Giorgio Bianchi Photojournalist
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Notizie e analisi sull'attualità e la geopolitica.
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NONC'ÈDICHE
di Daniele Luttazzi
La verità di Snowden e Assange e come gli usa trattano tutti da nemici.

Con la loro attività giornalistica, Snowden e Assange hanno mostrato al mondo un fatto inquietante che andrebbe sottolineato più spesso: gli Usa trattano tutti come nemici, anche gli alleati, se serve ai loro scopi. Lo conferma la risposta di Arnaud Montebourg, ex ministro dell’Economia francese, alla domanda: “Quale metodo usano gli americani per fare la guerra economica contro di noi?” Con “noi” l’intervistatore intende la Francia; ma il modus operandi Usa riguarda tutti, così come ci riguarda il tema dell’intervista: “Il tradimento delle élite: una Francia vassalla può sopravvivere?” E un’Italia vassalla?

D: “Quale metodo usano gli americani per fare la guerra economica contro di noi?”

MONTEBOURG: “Usano strumenti militari. Prima di tutto, usano tutti i sistemi di ascolto e di intelligence che hanno messo su dopo l’11 settembre. Ascoltano i terroristi, ed è un bene, ma ascoltano anche le aziende straniere che competono con le loro. Divenne chiaro nel 2014 quando Snowden rivelò che 75 milioni di conversazioni ed email erano state sfruttate dalla Nsa sulla Francia, sulle aziende francesi. Quando Pierucci, un uomo che oggi dovrebbe indossare la Legion d’Onore perché ha difeso la Francia invece dei propri interessi, accettando di scontare due anni ingiustificati di carcere nelle carceri americane per il caso Alstom. (Frédéric Pierucci, manager della Alstom, fu incarcerato a Manhattan con l’accusa di aver corrotto parlamentari indonesiani per fare accordi commerciali con l’azienda elettrica di Stato in Indonesia; in seguito, la General Electric comprò il ramo energia della Alstom, compreso il suo polo atomico. Pierucci ne dedusse che il suo arresto faceva parte di una strategia di guerra economica, e che lui era stato un ostaggio. Ci scrisse un libro: The American Trap, “La trappola americana”. Il governo francese si era opposto alla vendita; ma, dopo le dimissioni di Montebourg, Macron prese il suo posto e la vendita fu approvata). Quando Pierucci fu arrestato a Manhattan gli misero sotto il naso un milione di email. Come avevano raccolto un milione di email? Con le intercettazioni illegali. Un milione di email: un avvocato avrebbe impiegato 3 anni a leggerle. Quindi non poteva difendersi. Quelli sono gli strumenti militari. In secondo luogo, hanno uno strumento chiamato diritto extraterritoriale. Gli americani usano una legge imperialista, che consiste nel dichiararsi competenti per questioni che non li riguardano affatto. Esempio: Alstom, un contratto tra l’Indonesia e una società francese. Ritengono ci sia stato un reato commesso in questa materia 10 anni fa e fanno causa ad Alstom! Gli Usa non sono una vittima, nessuna compagnia americana è stata coinvolta in questo caso. Si dichiarano poliziotti del mondo minando gli interessi sovrani. Quindi questa è un’interferenza. Lo fanno in TUTTI i campi, e soprattutto in quello economico. Altro esempio, l’Itar, il regolamento sul traffico internazionale di armamenti. Gli Usa hanno fissato un elenco di 22.000 componenti sui quali si attribuiscono il diritto di autorizzare o meno l’esportazione da parte di una potenza straniera. Se compri una vernice da mettere sull’ala del Rafale (un caccia francese) che è nella lista Itar perché non è prodotta in Francia, ma negli Usa o altrove; a causa di questa unica vernice si concedono il diritto di dire: ‘Puoi esportare in quel Paese, ma non in questo, perché è nemico degli Usa’. Perché dovrebbe interessarmi se è un nemico degli Usa? I nemici dei miei alleati non sono necessariamente miei nemici! Così hanno vietato l’esportazione di aerei Rafale in Egitto a causa dell’Itar. Perché? Quindi la nostra urgenza dovrebbe essere quella di produrre questi 22.000 prodotti in Francia; o in Europa, nei Paesi alleati, anch’essi vittime dell’Itar. Questa è politica sovrana”. (1. Continua)

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NUOVOATLANTE
di Alessandro Orsini
I dilemmi di Elly. Inviare armi a Kiev o no? Nel Pd vince la linea Mattarella.

