Giorgio Bianchi Photojournalist
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Notizie e analisi sull'attualità e la geopolitica.
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Forwarded from Giubbe Rosse
- Le emissioni italiane sono in calo da 30 anni.
- La sola centrale a carbone polacca di Bełchatów emette quanto tutto il settore agricolo e il settore allevamento italiano messi insieme.
- Le prime 5 centrali a carbone europee (1 in Polonia, 4 in Germania) emettono quanto l'intero settore dei trasporti italiano.
(Fonte: La durezza del vivere)

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Forwarded from Giubbe Rosse
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Pecoraro Scanio propone il TSO per chi nega i cambiamenti climatici. (via Adriana Spappa)

Pur camuffata dietro un'iperbole volutamente provocatoria, ancora una volta emerge in tutta la sua chiarezza la volontà dello ZTL di trasformare il dissenso in reato, come già avvenuto per il Covid.

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Da Jorit.

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Come gli Stati Uniti mandano in bancarotta l'Unione Europea.

I paesi dell'UE hanno pagato 1,12 trilioni di dollari per il gas naturale in 2,5 anni.

Prima della guerra, un importo simile (1,35 trilioni di dollari) era sufficiente all'Europa per acquistare gas per 10 anni.

Con l'aiuto del costoso GNL, gli USA stanno spazzando via la ricchezza dell'Unione Europea. Ciò ha già spinto il deficit commerciale dell'UE a un record di 432 miliardi di euro quest'anno.

Cosa fa l'industria europea in queste condizioni? Si sposta dove si trova l'energia a buon mercato: in Cina e negli Stati Uniti. È così che funzionano i cari partner

@Slavyangrad (Tramite Laura Ruggeri).

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Attenzione! I gradi percepiti sono molti di più di quelli annunciati, informa la giornalista RAI.

"I romani più disciplinati sono in casa mentre i turisti popolano la città" (Toh che stranezza!)

Ma chi sta trasmettendo l'allarme temperature "hot" indossa una giacca o sbaglio?
Forwarded from Lettera da Mosca
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CRIMEA - Il presidente della Crimea Aksyonov annuncia che in seguito a un attacco di droni ucraini nel distretto di Krasnogvardeisky è esploso un deposito di munizioni. Secondo i primi dati non ci sono vittime ma sono stati evacuati molti abitanti dell’area.
Forwarded from Laura Ru (Laura Ru)
Purtroppo Rostislav Zhuravlev, noto e stimato corrispondente dell'agenzia d'informazione russa RIA Novosti, ha perso la vita sotto un bombardamento ucraino nella regione di Zaporozhye. Zhuravlev e altri giornalisti rimasti feriti nell'attacco, tra cui il fotoreporter Konstantin Mikhalchevsky, stavano documentando l'uso delle famigerate bombe a grappolo su una zona residenziale, le stesse che gli hanno spezzato la vita. Memoria eterna a Rostislav. Quanto agli psicopatici pro-Ucraina che mettono i cuoricini sotto questa notizia, confidiamo nella giustizia divina. Verra' anche il loro momento. L'emoticon in questione e' ora stato disabilitato. @LauraRuHK
Forwarded from Weltanschauung Italia
L'arredamento di una casa dice molto sui soggetti che ci vivono.
Negli ultimi tempi la bruttezza delle case è aumentata a dismisura.
All'interno vi troviamo mobili "essenziali", grigi o bianchi, muri glitterati, brillantini ovunque, tutto è maledettamente asettico.
Libri non se ne vedono, solamente foto, fotine e banale oggettistica in questi ampi spazi che odorano di stantio, di plastica, così come è la vita della gran parte delle persone che arreda in tal maniera il proprio nido domestico.

La casa è lo specchio di quel che siamo, questa deriva degli arredamenti non fa altro che confermare una società fatta di automi senza cultura e senza sensibilità di alcun genere.

WI
Trump: "Joe Biden non riesce a salire le scale di un aereo né a mettere insieme due frasi e l' ultima cosa che dovrebbe fare è rischiare una guerra con potenze nucleari come Russia o Cina”.

Eric Packer.

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Brutte notizie per gli amanti del vino. A causa del clima, presto addio al vino con le piantagioni di datteri al posto dei vigneti.

Il pronostico del meteorologo Mercalli.
“Armi occidentali a Kiev finite in mano al crimine”
DI SABRINA PROVENZANI

Gli Stati Uniti non sono stati in grado di tracciare dove sia finito parte dell’equipaggiamento militare che hanno inviato all’Ucraina nei primi mesi della guerra, e che è finito nelle mani del crimine organizzato russo in Ucraina o di commercianti di armi.

Lo rivela un rapporto dell’ispettore generale del Dipartimento della Difesa al Pentagono, datato 6 ottobre 2022, relativo ai mesi fra fine febbraio e settembre 2022, appena pubblicato dal sito Military.com e da Cnn grazie a una richiesta del Freedom of Information Act.

