Giorgio Bianchi Photojournalist
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Forwarded from Giubbe Rosse
CALL OF DUTY PRENDE DI MIRA LA DISCRIMINAZIONE DELLA CHAT VOCALE: I VOSTRI DISCORSI TOSSICI VERRANNO FINALMENTE MODERATI IN TEMPO REALE DALL'INTELLIGENZA ARTIFICIALE
"Activision collaborerà con Modulate per offrire una moderazione globale della chat vocale in tempo reale, su larga scala, a partire dal prossimo blockbuster Call of Duty di questo autunno.

Il nuovo sistema di moderazione della chat vocale di Call of Duty utilizza ToxMod, la tecnologia di moderazione della chat vocale basata sull'intelligenza artificiale di Modulate, per identificare in tempo reale e far rispettare i discorsi tossici, inclusi incitamento all'odio, linguaggio discriminatorio, molestie e altro ancora". (Fonte: Activision)

Un videogioco il cui scopo è ammazzare il diverso si impegna a moderare la tossicità dei discorsi. Puoi ammazzare, ma senza insulti.

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Forwarded from Piccolenote
🌐🇷🇺🇺🇦UCRAINA. LE DIRETTIVE DI GÖRING E L'ESCALATION GRADUALE

Parole di stretta attualità [ quelle di Göring ] per quanto riguarda il conflitto ucraino.

L’aggressione all’Ucraina minaccia il mondo è il refrain che riecheggia dall’inizio della guerra, concetto ribadito da Blinken nella sua recente visita a Kiev: “:La sicurezza dell’Ucraina è parte integrante della sicurezza dell’intera comunità euro-atlantica e anzi è parte integrante della sicurezza di tutto il mondo”.

Inutile ribadire come siano ostracizzati, se non peggio, quanti – pochi in realtà – invocano pace e negoziati, additati come disfattisti e filo-putiniani...🇷🇺🇺🇦🌐

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Michele Morrone.

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Forwarded from Giubbe Rosse
🇪🇺 DIRETTIVA "CASE GREEN". COMMISSIONE E MAGGIORANZA CI RIPROVANO
Sergio Giraldo su La Verità di oggi spiega come l'attuale maggioranza cerchi un colpo di mano prima delle elezioni del 2024 per imporre l'efficientamento energetico degli immobili in 27 Paesi:

La Commissione europea e la maggioranza di centro-sinistra, o per meglio dire ciò che ne resta, al Parlamento europeo provano a forzare la mano sulla contestata direttiva europea sul rendimento energetico dell'edilizia, meglio nota come direttiva “case green”. La Energy Performance of building directive (Epbd) imporrebbe, se approvata, onerose ristrutturazioni edilizie a gran parte dello stock immobiliare dei 27 Stati membri. Per l'Italia si tratterebbe di milioni di case, da adattare in modo che le case ristrutturate rispondano a requisiti di efficienza energetica stringenti, per una spesa media stimata 35.000 € per ogni casa.
La direttiva sulle è un assurdo economico e lo è pure dal punto di vista della presunta lotta ai cambiamenti climatici indotti dall'uomo, considerati vari elementi. Il primo è che tali ristrutturazioni avrebbero l'obiettivo di ridurre le emissioni di CO2, ma, in realtà, le case di per sé non emettono, anzi, il cemento ha delle lievi proprietà assorbenti. Le case emettono CO2 se esistono due condizioni: se sono abitate, cioè se le persone che vi abitano consumano energia per viverci, e se l'energia utilizzata dagli abitanti non è prodotta da fonti rinnovabili o dal nucleare (al netto delle emissioni intrinseche).

Una media stimata di 35.000 Euro a immobile. La riprova di come le politiche green siano la scusa perfetta per prosciugare risparmi dalla base della piramide e trasferirli verso la punta.

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Forwarded from la fionda📕
Sanna Marin si unisce alla No-profit del criminale di guerra Tony Blair? Effettivamente non vediamo errori.

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Forwarded from La Mia Russia (Marco Bordoni)
Elon Musk conferma le voci secondo cui, per evitare un'escalation, avrebbe negato i dati Starlink per un attacco alla flotta russa di Sebastopoli.
Ovvero Elon Musk sostiene di avere una propria politica estera diversa da quella del suo paese.
Forwarded from la fionda📕
Andate anche voi a dirne due a quelli di Repubblica 👇
https://twitter.com/RivistaLaFionda/status/1700140941913334095?t=gnIJiK6byDhj1XD7WP9bVw&s=09

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Forwarded from Giubbe Rosse
🇺🇦🇻🇦🇷🇺 UCRAINA: "IL PAPA È FILORUSSO, NESSUN RUOLO MEDIAZIONE"
Consigliere del presidente ucraino, investimenti russi nella Ior (Fonte: Ansa)

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❗️Dichiarazione del Ministero degli Affari Esteri della Federazione Russa in merito all’“Accordo sul grano”

⚡️A fronte della crescente attenzione che viene rivolta all’“Iniziativa del Mar Nero” per l’esportazione di generi alimentari ucraini (interrotta il 17 luglio), siglata a Istanbul il 22 luglio del 2022 in un unico “pacchetto” assieme al Memorandum Russia-ONU riguardante la normalizzazione delle esportazioni russe di prodotti agricoli (in vigore fino al 2025), operazioni alle quali si fa riferimento con la denominazione “Accordo sul grano”, riteniamo sia legittimo chiarire ancora una volta e in maniera approfondita la posizione della Russia.

