Giorgio Bianchi Photojournalist
131K subscribers
13K photos
3.72K videos
29 files
17K links
Notizie e analisi sull'attualità e la geopolitica.
Download Telegram
Ci vediamo oggi pomeriggio a Bologna.

🔴 Per ricevere tutti gli aggiornamenti segui Giorgio Bianchi Photojournalist
POLITICA 2023. Riuscire a fare di ogni singolo individuo, sempre più isolato, il responsabile di ogni catastrofe reale o immaginaria è il "capolavoro" finale del Sistema. A noi ribaltare la situazione o estinguerci ritenendoci ciascuno responsabile dell'essere arbitrariamente ridotti a zombie obbedienti a tutto ciò che non è coscienza.

Aldo Nove.

🔴 Per ricevere tutti gli aggiornamenti segui Giorgio Bianchi Photojournalist
Bilderberg 2023 - Intelligenza Artificiale: una nuova tecnologia per la guerra moderna.

In cima all'ordine del giorno del recente incontro del Bilderberg Club a Lisbona c'era "l'intelligenza artificiale".
L'intelligenza artificiale è stata descritta come "la tecnologia più importante per condurre la guerra moderna e risolvere i conflitti globali".
A questo proposito, sorgono due domande: perché l'intelligenza artificiale è stata l'argomento principale dell'incontro di Lisbona e perché è considerata dai membri del club solo in relazione alla condotta della guerra moderna?
Le risposte a queste domande sono abbastanza ovvie. Il centro decisionale ha urgente bisogno di trovare un "antidoto" alla posizione attiva e pragmatica della Russia nel suo conflitto militare con l'Occidente collettivo. La situazione in cui si trova attualmente l'Occidente collettivo, guidato dagli Stati Uniti, può essere caratterizzata dal termine scacchistico "zugzwang", che descrive una situazione nella quale qualsiasi azione dell'egemone mondiale porta solo a una complicazione della situazione.

A questo proposito, è interessante la dichiarazione del presidente dei capi di stato maggiore congiunti delle forze armate statunitensi, Mark Milley, che alla vigilia della riunione dei membri del club Bilderberg, ha affermato che "forse il più potente acceleratore nella conduzione della guerra moderna è l'intelligenza artificiale, quindi la capacità di prendere decisioni nel modo più rapido e accurato possibile.
L'intelligenza artificiale e l'informatica quantistica daranno un vantaggio al paese che riesce nella sua applicazione militare contro i suoi avversari».

Credo che Milley intendesse non solo azioni sul campo di battaglia, ma anche una guerra nello spazio dell'informazione; per quanto riguarda gli avversari, sono enunciati nero su bianco nella nuova Strategia di sicurezza nazionale degli Stati Uniti e sono Russia e Cina.

È anche notevole che l'incontro di Lisbona si sia tenuto contemporaneamente al vertice dei leader del G7 a Hiroshima, in Giappone, il che indica, secondo l'esperto militare americano Ben Buchanan, la necessità di concentrare ulteriormente gli sforzi del Bilderberg Club e degli altri centri decisionali, visto che non sono riusciti a ottenere un successo significativo nella guerra ibrida globale contro Russia e Cina.

Nell'ambito della discussione sull'intelligenza artificiale, i partecipanti hanno discusso del possibile utilizzo di veicoli robotici e armi autonome che possono essere utilizzate nelle zone di combattimento, nonché di sistemi di difesa intelligenti, sistemi per l'analisi di grandi quantità di dati e algoritmi che possano supportare il processo decisionale. In sostanza l'obiettivo principale della discussione erano le questioni relative all'uso dell'intelligenza artificiale per "scoraggiare potenziali avversari".

