Giorgio Bianchi Photojournalist
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Notizie e analisi sull'attualità e la geopolitica.
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Per i poveri, ogni euro in più di stipendio o pensione ha un' utilità marginale incredibilmente più elevata rispetto a quella che potrebbe avere per un ricco.

Eppure, i ricchi pensano tutto il giorno a come fare altri soldi mentre il povero si occupa di tutte una serie di cazzate suggeritegli dai primi: clima, CO2, mobilità elettrica, uomini incinti, declinazione del nome delle professioni, schwa, arcobaleni e così via.

Povertà mentale quindi povertà materiale.

Eric Packer.

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Forwarded from Andrea Ra Music (Andrea Ra)
Un breve video che spiega la storia e i significati racchiusi all'interno del mio Album URLO ERETICO.
⬇️⬇️⬇️
https://youtu.be/j35FHOR-6hY


Sebbene viviamo all'interno di un Mondo superficiale e disimpegnato mi piace sempre pensare che esistano comunque persone profonde e vere.

A loro dedico tutta la mia arte.

Un abbraccio


Canale Telegram: @andrearamusic
Forwarded from Giubbe Rosse
Quattro segnali che l'estate sta finendo.

Le giornate si accorciano.
Gli uccelli iniziano a migrare.
Il traffico in città e sulle tangenziali è caotico.
Repubblica riporta il Covid in prima pagina.

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Forwarded from Giubbe Rosse
🇺🇸🇷🇺🇷🇸 UN RUSSO E UN NO VAX NELLA FINALE DEGLI US OPEN PROGRAMMATA PER DOMANI: SMACCO PER GLI USA.

Intanto Djokovic, che l'anno scorso non aveva potuto partecipare per mancanza di iniziazioni sperimentali, ha eguagliato il record di tutti i tempi di finali del torneo e lunedì tornerà numero 1 del mondo, probabilmente chiudendo anche la stagione al primo posto, grazie al vantaggio di punti accumulato.

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Chi glielo spiega a quelli di Repubblica che siamo ancora in estate?

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Lettera del Console Generale Dmitry Shtodin al Sindaco di Milano Giuseppe Sala

Egregio Signor Sindaco,
Mi permetto di disturbarLa con un argomento stringente.

Ho appreso con rammarico la notizia che il Comune di Milano aveva deciso di patrocinare la mostra fotografica “Eye of Mariupol – Uno sguardo negli occhi dei difensori di Mariupol”, autorizzando la sua installazione presso via Dante e il Museo del Risorgimento.
Tenendo conto che senza l’appoggio delle autorità organizzare un tale evento sarebbe impossibile, vorrei esprimerLe il mio più profondo sdegno per la decisione del Comune di dare lo spazio all’unità militare ucraina “Azov”, nota per le sue stragi commesse non solo a Mariupol, ma in tutta la Regione del Donbass. Sottolineo, che per la popolazione locale che ha provato sulla propria pelle i crimini di guerra, i militanti del battaglione non sono degli eroi, sono invece gli assassini feroci.

In questi giorni si parla molto di pace in Ucraina. Risulta che la città metropolitana di Milano, uno dei centri culturali, economici e politici più importanti in Europa, da il palco per esibirsi alle forze più tenebri di matrice nazifascista. Cosi si scoraggia la soluzione molto ambita. Per lo più in questi giorni la popolazione del Donbass ricorda gli 80 anni della liberazione dall’occupazione fascista il 8 settembre 1943.

Se Lei gradisce, gentile Sig. Sindaco, io nei panni del Console della mia nazione a Milano, sono sempre a Sua disposizione.

Mi è gradita l’occasione di porgerLe il mio rispetto verso di Lei.
L'estate più calda da...ah no, questa è la carriera finita di Djokovich.

Adalberto Gianuario.

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Forwarded from Giubbe Rosse
LA STAMPA CAMBIA I TITOLI
Di questa notizia avevamo parlato qui due giorni fa.

