Giorgio Bianchi Photojournalist
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Notizie e analisi sull'attualità e la geopolitica.
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🇮🇹🤡🇺🇦 QUANDO CECILIA SALA RACCONTAVA CHE I RUSSI NON AVEVANO CALZINI E SCAPPAVANO DAL FRONTE
La cheerleader del regime di Kiev ora ha raggiunto Tel Aviv, da dove, con la sua grandissima esperienza in fatto di conflitti, potrà continuare a servire il padrone USA nella sua propaganda a difesa delle colonie del "Mondo libero".

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Caro Direttore della Stampa Massimo Giannini,
ho letto l'incredibile "inchiesta" pubblicata oggi dal suo giornale sul mio conto e ne ho dedotto che il suo problema non è che io parli dell’Ucraina, ma che io parli male delle politiche degli Usa, dunque della Nato, dunque governo Draghi sull'Ucraina. Ci sono centinaia di commentatori in TV sull’Ucraina che non hanno uno straccio di profilo scientifico. Lei però fa scavare soltanto nella mia vita, per giunta da chi non conosce i principi a fondamento della scienza. In ambito scientifico, i titoli accademici, che per fortuna non mi mancano, non contano niente. Conta soltanto il contenuto di un’affermazione. Se un professore di relazioni internazionali afferma che l’Ucraina confina con l’Italia, questo è falso. Se un operaio metalmeccanico afferma che l’Ucraina confina con la Polonia, questo è vero (per quanto Sallusti abbia negato a Piazza Pulita l’esistenza di un simile confine ed è il direttore di un quotidiano). Seguo la sicurezza internazionale in molti Paesi da molti anni. Se domani scoppiasse una crisi in Algeria, sarei in grado di produrre una relazione approfondita, ma mica posso pubblicare 40 monografie scientifiche su ciascuno dei Paesi di cui mi occupo. I miei libri sono stati pubblicati dalle più importanti università americane. Non basta? Noam Chomsky è uno degli intellettuali più autorevoli del mondo: non ha nemmeno una pubblicazione scientifica sull’Ucraina, ma dice sull'Ucraina cose molto importanti. Dire a una persona che non può parlare perché non ha i titoli (io li ho eccome) è come dirle che non può parlare perché è nera o perché è donna. È una forma di discriminazione. D’altra parte lei parla di Ucraina: che titoli ha sull’argomento?
Caro direttore della Stampa, e poi come fa a non dire ai suoi lettori che ho denunciato il sistema dei concorsi truccati in Italia alla magistratura e che, per questo motivo, sono stato bocciato mille volte nei concorsi da gente che ha un profilo scientifico bassissimo? Ho denunciato i baroni della sociologia politica pubblicamente e ho anche vinto tutte le mie cause. È ovvio che parlino male di me. Ecco perché ho dovuto cambiare raggruppamento disciplinare e transitare dalla sociologia politica alla sociologia generale in cui ho ottenuto l’abilitazione da professore ordinario. Lei ha mai denunciato i suoi superiori disonesti? Io sì, io ho avuto il coraggio di denunciarli.
Caro direttore della Stampa, sono preoccupato perché ho l’impressione che il suo quotidiano, in ottima compagnia di altre testate un tempo autorevoli, ci stiano facendo scivolare verso qualcosa di simile a una società autoritaria in cui la Costituzione resta immutata, ma coloro che criticano il governo in carica vengono trattati con le stesse tecniche dei regimi non liberi: attacchi personali, affermazioni falsificate e manipolate, aggressioni quotidiane, linciaggi mediatici, denigrazioni e molto altro. Situazione tanto più preoccupante in quanto siamo un Paese amministrato da un governo di larghissima maggioranza, praticamente privo di opposizione in Parlamento, in cui molti parlamentari della larghissima maggioranza attaccano i pochi intellettuali critici e addirittura vogliono zittirli tramite il Copasir. Gli spazi di libertà si sono molto ristretti. Domanda: che cosa devo fare per far cessare questi attacchi quotidiani, mistificatori e pretestuosi contro di me da parte del suo e degli altri quotidiani italiani? Impegnarmi a rinnegare tutto ciò che ho detto contro il governo Draghi e cominciare a cantare anch'io nel coro?

