Giorgio Bianchi Photojournalist
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Notizie e analisi sull'attualità e la geopolitica.
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Tentativo di colpo di stato militare in Niger.
La Guardia Nazionale del paese ha sequestrato il palazzo presidenziale, dove era seduto il presidente Bazoum, fantoccio francese.
Il Niger dipende direttamente dalla Francia ed è in realtà parte dei resti dell'impero neocoloniale francese, da cui negli ultimi anni si sono ritirati la Repubblica centrafricana, il Mali e il Burkina Faso.
Fu in Niger che fu effettuata l'evacuazione delle forze speciali francesi, quando furono espulse dal Mali dalle loro basi, che furono poi occupate dalle PMC Wagner.
La cosa più importante in Niger sono le miniere di uranio, che hanno un valore strategico per la Francia. Con un vero cambio di potere e l'arrivo di un governo indipendente dalla Francia (una giunta militare temporanea), la Francia sarà colpita duramente.
Tenendo conto del fatto che Prigozhin ha recentemente dichiarato in un'intervista a un canale africano che PMC Wagner amplierà le sue attività in Africa, posso facilmente immaginare che in determinate circostanze, dopo qualche tempo, PMC Wagner potrà ricevere un invito dal nuovo governo del Niger libero.
In generale seguo con interesse le vicende di questo meraviglioso Paese.

Tramite Laura Ruggeri.

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JUST IN - La Federal Reserve USA aumenta il tasso di sconto ufficiale dello 0.25% portandolo al 5.50%. Il tasso più alto degli ultimi 22 anni. Ora la BCE dovrà seguire, e le conseguenze saranno nefaste per l'economia EU...
PERFETTI CONOSCIUTI.
di Marco Travaglio

La famosa controffensiva ucraina di primavera, annunciata in autunno-inverno e partita in estate, si sta rivelando un disastro. E aggiungiamo “purtroppo”, perché significa altri morti, feriti, profughi e distruzioni. Ma la notizia – confermata financo da Kiev e dalla stampa atlantista – può stupire solo chi confonde l’informazione con la propaganda. Non noi del Fatto, che abbiamo la fortuna di ospitare analisti indipendenti e informati e fin dall’inizio abbiamo scritto come sarebbe finita: malissimo. Infatti ora il rischio è che il flop ucraino inneschi una controffensiva russa, come da avvisaglie a Kharkiv, Kupyansk e Odessa. Diversamente da chi ha passato 17 mesi a infilarci in liste di putiniani e un mese fa ci iscriveva fra gli sconfitti del golpe-operetta di Prigozhin (che poi ha deluso il fan club), noi non combattiamo guerre a mezzo stampa e non chiediamo a Tizio o Caio di scusarsi per ciò che ha scritto. Ma gli “esperti” che dal 24 febbraio 2022 non ne azzeccano una puntando il dito su chi le azzecca tutte dovrebbero almeno dare una controllatina alle loro fonti, per limitare le balle e il ridicolo. Magari domani le loro previsioni si avvereranno tutte insieme. Ma al momento Putin non è caduto, l’economia russa non è in default, le sue fabbriche producono più di prima (più missili degli Usa), le sanzioni danneggiano più i sanzionatori che il sanzionato, l’isolamento di Mosca non esiste (ora, oltre a Pechino, c’è pure Riad), il Fmi raddoppia la stima sul suo Pil mentre quello europeo ristagna, gli auto-bombardamenti russi ai gasdotti, alla centrale di Zaporizhzhia e al ponte di Crimea erano bufale, l’armata russa continua a ricevere truppe, armi e munizioni fresche, le sue difese dentate e minate nelle quattro regioni occupate reggono e fanno il tiro al bersaglio sui costosissimi Leopard 2 tedeschi e sui Bradley americani, mentre i soldati ucraini stremati, impreparati e senza ricambi vengono mandati al macello in trincea da comandanti senza strategia. Come ripete da mesi il generale Milley, capo di tutte le forze Usa.

Stiamo parlando dell’esercito più armato e più finanziato d’Europa: l’invincibile armata dell’Ucraina+“Nato allargata” (40 Paesi contro uno) che finora non ha neppure scalfito la tragicomica “armata rotta” di Putin. Infatti, non riuscendo a riconquistare che piccoli fazzoletti di terra, Zelensky si sfoga con attentati in Russia e in Crimea di nessun peso militare, solo per convincere un Occidente svenato, scettico e diviso a non mollarlo. Se le nostre Sturmtruppen cambiassero registro, o almeno occhiali, potrebbero persino scoprire che chi rischia l’umiliazione non è Putin, ma Zelensky. E il negoziato non conviene alla Russia, ma all’Ucraina, finché ne resta qualcosa.

