Giorgio Bianchi Photojournalist
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Notizie e analisi sull'attualità e la geopolitica.
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Forwarded from Laura Ru (Laura Ru)
Che il tecno-fascismo sia espressione del totalitarismo neoliberista non e' una tesi priva di fondamento che ho partorito io ieri sera. Esiste un'ampia letteratura in merito alla relazione tra fascismo politico e liberismo economico. Per chi avesse tempo e voglia di approfondire, questo testo e' un ottimo, anche se non facile, punto di partenza: Ishay Landa, "The Apprentice’s Sorcerer: Liberal Tradition and Fascism." Per chi non avesse tempo, ecco un articolo di facile lettura https://www.counterpunch.org/2020/10/14/liberalism-and-fascism-partners-in-crime/ Mi scuso se non ho riferimenti bibliografici in italiano, io vivo all'estero e le mie fonti sono in lingua inglese. In italiano conosco "Controstoria del Liberalismo" di Domenico Losurdo e lo consiglio vivamente. Ricordo anche che il fascismo e il nazismo non avrebbero potuto controllare e dirigere le masse in senso anti-socialista senza avvalersi del totale controllo di radio e cinema, due mezzi di comunicazione di massa che in una societa' in cui la lettura era appannaggio di pochi, potevano meglio dei giornali veicolare l'ideologia dominante.
Forwarded from la fionda📗
Noi eravamo convinti che le ore di luce iniziassero a diminuire a partire dal solstizio d'estate, ma evidentemente ci sbagliavamo. E se non credete all'ANSA, siete negazionisti degli equinozi!

🔴 Se anche tu ti ricordi che le giornate hanno sempre iniziato ad accorciarsi dal 21 giugno, entra in t.me/lafionda
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Forwarded from Laura Ru (Laura Ru)
La chiusura del cerchio. La patetica marionetta Trudeau, tanto amata da Soros e Schwab, applaude con Zelensky il 98enne canadese di origine ucraina Yaroslav Hunka, veterano della famigerata divisione "Galizia", divisione delle Waffen SS, a cui il parlamento canadese ha tributato onore. Il video dell'applauso e' agghiacciante. Lo sdoganamento del nazifascismo prosegue senza ostacoli. Del resto che cosa potevamo mai aspettarci da un paese in cui Christya Freeland e' vice-primo ministro? https://t.me/IntelRepublic/28228
Forwarded from Laura Ru (Laura Ru)
Solo dopo le proteste di varie organizzazioni ebraiche, alcuni membri del parlamento canadese, incluso il presidente della Camera, si sono scusati per aver applaudito Yaroslav Hunka, canadese di origini ucraine che aveva combattuto nella divisione Galizia delle SS. Apparentemente non conoscevano i trascorsi e le simpatie politiche di questo veterano. La celebrazione dei nazisti va bene solo se avviene in Ucraina, perche' al pubblico occidentale si puo' raccontare che nessun rigurgito nazista esiste in Ucraina e che a sostenere il contrario e' solo la propaganda russa e filo-russa. @LauraRuHK
🇨🇦🇺🇦 Beh, questo è imbarazzante!

Il presidente del parlamento canadese ha avuto appena il tempo di assumersi la piena responsabilità di aver invitato il veterano delle SS Yaroslav Hunka (dicendo che Trudeau e Zelenskyj non avevano nulla a che fare con ciò), quando i giornalisti hanno trovato un post di venerdì della nipote del nazista, Theresa Hunka.

"Dedo sta aspettando Trudeau nella sala dei ricevimenti e
Zelenskyj" - recita la didascalia

Sembrerebbe che questi due non solo abbiano applaudito il nazista in parlamento, ma abbiano anche avuto un incontro personale con lui...

Tramite Laura Ruggeri.

