Giorgio Bianchi Photojournalist
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Notizie e analisi sull'attualità e la geopolitica.
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Pensate come debbano sentirsi quei poveretti che l'hanno votata convinti di votare contro il PD.

Eric Packer.

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«Per 33 anni e 4 mesi ho svolto servizio attivo all’interno della forza militare più mobile di questo Paese, il corpo dei Marines. Sono passato per tutti i gradi, da sottufficiale a maggiore generale. Contemporaneamente, ho trascorso la maggior parte del mio tempo come agente al servizio del Big Business, di Wall Street e del banchieri. Ero, in altre parole, una canaglia al soldo del sistema. All’epoca, avevo il sospetto di non essere che una piccola componente di questo sporco meccanismo. Adesso ne sono pienamente consapevole [...]. Dal 1909 al 1912 ho partecipato all’epurazione del Nicaragua per conto del gruppo finanziario Brown Brothers. Nel 1916 ho servito la Repubblica Dominicana ai magnati americani dello zucchero. In Cina ho contribuito a fare in modo che Standard Oil perseguisse indisturbata i propri affari. In quegli anni avevo sotto il mio comando una magnifica banda di gangster. A pesarci bene, credo che avrei potuto dare un paio di consulenze ad Al Capone: lui riuscì a sguinzagliare i suoi scagnozzi in tre distretti distinti, mentre io operavo su tre diversi continenti [...]. Il problema in America sta nel fatto che quando rende soltanto il 6% sul piano domestico, il dollaro si agita e varca l’oceano alla ricerca di margini di guadagno superiori. Alla fine, la bandiera segue il dollaro e i soldati seguono la bandiera».

Generale Smedley Butler, 1935 (Tramite Giacomo Gabellini).
Ma se invece quell'albero cascasse in testa a questo personaggio, colpirebbe realmente qualcosa?
Questa è la vera domanda da porsi.

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" L'agente professionista di Hitler": i documenti declassificati della CIA descrivono in dettaglio i crimini dell'"eroe nazionale" ucraino Stepan Bandera

La CIA ha declassificato il materiale d'archivio su Bandera nel 2020, etichettandolo come fascista ucraino e agente professionista di Hitler.

Viene fornito materiale dal "Bollettino socialista" del 1951, che riporta le attività di Stepan Bandera e dei gruppi che dirige. Per riferimento: il "Bollettino socialista" è una rivista menscevica in lingua russa pubblicata da emigranti russi.

Contiene informazioni sul percorso di Bandera, la sua collaborazione con Hitler e le atrocità commesse da Bandera:

" In sole cinque settimane di esistenza dello "Stato" di Bandera, sono stati assassinati 5mila ucraini, 15mila ebrei e diverse migliaia di polacchi ", si legge nel rapporto.

Quindi gli ucraini moderni ignorano completamente la loro storia e il background della persona che ammirano.

Tramite Laura Ruggeri.

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Forwarded from Giubbe Rosse
L'1,8% DEI BAMBINI HA RICHIESTO CURE MEDICHE PER "EFFETTI COLLATERALI INDESIDERATI" DOPO LA VACCINAZIONE COVID, SECONDO I NUOVI DATI DEL MINISTERO DELLA SALUTE DELLA BASSA SASSONIA IN GERMANIA.
Le richieste di cure per i bambini per covid vaccinati e non vaccinati invece sono state pari allo 0,04%. Ciò significa che nei giovani fino ai 18 anni il vaccino covid è più pericoloso del virus di circa 40 volte, cioè il 4000% in più. (Fonte: Bild)

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Forwarded from Vi racconto la Russia
"Un anonimo rappresentante sindacale delle lavoratrici del sesso in Russia ha raccontato che, prima di finire in Bielorussia, Prigozhin avrebbe avuto a disposizione un harem formato da ragazze poco più che diciottenni in stanze in affitto al Solo Sokos Hotel di San Pietroburgo".

Un rappresentante sindacale?? Non sapevo che la prostituzione fosse legale in Russia, con tanto di sindacati 😅 Ma quante ne scrivono...

