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Notizie e analisi sull'attualità e la geopolitica.
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Per Greta&C. un’amnesia chiamata “capitalismo”
DI ANGELO D’ORSI

“Il più peculiare e anche il più nocivo assetto sociale mai emerso nel corso della storia umana, che identifica il progresso con la competizione e la rivalità più aspre; lo status sociale con l’accumulazione rapace e illimitata di ricchezze; i valori della persona con la meschinità e l’egoismo”. La manifestazione di tre giorni fa a Strasburgo in occasione del voto del Parlamento Ue sulla difesa della natura mi ha indotto a sfogliare un testo di Murray Bookchin, Per una società ecologica (1989, ed. it., Elèuthera 2021). Non so se Greta Thunberg e i numerosi combattenti contro cambio climatico, riscaldamento globale, devastazione ambientale, lo conoscano, ma ne consiglierei loro vivamente la lettura. Sempre più ho l’impressione che in questi eco-warriors, i guerriglieri dell’ambiente, i partecipanti alle ormai rituali manifestazioni dei Friday for future, dimentichino che alle spalle di tutto c’è l’economia, o più esplicitamente, c’è il capitalismo, che da quattro-cinque decenni, ha assunto il volto feroce del turbo-capitalismo, una macchina spietata che macina profitti per i pochi e produce sofferenze per i molti.

A Strasburgo la giovane Greta era in prima fila, e ha ripetuto le sue invettive, ma accusare l’umanità di tendenza all’autodistruzione significa dire tutto senza dire nulla. Del resto Greta è riuscita nei giorni scorsi a portare e a notificare al mondo il suo sostegno a Zelensky, accusando la Russia di crimini ambientali, dimenticando le fondamentali responsabilità della leadership ucraina, a cominciare proprio dal presidente-comandante in capo che sta favorendo il massacro (incoraggiato, o tollerato, da Nato e Usa); massacro di persone, di strutture e dell’ambiente, magari preparando un “incidente nucleare”, di cui, come per la semidistruzione della diga, si attribuirà la colpa ai russi. Come Greta Thunberg ha ripetuto, impudicamente, nell’incontro con Zelensky. In altre parole, separare la lotta per l’ambiente da quella per una radicale sovversione degli assetti sociali, condannare le “fonti fossili” o il climate change rinunciando a vedere e denunciare le responsabilità politiche del turbo-capitalismo e della sua base teorica, il neoliberismo, rischia di non produrre né la salvezza della natura, né, meno che meno, quella dell’umanità.

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Forwarded from Lettera da Mosca
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CRIMEA - Massiccio attacco di droni ucraini nella notte sul porto di Sébastopoli, nell'area di Capo Khersones e Balaklava. Un drone è stato abbattuto anche nella zona di Capo Manganari. Cinque droni sono stati abbattuti sul mare e 5 sono stati soppressi dalla contraerea terrestre. Distrutti anche due droni marini.
Forwarded from Donbass italia
Che cos'è la libertà di espressione?

Questa libertà è riconosciuta da tutte le moderne costituzioni ed è un pilastro della democrazia e di uno Stato di diritto

Libertà di espressione come pilastro della democrazia, pertanto se non sussiste la libertà di espressione decade il concetto stesso di democrazia.
Provate a cercare Jorit Mariupol su YouTube, ecco cosa uscirà fuori.
Ma il video più attinente ovvero la mia intervista realizzata proprio nella città del Donbass al grande artista napoletano non risulta presente nella ricerca di YouTube.
Ennesima dimostrazione di come funziona la libertà di espressione nel democratico occidente.