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Forwarded from Laura Ru (Laura Ru)
I liberali canadesi che hanno tributato un'ovazione al veterano ucraino delle SS, dopo l'attacco delle organizzazioni ebraiche, si affrettano a pentirsi e a giustificarsi. Allo stesso tempo fingono di essere degli ingenui che presumibilmente non avevano idea di chi stessero applaudendo.
Jason Czerniak, noto avvocato canadese e blogger liberale, è uno di loro. Scrive: "Ero in Parlamento durante il discorso di Zelensky. Quando è stato presentato il presunto eroe di guerra, mi sono alzato in piedi e ho applaudito. Avevo pensato che fosse un partigiano che combatteva l'occupazione comunista dopo la Seconda guerra mondiale. Ora ho appreso che era un volontario delle SS e sono disgustato".
Già, l'ingenuità in persona! Finge di non sapere chi fossero questi "partigiani"-Banderiti e cosa facessero, massacrando interi villaggi.
Czerniak conclude: "Come ebreo sono stato uno di quelli che, senza saperlo, ha applaudito un soldato nazista, difficilmente posso immaginare un momento più imbarazzante. Qualcuno deve assumersi una seria responsabilità per questo. Tutti coloro che erano in quella stanza devono levarsi questa macchia".
Non basta ripulirsi la coscienza, signori! Smettete di sostenere il regime nazista di Kiev e il vostro governo, che giustifica le atrocità naziste - e anche in questo caso non otterrete una piena assoluzione. Ma almeno smettete di sporcarvi ancora di più! https://t.me/kornilov1968/19524
Forwarded from Giubbe Rosse
🇷🇸 DI NUOVO ALTA TENSIONE IN KOSOVO
Situazione di nuovo agitata in Kosovo e Metochia. Nel villaggio di Banjska c'è stato uno scontro a fuoco tra le forze del Kosovo e ignoti.
La parte albanese sostiene che in conseguenza dell'incidente un poliziotto è stato ucciso e altri due sono individui sono rimasti feriti. La sparatoria è iniziata dopo il tentativo di fermare due camion senza targa, che sarebbero entrati nella provincia nonostante il divieto di importazione di prodotti serbi.
Dalla mattina del 24 settembre il nord del Kosovo e della Metochia sono occupati dalle «forze speciali» che bloccano le strade, ispezionano le auto serbe e impediscono il passaggio delle ambulanze. La situazione è particolarmente difficile nel monastero di Banjska, che è stato invaso dalle «forze speciali del Kosovo». C'è un gruppo di 30 pellegrini provenienti da Novi Sad. Tutti loro si sono chiusi all'interno del tempio. Per tutto il giorno si sono sentiti degli spari.
Attualmente si hanno notizie di tre serbi uccisi, altri cinque sono detenuti. L'operazione continua: le «forze speciali» prendono d'assalto il monastero di Banjska e perquisiscono le case dei serbi. (Fonte: Rybar)

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Anthony Rota, lo speaker della Camera canadese, quello che ha invitato Hunka al Parlamento canadese e tutto orgoglione lo ha definito "un eroe ucraino e un eroe canadese" - vedi i miei post precedenti - ora cerca di salvarsi il posteriore così: https://www.ourcommons.ca/Content/Newsroom/Articles/Statement-Speaker-Sept24-E.pdf (allego il testo in foto). Intanto la sua carriera politica sta precipitando in fiamme e, devo ammettere, è un bellissimo vedere: varie associazioni ebraiche canadesi non hanno apprezzato moltissimo la faccenda (https://www.ctvnews.ca/canada/jewish-group-demands-apology-after-mps-honoured-man-who-fought-for-nazis-1.6575593?fbclid=IwAR1ZRwpG8vLaBWF6MUrtOzL6y93EP5dvUpCGvD1Gv_qhTcqGvHZVJux3QCU), che è già finita nella sua pagina Wikipedia (https://en.wikipedia.org/wiki/Anthony_Rota): "On September 22, 2023 he introduced and recognized Yaroslav Hunka, a former SS volunteer, as a war hero in the Canadian Parliament."

