sotto Gaza City è costellato di tunnel di Hamas, è necessaria un’offensiva di terra. Il fatto terribile che molti civili moriranno, anche se Israele cerca di proteggerli, non è una punizione collettiva dei palestinesi, ma il brutto volto della guerriglia urbana.
Gli stranieri hanno diritto a chiedere a Israele di consentire l’ingresso di forniture mediche, cibo e acqua a Gaza. C’è spazio per discutere su cosa conta come forza proporzionata e se gli avvertimenti israeliani ai civili siano adeguati. In passato l'azione israeliana è stata talvolta eccessiva perché l'IDF ha voluto dimostrare che la violenza non paga; e nei giorni scorsi il ministro della Difesa si è abbassato a chiamare “animali umani” i terroristi di Hamas. Troppo spesso, però, quando le persone avanzano richieste sulla condotta di Israele tradiscono i doppi standard, perché non tengono conto della tattica di Hamas di mettere i palestinesi in pericolo. (Fonte: The Economist)

The Economist sempre all'altezza della sua fama.

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🇺🇸🇺🇦 MEARSHEIMER: L'UCRAINA È FINITA? SÌ, È FINITA
"Credo che i commenti dell'ammiraglio Kirby, secondo cui non continueremo a finanziare l'Ucraina a lungo termine, significhino sostanzialmente che sono finiti. Voglio dire, come tutti sanno, se stacchiamo la spina agli ucraini, sono spacciati. Non hanno gli armamenti, non hanno le risorse finanziarie per continuare questa lotta e i russi li travolgeranno. Il Presidente Biden e altri hanno sostenuto che siamo al fianco degli ucraini fino alla fine. Non li abbandoneremo. Ebbene, ora li stiamo abbandonando e per me è difficile capire, soprattutto alla luce del fallimento della controffensiva, come gli ucraini non possano crollare"
https://twitter.com/Ramy_Sawma/status/1713784313152414169

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Forwarded from Giubbe Rosse
LA TRANSIZIONE ENERGETICA RICHIEDERÀ UNA MAGGIORE ESTRAZIONE DI MATERIE PRIME
1. La domanda di alluminio e rame da utilizzare nelle linee e nelle reti di trasmissione sarà più che raddoppiata entro il 2041-2050 per raggiungere gli obiettivi ecologici,
secondo l'Agenzia Internazionale per l'Energia.
E questo senza tenere conto della domanda di altre tecnologie "verdi". (Fonte: Stephen Stapczynski, Bloomberg)

Salviamo il pianeta!

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Cari giornalisti di Libero, il Foglio, il Corriere della Sera, la Repubblica e il Giornale, intervengo a motivo della brutale ignoranza con cui vedo utilizzare sempre più spesso l’espressione “nemico dell’Occidente”. Questa ignoranza sconcertante, nell’uso delle parole e nella comprensione dei concetti, fa vergognare il sistema culturale del nostro Paese dagli asili nido fino alle lauree magistrali. Sono qui per correggervi e spiegarvi l’uso corretto di questa locuzione. Userò alcuni esempi alla vostra portata.
Se uno studioso afferma che le politiche del blocco occidentale in Ucraina hanno causato la distruzione di quel Paese e poi aggiunge che la classe dirigente che guida l’Europa è una classe di falliti perché le sue politiche in Ucraina hanno mandato in recessione le nostre economie, ebbene, simili affermazioni non forniscono il supporto empirico per affermare che quello studioso sia un “nemico dell’Occidente” giacché vi è differenza tra il concetto di “Occidente” e il concetto di “blocco occidentale”. Odiare l’Occidente significa odiare un’intera civiltà e i suoi pilastri. Ed io amo il socialismo, il liberalismo, il francescanesimo, la storia dell’arte occidentale e ritengo che la proprietà privata sia il fondamento delle libertà individuali giacché uno Stato proprietario di ogni cosa è uno Stato onnipotente e, quindi, totalitario, come insegna il socialista liberale Luciano Pellicani nel suo libro meraviglioso: “La genesi del capitalismo e le origini della modernità” (Rubbettino). E siccome lo Stato è sempre guidato da una classe politica, la statalizzazione integrale dei mezzi di produzione consegna tutta la proprietà a un partito. Questi sono i pliastri dell'Occidente. Il blocco occidentale, invece, è un’altra cosa. Il blocco occidentale è composto prevalentemente, anche se non esclusivamente, da un gruppo di corrotti che sviluppano politiche criminali in Ucraina e in Palestina.
In sintesi, cari giornalisti di Libero, il Foglio, il Corriere della Sera, la Repubblica e il Giornale, vi voglio bene. Insultatemi pure però, per favore, leggete un libro almeno una volta nella vita perché non è possibile che il sistema dell’informazione in Italia sia in mano a persone che non conoscono nemmeno la differenza tra la critica dell’Occidente e la critica del blocco occidentale.
Infine, sono quasi indotto a ritenere che qualche forma di odio verso l’Italia vi appartenga giacché avete sostenuto le politiche della Nato in Ucraina che stanno affossando l’economia italiana.
Insultate, denigrate, offendete, però fatelo bene.
Studiate!

Alessandro Orsini.

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