Giorgio Bianchi Photojournalist
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Notizie e analisi sull'attualità e la geopolitica.
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Editorialisti del Corriere della Sera bum bum bum

La Nato ha avuto enormi vantaggi dalla guerra in Ucraina che le ha consentito di passare da 30 a 32 membri ampliando enormemente la sua espansione nell'Europa dell'Est al confine con la Russia. All'Ucraina, invece, la guerra è costata soltanto morti e distruzioni.
Chi ha pagato l'espansione della Nato al confine della Russia?
Gli ucraini.
Che cosa hanno guadagnato gli ucraini dall'espansione della Nato a est?
Niente, c'hanno soltanto rimesso.
Inumano cinismo occidentale, dice il professor Orsini. Macché, tuona il Corriere della Sera, difesa della libertà e della democrazia!
Grazie, Luciano Fontana, di essere così umano, altruista e idealista.
E adesso, cari editorialisti del Corriere della Sera, andiamo a schiantare un altro popolo! Sotto a chi tocca, "corrieristi", anzi, carrieristi.
I bambini ucraini muoiono a centinaia però la Nato cresce che è una meraviglia.
Editorialisti del Corriere della Sera, non avete ancora visto una guerra che non vi sia piaciuta.
Bum, Bum, Bum, Editorialisti del Corriere della Sera che promuovete le guerre nel mondo, state in gamba perché tutto quello che vedete sarà vostro ad ogni costo (Negrita).

Alessandro Orsini.

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Forwarded from la fionda📕
Nel fare qualche ricerca per il post precedente (su Zelensky e BIletsky) siamo incappati nella pagina italiana di wikipedia sulla "3ª Brigata d'assalto autonoma "Azov"". Praticamente una pagina intera di celebrazione della, citiamo:"migliore brigata dell'esercito ucraino, in quanto dotata di personale altamente addestrato e motivato".
E poi una descrizione minuziosa dei vari "successi" di questa brigata. Nessun accenno all'ideologia del Battaglione Azov e al neonazismo.
Una nuova pagina vergognosa per l'"enciclopedia libera".

Forse sarebbe il caso di andare a fare qualche modifica, che ne dite? Ci date una mano?

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Forwarded from Piccolenote
L'INCENDIO DI MAUI: ANCORA TANTO DA CHIARIRE...

Il bilancio delle vittime di Maui è il più alto registrato negli incendi degli USA nell’ultimo secolo. 106 le vittime identificate a oggi: numero destinato a salire. “Tutto questo ricorda quanto si osserva in una zona di guerra o quanto abbiamo visto l’11 settembre”, ha dichiarato il governatore delle Hawaii Josh Green. Ancora da chiarire le cause del disastro, ma sembra che si tratti di una combinazione di più fattori. Le fiamme hanno incenerito Lahaina,- nell'Ottocento capitale del Regno delle Hawaii prima che la capitale si spostasse a Honolulu (luogo dello storico attacco di Pearl Harbour).
A fare della tragedia un’ecatombe hanno contribuito altri fattori. Quando è stato avvistato il primo focolaio, che si era sviluppato su una collina sopra Lahaina, “i vigili del fuoco accorsi a sono rimasti sgomenti nello scoprire che i loro idranti stavano iniziando a esaurirsi”.
“La pressione dell’acqua era un problema continuo”, ha dichiarato un vigile del fuoco. “I problemi relativi alla scarsità di acqua sono stati aggravati da altri, dal momento che molti cittadini [di Lahaina] hanno detto di non aver ricevuto l’ordine di evacuazione e le sirene installate per allarmare in caso di emergenze simili non hanno suonato”.
“Le Hawaii, infatti, vantano quello che viene descritto come il più imponente sistema di sirene di allarme all’aperto del mondo”. Resta la sensazione diffusa tra i cittadini delle Hawaii che tanto poteva essere evitato.