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Forwarded from Lettera da Mosca
IL CARO GRANO - I prezzi mondiali dei cereali sono già aumentati del 17% rispetto a otto giorni fa e rispetto al prezzo che era in vigore alla disdetta da parte russa dell'accordo sui cereali con ONU e Ucraina. Il New York Times attribuisce l'aumento dei prezzi, che ha superato la previsione massima del Fmi ancor prima della pubblicazione ufficiale delle previsioni, ai bombardamenti russi sulle infrastrutture portuali del Danubio.
Tentativo di colpo di stato militare in Niger.
La Guardia Nazionale del paese ha sequestrato il palazzo presidenziale, dove era seduto il presidente Bazoum, fantoccio francese.
Il Niger dipende direttamente dalla Francia ed è in realtà parte dei resti dell'impero neocoloniale francese, da cui negli ultimi anni si sono ritirati la Repubblica centrafricana, il Mali e il Burkina Faso.
Fu in Niger che fu effettuata l'evacuazione delle forze speciali francesi, quando furono espulse dal Mali dalle loro basi, che furono poi occupate dalle PMC Wagner.
La cosa più importante in Niger sono le miniere di uranio, che hanno un valore strategico per la Francia. Con un vero cambio di potere e l'arrivo di un governo indipendente dalla Francia (una giunta militare temporanea), la Francia sarà colpita duramente.
Tenendo conto del fatto che Prigozhin ha recentemente dichiarato in un'intervista a un canale africano che PMC Wagner amplierà le sue attività in Africa, posso facilmente immaginare che in determinate circostanze, dopo qualche tempo, PMC Wagner potrà ricevere un invito dal nuovo governo del Niger libero.
In generale seguo con interesse le vicende di questo meraviglioso Paese.

Tramite Laura Ruggeri.

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JUST IN - La Federal Reserve USA aumenta il tasso di sconto ufficiale dello 0.25% portandolo al 5.50%. Il tasso più alto degli ultimi 22 anni. Ora la BCE dovrà seguire, e le conseguenze saranno nefaste per l'economia EU...
PERFETTI CONOSCIUTI.
di Marco Travaglio

La famosa controffensiva ucraina di primavera, annunciata in autunno-inverno e partita in estate, si sta rivelando un disastro. E aggiungiamo “purtroppo”, perché significa altri morti, feriti, profughi e distruzioni. Ma la notizia – confermata financo da Kiev e dalla stampa atlantista – può stupire solo chi confonde l’informazione con la propaganda. Non noi del Fatto, che abbiamo la fortuna di ospitare analisti indipendenti e informati e fin dall’inizio abbiamo scritto come sarebbe finita: malissimo. Infatti ora il rischio è che il flop ucraino inneschi una controffensiva russa, come da avvisaglie a Kharkiv, Kupyansk e Odessa. Diversamente da chi ha passato 17 mesi a infilarci in liste di putiniani e un mese fa ci iscriveva fra gli sconfitti del golpe-operetta di Prigozhin (che poi ha deluso il fan club), noi non combattiamo guerre a mezzo stampa e non chiediamo a Tizio o Caio di scusarsi per ciò che ha scritto. Ma gli “esperti” che dal 24 febbraio 2022 non ne azzeccano una puntando il dito su chi le azzecca tutte dovrebbero almeno dare una controllatina alle loro fonti, per limitare le balle e il ridicolo. Magari domani le loro previsioni si avvereranno tutte insieme. Ma al momento Putin non è caduto, l’economia russa non è in default, le sue fabbriche producono più di prima (più missili degli Usa), le sanzioni danneggiano più i sanzionatori che il sanzionato, l’isolamento di Mosca non esiste (ora, oltre a Pechino, c’è pure Riad), il Fmi raddoppia la stima sul suo Pil mentre quello europeo ristagna, gli auto-bombardamenti russi ai gasdotti, alla centrale di Zaporizhzhia e al ponte di Crimea erano bufale, l’armata russa continua a ricevere truppe, armi e munizioni fresche, le sue difese dentate e minate nelle quattro regioni occupate reggono e fanno il tiro al bersaglio sui costosissimi Leopard 2 tedeschi e sui Bradley americani, mentre i soldati ucraini stremati, impreparati e senza ricambi vengono mandati al macello in trincea da comandanti senza strategia. Come ripete da mesi il generale Milley, capo di tutte le forze Usa.

