Giorgio Bianchi Photojournalist
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Notizie e analisi sull'attualità e la geopolitica.
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L'urlo disperato di suor Nabila Saleh in una telefonata ad In Mezz'ora, rai3:
《Le donne, gli uomini e i bambini di Gaza sono persone, sono umani!》
IL PRESIDENTE COLOMBIANO CONTRO ISRAELE

Presidente della Colombia dal 7 agosto 2022, Gustavo Petro sta denunciando il genocidio in atto a Gaza. Dalle sue reti social, pubblica costantemente le conseguenze delle bombe israeliane sulla popolazione civile ed esprime tutto il proprio sostegno alla causa palestinese.

Israele non può tollerarlo, tanto più che Petro non ha condannato esplicitamente hamas, e minaccia di interrompere l'esportazione del materiale di sicurezza verso la Colombia. Il presidente risponde di essere a sua volta pronto ad interrompere le relazioni con Israele.
La fase anale
di Marco Travaglio

Finora Aldo Grasso svolgeva nel dibattito politico-medatico il ruolo che nell’ordine pubblico svolgono gli idranti: disperdere a viva forza chiunque si opponga a qualsiasi potere. Ma da ieri ha abbracciato una nuova e ancor più nobile missione: far regredire l’analisi della guerra israelo-palestinese all’infanzia, a metà strada fra la fase orale della lallazione e la fase anale, quando il bambino sembra parlare perché ripete sillabe di apparente senso compiuto: mamma, pappa o papà, cacca. Soprattutto cacca. Il Grasso è sinceramente sgomento dinanzi a un fenomeno per lui inedito e inquietante: l’esistenza di commentatori e analisti che sanno di cosa parlano e fanno il proprio mestiere. Più precisamente Santoro, Ovadia, Orsini e la Basile. Anziché sillabare “mamma” o “cacca”, i putribondi figuri argomentano, spiegano e interpretano i fatti di oggi alla luce delle cause storiche, purtroppo intrecciate, stratificate e – horribile dictu – complesse, cioè incompatibili col manicheismo infantile e cavernicolo bello-brutto/buono-cattivo e col tifo da curva ultrà Juve/Toro/Milan-Inter/Roma-Lazio (quello che ha portato quei geni di Repubblica a commissionare un sondaggio e a intitolarlo testualmente, restando seri: “La maggioranza solidarizza con Israele, ma il 18% con Hamas”, manco fosse un derby). Il Grasso li chiama “postillatori” perché dicono “sì, ma” o “però” e “tutte le altre avversative da talk show”. E il fatto che conoscano l’italiano oltre alla storia, analizzino cause, spieghino fenomeni, soppesino pro e contro, distribuiscano equamente ragioni e torti e – quel che è peggio – lo facciano “impunemente” senza essere arrestati su due piedi, li rende automaticamente colpevoli.

Basta poco, del resto, per sgamare la colonna italiana di Hamas: quell’“artificio retorico fra i più subdoli” (il “sì, ma”), quella “fallacia logica conosciuta col nome di ‘accumulo di postille’”, quel “grimaldello per appropriarsi impunemente dello spazio del giustificazionismo, dell’alibi, della ‘complessità’” che servono a un solo, bieco scopo: “negare la strage di Kfar Aza”. E, nientemeno, “intossicare il diritto di esistere di Ucraina e di Israele”. Il fatto che il Grasso, sulla prima pagina del Corriere, attribuisca a quattro persone molto più competenti di lui sulle guerre di Ucraina e di Gaza cose che non si sono mai sognate di dire né di pensare, anzi hanno finora sostenuto tesi puntualmente confermate dai fatti a differenza delle sue, fa sospettare che ignori le altre diciannove fallacie logiche codificate in letteratura, pur praticandole quasi tutte. Soprattutto una, la “teoria della montagna di merda”: “Un idiota può produrre più merda di quanta tu possa spalarne”.