Alessandro Orsini.

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Forwarded from Piccolenote
🟦🇺🇸🇵🇸GAZA: IL GOLPE NEOCON CHE SPIANÒ LA STRADA AD HAMAS

🔶Semplificazioni che complicano.

🔶Hamas e la Fratellanza Mussulmana.

🔶Rafforzare Hamas contro lo Stato palestinese.

🔶Il ritiro da Gaza nel 2005 e il golpe neocon

LEGGI L'ARTICOLO ➡️ https://bit.ly/3QdTJRv
Servizio pubblico
Notizie che sono certo campeggeranno in prima pagina sui Tiggì.

1) Ieri Israele sollecitava i palestinesi a lasciare la striscia di Gaza e a passare in Egitto dal valico di Rafah, salvo che nello stesso momento il valico di Rafah veniva bombardato dall'aviazione israeliana. (Dato oggi confermato dal governo egiziano).

2) Poche ore fa Israele ha attaccato la Siria, bombardando gli aeroporti di Aleppo e Damasco.

3) A fronte della richiesta di poter portare beni di primo soccorso dopo il bombardamento di due giorni fa, le autorità israeliane hanno annunciato che colpiranno qualunque rifornimento di beni di qualunque natura proveniente dall'Egitto.

4) Finora sulla vicenda dei 40 neonati decapitati da Hamas ci sono state solo smentite e nessuna conferma, né documentale né di testimonianza diretta. In attesa che si attivino gli infallibili fact-checkers (o che si dia tempo di creare un deep fake), intanto la "notizia" ha fatto due volte il giro del mondo ed è diventata la premessa emozionale da cui partire.
(Attendo con ansia la prossima lezioncina sull'inammissibile pericolosità delle fake news sui social complottisti.)

5) Mentre la precedente notizia non ha nessuna conferma la vice direttrice dell'UNRWA (Agenzia ONU) Jennifer Austin riporta che "almeno 11 membri del personale delle Nazioni Unite e 30 studenti delle scuole ONU sono stati uccisi nella Striscia di Gaza ... tra i morti ci sono cinque insegnanti, un ginecologo, un ingegnere, un consulente e tre membri del personale di supporto".

Andrea Zhok.

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Cari giornalisti del Corriere della Sera, Netanyahu sta conducendo un massacro spaventoso di civili a Gaza. Dichiara di avere sganciato 6000 bombe del peso di 4.000 tonnellate in quattro giorni. Che poi uno si chiede come mai questi bambini palestinesi crescano con l’odio verso gli israeliani diventando terroristi di Hamas in età adulta. È una cosa che noi studiosi di terrorismo proprio non riusciamo a spiegare scientificamente. Secondo me, questi bambini palestinesi si radicalizzano a causa dei discorsi di Moni Ovadia in Italia perché alla fine, cari giornalisti del Corriere della Sera, voglio dire, 6000 bombe in testa in quattro giorni che cosa saranno mai? Cioè, non capisco perché le organizzazioni terroristiche dovrebbero accrescere i propri militanti per seimila bombucce in testa a migliaia di musulmani innocenti. Cari giornalisti del Corriere della Sera, meno male che ci siete voi che ci aiutate a capire che l’Occidente bianco e ricco è una civiltà superiore. Meno male che Hitler non pensava queste cose altrimenti uno potrebbe chiedersi: “Ehi, ma non sarà mica che l’Unione europea ha ereditato la stessa concezione razziale dei nazisti?”. I nazisti pensavano di avere il diritto di massacrare i popoli perché erano bianchi e noi perché siamo democratici. Ma no, che pensieri assurdi che mi vengono in mente!
Cari giornalisti del Corriere della Sera, scusate se chiedo a voi che sarete impegnati a spezzarvi la schiena sulle opere di Gramellini. Ma secondo voi, se ammazziamo due milioni e mezzo di persone, cioè, se ammazziamo tutti gli abitanti di Gaza, poi il terrorismo lo eliminiamo? E metti che noi ammazziamo tutti gli abitanti di Gaza e poi scopriamo che dieci terroristi si sono nascosti a Roma?

