Giorgio Bianchi Photojournalist
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Notizie e analisi sull'attualità e la geopolitica.
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Forwarded from Lettera da Mosca
LA SORTE DI PRIGOZHIN - Voci da Mosca: ❗️ Evgeny Prigozhin, e il comandante militare del Gruppo Wagner, Dmitry Utkin, potrebbero non essere stati a bordo del velivolo precipitato tra Mosca e San Pietroburgo. I due, secondo le voci, si sarebbero registrati su quel volo ma sarebbero partiti con un altro. Tutto ovviamente da verificare.
Forwarded from Giubbe Rosse
🇩🇿🇳🇪 L'Algeria inizia un viaggio di mediazione sulla crisi del Niger in tre paesi dell'ECOWAS

Mercoledì l'Algeria ha inviato il suo ministro degli Esteri, Ahmed Attaf, in visita in Nigeria, Benin e Ghana per aiutare a trovare una via d'uscita dalla crisi del Niger, ha annunciato il ministero degli Esteri algerino.

Il ministro Ahmed Attaf terrà "consultazioni sulla crisi in Niger e sulle modalità per affrontarla" con i suoi omologhi in questi paesi dell'ECOWAS, ha affermato il ministero.

L'obiettivo è contribuire "ad una soluzione politica che risparmi a questo Paese e all'intera regione le ripercussioni di un possibile inasprimento della situazione".

Il presidente Tebboune ha dichiarato il 6 agosto di "respingere categoricamente qualsiasi intervento militare esterno" in Niger, che ha descritto come "una minaccia diretta per l'Algeria". @Africaintel
Forwarded from la fionda📗
🔴 Secondo diverse fonti russe i corpi di Prigozhin e Utkin, suo braccio destro, sarebbero stati identificati sul luogo dell'incidente
Forwarded from Hic Sunt Leones 🦁 - (canale di Renato Russo) (Renato Russo)
L'agenzia di stampa ufficiale russa TASS conferma la presenza di Evgeny Prigozhin tra i passeggeri dell'aereo precipitato in Russia questa sera. Non ci sono superstiti.

https://t.me/tass_agency/206542

⚡️ L'Agenzia federale per il trasporto aereo ha pubblicato i nomi di tutti i passeggeri e dei membri dell'equipaggio che erano a bordo dell'aereo Embraer precipitato nella regione di Tver, tra cui Evgeny Prigozhin e Dmitry Utkin. Lo si legge nel messaggio dell'Agenzia federale per il trasporto aereo.

A bordo c'erano anche Sergei Propustin, Evgeny Makaryan, Alexander Totmin, Valery Chekalov, Nikolai Matyuseev.
Forwarded from Irina Socolova (𝕴𝖗𝖎𝖓𝖆)
Il Centro Wagner di San Pietroburgo ha illuminato le finestre a forma di croce
La Nato e l’Ucraina sono ormai in un vicolo cieco
DI PIERO BEVILACQUA