🔗 Testo completo.
Forwarded from Piccolenote
🟦🟨🇫🇮🇬🇧ANNA MARIN, IL GIOVIN SIGNORE BLAIR E LA SUA FONDAZIONE

Probabile che, essendo di giovane età, la ragazza non ricordi come Blair fosse un convinto assertore dell’invasione irachena e che anzi avesse convinto George W. Bush della bontà di quel tragico passo, sul quale l’imbelle imperatore pur recalcitrava.

Né alcuno deve averle raccontato del pignolo lavorio della COMMISSIONE CHILCOT , grazie alla quale il Parlamento britannico ha potuto far luce sulla trame del giovin signore del laburismo inglese, che con quella sciagurata guerra non solo devastò in modo duraturo un intero Paese, ma fece dilagare il seme del Terrore in tutto il mondo…

…Ipocrisia, propaganda, disinformazione creano una realtà alternativa, quella che ogni giorno viene offerta all’opinione pubblica globale come verità rivelata…🇫🇮🇬🇧🟦🟨

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🟢 https://bit.ly/44J5PX1 🟢
Cinema Aurora in questo momento.
800 persone in sala, per la conferenza di Giorgio Bianchi, Giovanni Frajese e Uberto Crescenti, intervistati da Francesco Borgonovo.
La libertà è partecipazione.

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Forwarded from la fionda📕
Non sappiamo cos'è più ridicolo tra questa dichiarazione di Podolyak e il solito Iacoboni che ci si lancia subito sopra come il migliore dei leccapiedi 😂

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Forwarded from Giubbe Rosse
🇨🇳🇹🇼 CINA/TAIWAN - Da giorni l'esercito cinese continua a spostare grandi forze corazzate meccanizzate rinforzate da un gran numero di carri armati ZTZ-99 in direzione della città di Fuzhou (situata di fronte a Taiwan).

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Forwarded from Giubbe Rosse
LA FRITTATA DI STOLTENBERG
"Innanzitutto, è ormai un fatto storico che la Finlandia è diventata un membro dell’Alleanza. E dobbiamo ricordare il contesto. Il contesto era che nell’autunno del 2021 il presidente Putin aveva chiesto (anzi, aveva inviato una bozza di trattato che la NATO avrebbe dovuto firmare) che la NATO promettesse di non espandersi ulteriormente. Questo è ciò che ci ha inviato. Ed era una precondizione per non invadere l’Ucraina. Ovviamente non lo abbiamo firmato.
È successo il contrario. Voleva che firmassimo quella promessa, di non allargare mai la NATO. Voleva che rimuovessimo le nostre infrastrutture militari in tutti i Paesi alleati che hanno aderito alla NATO dal 1997, vale a dire metà della NATO, tutta l'Europa centrale e orientale, avremmo dovuto rimuovere la NATO da quella parte della nostra Alleanza, introducendo una sorta di classe di appartenenza B o di seconda classe. Lo abbiamo rifiutato.
Quindi, è andato in guerra per impedire che la NATO si avvicinasse ai suoi confini, per impedire più NATO ai suoi confini. Ha ottenuto l'esatto contrario. Ha ottenuto una maggiore presenza della NATO nella parte orientale dell'Alleanza e ha anche visto che la Finlandia ha già aderito all'Alleanza e la Svezia ne sarà presto membro a pieno titolo"
. (Fonte: Discorso di apertura del Segretario generale della NATO Jens Stoltenberg alla riunione congiunta della commissione per gli affari esteri (AFET) del Parlamento europeo e della sottocommissione per la sicurezza e la difesa (SEDE))

Con il dovuto rispetto, qualcuno dovrebbe fare un corso di public relations a questo signore. Quello che ha affermato nel suo discorso smentisce categoricamente 18 mesi di propaganda isterica dei media occidentali sulla "guerra non provocata" da parte della Russia. Lasciandosi prendere la mano dalla smania autocelebrativa ("Noi ci espandiamo come e quando ci pare e nessuno deve fermarci"), nemmeno si accorge che implicitamente avvalora la tesi di Putin, secondo cui l'aggressione dell'Ucraina è stato un atto di autodifesa della Russia per contenere l'espansione della NATO. Un approccio del genere piacerà sicuramente ai fanatici della guerra totale che ormai spopolano sui mainstream e nei talk show di massa, i quali non fanno più mistero che il vero obiettivo non è la difesa dell'Ucraina, ma la caduta della Russia e, di fatto, la sua annessione nel campo occidentale. Ma presso tutti gli altri, presso quella parte della popolazione - nonostante tutto ancora maggioritaria - che comprende come la pace sia sempre il frutto di delicati equilibri e compromessi, non può che essere percepito per ciò che è: un clamoroso autogol.