L'amico Riccardo Pizzirani ci segnala che La Stampa ha nel frattempo cambiato il titolo dell'articolo. "La mostra in centro sui neonazisti del Battaglione Azov" è magicamente diventato alle 00.07 di due giorni dopo "la mostra sulla resistenza ucraina a Mariupol".

I professionisti dell'informazione lavorano anche di notte.

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“Con questa Ue traditrice il conflitto non può finire”
SPINELLI, BASILE, MINI E ORSINI SULLE RESPONSABILITÀ OCCIDENTALI - Sul campo una vittoria di Kiev è impossibile, ma Nato e Ue ascoltano soltanto gli Usa

DI STEFANO CITATI

Sul palco si fanno nomi, cognomi, ruoli e responsabilità della leadership occidentale per cui la pace non è all’orizzonte né lo potrà essere nei mesi prossimi. Dal segretario della Nato Stoltenberg che, come ricorda Salvatore Cannavò, ha ammesso di recente come nel dicembre del 2021 l’Alleanza atlantica rispose picche alle proposte russe per evitare “l’operazione speciale” poi lanciata quello stesso inverno. Alla presidente della Commissione europea che il professor Alessandro Orsini reputa totalmente asservita ai voleri americani. Questo perché sono cariche non elette dal basso, e per le quali serve il consenso dell’“amico americano”. È perciò sempre più evidente, fa notare Barbara Spinelli, la distanza della società civile dai vertici che prendono le decisioni politiche e strategiche sul conflitto. Qui la politologa, figlia di Altiero Spinelli, compie una curiosa digressione sul fenomeno nostrano dei tanti opinionisti che sostenendo le tesi maggioritarie dei governi pro-ucraini usano sempre toni sorpresi come se si dovessero difendere da una nutrita maggioranza pro-putiniana che li minaccia.

Spinelli disquisisce della “vecchia Europa”, concetto tanto caro all’ex segretario della Difesa Usa Rumsfeld che nel 2003, al tempo della creazione del consenso per la guerra in Iraq, in contrapposizione alla “Nuova Europa” ovvero i Paesi dell’ex blocco comunista entusiasti aderenti della visione americana pur di recidere ogni legame col passato sovietico. In quegli anni la Nato si era già espansa, ricorda l’ambasciatrice Elena Basile, spiegando i livelli successi della strategia politica statunitense per mantenere nel tempo il controllo degli alleati atlantici: ora siamo al quinto e ultimo di tali passi che prevede disarticolare la relazione speciale tra Germania e Russia (basata sugli scambi energetici: vedi i gasdotti NordStream 1 e 2), per poi indebolire la Russia come segnale anche per la Cina.

Una politica “demenziale” a detta degli interlocutori sul palco della festa del Fatto, e anche miope, visto che l’Europa sta vistosamente perdendo terreno in Africa, continente sempre più ad appannaggio di Cina e Russia e che noi vediamo quasi solo come fonte del problema islamista e migratorio. I ripetuti colpi subiti dalla Francia nelle ex colonie si lega, a parere della Spinelli, con il conflitto libico che nel 2011 portò all’uccisione di Gheddafi, che era comunque il leader capace di controllare i territorio desertici anche attorno al suo Stato, per esempio con gli accordi con i vari gruppi tuareg, storici controllori tra il Niger e il Ciad.

Una “costellazione di guai” come sintetizzato da Orsini, che parte dal terreno: il generale Fabio Mini ha escluso che l’attuale strategia ucraina possa portare a mutamenti significativi, e anzi il logoramento al quale è sottoposto l’esercito di Kiev, anche su insistenza di Usa&C. e gli errori marchiani compiuti allargando il fronte per oltre 800 km, non promettono niente di buono. E i giorni di guerra sono già 564…

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La farnesina (e non solo) ci attacca per silenziarci
DI ELENA BASILE