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La Palestina è la cartina al tornasole, la questione rivelatrice.

I tweet di Fabio Dragoni, la Verità.
Oggi e nella versione 2014.
🇺🇦🫣🇮🇱 ZELENSKY IMBARAZZANTE, VOLEVA FARE UNA VISITA DI SOLIDARIETÀ IN ISRAELE MA GLI È STATO DETTO CHE "NON È IL MOMENTO ADATTO"
Non si capisce esattamente il clown per quale motivo volesse essere ricevuto dagli israeliani. Lo sanno molto bene in Israele che entrambi i paesi sono tenuti in vita solamente grazie al supporto occidentale e che quindi una visita del genere per loro sarebbe praticamente inutile, essendo Zelensky un fantoccio del blocco NATO che già li supporta pienamente.
https://www.timesofisrael.com/liveblog_entry/zelensky-wanted-to-make-solidarity-visit-but-was-told-time-not-right-reports/

🤡 Probabilmente il clown voleva fare un po' di passerella, magari per elemosinare in futuro il sistema di difesa aerea Iron Dome israeliano. Poveraccio, respinto in mondovisione. Senza dignità.

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Forwarded from la fionda📗
Moni Ovadia si dimetterà da direttore del Teatro Comunale di Ferrara.

Lo annuncia in un'intervista a Corriere, spiegando che lo farà venerdì.

L'attore era stato al centro delle polemiche per le prese di posizione critiche sulle responsabilità del governo israeliano e del premier Netanyahu sulla crisi.

"La maggioranza del Consiglio d'amministrazione e del Consiglio Comunale sono contro di me, quindi hanno tutti gli strumenti per mettermi all'angolo.

Siccome sono un uomo libero, anticipo questa cosa ma constato che l'Italia è un regime, non è una democrazia neanche da lontano", dice.(ANSA)

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Regole. Un tempo la guerra ne aveva, ora è saltato tutto. Ridicoli i fervorini di Biden
SUL FUTURO DELLO SCONTRO IN MEDIO ORIENTE - “Noi non possiamo stupirci se Hamas copia le nostre tecnologie: a ogni offesa segue una difesa paritaria”

DI MASSIMO FINI

Mi pare che siano stati molto sottovalutati i bombardamenti aerei israeliani sugli aeroporti di Damasco e Aleppo. Cioè contro la Siria, che è uno Stato sovrano membro delle Nazioni Unite. Ora la Siria ha come alleati la Russia e la Cina, che sarà molto difficile tenere fuori dal conflitto. La Russia con le sue armi, la Cina con la sua potenza economica e tecnologica. Si sta quindi avverando ciò che avevo scritto sul Fatto l’11 ottobre, e cioè che la guerra israelo-palestinese può essere l’inizio di una “guerra dei mondi” (l’unico vantaggio di questo terribile conflitto è che ha tolto dal centro degli obiettivi Volodymyr Zelensky).

Gli occidentali lamentano e si stracciano le vesti perché delle loro sofisticatissime tecnologie si sono impadroniti anche i cosiddetti “terroristi” islamici (si veda il bel pezzo di Massimo Gaggi sul Corriere del 13 ottobre). Ma bisogna non conoscere la Storia per non sapere che prima o poi i nemici copiano e riproducono le armi con cui sono attaccati. Tutta la storia della difesa-offesa in guerra è fatta di armi micidiali, sempre più micidiali, seguendo la linea del progresso illimitato, per cui a un’offesa si replica con una difesa altrettanto efficace.

