Giorgio Bianchi Photojournalist
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Notizie e analisi sull'attualità e la geopolitica.
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"Quando il fascismo arriverà in America, non sarà in camicie marroni e nere. Non sarà con stivali. Saranno scarpe da ginnastica Nike e magliette con faccine." (George Carlin).

Il fascismo è la fusione di stato e aziende per imporre un'ideologia dominante e oggi le aziende che detengono il potere per imporla a livello globale sono prevalentemente americane. Lavorano in sincronia con una manciata di governi occidentali per decidere cosa le persone possono o non possono leggere e guardare, quali creatori di contenuti dovrebbero essere censurati, banditi, demonetizzati. Il caso Russell Brand dimostra che chiunque, anche un creatore di contenuti privilegiato con milioni di follower (una miniera d'oro per YouTube) può essere preso di mira sulla base di accuse non provate riguardanti il ​​suo comportamento offline. Russell Brand non è stato condannato per alcun crimine, è innocente fino a prova contraria, ma a seguito di una campagna mediatica concertata volta a distruggere la sua reputazione, l'unità pre-crimine di YouTube ha proceduto a privarlo della sua fonte di reddito. Nel mondo distopico creato dalle piattaforme digitali preinstallate nella maggior parte dei dispositivi digitali che acquisti, l’unico diritto che ti rimane è quello di boicottarle e cercare alternative.

Laura Ruggeri.

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Media is too big
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Al di là di come la si pensi su Marcello Foa, qui Roy de Vita ci mette la faccia e parla chiaro.
Bravo!
Forwarded from Laura Ru (Laura Ru)
⚡️Truppe tedesche in Ucraina? I ricognitori delle forze armate russe hanno distrutto un carro armato Leopard consegnato all'Ucraina con un equipaggio interamente tedesco di soldati della Bundeswehr, ha dichiarato il comandante del gruppo di ricognizione a RIA Novosti.
https://t.me/rian_ru/216288
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PIÙ DI 300 MILA VISUALIZZAZIONI


Quando gli algoritmi di Fb non ne bloccano la circolazione e giungono ad un pubblico vasto, i nostri contenuti generano curiosità, interesse e apprezzamento di proporzioni abnormi.
Il dato delle migliaia di visualizzazioni per lo scambio di Giorgio Bianchi con la giornalista di Zona Bianca testimonia che quando si riescono a bucare gli sbarramenti generalmente imposti, le tematiche proposte trovano accoglimento o quantomeno ascolto.

Al momento, Telegram resta la piattaforma social più efficace e affidabile per informarsi.
Per chi fosse interessato, ecco il link del canale Telegram di G. Bianchi, dove vengono pubblicate anche le notizie e i commenti che su Facebook rischiano di essere censurati.

Unitevi ed invitate a cliccare il tasto virtuale "unisciti": Giorgio Bianchi photojournalist.

Consentire la diffusione di canali Telegram affidabili aiuta noi ad essere sempre più solidi e motivati e voi ad essere sempre più consapevoli e aggiornati.
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La Gran Bretagna vorrebbe vietare l’acquisto di sigarette ai nati dal 2009 in poi. La mossa è solo l’ultima di una serie di tentativi del primo ministro inglese di riguadagnare consensi in vista delle elezioni del prossimo anno.

https://www.repubblica.it/esteri/2023/09/23/news/regno_unito_divieto_fumo_giovani_generazioni_proibizionismo-415517672/

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Il post che sottolinea il numero di visualizzazioni di un vecchio post col video di Giorgio Bianchi vs la giornalista di Zona Bianca non vuole celebrare nessuno. La sua finalità è quella di dimostrare che quando saltano i ban, i contenuti viaggiano incredibilmente e che il nostro obiettivo - come dice sempre Giorgio - deve essere quello di farci ascoltare. Dobbiamo arrivare alla gente fuori dalle nostre cerchie, dobbiamo fare in modo che le nostri voci giungano a chi non conosce altro metodo e argomento che quello del mainstream. Dopodiché la gente potrà scegliere, ma l'imperativo è quello di trovare il modo per andare oltre i nostri recinti.
Il vicecapogruppo dei deputati di Fratelli d' Italia denuncia insulti incivili contro Napolitano.

Gli sblocchiamo un ricordo.

Eric Packer.

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Se uno osserva quello che è successo e che sta succendendo a New York, vede un po' la sintesi dei tempi moderni.

Da una parte un sindaco che ha trasformato, contro il volere della popolazione, la città in una sanctuary city, stracolma di immigrati irregolari e nuovi homeless, il cui numero è ai massimi dalla Grande Depressione del '29 e con un numero di morti per overdose che ha segnato il nuovo massimo storico.

Dall'altra, a sud di Central Park, lungo la 57esima strada, la Billionaires' Row quale risultante decennale della "race to the sky" dell' 1% dell' umanità, un gruppo di grattacieli altissimi e sottilissimi che hanno modificato lo skyline della Midtown nei quali, per accedere, devi essere invitato ed il cui costo base per un appartamento è di 100-120 milioni di dollari. Da qui, i super ricchi parlano di CO2 ed inclusività, mentre pochi metri più a nord in città è battaglia per un pezzo di pane.

