Giorgio Bianchi Photojournalist
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Notizie e analisi sull'attualità e la geopolitica.
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🎙 Commento del portavoce del Ministero degli Affari Esteri della Russia Maria Zakharova in relazione al riconoscimento da parte del Senato della Repubblica dell'«holodomor» come genocidio del popolo ucraino.

💬 Il 26 luglio il Senato della Repubblica Italiana ha adottato una risoluzione sul riconoscimento del cosidetto holodomor come "genocidio del popolo ucraino". In precedenza, un documento simile nel contenuto era stato approvato dalla Commissione Affari Esteri della Camera dei deputati d'Italia, facendolo coincidere con il primo anniversario dell'inizio dell'operazione speciale militare delle Forze Armate della Federazione Russa.

Consideriamo questa mossa anti-russa come l'ennesima testimonianza di una politica poco lungimirante della Roma ufficiale, volta a incoraggiare le più sfrenate manifestazioni russofobe attivamente promosse dalle autorità di Kiev e dai loro patroni.

❗️ Allo stesso tempo, Roma non tiene completamente conto dei milioni di persone che risultarono vittime della carestia del 1932-1933 nella regione russa del Volga. Invitiamo i cittadini italiani a chiedere al proprio governo: tale ignoranza dei fatti è causata dalla nescienza della storia mondiale o c'è un'aperta segregazione delle persone sulla base di nazionalità?

È completamente evidente che il perdurare della linea di “ucrainizzazione” della classe politica e della società italiana, espressa, tra l'altro, nella sconsiderata esecuzione delle richieste sempre più sfacciate e spregiudicate del regime nazista di Kiev, possa portare nel futuro non così lontano all'adozione da parte del Parlamento italiano delle risoluzioni sulla perpetuazione della memoria dell'antisemita Symon Petljura o del collaboratore nazista Stepan Bandera.

☝️ Tali decisioni dei legislatori italiani, che in questo caso non hanno mostrato né alcuna profondità di analisi degli eventi storici, né lungimiranza e saggezza politica, rimandano certamente le prospettive di normalizzazione dei rapporti italo-russi.
Forwarded from Hic Sunt Leones 🦁 - (canale di Renato Russo) (Renato Russo)
Tra i quotidiani mainstream e il Manifesto scelgo senza dubbio i primi.
Scelgo il nemico dichiarato, coerente e senza maschere.

Il finto amico è sempre un figlio di puttana pericoloso.
Forwarded from Vi racconto la Russia
Il filosofo e cantante francese Bernard-Henri Levy ha fatto appello agli "amici dell'Africa" ​​​​di non cadere nella trappola della Russia, che li affama e gli offre servizi osceni"! 😂

Dice che "l'unico amico dell'Africa" ​​è Zelensky 😂😂

E ricorda che lui, Levi, era con l'Africa al tempo di ogni sorta di genocidi e guerre lì. In effetti, per alcune di queste guerre (come nel caso della Libia, che per qualche motivo ha "dimenticato" di menzionare qui) il suo contributo è stato fondamentale per organizzarle! Ricordiamo il supporto mediatico che diede a Sarkozy per attaccare un paese sovrano e distruggerlo. A proposito, come stanno le persone in Libia dopo il rovesciamento di Gheddafi? Levi non vuole rispondere a questo? 🤔
Kornilov

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Forwarded from La Mia Russia
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Danni ad un centro direzionale di Mosca per la caduta di un drone ucraino diretto contro la capitale russa.
Forwarded from Lettera da Mosca
MOSCA - Nuovo tentativo ucraino di colpire Mosca con i droni. Un drone è stato distrutto in volo sopra il distretto Odintsovsky della regione di Mosca, altri due droni sono stati intercettati dai sistemi di elettronica e, avendo perso il controllo, si sono schiantati su palazzi di uffici del quartiere Moscow City (video).
Forwarded from Laura Ru (Laura Ru)
L'esercito russo ha sventato il tentativo di 25 droni ucraini di attaccare la Crimea

Durante la notte scorsa l'Ucraina ha cercato di attaccare la penisola di Crimea con 25 droni, ha dichiarato il Ministero della Difesa.

