Giorgio Bianchi Photojournalist
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Notizie e analisi sull'attualità e la geopolitica.
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Forwarded from Giubbe Rosse
🇺🇸 IL CLIMATOLOGO: "DEVO OMETTERE LA VERITÀ ALTRIMENTI NON MI PUBBLICANO"
Il climatologo Patrick Brown afferma di aver deliberatamente OMESSO il fatto chiave nell'articolo sul cambiamento climatico che ha appena pubblicato su una prestigiosa rivista per assicurarsi che redattori attenti lo pubblicassero: che l'80% degli incendi sono provocati dall'uomo (Fonte: Dailymail)

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Forwarded from Laura Ru (Laura Ru)
La visita a Pechino del ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani dimostra che per l'Italia relazioni stabili con la Cina sono imprescindibili, nonostante le tensioni che caratterizzano lo scacchiere geopolitico globale. Cui Hongjian, direttore del Dipartimento di Studi europei presso l'Istituto cinese di Studi internazionali, afferma che la visita appena conclusa dal ministro a Pechino è stata importante per fornire indicazioni in merito al futuro delle relazioni bilaterali. Tajani a seguito dei suoi colloqui con il suo omologo cinese Wang Yi ha dichiarato che divergenze di opinioni in merito alla nuova Via della seta (Belt & Road Initiative), non devono compromettere il futuro sviluppo della cooperazione tra Roma e Pechino. Ora resta da vedere se il memorandum d'intesa siglato dal governo Conte nel 2019 verra' rinnovato o meno alla sua scadenza alla fine di quest'anno. Informazioni in merito non sono trapelate dalle dichiarazioni ufficiali pubblicate a seguito della visita di Tajani. @LauraRuHK https://www.globaltimes.cn/page/202309/1297619.shtml
Forwarded from Giubbe Rosse
🇪🇺🇫🇷 MINISTRO FRANCESE SOGNA UN ALLARGAMENTO DELL'UE PER "COMBATTERE LA DISINFORMAZIONE DI PUTIN"
L’Unione europea dovrebbe aiutare i paesi a opporsi a Vladimir Putin inviando un messaggio chiaro sulle loro prospettive di adesione all’UE, ha detto a POLITICO il Segretario di Stato per gli Affari Europei francese Laurence Boone.
L’UE si sta preparando per una potenziale ondata di espansione che potrebbe portare fino a otto nuovi membri, tra cui l’Ucraina e sei paesi dei Balcani, negli anni a venire.
Molti di questi paesi sono i principali obiettivi delle campagne di influenza russe che mirano a indebolire il sostegno all’UE e tenerli fuori dal blocco – motivo per cui l’UE deve essere “chiara ed equilibrata” su ciò che è necessario affinché possano aderire, ha detto Boone.
“C’è molta disinformazione e interferenza in questi paesi [candidati]. È un problema”, ha detto a POLITICO al telefono da Parigi. “Vladimir Putin, oltre alle sue ambizioni territoriali, mira anche a indebolire l’Unione Europea. Questo è un fattore di cui dobbiamo tenere conto e contro cui combattere”.
Ha aggiunto che l’UE deve “aiutare questi paesi a combattere il più possibile contro la strategia di influenza [russa], rispettando la loro sovranità”. (Fonte: Politico)

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Forwarded from Giubbe Rosse
1. L'UE è un'istituzione inutile, che ha palesato la sua totale inadeguatezza alla prima vera difficile prova della storia. Se qualcosa la guerra in Ucraina ha già dimostrato, è la totale irrilevanza geopolitica, militare ed economica dell'UE. La guerra finirà quando lo decideranno Washington, Mosca e, in parte, Pechino. Non quando lo decideranno Bruxelles, Berlino, Parigi o Roma. La pandemia e la guerra in Ucraina hanno solo reso palese quello che tanti di noi sostenevano da anni. E non saranno le irrealistiche ambizioni che la signora von der Leyen proclamerà pomposamente nel suo prossimo discorso sullo Stato dell'Unione il 13 settembre a cambiare la realtà. Quando non hai autonomia militare, autonomia energetica, autonomia tecnologica e, per di più, la tua economia cresce meno degli altri grandi competitor globali, sei condannato all'irrilevanza. Al massimo, puoi essere una colonia. Con un mercato di 500 milioni di individui, ma pur sempre colonia.