Eric Packer.

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Vignetta di 12 anni fa del grande compagno Enzo Apicella!

Quanto ci manchi Enzo!

(per chi non sapesse chi fosse https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=2217296908282696&id=560439973968406)
Forwarded from Vi racconto la Russia
"È la finitezza temporale del potere a distinguere l’autocrazia dalla democrazia, sulla quale incombe la scadenza delle elezioni. Vale anche per la corrotta Ucraina".

Zelensky da "uomo dell'anno" autore dei "grandi discorsi della storia", da "leader democratico" che "ha influenzato l'umanitá alla pari di Gandhi, Mandela e Martin Luther King" é diventato ora un "dittatore a tempo determinato"? Che finaccia...

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Anche Internazionale certifica il declino dell'economia tedesca. Ci sarebbe quasi da spendere 4,50 euro per divertirsi a leggere le loro spiegazioni a questa crisi. La realtà è ben nota e da tempo: la UE è una creazione angloamericana e una Germania forte è servita in funzione di contenimento della Russia. Ora la cortina si è spostata ad est e i padroni del vapore investono su Polonia e stati Baltici. Inutile ricordare la distruzione, orchestrata dalla CIA, dei due gasdotti costati alla Germania miliardi di euro e che avrebbero mandato in orbita la sua produzione industriale.

Adalberto Gianuario.

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Forwarded from Saker Italia
Lavrov: la non negoziabilità è diventata il biglietto da visita dell'Occidente

"Gli americani e gli europei prendono degli impegni e poi semplicemente non li mantengono. L'Occidente è un impero di menzogne.

Punti principali del discorso di Sergey Lavrov::

▫️Il compito di infliggere una "sconfitta strategica" a Mosca ha "accecato" i politici occidentali;

▫️La Russia chiede ai Paesi occidentali di revocare immediatamente le sanzioni economiche contro Cuba, Venezuela e Siria;

▫️ Gli Stati Uniti stanno facendo tutto il possibile per impedire ai palestinesi di avere un proprio Stato;

▫️La Russia accoglie con favore il processo di normalizzazione delle relazioni tra Siria e Turchia che è stato avviato e lo sta aiutando insieme all'Iran;

▫️ La Russia è allarmata dall'escalation di isteria militare degli Stati Uniti e dei loro alleati contro la Corea;

▫️ Il voto di Germania, Italia e Giappone contro la risoluzione sull'inammissibilità della glorificazione del nazismo è un fatto increscioso e va contro le condizioni con cui questi Paesi sono stati ammessi all'ONU.

▫️ La UE sta imponendo i suoi servizi di mediazione all'Azerbaigian e all'Armenia, portando destabilizzazione nella regione del Caucaso meridionale insieme agli Stati Uniti; il contingente di pace russo contribuirà in ogni modo possibile all'instaurazione di una vita pacifica nel Nagorno-Karabakh;

▫️ È nell'interesse globale evitare la discesa in una grande guerra e il collasso finale dei meccanismi di cooperazione internazionale;

(Ministero degli Esteri russo/Soloviev/Smotri)
Forwarded from Vi racconto la Russia
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⚡️ Lavrov in risposta alla domanda della giornalista della CNN su cosa stia facendo la Russia all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite:

"Dal nostro ultimo incontro, le domande della CNN sono diventate ancora più semplici (idiote, ndr). Lavoro qui perché c'è qualcosa da fare qui. Se vuoi descrivere il nostro isolamento, fai pure. Guarda con chi lavoriamo. Con coloro che rispettano se stessi, che non tradiranno gli interessi nazionali per sottostare agli ordini di Washington. Sappiamo che gli Stati Uniti viaggiano in tutto il mondo e vietano ai diplomatici di molti paesi di incontrarci. Questo è vergognoso per una grande potenza".
@skabeeva

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Nel 2022, solo l' 8% di tutti gli immigrati arrivati in UE erano donne.

Eric Packer.

