Giorgio Bianchi Photojournalist
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Notizie e analisi sull'attualità e la geopolitica.
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I birilli atlantisti
di Marco Travaglio

L’ultimo audace colpo dei soliti noti è riuscito a resuscitare in Slovacchia lo sputtanatissimo ex (tre volte) premier Robert Fico, affiliato ai socialisti europei (che ora, siccome ha vinto le elezioni, vogliono espellerlo), fiero avversario delle armi a Kiev e dell’Ucraina nella Nato, popolarissimo per lo slogan a pronta presa “Prima gli slovacchi” (e gli altri si fottano). Da quando i geni atlantisti han deciso, giocando a Risiko in casa d’altri, che Putin sarebbe caduto a stretto giro per una delle 70 patologie mortali, o per un golpe che avrebbe trasformato la Russia in una democrazia occidentale, o per l’irresistibile controffensiva ucraina, sono venuti giù come birilli l’atlantista italiano Draghi, l’atlantista finlandese Marin, l’atlantista olandese Rutte, l’atlantista spagnolo Sánchez, gli atlantisti britannici Johnson e Truss. Intanto l’atlantista francese Macron ha perso la maggioranza; l’atlantista tedesco Scholz se la vede bruttissima; l’atlantista per eccellenza Biden non si regge neppure in piedi; in Africa si susseguono un golpe dopo l’altro al grido di “abbasso la Francia, viva Putin”; e in Brasile è tornato Lula, altro nemico giurato delle armi a Kiev e alfiere dei Brics con India, Cina, Russia, Sudafrica e altri sei Paesi (più 40 in lista d’attesa) che puntano a scaricare il dollaro. Un trionfo.

Anziché domandarsi perché il mondo si ribella ai loro diktat, fare autocritica e cambiare politica, i Buoni perseverano con la tecnica più puerile e suicida che esista: cercano Cattivi lontano da sé e, non trovandoli, se li inventano con paroloni vuoti nell’illusione di esorcizzarli: “Populisti” (aggettivo che si porta su tutto) e “putiniani” (new entry degli ultimi due o tre anni). Draghi fallisce? Ha stato Putin. Le Pen e Mélenchon più votati di Macron? Populisti e putiniani. Trump sopra Biden? Idem. I golpe in Africa? Ha stata la Wagner. Fico in Slovacchia? C’è dietro Putin. Il colonialismo occidentale, le auto-sanzioni europee che danneggiano più i sanzionatori del sanzionato, la guerra con tanti padri e nessuna speranza in Ucraina, la miopia ipocrita e destabilizzatrice della Nato (che, sulla pulizia etnica azera contro gli armeni del Nagorno Karabakh, sta con l’aggressore contro gli aggrediti), la sanguinosa e rapinosa resistenza degli Usa al tramonto dell’impero sono le cause che stravolgono i confini del mondo. Ma è vietato parlarne: come se, tacendole, sparissero. Fino al prossimo voto “sbagliato”, al prossimo golpe, alla prossima guerra. I Buoni non sbagliano mai e, se il resto del mondo li odia, è perché è cattivo, dunque non esiste perché arrivano sempre i “nostri” a “isolarlo”. Come nella vecchia storiella. “Comandante, ho fatto dieci prigionieri!”. “Bravo soldato, portali qui!”. “Eh, ma non posso: non mi lasciano venire!”.

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NUOVOATLANTE
di Alessandro Orsini

Guerra in Ucraina. Draghi non ne ha azzeccata una. E adesso la paghiamo

L’Ucraina è attesa da una grande tragedia nazionale nel 2024-2025. Le cause di questo prevedibile futuro sono politiche, economiche e militari.

Sotto il profilo politico, i governi che hanno annunciato il disimpegno sono almeno quattro. Oltre all’Austria, anche Ungheria, Polonia e Slovacchia. Si aggiunga la decisione del Partito Repubblicano di bloccare i 24 miliardi di aiuti a Zelensky promessi da Biden. I media italiani minimizzano questi fatti, ma la strada del disimpegno è imboccata e vedrà aumentare i suoi sostenitori con il naufragio della controffensiva.

