Giorgio Bianchi Photojournalist
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Notizie e analisi sull'attualità e la geopolitica.
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Per comprendere le ragioni che stanno alla base del mancato allineamento di gran parte del mondo alle politiche condotte dall'Occidente nei confronti della Russia, e soprattutto per trovare qualche indizio utile a prevedere che ne sarà del cosiddetto "miliardo d'oro", ritengo sia utilissimo prendere in esame il caso della Bielorussia. Un Paese popolato da circa 9,3 milioni di abitanti la cui crescita economica dipende per circa il 60% dalle esportazioni.

Prima che gli Stati Uniti e i loro vassalli europei imponessero sanzioni draconiane nei suoi confronti, dapprima sulla scia dei disordini del 2020 - contestuali a un tentativo di colpo di Stato promosso dagli Usa con la collaborazione di Polonia e Ucraina - e successivamente per la decisione di Minsk di preservare il rapporto di alleanza con Mosca in seguito all'invasione russa dell'Ucraina, la Bielorussia era riuscita ad attuare un notevole processo di diversificazione del proprio commercio estero. Esportava un terzo delle proprie merci verso la Russia, un terzo verso l'"Occidente collettivo" e un terzo verso il "Sud globale".

Le misure punitive irrogate dagli Usa e dai loro sottoposti hanno precluso alla Bielorussia l'accesso all'intero mercato occidentale, costringendola a riorientare il 40% del proprio export. Il processo si è rivelato difficile, ma Minsk è comunque riuscita a portarlo sostanzialmente a compimento. Lo si evince dai dati relativi al 2022, che hanno visto il volume complessivo dell'export realizzato dal Paese crescere fino a risultare pressoché equivalente - appena il 5% in meno - a quello registrato nel 2020, grazie all'aumento esponenziale delle vendite in Russia, Cina, Sud-est asiatico e America meridionale. I proventi, in compenso, hanno raggiunto livelli record, sebbene una quota assai relativa delle esportazioni bielorusse sia composta da quelle materie prime che nel corso dello scorso anno hanno conosciuto una rivalutazione forsennata.

Quale conclusione ne trae l'ambasciatore bielorusso in Svezia Dmitry Mironchik? "Credo che le nostre relazioni commerciali con l'Occidente non fossero esattamente improntate al criterio di equità". Mi pare evidente che dell'iniquità strutturale dei rapporti costruiti con l'Occidente si stia accorgendo un numero crescente di Paesi, per molti dei quali gli "scambi ineguali" che avevano caratterizzato l'epoca coloniale sono sopravvissuti alla cosiddetta "decolonizzazione".

Giacomo Gabellini.

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Tradizione e avvenire

Jonathan Lear (Radical hope: ethics in the face of cultural devastation 2006) racconta come la tribù dei Crow fu sul punto di collassare quando venne distrutta la propria tradizione. Eppure non mancava il cibo, anzi, ce ne era tanto, ne’ mancavano le coperte.

Ma era stato distrutto l’ordine dei significati che dava senso alle azioni, proprio a quelle quotidiane, come cucinare, fare festa. Plenty Coups, capo della tribù (lo vedete nella foto), descrisse lo stato d’animo di desolazione in questo modo: “dopo questo non può più accadere niente”.

La distruzione della tradizione comporta una distruzione del futuro, della capacità di immaginarlo, di pensarlo. Non si è più nel mondo perché senza tradizione non c’è più mondo.

La tribù dei Crow trovò poi il modo di superare il momento tragico, attraverso un sogno di Plenty Coups. Ma questa è un’altra storia.

Vincenzo Costa.

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Perfetto direi. Parla delle turbe di Michele Serra e dei suoi amichetti, con dieci anni di anticipo.

L'Amaca dell'8 Giugno 2010.
Di Michele Serra.

Ora anche "autorevoli riviste scientifiche" (non si conosce una rivista scientifica che non sia autorevole) certificano che l'allarme dell'Oms sulla cosiddetta influenza suina fu esagerato; e forse lo fu artatamente, per gonfiare lo smisurato business dei vaccini. Rischia di farla franca, però, il vero mandante di quel delitto, che è l'isterismo salutista di buona parte degli occidentali, presso i quali qualunque allarme sanitario trova immediata e direi entusiastica adesione. Pur di impasticcarsi, ospedalizzarsi, sindromizzare ogni aspetto della vita, crearsi sempre nuove dipendenze da farmaco, c'è una marea di persone che è disposta a credere a qualunque spettro. Non sono un esperto, ma credo che l'ipocondria stia diventando una delle malattie più diffuse. Quanto è sana e giudiziosa la medicina preventiva, quanto è perniciosa e stupida quella parodia dell'immortalità che è il salutismo. Le speculazioni e le furbate dell'industria farmaceutica avrebbero molto meno spazio se la clientela non fosse costituita, in larga parte, da pavidi creduloni che evidentemente stanno perdendo ogni rapporto con la realtà materiale del loro corpo, e ne hanno fatto un fragile feticcio per il quale ogni disagio, ogni imperfezione è causa di panico.

