Giorgio Bianchi Photojournalist
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Notizie e analisi sull'attualità e la geopolitica.
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Forwarded from Weltanschauung Italia
Al dì là di ragioni politiche, storiche e idrologiche non si può che confermare come da parte ucraina questo conflitto viene utilizzato in modo grottesco e persino irritante per perpetrare una propaganda immonda .

Gli atleti non sono soldati e soprattutto non si sfidano in guerra, ma in un determinato sport, con regolamenti ben precisi, che vanno rispettati, senza contare che occorrebbe utilizzare anche la retta ragione e fare leva sul buon senso.

Non stringere la mano che viene tesa dall'avversario sconfitto solo perché appartenente a una nazione che combatte la propria è ridicolo e da ottusi.

Se non si vuole avere a che fare con avversari non graditi allora ci si ritira a casa e basta, senza fare piagnistei vergognosi.

Esiste il fronte dove poter recarsi e sfogare il proprio risentimento verso il nemico, ci si arruola e via.

Lo sport va lasciato fuori da certe cose.

DB
Forwarded from Piccolenote
🟣🇰🇵🇷🇺LA PAX COREANA E L’UCRAINA

Il simbolismo è palese: la Russia è aperta a un Endgame in Ucraina in stile coreano, cioè un cessate il fuoco vigilato e duraturo, l’opzione più realistica per porre fine alle ostilità e come tale brandita anche dalle menti più lucide dell’Occidente (vedi NBCnews).

Ma nell’inviare in Corea del Nord il ministro della Difesa, e non il ministro degli Esteri, la Russia sottolinea che è pronta a proseguire la guerra. E conta anche sull’aiuto di Pyongyang…🇰🇵🇷🇺🟣

LEGGI L'ARTICOLO SU PICCOLE NOTE
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🔶 https://bit.ly/3OvrD3A 🔶
Non il terrorismo islamico
Non lo spread
Non più il Covid
Non più la guerra

Pronti per lo "switch"?

"Terrificante" adesso è il cambiamento climatico.
"Il cambiamento climatico è qui" (nel fuoco).

Onu, Wef, OMM, governi neoliberali tutti e media compiacenti.
“Il Ponte sullo Stretto costituisce un’infrastruttura fondamentale rispetto alla mobilità militare, tenuto conto della presenza di importanti basi NATO nell’Italia meridionale”. Ad affermarlo è il disegno di legge (convertito in decreto-legge 31 marzo 2023, n. 35) presentato dalla premier Giorgia Meloni e dai ministri Salvini e Giorgetti. A confermare l’esistenza di una dimensione militare nel progetto del ponte, che esula dal senso strettamente civile dell’infrastruttura, è anche l’UE.
Il progetto, infatti, rientra nel Trans-European Transport Network (TEN-T), il cui scopo, tra gli altri, è quello di creare una rete in grado di soddisfare “un piano d'azione sulla mobilità militare 2.0”. A sostenerlo economicamente ci pensa l’UE con i finanziamenti provenienti dal Connecting Europe Facility (che finanzia progetti di infrastrutture di trasporto a duplice uso) e dal Fondo Europeo per la Difesa (che sostiene lo sviluppo di sistemi logistici e digitali interoperabili).

https://www.antimafiaduemila.com/home/primo-piano/96674-gli-sporchi-interessi-della-nato-dietro-al-ponte-sullo-stretto.html?fbclid=IwAR2hhLMENfGGuSWqNUR1rtzJoeow0P_IGUGdGAZ-9uIVS0jSkSCmdVT5TEg

Tramite. Giacomo Gabellini.

Esattamente come il Corridoio V Lisbona-Kiev, di cui fa parte anche il progetto del Tav (per far viaggiare comodi e veloci i mezzi militari, non le mozzarelle).

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Forwarded from La Mia Russia
L'amministrazione Biden ha svolto un ruolo cruciale in entrambi gli attacchi al ponte di Crimea, è stata utilizzata la tecnologia americana, ha affermato il giornalista Seymour Hersh, citando un funzionario degli Stati Uniti. Secondo lui, la strategia nazionale degli Stati Uniti è quella di lasciare che Zelensky faccia quello che vuole. Negli Stati Uniti non pensano quale sarà la reazione della Russia agli attacchi di Kiev al ponte di Crimea. https://t.me/bbbreaking/161562
IL WASHINGTON POST
“Milley l’aveva detto: Kiev non sfonda”
STRATEGIE - Il ricordo dell’analisi del generale che un anno fa aveva previsto tutto
DI SABRINA PROVENZANI