Sotto il profilo economico, l’Unione europea è in recessione mentre la Russia fa ottimi affari. Putin ha sottratto al mercato milioni di barili di greggio d’intesa con i sauditi. Siccome la domanda resta alta, il prezzo del petrolio si è impennato e gli italiani pagano il pieno di benzina più dell’automobile. Per pudore, tralascio di indicare i miliardi che la Russia incassa dal petrolio ridicolizzando Mario Draghi che fantasticava di fissare il tetto massimo del barile russo a 60 dollari. Una fantasticheria che non qualifico in questa sede per motivi di decoro. Risultato: gli analisti prevedono il barile a 100 dollari mentre l’economia italiana è strozzata e rischia di spezzare le gambe al già zoppo Meridione.

Sotto il profilo militare, i soldati ucraini cadono a migliaia senza ottenere niente perché la Russia è sovrastante nell’artiglieria e nei soldati, ovvero in ciò che fa la differenza nella guerra d’attrito. Putin controlla i cieli e sta pure caricando una quantità impressionante di mezzi militari e di soldati. Diecimila uomini sono appena arrivati a Bakhmut; 10.000 paracadutisti d’élite sono stati inviati nell’area di Robotyne; circa 100.000 soldati sono pronti a sfondare a Kharkiv; 400.000 sono stati contrattualizzati e 130.000 sono stati chiamati alla leva. I caduti, in questa fase di tiro al piccione, sono quasi tutti ucraini. Putin aveva parlato di 70.000 soldati ucraini uccisi. Ella Libanova, direttore dell’Istituto Ptoukha per la demografia e gli studi sociali dell’Accademia nazionale delle scienze, il più importante ente governativo di ricerca dell’Ucraina, ha rivelato al Corriere della Sera che i soldati ucraini uccisi dall’inizio della guerra sono circa 100.000, soprattutto maschi in età riproduttiva con ricadute iper-tragiche sul futuro del Paese. Ecco gli esiti delle politiche del blocco occidentale in Ucraina. In una democrazia liberale, La Stampa, Repubblica e il Corriere della Sera, chiederebbero conto a Draghi delle sue scelte sciagurate. Ma non possono perché le hanno celebrate. Il che significa che, in Italia, la grande stampa non svolge quella funzione di controllo e di denuncia degli errori del potere pubblico richiesta dalle società aperte. Si vocifera che Draghi, a cui Ursula von der Leyen ha affidato un incarico per risospingerlo nella politica italiana, potrebbe sostituire Giorgia Meloni che ha vinto le elezioni. Dal momento che lo scontro frontale con la Russia imposto anche all’Italia da Draghi ha causato la distruzione dell’Ucraina e l’affossamento dell’Italia, perché quest’uomo continua a essere considerato una “risorsa” per il nostro Paese? Il fallimento delle scelte di Draghi è talmente solare che soltanto un’informazione malata potrebbe mascherare. L’Unione europea ha rifiutato la diplomazia con Putin presupponendo che l’Ucraina avrebbe sconfitto la Russia con l’aiuto della Nato. Non è accaduto ed è giusto che qualcuno paghi per questo spaventoso errore di sottovalutazione.

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DOPO L’EVITATO SHUTDOWN

Pentagono: solo 6 mesi di armi per Zelensky, poi scorte esaurite
NEGLI STATI UNITI - Politico: "L’Amministrazione Biden è molto preoccupata per il livello di corruzione in Ucraina"

DI GIAMPIERO CALAPÀ

Boom. Il botto arriva da Politico che ieri pubblica un documento riservato dell’amministrazione Biden: alla Casa Bianca “sono molto più preoccupati della corruzione in Ucraina di quanto ammettano pubblicamente”. Il campanello d’allarme fa tanto rumore che qualche ora dopo lo stesso presidente Joe Biden deve annunciare che “rassicurerà”: “intende chiamare gli alleati per rassicurarli sul proseguire del sostegno americano all’Ucraina”, riporta l’agenzia Bloomberg secondo cui già oggi il presidente alzerà la cornetta dello Studio Ovale per telefonare ai leader della Nato. La mossa di Biden è legata anche alla misura approvata dal Congresso per evitare lo shutdown, il blocco del bilancio federale, ottenuta soltanto dopo aver escluso ulteriori stanziamenti per l’esercito ucraino. Eppure in queste telefonate Biden forse non potrà evitare di commentare con i partner quanto riportato da Politico: il report “sottolinea che la corruzione potrebbe indurre gli alleati occidentali ad abbandonare la lotta dell’Ucraina contro l’invasione russa e che Kiev non può rimandare lo sforzo anti-corruzione”. Il documento pubblicato da Politico è la versione riservata di una relazione pubblica, di 22 pagine, già divulgata senza troppo clamore un mese fa dal Dipartimento di Stato Usa. Questa versione riservata, appunto, è ben più lunga e contiene molti più dettagli sugli obiettivi egemonici di Washington in Ucraina: “Dalla privatizzazione delle banche all’intervento sulle scuole per l’insegnamento dell’inglese, fino a traghettare l’esercito ucraino verso l’adozione di protocolli Nato”. Scrive Politico: “Quando si tratta di Kiev, ‘ci sono alcune conversazioni oneste che avvengono dietro le quinte’, ha detto un funzionario americano che ha familiarità con la politica ucraina”.