PS - sì, lo so che non si scrive "orgoglione", ma mi fa ridere molto.
Sulla questione di Yaroslav Hunka, di cui abbiamo parlato ieri, il governo canadese non ha ritenuto necessario rilasciare alcuna dichiarazione. Del resto cosa poteva dire? Non sapevamo di stare applaudendo un veterano delle SS che abbiamo definito eroe canadese? Siccome spesso la miglior difesa è l'attacco, Trudeau ha rilanciato con un discorso churchilliano in cui ha sostanzialmente chiamato il Canada alla guerra totale contro la Russia, mentre alla sua sinistra campeggiava "Slava Gerojam", la seconda parte del motto fascista dell'OUN poi ripreso dai nazionalisti moderni (foto). Del resto i debiti prima o poi si pagano, e sappiamo quanto influente la "comunità degli esuli" ucraina sia stata per la politica canadese.

Twitter ovviamente è esploso, ed è esplosa la difesa d'ufficio dei NAFO. Il povero vecchietto, dicono, non è mai stato condannato per atrocità o crimini di guerra (ormai il livello è "se ti sei arruolato nelle SS ma non ti hanno riconosciuto colpevole di qualcosa di specifico sei a posto"), era un povero ragazzo arruolato a forza, non aveva alternative e cose del genere. Non era per niente un povero ragazzo arruolato a forza, perché al di là del fatto che le SS non arruolavano a forza nessuno, in un breve scritto autobiografico scritto da Hunka stesso e pubblicato su un blog di veterani della 14a SS (le trovate qui, date anche un'occhiata ai link e ai banner, sono molto interessanti: https://komb-a-ingwar.blogspot.com/2011/03/blog-post_21.html) lui scrive esplicitamente di essersi arruolato volontario nel 1943. Il testo, ovviamente, è del tutto apologetico e descrive gli anni dell'occupazione nazista della sua cittadina, Berežany, come una specie di età dell'oro. Dopo avere accolto con gioia i soldati tedeschi ("Ми з радістю вітали німецьких воїнів") seguì purtroppo la delusione nello scoprire che i piani di Hitler per l'Ucraina erano molto diversi da quelli che avevano sognato loro. Ciononostante i due anni successivi furono i più felici della sua vita di studente al ginnasio, tra ragazze affascinati, amici allegri, belle serate e passeggiate in città che lo riempirono di tanto amore per la sua terra natale. Ma ogni sogno dura poco, ahimè. Nel 1943 si fa sempre più concreto il pericolo di dovere affrontare la controffensiva dell'Armata Rossa che sta per invadere il piccolo eden di Hunka e dei suoi "spensierati amici", e se i soldati tedeschi sono stati accolti con gioia quelli sovietici invece sono "звірів у людській подобі з червоною зіркою на лобі", "bestie in forma umana con una stella rossa sulla fronte". E dunque si è arruolato nella 14a "Galizien" insieme a tanti suoi compagni, "su invito del Comitato Centrale Ucraino" ("на поклик Українського Центрального Комітету"). Cosa poi abbia fatto fino al 1945 non lo dice, chissà come mai, ma la storia della 14a SS è abbastanza conosciuta e la si trova anche decentemente descritta su Wikipedia.
Hunka è inoltre citato due volte da Michael James Melnyk nel secondo volume del suo "The History of the Galician Division of the Waffen-SS", edito da Fonthill nel 2017 - un testo che non è apologetico, è proprio di propaganda filonazista mascherata, ovviamente, da anticomunismo, con tutti i topoi dell'onore e della giovinezza avventurosa tipici di questo genere di letteratura, che a leggerla pare che le SS fossero dei boy scout un po' scemotti mandati a combattere le orde del male e che il peggio che hanno fatto è stato sparare in aria a Capodanno. L'autore lo ringrazia, insieme ad altri veterani, per l'aiuto fornito nella stesura del volume.