Il 29 agosto in un articolo sulla Stampa veniva riportato per intero il messaggio rivolto dal segretario generale della Farnesina agli ambasciatori, probabilmente su input del ministro Tajani e del governo. Con un linguaggio in grado di richiamare un passato che speravamo sepolto, nella comunicazione si rimettevano in riga gli ambasciatori chiedendo loro un allineamento alle posizioni governative nell’interesse del Paese. L’articolo, pur notando un relativo disappunto della diplomazia per l’insolita iniziativa (apparentemente di origine politica e non diplomatica), cita la sottoscritta come punta di un iceberg: sarei in cima alla piramide dei diplomatici indisciplinati inclini a criticare la politica governativa.

Nell’articolo apparso su questo giornale, il giorno in cui ho rivelato di essere Ipazia (lo pseudonimo con cui avevo firmato diversi interventi di politica internazionale, dopo aver consegnato le dimissioni al direttore generale del personale della Farnesina) avevo sostenuto che, proprio per rispettare il senso più profondo della nostra Costituzione, i cittadini e in particolare i diplomatici dovrebbero essere liberi di partecipare al dibattito pubblico, qualora non gestiscano il dossier con l’istanza politica e non rivelino notizie o fonti riservate. In un momento così grave per la vita del Paese e dell’Europa, ora che il conflitto russo-ucraino potrebbe allargarsi e precipitare in una guerra nucleare, i Commis d’État hanno il dovere di mettere la loro competenza e le loro conoscenze al servizio del Paese.

A giugno sono stata diffamata sulla stampa, persino sul Corriere, quale ambasciatrice filo-putiniana, addirittura collusa con i servizi segreti russi. Nella dichiarazione redatta a mio sostegno che raccolse 50 firme di ambasciatori, intellettuali, giornalisti e artisti, veniva ribadita la libertà e il dovere del diplomatico di servire la Costituzione e non il governo.

Citerei per intero l’ambasciatore Bradanini, diplomatico influente che ha servito come ultima sede a Pechino ed è una gran bella personalità della nostra diplomazia. Così si esprime riguardo al citato articolo.

“Il pensiero libero fa paura, perché per confutarlo occorrono argomenti non sempre disponibili. In un simulacro di democrazia come il nostro, il pilota automatico, incaricato di allineare il Paese alle scelleratezze americane e eurounioniste, può continuare a funzionare indisturbato, a dispetto di qualche mal di pancia che si leva dal popolo sofferente, solo se la classe funzionale – politici, burocrati e media, con qualche immancabile eccezione che non fa la differenza – è tenuta al guinzaglio.

La repressione del dissenso si perde nella notte dei tempi. Qui da noi, non mancava nemmeno nei governi diversamente colorati. Oggi però il parossismo anti-libertario – ora incarnato dal duo Meloni-Tajani – è ben maggiore. Esso è figlio dei tempi, sul piano esterno la vicenda ucraina e la de-occidentalizzazione, e su quello interno l’imbarazzo e la confusione. Tralasciando la sfera esterna, sul piano domestico il governo tenta di occultare lo iato plateale tra promesse elettorali e attuazioni (per non essere depoltronizzato, ha dovuto convertire il sovranismo in sottovanismo). La confusione invece è di natura culturale, si fa per dire: il documento di origine politica non diplomatica, afferma infatti che “nell’azione dei diplomatici deve prevalere l’interesse del Paese e del governo”, nell’ingenuo corollario che esso sia il medesimo. Ma quando mai? Gli interessi del Paese – che in verità non coincidono talvolta nemmeno con quelli del popolo e di certo non con quelli del governo – vanno comunque difesi, in primis da coloro che rappresentano lo Stato. Costoro devono operare avendo come stella polare innanzitutto la Legge, e solo alcuni e in alcune circostanze, anche le istruzioni del governo. Temi complessi, dunque, che la circolare semplifica con disinvoltura.

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Non le pensioni o la sanità....