Non era necessaria la voce dal sen fuggita del capo di gabinetto del Segretario della Nato, Stian Jenssen, che ha prospettato la possibilità di cedere a Mosca parte dei territori già occupati, in cambio dell’ingresso nell’Alleanza, per comprendere quel che dovrebbe essere chiaro a tutti: la cosiddetta controffensiva ucraina è fallita. E questo non è l’unico degli obiettivi mancati dal progetto di guerra ideato dagli strateghi atlantici. La controffensiva ucraina non sfonda come è noto, perché i russi hanno eretto doppie e triple linee di difesa, scavato trincee, disseminato di mine migliaia di km di confine, si trovano nella posizione vantaggiosa di doversi difendere più che andare allo scoperto, conducono una logorante guerra di posizione con la potenza di una efficientissima artiglieria e con i mezzi militari di una industria bellica che è seconda solo a quella degli Usa. Sono gli ucraini che devono dare l’assalto e devono farlo con uomini in carne e ossa, i loro, non certo con gli uomini politici e i giornalisti che li incitano. E il numero crescente dei morti non li incoraggia. I russi non hanno commesso l’errore che paventavano tanti nostri analisti, o esperti di cose militari del rango di Beppe Severgnini o Gianni Riotta, di volere invadere l’Ucraina: Paese troppo grande, abitato da una popolazione nemica, che avrebbe dato vita a una logorante guerriglia. Hanno occupato territori abitati da popolazione amiche, da cui non temono nulla, dove potranno anche avviare la ricostruzione, trovandosi già in casa propria. Ma la novità ideale e politica più importante è il rovesciamento completo della narrazione sul conflitto. Nel corso di quest’anno il racconto dell’esercito russo che il 22 febbraio 2022 invade l’Ucraina si è trasformato nella guerra che tutto l’Occidente muove contro la Russia, per abbattere Putin, invadere e smembrare il Paese. Durante questa primavera, non si sa se con più arroganza o ingenuità, gli uomini della Nato e la stampa europea – al seguito come le masserizie dietro la fanteria – hanno apertamente prospettato la volontà di liquidare prima la Russia per poi fare i conti con la Cina. Gli inni alla vittoria su Mosca come obiettivo a portata di mano hanno non solo strappato il velo pubblicitario sul cosiddetto sostegno alla resistenza ucraina, ma hanno ricreato in Russia un sentimento che costituisce forse lo stampo antropologico più profondo del suo popolo: la paura dell’invasione del suo territorio. Non c’era propaganda più efficace per rendere granitico il consenso di Valdimir Putin. Un popolo che si sente minacciato, come lo fu dalle armate napoleoniche, così come dai carri armati di Hitler, si raccoglie dietro al suo capo, è pronto a combattere come pochi altri cittadini europei sarebbero disposti a fare.

Ma a oggi quasi tutti gli obiettivi degli Usa e della Nato appaiono clamorosamente mancati. L’economia russa doveva crollare in pochi mesi e il Fmi ha appena certificato che quest’anno crescerà dell’1,5%, più di quella della Germania e dell’Italia. È l’Europa, invece, a stare poco bene. Secondo dati del Financial Times le imprese europee hanno avuto 100 miliardi di soli danni diretti dalla guerra (European companies suffer €100 bn hit from Russia operations, F.T. 6.8).

Neppure negli Usa, che hanno lucrato dal conflitto (oltre al risultato strategico di aver separato l’Europa dalla Russia), le cose vanno benissimo. L’agenzia di rating Fitcht ha declassato sia pur di poco il dollaro, allarmata dall’enormità del debito americano e dalla prospettiva di recessione per il prossimo anno. Ma non è l’unica novità. Secondo un sondaggio della Cnn dei primi di agosto, il 55% dell’elettorato statunitense è contrario all’invio di altre armi in Ucraina. Un dato destinato a impennarsi quando gli americani conosceranno come stanno realmente le cose al fronte, e quando Trump ne farà un tema della sua campagna elettorale nel 2024.

Segue...
Ebbene, se così stanno le cose dovrebbe apparire chiaro agli uomini dotati di ragione (benché la specie pare estinta presso il ceto politico Ue) che il tempo lavora contro le speranze degli ucraini. L’autunno è alle porte, e se è difficile attaccare oggi le postazioni russe, figuriamoci con i campi impantanati e disseminati di mine. In pochi mesi con le elezioni Usa del 2024, l’alleato americano potrebbe venir meno. Ma è soprattutto il gruppo dei Paesi fornitori di armi all’Ucraina che si troverà sempre più privo di motivazioni di fronte alle proprie opinioni pubbliche. Inviare ancora armi non solo appare sempre più inutile, visto lo stallo al fronte, la tenuta della Russia, i danni all’economia europea, la stanchezza degli americani, ma diventa evidente quel che è stato chiaro fin dal primo momento. Nuove armi vuol dire più soldati che debbono usarle e perciò l’inutile massacro della gioventù ucraina (e anche di quella russa) e la distruzione materiale di quel Paese. I danni incalcolabili al pianeta non li conta più nessuno, tantomeno i Verdi europei.

E invece questo sarebbe il momento, come esortava Marco Travaglio (Il Fatto, 17.8), di una iniziativa di pace. È urgente oggi perché è ormai possibile prevedere come andrà a finire. È necessario, perché inviare ancora armi all’Ucraina non equivale più ad avere a cuore le sorti di quel Paese, ma la sua distruzione. Le opinioni pubbliche non si possono ingannare più di tanto e chi si batte per la pace ha oggi moltissime più ragioni della Nato, finita in vicolo cieco.