2. Più che pensare ad allargarsi, oggi l'UE dovrebbe se mai, molto più umilmente, trovare il modo di tenere insieme ciò che esiste già. L'UE dei prossimi decenni (sempre che continui ad esistere) sarà certamente diversa da quella del ventennio che si è appena concluso. Finita l'epoca del merkelismo e della "locomotiva tedesca", oggi manca un vero paese guida e un vero leader credibile. Non solo, l'insoddisfazione verso l'UE cresce visibilmente dalla Finlandia, alla Francia, all'Olanda, alla stessa Germania, dove oggi l'AfD è dato sopra il 20%. Attribuire le aporie e le asimmetrie interne all'interferenza esterna di Putin è una retorica che funziona solo con chi si nutre della stessa narrativa autoreferenziale. Nel mondo quasi nessuno prende sul serio l'UE.

3. Allargare l'Unione Europea a est significa, all'atto pratico, inglobare altri beneficiari netti, altri milioni di cittadini che riceveranno dal bilancio UE ben più di quanto versano. Ciò che finora era problematico, con una Germania che bene o male cresceva e creava ogni anno surplus commerciali, sarà assai più arduo d'ora in poi con un'economia stagnante sull'orlo della recessione, il baratro della de-industrializzazione e un costo dell'energia ben superiore al passato.

Le ambizioni della signora Boone ci paiono francamente sproporzionate rispetto alla realtà. Sognare in grande non costa nulla, chiunque può farlo.

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Forwarded from Lettera da Mosca
L’Arabia Saudita (1 milione di barili al giorno) e la Russia (300 mila) hanno prolungato i tagli all’estrazione di petrolio fino a dicembre. Dopo questa decisione, il prezzo del petrolio Brent è salito sopra i 90 dollari al barile, per la prima volta dal novembre scorso. Il prezzo del petrolio Urali è superiore a 70 dollari.
La Casa Bianca valuta di trasferire proprie testate nulceari in Inghilterra e la Russia replica di essere pronta a rispondere a una simile eventuale mossa con fermezza definendola una "escalation" della guerra in corso. Ringraziamo quel gruppo di persone inutili e dannose che siede nella Commissione europea di Bruxelles se l'Europa è diventata luogo di progetti per guerre nucleari e devastazioni varie.
Volete sapere come sarà il futuro dei bimbi italiani che oggi hanno due, tre o quattro anni? Sarà quasi certamente un futuro di guerre in Europa. Il gesto d'amore più bello che possiate fare verso i vostri bimbi è voltare le spalle a Ursula von der Leyen e dfenirla per quello che è in tutte le vostre conversazioni quotidiane, al bar, a scuola, sul tram, a cena con gli amici: "Ursula von der Leyen è la nemica d'Europa, la nemica dei nostri figli".

Alessandro Orsini.