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L'INTERVISTA
“Holodomor, l’atlantismo piega la storia ai suoi fini”
LUCIANO CANFORA - Per gli storici non è certo il genocidio: non sono decisioni da Parlamento

DI RICCARDO ANTONIUCCI

“Un problema storiografico non si risolve a colpi di voti in Parlamento”. Luciano Canfora, grecista e saggista di fama, si è occupato molto dell’uso politico della memoria. In un suo saggio del 2010, L’uso politico dei paradigmi storici, mostra come il revisionismo sia una costante di ogni epoca, perché i potenti si adoperano a riscrivere la storia per accreditarsi come vincitori. Rientra in questa casistica, sostiene, anche la mozione sottoscritta da FdI e Pd in Senato per riconoscere come genocidio l’Holodomor, la carestia provocata dalla collettivizzazione forzata delle campagne imposta da Stalin nel territorio dell’Ucraina e di altre repubbliche dell’Urss tra il 1932 e il 1933, costata milioni di morti. Mozione approvata dalla Camera a novembre, come anche dal Bundestag di Berlino, dall’Eurocamera e dalla Verchovna Rada di Kiev, dove Zelensky si è speso attivamente per la causa.

Professore, in Senato FdI parla di ‘dato incontrovertibilmente accertato, ossia il genocidio del popolo ucraino da parte di Stalin e dei comunisti sovietici’. Il giudizio storico è così pacifico sull’argomento?

L’idea che l’Holodomor sia stato un atto intenzionale di Stalin per sterminare gli ucraini aspetta ancora una dimostrazione scientifica. La storiografia dibatte tuttora delle cause di quella grande carestia. Nessuno nega il fatto, ma non si riesce a dimostrare l’intenzionalità di esso. La storia dell’Urss va studiata, i problemi storici si risolvono in archivio, non con superficialità televisiva da ‘buoni e cattivi’.

Cosa c’è da condannare in questa iniziativa?

Le rispondo con una provocazione. Propongo un voto per riconoscere il genocidio dei soldati romani a Canne, 216 a.C., da parte dei ‘feroci’ Cartaginesi. Sono costernato perché questo non solo è un modo ridicolo di affrontare problemi storici, ma è un modo per chi è al potere di sostenere di aver vinto anche retroattivamente. L’atlantismo più destrorso ha vinto varie manche nell’ultimo periodo, e ora sta imponendo rappresentazioni storiche ad usum delphini. Altri si incaricheranno di disfare questa tela e presentare le cose diversamente, magari tra 600 o 700 anni. A questa forma di sopraffazione, l’ex sinistra non sa mai reagire con intelligenza, gioca di rimessa. Si possono deplorare fatti storici, ma non lo si può fare in barba alle verità più elementari. Ricordo che il Parlamento europeo si è già illustrato nell’accomunare lo stalinismo e l’hitlerismo. Perché non votiamo per riconoscere il genocidio dei quasi 20 milioni di morti russi nella Seconda guerra mondiale, dopo un’aggressione subita da parte della Germania del Terzo Reich, quando l’Ucraina collaborava con Hitler? Io sto dalla parte di Fabio Massimo il temporeggiatore, che non voleva la battaglia di Canne: altri la vollero e finì col massacro che sappiamo.

Perché votare sull’Holodomor proprio ora, quando tra Russia e Ucraina è ancora in corso una guerra?

Occorre trovare giustificazioni ideali all’essere in guerra, mentre sosteniamo di non essere in guerra. Tutto ciò mentre oltre metà dell’opinione pubblica italiana non vuole la guerra. Giorni fa leggevo sul Corriere della Sera, sotto a un titolo allarmato, che il 61 per cento degli italiani sostiene di non fidarsi di Zelensky: è un elemento importante per capire perché in questo momento l’Italia si stia esercitando sull’Holodomor. Si corrono a inventare sempre nuovi argomenti per rinforzare lo schieramento atlantista.