I cavalieri del Medioevo, i professionisti della guerra, di una guerra che, a differenza di quanto sta succedendo in questi anni, non coinvolgeva i civili, si opposero all’uso del fucile perché lo consideravano un’arma sleale, in quanto colpiva a distanza. Naturalmente persero la partita. Oggi siamo arrivati a mischioni inverecondi dove i soldati in carne e ossa non contano più nulla rispetto ai droni e ad altre sofisticatissime armi, fra cui c’è in primissimo piano l’informazione-disinformazione. La guerra moderna è una guerra d’informazione, fra fake news di cui nessuno può controllare l’attendibilità e di notizie vere che chiunque può trasformare in fake. L’unico modo per orientarsi in questo guazzabuglio è mandare i giornalisti sul campo perché ciò che si vede con i propri occhi è realtà (sia pur relativa, come ricorda il film Rashomon di Akira Kurosawa). Insomma ci vorrebbero tanti Ettore Mo, ma Mo è appena morto insieme all’informazione di guerra.

Joe Biden, improvvisamente risorto dal suo catafalco, ha ammonito gli israeliani a rispettare “le leggi di guerra”, ma queste leggi, che intendevano tutelare i civili e rimasero valide sin quasi alla fine della Seconda guerra mondiale, e che furono rispettate persino dalle truppe regolari naziste (da non confondere con le forze speciali delle Waffen SS, responsabili di orrendi massacri), non esistono più. A sfondarle per primi furono proprio gli americani con i bombardamenti indiscriminati su Dresda, Lipsia, Stoccarda che erano diretti, per la stessa ammissione dei comandi politici e militari Usa, contro i civili per “fiaccare la resistenza del popolo tedesco”. Poi vennero le bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki a chiudere la questione. Per cui la moral suasion dell’invalido Joe Biden, che pur essendo formalmente il comandante supremo delle forze americane fa fatica a reggersi in piedi, lascia il tempo che trova.

Eppure queste norme, chiamiamole così, “di cortesia”, sono esistite. Io stesso posso esserne testimone. Nel paesino del Comasco in cui sono nato c’era una caserma con due giovanissime sentinelle. Passò il Piper inglese e lanciò dei volantini con su scritto più o meno “Guardate che tra poco bombardiamo”. Gli abitanti si affrettarono a fuggire nei boschi. I due guardiani della caserma rimasero al loro posto, erano o non erano le sentinelle? Mi sono sempre chiesto per chi e per che cosa fossero morti quei due ragazzi.

Segue...
Per Benito Mussolini che, dopo tanta retorica sulla “bella morte”, prima convinse molti ragazzi a sacrificarsi per Salò e poi fuggì travestito da soldato tedesco? Per il Re e per Badoglio che, in una confusione di bauli, valigie e suppellettili fuggirono da Roma lasciandola in balìa dell’esercito tedesco? Non avevano capito, quei ragazzi, che onore, lealtà, dignità erano valori che non valevano più. Né in pace né in guerra. Come dimostra anche l’orrendo guazzabuglio israelo-palestinese dove, fra stragi reali e intelligenza artificiale, si combatte una guerra che della guerra ha perso, insieme all’epica, anche l’etica.

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Diplomazia. La sola “forza” allarga il conflitto e fomenta antisemitismo e terrorismo
SUL FUTURO DELLO SCONTRO IN MEDIO ORIENTE - “L’Europa è senza strategia, segue ciecamente gli interessi americani in Medio Oriente”

DI ELENA BASILE

L’Occidente ha le mani sporche di sangue. Non ci possono essere mezzi termini per chi ha una coscienza. Le immagini dei bambini di Gaza, gli orrori di questa nuova guerra contro un popolo inerme sono davanti agli occhi di tutti. Punizioni collettive, bombardamenti indistinti sui civili, bombe al fosforo, blocco dei mezzi di sostentamento, dell’elettricità che fa funzionare gli ospedali, mancata apertura dei valichi la cui responsabilità è anche dell’Egitto, sono ormai evidenti. La situazione peggiorerà nel caso della massiccia invasione a cui Israele si prepara.