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Forwarded from Laura Ru (Laura Ru)
La formazione culturale e tecnico-scientifica delle nuove generazioni e' di importanza strategica per qualsiasi paese che rifletta seriamente sul proprio futuro. In Russia l'operazione militare speciale ha fornito l'impulso necessario per porre la questione al centro del dibattito politico. E cosi' dopo l'abbandono del Processo di Bologna, quel processo di riforma e armonizzazione del sistema di istruzione superiore europeo che di fatto lo ha reso una copia di quello anglo-americano e ha facilitato la fuga dei cervelli, il Ministero dell'Istruzione della Federazione Russa ha esaminato i libri di testo e i programmi scolastici per mettere un freno all'egemonia culturale dell'Occidente che negli ultimi tre decenni aveva non solo colonizzato le menti ma portato anche ad un abbassamento generale del livello di conoscenza tra gli studenti. La discussione verte anche su quali autori debbano essere inclusi nei programmi di letteratura russa visto che l'anti-comunismo e l'ideologia liberale di chi aveva stilato quei programmi negli anni successivi allo smantellamento dell'URSS avevano portato all'esclusione di autori del canone letterario sovietico come ad esempio Mikhail Sholokhov (Il Placido Don venne tradotto in decine di lingue e il suo autore vinse un premio Nobel) Nikolai Ostrovsky (Come Fu Temprato l'Acciaio) Aleksandr Fadeev (La Giovane Guardia), a favore di scrittori molto amati in occidente come Solzhenitsyn o esponenti del postmodernismo letterario. Zakhar Prilepin e' uno degli autori contemporanei che verranno inseriti nel programma, ma solo in aggiunta ai classici. In un'intervista apparsa oggi su Komsomolskaya Pravda, Prilepin partecipa al dibattito. E speriamo che venga ascoltato. "Le storie della taiga di Mikhail Tarkovsky, che molti anni fa lasciò Mosca e si stabilì in una zona remota e selvaggia della Siberia meridionale, arricchiscono lo spirito di un giovane molto piu' dei racconti postmoderni". @LauraRuHK Per chi volesse approfondire https://www.kp.ru/daily/27551/4819172/
Forwarded from Giubbe Rosse
IL TIMES INTERVISTA I SOLDATI UCRAINI IN PRIMA LINEA A ROBOTINO: "IL 90% DI NOI MORIRÀ"
I soldati ucraini all’avanguardia di questa offensiva parlano della battaglia intorno a Robotyne e oltre in termini diversi, descrivendo livelli di confusione dottrinale, guerra di logoramento e perdite di massa che hanno esaurito le unità corazzate ucraine su cui inizialmente erano riposte le speranze di accelerare i progressi della controffensiva durata tre mesi.
Le iniziali speranze che l'operazione potesse essere effettuata dai carri armati Leopard e dai veicoli da combattimento Bradley per avere un impatto decisivo entro la fine dell'estate appaiono ora disperate.
Al contrario, la condotta della campagna è stata relegata al regno degli uomini a piedi, i gruppi d'assalto come quelli del battaglione Skala, che si infiltrano attraverso i campi minati sotto la copertura dell'oscurità e combattono disperati combattimenti ravvicinati per liberare di notte le trincee russe prima che i veicoli blindati possano essere spinti avanti.
“Bradley e Leopard sono fantastici finché non colpiscono una mina e non possono muoversi e vengono soffocati dall’artiglieria russa”, ha detto Boyets, la cui unità si è unita alla controffensiva dopo che le unità meccanizzate ucraine si sono ripetutamente impantanate nei campi minati lungo il fronte di Robotyne. “In realtà, la nostra grande lezione dell’estate è che per lo più attacchiamo di notte portati solo dalle nostre gambe. I veicoli blindati arrivano più tardi".
Il successo di queste truppe d’assalto altamente impegnate potrebbe essere la chiave per ulteriori rotture delle linee russe, ma sono anche i combattimenti necessari a garantire che l’Ucraina riesca a garantire solo una minima svolta nelle linee russe prima dell’autunno. Le grandi speranze originariamente riposte nelle formazioni corazzate ucraine equipaggiate in occidente, come la 47a Brigata Meccanizzata, si sono sgretolate di fronte alla realtà.
La 47a Brigata, addestrata in Germania ed equipaggiata con veicoli corazzati Bradley e carri armati Leopard, fu elogiata dai media ucraini e occidentali ancor prima dell’inizio dell’offensiva, nonostante fosse priva del supporto aereo cruciale per la dottrina di guerra della NATO. Non appena la 47a Brigata ha guidato l'attacco principale sul fronte meridionale all'inizio di giugno, ha subito pesanti perdite. Senza supporto aereo e con limitate capacità di sminamento, la brigata ha scoperto che i suoi veicoli corazzati venivano spesso immobilizzati nei campi minati russi e poi colpiti con l'artiglieria.
Nelle 15 settimane impiegate dalla 47a Brigata per avanzare di otto miglia per catturare Robotino, i medici assegnati alla brigata affermano che le vittime dell’unità sono a quattro cifre.
I combattimenti sono stati così duri che in alcuni casi le squadre di medici del 47° hanno visto la propria forza numerica ridotta al 50% a causa delle perdite subite durante le missioni di raccolta dei feriti sul fronte Robotyne, nonostante l'utilizzo di personale corazzato M-113 di fabbricazione statunitense. portaerei per evacuare i feriti. (Fonte: The Times)

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E gnente.. L'Humanitas, a distanza di quasi 4 anni, continua a sostenere tesi che non stanno più un piedi.

