Giorgio Bianchi Photojournalist
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Nel mese di giugno, Kevin McKernan ha tenuto una conferenza presso l'Fda nella quale ha presentato un suo fondamentale lavoro.
Il genetista, tra l'altro vaccinista, ha trovato all'interno dei vaccini ad mrna dei contaminanti di DNA. Cioè, il DNA che viene utilizzato per produrre l'rna poi iniettato alle persone è stato trovato a livelli estremamente alti.
Lo stesso lavoro è stato riprodotto da diversi genetisti.

Si tratta di un segnale pericolosissimo. Se dentro ci sono filamenti di DNA che codificano per la spike, questi una volta inoculati potrebbero andare a finire ovunque.

Non so se i colleghi si rendono conto di ciò di cui si sta parlando: questa è una catastrofe.
Sono due anni che vado dicendo non siano stati fatti i test di genotossicità ma con questi livelli di contaminazione del DNA non servono neanche. Diventa evidente cosa ciò comporti.


Giovanni Frajese, Radio Radio, 27 Settembre 2023
Nessuno e sottolineo NESSUNO ha colto la vera tragedia dietro 'sto fatto dell'esselunga. Mo' succede che i nobili, delicati e raffinati piddini per boicottare il supermercato neo fascio sovranista, andranno a fare la spesa altrove. Metti che finiscono all'Eurospin e si trovano faccia a faccia, putacaso, con un povero, con un rider, con un muratore. Quelli non hanno mai visto soggetti così ed è capace che per lo spavento ci restano secchi. Io sono preoccupatissimo.

Alberto Scotti.

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Forwarded from Vi racconto la Russia
L'Università di Alberta in Canada ha chiuso la Fondazione di beneficenza Yaroslav Gunka! Sì, sì, lo stesso nazista che l'altro giorno è stato applaudito dal Parlamento canadese. Si scopre che quest'uomo delle SS ha donato fondi per lo studio della storia ucraina all'università.

Insomma questo stava tanto bene rifugiato in Canada, chi glie l'ha fatto fare a incontrare quei due pagliacci al parlamento canadese, adesso si è sputtanato in tutto il mondo e gli toccherà come minimo spostarsi in Sud America...

Alla fine degli anni quaranta si stabilirono in Sud America fino a 10-15mila nazisti, un po' di banderovzy li dovrebbe ancora trovare.

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Oggi è morto un noto giornalista televisivo. Aveva lavorato in una delle redazioni che in questi anni ha respinto più violentemente qualsiasi forma di dibattito sui vaccini. In un messaggio del 22 febbraio su Facebook scriveva di essersi dovuto rivolgere al pronto soccorso neurologico una settimana dopo la quarta dose. In uno degli ultimi messaggi, datato 22 maggio, scriveva di 'sospettare seriamente' che la sua malattia sia da collegare al vaccino. Se qualcuno dei tanti colleghi che oggi piange la sua morte volesse anche onorarne la memoria, provando ad indagare su quello che evidentemente è stato il suo ultimo sospetto, io e tanti altri colleghi saremo disponibili a fornire informazioni e contatti utili a questa ricerca.

Adalberto Gianuario.

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NEW YORK TIMES

“Presi 300 kmq più di Kiev”. La mini-offensiva è di Mosca
GUERRA IN UCRAINA - “Le parti combattono per posizioni rimaste le stesse per mesi”. Stoltenberg: “Le forze ucraine avanzano”

DI GIAMPIERO CALAPÀ

Il risultato di questi mesi segnati, in Italia, da abbondante retorica sulla controffensiva eroica di Kiev? “Mentre l’Ucraina ha ottenuto piccoli avanzamenti al Sud, la Russia ha conquistato complessivamente più territorio, soprattutto nel nord-est”: non lo scrive la Pravda, ma – udite, udite – il New York Times. “Entrambe le parti stanno combattendo per posizioni che sono rimaste le stesse per mesi”. Niente di nuovo sul fronte orientale, verrebbe da dire. E, a fronte dei fiumi di inchiostro sprecati da gran parte della stampa italiana per convincerci della potenza dell’offensiva ucraina con toni da Istituto Luce dell’Italia fascista, il New York Times specifica: “Sommando gli avanzamenti di entrambe le parti, la Russia ora controlla quasi 200 miglia quadrate (circa 320 chilometri quadrati, ndr) in più di territorio in Ucraina rispetto all’inizio dell’anno”.

