Giorgio Bianchi Photojournalist
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Notizie e analisi sull'attualità e la geopolitica.
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Per chi fosse interessato, ci vediamo domani ad Acquaviva Besenello (TN).

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Forwarded from Andrea Zhok
Propongo una moratoria sul malcostume di fare di singoli casi di cronaca nera esempi di teorie universali, da cui trarre più o meno pompose lezioni universali.

E' utile capire che:

1) nel 99.9% dei casi le informazioni sul caso particolare sono insufficienti a comprendere le dinamiche reali;

2) anche laddove le informazioni sul singolo caso fossero ottimali, i casi singoli presentano gradi di libertà imprevedibili;

3) quali casi raggiungono l'attenzione mediatica, e come, è già una scelta manipolatoria fatta a monte dalle fonti di informazione (per dire, in media ci sono ogni giorno 11 suicidi, e quasi 3 morti sul lavoro: se debbano assurgere ad emblemi di una dinamica, o se invece debba farlo un altro evento di cronaca nera è una scelta mirata).

4) la dinamica dei commenti sulla cronaca nera è la leva sistematicamente utilizzata dai manipolatori dell'opinione pubblica per condurre l'agenda politica in direzioni predefinite.
La cronaca nera è l'emergenzialismo dei poveri.
Serve a indurre un senso di urgenza e inderogabilità liberamente incanalabili, a servizio di intenzioni pregresse (accrescere la frammentazione sociale, aumentare la diffidenza, spingere per la crescita di controlli, sorveglianza, delazioni, ecc.).

Smettiamo di cascarci.
ALL’UCRAINA GLI  F-16 
DA ATTACCO NUCLEARE   
 
Gli Stati Uniti hanno iniziato un programma di addestramento delle forze aeree ucraine all’uso dei caccia F-16.  Partecipano a tale programma diversi paesi europei della NATO: Danimarca, Olanda,. Polonia, Norvegia, Belgio, Portogallo. Altri si sono offerti di contribuire all'addestramento. Gli stessi paesi forniranno all’Ucraina gli F-16. Sono caccia a duplice capacità convenzionale e nucleare. Un F-16 è stato usato nei test di lancio della bomba nucleare B61-12, che gli USA stanno già schierando in Italia, Germania, Belgio e Olanda. Con tutta probabilità le B61-12 vengono fornite dagli USA anche alla Polonia: caccia F-16 polacchi partecipano dal 2014 alle esercitazioni NATO di attacco nucleare.
Vladimir Kozin – esperto capo del Centro Studi Politico-Militari di Mosca – dichiara, in. una intervista a Grandangolo, che vi è il profondo sospetto, basato su precisi fatti, che le armi nucleari statunitensi siano state dispiegate anche in Lettonia, Lituania ed Estonia, o possano essere rapidamente inviate nei loro territori e anche in quello della Polonia. Questi paesi partecipano al “pattugliamento aereo del Baltico”, a ridosso del territorio russo, con aerei a duplice capacità convenzionale e nucleare. Inoltre, bombardieri strategici statunitensi, certificati per il trasporto di armi nucleari,  sono impegnati in “esercitazioni” sul Baaltico e altre zone limitrofe al territorio russo, 
Dopo aver inutilmente proposto a USA e NATO un negoziato per ridurre il rischio di un conflitto nucleare in Europa, Mosca sta schierando, in accordo con  Minsk, armi nucleari tattiche in Bielorussia,  in posizione ravvicinata rispetto alle basi nucleari USA-NATO in. Europa. Alla domanda “Le armi nucleari tattiche schierate dalla Russia in Bielorussia hanno un raggio d'azione che va oltre la Polonia e quindi costituiscono un deterrente per le armi nucleari statunitensi schierate in Italia e in altri Paesi europei?”, Vladimir Kozin risponde: “Sì, le armi nucleari tattiche russe che saranno dispiegate in Bielorussia e, eventualmente, nella regione di Kaliningrad e nella penisola di Crimea, possono raggiungere diversi obiettivi militari in Polonia, Italia e in molti altri Paesi europei membri della NATO”.  
L’escalation USA-NATO contro la Russia avvicina sempre più l’Europa alla soglia della guerra nucleare. Su tutto questo il complesso politico-mediatico cala una cortina di silenzio per non allarmare l’opinione pubbljca europea ed evitare che reagisca.