"Stanotte è stato sventato un tentativo del regime di Kiev di effettuare un attacco terroristico con 25 droni su obiettivi della Crimea", ha dichiarato il ministero.

Sedici droni sono stati abbattuti dalla difesa aerea, altri nove sono stati disabilitati da strumenti elettronici e, non avendo raggiunto l'obiettivo, sono precipitati nelle acque del Mar Nero e di Capo Tarkhankut. Non ci sono state vittime o danni. (Fonte: RIA Novosti) @LauraRuHK
Forwarded from Giubbe Rosse
🇮🇹🇵🇱🇺🇸🇨🇳 IL MINISTRO CROSETTO ANNUNCIA CHE L'ITALIA È ORA FINALMENTE AL LIVELLO DELLA POLONIA PER GLI USA. ORA STOP ALLA VIA DELLA SETA.
"Oggi l’Italia è tra i Paesi dell’Unione europea, l’alleato di cui a Washington si fidano di più, insieme alla Polonia".
Via della Seta, Crosetto: "Italia fuori senza danneggiare i rapporti con Xi"
Il ministro della Difesa: "Il successo della visita di Meloni a Washington è sotto occhi di tutti, caduti i pregiudizi" (Fonte: Affaritaliani)

Prossimo passo raggiungere l'invidiabile posizione del Burkina Faso.

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Forwarded from Giubbe Rosse
🇳🇪🇫🇷🇷🇺 NIGER, CENTINAIA DI MANIFESTANTI SI SONO RIUNITI DAVANTI ALL’AMBASCIATA FRANCESE, SCANDENDO SLOGAN A SOSTEGNO DEI GOLPISTI DEL GENERALE TCHIANI E SVENTOLANDO ANCHE BANDIERE RUSSE AL GRIDO: "VIVA PUTIN", "ABBASSO LA FRANCIA"
Ultimatum dell’Eliseo: "Pronti a rispondere in caso di attacco a connazionali". (Fonte: Adnkronos)

Cortocircuito liberal: black lives matter, ma stanno con Putin.