Alessandro Orsini.

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Forwarded from Giubbe Rosse
🇮🇱 BANK HAPOALIM: "LA GUERRA STA COSTANDO A ISRAELE 6,8 MILIARDI DI DOLLARI"
Secondo le proiezioni iniziali di Bank Hapoalim [la più grande banca israeliana], il costo della guerra tra Israele e Hamas è stimato attualmente in almeno 27 miliardi di shekel (6,8 miliardi di dollari).
Questa stima tiene conto del significativo e massiccio appello di 300.000 soldati di riserva che devono lasciare il lavoro – la più grande mobilitazione dalla guerra dello Yom Kippur del 1973, quando Israele chiamò 400.000 riservisti – del ripristino delle infrastrutture, degli alloggi e di parti dell’esercito, dell’aspettativa di una lunga campagna e costi pluriennali per la riabilitazione dei soldati disabili e la cura delle famiglie dei soldati caduti.
Modi Shafrir, capo stratega di Banca Hapoalim, ha scritto: “Al momento si può presumere (in una stima molto approssimativa) che i costi dell’attuale guerra ammonteranno ad almeno l’1,5% del PIL, il che significa un aumento del deficit di bilancio di almeno 1,5% del PIL. almeno l’1,5% del Pil nel prossimo anno”. (Fonte: Wl-Comp)

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Forwarded from Giubbe Rosse
🇮🇱🇵🇸 ISRAELE ORDINA EVACUAZIONE DEL NORD DI GAZA
L'esercito israeliano ha informato le Nazioni Unite che 1,1 milioni di abitanti nel nord di Gaza dovrebbero evacuare verso il sud della Striscia. In caso contrario, rischiano la morte a causa dell'imminente operazione.
Si prevede che l'esercito invaderà Gaza e costringerà un esodo di massa verso l'Egitto, come teme il governo egiziano, che infatti ha inviato rinforzi al confine. (Fonte: CBS News)

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The Washington Post:
Israele ha sganciato su Gaza 6.000 bombe in 6 giorni, quasi eguagliando il totale degli Stati Uniti in Afghanistan in un anno."

I video mostrano bombardamenti di ieri e stanotte.

Uno sterminio.
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IMPERDIBILE ELENA BASILE CHE RIPORTA L'ATTENZIONE SULLA STRAGE IN ATTO A GAZA.

Elena Basile, ospitata spesso dai programmi mainstream negli ultimi giorni, perde la pazienza a fronte di elucubrazioni che allontanano da quello che oggi dovrebbe essere il nostro focus: la strage in atto a Gaza.

《NO, IO NON MI CALMO QUANDO PENSO AI BAMBINI DI GAZA CHE STANNO ASPETTANDO DI MORIRE MENTRE DISQUISIAMO SE HAMAS RISPETTERÀ O NO IL DIRITTO INTERNAZIONALE E SE ISRAELE DOVREBBE A SUA VOLTA RISPETTARLO》.


Fiorangela
Forwarded from Hic Sunt Leones 🦁 - (canale di Renato Russo) (Renato Russo)
“La fine dell'occupazione israeliana porrà fine a tutti gli spargimenti di sangue in Palestina”

Messaggio degli ebrei Neturei Karta International

9 ottobre 2023

Lo Stato di Israele e la sua ideologia sionista hanno portato a un inesorabile spargimento di sangue arabo ed ebraico. Lo scoppio della guerra di questo fine settimana è un'altra manifestazione dei semi macchiati di sangue che il sionismo continua a seminare quotidianamente. Gli ebrei antisionisti ritengono ancora una volta il movimento sionista responsabile dell'ultima tragica serie di eventi subiti da arabi ed ebrei.