Leggi l’articolo sul Piccole Note:
bit.ly/44f7IdA
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Forwarded from La Mia Russia
La Russia è il principale fornitore di armi in Africa, con il 40% delle importazioni africane tra il 2018 e il 2022. Questo numero è superiore alle importazioni totali di armi dagli Stati Uniti (16%), dalla Cina (9,8%) e dalla Francia (7,6%) in quegli anni. Le vendite di armi russe all'Africa sono aumentate da circa 500 milioni di dollari a più di 2 miliardi di dollari l'anno negli ultimi anni. I principali importatori sono l'Algeria e l'Egitto, con rispettivamente il 73% e il 34% delle loro importazioni di armi provenienti dalla Russia. Oltre a loro, molti altri paesi del continente importano attrezzature russe, tra cui Mali, Sudan, Repubblica Centrafricana e Angola.
Mosca sta promuovendo la diplomazia militare nella regione coinvolgendo vari paesi africani in forum ed esercitazioni militari, compresi i Giochi internazionali militari, a cui hanno partecipato circa una dozzina di stati africani dal 2015, come l'Angola e l'Algeria, Congo, Mali e Zimbabwe. Le PMC svolgono un ruolo importante: dal 2005, almeno sette PMC russe hanno condotto almeno 34 operazioni in 16 paesi africani, e hanno una presenza significativa nella Repubblica Centrafricana, Sudan e Sud Sudan, Congo, Gabon, Libia, Mali e Madagascar. https://t.me/Contora_Pishet/7251
Forwarded from Giubbe Rosse
Il produttore statunitense di batterie alcaline DURACELL TORNERÀ IN RUSSIA con un nuovo marchio alla fine di settembre, ha riferito mercoledì su telegram il notiziario mash, citando fonti.
Secondo il rapporto, i prodotti saranno venduti con il marchio Opticell, con un orso rosso come marchio al posto del coniglietto Duracell. Secondo quanto riferito, il prezzo delle batterie raddoppierà, da 50 a 100 rubli (da $ 0,5 a $ 1) ciascuna.
L'ufficio russo dell'azienda ha spiegato l'aumento dei prezzi dovuto alle importazioni parallele e ad altri fattori, osservando che le batterie saranno prodotte in uno stabilimento in Cina.

A breve la Coca Cola in vendita a Mosca con lattina rossa e Falce&Martello gialla

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La Cina, uno stato sovrano, continua a tagliare le sue riserve di debito degli Stati Uniti, mentre il Giappone, sotto l'occupazione militare degli Stati Uniti dalla fine della seconda guerra mondiale, continua ad acquistarlo. La Cina effettuerà ulteriori riduzioni ma a un ritmo moderato per evitare la volatilità del mercato e danni alla propria economia. Lento e costante è il modo in cui la Cina sta riducendo la sua dipendenza dalla valuta statunitense.
https://www.globaltimes.cn/page/202308/1296371.shtml

Laura Ruggeri.

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Forwarded from Comitato Ascoltami
Il coraggio di testimoniare e le Verità nascoste

Hanno censurato la nostra pagina Facebook. Ancora. E ancora.

Il Comitato Ascoltami è nato per diffondere testimonianze. Verità. Ci vuole coraggio per testimoniare la Verità che nessuno vuole vedere. Noi l’abbiamo fatto. Ci hanno trattato come fake, ridicolizzati, attaccati, insultati. Non ci siamo fermati. Siamo cresciuti a dismisura. Ci hanno censurato. Siamo diventati più forti. Ancora oggi ci stanno togliendo il megafono informativo più efficace e capillare che abbiamo. Non ci fermeremo, troveremo il modo per raccontarci ad ancora più persone.

La Verità è come l’acqua, inarrestabile, filtra ovunque, scava montagne, rompe dighe.

Noi romperemo ancora una volta la diga della censura.

Ma abbiamo bisogno di ognuno di voi. Diffondete i nostri messaggi come potete, con ogni mezzo. Siamo tante gocce dello stesso mare. Inarrestabili. Inarrestabili.

Il Comitato Ascoltami
Forwarded from Laura Ru (Laura Ru)
L'impero di Soros sposta l'attenzione dall'Europa ad altre zone del mondo, vale a dire laddove vanno sostenuti gli interessi della finanza anglo-americana e i suoi disvalori. In Europa questi interessi e l'ideologia woke-liberal che ad essi si accompagna godono già di protezione istituzionale: la politica europea viene determinata da Washington. Per questo motivo influenzare la Casa Bianca è molto piu' utile che influenzare ogni singolo governo europeo. Una buona parte dei fondi di Open Society Foundations (OSF) saranno quindi dirottati altrove, soprattutto negli USA dove si terranno le elezioni presidenziali nel 2024, in Asia e Africa che sono i due continenti in cui l'egemonia americana ha bisogno di un assist visto che si sta rafforzando la posizione degli arci-nemici di Soros, la Cina e la Russia. Lo sviluppo dei Paesi del cosiddetto Sud globale sta riducendo le dimensioni della quota europea nell'economia mondiale: l'Europa pesa sempre meno a livello internazionale e Soros lo sa bene. Va precisato che OSF continuerà comunque a finanziare gruppi di pressione in Europa, soprattutto quelli che si occupano di politica estera e manterrà il sostegno alle comunità rom europee.

