Giorgio Bianchi Photojournalist
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Notizie e analisi sull'attualità e la geopolitica.
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Caldo record?
Per terrorizzare le persone vengono trasmesse le temperature rilevate sul terreno.
Forwarded from PBellavite
Blogger ballista

Mi segnalano che un blogger (non lo nomino per non fargli pubblicità) si premura di spiegare chi sarebbero - secondo lui - i 123 medici che hanno fatto una interrogazione all’Ordine dei Medici di Genova sulle esternazioni del dottor Matteo Bassetti.

Uno di questi sono io che sono dal blogger dipinto con tinte fosche. L’unica cosa vera è che non sono più iscritto all’Ordine (per mia scelta) mentre il resto sono balle, che manco mi sfiorano.

Quel che è peggio è che dice che io mi sarei fatto 4 dosi. Eh no, signor blogger, questa è per me una grave offesa! Mica sono fesso!

L’ultimo vaccino iniettatomi fu la febbre gialla nel 2009; stetti anche male, ma fui costretto a farlo per andare a insegnare in Burundi. Dove la febbre gialla ovviamente non c’era.

PS: a stasera i medici firmatari da 123 sono diventati 230. Altro lavoro (del tutto inutile, oltre che menzognero!) per il “diligente” blogger… 🤣🤣
Forwarded from Saker Italia
WSJ: Gli europei stanno diventando più poveri. "Sì, stiamo tutti peggio." Una popolazione che invecchia, che apprezza il proprio tempo libero, ha posto le basi per la stagnazione economica. Poi è arrivato il Covid-19 e il conflitto tra Russia e Ucraina.

Gli europei stanno affrontando una nuova realtà economica che non affrontavano da decenni. Stanno davvero diventando più poveri.

(Soloviev)
Forwarded from Andrea Zhok
L'IMPERO DELL'IMMAGINE DI CONSUMO

Cos'hanno in comune:

1) l'idea che l'Occidente possa fare a meno di combustibili fossili e abbandonare i motori a scoppio mentre il resto del mondo non ci pensa nemmeno;

2) l'idea che l'esercito russo sia tecnologicamente arretrato, combatta con le vanghe, sia guidato da un pazzo, e crolli perché mandiamo agli ucraini le nostre armi;

3) l'idea che se sei maschio ma stamattina decidi di essere femmina questo significa che sei femmina punto e basta, e il resto sono quisquilie e pinzillacchere conservatrici;

4) l'idea che l'Europa possa sopravvivere come potenza economica in assenza di approvvigionamenti energetici a buon prezzo;
ecc. ecc.?

Ci sono molti modi per descrivere unitariamente il processo storico che arriva a questi (e altri) sbocchi, ma se vogliamo descriverlo in termini simil-filosofici possiamo dire che sono, molto semplicemente, istanze di soggettivismo assoluto, un soggettivismo persino più radicale delle forme più estreme di idealismo soggettivo tipo Berkeley.

Qui il mondo è come è semplicemente perché io penso che sia così, e il fatto di pensarlo così lo renderà tale.

E' interessante notare come la politica, e tanto più la politica internazionale, che è sempre stata innanzitutto "Realpolitik" si sia trasformata negli ultimi decenni nel dominio incontrastato non tanto del wishful thinking, ma proprio di una batteria di deliri volontaristici in cui la realtà è, senza resti, ciò che vogliamo che sia. E se non è d'accordo, tanto peggio per la realtà.

La natura, di cui si si riempie la bocca in forme pseudoecologiste, è in effetti scomparsa e ridotta un po' a fiaba disneyana (magari emendata) e un po' a luogo ideale, funzionale a ricordarci i nostri peccati. La natura che si immagina di difendere è in effetti sempre solo qualche immagine pubblicitaria della natura, come scorcio da fruire nelle prossime vacanze-da-sogno-tutto-compreso.

La sostituzione della natura con un'immagine socializzata di essa è peraltro il tratto dominante in tutto il dibattito sull'autodeterminazione sessuale, che da interessante tema di nicchia è diventato un'ossessione onnicomprensiva su cui combattere una battaglia ideologica perenne.