Le forze ucraine hanno lanciato una controffensiva contro quelle russe sul fronte meridionale e avrebbero fatto progressi nella regione di Zaporizhzhia. Zelensky nella notte di mercoledì aveva dichiarato: “Oggi i nostri ragazzi al fronte hanno ottenuto risultati molto buoni”, ma non aveva fornito dettagli. Il New York Times riferisce, citando fonti del Pentagono, che migliaia di rinforzi ucraini addestrati ed equipaggiati dai Paesi occidentali, finora in riserva, sono stati schierati per la prima volta. L’obiettivo è raggiungere il Mar d’Azov per tagliare i collegamenti fra Mosca e la Crimea occupata e impedire lo spostamento di truppe, attrezzature e rifornimenti russi in Ucraina, ma secondo quanto abbiamo potuto ricostruire, gli ucraini sono ancora lontani. I russi hanno invece intensificato gli attacchi a nord-est: i progressi sono modesti ma distolgono forze ucraine dal fronte meridionale.

Ieri Putin ha ammesso che gli attacchi ucraini si sono intensificati, in particolare nella regione di Zaporizhzhia ma, almeno pubblicamente, si è mostrato certo che la controffensiva sia “fallita” e che i rifornimenti occidentali non determineranno la vittoria ucraina. Per Mosca la priorità è opposta: mentre Kiev e i suoi alleati non possono permettersi un conflitto lungo, la Duma ha alzato i parametri di età per la coscrizione obbligatoria da 27 ai 30 anni. È un’ottica di lungo periodo, su cui ieri ha pubblicato una analisi l’editorialista del Washington Post Jason Willick, che ha ricordato l’intervento del generale Usa Mark A. Milley, presidente dello Stato Maggiore congiunto, all’Economic Club di New York nel novembre 2022. In quei mesi, fra gli alleati prevaleva l’euforia per la sorprendente resistenza di Kiev agli invasori e Mosca appariva in difficoltà. Milley, al contrario, aveva paragonato il conflitto russo-ucraino alla Prima guerra mondiale, guerra che non si vince militarmente e in cui l’ostinazione dei leader politici ha provocato una carneficina. “Le cose possono peggiorare”, aveva ammonito il generale, aggiungendo: “Quando c’è l’opportunità di negoziare, quando si può raggiungere la pace, coglietela. Cogliete l’attimo”. Neanche i leader attuali hanno colto l’attimo, benché fossero al corrente delle limitate riserve di armi e risorse di Kiev, e ora diversi analisti descrivono una “guerra di logoramento con forze russe schierate che mantengono le loro posizioni mentre i relativamente inesperti soldati ucraini lottano per sincronizzare le loro operazioni offensive”. Willick si chiede perché l’Amministrazione Biden non abbia fornito armi avanzate all’Ucraina più rapidamente e offre due risposte: la prima è che non esiste una strategia militare o un’arma che possa fare la differenza. La seconda è che “l’Occidente sta facendo fatica a soddisfare le esigenze attuali dell’Ucraina, poiché la sua base industriale militare non è in stato di guerra”. Ma se la controffensiva dell’Ucraina fallisce, “la strada di minore resistenza politica probabilmente non sarà la negoziazione con una Russia incoraggiata. Sarà, per l’Occidente, quella di prepararsi a un’altra offensiva ucraina nel 2024, e poi ancora dopo quella”. Certo, un collasso del regime di Putin è ancora possibile ma, è l’appello di Willick, “se le prospettive di vittoria dell’Ucraina sono davvero remote – e se i leader Usa lo sanno – allora speriamo che possano dimostrare più saggezza e flessibilità rispetto ai leader della Prima guerra mondiale”.

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LA POLITICA 'ANTI-COVID' FU SCRITTA DAI MILITARI USA?

Nell'identificare il responsabile 'gestione Covid' ci si sofferma principalmente sulla figura di Anthony Fauci, il potentissimo epidemiologo statunitense, consulente di ben 7 inquilini della Casa Bianca. A una più attenta analisi emerge però che il vero deus ex machina di quelle politiche fu un colonnello dell'esercito, apparentemente più defilato rispetto a Fauci. D'altra parte, il Pentagono appare in tutte le fasi in cui si dipana l'epoca Covid: dal finanziamento al laboratorio di Wuhan, alla stipula dei contratti Pfizer fino alla campagna di vaccinazione. Forse è arrivato il momento di riconsiderare il vero peso dell'esercito statunitense nella gestione Covid?

https://www.byoblu.com/2023/07/28/la-politica-anti-covid-fu-scritta-dai-militari-usa/

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“LA RUSSIA AFFAMA IL MONDO”
LO CONFERMA LA MELONI.
Di Manlio Dinucci.
 