Una biografia interessante, niente da dire. Però dai, non l'hanno condannato per crimini di guerra e "ha combattuto contro i russi", cosa che evidentemente basta per farti definire "un eroe canadese".

Francesco Dall'Aglio.

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La Grecia: il più grande successo dell'Euro.
Poveri fessi.

Eric Packer.

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L'ambasciatore polacco adesso si aspetta delle scuse ufficiali, dopo la genialata canadese del tributo al nazista ucraino, definito "eroe" per il semplice fatto di aver ammazzato dei russi, durante la Seconda Guerra Mondiale.
E gli antifascisti italici muti.

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🎙️ Intervento del Ministro degli Affari Esteri della Federazione Russa Sergey Lavrov al dibattito politico generale della 78a sessione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite

📍New York, 23 settembre 2023

Punti chiave:

• Nostro pianeta comune stia vivendo cambiamenti irreversibili. Un nuovo ordine mondiale sta nascendo davanti ai nostri occhi.

• Nel 2021, le nostre proposte di concludere accordi sulle garanzie di sicurezza reciproche in Europa senza modificare lo status di non allineato dell’Ucraina sono state respinte con arroganza. L’Occidente ha continuato a militarizzare sistematicamente il regime russofobo di Kiev, portato al potere a seguito di un sanguinoso colpo di Stato e utilizzato per preparare lo scoppio di una guerra ibrida contro il nostro Paese.

• Una nuova pericolosa manifestazione dell’espansionismo della NATO sono stati i tentativi di estendere l’area di responsabilità del blocco all’intero emisfero orientale sotto l’astuto slogan di “indivisibilità della sicurezza della regione euro-atlantica e indo-pacifica”.

• Tuttavia, la logica del processo storico è inesorabile. La tendenza principale è stata il desiderio degli Stati a maggioranza mondiale di rafforzare la sovranità e difendere gli interessi, le tradizioni, la cultura e lo stile di vita nazionali. Non vogliono più vivere sotto la dettatura di qualcun altro, vogliono essere amici e commerciare tra loro, ma anche con il mondo intero, solo a parità di condizioni e per il reciproco vantaggio. Associazioni come BRICS e OCS (l’organizzazione per la cooperazione di Shanghai)

• Per la prima volta dal 1945, anno della fondazione delle Nazioni Unite, si è presentata la possibilità di un’autentica democratizzazione negli affari mondiali.

• È attesa una riforma tempestiva dell’attuale architettura di governance globale. Gli Stati Uniti e i loro alleati devono abbandonare le restrizioni artificiali sulla ridistribuzione delle quote di voto nel Fondo Monetario Internazionale e nella Banca Mondiale, riconoscendo il reale peso economico e finanziario dei Paesi del Sud globale.

• È tempo di considerare metodi più equi per formare il Segretariato delle Nazioni Unite. I criteri in vigore da molti anni non riflettono il peso reale degli Stati negli affari mondiali e garantiscono artificialmente il dominio proibitivo dei cittadini dei Paesi della NATO e dell’UE.

🎥 Guarda il video del discorso nella traduzione di Mark Bernardini
🎙Introduzione e risposte alle domande dei media del Ministro degli Affari Esteri della Federazione Russa Sergey Lavrov alla conferenza stampa al termine della settimana ad alto livello della 78a sessione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite

📍New York, 23 settembre 2023

Punti chiave:

• Vediamo con quanta fermezza i Paesi del Sud del mondo e della maggioranza mondiale si trovano nella posizione di garantire in primo luogo i propri interessi nazionali. Da questo punto di vista, non vogliono aderire alle sanzioni anti-russe e partecipare ad alcune campagne organizzate dall’Occidente.