Stiamo parlando dell’esercito più armato e più finanziato d’Europa: l’invincibile armata dell’Ucraina+“Nato allargata” (40 Paesi contro uno) che finora non ha neppure scalfito la tragicomica “armata rotta” di Putin. Infatti, non riuscendo a riconquistare che piccoli fazzoletti di terra, Zelensky si sfoga con attentati in Russia e in Crimea di nessun peso militare, solo per convincere un Occidente svenato, scettico e diviso a non mollarlo. Se le nostre Sturmtruppen cambiassero registro, o almeno occhiali, potrebbero persino scoprire che chi rischia l’umiliazione non è Putin, ma Zelensky. E il negoziato non conviene alla Russia, ma all’Ucraina, finché ne resta qualcosa.

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L'INTERVISTA
“Holodomor, l’atlantismo piega la storia ai suoi fini”
LUCIANO CANFORA - Per gli storici non è certo il genocidio: non sono decisioni da Parlamento

DI RICCARDO ANTONIUCCI

“Un problema storiografico non si risolve a colpi di voti in Parlamento”. Luciano Canfora, grecista e saggista di fama, si è occupato molto dell’uso politico della memoria. In un suo saggio del 2010, L’uso politico dei paradigmi storici, mostra come il revisionismo sia una costante di ogni epoca, perché i potenti si adoperano a riscrivere la storia per accreditarsi come vincitori. Rientra in questa casistica, sostiene, anche la mozione sottoscritta da FdI e Pd in Senato per riconoscere come genocidio l’Holodomor, la carestia provocata dalla collettivizzazione forzata delle campagne imposta da Stalin nel territorio dell’Ucraina e di altre repubbliche dell’Urss tra il 1932 e il 1933, costata milioni di morti. Mozione approvata dalla Camera a novembre, come anche dal Bundestag di Berlino, dall’Eurocamera e dalla Verchovna Rada di Kiev, dove Zelensky si è speso attivamente per la causa.

Professore, in Senato FdI parla di ‘dato incontrovertibilmente accertato, ossia il genocidio del popolo ucraino da parte di Stalin e dei comunisti sovietici’. Il giudizio storico è così pacifico sull’argomento?

L’idea che l’Holodomor sia stato un atto intenzionale di Stalin per sterminare gli ucraini aspetta ancora una dimostrazione scientifica. La storiografia dibatte tuttora delle cause di quella grande carestia. Nessuno nega il fatto, ma non si riesce a dimostrare l’intenzionalità di esso. La storia dell’Urss va studiata, i problemi storici si risolvono in archivio, non con superficialità televisiva da ‘buoni e cattivi’.

Cosa c’è da condannare in questa iniziativa?

Le rispondo con una provocazione. Propongo un voto per riconoscere il genocidio dei soldati romani a Canne, 216 a.C., da parte dei ‘feroci’ Cartaginesi. Sono costernato perché questo non solo è un modo ridicolo di affrontare problemi storici, ma è un modo per chi è al potere di sostenere di aver vinto anche retroattivamente. L’atlantismo più destrorso ha vinto varie manche nell’ultimo periodo, e ora sta imponendo rappresentazioni storiche ad usum delphini. Altri si incaricheranno di disfare questa tela e presentare le cose diversamente, magari tra 600 o 700 anni. A questa forma di sopraffazione, l’ex sinistra non sa mai reagire con intelligenza, gioca di rimessa. Si possono deplorare fatti storici, ma non lo si può fare in barba alle verità più elementari. Ricordo che il Parlamento europeo si è già illustrato nell’accomunare lo stalinismo e l’hitlerismo. Perché non votiamo per riconoscere il genocidio dei quasi 20 milioni di morti russi nella Seconda guerra mondiale, dopo un’aggressione subita da parte della Germania del Terzo Reich, quando l’Ucraina collaborava con Hitler? Io sto dalla parte di Fabio Massimo il temporeggiatore, che non voleva la battaglia di Canne: altri la vollero e finì col massacro che sappiamo.

Perché votare sull’Holodomor proprio ora, quando tra Russia e Ucraina è ancora in corso una guerra?

Occorre trovare giustificazioni ideali all’essere in guerra, mentre sosteniamo di non essere in guerra. Tutto ciò mentre oltre metà dell’opinione pubblica italiana non vuole la guerra. Giorni fa leggevo sul Corriere della Sera, sotto a un titolo allarmato, che il 61 per cento degli italiani sostiene di non fidarsi di Zelensky: è un elemento importante per capire perché in questo momento l’Italia si stia esercitando sull’Holodomor. Si corrono a inventare sempre nuovi argomenti per rinforzare lo schieramento atlantista.