Il direttore dell'Agenzia statunitense per la sicurezza informatica e la sicurezza delle infrastrutture, Jen Easterly, ha affermato che le armi autonome, controllate dall'intelligenza artificiale, piuttosto che dagli esseri umani, sono più precise, più veloci e più letali. Bernard Amyeux, direttore generale della sicurezza esterna presso il ministero delle forze armate francese, ha proposto un algoritmo in grado di prendere decisioni di squadra. A suo avviso, le decisioni del comando richiedono l'interpretazione di una grande quantità di informazioni eterogenee, nonché un equilibrio di fattori politici, sociali e militari. A questo proposito, solo la tecnologia dell'intelligenza artificiale può far fronte efficacemente a tale compito. Secondo Tarun Chabra, Senior Director of Technology presso il Consiglio di sicurezza nazionale degli Stati Uniti, qualsiasi decisione del comando militare è irta di complessità e incertezza, quindi l'uso di moderni metodi di analisi che utilizzano tecnologie di intelligenza artificiale è strategicamente importante, specialmente nel confronto con potenziali avversari.

Tramite Laura Ruggeri.

🔴 Per ricevere tutti gli aggiornamenti segui Giorgio Bianchi Photojournalist
Visto da Hong Kong: "L'Occidente non ha capito che il cambiamento è già avvenuto" - Laura Ruggeri.

Negli ultimi dieci giorni, lo cito come esempio emblematico, il quotidiano Repubblica ha prima messo come titolo in prima pagina “Le armi italiane salvano vite”, virgolettato perché la frase è di Zelensky il cui nome però non è riportato, come vuole prassi e logica, prima del virgolettato.
Quattro giorni dopo sempre Repubblica informa sempre in prima pagina e con tono compiaciuto che in Sardegna sono in corso esercitazioni militari della Nato. Questo per riportare un esempio italiano. E’ in corso, parallelamente a quella sul campo di battaglia, anche una guerra d’informazione. Che tipo di guerra è?
Come viene vista da Hong Kong la situazione dell'Europa e dell'Italia?
E' nostra ospite oggi LAURA RUGGERI scrittrice, docente universitaria, collaboratrice di testate geopolitiche.

https://ivdp.it/12359-2/

🔴 Per ricevere tutti gli aggiornamenti segui Giorgio Bianchi Photojournalist
Forwarded from Giubbe Rosse
NVIDIA, QUESTA SCONOSCIUTA...

🟥 Segui Giubbe Rosse
Telegram | Portale web | Ultim'ora | Twitter | Instagram
Forwarded from Giubbe Rosse
GUARITI PROTETTI PER 2 ANNI: È STATO UN ERRORE VACCINARLI. E CI TOCCHERÀ PAGARE PER SMETTERE DI COMPRARE DOSI. (Fonte: LaVerità)

🟥 Segui Giubbe Rosse
Telegram | Portale web | Ultim'ora | Twitter | Instagram
Nessuno dimentica quali siano state le posizioni di Marco Travaglio sulla pandemia e nessuno scorda quell'atlantismo che ha portato il Fatto Quotidiano a trattare gli esteri con la sciatteria propria del mainstream.
Ma proprio per questo, e in quanto professionista che gode di una significativa credibilità, è importante relazionarsi con lui adesso che alza la propria voce contro la narrazione a senso unico sulla guerra in Ucraina.

Francesco Toscano ospita Marco Travaglio a Visione Tv.
Ne viene fuori una bella intervista che tratta tutte le contraddizioni e le menzogne del mainstream dal 24 febbraio 2022 ad oggi, con un passaggio importante su Andrea Rocchelli, cui Travaglio ha dedicato il proprio libro.

https://youtu.be/Lnw7evsvwMo
📌 Dopo il servizio del TGR dei primi di maggio, "Trento, l'intelligenza artificiale applicata alla sicurezza urbana", e dopo la manifestazione di sabato 20 che ci ha visti andare in trasferta in città, Ansa trentino, in data di ieri, ci comunica dal Festival dell'Economia l'ennesima e distopica novità:

👉 "Parte da Trento la sperimentazione italiana dell'E-Wallet"
👉 "[...] il portafoglio digitale che consentirà a cittadini, residenti e imprese dell'Unione europea di certificare la propria identità in sicurezza accedendo ai servizi pubblici e privati in tutti gli Stati membri"

L'agenda città intelligenti, le prigioni urbane del nuovo secolo, procede spedita e si intreccia con il progetto Identità digitale, sicuramente complementare.