Per 75 anni lo Stato di Israele ha oppresso e terrorizzato il popolo palestinese, uccidendo senza pietà uomini, donne e bambini mentre rubava loro la terra e le case. Nel continuo tentativo di realizzare le proprie aspirazioni sioniste e colonialiste, lo Stato di Israele ha privato un intero popolo dei diritti umani fondamentali e ha attuato un sistema di apartheid in cui i palestinesi non hanno alcun controllo e nemmeno voce in capitolo nella loro vita quotidiana.

Una delle credenze religiose ebraiche fondamentali è che gli ebrei si trovano in un esilio divinamente decretato. Durante questo esilio è vietato loro creare un proprio Stato. Inoltre, la Torah proibisce di uccidere e rubare: il sionismo va contro tutte queste convinzioni fondamentali. Non si potrà mai affermare o sottolineare abbastanza: "IL SIONISMO NON È IL GIUDAISMO". Fin dall'inizio, masse di ebrei religiosi in Palestina e all'estero si sono opposti e hanno rifiutato totalmente il movimento sionista e l'esistenza dello Stato di Israele. I leader religiosi ebrei hanno espresso senza mezzi termini che lo Stato di Israele è contrario all'ebraismo ed è pericoloso per tutti gli abitanti della Terra Santa, avvertendo che la sua esistenza sarebbe stata catastrofica e avrebbe portato solo a spargimenti di sangue.

Ebrei e arabi hanno vissuto in pace in Palestina per secoli, come in tutte le altre terre arabe. Come ebrei siamo e siamo stati estremamente grati per l'ospitalità accordataci in passato. L'attuale conflitto non è in alcun modo dovuto a differenze di religione - contrariamente alla narrazione sionista, che cerca di creare un cuneo tra ebrei e arabi. Questa fiducia storica, l'amicizia, il rispetto pacifico e la coesistenza sono stati distrutti dal sionismo e dall'occupazione sionista della Palestina e per decenni sono stati l'ostacolo alla pace.

L'unica e sola soluzione è riconoscere la causa principale e lavorare per uno smantellamento pacifico e totale dello Stato di Israele, per restituire il controllo della terra ai suoi abitanti indigeni e ripristinare tutti i loro diritti. Solo allora potremo aspettarci il ripristino della pace storica che esisteva prima del sionismo.
di Elisabetta Frezza

"...il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara è stato colto «da un senso di disperazione e di rabbia profonda» perché crede che «nessuno abbia il diritto di esprimere opinioni così aberranti». (...) così, ha disposto subito un’ispezione nelle scuole frequentate dai presunti autori dei post proibiti, e ha dato incarico alla direttrice dell’ufficio scolastico regionale di raccogliere tutte le informazioni necessarie per predisporre una dettagliata relazione sui fatti. In attesa della chiusura dell’istruttoria, ha pensato bene di anticipare la sentenza auspicando che i responsabili siano puniti in modo esemplare con la prigione, in quanto «personaggi di mentalità nazista, che devono essere isolati e condannati senza se e senza ma».

(...) assume un’evidente finalità pedagogica erga omnes. Suona come intimidazione generalizzata e preventiva, gravando di un’altra pesante ipoteca alcune libertà fondamentali, dalla libertà di insegnamento a quella di manifestazione del pensiero, e quest’ultima proprio in capo a quanti un pensiero libero dovrebbero imparare a esercitare a partire dal luogo dove esso viene apertamente conculcato."

https://www.lafionda.org/2023/10/13/il-ministero-della-pubblica-repressione/
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Vladimir Putin: la cosa più importante è fermare lo spargimento di sangue.

Abbiamo sentito che si sta preparando un'operazione di terra su Gaza. Le conseguenze sui civili sarebbero inaccettabili, due milioni di persone vivono lì.
Servono sforzi collettivi per garantire un cessate il fuoco tempestivo e stabilizzare la situazione sul terreno.