Il "long covid" è responsabile delle malattie cardiache.
Dallo studio in questione, però, non è dato sapere se i pazienti di cui parlano hanno successivamente ricevuto le dosi del sacro siero.
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La disinformazione del governo americano sul global warming è intenzionale
John Clauser, premio Nobel per la Fisica 2022


La grande notizia è che non esiste una vera crisi climatica.
La C02 e il metano hanno un effetto trascurabile sul clima.
La Terra ha le nuvole e non possiamo ignorarlo. Io sostengo che ogni tipo di nuvola fornisce automaticamente un meccanismo termostatico di riflettività della luce solare che controlla fortemente il clima e la temperatura della Terra. L'IPCC afferma di essere certa che il meccanismo dominante sia quello della C02 ma io affermo che è assurdo.
Non c'è cambiamento climatico e certamente non sono convinto ci sia un collegamento con la frequenza degli eventi meteorologici estremi, il cui aumento è trascurabile.
La terra probabilmente non si sta neppure riscaldando. Tutta la cronologia delle temperature è molto sospetta, il modo in cui è stata gestita è sospetto, ma comunque, qualunque cosa accada, non è dovuta alla presenza di C02 o metano nell'atmosfera.

Fiorangela
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IL CASO DELLE RSA CHE SCAVALCANO ANCHE L'OMS

Il governo si tira fuori da eventuali responsabilità inviando alle RSA solo "raccomandazioni" e le RSA optano per le soluzioni più stringenti possibili.

Mascherine, isolamento, chiusura delle strutture agli esterni per singoli positivi asintomatici: dopo più di tre anni dall'inizio del terrorismo pandemico, le RSA continuano ad essere il luogo privilegiato dell'abbrutimento umano e scientifico.

La parte peggiore, poi, nelle inoculazioni delle ultime settimane. In talune strutture, in attesa dei vaccini aggiornati (la variazione è in alcune molecole, non in quanto a garanzie di sicurezza ed efficacia. Difatti non sono stati specificamente testati), si è preso ad inoculare con i vaccini afferenti variabili non più esistenti, piazzando eccedenze di magazzino.

Francesco Borgonovo per Radio Radio
Giorgio Bianchi Photojournalist pinned «Il Controcanto di oggi condotto assieme a Francesco Toscano. https://www.youtube.com/live/H0cFMlgzP1g?si=fBP_Pvwnk5-T8-oz 🔴 Per ricevere tutti gli aggiornamenti segui Giorgio Bianchi Photojournalist»
"Inverno demografico", l'ha definito così un Giorgetti alle prese con i tagli e i sacrifici di una finanziaria austera, pensioni comprese. Ma quali sono le cause della denatalità che affligge il nostro Paese? Sono economiche? Sono culturali?

👉 Prendiamo il caso del Giappone, che nel 2022 ha registrato "l'ennesimo record negativo di nascite". Ovunque, tranne che nel villaggio di Nagi dove da molti anni, per invertire il crollo demografico, è stata adottata una serie di provvedimenti: incentivi economici per le famiglie, assistenza sanitaria gratuita fino ai 18 anni, nessuna spesa per i libri scolastici fino ai 15, pasti e trasporto pubblico convenzionati, basso costo di case ed affitti.

👉 Non solo agevolazioni, a Nagi, negli asili nido, i genitori lasciano i figli tra tate, altre madri e tanti volontari più anziani. "Questo servizio - afferma Matsushita, a capo della divisione municipale - permette di conciliare vita familiare e lavorativa. Stiamo adottando un approccio olistico e coinvolgiamo i residenti più anziani". Un antidoto al carovita, all'atomizzazione della società e all'abbandono "della terza età" tra TV ed RSA, per una comunità reale più partecipe e radicata sul territorio.