La Ue vuole eliminare le spese militari dal calcolo del deficit
L’IDEA - Non verranno scorporate, ma ritenute “fattori rilevanti”
DI SALVATORE CANNAVÒ

La notizia, diffusa dalla Reuters, non è stata registrata adeguatamente eppure nell’Unione europea si profila un accordo che potrebbe chiudere un occhio sul peso delle spese militari sui deficit nazionali.

La tendenza all’aumento è frutto delle scelte sulla guerra in Ucraina e anche della decisione immediata, subito dopo la guerra, da parte della Germania, di adeguarsi rapidamente all’obiettivo del 2% delle spese militari sul Pil indicato dall’Alleanza atlantica. Oggi quell’obiettivo è oggetto di una riflessione interna al governo di Berlino dove sembrano confrontarsi una linea più decisa per l’aumento e un’altra più prudente.

Anche per trovare un terreno favorevole nei confronti della Commissione sta allora prendendo forma l’idea, raccolta tra gli alti funzionari di Bruxelles, che “mentre la spesa per la difesa rimarrebbe comunque parte dei calcoli del deficit, la Commissione classificherebbe tali spese come ‘fattori rilevanti’ che le consentirebbero di non avviare alcuna azione disciplinare anche se il limite del 3% fosse superato”.

Il 3% è una delle “regole” del Patto di stabilità e crescita, un dogma inviolabile in realtà superato molte volte. A parte le eccezioni previste dallo stesso Patto – una sostanziale diminuzione tendenziale del deficit oppure uno sforamento eccezionale e temporaneo – si può tenere conto di altri “fattori rilevanti”: operazioni di aggiustamento; riserve accantonate; la sostenibilità del settore pensionistico; il livello dell’indebitamento del settore privato e anche eventuali altri fattori accettati dalla Commissione europea.

La questione è per ora filtrata dalla burocrazia europea, magari solo per vedere che effetto fa, oppure perché già oggetto di un accordo ad ampio spettro. Non sarà facile sistemarla perché tra le “spese militari” potrebbero essere nascoste spese molto più ampie. “Finora non ho sentito un ‘no’ da nessuno, compresi i tedeschi, su questo”, ha detto alla Reuters un secondo diplomatico dell’Ue vicino ai colloqui. “Spero che sulla difesa si possa concordare uno spazio limitato”.

Un effetto di tale scelta sarebbe l’ampio potere discrezionale offerto alla Commissione e anche al suo responsabile economico, nel caso attuale Paolo Gentiloni, il cui mandato scadrà nell’ottobre prossimo. La definizione di “fattore rilevante” sarebbe infatti oggetto di una trattativa serrata tra i governi e i funzionari Ue e potrebbe essere appetibile nell’imminenza del ripristino del Patto di Stabilità che sta facendo tornare la politica europea alle consuete difficoltà di bilancio.

La proposta, scrive ancora la Reuters, ha ottenuto il sostegno del comitato dei funzionari finanziari delle capitali dell’Ue che esaminano come riformare le regole di bilancio. I ministri delle Finanze dovrebbero avere una prima discussione sulle modifiche alle regole la prossima settimana e poi di nuovo in ottobre con l’obiettivo di raggiungere un accordo entro la fine dell’anno.

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Macron parla ogni 30 secondi di transizione energetica ma EDF fa il 70% di ricavi dal nucleare.

Eric Packer.

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Forwarded from Giubbe Rosse
🇧🇷🇷🇺 LULA: 'NESSUN ARRESTO PER PUTIN SE VERRÀ AL G20 Di RIO'
Sia l'India sia il Brasile sono firmatari dell'accordo che diede vita alla Corte penale internazionale che ha emesso il mandato (Fonte: Ansa)

Von der Leyen: 'Il futuro del mondo sarà digitale': (Fonte: Ansa)

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Forwarded from RangeloniNews
🇪🇺🇷🇺 Leggi razziali sanzioni UE: ai russi è vietato accedere nell’Unione a bordo delle proprie auto. A rischio sequestro anche telefoni, portatili, cosmetici, gioielli, shampoo e carta igienica

La Commissione europea ha confermato l'interpretazione delle sanzioni nei confronti della Russia, secondo la quali è vietato anche il semplice ingresso temporaneo o transito nei paesi dell'UE di automobili immatricolate in Russia. Non viene fatta distinzione tra scopi commerciali o privati come il turismo. In Germania nel corso dell’estate si sono registrati casi di sequestri di automobili ad alcuni cittadini russi.