👉 "Sperimentare a Trento le prime applicazioni del portafoglio elettronico europeo al fianco di realtà italiane di eccellenza [...] conferma il valore della collaborazione tra istituzioni, territori, società pubbliche, centri di ricerca e aziende private"

📌 È questo, in comune con il caso di Milano, dove segnaliamo la presenza nella grande "Alleanza Smart City" di A2A, IBM, Cisco, Accenture e tanti altri, uno dei passaggi più importanti e sottovalutati del fenomeno: la transizione formale da politiche territoriali democratiche (ora solo informalmente svuotate) verso il governo diretto delle corporation, dei centri di ricerca e dell'IA, nella completa istituzionalizzazione della tecnocrazia.

https://t.me/canalemiracolomilano
miracoloamilano@protonmail.com
Forwarded from Giubbe Rosse
This media is not supported in your browser
VIEW IN TELEGRAM
CASA COMPLETAMENTE ROBOTIZZATA E GREEN: CON L'ALLUVIONE IMPRENDITORE MUORE DENTRO CASA PERCHÉ ANDATA VIA LA CORRENTE NON RIESCE PIÙ AD USCIRE. (Fonte: Rai)

🟥 Segui Giubbe Rosse
Telegram | Portale web | Ultim'ora | Twitter | Instagram
Media is too big
VIEW IN TELEGRAM
Il servizio della TV di stato sulla conferenza che ho tenuto ieri a San Marino.

🔴 Per ricevere tutti gli aggiornamenti segui Giorgio Bianchi Photojournalist
Forwarded from Lettera da Mosca
This media is not supported in your browser
VIEW IN TELEGRAM
RUSSIA - Impazza sui social network russi il balletto del cadetto alla cerimonia di laurea dell'accademia di Nizhnekamsk (Tatarstan). L'emulo di Michael Jackson ha spopolato.
Forwarded from Lettera da Mosca
BRYANSK - Un drone kamikaze ucraino ha colpito una Niva del ministero della Difesa russo sulla strada Brovnichi-Sushany nella regione di Bryansk. Due soldati russi sono morti.
Ci vediamo domani a Parma.
Forwarded from RangeloniNews
This media is not supported in your browser
VIEW IN TELEGRAM
🇺🇸🇺🇦 "I russi stanno morendo... Non abbiamo mai speso soldi così bene", ha affermato il senatore americano Lindsey Graham nel corso della visita a Kiev con Zelensky.

Tutto quello che c’è da sapere sulle intenzioni statunitensi nei confronti della Russia, sviluppate ben prima del 24 febbraio 2022. Nel mentre Zelensky sghignazza, facendo finta che il ruolo dell’Ucraina non sia quello della pedina sacrificale nelle mani di questi personaggi, come se ogni giorno non morissero altrettanti ucraini.
IL COLPO DI STATO A KIEV
La manina di Biden incendiò la guerra
YANUKOVYCH DISARCIONATO - L’allora vicepresidente Usa pianificò nel 2013 il governo che sostituì quello neutrale del leader poi cacciato nel 2014. E così la Nato poté guardare sempre più provocatoriamente a Est
DI JEFFREY D. SACHS
Il Fatto Quotidiano 28 MAGGIO 2023

“Chi controlla il passato controlla il futuro: chi controlla il presente controlla il passato”, scriveva George Orwell in 1984. I governi cercano continuamente di distorcere la percezione pubblica del passato.