Elly Schlein è contraria all’invio delle armi in Ucraina. La sua storia e le battaglie che precedono la sua ascesa alla segreteria del Pd inducono a una simile affermazione. Esistono anche alcune prove per sostenerlo. Ad esempio, Schlein aveva lasciato intendere piuttosto chiaramente di essere contraria alla tesi delirante della Nato secondo cui l’invio spropositato di armi avrebbe avvicinato la pace: “Per chi, come me, viene dalla cultura del disarmo, è un vero dilemma etico. Penso che la pace non si faccia mai con le armi”, aveva dichiarato a Repubblica, il 18 marzo 2022, commentando il primo invio di armi del governo Draghi. Nessun problema. Bonaccini era iper-favorito e quasi nessuno pensava che Schlein avrebbe prevalso. È accaduto e Schlein ha votato l’invio di armi con Meloni contro il Movimento 5 Stelle. Tuttavia, la sua indole pacifista è riemersa alcuni giorni fa, quando ha detto di essere contraria a usare i fondi del Pnrr per costruire munizioni. Il Pd si è spaccato. Quattro eurodeputati si sono astenuti, rimanendo nella tradizione pacifista del socialismo riformista italiano, di cui ho a lungo parlato nel mio Gramsci e Turati. Le due sinistre (Rubbettino). Dieci, invece, hanno votato sì. La questione è talmente rilevante da meritare la tipica research question che apre le tesi di laurea: “Perché Schlein ha votato l’invio di armi contro la propria antropologia politica?”.

Le ragioni principali mi sembrano quattro. La prima è che Sergio Mattarella esercita un’influenza enorme sul Pd, il partito da cui proviene. Nessuno si scandalizzi: se Berlusconi fosse presidente della Repubblica, la dinamica tra Berlusconi e Forza Italia sarebbe identica. Mattarella è per l’invio delle armi e pure il Pd. Allo stesso modo, Forza Italia sarebbe per la riforma della giustizia che piace a Berlusconi. Mattarella deve la sua ascesa al Quirinale alla guerra illegale della Nato contro la Serbia del 1999. Berlusconi deve la sua discesa ai giudici. La seconda è che Schlein, una movimentista-idealista per niente avvezza a coltivare il potere, non controlla il partito. Con le dovute eccezioni, i partiti sono controllati dai segretari che hanno messo senatori e deputati in Parlamento. Quei parlamentari del Pd sono stati eletti grazie a Enrico Letta, come il cinico cambiacasacca Enrico Borghi che ha lasciato il Pd per scivolare sotto la soglia minima della dignità alla ricerca di una nuova sistemazione da Matteo Renzi. Con Letta, Borghi sarebbe rimasto nel Pd; con Schlein, va via. La terza è che Schlein non si è impossessata del partito dall’interno. Più che conquistarlo salendo una scalinata prodigiosamente, l’ha preso mentre cadeva dal balcone rovinosamente. Il peso eccessivo sulle braccia le ha imposto l’unico compromesso possibile per sorreggerlo: accettare, obtorto collo, l’invio delle armi. Il tutto per evitare di diventare l’oppositrice mica di Giorgia Meloni, problema irrilevante, ma di Mattarella, problema esorbitante. La quarta ragione è che, quando Schlein votava l’invio di armi con Meloni, non era chiaro ciò che oggi appare evidente ai più: l’Ucraina non ha nessuna possibilità di sconfiggere la Russia sul campo liberando tutti i territori, Crimea inclusa, come Zelensky ha assicurato mille volte al giorno. Stando così le cose, la strategia di Biden e, quindi, quella di Mattarella, appare per quello che è: un fallimento totale. Rifiutando la diplomazia con il massimo disprezzo, il blocco occidentale ha trasformato l’Ucraina in una grande bara per grandi e piccini. Confesso di solidarizzare molto con la figura umana di Schlein, la tipica persona che cerca di uscire da uno sbaglio rimanendo nell’errore.