Il segretario generale della Nato a Kiev
Mentre l’articolo del Nyt faceva il giro del mondo, ieri il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg è volato a Kiev per continuare, vicino a Zelensky, anche la guerra di propaganda: “Le forze ucraine stanno avanzando, stanno guadagnando gradualmente terreno”. Stolteberg ha continuato a promettere a Kiev l’ingresso nella Nato: “L’ultima volta che sono stato qui, in aprile, abbiamo discusso dei nostri preparativi per il vertice dell’Alleanza e dei vostri preparativi per la controffensiva. Oggi le vostre forze stanno andando avanti. Più l’Ucraina diventa forte, più ci avviciniamo alla fine dell’aggressione russa: la Russia potrebbe deporre le armi e oggi la guerra sarebbe finita. Kiev non ha questa opzione. La resa dell’Ucraina non significherebbe la pace”. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha colto la palla al balzo: “Abbiamo dimostrato che l’adesione di Kiev alla Nato sarebbe naturale e rafforzerebbe l’Alleanza, è solo questione di tempo”.

Putin: “Stiamo creando armi nucleari avanzate”
Dall’altra parte della barricata di propaganda, invece, il presidente russo Vladimir Putin ha arringato i lavoratori dell’industria nucleare della società statale Rosatom: “La Russia sta lavorando alla creazione di armi nucleari avanzate in grado di mantenere l’equilibrio strategico nel mondo”. Un avvertimento che sa di nostalgismo per i vecchi tempi della guerra fredda, a cui poco dopo segue l’annuncio del Cremlino: Mosca aumenterà nel 2024 la spesa per la Difesa. Il portavoce Dmitry Peskov lo definisce un aumento “assolutamente necessario poiché viviamo in uno stato di guerra ibrida che è stata scatenata contro di noi e per non parlare poi dell’operazione militare speciale in Ucraina che richiede costi elevati”. E come ulterirore provocazione a Kiev e all’Occidente Putin ha deciso di istituire il 30 settembre la giornata della “Riunificazione con le regioni ucraine” ora in parte o interamente sotto il controllo di Mosca, ovvero le repubbliche autoproclamate di Donetsk, Zaporizhzhia, Lugansk e Kherson. Il presidente russo può contare poi anche sulla rinnovata fedeltà del sanguinario leader ceceno Ramzan Kadyrov, ricevuto al Cremlino ed elogiato da Putin per “la situazione positiva della regione e per il buon lavoro svolto sempre in collaborazione con il governo di Mosca”.

Attacco interno a Belgorod
In Russia però c’è anche chi a Putin tenta di opporsi, come i combattenti della “Legione libertà della Russia”, che hanno annunciato di essere entrati nella regione di Belgorod. “Continuiamo a ripulire la nostra casa dalla sporcizia di Putin – hanno scritto sui loro canali social –, la battaglia è in corso” contro le guardie di frontiera e le forze di sicurezza russe. Ma informazioni certe e più precise su questo focolaio interno alla Russia ovviamente non ce ne sono.

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Forwarded from Giubbe Rosse
UCRAINA - Una grande colonna militare di veicoli corazzati della NATO è entrata in Ucraina dalla Polonia. C'erano veicoli corazzati, carri armati, unità di artiglieria semoventi. (via Lukyluke31)

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Forwarded from la fionda📗
La fonte occulta del potere
Alberto Bradanini

Più si getta uno sguardo critico nelle intercapedini del potere, più si diviene consapevoli del dominio di una narrazione esterna sia alla logica che all’esperienza dell’essere umano. Più si penetra nella cupezza di tali labirinti, più si comprende che l’obiettivo di tale narrazione è la (de-)formazione della coscienza umana. Sono pochi a vantare un’esperienza… Continua... 👇
https://www.lafionda.org/2023/09/29/la-fonte-occulta-del-potere/