Il regno dell'immagine naturalmente celebra i suoi più indiscussi trionfi quando si trova a dover gestire l'opinione pubblica intorno a paesi ostili e/o popoli distanti. Qui si possono costruire impunemente narrative autoconfermantesi, con la massima libertà creativa, e le esigenze della propaganda santificano questa inclinazione della nostra epoca facendone un dovere civico (la costruzione di un'opinione pubblica compiacente come retroguardia del fronte bellico).

Ecco, l'altro giorno riflettevo su un dato preoccupante relativo alla gioventù contemporanea, così come essa emerge da una campionatura delle interazioni sui social. Notavo lo straordinario, incontenibile livello di dipendenza da una pressione pubblicitaria, in gran parte occulta, che riconduce l'orizzonte delle proprie aspirazioni alla sfera di consumi-mirati-ai-giovani.

Su questo piano la vittoria dei meccanismi di mercato è totale e incontrastata. L'adesione ai modelli di consumo e alle tipologie di beni come orizzonte di valore è senza remore e del tutto inconsapevole. Questo non va inteso come "credere agli spot". Da tempo la pubblicità non funziona principalmente nella forma diretta dello spot, ma nelle forme oblique - e infinitamente più efficaci - della proposta di un'immagine del mondo e di modelli umani, cui magicamente corrispondono beni, servizi e funzioni dotati di un cartellino del prezzo.

Di questo processo non fa parte solo la vendita del prodotto, ma la vendita di un'immagine di sé e degli altri. Ciò che un tempo si chiamava ideologia si è trasferita senza resti nella pubblicità diretta, ma soprattutto indiretta (nei film, tramite gli influencer, ecc.).
Forwarded from Andrea Zhok
La formazione sentimentale di queste nuove generazioni si forgia su questa modellistica unidimensionale, che diviene poi anche l'oggetto unico delle diatribe, delle polarizzazioni, del "dibattito civile". E infatti l'agenda ideologica giovanile coincide al millimetro con l'agenda precotta del "ceto creativo": autodeterminazione genitale, ecologismo dal diario di Greta, disprezzo per ogni forma di vita che si allontana dall'immagine del centro affluente di una metropoli americana, animalismo disneyano, catalogo dei cattivi estratto direttamente dall'agenda della NSA, ecc.

Questo asservimento integrale ad una cultura manipolatoria dell'immagine è peraltro senza vie d'uscita, perché da un lato anche la scuola e l'università ne sono sempre più pervase, e dall'altro la capacità di lettura autonoma - l'unica fonte cui si potrebbe ricorrere per attingere a modelli differenti e non commerciali - non fa più parte delle facoltà primarie.

Nella lettura l'immaginario è autonomamente creato dal lettore, e ciò fa della lettura sempre un atto dove simultaneamente si apprende e si crea. Ma l'abitudine a navigare un sistema di immagini auto-offerentesi (e dunque pre-interpretate) fa apparire comparativamente la lettura un medio faticoso, e ne paralizza lo sviluppo.

L'esito naturale di questo processo è una riduzione verticale della capacità di lettura strutturata, che si attesta al livello della lettura di una mail o di un twit, mentre quella peculiare facoltà intorno a cui si è costituita la civiltà degli ultimi millenni appare in via di estinzione.

Ecco, mentre riflettevo sullo spostamento della coscienza della gioventù contemporanea verso un mondo di immagini manipolatorie mi chiedevo cosa accadrà quando questa generazione sarà classe dirigente. Solo che, a ben vedere, quella odierna è già la seconda generazione che abita questa condizione, solo in forma più estrema della precedente.

E la generazione precedente è quella che oggi costituisce il nerbo delle classi dirigenti e dei ceti produttivi: il predominio di quella forma di soggettivismo idealistico che rende le proprie proiezioni più reali della realtà è dunque già un primo frutto di quella dinamica.

Questa conclusione mette in guardia rispetto alla prospettiva ottimistica per cui "non può andare così avanti a lungo, prima o poi andranno a sbattere". Sì, andranno (cioè, volenti o nolenti andremo tutti) a sbattere, ma in mancanza dello sviluppo di facoltà alternative questa non sarà una lezione di realismo, una spinta ad analizzare il mondo e la sua complessità, ma un semplice incentivo a cambiare immaginario, a scegliere qualche altra immagine di fantasia dagli scaffali di quel supermercato cosmico che ci figuriamo sia il nostro mondo.
Tutta la rabbia, la delusione, l'amarezza dipinte sul viso di uno degli attori esclusi dal nuovo Biancaneve politically correct Disney.