• Continueremo a sviluppare la cooperazione all’interno dei BRICS. Si sono svolte riunioni separate dei ministri degli Esteri di BRICS, OCS, OTSC e CICA (la Conferenza sulle misure di interazione e rafforzamento della fiducia in Asia). Ci aspettiamo che tutte queste associazioni regionali sostengano attivamente il processo di riforma delle Nazioni Unite, aggiungendogli maggiore stabilità e legittimità, anche nel quadro delle discussioni in corso sulla riforma del Consiglio di Sicurezza.

Dalle risposte ai giornalisti:

• Il motivo principale per cui abbiamo abbandonato questo accordo [l'iniziativa del Mar Nero] ed essa ha cessato di esistere è che tutto ciò che ci era stato promesso si è rivelato un inganno.

• Per quanto riguarda il Nord Stream, questo è un altro esempio (non posso elencare tutto) di come i fatti più importanti vengono nascosti “sotto traccia”, di come si prepara l’ennesima menzogna, per poter poi costruire su di essa i propri schemi geopolitici.

• Lavoriamo con coloro che rispettano se stessi e che non tradiranno mai i propri interessi nazionali perché sono stati “nobilitati” da Washington. Sappiamo che gli americani viaggiano in tutto il mondo e vietano gli incontri con i nostri diplomatici e i rappresentanti russi in generale.

• Non abbiamo problemi con l’integrità territoriale dell’Ucraina. È stata distrutta da coloro che hanno effettuato e sostenuto il colpo di Stato, i cui leader hanno dichiarato guerra al proprio popolo e hanno iniziato a bombardarlo.

• L’Occidente sta facendo di tutto per distogliere l’attenzione dai problemi che crea da molti anni nell’economia globale, compresi i mercati alimentari ed energetici.

🎥 Guarda il video del discorso nella traduzione di Mark Bernardini
Forwarded from Piccolenote
🚨🇨🇦CANADA: L'OVAZIONE ALL'EX NAZISTA NON E' UN INCIDENTE

🔶La "gaffe" impossibile del parlamento canadese.

🔶Il Centro Simon Wiesenthal: "l’unità di Hunka...è stata responsabile dell’omicidio di massa di civili innocenti con un livello di brutalità e malvagità inimmaginabile”.

🔶La profezia di Rita Katz: "I neonazisti stanno sfruttando la guerra della Russia in Ucraina per i propri scopi"...🇨🇦🚨


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🛑 https://bit.ly/3ZxD8vc 🛑
Forwarded from Laura Ru (Laura Ru)
Una delegazione americana, di cui fa parte anche Samantha Power (USAID), è arrivata in Armenia. Biden ha inviato una lettera a Pashinyan in cui afferma che Washington e Yerevan rafforzeranno la cooperazione in materia di sicurezza. Perché ora? Perché Pashinyan, in quanto creatura dell'Occidente, deve essere difeso dalla rabbia suoi stessi cittadini che non accettano la perdita del Nagorno Karabakh.
I leader dell'opposizione chiedono che entro il 5 ottobre Pashinyan si dimetta. Cosa succederà dopo è una bella domanda. L'Occidente teme che un "candidato filorusso" potrebbe prendere il suo posto , e questo gli USA non vogliono che accada. @LauraRuHK
“SOSPENSIONE DAL LAVORO ILLEGITTIMA E RISARCIMENTO PER MANCATI STIPENDI E DANNI BIOLOGICI”, LA SENTENZA DEL TRIBUNALE DELL’AQUILA

Eclatante sentenza del Tribunale del lavoro dell'Aquila. Il magistrato incaricato di valutare il caso di un ultracinquantenne non vaccinato, giudica illegittima la sospensione per mancata vaccinazione e impone al datore di lavoro di risarcire i mancati stipendi e i danni biologici derivati dallo stress della sospensione.