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Come era prevedibile, l'unico posto che è saltato dopo lo scandaletto canadese (standing ovation a una SS in Parlamento, bazzecole) è quello dello speaker della Camera, che con invidiabile disciplina di Partito si è beccato la pallottola per tutti e si è dimesso. Chapeau, io mi sarei portato tutti appresso. Trudeau se l'è cavata con un discorso contrito nel quale ha chiesto scusa a tutti: canadesi, ucraini, polacchi, ebrei, comunità LGBT, Roma, disabili, insomma a tutti i gruppi di vittime del nazismo. O meglio, quasi tutti, perché a due gruppi non ha chiesto scusa: ai perseguitati politici (certo, di ogni colore, ma sappiamo qual era il colore predominante delle attenzioni naziste) e ai bielorussi e ai russi. Loro, le pallottole di Hunka, ammesso ne abbia poi veramente sparate (magari ha passato due anni e mezzo imboscato in fureria, che ne sappiamo noi), se le meritavano tutte, e del resto è per questo che è stato portato in Parlamento ed è stato applaudito: perché ha combattuto contro "i russi", che per di più, ma questo lo speaker non lo ha detto anche se aleggiava nell'aria, erano pure sovietici, cioè comunisti. E noi, si sa, siamo sempre stati in guerra contro i russi e i comunisti, e questa è l'occasione per pareggiare i conti. Pare un discorso nazista? Lo è, ed è esattamente il discorso che stiamo facendo a ovest, non solo nel Parlamento canadese dove sono stati solo un po' più scemi di quanto avrebbero dovuto, o hanno semplicemente anticipato troppo i tempi. Magari tra due-tre mesi l'idea che un nazista può essere celebrato a patto che abbia sparato solo ai russi avrebbe potuto funzionare, e del resto c'è chi la difende anche adesso; lo stesso Trudeau ha detto che la cosa importante, in tutta questa storia, è non dare occasione ai russi di fare propaganda, non che si è applaudito l'eroe della crociata contro il bolscevismo. Perché nella loro malignità potrebbero approfittare del fatto che un nazista è stato applaudito nel Parlamento canadese per dire che nel Parlamento canadese hanno applaudito un nazista, e questo è inaccettabile.
La storia, ad ogni modo, non è finita per niente. Marc Miller, il Ministro per l'Immigrazione, i Rifugiati e la Cittadinanza, ha ammesso che il Canada ha avuto qualche problema con l'immigrazione nazista, dichiarando che "il Canada ha una storia davvero buia con i nazisti" e che "c'è stato un punto nella nostra storia in cui era più facile entrare come nazisti che come ebrei" (qui un buon articolo: https://www.cp24.com/news/canada-s-nazi-debacle-renews-calls-to-examine-history-including-war-crime-records-1.6580440). Da più parti gli si chiede di desecretare una volta per tutte l'intero rapporto della Commissione Deschênes, in modo da sapere una volta per tutte come questa gente è entrata e chi di loro aveva commesso crimini. Bontà sua, ha detto che è una cosa che si potrebbe fare, però certo è una difficile e complicato. Immagino, visto il ruolo ricoperto dalla signora in blu che applaudiva alle spalle di Trudeau, Zelensky e signora.

Francesco Dall'Aglio.

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Forwarded from In Telegram Veritas
Anche Volkswagen ferma la prodizione delle auto elettriche: inizia il funerale della mobilità con la spina

Si ferma ls produzione di alcuni modelli elettrici del colosso numero due della produzione delle auto a livello mondiale.

"Gli stabilimenti che producono i modelli in questione verranno chiusi per due settimane. Questa le decisione dei vertici al momento. Nel frattempo, si valuterà sul da farsi, ossia se riprendere o meno l’attività alla fine di questo periodo di stop."