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La situazione in Niger diventa sempre più complessa e, soprattutto, le ramificazioni internazionali del colpo di stato aumentano. Il 26 luglio il generale Abdourahamane Tchiani, capo della Guardia Presidenziale, si è proclamato "capo del Consiglio Nazionale per la Difesa della patria" e il 29 è stato proclamato nuovo capo di stato, ma il presidente Mohamed Bazoum ha dichiarato che non ha intenzione di lasciare il suo posto e che continuano i negoziati con i ribelli, anche se non è chiaro chi le conduce e a che scopo. Il 27, anche l'esercito si è schierato con i ribelli e nella capitale Niamey sono cominciate manifestazioni pro-esercito e sono comparse le prime bandiere russe, il cui numero è aumentato di parecchio nei giorni successivi. E mentre la Russia, tramite Prigožin, si è complimentata con i ribelli e ha promesso sostegno, le reazioni internazionali sono state ovviamente molto critiche, soprattutto quelle della Francia e degli USA che hanno dichiarato che non riconoscono il cambio di governo.
Oggi ad Abuja (Nigeria) si sta tenendo un vertice straordinario dei capi di stato dei paesi dell'ECOWAS, la Comunità Economica dei Paesi dell'Africa Occidentale, preoccupati delle potenzialità destabilizzanti del colpo di stato. Il vertice ha dato sette giorni di tempo ai rivoltosi per sgomberare il campo, altrimenti non esclude la possibilità di un intervento militare; anche l'Unione Economica e Monetaria dell'Africa Occidentale (UEMOA), che raggruppa i paesi che utilizzano come valuta il Franco CFA, ha minacciato sanzioni quali la sospensione del Niger dall'associazione, l'esclusione dalla Banca Centrale e dai mercati finanziari UEMOA, e la chiusura dello spazio aereo dell'Associazione per gli aerei del Niger. Anche il Ciad, che confina a est con il Niger ma non è membro di nessuna delle due organizzazioni, è stato invitato al summit ECOWAS. Inoltre, a parte la presenza militare statunitense e francese, con circa 15000 soldati, in Niger è attiva da febbraio una missione militare dell'Unione Europea guidata da un italiano, il colonnello guastatore paracadutista Antonio D’Agostino (questo il sito della missione: https://www.eeas.europa.eu/eumpm-niger_en?s=410280), cosa che spiace ulteriormente ai ribelli - e siccome nessuna crisi internazionale può dirsi completa senza un elemento surreale, il 25 luglio il governo dell'Estonia ha chiesto al proprio parlamento di approvare la partecipazione di cinque (CINQUE) militari estoni alla missione, cosa che, senza dubbio, chiuderà la crisi (https://news.err.ee/1609043522/estonia-seeking-mandate-to-deploy-up-to-five-edf-service-members-to-niger).
La prospettiva (che in realtà non è chiaro quanto fondata) di un intervento militare ha ulteriormente esacerbato la situazione: le manifestazioni si sono fatte più accese, la presenza di bandiere russe più diffusa, e la folla ha dato l'assalto all'ambasciata francese (foto) senza fare in realtà troppi danni - come al solito, i tricolori sventolati dagli insorti non sono quelli francesi ma quelli russi.
Se il colpo di stato dovesse avere successo, si tratterebbe del quarto paese dell'area che si libera della presenza francese e occidentale con un colpo di stato e la creazione di una giunta militare, dopo Mali, Guinea e Burkina Faso, e che ovviamente guarda con simpatia, ricambiata, alla Russia per garantire la propria sopravvivenza politica e militare. Ma oltre a motivi di prestigio, ciò che preoccupa maggiormente la Francia è la questione dell'uranio, di cui il Niger è il settimo produttore al mondo e che in buona parte viene estratta in una miniera di proprietà del gruppo francese Orano (https://www.reuters.com/markets/commodities/uranium-mines-niger-worlds-7th-biggest-producer-2023-07-28/?utm_source=Sailthru&utm_medium=Newsletter&utm_campaign=Weekend-Briefing&utm_term=072923). A fine giugno, però, la Cina si era già fatta avanti, proponendo al governo del Niger la riapertura di una miniera di uranio chiusa e la costruzione di un oleodotto e di un parco industriale (https://www.voanews.com/a/niger-china-discuss-uranium-mine-and-other-deals-/7169720.html). Il governo precedente si era detto interessato ed è molto verosimile che lo sarà anche quello attuale, se riuscirà a reggere. Che ci sia una correlazione tra le offerte economiche cinesi, le offerte militari russe, e il colpo di stato?
Forwarded from Laura Ru (Laura Ru)
"Spezzeremo le reni alla Russia" 🤣 Qualcuno informi Iacoboni che non ci credono piu' neppure i suoi datori di lavoro. Il memo che gli hanno mandato deve essere andato perso. @LauraRuHK
AVV. OLEG LUKYANCHUK

“Reclutano per la strada violando i diritti umani”
L’INTERVISTA - "Ormai centinaia di persone al giorno mi telefonano per evitare la mobilitazione"

DI MA.DE., CA.FI. E A.SCE.

L’avvocato Oleg Lukyanchuk ci riceve nel suo ufficio di Poltava sabato mattina. “Scusate l’orario, forse questo è il momento più tranquillo di tutta la settimana”, esordisce così mentre il suo telefono inizia a squillare: “Le ultime parole famose, sono i miei clienti, facciamo presto”.

Avvocato ma quante telefonate riceve al giorno?

Centinaia. Dall’introduzione della legge marziale in Ucraina più di mille clienti al mese mi hanno chiesto di essere esentati dalla mobilitazione. Ormai dormo poco e niente e tutta la mia attività da civilista ora è assorbita da questi casi.

Perché non vogliono?

Trovare un’unica ragione è impossibile. Ci sono i pacifisti, gli obiettori di coscienza, chi ha dei parenti nei territori occupati, chi non vuole abbandonare i propri figli e chi ha semplicemente paura. Pensateci, desiderare la guerra è anormale, sono persone che mettono la vita umana al di sopra di tutto.