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Forwarded from Giubbe Rosse
🇮🇹 LA MELONI VISTA DALL'ESTERO
"Quando giovedì il primo ministro italiano Giorgia Meloni entrerà nello Studio Ovale, la sua trasformazione sarà completa.
È finita la macabra caricatura di un mostro estremista, solidale con Mosca, il cui partito discendeva dai fascisti. Al suo posto c'è un partito conservatore pragmatico, disposto a fare affari con un mainstream internazionale riconoscente.
Per il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e i sostenitori dell'Ucraina in Occidente, garantire l'impegno a lungo termine di Meloni nello sforzo bellico è vitale: l'Italia assumerà la guida del G7 il prossimo anno, in quello che sarà probabilmente un momento critico del conflitto". (Fonte: Politico)

Il primo ministro italiano Giorgia Meloni sta cercando di costruire una relazione con Joe Biden impegnandosi a rompere con la Cina e prevede di informare il presidente degli Stati Uniti di persona giovedì sulla delicata coreografia di quella scissione.
I funzionari di Roma hanno rassicurato in privato gli Stati Uniti che l'Italia uscirà da un controverso patto di investimento con la Cina, ma la Meloni non ha intenzione di rendere pubblica la sua decisione di ritirarsi durante il suo breve viaggio a Washington, secondo persone che hanno familiarità con il suo pensiero che hanno parlato a condizione di anonimato.
L'idea è che gli Usa interpretino l'allontanamento da Pechino come una prova di lealtà e che la Casa Bianca capisca che dedicare più tempo al tanto atteso annuncio aiuterà l'Italia a negoziare un'uscita amichevole, limiterà le ritorsioni commerciali e dimostrerà che è la Meloni a guidare la decisione. (Fonte: Bloomberg)

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Forwarded from Piccolenote
🌐🇺🇸🇹🇷🇷🇺LA TURCHIA E LO SCONTRO TRA POTENZE

Ma al di là dell’incerto futuro – sul quale si addensano nubi temporalesche, ma anche spiragli di pace (1) – resta appunto che la Turchia ha un ruolo cruciale, non solo nel ristretto ambito della guerra ucraina, ma anche nel più ampio confronto globale tra potenze…

Nonostante il nuovo afflato verso l’Occidente, Erdogan non ha ancora attraversato il Rubicone, rimanendo nel terreno a lui più consono dell’ambiguità, che gli ha consentito negli ultimi anni di trattare con l’una e l’altra sponda. Resta da vedere se riuscirà a rimanere in questa posizione…🇺🇸🇹🇷🇷🇺🌐

LEGGI L'ARTICOLO SU PICCOLE NOTE
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🟩 https://bit.ly/3Dvu9QZ 🟩
Forwarded from Laura Ru (Laura Ru)
“Il Ponte sullo Stretto costituisce un’infrastruttura fondamentale rispetto alla mobilità militare, tenuto conto della presenza di importanti basi NATO nell’Italia meridionale”. Ad affermarlo è il disegno di legge (convertito in decreto-legge 31 marzo 2023, n. 35) presentato dalla premier Giorgia Meloni e dai ministri Salvini e Giorgetti. A confermare l’esistenza di una dimensione militare nel progetto del ponte, che esula dal senso strettamente civile dell’infrastruttura, è anche l’UE.
Il progetto, infatti, rientra nel Trans-European Transport Network (TEN-T), il cui scopo, tra gli altri, è quello di creare una rete in grado di soddisfare “un piano d'azione sulla mobilità militare 2.0”. A sostenerlo economicamente ci pensa l’UE con i finanziamenti provenienti dal Connecting Europe Facility (che finanzia progetti di infrastrutture di trasporto a duplice uso) e dal Fondo Europeo per la Difesa (che sostiene lo sviluppo di sistemi logistici e digitali interoperabili).
Il Ponte sullo Stretto, dunque, continua a far parlare di sé. Questa volta, però, non a causa delle possibili - per non dire “sicure” - ingerenze delle organizzazioni mafiose, come Cosa nostra e ‘Ndrangheta, che da sempre intravedono nell’infrastruttura un investimento per riciclare denaro e guadagnare consensi. A far discutere è la presenza della NATO dietro “l’opera più green del secolo”, come l’ha più volte battezzata il ministro per le Infrastrutture e i Trasporti Matteo Salvini, mentre l’Europa si avvia velocemente verso l’escalation militare. @LauraRuHK
https://www.antimafiaduemila.com/home/primo-piano/96674-gli-sporchi-interessi-della-nato-dietro-al-ponte-sullo-stretto.html
Forwarded from RangeloniNews
Media is too big
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Regione di Zaporozhye, nuovi massicci assalti ucraini