Non si illudano, dopo il periodo di stop, nello stabilimento di Zwickau, giocheranno a freccette.

investireoggi.it

🔗 In_Telegram_Veritas
Karl Kraus, che diagnosticò e denunciò il ruolo tossico svolto dal giornalismo nel fomentare la prima guerra mondiale, scrisse: " Come viene governato il mondo e portato alla guerra? I diplomatici mentono ai giornalisti e credono a queste bugie quando le vedono stampate". I diplomatici del secolo scorso esercitavano molto più potere di quanto non abbiano oggi, giocavano ancora un ruolo centrale nella definizione della politica estera, non esistevano think tank. Kraus ha usato il termine "Katastrophe der Phrasen" (Catastrofe dei cliché) per descrivere come l'uso di cliché e stereotipi da parte dei giornalisti e nel linguaggio quotidiano porti alla guerra. I cliché più duraturi e fuorvianti sulla Russia sono il prodotto del razzismo e dell’ignoranza occidentale riguardo al Paese. Quando i russi vengono razzializzati come “asiatici” per fomentare la russofobia in Ucraina e in Occidente, quando la Russia viene dipinta come un paese arretrato e barbaro, si può star certi che i venditori ambulanti di questi cliché non sanno quasi nulla della Russia. L'orwelliano "L'ignoranza è forza" avrebbe dovuto mantenere le masse cieche e il Partito al potere, ma quando il Partito crede alle bugie che racconta alle masse, il risultato è la guerra e... la sconfitta. Sun Tzu disse: "Conosci il nemico e conosci te stesso in cento battaglie non sarai mai in pericolo. Quando ignori il nemico ma conosci te stesso, le tue possibilità di vincere o perdere sono uguali. Se ignori sia il tuo nemico che te stesso , sei sicuro di essere in pericolo in ogni battaglia ". L'ignoranza della Russia, della sua storia e cultura, non promette nulla di buono.

Laura Ruggeri.

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🎙L’intervista dell'Ambasciatore della Federazione Russa nella Repubblica Italiana, Alexey Paramonov, all’agenzia di stampa russa RIA Novosti

🔗 Leggere il testo intero

💬 Le relazioni tra la Russia e l’Italia stanno attraversando un momento drammatico. Roma ha aderito a tutte le possibili azioni anti-russe […] Per il momento Russia e Italia mantengono le relazioni diplomatiche ma il danno arrecato ai rapporti tra i nostri due paesi è enorme.

💬 La gran parte degli italiani si posiziona inequivocabilmente a favore del mantenimento di un rapporto amichevole con la Russia. Comprendono perfettamente che è soltanto perché l’Italia e gli altri paesi occidentali stanno inviando a Kiev grandi quantità di armi e di altri aiuti militari che il conflitto in Ucraina non accenna a concludersi.

💬 Sentiamo da Roma che Zelensky e il suo regime starebbero difendendo i principi cardine della civiltà europea e anche le radici antifasciste della Costituzione italiana. Ci tocca spiegare ai nostri interlocutori che, in realtà, Kiev professa l’ideologia dei criminali hitleriani e dei loro complici.

💬 L’informazione italiana di mainstream non fornisce informazioni esaustive sulla Russia [...] I media locali tacciono intenzionalmente in merito a quasi tutte le notizie relative all’agenda interna della Russia.

💬 Manca totalmente una narrativa, una spiegazione chiara riguardante le cause della crisi socio-economica in Italia che è provocata dal sovvertimento da parte dell’Occidente di un modello sostenibile di cooperazione economica tra la Federazione Russa e l’Unione Europea.

💬 I vertici italiani si sono espressi numerose volte contro la cancellazione della cultura russa. Eppure, nella realtà dei fatti le cose non vanno sempre bene.

#Ambasciatore #Intervista
Forwarded from la fionda📗
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Media is too big
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• I deliri e la mancanza di senso della realtà del consigliere presidenziale di Zelensky;

• lo spaventoso fallimento della controffensiva ucraina, che rappresenta il fallimento dell'operazione della Nato. Nato che, come affermato da Stoltenberg il 7 Settembre 2023 davanti alla commissione affari esteri del Parlamento europeo, si è insinuata in Ucraina dal 2014, non dall'operazione russa;

• la corruzione dei principali media italiani, che in questa guerra hanno fatto una scelta militante e che non possono raccontare i fallimenti ucraini e della Nato perché renderebbero al sole l'evidenza della follia dell'appoggio alle politiche del blocco occidentale.