Manlio Dinucci.

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Forwarded from Donbass italia
Oggi ricordiamo con amarezza il tragico evento che divenne il punto di non ritorno per la nostra Repubblica.

Il 2 giugno 2014, il regime di Kiev ha commesso un atto di terrorismo, che è stato uno dei primi di una serie di massicci crimini sanguinosi contro i civili nella nostra Repubblica. Le autorità ucraine hanno utilizzato aerei da combattimento contro la popolazione civile. Un attacco aereo nel centro di Luhansk è costato la vita a otto persone e una trentina sono rimaste ferite.

Questa giornata ha trasformato le menti di tutti gli abitanti della regione di Lugansk e ha chiarito che le autorità ucraine non intendono seguire un percorso pacifico.

Oggi, il regime di Kiev, per il bene degli obiettivi e dei "valori" occidentali, continua a violare tutte le disposizioni e le norme esistenti del diritto internazionale umanitario, dimostra un completo disprezzo per i principi fondamentali di umanità, umanesimo e misericordia, e le istituzioni internazionali per i diritti umani hanno diventare strumenti utili per sostenere le ambizioni geopolitiche dei paesi occidentali.

Nonostante ciò, la giustizia prevarrà sicuramente e i responsabili della morte e della sofferenza di migliaia di civili del Donbass subiranno sicuramente una meritata punizione nella misura massima consentita dalla legge.

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Forwarded from Vi racconto la Russia
Dai che questa non ve l'aspettavate neanche voi... Ha stato Putin pure con i droni a Mosca!

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Zelensky ha cercato di parlare col premer serbo Vučić, ma qualcosa è andato storto...

Il traduttore gli fa chiaramente capire che doveva fermarsi e che stava parlando troppo.
@regnum_na

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Non fidarti di loro è libertà.

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GUERRE DA REMOTO.
di Marco Travaglio.

Ogni giorno si impara qualcosa. Ieri, nella festa della Repubblica Ucraina celebrata a Roma dalle massime autorità italiane, addirittura due cose. La prima ce la insegna il presidente Mattarella: “La Costituzione indica il ripudio della guerra quale strumento di risoluzione delle controversie… un principio attualissimo e profondamente sentito, di cui l’inaccettabile aggressione della Federazione Russa all’Ucraina rappresenta la più brutale ed evidente negazione”. Noi pensavamo che Putin giurasse sulla Costituzione russa e il capo dello Stato e i governanti italiani su quella italiana. Invece scopriamo che la Costituzione italiana deve rispettarla Putin, non le nostre autorità. Che infatti osservano la Costituzione russa, per nulla ostile alla guerra, anzi. Solo così si spiega la guerra scatenata nel 1999 dai governi Nato, incluso quello italiano vicepresieduto da Mattarella, contro la Serbia; e ora la cobelligeranza decisa da due governi nominati da Mattarella in spregio alla Costituzione italiana e in ossequio a quella russa. Mattarella deplora “le crescenti tensioni nei Balcani”, figlie della sua guerra di 24 anni fa, e annuncia che l’Italia “continuerà ad assicurare il proprio sostegno al popolo ucraino” per la “ricerca della pace” senza negoziati (mai nominati, anche perché Zelensky li ha vietati il 4 ottobre per decreto), “nel quadro della sua convinta appartenenza alla Ue e all’Alleanza Atlantica” (delle quali però l’Ucraina purtroppo non fa parte).

La seconda lezione ce la impartisce Adriano Sofri, dall’alto della sua condanna definitiva a 22 anni come mandante dell’omicidio Calabresi, sul Foglio di cui è editorialista fisso (come Fioravanti lo è della nuova Unità). Il gentiluomo ce l’ha con il “comiziaccio di Marco Travaglio”, “piazzista d’infamie, da remoto, beninteso”, che a Ottoemezzo ha osato definire l’Ucraina “Stato terrorista”. In effetti l’intelligence Usa ha accertato che dietro l’autobomba che a Mosca ha ucciso Darya Dugina, figlia 29enne del filosofo Aleksandr, c’era il governo Zelensky. Poi il capo dei Servizi militari ucraini, Kyrylo Budanov, s’è vantato di “uccidere” giornalisti e propagandisti russi inermi “ovunque sulla faccia della terra fino alla completa vittoria”. E dall’ Ucraina partono continui attacchi con droni e razzi contro obiettivi civili a Mosca e in altre città russe. Tutti attentati omicidiari che non c’entrano nulla con la sacrosanta resistenza ucraina contro le truppe russe. Per noi e per ogni manuale di diritto internazionale, questo è terrorismo. Con l’aggravante di essere finanziato e armato da noi. Per Sofri è pura normalità autobiografica da quando mandò due poveracci imbevuti dei suoi deliri rivoluzionari ad assassinare un commissario di polizia disarmato. Da remoto, beninteso.