Insomma, circa l'opposto della nostra situazione, caratterizzata intenzionalmente da fratture sociali, disoccupazione giovanile (21.7%), stipendi al palo e contratti precari, affitti e prezzi in costante ascesa, compresi i servizi per l'infanzia e i beni di prima necessità, e campagne pseudo-vaccinali dal forte impatto sulla fertilità; senza contare la cultura woke o del "figlio come ostacolo alle proprie ambizioni".

⚠️ Sarebbe però sufficiente applicare il modello Nagi? Forse no. Forse, senza la prospettiva di istituzioni popolari e di un futuro differente da come ci viene oggi imposto, di guerra, miseria ed emergenze varie, gli incentivi economici non sarebbero sufficienti, ma sicuramente aiuterebbero.

https://t.me/canalemiracolomilano
miracoloamilano@protonmail.com
Forwarded from Giubbe Rosse
SCANNER FACCIALE ALLO STADIO CONTRO IL RAZZISMO
Sicurezza negli stadi. Scanner al volto dei tifosi e liberatoria è l’ultima idea “rivoluzionaria“ per combattere violenza e razzismo
De Siervo, ad della Lega Calcio e promotore: "Per individuare i responsabili i dati biometrici sono preziosi". Si segue il modello Usa (esiste dal 2018). Due ostacoli in Italia: privacy e gestione dell’ordine pubblico. (Fonte: sportquotidiano)

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Forwarded from Giubbe Rosse
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Tedros dell'OMS afferma: "L'aumento dei ricoveri e dei decessi dimostra che il COVID è qui per restare e che continueremo ad avere bisogno di strumenti per combatterlo". (Fonte: Disclose)

Ah, quindi 4 dosi non bastano?

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L'Amour...

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Venezia - Con Enea, vengono ribaltati tutti gli schemi, decostruiti tutti i canoni, spezzati gli algoritmi della grande distribuzione. Un genere senza genere ma soprattutto una trama senza trauma che azzera tutto, a partire dalla psicologia dei personaggi. Eroi romantici, che appartengono alla loro epoca, paralizzata come loro, con gli AirPods nelle orecchie, le iqos in bocca, e i pali nel culo. Poche idee, confuse, ma con una sola certezza: “il paradosso tragico dell’esistenza è che la vita la senti meglio in guerra, e per sentirsi vivi devono inventarsi la loro di guerra”. Parole straordinariamente vere, ripetute dallo stesso Pietro Castellitto in conferenza stampa. Che nel film ritornano in due scene con due attori unici nel loro genere: il monologo sull’amore di Adamo Dionisi che interpreta il malavitoso, e il dialogo sul potere e la potenza con Giorgio Montanini nelle vesti dell’intellettuale appartenente alla buona famiglia della democrazia. Ad unirli è una frase da antologia: “Dove ci sono i buoni ci sono i soldi”.

*Enea di Pietro Castellitto, dal 25 gennaio al cinema.

https://www.dissipatio.it/la-guerra-in-testa-di-enea/

Sebastiano Caputo.

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Chi capirà, aveva già capito; chi non capirà, non ha mai capito nulla.