Il sacrosanto diritto di Israele a difendersi non può essere confuso con l’impunità, con il diritto a violare le regole del Diritto internazionale e umanitario. I vertici europei in una situazione così tragica chiedono il rilascio degli ostaggi, non nell’ambito di un negoziato, ma con dichiarazioni che ribadiscono senza se e senza ma la solidarietà a Israele. La Von der Leyen si sta quindi appellando all’umanità di un’organizzazione terroristica? Siamo al surrealismo. L’Europa è senza strategia, segue ciecamente gli interessi americani in Medio Oriente come se la regione non fosse vicina a noi e la guerra non avesse conseguenze soprattutto per gli Stati europei.

Verremo linciati, saremo accusati ingiustamente di antisemitismo come quando, avendo difeso il popolo ucraino e i soldati diciottenni dalle élite di Kiev e della Nato oltre che della Russia, venivamo accusati di filo-putinismo. A rischio di essere fraintesi o male interpretati, non saremo complici di un Occidente che sta smarrendo i valori umanistici, parte integrante della sua storia. Noi non saremo responsabili del massacro dei bambini. Piena solidarietà al popolo ebraico e alle vittime di Hamas. Uguale deve essere il nostro approccio alla strage di innocenti a Gaza. La tragedia ricorrente di Israele e Palestina deve avere fine. I paralleli storici fra le repressioni indiscriminate a Gaza per eliminare Hamas e i bombardamenti alleati su Dresda per sconfiggere il nazismo sono gratuiti. Hamas è un’organizzazione terroristica che non ha una forza paragonabile a quella della Germania nazista e dei suoi alleati. Si spera che le portaerei Usa a difesa di Israele siano di carattere simbolico, in quanto Tel Aviv è forte militarmente, molto più di Hamas.

La difesa dal terrorismo dovrebbe concretizzarsi in una strategia complessa che unisca la forza alla diplomazia. La repressione spietata sembra avere come target la popolazione civile e potrebbe provocare una recrudescenza dell’antisemitismo in Europa, soprattutto in Stati a forte componente immigratoria araba. Vorrei capire come Marco Minniti pensi di poter conciliare una nuova guerra all’islamismo (paragonando Hamas allo Stato islamico) e le politiche di apertura sull’immigrazione, l’integrazione delle popolazioni arabe e musulmane destinate a crescere in Europa. L’odio dei popoli di fronte a politiche ingiuste, di due pesi e due misure non si placa. Possiamo tentare di convincerli che siamo una civiltà superiore e le guerre le facciamo per il bene della democrazia: non credo ci ascolteranno. Più probabile che porteranno nel cuore la voglia di vendicare i genitori, i fratelli, gli amici periti nel sangue e meno fortunati di loro.

Il terzo rischio, oltre alla recrudescenza dell’antisemitismo e dello scontro sociale e al ritorno del terrorismo, è l’allargamento del conflitto. Se le atrocità e il numero di morti aumentano a Gaza, la situazione può divenire esplosiva in Cisgiordania. Hezbollah potrà passare dalle reazioni simboliche a una violenza esplicita che rischia di innescare un nuovo conflitto. Hezbollah, com’è noto, è sostenuto dall’Iran, legato non solo a Mosca ma anche alla Cina.

Segue...
L’Occidente avanza, utilizza doppi standard, si autoproclama difensore di una civiltà superiore che gli dà il diritto all’impunità e attende saggezza, contenimento e liberazione degli ostaggi dai regimi? È un’odiosa commedia sulla pelle delle vittime.

Ps. La mia insofferenza nel programma di Corrado Formigli era indirizzata al “buonismo” ipocrita di chi non va alla radice dei problemi e non trae le dovute conseguenze. La direttrice dello Iai Nathalie Tocci (che conduce analisi certamente più pacate e razionali sul Medio Oriente rispetto a quelle sulla guerra in Ucraina, contesto sul quale le ricerche la portano immancabilmente alle conclusioni dei neocon americani) non ha pronunciato una parola di critica alla Von der Leyen e alla mancanza di una assertiva pressione su Tel Aviv. Di fronte agli orrori, le finte lacrime non servono.