Alessandro Orsini
Qui l'intero intervento.

(grazie a KasperCarlo per la segnalazione)
È stato dimostrato che il ministro della Difesa ucraino Reznikov (Ex, da più di 2 settimane) e la sua squadra hanno rubato almeno 1 miliardo di dollari dal bilancio statale; eppure è stato congedato con onore.
Di sicuro non ha rubato personalmente tutti questi soldi. Questi fondi si sono dissolti nelle tasche della sua grande “squadra” e della sua famiglia.

Facendo seguito a queste affermazioni, il presidente ucraino Zelenskyj, in un'intervista con i giornalisti occidentali, si è affrettato ad assicurare che Reznikov ha rubato denaro non ai contribuenti americani, ma solo ai contribuenti ucraini, il che significa che non è un grosso problema e certamente non dovrebbe disturbare l'Occidente. .

Giusto per sapere, a proposito, il ministro Reznikov ha recentemente acquistato una villa da 7 milioni di dollari a Cannes come piccolo regalo di nozze per sua figlia. A causa di questo acquisto e del trasferimento di 30 milioni di dollari su conti esteri, avrebbe rassegnato le dimissioni.

Tramite Laura Ruggeri.

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Si tratta della medesima Pfizer che tramite contratti secretati ha iniettato milioni di vaccini ad mNRA in tutto il mondo promettendo un'immunizzazione mai realizzata al prezzo di un costo altissimo di effetti collaterali?
È la stessa Pfizer condannata a risarcire famiglie nigeriane per i danni della sperimentazione non autorizzata del Trovan?

Nb.le lezioni organizzate dalla Pfizer si svolgeranno anche «nei corsi di giornalismo e nelle facoltà di Scienze della comunicazione».

https://www.lindipendente.online/2023/09/29/pfizer-italia-entra-nelle-scuole-e-nelle-universita-con-progetti-contro-la-disinformazione/
Forwarded from Lettera da Mosca
Putin ha firmato il decreto per la chiamata autunnale alla leva. Secondo il documento, coinvolgerà 130mila persone.
"Pfizer Italia entra nelle scuole e nelle università con progetti contro la disinformazione"
(L'Indipendente)

Non c'è limite al peggio. La multinazionale farmaceutica, responsabile di una lunga, lunghissima lista di frodi, marketing illegale, tangenti e non per ultima la tragica campagna pseudo-vaccinale C19 (che non si arresta), sbarca ora tra i banchi di scuole e università.

👉 A darne notizia è il suo direttore della comunicazione in Italia, Biagio Oppi, che durante un'intervista rilasciata a Italpress ne ha svelato gli obiettivi: "fare debunking, quindi di smentire le notizie, operando alla radice" e "portare strumenti per una migliore alfabetizzazione medico scientifica di studenti e professori", anche "nei corsi di giornalismo e nelle facoltà di Scienze della comunicazione".

👉 Nonostante il progetto non compaia in alcuna comunicazione ufficiale, a darne conferma alla redazione de L'Indipendente è stata la Fondazione Media Literacy, che assieme alla Fondazione Golinelli sarà partner del colosso farmaceutico.

👉 La Fondazione ha anche specificato che "fino ad ora non è stato reso pubblico su richiesta della stessa Pfizer", e ha inoltre aggiunto che maggiori dettagli verranno resi noti durante il Festival del Digitale Popolare che si terrà tra il 6 e l'8 ottobre a Torino.

Quanti saranno gli istituti coinvolti? Privati, o anche pubblici? Servirà attendere qualche settimana per scoprirlo.

L'assassino, si dice, torna sempre sul luogo del delitto, e in questo caso lo fa vestendo non i panni del falso dottore, ma quelli del propagandista e dell'accademico corrotto, con la continua complicità di governi, istituzioni internazionali ed enti regolatori.

https://t.me/canalemiracolomilano
miracoloamilano@protonmail.com