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Forwarded from Giubbe Rosse
🇮🇹 LA MELONI VISTA DALL'ESTERO
"Quando giovedì il primo ministro italiano Giorgia Meloni entrerà nello Studio Ovale, la sua trasformazione sarà completa.
È finita la macabra caricatura di un mostro estremista, solidale con Mosca, il cui partito discendeva dai fascisti. Al suo posto c'è un partito conservatore pragmatico, disposto a fare affari con un mainstream internazionale riconoscente.
Per il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e i sostenitori dell'Ucraina in Occidente, garantire l'impegno a lungo termine di Meloni nello sforzo bellico è vitale: l'Italia assumerà la guida del G7 il prossimo anno, in quello che sarà probabilmente un momento critico del conflitto". (Fonte: Politico)

Il primo ministro italiano Giorgia Meloni sta cercando di costruire una relazione con Joe Biden impegnandosi a rompere con la Cina e prevede di informare il presidente degli Stati Uniti di persona giovedì sulla delicata coreografia di quella scissione.
I funzionari di Roma hanno rassicurato in privato gli Stati Uniti che l'Italia uscirà da un controverso patto di investimento con la Cina, ma la Meloni non ha intenzione di rendere pubblica la sua decisione di ritirarsi durante il suo breve viaggio a Washington, secondo persone che hanno familiarità con il suo pensiero che hanno parlato a condizione di anonimato.
L'idea è che gli Usa interpretino l'allontanamento da Pechino come una prova di lealtà e che la Casa Bianca capisca che dedicare più tempo al tanto atteso annuncio aiuterà l'Italia a negoziare un'uscita amichevole, limiterà le ritorsioni commerciali e dimostrerà che è la Meloni a guidare la decisione. (Fonte: Bloomberg)

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Forwarded from Piccolenote
🌐🇺🇸🇹🇷🇷🇺LA TURCHIA E LO SCONTRO TRA POTENZE

Ma al di là dell’incerto futuro – sul quale si addensano nubi temporalesche, ma anche spiragli di pace (1) – resta appunto che la Turchia ha un ruolo cruciale, non solo nel ristretto ambito della guerra ucraina, ma anche nel più ampio confronto globale tra potenze…

Nonostante il nuovo afflato verso l’Occidente, Erdogan non ha ancora attraversato il Rubicone, rimanendo nel terreno a lui più consono dell’ambiguità, che gli ha consentito negli ultimi anni di trattare con l’una e l’altra sponda. Resta da vedere se riuscirà a rimanere in questa posizione…🇺🇸🇹🇷🇷🇺🌐

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Forwarded from Laura Ru (Laura Ru)
“Il Ponte sullo Stretto costituisce un’infrastruttura fondamentale rispetto alla mobilità militare, tenuto conto della presenza di importanti basi NATO nell’Italia meridionale”. Ad affermarlo è il disegno di legge (convertito in decreto-legge 31 marzo 2023, n. 35) presentato dalla premier Giorgia Meloni e dai ministri Salvini e Giorgetti. A confermare l’esistenza di una dimensione militare nel progetto del ponte, che esula dal senso strettamente civile dell’infrastruttura, è anche l’UE.
Il progetto, infatti, rientra nel Trans-European Transport Network (TEN-T), il cui scopo, tra gli altri, è quello di creare una rete in grado di soddisfare “un piano d'azione sulla mobilità militare 2.0”. A sostenerlo economicamente ci pensa l’UE con i finanziamenti provenienti dal Connecting Europe Facility (che finanzia progetti di infrastrutture di trasporto a duplice uso) e dal Fondo Europeo per la Difesa (che sostiene lo sviluppo di sistemi logistici e digitali interoperabili).
Il Ponte sullo Stretto, dunque, continua a far parlare di sé. Questa volta, però, non a causa delle possibili - per non dire “sicure” - ingerenze delle organizzazioni mafiose, come Cosa nostra e ‘Ndrangheta, che da sempre intravedono nell’infrastruttura un investimento per riciclare denaro e guadagnare consensi. A far discutere è la presenza della NATO dietro “l’opera più green del secolo”, come l’ha più volte battezzata il ministro per le Infrastrutture e i Trasporti Matteo Salvini, mentre l’Europa si avvia velocemente verso l’escalation militare. @LauraRuHK
https://www.antimafiaduemila.com/home/primo-piano/96674-gli-sporchi-interessi-della-nato-dietro-al-ponte-sullo-stretto.html
Forwarded from RangeloniNews
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Regione di Zaporozhye, nuovi massicci assalti ucraini

Dopo gli attacchi quotidiani - con forze relativamente moderate - lanciati dall’esercito di Kiev nella regione di Zaporozhye, ieri i comandi ucraini hanno tentato nuovamente di sfondare con un maggiore quantitativo di mezzi. Ma anche questo attacco non ha portato grandi risultati. Un gran quantitativo di carri armati e corazzati sono stati distrutti dalla combinazione mine anticarro e droni kamikaze “Lancet”, dispositivi che con precisione chirurgica stanno infiggendo enormi danni ai mezzi ed alle apparecchiature dell’esercito di Kiev.