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Il conflitto Mediorientale contribuisce ad alimentare il caos in un mondo oramai preda di continue fibrillazioni. La lenta ma inesorabile agonia dell’impero Americano fomenta una instabilità permanente che riproduce ovunque gli stessi racconti. Tutti gli alleati dell’Impero, ucraini o israeliani poco importa, vengono presentati come nobili civilizzatori costretti a respingere ovunque la barbarie. Questo racconto, falso e grossolano, si schianta ogni giorno contro un dato di verità che il corrotto circuito informativo mainstream non riesce più a nascondere.

https://visionetv.it/prodotto/demoni-in-terra-santa/

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Forwarded from la fionda📗
Per la rubrica: cose che dieci anni fa si potevano dire

🛑 Basta ipocrisia, entra in t.me/lafionda
GUERRA IN MEDIO-ORIENTE: "L'EUROPA HA SMARRITO L'ABC DELLA POLITICA" - ELENA BASILE

In un momento storico la cui tragicità è rappresentata anche da intellettuali che rinunciano  ad analizzare la complessità, riducendo gli attuali conflitti a una semplicistica contrapposizione tra "bene e male", la scrittrice ed ex ambasciatrice Elena Basile sta rappresentando la voce del dissenso, come lei stessa ha avuto modo di definirsi nel corso di un noto talk-show. Byoblu l'ha intervistata nelle ore in cui la crisi umanitaria di Gaza si dipinge di tinte sempre più drammatiche mentre l'Italia e l'Europa abdicano al ruolo di mediatori che si erano ritagliate nel corso degli ultimi decenni.

https://www.byoblu.com/2023/10/16/guerra-in-medio-oriente/

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Yasmin Porat, sopravvissuta allo spargimento di sangue nel Kibbutz Be’eri, vicino al confine con Gaza, afferma che molti civili israeliani sono stati uccisi dalle forze israeliane.

Racconta come gli ostaggi dei kibbutz sono stati ammazzati dal fuoco amico, cioè dai soldati israeliani che alla vista dei "terroristi" hanno sparato all'impazzata seppur questi facevano da scudo.

Lei si è salvata perché il combattente che la usava come scudo ha capito che era la fine e l'ha lasciata andare, racconta anche che li avevano trattati con molta umanità.
C'è l'intervista radio con traduzione in inglese e quella su YouTube

(Grazie a Sal per la segnalazione)

FONTE
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È il pezzo più vomitevole, più falso, più di parte che io abbia letto sulla questione israelo - palestinese.

Questo il commento di Toscano alla lettura dell'articolo di Belpietro su la Verità.
Il giudizio sul pezzo di Giordano non è diffetente.

Ascoltate. Dalla rassegna stampa di stamattina, 16 Ottobre.
Col suo notorio tono canzonatorio e forzando sulla propria attività di studioso del terrorismo, Alessandro Orsini si rivolge all'ambasciatore israeliano.

La denuncia riguarda la violenza verbale e l'istigazione alla violenza della comunità ebraica in Italia.
Non devono esistere sconti per gli ebrei, anche gli ebrei si macchiano e si sono macchiati di crimini efferati.


Caro Ambasciatore d’Israele a Roma, Alon Bar

Premesso che ho il massimo rispetto per lei e che le voglio bene, la difesa della società libera tratteggiata da Popper non permette di fare sconti a nessuna confessione religiosa. Pertanto la informo che un certo numero di esponenti della comunità ebraica italiana sono verbalmente violenti, intolleranti e istigano alla violenza. Oggi sono rimasto colpito da un ebreo, un professore dell'Università di Bologna al di sotto di ogni valutazione, che ha appena aggiunto un’intervista contro di me a “Libero”. Vari ebrei italiani estremisti ed esaltati sono indicati nei miei post precedenti. Ecco che cosa vorrei dire a questi ebrei italiani che rappresentano una minaccia per la società libera in Italia.