E al Congresso rimane la grana Kevin McCarthy, lo speaker della Camera che in queste ore, dopo lo shutdown evitato escludendo dall’accordo salva-bilancio nuovi fondi a Kiev, rischia la presidenza dell’assemblea. Matt Gaetz, estrema destra repubblicana, fedelissimo di Trump e forse più trumpiano dello stesso ex presidente, se la ride: “McCarthy ha stretto un accordo segreto con Biden sui fondi per l’Ucraina”. Ed è questo il motivo, spiega Gaetz, per cui lui non ha ancora presentato l’annunciata mozione per sfiduciare McCarthy: “I repubblicani potrebbero votare in modo differente sulla mozione di sfiducia dopo aver sentito quello che lo speaker ha da dirci sul suo accordo con Biden”.

Intanto, dopo l’alt del Congresso, al Pentagono rimangono solo poco più di 5 miliardi di dollari per inviare armi all’Ucraina, rivela il Wall Street Journal, sottolineando che “se le forniture americane all’Ucraina continueranno alla velocità attuale, il Pentagono ha sei mesi prima di esaurire le scorte”. Un altro argomento per le telefonate di oggi.

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GEORGIA - Secondo il Servizio di sicurezza dello Stato della Georgia (SUS), tre cittadini serbi del CANVAS, il gruppo di formazione sulla rivoluzione colorata finanziato dagli Stati Uniti, sono arrivati ​​in Georgia la settimana scorsa e hanno incontrato gli attivisti locali in un hotel di Tbilisi per insegnare loro come "rovesciare il governo". con mezzi violenti”. La conferenza di 4 giorni finanziata dall'USAID è stata organizzata da "Canvas-Georgia" e dall'East-West Management Institute.

Le “azioni distruttive e illegali” avrebbero preso di mira il governo, i servizi di sicurezza e la Chiesa ortodossa, utilizzando tecniche come blocchi stradali e allestendo accampamenti di protesta davanti agli edifici governativi, ha affermato il SUS. Secondo l'agenzia di sicurezza, gli attivisti di CANVAS hanno anche mostrato esempi di come invadere il parlamento, mettere offline i servizi di radiodiffusione e rovesciare il governo.

Interrogati dal SUS il 29 settembre, Sinisa Sikman, Jelena Stoisic e Slobodan Djinovic avrebbero "cercato di mascherare il vero motivo della loro permanenza in Georgia" e hanno fornito testimonianze che contraddicevano le prove ottenute dagli investigatori. Il trio ha lasciato la Georgia il giorno successivo.

Commentando il rapporto SUS, il leader del partito al governo Sogno georgiano, Irakli Kobakhidze, ha detto lunedì ai media locali che gli Stati Uniti dovrebbero spiegare perché stanno finanziando possibili disordini in Georgia.
https://georgiatoday.ge/sssg-trainings-for-revolutionary-scenario-were-held-in-tbilisi-under-the-usaid-program/

Laura Ruggeri.

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Quotidiano la Sicilia, 2 Ottobre 2023

"Dopo alcuni casi di morti sospette verificatesi a Ragusa emerge con sempre maggiore prepotenza il ruolo dei vaccini."

Con un ritardo di tre anni, a richiamare l'attenzione sui meccanismi di interazione del profarmaco ad mRNA non sono solo più i negazionisti no vax - quelli che meritavano la morte - ma anche giornali e talora istituzioni.
Forwarded from Andrea Zhok
Nel 1991, alla dichiarazione d'indipendenza, lo stato ucraino contava su 51 milioni di cittadini. Nel 2014, con il colpo di stato di Maidan la popolazione era di 44 milioni di abitanti.
Oggi, ottobre 2023, l'Ucraina conta 23,7 milioni di abitanti. Quelli che mancano all'appello sono per la maggior parte rifugiati o emigrati volontariamente all'estero, cui si aggiungono - secondo le stime più aggiornate - intorno ai 300.000 morti in guerra (il che vuol dire almeno un milione di feriti gravi e mutilati).