https://www.byoblu.com/2023/09/25/sospensione-dal-lavoro-illegittima-e-risarcimento-per-mancati-stipendi-e-danni-biologici-la-sentenza-del-tribunale-dellaquila/?fbclid=IwAR3w1judKSvz_pLhrqKHyE1cT-rxI1-0v8-aOb578md_VsjHomgzek8bNMk

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Viva il nazi (se è ucraino)
di Marco Travaglio

Non ha commesso errori né gaffe il presidente della Camera canadese Anthony Rota, quando venerdì ha chiesto la standing ovation per “l’eroe ucraino e canadese della Seconda guerra mondiale che combatté per l’indipendenza dell’Ucraina contro i russi” Yaroslav Hunka, 98 anni, che sedeva sugli spalti per applaudire Zelensky. Né lui, né i deputati che si sono alzati ad applaudirlo, né Zelensky che non ha detto una parola. Nessuno poteva sapere che Hunka“prestò servizio nella 14ª divisione Waffen Grenadier delle SS naziste i cui crimini contro l’umanità durante l’Olocausto sono ben documentati” (come han reso noto gli Amici del Centro Wiesenthal). Ma chiunque avesse letto un Bignami della Seconda guerra mondiale sa che chi combatteva in Ucraina contro i russi stava con i nazisti. Lo sanno gli ucraini, che venerano come eroe nazionale il collaborazionista delle SS Stepan Bandera, eleggono partiti neonazisti in Parlamento e vantano milizie neonaziste nelle forze armate. E lo sanno i canadesi, che dichiararono guerra alla Germania 26 mesi prima degli Usa e combatterono i nazisti al fianco dell’Urss (che ci rimise circa 27 milioni di morti).

Quello che è accaduto al Parlamento di Ottawa durante la visita di Zelensky è l’ultima tappa dello strisciante sdoganamento del neonazismo ucraino iniziato il 24 febbraio ’22 con l’invasione russa. Fino ad allora media e politici occidentali, Onu, Osce e Amnesty denunciavano i partiti neonazisti in Ucraina e i crimini delle loro milizie in Donbass. Poi è scattata la sordina e infine la beatificazione degli “eroi” del battaglione Azov con le rune stilizzate e le svastiche tatuate. Un pietoso velo sul paradosso di un presidente ebreo che loda le milizie neonazi e arringa il Parlamento greco in tandem con un figuro dell’Azov, fra le proteste di governo e opposizione. L’ha notato, rara avis, il Pulitzer Glenn Greenwald: “È incredibile che la stampa occidentale, dopo un decennio passato a chiamare gli Azov fanatici neonazisti, ora ne parli con ammirazione e dica che il loro nazismo è propaganda russa”. A furia di lasciar correre per carità di patria (ucraina), un anno fa l’ambasciatore di Kiev a Berlino celebrò come “combattente per la libertà” Bandera, criminale di guerra coinvolto nella deportazione e uccisione di migliaia di ebrei. E il 4 novembre l’Onu approvò l’annuale risoluzione russa per la “lotta alla glorificazione del nazismo, del neonazismo e di altre pratiche che alimentano razzismo e xenofobia”. Ma con soli 106 Sì (contro i 121 dell’anno precedente), incluso quello di Israele. Contrari, come sempre, Usa e Ucraina; e, per la prima volta, tutti i Paesi Nato e alleati, esclusa la Turchia e inclusa l’Italia. Gli antinazisti, com’è noto, sono dei fottuti putiniani.

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NUOVOATLANTE
di Alessandro Orsini

Controffensiva flop. Perché è finita così e cosa può succedere adesso

La controffensiva ucraina è fallita, ma qual è l’ampiezza del fallimento? Per rispondere, basta confrontare gli obiettivi di Zelensky, la liberazione di tutti i territori, con quelli raggiunti dopo quasi quattro mesi. La controffensiva non ambiva a conquistare Robotyne e Andriivka, bensì Melitopol, Bakhmut e Mariupol. Non ambiva nemmeno a lanciare un missile nello scafo di una nave russa a Sebastopoli, bensì a liberare la Crimea.

