Giorgio Bianchi Photojournalist
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Cosa vorrebbe suggerire Focus veicolando la teoria che lo sterminio dei nativi americani abbassò le temperature globali? ("In terre precedentemente coltivate la natura si riprese i propri spazi. L'aumento di alberi e vegetazione causò un aumento dell'assorbimento di CO2 dall'atmosfera, che a sua volta provocò una diminuzione della temperatura globale di 0,15 °C tra la fine del 1500 e l'inizio del 1600.")

L'obiettivo del depopolamento da parte delle élite globaliste non è più un tabù, e si passa direttamente a rappresentare l'ipotesi di un mondo senza esseri umani.
Dopo i virologi, ecco i climatologi pronti a servire il Wef.
Cambiano le figure, restano gli stessi obiettivi, le stesse strategie e soprattutto la medesima mega macchina propagandistica che avanza in blocco senza ritegno e pudore.
Gassmann mi aveva bloccata - scopro solo adesso - e reperire i suoi ultimi tweet è stato faticoso ma per nostra fortuna sono riuscita! Eccolo sul pezzo! 😮‍💨
Puntuale come la diarrea dopo le cozze avariate, ecco a voi il grande ritorno del "Nulla con il cognome intorno".

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Forwarded from Marco Cosentino
CLIMA, IL PROFESSOR PRESTININZI: “NESSUNA EMERGENZA, MA TROPPI INTERESSI” 🌺🌺🌺
“Purtroppo noi ricercatori e scienziati siamo costretti a spiegare cose che la letteratura riporta, nel tentativo di porre un freno a una comunicazione distorta, che influenza le menti delle persone. Quando si parla di ambiente è necessario fare una netta distinzione tra inquinamento, clima e meteorologia”. Francesco Servadio intervista il professor Alberto Prestininzi, geologo, già docente ordinario di Rischi Geologici all'Università degli Studi di Roma ‘La Sapienza’. Sul disastro in Emilia-Romagna: “Per prevenire i danni di terremoti e alluvioni è sufficiente sfruttare le conoscenze a nostra disposizione, senza scomodare il clima, invocato come ‘il vitello d’oro’ risolutore di tutti i mali. È un nuovo paganesimo che produce in maniera pericolosa un analfabetismo scientifico di ritorno”.
(link Facebook);
(link sito)
Stamattina, verso le 11.30, Girkin-Strelkov è stato arrestato in base all'articolo 282 del codice penale che punisce le "attività estremiste" e, notizia dell'ultim'ora, è agli arresti fino al 18 settembre (i domiciliari che aveva richiesto per via della sua tonsillite e della necessità di cure non gli sono evidentemente stati concessi). Strelkov era critico da tempo sia del modo in cui era stata condotta la secessione nel Donbas (dove ha combattuto, e con ottimi risultati) che la guerra in Siria e, soprattutto, l'operazione militare speciale. Aveva motivi personali e politici di risentimento nel confronti dell'establishment, che risalgono alla prima guerra del Donbas (e secondo parecchi nazionalisti russi non aveva affatto torto, su questo). L'arresto di oggi, ad ogni modo, dipenderebbe da accuse che gli sono state mosse da un (ex-?) membro della Wagner e da due tweet dello stesso Strelkov; non è escluso quindi che si stiano consumando vendette incrociate tra i settori "dissidenti" del nazionalismo russo.
La cosa importante di questo arresto, evidentemente, è che il dissenso e le critiche al Ministero della Difesa non vengono più tollerate; la licenza che prima era stata tacitamente concessa ai voenkory e ad alcuni personaggi carismatici (tra i quali appunto Strelkov) è stata ritirata. I voenkory erano già tornati nei ranghi dopo l'incontro con Putin del 13 giugno (http://en.kremlin.ru/events/president/news/71391), e si è visto nel modo in cui, con pochissime eccezioni, hanno trattato l'insurrezione di Prigožin. Ora evidentemente tocca anche alle figure carismatiche, non più protette dai crediti acquisiti in passato.
Per quello che può contare (nulla, ovviamente, non è un campione rappresentativo e soprattutto non decide niente): nella mia "bolla" di nazionalisti russi, l'opinione che si ha di Strelkov è molto, molto migliore di quella che si ha di Prigožin. Ora vedremo quali decisioni prenderà il tribunale, e che conseguenze ci saranno nella bolla di cui sopra.
Dal riflesso nel vetro si può capire quanto seriamente i media russi stanno seguendo l'arresto di Strelkov.
Non solo la minaccia di mettere fuorilegge l'opinione dissidente, ma gli stessi "negazionisti", che come dice Bonelli "fanno più male della grandine e del caldo messi assieme", un pericolo più grande dello stesso "cambiamento climatico".