Nel video è riportato il risultato dell’impiego dei droni russi “Lancet” nella giornata di ieri nella regione di Zaporozhye, alla direttrice Orekovo-Rabotino.

Le forze armate ucraine proseguono ad attaccare anche il fianco meridionale di Artyomovsk/Bakhmut, nei pressi di Klesheevka. In questo settore la situazione è più difficile da gestire per l’esercito ucraino.

Allo stesso tempo, l’avanzata russa prosegue a ridosso della regione di Kharkov, nei pressi di Kupiansk e nelle direzioni di Svatovo.
Il secondo vertice Russia-Africa, questa settimana a San Pietroburgo, dovrebbe essere visto come una pietra miliare in termini di integrazione del Sud del mondo e una spinta concertata della maggioranza globale verso un ordine multipolare più equo.

Il vertice accoglie non meno di 49 delegazioni africane. Il presidente Putin ha precedentemente annunciato che saranno adottati una dichiarazione globale e un piano d'azione del forum di partenariato Russia-Africa fino al 2026.

Madaraka Nyerere, figlio del leggendario attivista anticoloniale della Tanzania e primo presidente, Julius Nyerere, ha stabilito il contesto, dicendo a RT che l'unico modo "realistico" per lo sviluppo dell'Africa è quello di unirsi e smettere di essere un agente per le potenze sfruttatrici straniere.

E il percorso verso la cooperazione passa attraverso i BRICS, a partire dall'imminente vertice cruciale in Sudafrica e dall'incorporazione di più nazioni africane nei BRICS+.

Tramite Laura Ruggeri.

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🇷🇺 🌍 PRIGOZHIN A SAN PIETROBURGO... COME SE NULLA FOSSE

Evgeny Prigozhin ha incontrato a San Pietroburgo i rappresentanti della Repubblica Centrafricana.

Come vedete Prigozhin sta incontrando a San Pietroburgo i rappresentanti di paesi stranieri convenuti al vertice Russia-Africa, come se fosse un componente del governo russo e non - ufficialmente - un golpista. Qualcuno ha ancora dubbi che il presunto golpe della Wagner non sia stato una messa in scena?
Forwarded from RangeloniNews
🌾 🇷🇺 Putin: la Russia è pronta a spedire gratuitamente in Africa il grano che sarebbe dovuto arrivare dall’Ucraina

«Il nostro paese è in grado di sostituire il grano ucraino, sia su base commerciale che gratuita per i paesi più bisognosi dell'Africa. Nei prossimi mesi saremo pronti a fornire gratuitamente tra le 25 e le 50 mila tonnellate di grano a Burkina Faso, Zimbabwe, Mali, Somalia, Repubblica Centrafricana ed Eritrea», ha affermato Putin nel corso del forum Russia - Africa.

Il presidente russo ha inoltre promesso che anche le spese di spedizione dei prodotti saranno coperte da Mosca. Di fatto in questo modo perdono di senso le speculazioni politiche nei confronti di Mosca sulla sospensione dell’accordo del grano nel Mar Nero.
Forwarded from la fionda📕
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La schermitrice di sciabola ucraina Olga Kharlan è stata squalificata dai Mondiali di scherma di Milano per non aver stretto la mano alla russa Anna Smirnova, come prevedono le regole FIE, che richiedono agli atleti di salutare e stringere la mano dopo il combattimento.

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💰👁️ Worldcoin

Dopo tre anni di sviluppo è stata ufficialmente lanciata Worldcoin, la criptovaluta fondata da Sam Altman, amministratore delegato di OpenAI e "inventore" di ChatGPT, "capace di distinguere gli esseri umani dall'IA e affrontare le sfide dell'identità online".

👉 Per ottenere dei Worldcoin, infatti, gli utenti devono essere sottoposti ad una scansione dell'iride da parte di un dispositivo di rilevamento biometrico chiamato "Orb", che acquisisce e registra un'immagine dell'occhio, riconoscendone il proprietario e assegnandogli un "World ID".