https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2010/06/08/amaca.html?ref=search

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Forwarded from Jorit
Questa vicenda inizia a diventare un pò inquietante, non so se devo preoccuparmi o meno. Io ho realizzato un murale e questi mi mettono sotto controllo?
Comunque che controllino pure io non ho nulla da nascondere le mie idee le esprimo con l’arte e mi sembra che questo sia ancora consentito in una democrazia o sbaglio?
Ma, ma, ma...

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--- IL CLIMA DELL'INFORMAZIONE E L'INFORMAZIONE DEL CLIMA. ----
Di Pino Cabras.

I rilanciatori di allarmi hanno letto bene il manuale delle istruzioni dell'allarmista zelante. La loro sequenza è di una prevedibilità quasi efferata: mai una sorpresa.
Funziona così.
Estremizzare e sacralizzare una questione che ha punti controversi: ossia niente dubbi, vietato.
Appellarsi alla scienza (di per sé luogo aperto a radicali dibattiti) come a una religione bigotta e iper-dogmatica.
Essere di manica larga per l'abuso immediato e sistematico dell'etichetta di "negazionista" (che fa Hitler, e non vorrete essere Hitler) e "terrapiattista" (che fa pirla, e non vorrete mica essere pirla).
Semplificare nel modo più puerile ogni nuvola di equazioni sui comportamenti della fisica e della biologia per ridurre la scienza complessa a un interruttore etico in cui se calchi 'On' salvi il mondo e se calchi 'Off' muori o fai morire.
Occupare tutti i primi 'slot' dei notiziari, dove ci dovrebbero essere le più importanti notizie del giorno, per sostituirli con un interminabile bollettino catastrofico pianificato a tavolino che deforma ogni statistica, silenzia ogni controcanto, appiattisce ogni narrazione in funzione dell'allarme.
Scatenare una canea di cronisti totalmente inetti rispetto a qualsiasi vero giornalismo d'inchiesta per compilare liste di proscrizione con cui sfottere e manganellare chi non si adegua all'allarme.
Lo abbiamo visto per Lo Grande Morbo dello Secolo, lo abbiamo visto poi per La Guerra dell'Occidente Innocente, lo vediamo ora per Lo Clima Salvabile Soltanto dallo Tuo Impoverimento.
Niente, dovremo affidarci a gente che fabbrica auto con materiali estratti per dodici ore da schiavi bambini e che vanta la necessità di salvare il mondo conformandolo al proprio sistema, senza mettere in dubbio nulla. Dovremo fidarci delle loro mappe meteo che prevedono solo queste varianti di colore: rosso rabbioso, amaranto, bordò, carminio, cremisi, mattone, porpora, purpureo, rubino, sanguigno, scarlatto, vermiglio, rubicondo e arrosto. Pazienza se ieri 18 luglio la mappa delle temperature europee era composta all'80% da temperature più basse della media stagionale. Non vorrete mica rovinare la tavolozza monocromatica dei profeti della canicola?
Non dovremo insomma più porci il problema ambientale vero, cioè l'immane pressione sull'ecosistema della volontà di potenza del capitalismo, la sua plastica, le deforestazioni, il consumo di suolo a scapito delle comunità e dei loro equilibri. Temi troppo veri e poco cari agli squali di Davos.
Dovremo invece ridurre tutto a un'idea di clima monodimensionale che funziona come un termostato binario interamente dipendente da quanta virtù mettiamo nei consumi spiccioli e che però dovrà arrestarsi alla soglia degli intoccabili yacht e jet di lorsignori.
L'estate per suo mestiere è calda e luminosa, e può perciò illuminare nella sua essenza il sistema dell'informazione: ancora una volta falso e totalmente ingannevole. Il problema non è di per sé il clima, anche se abbiamo molto caldo e l'ambiente lo vediamo sotto scacco, ma chi ci racconta il clima, come lo racconta, cosa nasconde, cosa nega mentre ti dice che siamo noi a negare.