Le infrastrutture, la produzione agricola e gli apparati industriali ucraini sono devastati.

L'intero sistema statale sopravvive soltanto grazie alla costante iniezione a perdere di capitali occidentali.

Di fronte a questo quadro ricordo le surreali discussioni dei primi giorni e settimane di guerra.

Ricordo uno scambio di battute avuto su La7 in un Talk Show con un ambasciatore e con il conduttore del medesimo.
L'ambasciatore (o ex ambasciatore, non ricordo), alle raccomandazioni di cercare il più rapidamente possibile la strada di una tregua e della trattativa rispondeva testualmente che era "troppo presto", che bisognava lasciar fare agli eserciti.
Il conduttore, alla sollecitazione a prendere sul serio la piattaforma di proposte russe (ripristino accordi di Minsk, neutralità ucraina senza ingresso nella Nato, statuto amministrativo speciale delle regioni russofone all'interno dello stato ucraino) rispondeva stizzito che uno stato sovrano aveva il diritto di decidere se entrare o meno nella Nato.

Ora, senza neanche provare ad entrare nelle contraddizioni, nelle bugie, nei doppiopesismi, una sola cosa mi chiedo. Mi chiedo se tutta questa gente che dall'inizio ha soffiato in tutti i modi sul fuoco del conflitto, adducendo come giustificazione la necessità umanitaria di "aiutare gli ucraini" ha riflettuto per un minuto sulle proprie responsabilità.

Poche settimane prima del 24 febbraio 2022, e di nuovo alcune settimane dopo l'inizio del conflitto ci furono tornate di trattative per ottenere una risoluzione politica del contenzioso; in entrambi i casi il rifiuto venne da parte americana (non ucraina, americana a nome dell'ucraina).

Quello che non posso non chiedermi è se questa gente ha mai messo a confronto mentalmente cosa sarebbe stata l'Ucraina se quegli accordi fossero stati firmati con quello che è oggi.

Da un lato avremmo avuto un paese neutrale, capace di commerciare in tutte le direzioni a est e ovest, con le province a maggioranza russa dotate di uno statuto simile a quello del nostro Trentino.

Dall'altro lato abbiamo un cumulo di macerie svuotato della popolazione più giovane e attiva.

E in mezzo le vostre campagne h24 di menzogne guerrafondaie.

Ecco, ora per piacere, diteci di nuovo che lo avete fatto per l'inderogabile dovere umanitario di aiutare la popolazione ucraina; diteci che l'Europa si è svenata e ha compromesso il proprio futuro industriale, per il bene superiore dell'autonomia ucraina.
Spiegateci una volta di più come voi eravate dalla parte del bene e dell'umanità, e tutti gli altri erano abietti putiniani.
Forwarded from Piccolenote
🚨🇩🇪NEWSWEEK: DALLA GERMANIA I VERI RISCHI PER IL MONDO

IL NORD STREAM 2, IL CRIMINE IGNORATO

Sul futuro della Germania pesa quanto accaduto al Nord Stream 2. Scrive Amar: “La Germania ha ignorato il sabotaggio dei suoi gasdotti Nord Stream, un’infrastruttura costosa e strategica...

“Che si consideri giusto o sbagliato far saltare in aria il Nord Stream, non è usuale che un governo chiuda un occhio su un simile attacco. Far finta di niente e continuare a sostenere massicciamente il Paese da cui è arrivato [l’attacco] è straordinario”...

“Eppure il Nord Stream è solo la punta dell’iceberg. La brusca transizione energetica della Germania sta facendo aumentare drasticamente i costi per l’economia e le famiglie”.