👉 I creatori affermano che la nuova criptovaluta a scansione oculare non presenta rischi in termini di protezione dei dati biometrici e anzi, potrebbe "consentire processi democratici globali e infine mostrare un potenziale percorso verso il reddito di base universale (Ubi) finanziato dall'IA".

Nonostante circolino già alcuni video ritraenti lunghe file alle postazioni ORB installate in 20 nazioni del mondo, il progetto non sembra per ora decollare se considerate le due milioni di adesioni registrate prima del lancio.

⚠️ Cripto biometriche, scansioni oculari, reddito di base universale... Cosa mai potrà andare storto, in questo nuovo mondo governato dal capitalismo della sorveglianza?

https://t.me/canalemiracolomilano
miracoloamilano@protonmail.com
Forwarded from Giubbe Rosse
🇺🇸🚀 Sam Bankman-Fried ha donato 93 milioni di dollari in fondi dei clienti rubati ai politici statunitensi.

Oggi, il governo degli Stati Uniti ha ritirato un'accusa penale per il finanziamento di una campagna politica contro SBF.

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< Fact - checker indipendenti sostengono che queste informazioni potrebbero fuorviare le persone >

Prof. Carlo Rubbia è un fisico e accademico italiano, vincitore del premio Nobel per la fisica nel 1984.

“Sono una persona che ha lavorato almeno un quarto di secolo sulla questione dell’energia nei vari aspetti e, quindi, conosco le cose con grande chiarezza.
Vorrei esprimere alcuni concetti rapidamente anche perché i tempi sono brevi.
La prima osservazione é che il clima della Terra é sempre cambiato. Oggi noi pensiamo (in un certo senso, probabilmente, in maniera falsa) che, se teniamo la CO2 (Anidride Carbonica) sotto controllo, il clima della Terra resterà invariato. Questo non è assolutamente vero.
Vorrei ricordare che durante il periodo dell’ultimo milione di anni la Terra è stata dominata da periodi di glaciazione in cui la temperatura media era di meno 10 gradi, tranne brevissimi periodi, in cui c’è stata la temperatura che è quella di oggi. L’ultimo è stato 10.000 anni fa, quando è cominciato il cambiamento con l’agricoltura, lo sviluppo eccetera, che è la base di tutta la nostra civilizzazione di oggi.
Negli ultimi 2.000 anni, ad esempio, la temperatura della Terra è cambiata profondamente. Ai tempi dei Romani, Annibale ha attraversato le Alpi con gli elefanti per venire in Italia. Oggi non ci potrebbe venire, perché la temperatura della terra è inferiore a quella che era ai tempi dei Romani. Quindi, oggi gli elefanti non potrebbero attraversare la zona dove sono passati allora.
C’è stato un periodo, nel Medioevo, in cui si è verificata una piccola glaciazione. Poi, intorno all’anno 1000 c’è stato un aumento di temperatura simile a quello dei tempi dei Romani. Ricordiamo che ai tempi dei Romani la temperatura era più alta di quella di oggi. Poi c’è stata una mini-glaciazione, durante il periodo del 1500-1600. Ad esempio, i Vichinghi hanno avuto degli enormi problemi di sopravvivenza a causa di questa mini-glaciazione, che si è sviluppata con cambiamenti di temperatura sostanziali.
Se restiamo nel periodo degli ultimi 100 anni, ci sono stati dei cambiamenti climatici notevoli, che sono avvenuti ben prima dell’effetto antropogenico, dell’effetto serra e così via. Per esempio, negli anni Quaranta c’è stato un cambiamento sostanziale.
La presenza dell’uomo ha probabilmente introdotto ulteriori cambiamenti. Non dimentichiamo che quando sono nato io, la popolazione della Terra era 3,7 volte inferiore a quella di oggi. Nella mia vita il consumo energetico primario è aumentato 11 volte.
Per quanto riguarda il comportamento del pianeta, questo ha avuto effetti molto strani e contraddittori.
Vorrei ricordare ad esempio che dal 2000 al 2014, la temperatura della Terra non è aumentata: essa è diminuita di 0,2 gradi e noi non abbiamo osservato negli ultimi 15 anni alcun cambiamento climatico di una certa dimensione. Questo è un fatto di cui tutti voi dovete rendervi conto, perché non siamo di fronte ad un’esplosione della temperatura. La temperatura è aumentata fino al 2000: da quel momento siamo rimasti costanti, anzi siamo scesi di 0,2 gradi.
Ci risiamo.
"L'evidenza scientifica" è quella certificata dai Ricciardi.