Putin ha anche detto che Israele ha il diritto di difendersi dopo essere stato sottoposto ad “un attacco senza precedenti nella sua crudeltà”.
Sostiene che i negoziati dovrebbero essere diretti verso la soluzione dei due Stati, con Gerusalemme Est capitale della Palestina.
Ha ribadito le precedenti critiche rivolte agli Stati Uniti, affermando che l’attuale tragedia è il risultato del fallimento della politica statunitense in Medio Oriente.

Le dichiarazioni arrivano dopo che l'esercito israeliano ha chiesto a tutti i civili di Gaza City di trasferirsi a sud entro 24 ore, mentre si preparano carri armati in vista di un'invasione di terra.
Zelensky accosta Russia a islamisti, smentita israeliana: “Solo assurdità”
DI MICHELA A.G. IACCARINO

Mentre la Striscia va a fuoco e Israele è sotto attacco, l’Ucraina rischia l’oblio nella lista delle emergenze di Washington. A Kiev sanno che Hamas sta dirottando l’attenzione dell’alleato americano dalla mappa europea a quella mediorientale e a tracciare paralleli tra la Mosca di Putin e i miliziani di Hamas è stato, per primo, Zelensky. Al presidente, ancora prima del Cremlino, ha risposto l’ambasciatore israeliano in Russia, Aleksandr Ben Zvi. Il diplomatico ha definito “completa assurdità” e “pure teorie del complotto” l’indice puntato dagli ucraini contro la Federazione sponsor del gruppo radicale, durante un’intervista concessa al quotidiano russo Kommersant: “Prima di tutto, non pensiamo che la Russia sia coinvolta in alcun modo. In secondo luogo, coloro che pensano che gli Stati Uniti dovranno dirottare importanti risorse verso Israele si sbagliano di molto”. Non è la prima volta che Zelensky provoca l’ira di Tel Aviv; in visita alla Knesset ha paragonato, nel marzo 2022, la guerra all’Olocausto: “L’invasione somiglia alla Shoah”; a rispondergli fu Yoaz Hendel, ministro delle Comunicazioni israeliano: “Il paragone con gli orrori della Shoah e la soluzione finale è oltraggioso”. Sulla stessa linea Mosca-Hamas, con accuse scagliate al pari senza evidenze, pure Mykhailo Podolyak: “Perché la Russia sembra essere il principale consulente e interlocutore di Hamas?”. Il consigliere del presidente ha tracciato ieri su Telegram pindariche somiglianze: “Paura, intimidazione, attacchi a insediamenti civili, distrazione e molteplicità di strumenti terroristici” di Hamas sono simili a quelli usati dai russi, ma “i terroristi saranno eliminati e i politici occidentali si mobiliteranno ancora di più a sostegno dell’Ucraina e di Israele”.

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🇵🇸 ONU: PIÙ DI 423.000 GLI SFOLLATI A GAZA
Più di 423.000 persone sono state Costrette a fuggire dalle loro case nella Striscia di Gaza, affermano le Nazioni Unite, mentre i pesanti bombardamenti israeliani continuano a colpire l’enclave palestinese.
Ieri il numero degli sfollati a Gaza è aumentato di altre 84.444 persone e ha raggiunto quota 423.378, afferma una dichiarazione dell'agenzia umanitaria delle Nazioni Unite OCHA. (Fonte: AFP)

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Forwarded from Giubbe Rosse
🇺🇸🌈🚴‍♀️ CHICAGO: EX UOMO ORA DONNA ARRIVA SECONDA ALLA GARA DI CICLISMO FEMMINILE, BATTUTA SOLTANTO DA UN ALTRO EX UOMO ORA DONNA.
I ciclisti transgender vincono medaglie d'oro e d'argento alla gara femminile di Chicago, poiché i critici insistono che la coppia avesse un notevole vantaggio biologico sulle rivali donne (Fonte: Dailymail)

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Forwarded from la fionda📗
L'ex ambasciatrice Elena Basile, sta venendo attaccata su più fronti, da diversi giornali e non solo, per la sua posizione sulla questione Israele - Palestina.

Questo tentativo di squalificare e demonizzare un interlocutore lo abbiamo già visto capitare con Alessandro Orsini in merito al conflitto russo-ucraino.
Se Orsini era filo-russo (e non lo è), la Basile è filo-Hamas (e in realtà non lo è).