“La Germania moderna – annota infatti Amar – è strutturata su un principio semplice: importare materie prime ed energia, aggiungervi manodopera e tecnologia e vendere i prodotti risultanti. Se si toglie dal mix l’energia a prezzi competitivi, il modello crolla. Parlare di ‘deindustrializzazione‘ sembrava esagerato un anno fa. Ora è la nuova normalità”...🇩🇪🚨


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🟥 https://bit.ly/3LJBktq 🟥
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Campi Flegrei proviene dal greco, letteramente "campi ardenti".
La zona che copre una vasta area a nord-ovest della città di Napoli, infatti, è un supervulcano, con una caldera vasta 15 km2, in parte ricoperta dal mare.
In questo contesto, gli sciami sismici dovuti alla risalita di gas non sono un'eccezione e le popolazioni locali ci convivono da millenni.

Il preambolo per trasmettere che i fenomeni di questi giorni non preannunciano un'immimente eruzione e che, proprio per questo, le istituzioni non dovrebbero pensare unicamente a piani generali di evacuazione in previsione di scenari apocalittici.

Francesco Santoianni, già funzionario della protezione civile, lo denuncia da 40 anni.
Alle popolazioni occorre dare risposte nelle singole situazioni di crisi -anche quelle minori- e non solo approntare un piano di evacuazione totale (annunciato da decenni).

Evidentemente, anche in questo caso a farla da padrone sono politiche del terrore, incapacità, inefficienze e interessi.

Rapporto a cura di F.Santoianni
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🎥 https://www.youtube.com/watch?v=zItOedyFyrY

Dietro alle false premesse emergenziali di sicurezza, efficienza e sostenibilità ambientale, avanza ovunque in Italia, lungamente architettato e finanziato, il progetto delle città nuove, le Smart cities del Capitalismo della sorveglianza, della società del controllo e del disciplinamento sociale.

⚠️ Una "nuova frontiera", come la definisce Cassa Depositi e Prestiti, dove sperimentare in ogni ambito nuove politiche pubblico/private, dalle videocamere alla profilazione individuale, dalle ZTL alla telemedicina, dalle smart-community del novello city user fino alla premialità del Diritto e dei servizi.

Ma non demordiamo! Le incongruenze, il carattere anti popolare e autoritario del progetto iniziano a risultare evidenti e ovunque si moltiplicano iniziative di contrasto alla prossima distopia urbana. Da Trento alla campagna internazionale del 7 ottobre, fino alle mobilitazioni dei prossimi mesi: riparta la lotta! 🔥

🎥 Ringraziamo per il video il Coordinamento Nazionale contro le Smart Cities e l'amico e attore "Fritz" Guerra, che sarà nostro ospite a Milano domenica 22 (presto ulteriori dettagli)

https://t.me/canalemiracolomilano
miracoloamilano@protonmail.com
Forwarded from La terza ROMA
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Il quotidiano"La Repubblica" noto per la sua feroce propaganda anti russa e il continuo utilizzo di fake news pubblicava un articolo dove diceva che la città di Melitopoli viveva nel terrore. I miliziani ceceni avevano quasi introdotto la Sharia e i cittadini vivevano nel terrore.
Siamo andati a vedere con i nostri occhi e non abbiamo visto niente di tutto questo. Anzi la città nonostante la tanto decantata controffensiva ucraina sta tornando alla normalità e soprattutto non c'è nessun problema religioso e né "terrore" creato dalle milizie cecene.

https://t.me/terzaroma
Viviamo probabilmente l'epoca più assurda, oscura della storia. Un oscurantismo censorio di questo genere, con così poche reazioni avverse, onestamente neanche nelle peggiori dittature. Oscurantismo censorio che si va a saldare con un'ignoranza spaventosa, con la sempre più diffusa incapacità non solo di comprendere un testo scritto, ma di riconoscere le più elementari figure retoriche di ironia e sarcasmo (e io, per dire, mi ci vado a scontrare tutti i giorni).

Oggi praticamente non c'è più alcuna differenza tra il dire una frase razzista e il citare una frase razzista per sfotterla o stigmatizzarla. Facebook ad esempio non fa alcuna differenza tra le due cose, ti blocca comunque.

Io non so se ci si rende pienamente conto di quanto questo sia folle e pericoloso. La polemica del giorno è contro una cantante che cita, anche piuttosto banalmente, una serie di frasi fatte per sfotterle e viene trattata come se quelle frasi fossero affermazioni sue.

Alberto Scotti.

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Un personaggetto affidabile.