Alberto Scotti.

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Forwarded from Giubbe Rosse
I COMPLOTTISTI SONO UNA MINACCIA, SOPRATTUTTO QUANDO HANNO RAGIONE

La startup AFRU - la cui missione è "usare la moda come strumento di cambiamento" - ci mette in guardia contro i complottisti, spiegando che la loro pericolosità sta soprattutto nel fatto che spesso hanno ragione.

Testualmente: "Gli esperti ora avvertono che stiamo assistendo all'emergere di un nuovo vettore di minaccia: i teorici della cospirazione avevano ragione. La rivelazione di programmi di sorveglianza del governo come PRISM, le rivelazioni che circondano gli esperimenti segreti di MKUltra e il riconoscimento di operazioni militari segrete come l'Operazione Gladio sono serviti a ricordare che le teorie del complotto non sono sempre prive di fondamento. Peggio ancora, abbiamo persino appreso che il governo degli Stati Uniti ha sperimentato la sifilide sui neri e ciò è stato la causa ultima dell'alto tasso di malattie sessualmente trasmissibili tra le popolazioni non bianche. Più di recente, la teoria delle fughe di laboratorio sulle origini della pandemia di COVID-19... Mentre inizialmente la teoria delle fughe di laboratorio è stata bloccata perché pericolosa teoria del complotto, l'ipotesi è stata - più o meno casualmente [tu guarda! n.d,r.] - quella che ha recentemente guadagnato terreno nelle opinioni degli esperti".

Conclusione logica: "Lo spettro delle teorie del complotto vere preannuncia implicazioni profondamente pericolose per la nostra capacità di funzionare come una società democratica aperta, inclusiva ed equa" perché "mentre le teorie un tempo respinte trovano conferma, ombre di dubbio vengono proiettate sulla credibilità delle istituzioni e degli esperti tradizionali che hanno deciso di proteggerci." (Fonte: AFRU)

Per dire: questi sono quelli che parlano di analfabetismo funzionale. Degli altri, per giunta.

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Ormai non passa giorno in cui non emergano nuove prove a carico di Joe Biden e suo figlio Hunter riguardo al "caso Burisma". Eppure, la macchina giudiziaria statunitense rimane sostanzialmente immobile nonostante i repubblicani e mezzi di comunicazione particolarmente influenti come Fox News siano ormai da mesi sul piede di guerra. Qui in Europa, poi, la vicenda non viene proprio trattata da uno straccio di organo di stampa.

Giacomo Gabellini.

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Forwarded from RangeloniNews
🇺🇦 Nuova lezione di democrazia ucraina: uomo spedito all’ufficio di reclutamento nell’esercito perché ascoltava musica russa in strada

A Boyarka, nei sobborghi di Kiev, un uomo ha ricevuto un mandato di comparizione presso l’ufficio di reclutamento militare, che di norma comporta L’arruolamento coercitivo nell’esercito, per il fatto di aver ascoltato musica in lingua russa in strada. un uomo è stato di coercitiva un mandato di comparizione per aver ascoltato il rap russo per strada. A riportarlo è la polizia ucraina.

Un uomo e una donna stavano ascoltando rap russo in strada, cosa che non è stata ben vista da una passante. Dopo un battibecco, quest’ultima ha deciso di rivolgersi alla polizia.

Ai due trasgressori che hanno osato ascoltare musica in lingua russa è stata comminata una sanzione amministrativa per “teppismo”. L’uomo, oltre alla multa, ha ricevuto l’ordine di presentarsi all’ufficio militare.