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PARTIGIANI RUSSI, DISSOCIAZIONE IN ATTO

L'ultimo in ordine di tempo era stato il "macellaio dittatore" Assad, e ci avevano propinato i "ribelli" tagliagole come i salvatori della Patria.
Adesso è il turno del nuovo Hitler - Putin - e abbiamo i rispettivi ribelli, definiti "partigiani" in primis da Repubblica.

Sono gruppi paramilitari russi, che agiscono sul suolo russo; di estrema destra, vorrebbero un piccolo etno-stato russo. "Fanatici che seguono un'ideologia estremista", dice bene Raineri sempre su Repubblica.
Ma se la lotta contro Putin viene presentata come "antifascista", i terroristi anti Putin possono tranquillamente essere rappresentanti come gli eroi partigiani.
Dunque, mentre in nome delle Agende del WEF e dei capi in capo all'UE fanno di tutto per deprimere l'economia del Paese, mentre indirizzano verso gli acquisti telematici e pongono le condizioni perché piccola impresa e commercio siano costretti a chiudere. Mentre portano avanti politiche di austerità e tagli, rendendo infruibili i servizi pubblici essenziali, adesso ci raccontano che per il nostro bene, e solo per il nostro bene, si debba puntare alle "smart city".
Guai a lasciarsi illudere: l'intento è quello di chiudere, confinare, limitare, togliere, sorvegliare e punire. Togliere e negare diritti e libertà mentre si burocratizza ogni aspetto della vita, legando necessità, bisogni e desideri alle concessioni istituzionali.

https://lanuovabq.it/it/la-citta-di-15-minuti-prove-di-totalitarismo-verde
Forwarded from La Mia Russia
L'ex presidente dell'Ucraina Poroshenko ha dichiarato in un'intervista al Corriere della Sera di essere riuscito ad armare l'Ucraina durante gli accordi di Minsk.
Ha definito l'esercito ucraino "il miglior negoziatore" e ha affermato che nelle prossime ore inizierà la controffensiva delle forze armate ucraine.
Forwarded from Laura Ru (Laura Ru)
Secondo i media mainstream occidentali i russi continuerebbero a sabotarsi da soli. Dopo aver fatto saltare il gasdotto Nord Stream e il ponte di Crimea, dopo aver bersagliato la centrale nucleare di Zaporozhye che controllano dall'inizio dell'operazione militare, ieri notte avrebbero lanciato razzi sulla diga di Nova Kakhovka inondando le proprie linee di difesa sul versante orientale del fiume Dnipro. Questo versante e' piu' basso rispetto a quello occidentale sotto il controllo ucraino e quindi e' stato maggiormente colpito dall'inondazione. Ma si sa, i russi sono masochisti, non a caso hanno chiamato l'operazione in corso OMS, operazione masochistica speciale. Non sappiamo se abbiano anche usato pale per distruggere la diga, ma conoscendoli e' probabile che nella notte abbiano mandato una squadra di spalatori coperti da una pioggia di razzi.😉 @LauraRuHK
💬 MFA russa Spox Maria Zakharova:

Il 21 ottobre 2022, il rappresentante permanente della Russia presso le Nazioni Unite, Vassily Nebenzia, ha inviato una lettera al Segretario generale delle Nazioni Unite in merito ai piani del regime di Kiev per distruggere la diga idroelettrica di Kakhovskaya .

Ecco una domanda per il Segretario Generale delle Nazioni Unite: cosa è stato fatto?

(Dal canale Telegram del MFA - Tramite Laura Ruggeri).

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Forwarded from Laura Ru (Laura Ru)
La Repubblica applaude l'ennesimo episodio di russofobia e cancel culture in Italia. Questa volta a danno di Valentina Lisitsa, grandissima interprete di Rachmaninoff, che e' nata a Kiev e ha radici russe, ucraine e polacche. La sua colpa? Aver suonato a Mariupol il 9 maggio del 2022 e aver commemorato i morti della strage alla Casa del Sindacato di Odessa del 2014. Gli organizzatori del concerto che doveva tenere a Lerici sono stati subissati di minacce e proteste pilotate dalla rete della propaganda ucraina in Italia, proteste amplificate anche da esponenti del governo italiano, e hanno deciso di annullare la sua esibizione. @LauraRuHK
Forwarded from PBellavite
A questo punto, vanno avanti senza tener minimamente in conto le nostre motivate obiezioni.
Resta solo una soluzione: BOICOTTARE qualsiasi inoculo inutile e dannoso e annessi controlli digitali. A noi e ai bambini. Prima che la garrota si stringa ancora sui nostri corpi e le nostre vite.
Forwarded from Piccolenote
🟩🇺🇦🇷🇺ALLAGARE LA RIVA SINISTRA DEL DNIEPR…E’ COME SPARARSI NEI PIEDI!