LA ROSA DI PARACELSO.
di J.Luis Borges

Nel suo laboratorio, che comprendeva le due stanze dello scantinato, Paracelso chiese al suo Dio, al suo indeterminato Dio, a qualunque Dio, di inviargli un discepolo.
Imbruniva. Il magro fuoco del camino proiettava ombre irregolari. Alzarsi per accendere la lanterna di ferro avrebbe richiesto uno sforzo eccessivo. Paracelso, distratto dalla fatica, dimenticò la sua preghiera. La notte aveva cancellato l’athanor e i polverosi alambicchi quando bussarono alla porta. Insonnolito, l’uomo si alzò, salí faticosamente la breve scala a chiocciola e socchiuse un battente. Uno sconosciuto entrò. Anch’egli era molto stanco. Paracelso gli indicò una panca; l’altro sedette e attese. Per un certo tempo non scambiarono tra loro nemmeno una parola.
Il maestro fu il primo a parlare.
“Ricordo volti d’Occidente e volti d’Oriente”, disse, non senza una certa enfasi. “Non ricordo il tuo. Chi sei tu e che vuoi da me?”
“Il mio nome non ha importanza”, replicò l’altro.
“Ho camminato tre giorni e tre notti per entrare in casa tua. Voglio diventare tuo discepolo. Ti ho portato tutti i miei beni.”
Tirò fuori una borsa e la rovesciò sulla tavola. Le monete erano molte, e d’oro. Lo fece con la mano destra.
Paracelso, per accendere la lanterna, aveva dovuto voltargli le spalle. Quando tornò, notò nella sua mano sinistra una rosa. La rosa lo inquietò.
Si chinò, giunse le estremità delle dita, e disse: “Tu mi credi capace di elaborare la pietra che trasmuta gli elementi in oro e mi offri oro. Non è l’oro ciò che cerco, e se è l’oro che ti interessa, tu non sarai mai mio discepolo.”
“L’oro non mi interessa”, rispose l’altro.
“Queste monete non sono altro che una prova del mio desiderio di apprendere. Voglio che tu mi insegni l’Arte. Voglio percorrere al tuo fianco la via che conduce alla Pietra.”
Paracelso disse lentamente:
“La via è la Pietra. Il punto di partenza è la Pietra. Se non comprendi queste parole, non hai ancora cominciato a comprendere. Ogni passo che farai è la meta.”
L’altro lo guardò con aria diffidente. Disse, con voce chiara:
“Ma, esiste una meta?”
Paracelso si mise a ridere.
“I miei detrattori, che non sono meno numerosi che stupidi, sostengono il contrario, e mi accusano di essere un impostore. Non do loro ragione, ma non è impossibile che io sia un illuso. So che esiste una via.”
Vi fu una pausa, e l’altro disse:
“Sono pronto a percorrerla con te, anche se dovessimo viaggiare per molti anni. Lasciami attraversare il deserto. Lasciami intravedere almeno da lontano la terra promessa, anche se gli astri me ne vieteranno l’accesso. Ma prima di intraprendere il viaggio, io voglio una prova.”
“Quando?” disse paracelso, con inquietudine.
“Subito”, rispose il discepolo con brusca determinazione.
Avevano iniziato la conversazione in latino, ora parlavano in tedesco.
Il giovane levò in alto la rosa.
“Affermano”, disse, “che tu puoi bruciare una rosa e farla rinascere dalle ceneri, per opera della tua arte. Lascia che io sia testimone di questo prodigio. Ecco ciò che ti chiedo; poi la mia vita sarà tua.”
“Sei molto credulo”, disse il maestro. “Non so che farmene della credulità; esigo la fede.”
L’altro insistette.
“È proprio perché non sono credulo che voglio vedere coi miei occhi l’annientamento e la resurrezione della rosa.”
Paracelso l’aveva presa in mano, e parlando giocherellava con essa.
“Sei credulo”, disse. “Tu dici che io sono capace di distruggerla?”
“Nessuno è incapace di distruggerla”, rispose il discepolo.
“Ti sbagli. Credi forse che qualcosa possa esser reso al nulla? Credi che il primo Adamo nel Paradiso abbia potuto distruggere un solo fiore, un solo filo d’erba?”
“Non siamo nel Paradiso”, disse ostinato il giovane; “qui, sotto la luna, tutto è mortale.”