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Leggere sui libri come si manifesta un regime è una cosa, ma viverlo è scioccante. L'omertà diventa legge, l'indifferenza virtù, il conformismo - il timore di essere esclusi dalla cerchia degli individui rispettabili - si sostiuisce alla coscienza. Qualsiasi ingiustizia diventa giustificabile ricorrendo alle formule più varie (è sempre successo, poteva andare peggio, la cosa non riguarda me...). E la cosa agghiacciante è che tutto questo può traformarsi in abitudine.

Adalberto Gianuario.

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Ucramina

Caro Ministro Antonio Tajani, noto che ha pubblicato le foto del premio ricevuto da Zelensky per avere dato il suo contributo alla distruzione dell'Ucraina. Siccome la controffensiva ucraina - invocata, armata e finanziata anche da lei - è un fallimento spaventoso, volevo chiederle, gentilmente e rispettosamente, quando pensa di dare questo annuncio ufficiale agli italiani.
Caro Tajani, in quale data il ministro degli Esteri italiano annuncerà che la controffensiva ucraina è stata il più grande fallimento della storia universale con decine di migliaia di giovanissimi ucraini morti per non conquistare niente mentre la Russia diventa sempre più ricca grazie al petrolio ed equipaggiata con armi sofisticatissime che sopravanzano persino quelle della Nato, e l'Unione europea in recessione?
Caro Tajani, mi auguro di non averla disturbata troppo. Ma sono certo che avrà la sensibilità di capire che, a causa della guerra che lei sta alimentando senza fare niente per la pace, l'Ucraina è diventata un cimitero a cielo aperto e che l'Italia ha un piede nella fossa.
So che lei non è avvezzo a ricevere queste domande perché il sistema dell'informazione sulla politica internazionale in Italia è corrotto fino al midollo, ma capirà che, nelle democrazie liberali, le domande che il giornalismo mainstream sarebbe tenuto a fare sono proprio queste.
Grato dell'attenzione, le giunga la bella noitizia che Mario Draghi l'ha candidata al premio finale per la distruzione totale dell'Ucraina. Il premio si chiama: "Ucramina" ed è stato progettato per ricordare tutti i bambini ucraini e russi uccisi anche grazie all'ottavo invio di armi da lei orgogliosamente sbandierato in queste ore.
Bravo, Tajani, continui così.

Alessandro Orsini.

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Al momento Telegram è la piattaforma social più efficace e affidabile per informarsi.
Funziona come una newsletter e consente la rapida divulgazione di contributi scritti, video e di fotografie.
Ad oggi non sembra risentire troppo della crociata censoria occidentale e la circolazione dei contenuti è direttamente proporzionale al seguito del canale.
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Ad oggi è lo strumento principe per intaccare il muro di menzogne eretto dagli sgherri della Nato per tenere le coscienze delle persone a debita distanza dai fatti e dalle analisi che consentono di unire i puntini.
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Le inquietanti rivelazioni dei Twitter Files ci confermano una volta di più che Telegram rimane l'unica piattaforma in grado di garantire alle notizie non filtrate e alle analisi non allineate, una circolazione adeguata al numero di persone che seguono il profilo.
Pertanto vi invito ad unirvi al canale e possibilmente a farlo girare.

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Oramai non si degnano neanche più di fingere, agiscono alla luce del sole.

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Questi due fenomeni mascherati hanno vinto lo stesso premio che fu dato al guerrafondaio Obama per la "pace" (e già da questo si dovrebbe capire il significato politico di queste pagliacciate).
Si vince se si è affidabili, conformi, asserviti.
La museruola è il simbolo per eccellenza della sottomissione, dell'accettazione delle nuove regole di comportamento. Il messaggio neanche troppo subliminale è chiaro: se sei dei nostri, vinci e fai carriera, se ti opponi, sei socialmente morto.
Questi due grotteschi personaggi sono in realtà due performer artists che descrivono meglio di mille parole, cosa ci si aspetta dai cosiddetti scienziati: fornire pezze d'appoggio alle decisioni politiche in cambio di soldi, potere e gloria.
Se servi a tavola con fanatismo zelante, avrai le porte del paradiso spalancate, se ti opponi, il minimo che ti possa capitare, è un bel linciaggio mediatico sulla pubblica piazza.

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Forwarded from Lettera da Mosca
NAGORNO KARABAKH- Gli ex leader dell’autoproclamata Repubblica dell’Artsakh, Ghukasyan e Sahakyan, e l’ex presidente del Parlamento Ishkhanyan sono stati arrestati dal Servizio di sicurezza dell'Azerbaigian.