Puoi vedere l'intervista integrale a Jorit cliccando qui

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Forwarded from Laura Ru (Laura Ru)
Durante la pandemenza collettiva sono stata bloccata in Italia per due anni. Al netto della rabbia quotidiana, della perdita del lavoro e della difficolta' di vivere lontano dal luogo in cui ho costruito la mia vita negli ultimi decenni, e' stato un periodo molto istruttivo. Imparare richiede sforzo e fatica e i frutti non sono sempre succosi. Anche quando arrivano aspri e rinsecchiti sarebbe un errore buttarli nel bidone: anch'essi hanno una loro funzione, si possono piantare oppure macerarli. Questo preambolo per dire che quello che ho imparato non scalda il cuore e non consola, ma e' comunque utile. La mia frequentazione di persone, collettivi e movimenti emersi o riposizionati proprio durante quei due anni mi ha portato alla conclusione che i fallimenti non si possono imputare ai difetti personali di questo o quell'altro personaggio. L'essere umano e' imperfetto per definizione, ma nell'agire collettivo organizzato ci si da' delle strutture che servono proprio per supplire ai difetti dei singoli, compensare le loro mancanze e mantenere chiari gli obiettivi da raggiungere arginando le spinte dannose. Se non si pongono obiettivi chiari per l'organizzazione, non si puo' formulare una strategia intelligente e si finisce per adottare tattiche perdenti. Se gli obiettivi sono chiari ma limitati al "qui ed ora" come nel caso del "no al siero obbligatorio e no green pass", e' naturale che quando per cause esterne l'emergenza finisce venga meno la ragione d'essere dell'organizzazione stessa e ogni tentativo di tenerla in vita o di riciclarla con nuove parole d'ordine e' fallimentare. Queste giravolte riescono solo a organizzazioni in cui vige una struttura fortemente gerarchica e salariale: in cambio di maggiore potere e soldi i singoli mandano in soffitta principi e idee. Il grosso problema osservato in collettivi e movimenti in generale, non solo in quelli nati durante l'emergenza, e' quello della struttura, opaca o inesistente, con leader non eletti, quasi mai selezionati sulla base di reali capacita' di guida delle persone. Mi spiego, nelle organizzazioni che operano con successo le funzioni di comando sono condivise da un gruppo dirigente, si entra nel gruppo dirigente sulla base di meriti valutabili e obiettivi raggiunti, si esce dal gruppo dirigente se la valutazione e' negativa e gli obiettivi non sono stati centrati. A deciderlo e' la maggioranza di tutti i membri del gruppo dirigente dopo essersi consultati con la base. Il leader dell'organizzazione deve soprattutto saper mediare, interpretare e guidare le decisioni del gruppo dirigente per assicurarsi che siano in linea con i principi e gli obiettivi dell'organizzazione. Un leader senza organizzazione e' solo un mitomane. Un'organizzazione senza un leader capace si disgrega con acrimonia e scompare. Chi mi dice che gli italiani sono troppo anarchici, indisciplinati e refrattari all'autorita' in realta' fa il gioco del nemico. Elementi non adatti alla vita dell'organizzazione esistono ovunque, non solo in Italia. Possono portare il loro contributo, a volte molto prezioso, ma solo come consulenti esterni. Ho conosciuto italiani efficientissimi organizzatori e italiani che manderebbero a monte anche un picnic sull'erba. Prima di pensare di fondare un collettivo, un movimento o un partito occorre studiare come funzionano le organizzazioni complesse. Lo spontaneismo provatelo prima con il picnic: se vi trovate sotto la pioggia in un luogo inadatto, senza il cavatappi e a mangiare solo formaggio e salame perche' nessuno ha portato il pane, magari vi divertite pure ma solo perche' siete con gli amici di una vita. @LauraRuHK
🗞️🌡️ Il Sole 24 Ore (e tutti i giornali in concerto): "Tra il 9 e 10 luglio la temperatura al suolo ha superato i 47 gradi in Sicilia e Puglia"

"Da giorni sui media rimbalzano allarmi concitati sui picchi di calore in Italia meridionale. Cosa c’è che non va? Come spesso accade, il diavolo si nasconde nei dettagli: come specifica l’Esa (da cui proviene la mappa) “la temperatura al suolo misura quanto è caldo il suolo al tatto.” Qual è il problema? Il problema è che le superfici accumulano calore. Provate a toccare il cofano di una macchina dopo che è stata ore sotto al sole. Misurare “quanto è caldo il suolo al tatto” significa registrare una temperatura che, nei mesi caldi, è molto più alta di quella dell’aria! E infatti, se andiamo a vedere qual era la temperatura massima a Siracusa (una delle province siciliane più calde) tra il 9 e il 10 luglio (le date indicate negli articoli, ndr), scopriamo che era gradevolissima: 30-31 gradi con brezza dal mare." Enrico Mariutti

Insomma, 30/31 gradi di massima con brezza diventano 47 sulla stampa nazionale, i dati li si legge e distorce a piacimento, l'emergenzialismo impazza e le consuete politiche vengono così giustificate.

https://t.me/canalemiracolomilano
miracoloamilano@protonmail.com
Forwarded from Donbass italia
Open si scandalizza per il murale di Nastya troppo simile alla foto di una bimba australiana, ma poi estrapola una parte dell'intervista realizzata da me al grandissimo artista napoletano e ovviamente non mi cita.
Fenomeni... Da circo