L’elenco di beni e prodotti a rischio sequestro è piuttosto vasto. Alla domanda: "i cittadini russi possono importare temporaneamente oggetti personali e veicoli elencati nell'allegato XXI dell'articolo 3i del Regolamento (UE) n. 833/2014, ad esempio per scopi turistici?", la Commissione europea ha risposto che no, non è possibile. In questo elenco rientrano i cosmetici (Codice HS 3304), le valigie (4202), i laptop (8471), telefoni cellulari (8517), ma anche prodotti come carta igienica, shampoo, dentifrici e macchine fotografiche.

Sui social network la notizia non è sfuggita agli utenti russi, alcuni dei quali si chiedono se con il prossimo pacchetto di sanzioni emesso da coloro che si dichiarano “sostenitori e difensori della democrazia” verrà loro imposto il divieto di accedere ai ristoranti o di poter usufruire dei mezzi pubblici…

✍️ RangeloniNews
Forwarded from RangeloniNews
🇺🇦 Ucraina - Anziana condannata dal tribunale per dei “like” a pubblicazioni filo russe su internet

Come riporta l’Ukrainskaya Pravda citando i documenti del tribunale di Chernigov, un’anziana ha frequentato il social network "Odnoklassniki" (messo al bando in Ucraina), dove conta 178 amici, mettendo dei “like” ad alcuni post apparsi sulla sua home.

Sono tre i like o le condivisioni che le sono costati una condanna a 5 anni di reclusione. Si tratta di materiali in cui, secondo il tribunale ucraino, venivano esaltati e “glorificati” i miliziani della Repubblica Popolare di Donetsk.

Il tribunale ha tenuto conto dell’età dell’imputato e del fatto che fosse incensurato, per questa ragione ha emesso una condanna di “soli” 5 anni di reclusione senza confisca dei beni.

✍️ RangeloniNews
La necessità per le FFAA ucraine di arruolare più soldati, e la costante difficoltà nel reperirli, è sempre più evidente e lo si capisce da parecchie cose. Prima la sostituzione dei vertici degli uffici arruolamento, colpevoli di avere concesso, dietro congrue mazzette, a un bel po' di arruolabili di essere esentati o di ricevere l'autorizzazione a lasciare il paese, poi gli accenni ai "tre milioni di soldati" che servirebbero per vincere la guerra, poi l'insistenza sull'arruolamento del personale femminile, infine - notizia degli ultimissimi giorni - l'idea di chiedere ai governi europei di rimpatriare gli uomini abili che sono emigrati (cosa che pone una serie di problemi giuridici enormi, in particolare per chi ha lo status da rifugiato, e mi auguro che nessuno voglia aderire). Col consueto garbo e la consueta sociopatia, Luttwak dice la sua sulla questione...
Forwarded from Vi racconto la Russia
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L'attore americano Woody Harrelson al festival di Cannes: "È terribile quando una superpotenza militare senza provocazioni attacca una nazione come... l'Iraq, ah no l'Afghanistan, scusate... il Vietnam, volevo dire la Corea, oh ok l'Ucraina...".