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Quando ho saputo che Zelensky sarebbe andato in Canada, anche se la cosa non era stata annunciata in precedenza, il mio primo pensiero è stato "vabbè, ovvio", vista l'importanza enorme che l'emigrazione ucraina nel paese dopo il 1945 ha avuto per il nazionalismo ucraino di oggi (potete ovviamente immaginare che tipo di personaggi sono emigrati in Canada nel 1945, e cosa facessero prima di quella data). E mi sono anche chiesto, malignamente, se sarebbe riuscito a evitare di fare figuracce con quella gente. E ci è riuscito, perché non è scemo per niente, e nel suo discorso al Parlamento canadese non ha parlato mai della seconda guerra mondiale, solo dell'Holodomor (dell'interpretazione che ne fa il nazionalismo ucraino, ovviamente, ma solo di quello). Però il problema sono sempre i servi sciocchi. Servo sciocchissimo è stato Anthony Rota (liberal, manco a dirlo), che nel suo discorso celebrativo di Zelensky (trovate tutto qui: https://www.ourcommons.ca/documentviewer/en/house/latest/hansard , cercando il suo nome perché è un documento lunghissimo) ha attirato l'attenzione dell'aula sul quasi centenario Yaroslav Hunka, che vive nel suo distretto elettorale e che si è portato appresso, presentandolo con queste parole: "We have here in the chamber today a Ukrainian Canadian war veteran from the Second World War who fought for Ukrainian independence against the Russians and continues to support the troops today even at his age of 98. His name is Yaroslav Hunka. I am very proud to say that he is from North Bay and from my riding of Nipissing—Timiskaming. He is a Ukrainian hero and a Canadian hero, and we thank him for all his service. Thank you". E questa è la foto di Zelensky, sua moglie, Justin Trudeau e tutto il Parlamento, mentre applaudono Yaroslav Hunka, "eroe ucraino ed eroe canadese", "veterano della seconda guerra mondiale che ha combattuto per l'indipendenza dell'Ucraina contro i russi". E in che unità ha combattuto Hunka, ci si chiede? Nella prima divisione dell'esercito nazionale ucraino, naturalmente, come riporta anche l'Associated Press, formata il 17 marzo 1945 e arresasi in Austria agli inglesi e agli statunitensi il 10 maggio. Va bene, ma prima come si chiamava?

Si chiamava 14 Waffen-Grenadier-Division der SS o, se preferite, 14 SS-Freiwilligen Division "Galizien". Il parlamento canadese si è alzato ad applaudire un veterano della 14a divisione SS, lo ha chiamato "eroe ucraino ed eroe canadese", e lo ha ringraziato "per il suo servizio". A questo siamo arrivati.

Francesco Dall'Aglio.

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Crepe Nato, l’Est che si smarca
NON SOLO GRANO - In Slovacchia i sondaggi danno in testa il candidato filo-russo
DI COSIMO CARIDI

Lo scontro diplomatico tra Polonia e Ucraina non è finito, anzi ci sono altri Paesi dell’Est Europa che iniziano a prendere le distanze da Kiev. La disputa sul grano ha fatto da detonatore e potrebbe non bastare nemmeno un intervento di Bruxelles sui prezzi dei cereali per ricompattare il fronte Est. Polonia, Slovacchia e Ungheria hanno imposto l’embargo alle importazioni delle derrate agricole provenienti dall’Ucraina, ma con il passare dei giorni la questione sembra sempre meno economica e più politica. Venerdì sera, in un comizio di piazza, il primo ministro Mateusz Morawiecki ha tuonato contro Zelensky: “Non insulti più i polacchi”, riferendosi al discordo dal presidente all’Onu. Si vota il 15 ottobre per il rinnovo del Parlamento e il premier polacco rischia di non poter formare un altro governo monocolore. Il suo partito, Pis, dovrà cercare l’appoggio dell’ultradestra, Confederazione, che ha posizioni ancora meno accomodanti con Kiev. “Gli ucraini hanno approfittato della stupidità del governo polacco”, ha detto recentemente Sławomir Mentzen, leader di Confederazione. Varsavia ha donato a Kiev più carri armati di ogni altro membro della Nato ed ha accolto più profughi ucraini che qualsiasi altro Paese. Dopo oltre 18 mesi di guerra l’opinione pubblica vuole ridurre il supporto riservato all’Ucraina. In Slovacchia il voto è ancora più vicino: domenica prossima. Tutti i sondaggi danno in vantaggio Robert Fico. L’ex primo ministro, ha ricoperto la carica dal 2006 al 2010 e di nuovo dal 2012 al 2018, è considerato un populista di sinistra. Sta facendo una campagna elettorale in cui promette un cambiamento di 180 gradi nella politica estera. Il suo partito, Smer, ha posizioni pro-russe e nettamente anti-statunitensi. “Se Smer entrerà nel governo – ha detto Fico in una recente intervista – non invieremo più armi e munizioni in Ucraina”, aggiungendo che non sosterrà le sanzioni imposte al Cremlino. Molto netta anche la posizione del governo ungherese. Il ministro degli Esteri magiaro, Péter Szijjártó, ha incontrato la sua controparte russa, Sergei Lavrov, a margine dell’Assemblea delle Nazioni Unite a Nyc: “Penso che non siano necessari ulteriori sanzioni (da parte dell’Ue)”, ha spiegato l’ungherese. Budapest è stata sin dall’inizio dell’invasione la più restia delle capitali europee ad accettare le sanzioni contro Mosca. L’Ungheria ha ottenuto un’esenzione da Bruxelles e ancora oggi importa gas e greggio dalla Russia. Romania e Bulgaria stanno a guardare. Per ora hanno accettato, forti di una promessa di compensazione da Bruxelles, di far transitare il grano ucraino sul loro territorio. Ma è tutt’altro che una soluzione definitiva.

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