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Macché Repubblica, è la festa di una monarchia di guerra.
Di Daniela Ranieri.

Ieri, guardando la cerimonia per la Festa della Repubblica, poteva venire il dubbio che la festeggiata fosse la Monarchia. L’effetto Cinegiornale Luce era dietro l’angolo: “Corrono i bersaglieri, col sole alto e gli applausi dalle tribune”, scriveva Repubblica in tempo reale; “Meloni è stata accolta con un applauso dei cittadini presenti in piazza Venezia”, per i brividini dei pro e degli anti. Ma più dell’enfasi retorica delle marcette e della consueta pacchianeria delle frecce tricolori, a concorrere all’effetto è stato il reiterato accenno alla Difesa, alle forze militari e alla guerra in Ucraina, decisamente il fil rouge della festa nonché del ricevimento al Quirinale del giorno prima, presente l’élite della Nazione, come riportano cronache piene di lazzi e frivolezze.

Il presidente Mattarella ha detto: “La difficile condizione internazionale sottolinea l’importanza dell’apporto offerto dalla Difesa alla causa della pace e della libertà dei popoli”. Non di tutti i popoli, com’è noto: di alcuni ci sta a cuore l’autodeterminazione (Kosovo), di altri ce ne freghiamo (russofoni del Donbass, curdi, yemeniti, sudanesi, etc.), alcuni li bombardiamo noi per portargli pace e democrazia (Serbia, Libia, Afghanistan, Iraq). Indi il presidente si è rivolto al ministro delle Armi Crosetto, per “far pervenire il mio apprezzamento a tutti i militari di ogni grado, specialità e categoria”, “patrimonio del nostro Paese”, poiché “la calorosa partecipazione dei cittadini alla Festa della Repubblica testimonia… l’affetto verso le forze armate”. Non il rispetto: l’affetto. Il famoso sentimento di tenerezza per i bersaglieri che alligna nelle case degli italiani, specie poveri e disoccupati. Del resto la prima parata dell’èra Crosetto è stata contundente: ai Fori imperiali “torna in grande stile la parata del 2 giugno: oltre ai muscoli sfila la difesa civile” (Repubblica).