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Forwarded from PBellavite
Ridere o piangere?

Siamo al doppio parossismo psicopatologico: approfittare della annuale ondata di caldo estiva per rinfocolare la paura dei contagi.

Mentre i cittadini stanno sempre più comprendendo gli inganni della “agenda”, giornalisti prezzolati e tv restano preda della dipendenza patologica dall’allarmismo pandemico. Contuinuano a fidarsi degli stessi “esperti” (😖) e la chiamano “scienza”.
Giorgio Bianchi Photojournalist pinned «Il mio ultimo intervento a 100 Giorni da Leoni. https://www.youtube.com/live/vdVJEKmLX9U?feature=share 🔴 Per ricevere tutti gli aggiornamenti segui Giorgio Bianchi Photojournalist»
Cos'è il genio 😂

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Spiegatelo al parrocchetto della Nato con la cofana laccata.

Secondo questo schema elaborato da Ravenstvo media su dati delle Nazioni Unite, l'accordo sul grano avrebbe reso a Kiev 9,2 miliardi di dollari. Principali acquirenti paesi occidentali (53%) Cina (24%) e Turchia (10%). Solo il 2,6% a paesi a rischio alimentare.

Tramite La Mia Russia.

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Genio.

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Ormai +Europa è talmente imbarazzante che la von der Layen sta pensando di scrivere una lettera e chiedere di rinominarsi +Sovranismo. Almeno sputtanano gli avversari politici.
Al via la sperimentazione dei rilevatori di calore posti all'interno delle auto parcheggiate al sole.
Attese nelle prossime settimane temperature attorno ai 70°.
E' emergennza.
Attivato negli ospedali il codice "calore smodato".
Il governo sta ragionando su un lockdown climatico per salvare il Ferragosto.
Accendete i condizionatori e mettete in secondo piano per un po' la pace; ma se state fermi in auto, occhio alle multe, perchè solo in quel caso, la vostra salute è secondaria rispetto alla salvaguardia del pianeta (consolatevi però pensando che in quel frangente contribuirete alla pace in Ucraina, in ossequio ai dettami del sommo Draghi).

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Cose scritte un paio di anni fa, ma che a quanto pare è utile ribadire.

SIETE PRONTI A STRINGERE UN PATTO CON IL DIAVOLO PER SALVARE L'UMANITA'.

Fino a prima della pandemia si era costituito spontaneamente un fronte abbastanza ampio e trasversale, in continua crescita, che si batteva con fermezza contro la narrazione imperialista e neocoloniale delle guerre per l'esportazione dei diritti umani e della democrazia.
Si trattava di un esempio virtuoso di come la cosiddetta controinformazione potesse essere efficace nel combattere le manipolazioni e la propaganda del mainstream.

Ex Jugoslavia, Iraq, Libia, Siria, Ucraina, o più in generale i fenomeni delle rivoluzioni colorate e delle primavere arabe, erano contesti apparentemente differenti che erano stati tutti ricondotti all'interno di un quadro sistemico secondo il quale, a seguito della caduta dell’Unione Sovietica, gli Stati Uniti avevano ripreso la politica di espansione militare, avendo cura di ammantarla preventivamente di diritto-umanismo, per farla meglio digerire all'opinione pubblica.
Tutti i componenti del fronte anti-imperialista erano assolutamente concordi riguardo alla necessità di gettare nella pattumiera della Storia le menzogne diffuse a reti unificate, da capi di Stato e media da riporto, sul “dovere morale” da parte dell’Occidente di “democratizzare” a suon di bombe i cosiddetti paesi non allineati.

Con l'avvento della pandemia questo fronte si dissolto come neve al sole.
Una buona fetta dei nostri compagni di strada ad un certo punto ha ceduto alla propaganda di regime ed è caduto vittima dei medesimi meccanismi che denunciava fino a poco tempo prima: hanno cominciato a screditare acriticamente le nostre tesi utilizzando lo stesso linguaggio e gli stessi argomenti di quelli che criticavano le nostre posizioni anti-imperialiste.
Nel volgere di pochi mesi si sono trasformati in potenti ripetitori della campagna terrorista dei media di regime e di quella moralista dei vari Fazio, Mentana, Scanzi, Lucarelli, Parenzo, Saviano, insomma di tutti quei soggetti che avevano giudicato essere, fino a poco tempo prima, agenti della propaganda imperialista.
Mi sono interrogato a lungo sulle ragioni di questo crollo improvviso e l'unica conclusione alla quale sono giunto è che quel fronte fosse attraversato da una linea di frattura invisibile che si è manifestata non appena la propaganda è stata ricalibrata per le nuove necessità.