Recentemente Il Consiglio Comunale di Kiev ha deciso di vietare le canzoni russe nei luoghi pubblici della capitale, così come ha vietato anche la diffusione di libri, album d'arte, opere audiovisive, registrazioni sonore musicali, prodotti artistici, spettacoli teatrali e circensi, concerti e servizi in lingua russa. Questo avviene nonostante buona parte della popolazione della capitale sia russofona. Eppure qualcuno ha ancora il coraggio di sostenere che il processo di eliminazione della lingua e della cultura russa sia propaganda ed invenzione di Mosca.
Gli scandali per la frase sbagliata o la parola politicamente scorretta sono ormai moltissimi. Premesso che ogni questione andrebbe valutata singolarmente e che non intendo occuparmi di questa o quella polemica in particolare, voglio dare voce a un sentimento collettivo ovvero l'impressione che si stia diffondendo un clima di terrore psicologico nella società libera. E' difficile individuare il giusto equilibrio tra la libertà di espressione e il rispetto verso il prossimo, anche perché gli equilibri sono mutevoli in base al tempo storico, ai contesti (e ai governi). L'unica cosa che posso dire è che dobbiamo evitare di costruire una società in cui il politicamente corretto non si trasformi in una nuova dittatura giacché il politicamente corretto è sempre legato a un codice e il codice è sempre controllato da minoranze organizzate. Mi permetto di suggerire moderazione nella repressione. Oggi sul Fatto quotidiano spiego che la società libera deve sempre proteggere il pensiero deviante giacché il pensiero deviante è la porta aperta della società o la porta della società aperta. Soffocata ogni forma di devianza, tutte le porte sono chiuse. Socrate e Galileo erano devianti e furono puniti. Meditare per moderare.

Alessandro Orsini.

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Forwarded from Giubbe Rosse
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INCREDIBILE MA VERO: CI TOCCA PUBBLICARE UN MESSAGGIO DI RENZI CHE ANNUNCIA UN EMENDAMENTO CONTRARIO. A COSA? IL GOVERNO NELLA DELEGA FISCALE AUTORIZZA IL PRELIEVO DELLE MULTE E DELLE TASSE DIRETTAMENTE DAL CONTO CORRENTE. E NON CI PARE UNA COSA BUONA.

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Forwarded from Piccolenote
🟩🇷🇺🇺🇦IL GRANO UCRAINO NON VA AI PAESI POVERI MA AGLI SPECULATORI

Resta che non è vero che il grano ucraino va ai Paesi poveri. Così Oxfam: “Solo una frazione del grano e di altri prodotti alimentari che ricadono nell’ambito della Black Sea Grain Initiative è stata spedita ai paesi più poveri del mondo, mentre circa l’80% è arrivato ai paesi più ricchi secondo i calcoli di Oxfam basati sui dati del Joint Coordinatio Center...

Insomma, gran parte del grano ucraino va ai Paesi ricchi. Non solo, l’accordo è stato usato da speculatori ucraini e internazionali per ingrassarsi a spese degli agricoltori dei Paesi europei e dell’Ucraina...

Sul punto di può vedere l’indagine di un pool di giornalisti internazionali, i quali hanno scoperto come “nei primi sette mesi dell’invasione della Russia, gran parte del grano passato attraverso Halmeu e altri valichi di frontiera [romeni] è stato esportato da dubbie società ucraine accusate di evasione fiscale e altri crimini”. Sulla vicenda ha indagato anche la magistratura ucraina, che ha messo sotto “inchiesta 300 società”...🇷🇺🇺🇦🟩


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Forwarded from Donbass italia
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Washington Post di oggi (https://www.washingtonpost.com/national-security/2023/07/18/ukraine-counter-offensive-weapons-tactics/) in che senso "the war Washington wants"? Ma non si era detto che noi non c'entravamo niente e che la conduzione della guerra è esclusivamente gestita dal comando ucraino?
Forwarded from Lettera da Mosca
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Secondo fonti russe, Anastasia Steinhaus, figlia del ministro della Difesa ucraino Reznikov, avrebbe acquistato una villa vicino a Cannes per 7 milioni di euro.
Media is too big
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L'Italia ha temperature elevate ma non estreme.
Coloro i quali da tre o quattro settimane fanno le previsioni e informano che l'Italia arriverà a 46/47/48°C, ci dovrebbero dire quando arriveranno. Potrebbe accadere che in un punto dell'Italia prima o poi capiti, come capita che prima o poi escono i numeri al lotto.
L'uomo è suggestionabile, ecco perché queste notizie non andrebbero date in questo modo o non andrebbero date proprio. Esiste il reato di procurato allarme e forse bisognerebbe pensarci.


Speciale di Paolo Sottocorona per tg la7. Il meteorologo aveva avvisato che avrebbe approfondito la questione della presunta emergenza caldo durante le previsioni meteo di stamattina, 18 Luglio.
È UN CULTO TOTALITARIO. Non troverai questo livello di pensiero di gruppo e conformismo tra i leader di qualsiasi altra organizzazione.

Laura Ruggeri.

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