Posti su una scala da zero a dieci, i successi di Kiev si collocano tra zero e uno giacché gli ucraini non hanno stabilizzato nemmeno quel poco che hanno conquistato. Che cosa significa questa frase? Significa che tra Orikhiv e Robotyne corrono 19 km, tutti sotto il fuoco russo per il semplice fatto che gli ucraini non si sono assicurati il fianco ovest. Non a caso, quella strada è detta anche “la strada della morte”. Un discorso analogo vale per Verbove e Andriivka. Gli ucraini sono costantemente sotto il fuoco nemico. Non potendo trincerarsi perché devono attaccare, gli ucraini cadono a centinaia quando conquistano un piccolo terreno e pure quando si insediano al suo interno. Spero di avere chiarito perché gli ucraini avanzino 100 metri al giorno al costo di migliaia di morti. Avanzano a passo di lumaca perché ogni metro porta in dote cento bombe. Non hanno copertura aerea (i cieli sono russi) e sono inferiori in tutti gli altri settori. L’inferiorità nell’artiglieria è un problema nella difesa, figuriamoci nell’attacco. Una delle ragioni della sconfitta ucraina a Bakhmut è stata proprio l’inferiorità nell’artiglieria.

Condurrò Crosetto al punto essenziale con una domanda logica. Se gli ucraini perdono Bakhmut in nove mesi difendendo, potrebbero riprenderla attaccando in una settimana? Ci tengo a precisare che questa rubrica non ha niente di personale contro Crosetto, un signore rispettoso delle idee di tutti, probabilmente il miglior interlocutore che abbia incontrato in televisione. Ma qui mancano le basi della logica. Quanto a Ursula von der Leyen, confesso che mi è invisa, soprattutto dopo l’audizione di Stoltenberg alla commissione Affari esteri del Parlamento europeo, il 7 settembre 2023. Confermando le ricerche accademiche confluite nel mio Ucraina. Critica della politica internazionale (Paper First), Stoltenberg ha dichiarato che la Nato si è infilata in Ucraina nel 2014 e che ha armato Kiev in funzione anti-russa a partire da quell’anno e non dopo l’invasione. Stoltenberg ha anche dichiarato che Putin ha invaso l’Ucraina per arrestare la penetrazione della Nato in Ucraina e ha aggiunto che la Nato si è rifiutata di trattare con la Russia pur potendo evitare l’invasione con la diplomazia. Questo per dare un’idea dell’estremismo (sulla pelle altrui) che guida l’Occidente in questa fase storica. Almeno Crosetto è diventato ministro a guerra scoppiata. La presidente della Commissione europea, invece, ha contribuito grandemente alla sua deflagrazione. Anziché frenare l’estremismo di Stoltenberg, l’ha assecondato. Ursula avrebbe dovuto proteggere la vita degli europei e il loro territorio con la diplomazia. In quel tragico 2021, avrebbe dovuto tentare tutte le strade, lasciando per ultima quella della guerra che ha scelto per prima. È stato un tradimento.

Nata per promuovere la pace in Europa, l’Unione europea è diventata una cosa sola con la Nato. Ursula promette all’Europa un futuro di guerra con la Russia. Nessuno si stupisca se prenderà il posto di Stoltenberg. D’altra parte, Stoltenberg potrebbe benissimo essere il presidente della Commissione europea e non è escluso che lo sia.