Questo giochetto di etichettare qualcuno soltanto perché presenta opinioni contrastanti con quella che è a tutti gli effetti la narrazione di stampa, media e politica, è diventato un serio pericolo per la nostra democrazia, dove non si dibatte più ma si creano nemici della "società".
E se tu la pensi come loro, o se anche in qualcosa sei d'accordo con loro, sei un nemico della società anche tu.

🔴 Se anche tu rifiuti questa logica, unisciti al canale Telegram @lafionda
In realtà ci sarebbe da piangere.

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Forwarded from Giubbe Rosse
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🇹🇷 ERDOGAN
"Blinken dice di essere arrivato in Israele non come ministro degli Esteri, ma come ebreo. Ma che tipo di approccio è questo?
Quindi, se qualcuno dicesse che mi sto avvicinando alla regione come musulmano, cosa direste? Dobbiamo avvicinarci a tutti come esseri umani".
(via Ragip Soylu)

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Gramellini il minatore

Soltanto Massimo Gramellini è in grado di scavare dopo aver toccato il fondo. Voglio dire, certi Cappellini il fondo lo conoscono da tempo, ma soltanto Gramellini lo saggia con le braccia a mulinello. Non a caso, Gramellini, negli ambienti, è detto anche “il minatore”.
Ora, minator Gramellini ha ripreso a bersagliarmi dal Corriere della Sera. Il suo argomento è che Elena Basile sarebbe una cinica ed io con lei: “Ogni guerra ha l’Orsini che si merita. A questo giro ci tocca l’ex ambasciatrice Elena Basile. […]. L’algida signora riduce ogni vicenda umana a un mero calcolo di interessi e rapporti di forza”. In fatto di cinismo, esecrato dal nostro minatore, qualcuno deve fargli sapere che la strage del Bataclan è stata inventata dai marines americani ad Haditha, nel governatorato di al Anbar, Iraq, il 19 novembre 2005. Se Gramellini studiasse quella strage, vedrebbe che i soldati americani hanno operato esattamente come i terroristi dell’Isis a Parigi, il 13 novembre 2015, e hanno operato anche come i terroristi di Hamas, la settimana scorsa, sparando proiettili in testa ai bambini iracheni di due anni in braccio alle mamme disperate. E poi ci sarebbe pure la strage a Piazza Nisour a Baghdad, il 16 settembre 2007, realizzata dalla scorta di un convoglio dell'ambasciata statunitense, terroristi americani graziati da Trump. Gramellini è schierato cinicamente e sostiene la parte responsabile di questi orrori, mai condannati dal nostro minatore. Sempre in materia di cinismo, non risulta che minator Gramellini abbia mai condannato Netanyahu per i proiettili che i soldati israeliani hanno sparato nella testa di Mohammed Haitham al-Tamimi, bimbo palestinese di due anni, il 5 giugno 2023, di cui vedete il video qui sotto. Quanto ai rapporti di forza, gli Stati Uniti non hanno mai invaso la Corea del Nord per un puro e semplice calcolo di rapporti di forza sfavorevoli agli americani. Ed è sempre per i suddetti rapporti di forza che si tengono lontani dall'Ucraina come Gramellini dagli scaffali delle librerie. Signori miei, noi siamo alla frutta. E questa frutta proviene dalle miniere.

Alessandro Orsini.

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Crimini di guerra.
Di Vincenzo Costa.

[...] Senza andare troppo indietro, senza ricordare quanti bambini palestinesi sono stati uccisi dal 2008 ad oggi, mettiamo insieme qualche punto su che cosa sta accadendo in queste ultime ore nella striscia di Gaza e i crimini che stanno avvenendo con la benedizione dell’Occidente.

1. Israele ordina l’evacuazione di UN MILIONE E CENTOMILA PALESTINESI ENTRO 24 ORE. Le nazioni unite dicono che è assurdo, che genererebbe una catastrofe umanitaria. Ma niente, tutto è legittimo. Peraltro, lo scopo di tutta questa cosa è svuotare Gaza non di Hamas, ma di tutta la sua popolazione. Come si chiama questa cosa?