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Forwarded from Giubbe Rosse
🇮🇹 TRIBUNALE DI TRAPANI: OK A CAMBIO DI NOME PER TRANSGENDER ANCHE SENZA OPERAZIONE

Dallo scorso 6 luglio si chiama Emanuela, anche se è un uomo. Dopo vent'anni di battaglie il tribunale di Trapani ha infatti riconosciuto al cinquantatreenne di Erice il diritto di cambiare nome e identità di genere all'anagrafe senza alcun intervento chirurgico effettuato o programmato e senza alcuna terapia ormonale. Un caso unico in Italia, reso possibile da un principio estrapolato da una sentenza della Corte di Cassazione che ha consentito a un'altra transgender di legittimarsi come donna prima dell'operazione, che però era pianificata. (Fonte: SkyTG24)

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Un semplicissimo esempio di come la tv, questo sistema di intossicazione cerebrale che avete nelle case, crei la realtà: quando c'erano quelli del PD con Grillo e poi con Draghi, sembrava fosse in atto un oscuro piano di sostituzione etnica a danno degli italiani. Ogni giorno era "Allarme migranti" anche grazie alle 3 reti televisive del principale leader dell'opposizione che aprivano tutti i telegionarli con questa notizia.

Oggi, col governo di destra, abbiamo il record assoluto di migranti nella storia d'Italia ma, surprise surprise, non c'è una sola notizia di tutto questo in tv e quindi non c'è alcuna invasione anche se è in corso un vero assalto alle coste italiane.

Eric Packer.

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John Kerry è il capo delle politiche green americane.

In una testimonianza al Senato americano, nega di aver mai avuto un jet privato.

Messo alle strette, accusa la moglie.

Eric Packer.

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Forwarded from Giubbe Rosse
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🇷🇺Putin: “Se domani gli Stati Uniti dicessero agli europei: 'Abbiamo deciso di impiccarvi tutti!', gli europei farebbero solo una domanda: "Possiamo farlo usando corde di produzione nazionale?"