Cari ebrei italiani intolleranti, lo studio scientifico del terrorismo conferma ciò che l’antropologia culturale ha dimostrato da tempo: la “natura” umana è molto plastica. Lo studio scientifico del terrorismo dimostra che gli ebrei possono essere come i neonazisti e i neonazisti possono essere come gli ebrei. Ecco la prova empirica. Il 25 febbraio 1994, l’ebreo Baruch Goldstein ha ucciso – con le modalità tipiche di Hamas, Isis e al Qaeda – 29 palestinesi ferendone 129 in preghiera nella moschea di Abramo a Hebron. L’ebreo Baruch Goldstein era un medico ed ex-ufficiale dell’esercito israeliano. Questo terrorista è considerato un “santo” da molti ebrei. Sulla sua lapide, in un giardino a Kyriat Arba, gli ebrei hanno scritto: “Qui è seppellito il santo Baruch Goldstein. La memoria di colui che è giusto sia di benedizione. Possa Dio vendicare il suo sangue. Ha dato la vita per il popolo di Israele, la sua Torah, la sua Terra”. Lo riporta anche il Corriere della Sera nell’articolo qui:
https://www.corriere.it/esteri/19_aprile_13/hebron-dove-rinasce-l-apartheid-doppio-assedio-ad-arabi-ed-ebrei-f7858b1c-5e23-11e9-89db-a8646a3a5dc3.shtml

Il 15 marzo 2019, a Christchurch, in Nuova Zelanda, il neofascista Brenton Harrison Tarrant ha ucciso 50 musulmani in moschea e ne ha feriti 49. Baruch Goldstein e Brenton Harrison Tarrant sono due orrendi assassini terroristi, il primo è ebreo e il secondo neonazista. L’antropologia culturale di Clifford Geertz, un autore da cui sono stato profondamente influenzato, è confermata. La natura umana è molto plastica. Gli ebrei possono essere crudeli come i neonazisti. È quanto emerge dalla comparazione delle azioni terroristiche di Baruch Goldstein e Brenton Harrison Tarrant.

Caro ambasciatore Alon Bar, se posso darle un consiglio, dica ai rappresentanti delle comunità ebraiche italiane di smetterla di minacciare, insultare e di incitare alla violenza contro gli studiosi liberi che denunciano i crimini contro l’umanità commessi da Netanyahu. Costuriremo un mondo migliore e più umano soltanto smettendola di pensare agli uomini in termini di ebrei, musulmani, cristiani. Tutti gli uomini meritano rispetto. Abbandonate i territori occupati in Palestina, smettetela di opprimere e uccidere i palestinesi nella loro terra che sfruttate impunemente.
1) articolo sull'assassinio di Mohammed Haitham al-Tamimi, due anni, ucciso dai soldati israeliani con un proiettile in testa, il 5 giugno 2023 nei territori occupati
https://www.middleeastmonitor.com/20230606-mother-of.../...
2) Video del funerale di Mohammed Haitham al-Tamimi
https://www.youtube.com/watch?v=6rN0413SQ1E
3) Articolo sulle donne palestinesi umiliate e denudate davanti ai loro figli dai soldati di Netanyahu
https://www.arabnews.com/node/2368696/middle-east
Forwarded from la fionda📗
Alberto Bradanini: il ritorno di Gaza al Medioevo, Israele e il sostegno dell’Occidente ai crimini contro l’umanità
Alberto Bradanini

Davanti alle tragedie in corso in Medio Oriente i popoli dovrebbero imporre ai loro governi il rispetto del criterio filosofico, prima ancora che politico, della logica dialettica: la critica – lo affermava anche Mao Zedong – va fatta prima, e non, comodamente, dopo che gli eventi hanno avuto corso[1].

In… Continua... 👇
https://www.lafionda.org/2023/10/16/alberto-bradanini-il-ritorno-di-gaza-al-medioevo-israele-e-il-sostegno-delloccidente-ai-crimini-contro-lumanita/

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