Due le rivelazioni principali. La prima: lo scorso anno alcune delle armi e attrezzature fornite dall’Occidente sono finite nelle mani di criminali, combattenti volontari e trafficanti d’armi in Ucraina prima di essere recuperate dai servizi ucraini.

Nel dettaglio, a giugno 2022 un gruppo criminale, gestito da un russo, si è unito a un battaglione di volontari usando documenti falsi e ha rubato almeno un lanciagranate e una mitragliatrice, oltre a più di 1.000 munizioni. Sempre a giugno gli agenti ucraini hanno sventato un piano di trafficanti d’armi che cercavano di vendere armi e munizioni rubate nel sud dell’Ucraina, e un piano separato di criminali ucraini che, fingendosi operatori umanitari, hanno rubato giubbotti antiproiettile per 17mila dollari. E ad agosto gli ucraini hanno fermato alcuni membri di un battaglione volontario che avevano rubato 60 fucili e centinaia di munizioni con l’intento di venderli sul mercato nero. Piani sventati dalla sicurezza di Kiev, almeno in quei primi mesi, ma che mostrano il rischio concreto di inviare armi, per un valore di 23 miliardi di dollari nel solo 2022, senza le necessarie garanzie di sicurezza e tracciabilità. Ed ecco la seconda rivelazione: il Dipartimento della Difesa non è in grado di tracciare e monitorare le forniture all’Ucraina, come sarebbe obbligatorio in base all’Arms Export Control Act, anche a causa del fatto che non è presente nel Paese, se non con le risorse limitate dell’Ufficio di Cooperazione per la Difesa di Kiev. L’impossibilità per il personale del Dipartimento della Difesa di visitare le zone in cui veniva utilizzata o conservata l’attrezzatura fornita all’Ucraina ha notevolmente ostacolato la capacità dell’Ufficio di Cooperazione per la Difesa di Kiev di eseguire il monitoraggio”, si legge nel rapporto. A fine ottobre 2022, quindi dopo una prima circolazione ristretta delle conclusioni del documento, gli Stati Uniti hanno evidentemente preso atto dei rischi e ripreso le ispezioni sui siti dei depositi di armi ucraini per migliorare il monitoraggio: la Difesa, riferisce Cnn, ha fornito agli ucraini sistemi di tracciamento, scanner e software di gestione del magazzino.

Ma un monitoraggio efficace resta molto complesso: un portavoce del Dipartimento di Stato ha dovuto ammettere che il governo degli Stati Uniti è “pienamente consapevole del rischio di possibili deviazioni illecite e sta intraprendendo attivamente misure per mitigare questo rischio in stretta collaborazione con il governo ucraino”.

Ma oltre ai rischi per gli equilibri del conflitto e per gli scenari geopolitici internazionali della perdita di controllo su queste armi e del loro utilizzo da parte di attori ostili, c’è un tema di politica interna: alla vigilia del lancio della campagna presidenziale per il 2024, questa debolezza da parte di Washington diventa un’arma della propaganda repubblicana. Lo speaker repubblicano al Congresso, Kevin McCarthy, ha ribadito di supportare l’Ucraina, ma che il suo sostegno non è un “assegno in bianco”: dichiarazioni a cui si è accodato subito il candidato alla Presidenza e governatore della Florida Ron DeSantis. Il Fatto denuncia dal maggio 2022 il rischio di contrabbando e mercato nero: avevamo riferito l’allarme della direttrice dell’Europol Catherine De Bolle, subito seguita da quello del Segretario generale dell’Interpol, Jürgen Stock, che preannunciavano l’arrivo di una ondata di armi illegali e lanciavano l’appello per tracciarle in modo efficace.
Forwarded from Lettera da Mosca
ODESSA - Colpita nel bombardamento russo della notte la Cattedrale della Trasfigurazione del Salvatore della Chiesa ortodossa ucraina - Patriarcato di Mosca. Era la chiesa più grande della città e nel 2010 era stata consacrata dal Patriarca di Mosca di tutta la Rus' Kirill.
Forwarded from Piccolenote
🌐🇬🇧🇷🇺GLI OLIGARCHI RUSSI E L'ODIO DI LONDRA PER PUTIN

Al crollo del comunismo una piccola élite con fortissimi legami con l’Occidente, e con la City in particolare, grazie all’acquiescenza di Boris Eltsin, ha comprato per pochi dollari tutte le risorse della Russia, con lucro esponenziale, portando tali torbidi guadagni nel Regno Unito.