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Paracelso si era alzato in piedi.
“E in quale altro luogo siamo? Credi che la divinità possa creare un luogo che non sia il Paradiso? Credi che la caduta sia altro dall’ignorare che siamo nel Paradiso?”
“Una rosa può bruciare”, disse il discepolo in tono di sfida.
“V’è ancora del fuoco nel camino”, rispose Paracelso. Se tu gettassi questa rosa fra le braci, crederesti che le fiamme l’abbiano consumata, e che sia la cenere a essere reale. Io ti dico che la rosa è eterna e che solo la sua apparenza può cambiare. Mi basterebbe una parola perché tu la potessi vedere di nuovo.”
“Una parola?” disse stupefatto il discepolo. “L’athanor è spento, gli alambicchi sono coperti di polvere. Che farai per farla rinascere?”
Paracelso lo guardò con tristezza.
“L’athanor è spento”, ripeté, “e gli alambicchi sono coperti di polvere. In questo tratto della mia lunga giornata uso altri strumenti.”
“Non oso domandare quali”, disse l’altro con malizia o con umiltà.
“Parlo di quello che usò la divinità per creare il cielo e la terra e l’invisibile Paradiso in cui ci troviamo e che ci è nascosto dal peccato originale. Parlo della Parola che ci insegna la scienza della Cabala.”
Il discepolo disse freddamente:
“Ti chiedo la grazia di mostrarmi la scomparsa e la ricomparsa della rosa. Poco m’importa che tu operi per mezzo del Verbo o degli alambicchi.”
Paracelso rifletté. Infine disse:
“Se lo facessi, tu diresti che si tratta di un’apparenza imposta ai tuoi occhi dalla magia. Il prodigio non ti donerà la fede che cerchi. Dunque lascia stare la rosa.”
Sempre diffidente, il giovane lo guardò. Il maestro alzò la voce e gli disse:
“E inoltre, chi sei tu per introdurti nella dimora di un maestro ed esigere da lui un prodigio? Che hai fatto per meritare simile dono?”
L’altro replicò, tremando:
“So bene che non ho fatto nulla. Ti chiedo, in nome dei molti anni in cui studierò alla tua ombra, di lasciarmi vedere la cenere e poi la rosa. Non ti chiederò altro. Crederò alla testimonianza dei miei occhi.”
Bruscamente, afferrò la rosa rossa che Paracelso aveva lasciato sul leggìo e la gettò tra le fiamme. Il colore si perse e rimase solo un po’ di cenere. Per un istante infinito egli attese le parole e il miracolo.
Paracelso era rimasto impassibile. Disse con strana semplicità:
“Tutti i medici e tutti gli speziali di Basilea affermano che io sono un mistificatore. Forse essi sono nel vero. Qui riposa la cenere che fu rosa e che non lo sarà.”
Il giovane si sentì pieno di vergogna. Paracelso era un ciarlatano o un semplice visionario, e lui, un intruso, aveva varcato la sua porta e ora lo costringeva a confessare che le sue famose arti magiche erano vane.
Si inginocchiò, e disse:
“Ho agito imperdonabilmente. Mi è mancata la fede che il Signore esigeva dai credenti. Lasciami ancora guardare la cenere. Tornerò quando sarò più forte e sarò tuo discepolo e in fondo al cammino vedrò la rosa.”
Parlava con passione autentica, ma quella passione era la pietà che gli ispirava il vecchio maestro, tanto venerato, tanto attaccato, tanto insigne e perciò tanto vuoto. Chi era lui, Johannes Grisebach, per scoprire con mano sacrilega che dietro la maschera non c’era nessuno?
Lasciare le monete d’oro sarebbe stata un’elemosina. Le riprese uscendo.
Paracelso l’accompagnò ai piedi della scala e gli disse che sarebbe sempre stato il benvenuto.
Entrambi sapevano che non si sarebbero rivisti mai più.
Paracelso rimase solo. Prima di spegnere la lanterna e di sedersi nella poltrona consunta, raccolse nell’incavo della mano il piccolo pugno di cenere e disse una parola a bassa voce. La rosa risorse.

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Leggo molti artisti, o comunque gente che produce e vive dell’immateriale, asserire che no, un film, una serie tv non ha nessuna influenza sul reale, insomma non modifica comportamenti, non induce emulazione, non sposta di una virgola i desideri di nessuno.
Insomma non produce ne bene ne danni, secondo loro. Quindi lasciamo tutto come sta….
Scusatemi, e voi che cazz fate a fa gli artisti allora?
Se pensate che non serve a nulla datevi all’agricoltura.
A parte che dovremmo discutere del perché esiste lo spot pubblicitario di 30 secondi, che costa tanto, tantissimo, e a qualcosa servirà, o no? Ma se secondo voi il sovrastrutturale, quello che non produce bulloni o arance, non ha potere di essere, rappresentare ed esorcizzare il bene, o il male, silenziatevi.
Non servite a niente per vostra stessa ammissione.

Daniele Sepe.

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