Dopo gli attacchi quotidiani - con forze relativamente moderate - lanciati dall’esercito di Kiev nella regione di Zaporozhye, ieri i comandi ucraini hanno tentato nuovamente di sfondare con un maggiore quantitativo di mezzi. Ma anche questo attacco non ha portato grandi risultati. Un gran quantitativo di carri armati e corazzati sono stati distrutti dalla combinazione mine anticarro e droni kamikaze “Lancet”, dispositivi che con precisione chirurgica stanno infiggendo enormi danni ai mezzi ed alle apparecchiature dell’esercito di Kiev.

Nel video è riportato il risultato dell’impiego dei droni russi “Lancet” nella giornata di ieri nella regione di Zaporozhye, alla direttrice Orekovo-Rabotino.

Le forze armate ucraine proseguono ad attaccare anche il fianco meridionale di Artyomovsk/Bakhmut, nei pressi di Klesheevka. In questo settore la situazione è più difficile da gestire per l’esercito ucraino.

Allo stesso tempo, l’avanzata russa prosegue a ridosso della regione di Kharkov, nei pressi di Kupiansk e nelle direzioni di Svatovo.
Il secondo vertice Russia-Africa, questa settimana a San Pietroburgo, dovrebbe essere visto come una pietra miliare in termini di integrazione del Sud del mondo e una spinta concertata della maggioranza globale verso un ordine multipolare più equo.

Il vertice accoglie non meno di 49 delegazioni africane. Il presidente Putin ha precedentemente annunciato che saranno adottati una dichiarazione globale e un piano d'azione del forum di partenariato Russia-Africa fino al 2026.

Madaraka Nyerere, figlio del leggendario attivista anticoloniale della Tanzania e primo presidente, Julius Nyerere, ha stabilito il contesto, dicendo a RT che l'unico modo "realistico" per lo sviluppo dell'Africa è quello di unirsi e smettere di essere un agente per le potenze sfruttatrici straniere.

E il percorso verso la cooperazione passa attraverso i BRICS, a partire dall'imminente vertice cruciale in Sudafrica e dall'incorporazione di più nazioni africane nei BRICS+.

Tramite Laura Ruggeri.

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🇷🇺 🌍 PRIGOZHIN A SAN PIETROBURGO... COME SE NULLA FOSSE

Evgeny Prigozhin ha incontrato a San Pietroburgo i rappresentanti della Repubblica Centrafricana.

Come vedete Prigozhin sta incontrando a San Pietroburgo i rappresentanti di paesi stranieri convenuti al vertice Russia-Africa, come se fosse un componente del governo russo e non - ufficialmente - un golpista. Qualcuno ha ancora dubbi che il presunto golpe della Wagner non sia stato una messa in scena?
Forwarded from RangeloniNews
🌾 🇷🇺 Putin: la Russia è pronta a spedire gratuitamente in Africa il grano che sarebbe dovuto arrivare dall’Ucraina

«Il nostro paese è in grado di sostituire il grano ucraino, sia su base commerciale che gratuita per i paesi più bisognosi dell'Africa. Nei prossimi mesi saremo pronti a fornire gratuitamente tra le 25 e le 50 mila tonnellate di grano a Burkina Faso, Zimbabwe, Mali, Somalia, Repubblica Centrafricana ed Eritrea», ha affermato Putin nel corso del forum Russia - Africa.

Il presidente russo ha inoltre promesso che anche le spese di spedizione dei prodotti saranno coperte da Mosca. Di fatto in questo modo perdono di senso le speculazioni politiche nei confronti di Mosca sulla sospensione dell’accordo del grano nel Mar Nero.