..Il punto è che i russi non avevano alcun interesse a colpire la diga. Basta leggere l’ASSOCIATED PRESS: "Un crollo totale della diga spazzerebbe via gran parte della sponda sinistra [controllata dai russi ndr.] e un grave calo del bacino potrebbe privare la centrale nucleare [di Zaporozhyecontrollata dai russi ndr] del cruciale sistema di raffreddamento, oltre a prosciugare l'approvvigionamento idrico nella Crimea settentrionale, secondo l'Ukraine war Environmental Consequences Working Group".

Non per nulla, quando nel settembre dello scorso anno si paventò per la prima volta la possibilità della distruzione della diga, presa di mira anche allora (e anche allora con accuse incrociate), l'analista militare Michael Kofman dichiarò al Moscow Times (media filo-ucraino) che distruggere la diga "per la Russia sarebbe come spararsi sui piedi"…🇺🇦🇷🇺🟩

A BREVE L’ARTICOLO SU PICCOLE NOTE

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Quello che sta accadendo non ha nulla a che fare con la salute: è la continuazione della guerra con altri mezzi e la guerra classica si prospetta, con le esercitazioni Nato e le minacce alla sicurezza nazionale della Russia.

Giorgio Bianchi, marzo 2021
Forwarded from Giubbe Rosse
🇺🇸🇺🇦 NORDSTREAM. ORA GLI AMERICANI ACCUSANO APERTAMENTE KIEV. MA ZELENSKY NON SAPEVA
A dir poco sorprendente (o forse no) l'articolo uscito pochi minuti fa sul Washington Post, intitolato "U.S. had intelligence of detailed Ukrainian plan to attack Nord Stream pipeline" (Gli USA erano al corrente di un piano ucraino dettagliato per sabotare il Nordstream)

Tre mesi prima che i sabotatori facessero saltare il gasdotto Nord Stream, l'amministrazione Biden ha appreso da uno stretto alleato che l'esercito ucraino aveva pianificato un attacco segreto alla rete sottomarina, utilizzando una piccola squadra di sommozzatori che riferiva direttamente al comandante in capo della Forze armate ucraine.
I dettagli sul piano, che non sono stati precedentemente riportati, sono stati raccolti da un servizio di intelligence europeo e condivisi con la CIA nel giugno 2022. Forniscono alcune delle prove fino ad oggi più specifiche che collegano il governo dell'Ucraina al presunto attentato nel Mar Baltico, che i funzionari statunitensi e occidentali hanno definito uno sfacciato e pericoloso atto di sabotaggio dell'infrastruttura energetica europea.
[...]
L'intelligence europea ha chiarito che gli aspiranti aggressori non erano agenti canaglia. Tutte le persone coinvolte hanno riferito direttamente al generale Valerii Zaluzhnyi, il più alto ufficiale militare del paese, che è stato incaricato in modo che il presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelensky, non sapesse dell'operazione, afferma il rapporto dell'intelligence.
Tenere Zelensky fuori dal giro avrebbe fornito al leader ucraino un modo plausibile per negare il coinvolgimento in un audace attacco contro infrastrutture civili che avrebbe potuto innescare l'indignazione pubblica e mettere a repentaglio il sostegno occidentale all'Ucraina, in particolare in Germania, che prima della guerra riceveva metà del suo gas naturale dalla Russia e aveva a lungo sostenuto il progetto di fronte all'opposizione di altri alleati europei".