Oggi stiamo assistendo alla formazione di un nuovo fronte, almeno in apparenza compatto riguardo alle priorità e alla consapevolezza di chi sia il nemico.
Tuttavia il mio sospetto è che anche questa area di dissenso stia nascendo con un vizio di fondo che presto o tardi determinerà una nuova frattura e ulteriori dolorose lacerazioni.
La rima invisibile che attraversa questa compagine riguarda i cambiamenti climatici.
Già in Toscana avevo notato che non appena si è affrontato il tema era scattato un riflesso pavloviano di rifiuto rispetto all’approccio eterodosso della questione. Critiche di segno uguale a quelle che vengono mosse nei confronti delle nostre posizioni sulla pandemia, erano state rivolte al relatore non appena ha iniziato la sua trattazione dell’argomento.
L’ipotesi dei cambiamenti climatici come fenomeno di origine antropica che può essere arrestato attraverso radicali correttivi delle politiche socioeconomiche, è un totem ancora più sacro della pandemia, soprattutto per le nuove generazioni.
Per questo motivo sono oramai certo che non appena si passerà dalle politiche emergenziali dovute alla pandemia a quelle per il clima, accadrà più o meno quello che è successo con il fronte contrario alle cosiddette "guerre umanitarie", ovvero ci sarà una nuova dolorosa frattura che ridurrà ulteriormente la compagine del dissenso.

Segue...

https://www.giorgiobianchiphotojournalist.com/blog/siete-pronti-a-stringere-un-patto-con-il-diavolo-per-salvare-lumanita/

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Giorgio Bianchi Photojournalist pinned «Cose scritte un paio di anni fa, ma che a quanto pare è utile ribadire. SIETE PRONTI A STRINGERE UN PATTO CON IL DIAVOLO PER SALVARE L'UMANITA'. Fino a prima della pandemia si era costituito spontaneamente un fronte abbastanza ampio e trasversale, in continua…»
Forwarded from Giubbe Rosse
🌈 VELVET MEDIA, DOPO AVER ABOLITO GLI ORARI DI LAVORO È DIVENUTA FAMOSA IN TUTTO IL MONDO COME SIMBOLO DI FLESSIBILITÀ, PROGRESSISMO E VALORI LGBTQ, INFINE HA ABOLITO ANCHE GLI STIPENDI. (Fonte: Rep)

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Forwarded from Marco Cosentino
DEI DELITTI E DELLE PENE 🌺🌺🌺
Ci informa il Corriere della Sera che il presidente dell'Università di Stanford, noto neuroscienziato, ha annunciato le proprie dimissioni in quanto almeno una dozzina delle pubblicazioni di cui è (co)autore è risultata manipolata. Giusto un paio di settimane fa osservavamo come in Italia casi analoghi finiscono nel nulla causa assenza di leggi a riguardo. In realtà non è del tutto vero: anche in Italia da oltre un decennio esistono codici etici e di comportamento che possono prevedere sanzioni per queste e altre forme di cattiva condotta. Qui, ad esempio, il codice del mio Ateneo che anni fa contribuii a scrivere in particolare per la parte riguardante l'integrità scientifica. Ovvio che è un po' come la questione dell'obbligo dell'azione penale: la norma c'è, poi però si tratta di disporre delle condizioni favorevoli alla sua applicazione. E soprattutto delle persone che la vogliano, possano e sappiano applicare.
Forwarded from Weltanschauung Italia
Lui è Jordan Henderson, ex capitano del Liverpool e della nazionale inglese, noto paladino dei diritti LGBT. Parliamo di un calciatore che quando segnò il primo gol con la sua nazionale indossò degli scarpini con i laccetti arcobaleno.

Per i suoi discorsi a sostegno degli LGBT, costui aveva anche ricevuto di recente una nomination come ‘Football Ally’ (alleato calcistico dell’anno) ai British LGBT Awards.

Ed oggi che fa? Ma che domande, va a giocare in Arabia Saudita!
Come sempre accade, le ipocrite campagne occidentali cadono immediatamente di fronte al denaro.

Questi personaggi, che siano sportivi o soggetti influenti di vario genere, sposerebbero domattina qualsiasi causa se remunerati bene.
Quando lo capiranno gli amici lgbtq#€xgry, che tutti questi personaggi si espongono solo perché vengono foraggiati(e pagati) dalle grandi multinazionali d'Occidente?

WI
Antico proverbio tibetano.

Michele Morrone.

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