Continuerà inoltre a finanziare ONG, giornalisti e politici in Ucraina, Moldavia, Kirghizistan e nei Balcani occidentali dove gli USA temono la concorrenza russa. Ai primi di luglio Alex Soros aveva annunciato che OSF avrebbe tagliato il personale del 40%. Ma una riduzione sostanziale del personale non significa che il modus operandi della fondazione sarà meno tossico. In realtà, un'organizzazione più snella significa avere più denaro disponibile per operazioni di lobbying. OSF ha formato una generazione di politici che ora ricevono i loro stipendi direttamente da organizzazioni internazionali e sovranazionali, oltre che da governi e partiti. A pagare gli stipendi sono i contribuenti, non Soros. Missione compiuta. ▪️Non c'è motivo di credere che l'obiettivo principale dell'impero sia cambiato. È sempre lo stesso: il dominio del mondo attraverso un "nuovo tipo" di società senza Stati nazionali, senza religione e privilegiando i diritti delle minoranze (razziali, sessuali, etniche...) per erodere il potere della maggioranza. I mezzi per raggiungere questo obiettivo sono la propaganda e l'infiltrazione degli adepti della setta sorosiana in tutti i livelli di governo dei Paesi in cui opera OSF. @LauraRuHK
Forwarded from Giubbe Rosse
🇺🇸 PAKISTAN: DOCUMENTI RIVELANO LE PRESSIONI USA DIETRO LA DESTITUZIONE DI IMRAN KHAN
Emergono nuovi elementi intorno alla vicenda dell’ex primo ministro pakistano Imran Khan, rimosso dal suo ruolo in seguito ad un voto di sfiducia parlamentare nel 2022 e da allora al centro dell’attenzione mediatica nazionale e internazionale per la sua lotta contro l’esercito e i suoi oppositori politici, accusati apertamente da Khan di avere agito dietro pressione diretta degli Stati Uniti d’America. La potenza a stelle e strisce, infatti, mal tollerava la posizione neutra assunta dal politico pakistano rispetto al conflitto in Ucraina, nonché la sua apertura verso la cooperazione politica e commerciale con Russia e Cina. Le accuse di Khan sono sempre state respinte sia dall’esercito e dai suoi oppositori politici che dagli stessi Stati Uniti. Tuttavia, è emerso ora un documento segreto, nello specifico un cablogramma ottenuto dal giornale online The Intercept, che confermerebbe la versione dell’ex primo ministro pakistano secondo cui gli Stati Uniti sono intervenuti per far sì che il capo del Movimento per la Giustizia del Pakistan fosse destituito. In seguito alla sua rimozione da primo ministro, si sono scatenate importanti e partecipate proteste in difesa di Khan e ne è seguito un grave dissidio politico interno. Secondo The Intercept, il cablogramma contiene il resoconto di un incontro tra l’ambasciatore pakistano negli Stati Uniti e due funzionari americani avvenuto il 7 marzo 2022, durante il quale il Dipartimento di Stato americano ha incoraggiato alcuni politici pakistani a rimuovere Khan dal suo incarico, promettendo in cambio relazioni più amichevoli col Paese asiatico oppure isolamento, nel caso in cui si fossero rifiutati di destituire l’allora primo ministro. L’incontro diplomatico è avvenuto due settimane dopo l’invasione russa dell’Ucraina, iniziata mentre Khan era in viaggio verso Mosca, una visita che ha fatto infuriare Washington. (Fonte: L'Indipendente)

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Forwarded from Piccolenote
UCRAINA: I TRE NIET USA ALLA FINE DELLA GUERRA

Articolo storico quello di Ted Snider pubblicato su The American Conservative del 16 agosto. Ne pubblichiamo ampi stralci.

"Il 25 febbraio, il giorno dopo l'inizio dell'invasione, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ebbe a dichiarare di essere pronto ad abbandonare l'idea di far aderire l'Ucraina alla NATO".

Primo tentativo di pace: il primo, Zelensky

Così Zelensky: "Non abbiamo paura di parlare con la Russia. Non abbiamo paura di parlare delle garanzie di sicurezza per il nostro stato. Non abbiamo paura di parlare della possibilità di uno stato neutrale. Non siamo nella NATO adesso... Dobbiamo parlare della fine dell'invasione. Dobbiamo parlare di un cessate il fuoco".
Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino, aveva confermato: "l'Ucraina vuole la pace ed è pronta per un negoziato con la Russia, anche sullo status neutrale in rapporto alla NATO". Interpellato dalla alla Reuters il 25 febbraio aveva detto: “Se i colloqui sono possibili, si devono fare. Se a Mosca dicono di voler negoziare, anche sullo status neutrale, non abbiamo timore di farlo. Possiamo parlare anche di questo".