Al Vertice delle Nazioni Unite sui Sistemi Alimentari, la presidente Meloni ha confermato l’accusa dell’Occidente alla Russia: “La guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina ha aggravato l'insicurezza alimentare di molte nazioni africane, ha avuto un forte impatto sulla distribuzione dei cereali in tutto il mondo aggravando la crisi della sicurezza alimentare globale”. Questa sarebbe la causa del fatto che il 30% dell'umanità, 2,4 miliardi di persone, non ha accesso a un'alimentazione adeguata, che oltre 700 milioni di persone (secondo stime ufficiali per difetto) sono affette da sottoalimentazione cronica, ossia condannate a morte prematura per fame
Quali siano le vere cause lo indicano gli stessi dati della Banca Mondiale: mentre i prezzi all’ingrosso dei prodotti agricoli e dei cereali sono calati  rispettivamente del 4% e del 12% in un anno, i prezzi dei prodotti alimentari sono aumentati in tutto il mondo, spesso del 10% o più, colpendo soprattutto i paesi a basso reddito. Quali siano le vere cause della fame lo dimostra il crescente fenomeno del “land grabbing”: l’accaparramento di terre arabili in Africa e altre regioni da parte di grandi gruppi speculativi. Gli stessi che speculano su tutte le materie prime, compresi i cereali: alla Borsa Merci di Chicago  si stipulano ogni giorno oltre  6 milioni di contratti di compra-vendita di materie prime a fini speculativi.
L’accusa alla Russia di affamare l’Africa perché blocca l’invio di grano ucraino cade di fronte al fatto che quasi tutto il grano inviato dall’Ucraina è andato ai Paesi dell'Unione Europea, non alle nazioni più povere, alle quali sono state inviate solo due navi su 87. Al Secondo Summit Russia-A frica è stato annunciato che la Russia ha esportato l’anno scorso oltre 11 milioni di tonnellate di grano in Africa e quasi 10 milioni di tonnellate nei primi sei mesi del 2023. Tutto questo è avvenuto nonostante le sanzioni illegali imposte alle esportazioni russe.  Nei prossimi mesi la Russia fornirà 50.000 tonnellate di grano ciascuno a Burkina Faso, Zimbabwe, Mali, Somalia, Repubblica Centrafricana ed Eritrea, consegnate a costo zero.

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Forwarded from Giubbe Rosse
GLIFOSATO GREEN, IN UE È PRONTA LA PROROGA. LaVerità

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Forwarded from Giubbe Rosse
NO AI NEGAZIONISTI DEL CLIMA E ALLA COMMISSIONE COVID, MATTARELLA CONTRO LA DESTRA
Il presidente alla cerimonia del Ventaglio difende anche la libertà di stampa. «Per fortuna quando si cerca di eliminarla viene ancor più alimentata» (Fonte: Domani)

Evitate qualsiasi commento becero, grazie.

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Forwarded from Giubbe Rosse
CRISI CLIMATICA, MERCALLI:
"IL PIANETA È MALATO, MA È UN BENE". STOP ALLA CARNE, STOP AI VOLI, PANNELLI FOTOVOLTAICI SULLE CASE, VIAGGI IN AUTO ELETTRICHE (NON DI PROPRIETÀ) E STOP AL CAMBIO DI VESTITI, SCARPE ED ELETTRONICA
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Non chiamatelo maltempo.


La crisi è "irreversibile", ma vi rompono comunque.

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La polarizzazione del dibattito pubblico è scientifica.
O credi nelle convinzioni inculcate nella coscienza della pubblica opinione - non derivanti da processi di elaborazione e sintesi personali - o appartieni al gruppo di coloro i quali devono essere marchiati da stigmi sociali. Non esistono possibilità di scelte ragionevoli al di là di quelle imposte.