John Clauser, Franco Prodi, Zichichi - solo per citare alcuni ricercatori - non rispondendo ai dogmi imposti, non possono essere considerati.
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LECTIO MAGISTRALIS DEL FISICO E STUDIOSO DI FISICA DELL'ATMOSFERA FRANCO PRODI.
Ficulle (TR), Giugno 2023

Che ci sia un'emergenza climatica è una bufala.
I cambiamenti climatici ci sono, ci sono sempre stati, ed hanno cause astrofisiche, astronomiche e dipendenti dalla composizione dei componenti dell'atmosfera (che possono essere naturali o anche antropici).
La divergenza con l'Organizzazione Meteorologica Mondiale (i cui componenti sono nominati dai ministeri) comincia nel momento in cui si vuol sostenere che esista un'emergenza climatica e che essa sia causata per il 98% dall'uomo.
In particolare dalla CO2. Senza la CO2 non avremmo le foglie verdi e la fotosintesi clorofilliana, che è un miracolo della natura.

La finanza prevale sull'economia reale; la finanza deve trovare la risposta ai suoi investimenti e ha creato l'allarme. Questa la tesi dimostrata dal prof.Giaccio nel testo Dialoghi sul clima.

Prof. Franco Prodi

Intervento completo: https://youtu.be/kO6SDLFfLN0
Forwarded from Piccolenote
🟥🇺🇸LA NULAND VICE-SEGRETARIO USA: I NEOCON AL POTERE

Segnale forte, anzi fortissimo: i neocon, di cui la Nuland è punta di diamante, hanno così conquistato uno scranno privilegiato dal quale gestire meglio la guerra. Di fatto, dato il potere dei neocon, e del clan Kagan in particolare (la Nuland è sposata con Robert Kagan), sarà lei il vero Segretario di Stato Usa al posto dell’imbelle Blinken. La storia recente (Iraq, Libia, Siria Yemen etc) insegna che i neocon non hanno alcuno scrupolo nel perseguire i propri obiettivi...🇺🇸🟥

LEGGI L'ARTICOLO SU PICCOLE NOTE
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Sembra che l'offensiva ucraina sia decisamente entrata in una nuova fase (lo dice anche il New Yoprk Times, quindi è certamente vero) il cui primo risultato sembrerebbe essere l'abbandono di Staromajors'ke da parte dei russi, nel settore di Velika Novosylka (per intenderci, a 6 chilometri da Staromlynivka che è a sua volta a qualche chilometro dalla prima linea di difesa strutturata), ma di questo parlerei stasera, con qualche notizia più certa.
Oggi invece è cominciato il summit Russia-Africa, aperto da un lungo discorso di Putin e dedicato in larga misura, come tutti si aspettavano, alla questione del grano, e più in generale degli approvvigionamenti alimentari per il continente africano. Riassumendo i punti fondamentali: la Russia è uscita dagli accordi del grano perché le sue richieste, delle quali abbiamo parlato varie volte, non sono state accolte e perché la stragrande maggioranza dei prodotti agricoli è andata ai paesi ricchi, non a quelli bisognosi; nei primi sei mesi dell'anno la Russia ha esportato quasi 10 milioni di tonnellate di grano in Africa, cioè molto più di quanto non ne sia arrivato durante tutto l'anno in cui l'accordo sul grano ha funzionato, ovvero 1 milione di tonnellate; le sanzioni occidentali bloccano o ostacolano i rifornimenti russi di prodotti agricoli e fertilizzanti; delle 260.000 tonnellate di fertilizzanti russi bloccati nei porti europei, la Russia è riuscita a fare arrivare solo due carichi al Malawi e al Kenya; la Russia è disposta ad assistere i paesi africani dal punto di vista tecnico, finanziario, infrastrutturale ed energetico (incluso il nucleare), per consentirle non solo di raggiungere l'autosufficienza alimentare ma anche di esportare i propri prodotti; c'è un progetto per aprire una zona industriale vicino al canale di Suez, da dove i prodotti potranno raggiungere tutte le nazioni africane; infine, la Russia è disposta a mandare nei prossimi mesi 25-50.000 tonnellate di grano a ciascuno dei paesi più bisognosi, ovvero Eritrea, Burkina Faso, Zimbabwe, Mali, Somalia e Repubblica Centrafricana, gratis incluso il trasporto. Ha poi annunciato la cancellazione di 691 milioni di dollari di debito somalo.