E come riesce a fargli evitare la mobilitazione?

Non sempre è possibile, è un successo già ottenere un rinvio. Prima di tutto è necessario capire la storia del cliente. Sappiamo che un uomo fino a 60 anni non può lasciare l’Ucraina, però un padre di tre figli può evitare il fronte, come anche uno studente universitario o chi ha un genitore disabile. E poi c’è la questione della modalità di reclutamento.

Gli mostriamo dei video: un ragazzo che scappa a Odessa inseguito da tre militari, commissari che caricano di forza un giovane nel retro di un furgone bianco…

Si riferisce a queste modalità di reclutamento?

Anche se siamo in guerra esistono delle procedure. La legge non prevede la distribuzione di mandati di comparizione nella metropolitana, nei supermercati o per strada. La chiamata alle armi deve essere consegnata a casa o sul luogo di lavoro e deve essere preventivamente autorizzata. Ci dovrebbe essere un elenco dei destinatari. Questo procedimento è illegale.

Su che basi i reclutatori si comportano così?

C’è bisogno di sempre più persone da mandare al fronte e questo genera dei problemi. Molti cittadini si rifiutano e i militari non vanno tanto per il sottile. Iniziano con le pressioni psicologiche: “Non volete andare a difendere la vostra patria? Prendi questa cartolina e non fare domande”. Il secondo step è la minaccia penale: “O ti arruoli o finisci in carcere”, ma non è vero, perché la legislazione prevede una sanzione amministrativa. E si può anche arrivare alla violenza fisica.

E i diritti umani?

Il ragionamento di fondo durante la legge marziale è preservare l’esistenza dello Stato per poi proteggere la libertà individuale dei cittadini. Sul reclutamento la legge cambia di continuo, è un labirinto di norme ed è facile sbagliare. Perciò sono spesso in contatto con il personale della Corte europea dei diritti dell’uomo.

Lei che opinione ha?

Non bisogna costringere le persone a combattere, forzandola non si fa altro che provocare un’opposizione. Lo stato ucraino ha scelto la via più semplice: quella del divieto; forse avrebbe dovuto impegnarsi in una sorta di formazione morale per convincere le persone che è giusto difendere il proprio Paese. Ma se i commissari militari si mettono ad arruolare a caso per strada non fanno altro che inimicarsi le persone e a quel punto chi sarà disposto ad andare a difendere l’Ucraina?

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Forwarded from Giubbe Rosse
🇬🇧 REGNO UNITO ANNUNCIA CONCESSIONE DI "CENTINAIA" DI NUOVE LICENZE PER PETROLIO E GAS NEL MARE NEL NORD
I ministri hanno annunciato un'espansione delle trivellazioni di petrolio e gas nel Mare del Nord, insieme a due nuovi progetti di cattura del carbonio.
Downing Street afferma che verranno concesse centinaia di nuove licenze per petrolio e gas per "aumentare l'indipendenza energetica britannica". La Scozia nord-orientale e l'Humber sono state scelte come location per due nuovi "cluster di utilizzo e stoccaggio" per la cattura del carbonio, che creeranno una "fiorente industria pulita nel Mare del Nord".
Il primo ministro si recherà oggi nell'Aberdeenshire per annunciare i piani in un discorso.
Downing Street afferma che l'investimento per la cattura del carbonio potrebbe sostenere fino a 50.000 posti di lavoro, mentre le nuove licenze per petrolio e gas sosterrebbero un'industria che impiega fino a 200.000 persone. (Fonte: Sky News)

Good morning, Greta. ❤️

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Forwarded from Lettera da Mosca
WAGNER - Un’immagine satellitare della base del Gruppo Wagner nella regione di Mogilev: si contano 300 tende e 200 automezzi.
Bei tempi quando gli scienziati del clima, rilanciati dalla BBC, ci dicevano che l'Artico sarebbe stato privo di ghiaccio dal 2013.
Ci sono novità?

Eric Packer.

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