Giorgio Bianchi, Governare col terrore
Meltemi, 2022
Complice un generale peggioramento delle condizioni atmosferiche non si registrano novità sui fronti, con la parziale eccezione della zona intorno a Robotyne (a nord di Tokmok),dove i mezzi ucraini cercano di incunearsi nell'abitato da più direzioni ma finora senza successo, e con perdite piuttosto elevate (tutti i video di corazzati ucraini distrutti che stanno circolando negli ultimi due giorni vengono da quel settore). Quindi, un po' di rassegna stampa.
Politico (https://www.politico.com/news/2023/07/27/u-s-expects-to-begin-delivering-abrams-tanks-to-ukraine-in-september-00108635) sostiene che i primi Abrams arriveranno in Ucraina a settembre. Andranno prima in Germania per essere rimessi in sesto, perché si tratta di carri modello M1A1 prodotti dal 1985 al 1992: per mandare carri modello M2, dice sempre Politico, ci vorrebbe più di un anno. I numeri sono impressionanti: il primo lotto, quello di agosto-settembre, sarà di 6 o addirittura 8 carri, per arrivare poi a 31. Cifre incredibili, che certamente cambieranno il corso del conflitto. Come se non bastasse, i carri in questione verranno privati delle loro caratteristiche tecnologiche ancora coperte da segreto, incluso le corazze composite con fogli di uranio impoverito. Insomma, non un grande sforzo da parte degli USA.
Del resto ormai c'è da pensare alla guerra con la Cina, non si può più perdere tempo con questi ucraini. Reuters (https://www.reuters.com/world/asia-pacific/new-taiwan-weapons-package-be-announced-soon-us-officials-2023-07-27/) riporta che a breve, forse già oggi, verrà annunciato il prossimo pacchetto di aiuti militari a Taiwan, per un totale di 300 milioni. La Casa Bianca non commenta e non fornisce una lista degli armamenti: pare che ci saranno quattro droni da osservazione MQ-9A Reaper ma la cosa non è certa. Comunque, anche loro faranno la fine degli Abrams per l'Ucraina, ovvero saranno privati degli elementi più sofisticati.
Forwarded from Martina Pastorelli
Sempre gli stessi ingredienti: vittimizzazione, infantilizzazione, colpevolizzazione, moralizzazione aggressiva.
Sempre lo stesso scopo: ridisegnare e controllare.

Lo hanno fatto col Covid, vediamo se gli riesce anche sul clima.
Forwarded from Piccolenote
🟦IL CIRCOLO VIZIOSO CREATO DA NATO, BIDEN E ZELENSKY

Il Comma 22 (dal romanzo omonimo di Heller, 1961), è una situazione paradossale, un circolo vizioso dal quale è impossibile uscire.

Per esplicitare le osservazioni di Myers, il Comma 22 si è creato preannunciando una vittoria a tutto campo di Kiev, data per certa grazie all’ausilio NATO, che è impossibile da ottenere.

Allo stesso tempo, aver venduto al mondo tale prospettiva impedisce alla leadership NATO, USA e ucraina di trattare con Mosca su basi più realistiche, perché ciò avrebbe il sapore di una sconfitta.

Gli ucraini non stanno morendo come mosche al fronte per vincere la guerra, cosa ad oggi fuori dai radar, ma solo e soltanto per questo motivo, cioè per impedire il collasso di questa narrativa trionfale...🟦

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🟣 https://bit.ly/47cT35p 🟣
Forwarded from Weltanschauung Italia
Il governo della sovranara da mercato ortofrutticolo sta valutando di collegare l'infame canone RAI alle utenze di telefonia mobile.

Una tassa odiosa, iniqua, anacronistica per foraggiare un carrozzone televisivo che già si ingrassa con le entrate pubblicitarie, per poi propinare trasmissioni e programmi spazzatura, mantenendo presentatori, direttori e simili con stipendi faraonici.

Non si salva nulla di questo governo, una sciagura sia in politica estera che interna.

Il conto sarebbe da mandare a coloro che l'hanno votata.

DB
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Tangarok Russia . il momento in cui l'S200 ucraino modificato colpisce un obiettivo civile in mezzo alla città
Come mai le femministe non chiedono alle donne, che sono il 68% dei rifugiati ucraini, di tornare in patria per andare al fronte ed unirsi agli uomini, tra i 18 ed i 60 anni, che non possono uscire dallo stato?
Come funziona di preciso questa parità?

Eric Packer.

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Quando pensi che con lo struggente "reportage" di Alain Elkann dal rapido Roma-Foggia si siano toccati livelli di abiezione assolutamente irraggiungibili, ecco Oscar Giannino fare capolino con un discorso di una stupidità surreale e demolire ogni certezza. La dimostrazione empirica del concetto di "modernità liquida" di Bauman.

Giacomo Gabellini.

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Non c'è che dire, l'isolamento della Russia cresce di ora in ora.

Nel vertice Russia-Africa, con la partecipazione di 49 delegazioni (su 54 stati totali), Putin ha spiegato che "avere una bandiera non è sovranità se la tua economia è controllata dall'estero", che la Russia "ha cancellato 23 miliardi di dollari di debito africano", che nella tradizione che fu dell'URSS l'intento dell'odierna Russia non è solo ottenere risorse locali, ma di "collaborare costruendo infrastrutture" in modo da permettere ai paesi africani di essere autonomi.

Tutto questo 2 giorni dopo che un colpo di stato in Niger ha tolto alla Francia il principale fornitore di materie prime per la sua industria nucleare.

Ma noi siamo assolutamente certi che le lezioncine europee sui diritti umani e sui doveri dell'accoglienza verso i raccoglitori di pomodori a 2 euro l'ora avranno fatto breccia nei cuori dei leader africani, cancellando dalle menti l'eredità coloniale e neocoloniale.

Andrea Zhok.

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