Due giorni dopo l'articolo del New York Times sulle patch con i simboli nazisti, arriva un altro missile contro Kiev, ma stavolta non lanciato da un TU-95 dal Mar caspio, bensì dal Washington Post. Dunque, il sabotaggio del Nordstream è opera dell'Ucraina, più precisamente di Zaluzhny. Zelensky no, non c'entra niente, fra l'altro a quell'ora era certamente in TV in ben altre faccende affaccendato.
Caso chiuso.

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Forwarded from Piccolenote
🟦🇺🇦🇷🇺CONFONDERE PER ATTACCARE

…la deliberata distruzione di un’infrastruttura civile, che sta provocando l’esodo di migliaia di persone da villaggi e cittadine (80 i centri abitati a rischio), con numeri che aumenteranno con l’innalzamento del livello delle acque, è un crimine di guerra

…la controffensiva ucraina è stata studiata a fondo dagli strateghi NATO, ed è impossibile che non fossero a conoscenza di questa azione preliminare, sulla base della quale si modulerà l’attacco. Come ha detto Victoria Nuland lo scorso maggio, gli Stati Uniti stanno lavorando alla controffensiva “da quattro o cinque mesi”

Nulla che non si sapesse, però repetita juvant..🇺🇦🇷🇺🟦

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Forwarded from la fionda📕
CI PISCIANO IN TESTA E CI DICONO PURE CHE È PISCIO

Oggi è uscita una intervista shock sul Corriere della Sera all'ex presidente Ucraino Poroshenko dove viene confermato tutto quello che riportiamo da tempo e che il mainstream e i debunker si ostinano a chiamare complottismo e fake news. Vi lasciamo di seguito alcuni degli estratti più significativi:

«Spiace per il Papa, persona fantastica che stimo, ma abbiamo mediatori migliori di lui». Chi? [...] i soldati delle Forze Armate ucraine.» [...]
Neanche voi avete fatto la vostra parte con le elezioni, però. «Minsk è fallita, ma è stata comunque utile. Immediatamente dopo la firma ho invitato istruttori Nato, comprato armi, mezzi. Durante la mia presidenza abbiamo costruito un esercito.» [...] Con Minsk ho comprato il tempo e ora abbiamo armi, soldi e alleati». [...] Il 7 giugno 2014 Mariupol era occupata, Kramatorsk era occupata. Tutto il Donbass era occupato. La prima cosa che ho fatto da presidente è stato riorganizzare l’esercito. Così abbiamo riconquistato metà del Donbass »

Da qui si deducono poche cose ma significative: l'Ucraina non vuole la pace e non l'ha mai voluta, ha infatti sfruttato gli accordi di Minsk per organizzare l'esercito e attaccare il Donbass dopo il 2014. Chissà cosa hanno da dire Mentana e Puente.

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Forwarded from Piccolenote
🟪DICEMBRE 2022 - I TEST DEGLI UCRAINI SULLA DIGA DI NOVA KAKHOVA

...“Kovalchuk prese in considerazione di far tracimare il fiume. Gli ucraini, ha detto, hanno persino condotto un attacco di prova con un lanciatore HIMARS su una delle paratie della diga di Nova Kakhovka, praticando tre squarci nel metallo per vedere se si potesse innalzare il livello dell’acqua del Dnepr abbastanza da ostacolare gli attraversamenti russi senza inondare i villaggi vicini”....🟪

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Forwarded from Piccolenote
🟥🇺🇸🇺🇦SCOOP…A OROLOGIERIA: GLI USA SAPEVANO CHI AVEVA SABOTATO IL NORD STREAM 2

…Di interesse la tempistica dello scoop [del Washington Post], dal momento che avviene subito dopo la distruzione della diga di Nova Kakhovka sul Dniepr.

Di fatto, questa rivelazione postuma è un atto di accusa contro le azioni di sabotaggio degli ucraini, di ieri e di oggi‼️

Non solo dovranno spiegare all’Europa, che gli ha dato tanto, perché allora decise di distruggere un’infrastruttura tanto strategica per il Vecchio Continente, nella quale erano stati investiti anche soldi occidentali, ma dovrà anche cercare di far capire meglio le dinamiche della distruzione della diga che, alla luce del sabotaggio del gasdotto, appare opera delle stesse mani e frutto dello stesso cinismo...🇺🇸🇺🇦🟥

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