Chi sono questi "negazionisti"? Dopo le acrobazie de La Stampa nell'articolo "Quelle tristi analogie tra novax e putiniani", è ora il turno di Repubblica, che tra etichette varie traccia una continuità di lotte, anche diverse l'una dall'altra, e un termine, gli antisistema, ovvero "chi rifiuta il vigente sistema economico/politico/sociale e si propone di rovesciarne lo status quo".

C'est moi! Ma contro quale Sistema ci battiamo, e come vorremmo che andassero in alternativa le cose? Da questo punto di vista, non molti passi in avanti sono stati fatti nell'area "del dissenso": le lotte sono spesso di scopo, episodiche e anche settarie, slegate politicamente e concettualmente tra di loro; si dice sempre che "è tutto collegato", ma un'analisi condivisa ancora manca; si seguono episodi scanditi dal metronomo dei giornali o si inseguono personaggi come Speranza e come Schwab, facili catalizzatori di rabbia, ma si fatica a portare una critica strutturata al sistema che li ha messi lì e li tiene in piedi.

Chi siamo? Cosa vogliamo? Come vogliamo ottenerlo? Non sono domande retoriche, ma la ricerca di un'identità, di obiettivi e di strategie. Di dare forma e organizzazione al nostro sgangherato fronte antisistema, senza che ce lo dica La Repubblica.

Approfittiamo di questi mesi estivi per cercare risposte e soluzioni, tiriamo un bilancio dell'esperienza del movimento No Green Pass e inauguriamo una stagione di lotta più matura, duratura e consapevole.

https://t.me/canalemiracolomilano
miracoloamilano@protonmail.com
Per chi avesse mai nutrito qualche dubbio in proposito, ecco come questi disgraziati si tireranno fuori dal macello che hanno organizzato: facendo finta di non averci mai avuto nulla a che fare, scaricando la colpa sul "fallimento" della controffensiva ucraina, presentando come un risultato sufficiente, ossia come una vittoria, l'indipendenza (mai messa in discussione da nessuno se non dalla loro stessa propaganda) di un'Ucraina mutilata delle sue regioni meridionali, e alla fine prendendosi il merito di avergli fatto fare la pace.
La falsa notizia del rilevamento di temperature prossime ai 50 gradi è partita dai dati forniti dall'Agenzia spaziale europea (Esa), la quale ha diffuso le temperature del suolo giocando sull'equivoco generato nella pubblica opinione.

Quella indicata dai servizi meteorologici quando si fanno le previsioni del tempo giornaliere, infatti, com'è intuitivo che sia, non è la temperatura del suolo ma dell'aria.
Forwarded from Giubbe Rosse
- Le emissioni italiane sono in calo da 30 anni.
- La sola centrale a carbone polacca di Bełchatów emette quanto tutto il settore agricolo e il settore allevamento italiano messi insieme.
- Le prime 5 centrali a carbone europee (1 in Polonia, 4 in Germania) emettono quanto l'intero settore dei trasporti italiano.
(Fonte: La durezza del vivere)

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Forwarded from Giubbe Rosse
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Pecoraro Scanio propone il TSO per chi nega i cambiamenti climatici. (via Adriana Spappa)

Pur camuffata dietro un'iperbole volutamente provocatoria, ancora una volta emerge in tutta la sua chiarezza la volontà dello ZTL di trasformare il dissenso in reato, come già avvenuto per il Covid.

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