"[...] Il 27 febbraio, a soli tre giorni dall'inizio della guerra, Russia e Ucraina hanno così annunciato che avrebbero tenuto dei colloqui in Bielorussia. La delegazione ucraina vi giungeva con la volontà di negoziare la neutralità. Infatti, Zelensky aveva dichiarato: 'Abbiamo concordato che la delegazione ucraina s'incontrerà con quella russa senza precondizioni'".
"Dopo il primo round negoziale, le due delegazioni tornarono in patria per consultazioni, dopo aver però già focalizzato i temi prioritari [dell'accordo]. A incoraggiare le aspettative, l'intesa per un secondo round [...] svolti in Bielorussia, al confine tra Bielorussia e Ucraina, il 3 marzo".

"Sebbene l'Ucraina fosse disposta a discutere la neutralità e 'la fine dell'invasione', gli Stati Uniti non lo erano affatto. Il 25 febbraio, lo stesso giorno in cui Zelensky aveva dichiarato di 'non aver paura di parlare con la Russia' e di 'non aver paura di parlare di neutralità del suo stato', il portavoce del Dipartimento di Stato Ned Price, in una conferenza stampa, dichiarava: '[...] Osserviamo che Mosca suggerisce l'avvio di contatti diplomatici mentre ha i fucili spianati e mentre i razzi, i mortai e l'artiglieria di Mosca prendono di mira il popolo ucraino. Questa non è vera diplomazia. Queste non sono le condizioni per una vera diplomazia'. Gli Stati Uniti hanno detto no ai colloqui con la Bielorussia", conclude Snider.

Leggi l’articolo su Piccole Note:

bit.ly/45BKM9L
Se riescono a negare le evidenze figurarsi cosa combinano con ciò che non è oggettivo e di immediata percezione.

Il meteorologo racconta che Nerone è sempre più potente, ma noi siamo al di sotto della media stagionale da giorni.
Forwarded from la fionda📕
E chi non ci credeva era chiamato negazionista della stabilità economica

👉 Smantella l'UE, leggi i post di t.me/lafionda
Forwarded from Lettera da Mosca
È iniziato il dispiegamento dei reparti delle forze armate della Polonia ai confini con la Bielorussia. Si tratta in gran parte di forze speciali specializzate, oltre che nel condurre ricognizioni e sabotaggi, nelle operazioni d’assalto prima dell'avanzata delle forze di terra.
Forwarded from Donbass italia
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La Bielorussia risponderà immediatamente all'aggressione dell'Occidente, e non solo con armi nucleari, ma con tutto ciò che ha, ha avvertito Alexander Lukashenko.

“E il colpo sarà inaccettabile. Non siamo in concorrenza con loro. Polonia, Lituania, Lettonia: dietro di loro c'è la NATO. Naturalmente, comprendiamo che le forze sono incommensurabili. Ma infliggeremo loro un colpo inaccettabile e riceveranno danni e danni inaccettabili. Questo è ciò su cui si basa il nostro concetto di sicurezza", ha dichiarato in un'intervista per il canale YouTube della giornalista ucraina Diana Panchenko.

Fonte 🟩 RT in russo
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Covid oggi Italia, 5.919 casi e 56 morti: bollettino ultima settimana.
Numeri del Covid in Italia dal 10 al 16 agosto, i dati della Protezione Civile e del ministero della Salute.

Un giornalista serio si porrebbe le seguenti domande: i cosiddetti "casi" e i "morti" attribuiti al Covid, quante dosi si erano sparati?
Così, giusto per capire se tutto il circo che è stato messo in piedi aveva una qualche ragione di essere.

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Forwarded from Donbass italia
❗️La difesa aerea russa abbatte un drone a Mosca

La difesa aerea russa ha abbattuto nelle prime ore di venerdì un drone che stava tentando di attaccare strutture nella capitale del Paese, ha riferito il sindaco di Mosca, Sergei Sobyanin.

Il funzionario ha spiegato che i resti del velivolo senza pilota sono caduti vicino al centro commerciale della città di Mosca, ma non ci sono danni o feriti significativi.

🗣 " I servizi di emergenza della città sono sul posto", ha aggiunto Sobianin.

Nel frattempo, i media locali hanno riferito che lo spazio aereo vicino all'aeroporto di Vnukovo nella capitale russa è chiuso e che le partenze e gli arrivi sono stati riprogrammati.

Da parte sua, il ministero della Difesa russo ha riferito che verso le 4 del mattino (ora di Mosca) “il regime di Kiev ha lanciato un altro attacco terroristico contro le strutture di Mosca e della provincia circostante.

Secondo il portafoglio della Difesa , "dopo essere stato colpito da armi di difesa antiaerea, il velivolo senza pilota ha cambiato la sua traiettoria di volo ed è caduto in un edificio non residenziale".

Fonte
: RT in spagnolo,
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Maledette tute...

Michele Morrone.

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