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A mezzanotte scadono i termini del cosiddetto accordo sul grano, ovvero il trasporto sicuro di prodotti agricoli (in ordine di quantità mais, grano, farina di estrazione di girasole, olio di girasole, "altro", ossia colza, soia eccetera) da tre porti ucraini (Odessa, Černomorsk e Yuzhny/Pivdennyi, quest'ultimo al momento escluso dall'accordo). Al momento, e sottolineo al momento, non sembrano esserci margini per una estensione dell'accordo, nonostante le trionfali dichiarazioni di Erdoğan subito smentite da Peskov. Ma si sa, la politica è il dominio del compromesso, quindi chissà.
I motivi per cui la Russia non intende rinnovare l'accordo sono numerosi. I principali sono: la condotta che trasporta nitrato d'ammonio da Togliatti a Pivdenny, il cui transito è interrotto dall'inizio del conflitto; le navi russe cariche di fertilizzanti bloccate in vari porti; l'esclusione della Rosselkhozbank, la banca agricola russa, dallo SWIFT, cosa che non le consente di esportare prodotti agricoli in Occidente, Corea e Giappone perché non può ricevere pagamenti; il problema delle assicurazioni internazionali delle navi mercantili russe. Se all'atto della firma degli accordi era stato promesso di risolvere le questioni, nulla è stato fatto in proposito (il 5 giugno la condotta Togliatti-Pivdenny è stata anche bombardata). Stando a quanto ha scritto la Reuters qualche giorno fa (https://www.reuters.com/.../un-chief-sends-putin.../) il Segretario Generale dell'ONU Gutierres ha proposto di agganciare allo SWIFT una sussidiaria della Rosselkhozbank, solo per ciò che riguarda prodotti agricoli e nitrato d'ammonio, ma non ci sono dichiarazioni ufficiali di nessuna delle parti. Stando così le cose, il governo russo ha deciso di uscire da un accordo che in pratica porta vantaggi solo all'Ucraina. In realtà, si dice, l'accordo è vantaggioso per tutto il mondo, in particolare per i paesi in via di sviluppo che possono rifornirsi di cereali in abbondanza a prezzi bassi. Ma le cose non stanno esattamente così, al di là del fatto che i prezzi sono di mercato.
La Black Sea Grain Initiative gode di un bellissimo e aggiornatissimo sito web: https://www.un.org/en/black-sea-grain-initiative. Se si va ad analizzare il movimento delle navi e i porti di destinazione (https://www.un.org/.../black-sea-grain.../vessel-movements), però, si nota immediatamente che la gran parte dei prodotti agricoli non sono destinati ai paesi in via di sviluppo ma a paesi non minacciati di insicurezza alimentare. Su 32,856,252 tonnellate di merce, infatti, 8 milioni sono sbarcate in Cina, 6 in Spagna, 3.200.000 in Turchia, 2.100.000 in Italia, 2 in Olanda. Il 38% è andato a paesi dell'Unione Europea, quasi un quarto del totale alla Cina, e solo il 2.3% ai paesi più poveri del mondo. Ad esempio, nonostante la nave che campeggia in cima alla pagina che ho appena citato abbia trasportato grano diretto all'Afghanistan, l'Afghanistan ha ricevuto solo 130.900 tonnellate di prodotti agricoli, l'Etiopia 282.800, il Sudan appena 95.300; e le due navi partite oggi da Odessa, probabilmente le ultime a meno appunto di improvvisi e imprevisti sviluppi, sono dirette in Olanda. Ancora più chiaro è il documento che riporta le destinazioni LDC/Non LDC (LDC = Least Developed Countries, Paesi meno sviluppati): i paesi LCD, cioè quelli per i quali teoricamente l'accordo sul grano è stato creato, hanno ricevuto solo il 5,8% del totale delle esportazioni agricole (il documento è qui:https://docs.google.com/spreadsheets/d/1UARvXFmUNRPM_fG6ScTT3h8tPvEe-6cMsNjhYrXWnGc/edit?pli=1#gid=270600040) - un'avvertenza per gli altri grafici, la Cina è qualificata "developing", per questo i paesi in via di sviluppo hanno ricevuto il 57.4%.
Questo non è un mistero, ovviamente, e anch'io ne ho già parlato più di una volta (per quello che vale). Però, appunto, l'accordo serve solo all'Ucraina, e le promesse fatte alla Russia non sono state (per ora?) mantenute. In più, come abbiamo visto, i rapporti con la Turchia si stanno un po' guastando, e la Turchia era ed è uno degli sponsor principali dell'accordo (tanto che ci si è spinti a ritenere che l'ultimo rinnovo dell'accordo sia stato un "favore" fatto da Putin a Erdoğan per non mettere in difficoltà quest'ultimo prima delle elezioni). Sul rinnovo, dunque, non sono molto ottimista, al di là del fatto che mancano poche ore alla scadenza, tutto è sempre possibile e sarebbe il caso che fosse rinnovato, se non altro per non provocare un aumento dei prezzi di grano e mais.
Probabilmente non sono molto ottimisti nemmeno gli ucraini, che stanotte hanno lanciato un attacco di droni contro la Crimea e all'alba di stamattina due droni navali contro il porto di Sebastopoli. Entrambi gli attacchi sono stati sventati dalle difese russe.
Ier l' Acropoli di Atene è stata chiusa ai turisti con 40° ma, il 10 Luglio 1977, ad Atene si toccarono i 48° gradi.
Dal 1977, la CO2 è aumentata del 177%.

Eric Packer.

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Forwarded from Marco Cosentino
COMUNQUE OVUNQUE 🌺🌺🌺
Pare che in Finlandia siano riusciti a ottenere legittimamente campioni di vaccini covid AZ, Pfizer e Moderna e li abbiano studiati in vitro in cellule immunitarie umane e anche in una linea cellulare di epitelio alveolare. I modelli impiegati sono discutibili, ma il dato che maggiormente rileva è che quale che sia il vaccino o la cellula con cui lo mettono a contatto, la Spike viene sempre espressa. Da poche ore dopo l'esposizione e fino a 48 ore. Non che poi scompaia, anzi! A 48 ore sta a livelli altissimi. Solo che in vitro le cellule, per di più nemmeno stimolate, più di tanto non sopravvivono. Ho scritto agli autori chiedendo la disponibilità a fornire eventuale materiale residuo. Vediamo...
Forwarded from Giubbe Rosse
🇬🇧SEGRETARIO ALLA DIFESA BEN WALLACE: ENTRO IL 2030 UK IN GUERRA CON LA RUSSIA