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A sette anni dal sisma che ha devastato il centro Italia, la situazione per molti terremotati resta drammatica.
Già si parla di ricostruire l'Ucraina quando c'è ancora moltissimo da fare nelle zone colpite da questa sciagura.
Si cerca di resistere ma i siti con le casette sono realtà fantasma e a tanta gente non resta altro che lasciarsi vivere.

GLI INVISIBILI DEL DOPO TERREMOTO - IMMAGINARE CON GIORGIO BIANCHI

https://youtu.be/ytI0XtV6Vi4.

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Quando ha saputo del mio tour per l'Italia Paolo mi ha scritto e mi ha chiesto di passare a Visso e di toccare con mano le condizioni di vita dei terremotati del centro Italia.
Sei anni di isolamento, di distruzione del tessuto sociale, di emarginazione. Di assenza totale delle istituzioni.
Soldi a pioggia per le armi, per gli ucraini, per i vaccini che scadono nei frigoriferi, mentre questa gente continua a vivere nei container e tra le macerie.
Quando poi arriva la calamità naturale, tutti pronti ad additare la causa esterna, il cambiamento climatico.
Non i decenni di incuria e di abbandono del territorio.
Il clima.
Vi dovete vergognare.
Queste persone hanno bisogno di aiuto.
Paolo non vuole mance o elemosine. Vuole lavorare. È una guida esperta, che comunque sa fare diversi lavori. Ha una grande manualità.
Diamo una mano agli italiani che hanno voglia di fare e che non si piangono addosso.

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Ci siamo sbagliati. L'annessione della Crimea nel 2014 è stata una chiara violazione del diritto internazionale e un assaggio delle intenzioni aggressive russe su tutta l'Ucraina. Da allora Mosca ha imposto il suo modello autoritario e violato i diritti delle popolazioni della penisola》.

All'indomani dell'annessione della Crimea e delle sanzioni contro la Russia, nel 2014, la Meloni chiamava l'Italia al ritiro delle sanzioni stesse, affermava fosse insensato forzare l'ingresso dell'Ucraina nella UE e nella Nato e definiva le scelte dell'allora governo italiano come quelle di un "servo sciocco degli Usa".

Oggi dice:《Nel 2014 non si era compreso appieno la portata di quanto stava accadendo e forse si era sperato che potesse fermarsi lì la pulsione imperialista di Mosca. Abbiamo sbagliato》.

Ribadisce di essere al fianco dell'Ucraina senza esitazioni e che aiuterà la ricostruzione organizzando una conferenza ad hoc in Italia nel 2025.
"Per contribuire alla rinascita economica dell'Ucraina". E l'Italia?
Forwarded from Laura Ru (Laura Ru)
Le ricostruzioni fantasiose che si leggono sui media occidentali e su molti canali Telegram dell'incidente aereo avvenuto ieri nella regione di Tver sono parte della guerra dell'informazione e come tali vanno prese. Al momento e' in corso l'identificazione dei corpi recuperati e un'indagine per stabilire le cause dell'incidente in cui hanno perso la vita tre membri dell'equipaggio e sette passeggeri. Tra le vittime ci sarebbero vari comandanti della Wagner tra cui i piu' noti al pubblico sono Evgeny Prigozhin e Dmitry Utkin. I video amatoriali realizzati sul luogo del disastro mostrano l'aereo precipitare al suolo, non si vedono ne' missili ne' esplosioni a bordo. Solo un esame dei resti del velivolo potra' dire se si e' trattato di un guasto tecnico o se ci sono tracce di esplosivo. E solo sulla base di quei risultati si potra' ragionare. Il resto e' fuffa. @LauraRuHK
Forwarded from Giubbe Rosse
🇺🇸🇷🇺 USA. IMPORTAZIONI DI URANIO RUSSO AI MASSIMI DAL 2005
Secondo il network russo Sputnik, gli Stati Uniti hanno acquistato 416 tonnellate di uranio dalla Russia nella prima metà del 2023, pari a 2,2 volte il volume dello stesso periodo dell'anno scorso e il valore massimo dal 2005, secondo i calcoli di Sputnik basata sui dati dell'agenzia federale statunitense.
La Russia fornisce agli Stati Uniti solo combustibile arricchito con uranio-235, che rappresenta la principale importazione “radioattiva” del paese. Tuttavia, l’analisi ha preso in considerazione anche i dati sulle importazioni di uranio naturale e impoverito, che gli Stati Uniti acquistano da altri paesi.
Il costo dell’uranio russo importato è stato pari a 696,5 milioni di dollari, il valore più alto dal 2002, anno in cui gli Stati Uniti hanno iniziato a disaggregare i dati per mese. Il costo delle forniture è aumentato di 2,5 volte rispetto all’anno precedente e la quota della Russia nelle importazioni di uranio dagli Stati Uniti è cresciuta di 13 punti percentuali, raggiungendo il 32%.
Gli Stati Uniti hanno inoltre aumentato significativamente i loro acquisti di uranio dal Regno Unito nel 2023, del 28% a 383,1 milioni di dollari, portandolo a poco meno del 18% di tutte le importazioni. L’aumento più significativo è stato osservato nelle esportazioni francesi, che si sono attestate a 319 milioni di dollari, il 15% delle importazioni totali, nel 2023 contro 1,9 milioni di dollari dell’anno precedente.