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UN ANNO DOPO

Sabotaggio Nord Stream, “Gli indizi portano a Kiev”
INQUIRENTI AL LAVORO - Un giornalista dello Spiegel: “Berlino teme la reazione dei tedeschi alla verità”

DI COSIMO CARIDI

Il 26 settembre 2023, un anno fa, quattro esplosioni hanno distrutto tre delle quattro condutture che compongono Nord Stream 1 e 2. Investigatori tedeschi, svedesi e danesi stanno lavorando sul caso, ma intanto è calato un silenzio surreale. I due gasdotti, il secondo terminato, ma mai entrato in funzione, erano infrastrutture critiche per il governo di Berlino. Sin dalle prime ore dopo il sabotaggio la responsabilità è stata addossata a Mosca. Con il passare dei mesi sono invece emerse prove che indicano Kiev come responsabile.

Qualche settimana fa, il settimanale Der Spiegel ha pubblicato una lunga inchiesta in cui afferma che “un numero sorprendente di indizi punta all’Ucraina”. Il governo non ha risposto, ma nemmeno smentito la ricostruzione giornalistica. “Abbiamo parlato con molte, moltissime persone informate sui fatti e con diversi testimoni – spiega Martin Knobbe, capo della squadra investigativa di Der Spiegel – e l’indizio più evidente sono le tracce di esplosivo trovate sulla barca utilizzata per raggiungere i gasdotti”. Nordstream 1 e 2 sono composti da condotte larghe un metro e lunghe oltre mille chilometri, poggiate sul fondale del Mar Baltico a 80 metri di profondità. Il sabotaggio è stato portato a termine posizionando delle cariche di Octagon, “un esplosivo potente e usato raramente – continua Knobbe – quindi la conclusione è che solo persone in contatto con i servizi di intelligence possano averlo acquistato. Ma l’interrogativo più importante era se una piccola barca come l’Andromeda, lunga appena 16 metri, potesse trasportare tutto l’esplosivo e anche il commando per l’attacco. Sì, è plausibile”. I giornalisti hanno studiato i movimenti dell’equipaggio, poi hanno noleggiato una barca e ripercorso la rotta seguita dall’Andromeda. Il piccolo yacht usato dagli attentatori era stato affittato con un passaporto falso attraverso un’agenzia polacca di proprietà di una donna ucraina. I giornalisti hanno tentato più volte di ricostruire la struttura societaria, ma non esistono uffici e al solo numero di telefono disponibile risponde sempre una donna ucraina che non vuole dare informazioni. Il gruppo di attentatori era composto da cinque uomini e una donna, il documento falso utilizzato è di un anziano moldavo, ma la foto ritrae invece Valeri K. un uomo ucraino di Dnipro. “Non sappiamo se fosse parte del commando – dice il giornalista – abbiamo tentato di contattarlo, ma né lui né la sua famiglia hanno voluto parlarci”.

Valeri K. è un soldato della 93ª brigata, anche il padre è un ex militare con grande esperienza marittima: dopo aver lasciato l’esercito si è trasferito in Turchia dove ha lavorato in cantieri navali. Pochi anni fa è stato arrestato per traffico di migranti nel mar Egeo. “Non ci sono elementi – sottolinea Knobbe – che colleghino il presidente Zelensky alle esplosioni. Ce lo hanno ripetuto tutte le persone con cui abbiamo parlato. Ma è abbastanza evidente che tutte le persone coinvolte sono legate all’Ucraina”.

Il dubbio avanzato da più parti è come un piccolo commando possa riuscire a portare a termine, senza essere minimamente disturbato, un sabotaggio così plateale in un braccio di mare altamente trafficato e dove solo pochi giorni prima si stavano tenendo delle esercitazioni congiunte della Nato. Secondo il giornalista investigativo “il background e la formazione del gruppo indicano un’azione professionale: forse servizi segreti o militari”.

Nelle ricostruzioni, di investigatori e giornalisti, sembra plausibile che anche solo sei persone con la giusta attrezzatura e le informazioni sulla posizione delle condotte abbiano portato avanti l’attacco. “La prima lezione da imparare è che siamo molto vulnerabili”, aggiunge Knobbe che però non distribuisce colpe al governo Merkel o a quello di Scholz “è molto facile farlo a posteriori”.

Segue...