Entro il 2030, la Gran Bretagna entrerà in un conflitto globale con la Russia. Così il segretario alla Difesa UK Ben Wallace in un'intervista a The Sundy Times. Il capo del dipartimento militare britannico ha descritto il futuro da guerra mondiale che attende il Regno Unito: “Alla fine del decennio" ha detto "il mondo diventerà molto più pericoloso e incerto. Penso che saremo in conflitto. Sia che si tratti di un conflitto freddo o di un conflitto caldo, penso che ci troveremo in una situazione difficile". Wallace vede la Russia come la principale minaccia al dominio del mondo occidentale sulla stabilità mondiale. (Fonte: The Sundy Times)

Ci permettiamo di non stupirci troppo di queste dichiarazioni.

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Forwarded from Weltanschauung Italia
Un campionissimo di 36 anni, dopo aver vinto tutto, perde in finale contro un astro nascente di vent'anni dopo una gara combattuta e cosa accade? Tornano i Burioni di turno e i giornalai a fare gli sbruffoni con articoli patetici in cui cercano velatamente di sbeffeggiare Djokovic.

I giornalisti italiani poi, che hanno tifato apertamente contro il serbo, mostrano ancora una volta la loro pochezza.
Non c'è niente da fare, il non aver piegato la testa non glielo perdoneranno mai e ogni occasione è buona per mostrare il loro servilismo.

WI
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Oggi accusa i governi Draghi di aver mentito sull'efficacia dei vaccini, di aver obbligato la gente a farli e afferma di essere vivo "per miracolo" dopo la somministrazione.
Nel dicembre 2021 accusava i "no vax" di portare avanti argomentazioni ingiustificabili, sosteneva che il vaccino fosse "sperimentato", che di vaccino non morisse nessuno e propendeva per l'obbligo vaccinale.

Pietro Senaldi dovrebbe raccontarci come si fa a formulare accuse così gravi, nell'uno e nell'altro caso, ma radicalmente opposte tra loro. Come si fa a parlare alla TV generalista senza assumersi alcuna responsabilità di quanto detto, anche se quel detto in precedenza assume la forma della menzogna poi denunciata.
"L'Ucraina è vuota. Molte persone non tornano, è una catastrofe". Il Corriere della Sera ha pubblicato un articolo sulla devastazione demografica dell'Ucraina. Secondo gli autori, la popolazione è scesa a 28-31 milioni (che è ancora una stima ottimistica).

"Non ci sono bambini, le donne borghesi e istruite sono andate. E soprattutto più della metà di loro non tornerà in Ucraina... La politica dell'ospitalità europea prima ci sembrava un miracolo di generosità, ma ora si rivela una catastrofe", ha detto il giornale citando un demografo ucraino.

Ed ecco la storia di un ufficiale ucraino di 40 anni ora di stanza vicino ad Artyomovsk (Bakmut): "Mia moglie e due figli, di 5 e 7 anni, sono andati in Germania nei primi giorni di guerra. Da allora abbiamo comunicato sempre meno E ora vedo che ha già trovato un nuovo partner lì.

Tramite Laura Ruggeri.

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Forwarded from Laura Ru (Laura Ru)
Pulizia etnica, deportazioni di massa dei russi... se a fare queste proposte e' un esponente del governo ucraino vengono pubblicate sul settimanale Newsweek. Ma se invece dei russi qualcuno suggerisse di deportare migliaia di ebrei, cosa pensate succederebbe? L'Ucraina vuole "espellere con la forza" fino a 800.000 russi dalla Crimea.

Lo ha detto Tamila Tasheva, rappresentante di Zelensky per la penisola, in un'intervista a Newsweek, parlando della "strategia" per impadronirsi della Crimea.

Secondo la Tasheva, Kiev non intende punire coloro che considera "vittime dell'occupazione", mentre le autorità ucraine prevedono di processare fino a 10 mila persone che collaborano con la Federazione Russa.

La Tasheva non e' nuova ai deliri, in precedenza aveva promesso che l'Ucraina avrebbe trasformato la Crimea "liberata" in un'enorme piantagione di marjuana. @LauraRuHK https://www.newsweek.com/ukraine-crimea-russia-collaborators-purge-tamila-tasheva-1813033
Mamma mia che sfigato.
Roba da pazzi.
E la massa è stata capace di dare credito a gente come questa, che utilizza i social per esprimere contenuti da prima media.
Fate il piacere, speditelo all'Isola dei famosi, altrimenti questo qui non si dà pace.

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