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Cinque paesi diventeranno nuovi membri dei BRICS : Argentina, Egitto, Iran, Emirati Arabi Uniti e Arabia Saudita si uniranno all'associazione BRICS (Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa); lo ha detto il corrispondente da Ginevra del portale brasiliano UOL, Jamil Chade, mercoledì, citando una bozza del documento finale del vertice del gruppo.

Secondo il giornalista uno dei principali criteri di selezione è stato il fattore geografico, che dovrebbe garantire l'equilibrio regionale all'interno dell'associazione. In base a questo principio, come scrive Chade, si sta valutando anche l’adesione di un altro paese africano al blocco. Inoltre, in futuro, le autorità brasiliane vorrebbero vedere l'Indonesia come parte dell'associazione, ma Giakarta non è ancora pronta per aderire ai BRICS, nota.

https://tass.ru/mezhdunarodnaya-panorama/18573303

(Fonte: TASS - Tramite Laura Ruggeri).

Dal 22 al 24 agosto si svolgerà a Johannesburg il vertice dei BRICS. In precedenza, il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione del Sudafrica, Naledi Pandor, ha affermato che i leader dei paesi BRICS hanno concordato un documento che enuncia i principi per l'accettazione di nuovi membri nell'associazione. In totale, 22 paesi hanno chiesto di aderire ai BRICS.

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Forwarded from Donbass italia
Prima dello schianto, l'aereo Embraer , tra i cui passeggeri figurava Prigozhin, perse 2,4 km di altitudine in 30 secondi.

"Qualunque cosa sia accaduta, è avvenuta rapidamente", ha detto a Reuters il portavoce di Flightradar24 Jan Petchenik.

Secondo il rapporto Flightradar24, ieri l'aereo è salito a 28mila piedi (circa 8,5 km) alle 18:10 ora di Mosca e ha volato fino alle 18:19, dopodiché è salito sopra i 9 km, per poi scendere a 8,3 km.

Poi riprese quota e scese. Ha trasmesso gli ultimi dati alle 18:20, ora di Mosca, quando si trovava a un'altitudine di 19,7 mila piedi (circa 6 km).

Non c'è conferma che Prigozhin sia stato identificato tra i corpi dei morti, ma il suo telefono è stato trovato sul luogo dell'incidente, riferisce Al Jazeera, citando una fonte del Wagner PMC.

Fonte 🟩 RT in russo
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Forwarded from Giubbe Rosse
TAJANI, "PRIVATIZZARE TUTTO, ANCHE I PORTI, TRANNE L'ACQUA" E DARE UN FONDO AI LAVORATORI (CHE COSÌ POTRANNO SPENDERLO PER L'AUMENTO DEI SERVIZI PRIVATIZZATI, NDR).
LEGGE BILANCIO: TAJANI, PER TUTELA LAVORO IPOTESI FONDI DA PRIVATIZZAZIONI

'Di alcuni servizi, anche i porti, non l'acqua' (Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 23 ago - In vista della manovra di bilancio, 'per la tutela del lavoro si puo' trovare un fondo aggiuntivo anche con un incremento della privatizzazione'. Cosi' il vicepremier e ministro degli Affari esteri, Antonio Tajani, arrivando al Meeting di Rimini. 'Io ritengo - e' il suo ragionamento - che uno Stato liberale e moderno debba essere meno presente, favorendo invece la presenza di imprese, perche' meno Stato e quindi meno tasse e piu' impresa significa poi trovare altri fondi per la crescita. Si possono privatizzare alcuni servizi, anche i porti, non si puo' privatizzare l'acqua'. (Fonte: borsaitaliana)