Mattarella passa a ricordare “i valori della scelta del 2 giugno 1946, trasfusi nella Carta costituzionale di cui ricordiamo i 75 anni di vita”; solo che in quella Carta c’è scritto che l’Italia ripudia la guerra, e quindi per giustificare che “a oltre un anno di distanza, la Repubblica Italiana, insieme alla comunità internazionale, è ancora impegnata a contrastare l’aggressione condotta dalla Federazione Russa al popolo ucraino”, bisogna prodursi nel contorsionismo semantico che da un anno impegna i giornali padronali nel tentativo di fare amare agli italiani lo sforzo bellico che ci nobilita. Bisogna dire che la guerra è pace: “La Costituzione repubblicana indica il ripudio della guerra come strumento di risoluzione delle controversie”, giusto; e allora perché inviamo armi? “Si tratta di un principio attualissimo e profondamente sentito, di cui l’inaccettabile aggressione della Federazione russa ai danni dell’Ucraina rappresenta la più brutale ed evidente negazione”. La non-giustificazione si allaccia alla chiosa emotiva: “Si stanno cercando sentieri di dialogo per giungere alla pace”: come i 7 decreti governativi (senza passare dal Parlamento) per inviare armi sempre più offensive, o come il voto al Parlamento europeo per usare i soldi del Pnrr per le armi anziché per il welfare. “I principi di solidarietà e giustizia impongono la ricerca di una pace giusta, non di una pace raggiunta ai danni di chi è stato aggredito”. “Pace giusta” è una formula ormai nota: prevede la resa della Russia non come obiettivo, ma come primo passo per un negoziato. Pace giusta uguale guerra a oltranza. Ma quale articolo costituzionale prescrive il dovere di difendere la Patria altrui? Quale trattato ci impone la difesa di un Paese non Ue e non Nato? Perché persino la mediazione del Papa è stata respinta? Ci fossero ancora dubbi che siamo tempestati da una propaganda a canali unificati che romanticizza la guerra anche nel giorno che celebra la sua sconfitta e il suo ripudio, ieri sono stati dissipati. Quale Repubblica abbiamo festeggiato?
Forwarded from Laura Ru (Laura Ru)
La Russia non negozierà con i terroristi che prendono di mira i civili - Non sono passate nemmeno due settimane dal precedente tentativo delle truppe ucraine di irrompere nella regione di Belgorod. Ieri il tentativo è stato nuovamente ripetuto. Circa due compagnie di fanteria motorizzata, supportate da carri armati, hanno cercato di sfondare a Shebekino. A differenza della volta precedente, non sono riusciti ad avanzare oltre il confine.
Quando è stato chiaro che non potevano sfondare, hanno iniziato a bombardare massicciamente Shebekino e altre zone residenziali della regione di Belgorod, e tentato di lanciare un attacco di droni sul centro amministrativo della regione. E a giudicare dal modo in cui queste azioni sono state amplificate sui social media dallo staff dell'ufficio di propaganda, un simile scenario era stato considerato in anticipo. Fortunatamente le autorità locali sono riuscite a evacuare rapidamente la zona, ma almeno 11 persone sono rimaste ferite, alcune in modo grave.
Lo stesso giorno si è tenuto a Mosca il forum "Di che tipo di Ucraina abbiamo bisogno?". Zelensky non era stato invitato, ma a quanto pare ha deciso di ribadire la sua posizione terrorizzando i civili.
Non abbiamo bisogno di questa Ucraina. Finché l'attuale regime di Kiev rimarrà al potere, non ci potranno essere negoziati. Allo stesso tempo, dobbiamo ammettere che l'Ucraina in un anno e mezzo ha fatto molti passi verso un inasprimento del conflitto. Le nazioni vengono forgiate nelle guerre. E ai nostri occhi, la nazione ucraina è impregnata di russofobia, dell'odio per tutto ciò che è russo e per tutti i russi. E finché l'Ucraina come Stato avrà un potenziale bellico anche solo lontanamente paragonabile a quello attuale, la Russia non potrà vivere e svilupparsi in pace. Solo con un'Ucraina libera da questo estremismo e da questa ideologia radicale la Russia potrà sedersi al tavolo dei negoziati. Ma la strada da percorrere è ancora lunga. (Fonte: RIA Novosti) @LauraRuHK https://ria.ru/20230602/udar-1875660466.html
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Nel Kosovo si è votato in 5 comuni e ha votato solamente il 3% della popolazione. È stato sbagliato far insediare quei sindaci. L’Italia si sarebbe dovuta schierare con la Serbia, nel senso di sviluppare una narrazione che aiutasse a comprendere (la situazione). L’Italia ha rapporti (commerciali) strettissimi con la Serbia nonostante questa abbia legami con la Russia.
E ha sbagliato l'UE a non far pressioni su Pristina perché venissero annullate le elezioni. Vi pare mai? Sindaci col 3% dei voti?


Noi non possiamo andare avanti con queste rappresentazioni puerili, del tipo Vucic è il male assoluto.

Questo quanto espresso da Alessandro Orsini, che controbatte e ridicolizza le tesi dell'ex direttore di Radio 3 Marino Sinibaldi, rimarcando le responsabilità Nato per l'instabilità nei Balcani e affermando sia falso che Putin abbia interesse ad alimentare tensioni in Kosovo.
Sinibaldi, ex presidente del teatro di Roma, ha evidenti doti di commediante. Da ascoltare le sue fantasiose ricostruzioni.

Fiorangela
Grandissima serata ieri a Bassano del Grappa.
Come sempre l'organizzazione dei veneti è impeccabile. Veramente stimolante l'impostazione della serata sotto forma di intervista.
La cena poi, è stata veramente deliziosa.