Non che non siamo ormai abituati ad ascoltare bugie dalle istituzioni. Ma un tempo sapevano mentire molto meglio. Sicuri che in tutto l'Occidente non ci sia qualcuno di meno imbarazzante di Stoltenberg per rappresentare l'Alleanza Atlantica? Non chiediamo troppo, basta uno che almeno sappia mentire senza rovesciarsi addosso la frittata.

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Il pacco dono di biden a Kiev: bombe e munizioni all’uranio
DI DOMENICO GALLO

Da molto tempo filtrano dagli Stati Uniti dubbi e voci di dissenso di diplomatici, militari e accademici sulla politica di prolungamento della guerra in Ucraina portata avanti intransigentemente dall’Amministrazione Biden (si veda l’appello di 15 personalità autorevoli pubblicato dal New York Times il 16 maggio). Perplessità accresciute dallo stallo della controffensiva ucraina che conferma le previsioni “tecniche” del capo di Stato maggiore Usa, il generale Mark Milley, il quale già a novembre dello scorso anno aveva suggerito l’apertura di negoziati, visto che: “La vittoria ucraina” non era “ottenibile”. Questa situazione ha fatto balenare come un fantasma l’ipotesi che gli Usa meditassero una via di uscita dal teatro ucraino, addossando a Zelensky la colpa del fallimento.

Come ha osservato Barbara Spinelli (Il Fatto Quotidiano, 23 agosto) sono significativi due articoli pubblicati rispettivamente dal Washington Post il 17 agosto e dal New York Times il 18 agosto. I due giornali, citando funzionari del governo Usa, attribuiscono il mancato successo della controffensiva al fatto che gli ucraini non hanno seguito le istruzioni dei militari statunitensi, volendo limitare le perdite sul campo di battaglia e dimostrandosi così un Paese “casualty adverse”. Evidentemente le perdite subite dagli ucraini in tre mesi di controffensiva, indicate dai russi in 66.000 uomini (nel contesto di un conflitto che ha provocato sinora 500.000 fra morti e feriti), sono state ritenute dal Pentagono un contributo di sangue insufficiente per rovesciare le sorti del conflitto.

Se si potevano nutrire perplessità sulle reali intenzioni dell’Amministrazione Biden, a dissiparle è intervenuto il viaggio a Kiev, il 6-7 settembre, del Segretario di Stato Antony Blinken. Blinken ha portato a Kiev una valigia carica di doni. Un miliardo di dollari per la controffensiva di Kiev. Gli aiuti statunitensi – ha detto Blinken – consentiranno alla controffensiva ucraina di “acquisire slancio”. Il pacco dono comprende tanto aiuti militari diretti, compresa la fornitura delle munizioni a uranio impoverito, quanto finanziamenti per consentire agli ucraini di acquistare ulteriori armi ed equipaggiamenti da Stati terzi. Naturalmente non mancano gli aiuti civili per consentire all’amministrazione statale ucraina di restare in vita e di acquistare dispositivi sanitari e beni di prima necessità. Come potranno gli ucraini ricambiare tanta generosità? Evidentemente rinunciando a quegli scrupoli che avevano fatto apparire l’Ucraina agli occhi del Pentagono come un Paese casualty adverse. La controffensiva non solo non si deve arrestare, ma deve “acquisire slancio”. Per acquistare slancio, deve cessare ogni riluttanza a subire perdite, anche massicce. In pratica, accettando il dono di Blinken, Zelensky si è impegnato a costruire tanti nuovi cimiteri di guerra e a sacrificare la “meglio gioventù” sull’altare della politica antirussa di Biden. In altre parole, la valigia che Blinken ha portato in dono a Zelensky è un carico di morte. C’è anche l’assicurazione che la morte continuerà la sua opera silenziosamente e per molti decenni dopo che saranno cessati i combattimenti, grazie al regalo delle cluster bombs e delle munizioni a uranio impoverito, destinate a “saturare” il campo di battaglia.

Nella ricorrenza del cinquantesimo anniversario del golpe in Cile, molti hanno ricordato la responsabilità di Kissinger negli avvenimenti che hanno portato alla morte di Allende e all’assassinio di migliaia dei suoi sostenitori. Kissinger all’epoca veniva appellato come “il commesso viaggiatore dell’imperialismo”. Blinken, dopo questa sua ultima missione a Kiev, si è meritato l’appellativo di “commesso viaggiatore della morte”.

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Giorgio Bianchi: la guerra è già dentro i nostri confini.

Adalberto Gianuario.

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