Si vola

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Forwarded from Vi racconto la Russia
I media occidentali oggi scrivono molte sciocchezze su Yevgeny Prigozhin e sulla sua morte. Ma il New York Post ha fatto del suo meglio denunciando la morte di un “dissidente russo”.
Kornilov

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Repubblica ha già chiuso le indagini.

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Forwarded from PBellavite
Il bestiario del nuovo Meeting

Un’altra BESTIALITÀ della Sciarra: “Figli NATI da coppie dello stesso sesso”.

Mi deve spiegare se ha scoperto un nuovo tipo di riproduzione. O se semplicemente la signora ha abbracciato il politicamente corretto.

https://youtu.be/OmWZN-WoP34
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RISE UP AGAINST THE TECHNOCRACY!
🎥 Un video che parla da sé.

📌 Trento
📆 Sabato 9 settembre
🔥 Corteo! Manifestazione nazionale contro le città-prigione.

https://t.me/canalemiracolomilano
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Forwarded from Laura Ru (Laura Ru)
Io sono in vacanza e riesco a scrivere molto poco. Ora ad esempio sono nell'ostello di una cittadina russa di provincia nella regione di Tver e la cucina - l'unico spazio comune dove c'e' un tavolo per il mio portatile - e' perennemente occupata dagli altri ospiti. Non si tratta di turisti, qui non ne ho visti, ma di immigrati uzbeki che lavorano in citta' da qualche mese. Il loro lavoro sembra saltuario visto che passano gran parte del tempo in cucina a mangiare, bere te' e fare videochiamate ai familiari in patria. E' in questo contesto che leggo le notizie e vorrei pure commentarle, ma poi invece decido di uscire a fumare una sigaretta con un ragazzo uzbeko che mi parla del suo paese e perdo la concentrazione. Vabbe', proviamoci. La notizia e' che Putin ha fatto le condoglianze alle famiglie delle vittime dell'incidente aereo avvenuto a pochi chilometri da qui. Ha parlato di Prigozhin e degli altri membri della Wagner, quindi possiamo concludere che non ci sono piu' dubbi sull'identita' delle vittime. Ora, se ipotizziamo che l'aereo non sia caduto accidentalmente, chi avrebbe avuto l'interesse a decapitare l'intero vertice della Wagner? Dobbiamo cercare qualcuno che tragga vantaggio dall'omicidio di Prigozhin. E quel qualcuno non e' certo Putin, per il quale Prigozhin non rappresentava nessun pericolo, essendo quest'ultimo uscito perdente dal tentativo di ammutinamento e non avendo ottenuto nessun seguito alle sue richieste di sostituire i vertici del Ministero della Difesa. Wagner in Bielorussia e in Africa non solo non dava piu' nessun fastidio, ma anzi continuava ad offrire un prezioso contributo agli interessi russi specialmente in Africa dove opera con successo da anni. Se Putin avesse voluto eliminare Prigozhin, come sostengono i media occidentali, sicuramente non avrebbe fatto precipitare un aereo mentre era in corso il vertice dei BRICS, non lo avrebbe fatto in Russia bensi' in Africa, dove Prigozhin si trovava fino al giorno prima. E l'Africa e' centrale in questa storia. L'Occidente sta perdendo il controllo del continente e decapitare il comando della Wagner serve, nelle sue intenzioni, ad indebolire la Russia in Africa e a gettare sospetti su Putin (i media occidentali lo indicano come mandante) per creare instabilita' politica all'interno della Russia. Se l'Occidente pensava di indebolire la Russia in Ucraina ormai e' chiaro che ha sbagliato i propri calcoli ed ora si trova invischiato in una guerra di attrito che ha ottenuto effetti opposti a quelli desiderati, anche se la distruzione delll'economia europea si puo' considerare un obiettivo centrato da parte degli USA. In sintesi, i mandanti dell'omicidio dei vertici della Wagner vanno ricercati tra chi la considera un nemico. @LauraRuHK