Storia nota, ne hanno scritto tanti, come ad esempio il New Yorker in un articolo dal titolo: “Come gli oligarchi russi hanno comprato Londra”, che riporta un cenno dell’Economist: Londra è diventata “un contenitore dei soldi sporchi russi”…

Gli oligarchi non legati a Mosca hanno in Putin un nemico giurato, avendo questi posto fine alla loro predazione, ma il sentimento sembra condiviso anche dall’establishment britannico, in particolare la Finanza, che forse sogna ancora una Russia consegnata a un manipolo di oligarchi, pronti a portare sulle rive del Tamigi le loro losche ricchezze…🇬🇧🇷🇺🌐

LEGGI L'ARTICOLO SU PICCOLE NOTE
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🔴 https://bit.ly/3Q8x1KX 🔴
Forwarded from Lettera da Mosca
PUTIN E LUKASHENKO - Incontro informale tra Putin e Lukashenko. Putin: "Lo sviluppo della cooperazione bielorusso-russa viene attuato a un ritmo migliore del previsto; i mercenari stranieri nella zona delle operazioni speciali subiscono perdite significative a causa della stupidità; il pubblico e i governi dei Paesi che consentono ai mercenari di andare al fronte devono avere un'idea chiara di ciò che sta accadendo".
Lukashenko: "La separazione dell'Ucraina occidentale e lo smembramento dell'Ucraina sono un'opzione inaccettabile per la Repubblica di Bielorussia; le truppe polacche hanno trasferito le loro brigate ai confini dello Stato dell'Unione, ora una di esse si trova a 40 chilometri da Brest e l'altra a circa 100 chilometri da Grodno".
🗓️📌 9 Settembre, Trento - Manifestazione nazionale

Miracolo a Milano aderisce e sostiene la mobilitazione promossa da UniAMOci Trentino!

👉 Videocamere, microfoni, analisi incrociate dei social network, IA al servizio della sorveglianza urbana, E-Wallet e identità digitale... Trento è tra le città capofila in Europa per la sperimentazione di nuove forme di controllo sociale e territoriale. Scendiamo insieme in piazza e non lasciamo che prendano piede!

Niente palchi o passerelle: si marcerà in corteo per le vie del centro 🔥

📲 Qui il canale dei promotori: https://t.me/UniAMOciTrentino

🚌🚏 Fra qualche settimana inizieremo a raccogliere le prenotazioni per i pullman da Milano

https://t.me/canalemiracolomilano
miracoloamilano@protonmail.com
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Forwarded from SilvioDallaTorre (Silvio Dalla Torre)
LANDINI E LO SCIOPERO GENERALE
Accendo Radiotre e ascolto la rassegna stampa. Vengo a sapere che Maurizio Landini vuole proclamare in ottobre lo sciopero generale e mi pare di sognare.
È forse quello stesso Landini che qualche giorno fa ha firmato un contratto della scuola che prevede venti euro di aumento a regime ( ma in compenso impone agli istituti di predisporre dei cessi appositi per chi non si ritiene né maschio né femmina)?
O quello che, per usare un eufemismo, non ha mosso un dito quando centinaia di migliaia di italiani venivano cacciati dall'impiego e subivano prepotenze di tutti i tipi a causa del green pass?
O quello che si è girato dall'altra parte mentre i salari dei lavoratori si degradavano progressivamente?
Se è proprio quel Landini, mi domando, di grazia, cosa mai abbia da rimproverare a Giorgia Meloni.
Forse di essere in perfetta continuità col precedente governo Draghi, di cui riprende le politiche belliciste e antipopolari? Certamente no, visto che del governo Draghi Landini e la CGIL sono stati tra i più zelanti sostenitori.
Ah.. ecco.., ora ho trovato. La questione dei cessi nelle scuole è il vero motivo del contendere. Se Landini fosse ministro del lavoro i "bagni neutri" dovrebbero essere garantiti a prescindere e non solo su richiesta. Questa è l'unica ragione plausibile per cui il più grande sindacato italiano proclamerà lo sciopero generale .
Per quanto mi riguarda, dico solo questo. In passato ho ripetutamente aderito agli appelli allo sciopero generale della CGIL. Si trattava, quasi sempre, di difendere il diritto alla pensione ad un'età ragionevole . Poi, improvvisamente, Monti alzò l'età pensionabile a 67 anni col beneplacito del sindacato. Ciò che provocava indignazione, quando a farlo era un governo ostile, diventava cosa buona e giusta se a farlo era un governo amico. Quanto ai lavoratori, andassero pure a farsi fottere.
Queste lezioni non si dimenticano.
Si può ingannare il prossimo molte volte, non sempre. In autunno, dunque,non sciopererò .
Non sciopererò perché, sebbene detesti il governo attuale come quello che lo ha preceduto, mi sono stancato di farmi prendere per il culo.
Non sciopererò per i cessi neutri.
Non sciopererò per l'identità alias.
Non sciopererò perché lo sciopero, in questa situazione,non serve ai lavoratori , ma ai sindacalisti .
Non sciopererò perché non intendo portare acqua al mulino di persone che, non appena se ne presenta l'occasione, non esitano a pugnalarti alle spalle.
Non sciopererò perché non ho alcuna fiducia in Maurizio Landini.