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Forwarded from Vi racconto la Russia
"Irina Osipova sta per prendere servizio in Senato, grazie alla vittoria al concorso che l'ha vista primeggiare, superando la concorrenza di ben 12mila candidati. Una delle persone «oggettivamente selezionate», come sottolinea chi ha avuto modo di esaminare i candidati a Palazzo Madama. «Hanno superato tutti un concorso di alto livello, con prove davvero difficili», aggiungono dalla Commissione che ha promosso la russa Osipova e gli altri 123 colleghi coadiutori...
Nulla di irregolare, sia chiaro, ma il nome della Osipova, 78esima classificata nel «concorso per esami, scritti e orali» di Palazzo Madama salta agli occhi dai tabulati dove ci sono identità e punteggio degli ultimi assunti in Senato, con delicati ruoli di natura amministrativa e contabile, con la responsabilità di consultare le banche dati e classificare e archiviare la corrispondenza di Palazzo".

Nulla di irregolare... epperó é russa, vanno sollevati dubbi e va coperta di merda.

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Forwarded from Giubbe Rosse
🇷🇸 NOVAK DJOKOVIC HA VINTO GLI US OPEN BATTENDO 3 A 0 MEDVEDEV.

Da domani tornerà n° 1 al mondo, chiudendo l'anno con 3 slam su 4.

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La società si è divisa. E io sono stato messo in mezzo, additato come persona non grata. Mi sono ritrovato solo; ma quella volta mi sono sentito la pecora, circondata da venti lupi. E un uomo solo contro i grandi media non ha chance. Io dimentico in fretta, sono concentrato sulle cose positive. Ho avuto il Covid una seconda volta. Ho sempre accettato le regole, non potevo andare in America e non sono andato, ho rinunciato a due Us Open per restare coerente con me stesso. Non ho parlato, perché ho visto che quel che dicevo veniva distorto. Sono tornato in Australia e ho vinto. Però sono rimasto deluso. Dai media e da molti colleghi.

Nomi non ne faccio. Ma quando mezza società è contro di te, allora vedi la vera faccia delle persone. E molte persone hanno girato la testa dall’altra parte. Molti giocatori e qualche organizzatore.

Novak Djokovic

https://www.corriere.it/cronache/23_maggio_15/novak-djokovic-intervista-f67fbe8e-f291-11ed-a4b3-4ddf09c7299d_amp.html
EFFETTI COLLATERALI
Sorpresa: in Ue import record per il gas liquido dalla Russia
DI VDS

Nel 2023 l’Unione Europea raggiungerà il record di volumi di gas naturale liquefatto (Gnl) importato dalla Russia. Se si guarda al report dell’organizzazione non governativa Global Witness, elaborata sui dati della società di analisi industriale Kpler, ci si accorge infatti che nei nei primi sette mesi di quest’anno, Belgio e Spagna sono stati il ​​secondo e il terzo maggiore acquirente di Gnl russo rispettivamente col 17 e il 18 per cento. La Cina occupa il podio (20%).

Il contesto vede comunque un aumento complessivo di questo prodotto pari al 40 per cento delle importazioni Ue tra gennaio e luglio. I paesi dell’Ue hanno acquistato in pratica la metà dei 41,6 milioni di metri cubi di Gnl esportati dalla Russia. Un grande balzo rispetto allo stesso periodo del 2021, prima dell’invasione dell’Ucraina, quando però il gas di Mosca viaggiava a pieno ritmo via tubo (un flusso ora ridotto a meno di un terzo), ma comunque superiore dell’1,7% anche rispetto al record del 2022. L’import di Gnl in Ue, peraltro, è aumentato più che nel resto del mondo: +6% medio il dato globale (contro il nostro +40).

Questo, spiegano gli analisti, dipende anche dai contratti a lungo termine firmati con Mosca. Il prezzo dunque pagato alla Russia? Da gennaio a luglio, su base mercato spot, sarebbe stato di 5,29 miliardi di euro. Mosca è ancora il secondo fornitore più grande del blocco dopo gli Stati Uniti. A marzo, i ministri dell’energia hanno introdotto una clausola sulle nuove regole del mercato che consentirebbe ai governi di vietare alle società russe di prenotare capacità sulle infrastrutture dell’Ue. Ma la proposta deve essere prima negoziata con il Parlamento. C’è ancora tempo per mercanteggiare.

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