2. SONO STATI UCCISI DAGLI ISRAELIANI, SOLO NEGLI ULTIMI GIORNI, 447 BAMBINI (fonte CNN).

Per gli israeliani, nel loro concetto di rappresaglia, quanti bambini palestinesi devono essere uccisi per ogni bambino israeliano? 300 a 1, 1.000 a 1? Che valore hanno le vite degli altri? O sono solo animali, come illustri esponenti di Israele amano chiamare gli altri?

3. La chiusura delle forniture di elettricità, acqua e gas significa che IL SISTEMA SANITARIO PALESTINESE NON PUÒ CURARE I FERITI, vittime dei bombardamenti sulla popolazione civile. feriti che vengono quindi condannati a morte.

Con la benedizione della Ursula von der Leyen e della UE, che un giorno dovrà essere anch’essa citata per crimini contro l’umanità.

4. La stessa CNN, che evidentemente capisce che il livello di orrore sta superando ogni livello sinora raggiunto dalla storia, fa notare che l’interruzione di fornitura di energia elettrica porterà alla MORTE DEI BAMBINI PALESTINESI NELLE INCUBATRICI.

A questa domanda l’ex primo ministro israeliano Naftali Bennettu risponde “ma siete scemi a farmi una simile domanda? Ma qui abbiamo altre cose per la testa”.

4. È documentato L’USO DI BOMBE AL FOSFORO, PROIBITE, che uccidono e fanno morire di una morte atroce. Le regole e il diritto qui non valgono. Ma state attenti: stiamo spalancando le porte all’inferno. Dopo di ciò chiunque potrà usarle, e se l’Occidente critica si sfiorerà il ridicolo. Tutto il mondo ormai ride di noi e dei soliti due metri e due misure.

5. Il ministro della difesa israeliano ha dato ordine ai suoi soldati di sentirsi liberi, che non ci saranno processi per atti criminali contro il nemico.

Significa che tutto è lecito. Nessun rispetto di regole di guerra. Significa che chi si arrende sarà ucciso, come accaduto spesso in passato e come ammesso, con ilarità, da un ex comandante israeliano.

6. La UE cerca di CHIUDERE ANCHE TELEGRAM o di dominarlo, dimostrando di essere oramai solo l’espressione di un dominio totalitario, che si impone sempre più man a mano che perde di credibilità.

Chi non la pensa come la von der Leyen non ha diritto di parola. Parlare di democrazia, o semplicemente di stato di diritto, è oramai ridicolo.

7. SI POSSONO FARE MANIFESTAZIONE A FAVORE DI ISRAELE, MA NON A FAVORE DEI PALESTINESI. Si chiama totalitarismo, la democrazia non esiste più. Il dissenso non ha diritto ad esprimersi. Ogni voce di dissenso deve essere messa a tacere, devono circolare solo le notizie che il regime impone.

8. SONO STATE BOMBARDATE ALEPPO E DAMASCO, CIOÈ UNO STATO SOVRANO. Ci pensate se la Russia bombardasse Varsavia e la Polonia? È una violazione del diritto internazionale, della sovranità di uno stato. Esistono ancora leggi internazionali? Esiste ancora un diritto internazionale?

Tutti abbiamo paura a esporci, a scrivere. Come non avere paura? Io ho molta paura, perché qui ci sono poteri che possono distruggerti come niente.
Ma non si può tacere. Parlando ognuno pagherà un prezzo, lo sappiamo. Ma l’orrore è troppo grande e chi tace lo autorizza.

E non è solo Gaza e la popolazione civile palestinese ad essere sotto attacco.
C’è un tentativo totalitario, di annullamento di ogni opposizione, dissidenza.
È la libertà di tutti noi, di ognuno di noi, la democrazia da noi, la libertà di espressione, di informazione ad essere in pericolo.
Non si può tacere.

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