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Forwarded from Giubbe Rosse
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🇮🇹🇪🇺 L'eurodeputata del PD Alessandra Moretti, già esperta in tendine amovibili, spiega al popolo rozzo e ruminante che ASAP, il provvedimento dell'UE che stanzia circa 500 milioni per la produzione di armi, è un provvedimento fondamentale e strutturale per costruire la difesa europea e dare ulteriore sostegno militare all’Ucraina: "Serve a sostenere la controffensiva ucraina che sta arrivando ad un punto di svolta". Soldi che dovrebbero essere prelevati dal fondo per il PNRR. (via Adriana Spappa)

Insomma, un investimento in democrazia.

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Forwarded from Piccolenote
‼️Da Repubblica: CHE FARE CON I NEGAZIONISTI DEL CLIMA?

Il climate change irrompe nella psiche individuale e collettiva, come trauma, destinato a diventare oggetto di rimozione. Il paragone con chi crede che la Shoah non sia mai accaduta

Sbattere in galera chi nega la catastrofe? Gli scettici del cambiamento climatico vanno messi in condizione di non nuocere? Oppure le loro opinioni vanno considerate come un contributo alla discussione pubblica e al dibattito scientifico?...

Il solo fatto che una domanda del genere venga posta è un segnale terribile, ma al “ministero della verità” considerano tutto ciò un dibattito normale.

Possiamo suggerire come pena alternativa l’olio di ricino?‼️
Forwarded from Guerra nordica (Alessandro Maccari)
BLINKEN IN VISITA NEI PAESI NORDICI: LA STRATEGIA RUSSA È STATA UN FALLIMENTO, LA SVEZIA SIA AMMESSA NELLA NATO

È in corso in Finlandia l'ultima tappa della visita ufficiale nei Paesi Nordici del Segretario di Stato americano Antony Blinken. Prima era toccato a Svezia e Norvegia.

Parlando da Luleå, in Lapponia Svedese, Blinken ha rinnovato l'invito a Turchia e Ungheria ad approvare la richiesta di adesione alla NATO da parte della Svezia, dicendo che gli Stati Uniti continueranno a lavorare per il completamento della pratica di ammissione.

Blinken ha discusso l'adesione alla NATO della Svezia anche con il primo ministro svedese Ulf Kristersson, che in un articolo sul Financial Times ha sottolineato che la legge antiterrorismo appena approvata dal parlamento svedese soddisfa tutte le richieste della Turchia.

Successivamente, durante la visita in Finlandia, Blinken ha sottolineato che la strategia russa è stata un fallimento, e che per i finlandesi ci sono molte similarità tra l'aggressione da loro subita nel 1939, durante la cosiddetta guerra d'inverno, e quella in Ucraina del 2022.

Guerra Nordica

https://sverigesradio.se/artikel/us-urges-turkey-to-ratify-swedens-nato-bid-as-soon-as-possible
Forwarded from Lettera da Mosca
UCRAINA, PURGHE LINGUISTICHE - Sul recente scandalo, scoppiato dopo che il deputato Maxim Buzhansky ha rifiutato di parlare in ucraino durante un'intervista TV ( https://t.me/letteradamosca/15000), è intervenuto Oleksy Danilov, segretario del Consiglio di Sicurezza ucraino. "Per gli squilibrati che credono di avere il diritto di parlare russo alla Tv ucraina non c'è posto non solo in televisione, ma nemmeno in politica e in Ucraina ", ha scritto su Twitter. E ha aggiunto che di tali persone "si dovrebbe fare, e si farà, pulizia totale e cacciarle dal Paese".
Forwarded from Weltanschauung Italia
Nelle scuole chiedono ai ragazzi, nel 2023, se hanno mai subito discriminazioni nella loro vita. Incredibile. Accade davvero.
Ma a chi lo stanno chiedendo? A quelli che non potevano salire su un autobus senza tre dosi?
La dissonanza cognitiva come stile di apprendimento.
Il bi-pensiero come stile di vita.

W la s(q)uola.
L'aspetto veramente stimolante dei tour di conferenze attraverso l'Italia, è quello di scoprire ogni volta luoghi incantevoli... Abitati da persone generose e ospitali.
Dovunque ti giri, l'Italia è una terra che ti lascia senza fiato.
Il vero sentimento italiano dovrebbe essere quello di ergersi a custodi della bellezza.

Bassano del Grappa visto dal Ponte degli Alpini.

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