Per quanto riguarda la guerra in Ucraina, l’amministrazione Biden ha ripetutamente e falsamente affermato che il conflitto è iniziato con l’invasione ingiustificata del Paese da parte della Russia, il 24 febbraio 2022. In realtà, la guerra è stata provocata dagli Usa e i principali diplomatici statunitensi lo avevano previsto almeno da dieci anni. Ciò significa che il conflitto si sarebbe potuto evitare e che ora dovrebbe essere fermato attraverso i negoziati.

Riconoscere che la guerra è stata la risposta a una provocazione non è un modo per giustificare l’invasione russa, ma un modo per capire come fermare la carneficina. Per la Russia, una strada di gran lunga migliore sarebbe stato di intensificare la diplomazia con l’Europa e con il mondo non occidentale per contrastare il militarismo e l’unilateralismo statunitense. La spinta verso l’espansione della Nato, così fortemente voluta dagli Usa, è molto malvista dal resto del mondo e Mosca avrebbe ottenuto probabilmente molto più successo dispiegando i suoi diplomatici invece di scatenare un conflitto militare.

Il presidente americano e il suo entourage descrivono continuamente questa guerra con il termine “unprovoked” (ingiustificata, non provocata, ndt). Basti leggere, e sono solo i casi più recenti, il discorso di Biden nel primo anniversario dell’invasione, il comunicato stampa della Nato del 4 aprile 2023 dopo la visita di Zelensky e la dichiarazione finale del G7 di Hiroshima.

(…) Le provocazioni degli Usa sono state essenzialmente due. La prima è stata la volontà di includere Ucraina e Georgia nell’Alleanza atlantica, per circondare la Russia nella regione del Mar Nero con Paesi Nato (andando in senso antiorario: Ucraina, Romania, Bulgaria, Turchia e Georgia). La seconda è stata l’instaurazione di un regime russofobico in Ucraina dopo il rovesciamento violento del presidente filorusso Viktor Yanukovych, nel febbraio 2014. La guerra in Ucraina è iniziata con il rovesciamento di Yanukovych nove anni fa, non nel febbraio 2022 come vorrebbero farci credere il governo statunitense, la Nato e i leader del G7.

Biden e i suoi consiglieri di politica estera si rifiutano di discutere queste radici della guerra, perché riconoscerle minerebbe l’amministrazione democratica su almeno tre fronti. In primo luogo, rivelerebbe che la guerra avrebbe potuto essere evitata o comunque fermata in tempo, risparmiando all’Ucraina le devastazioni attuali e agli Stati Uniti oltre 100 miliardi di dollari di spese in aiuti militari e non. In secondo luogo, rivelerebbe il coinvolgimento personale di Biden nel conflitto, in qualità di corresponsabile del rovesciamento di Yanukovych e, prima ancora, di convinto sostenitore del complesso militare-industriale americano e dell’espansione della Nato. In terzo luogo, costringerebbe Biden al tavolo dei negoziati, mettendo in discussione proprio la politica dell’allargamento dell’alleanza.

Gli archivi storici mostrano in modo inconfutabile che Washington e Berlino avevano promesso ripetutamente al presidente sovietico Mikhail Gorbaciov che la Nato non si sarebbe mossa “di un centimetro verso est” dopo che l’Urss avesse sciolto l’alleanza militare del Patto di Varsavia. Invece gli Usa cominciarono a pianificare l’espansione della Nato a est già all’inizio degli anni 90, ossia molto prima che Putin arrivasse al potere in Russia.

Segue...
I diplomatici statunitensi e i leader ucraini erano ben consci che l’allargamento dell’Alleanza avrebbe potuto portare alla guerra. Lo statista americano George Kennan sul New York Times definì il progetto di Washington un “fatale errore”: “Ci si può aspettare che una tale decisione infiammi le tendenze nazionalistiche, anti-occidentali e militaristiche dell’opinione pubblica russa e che ripristini un’atmosfera da guerra fredda nelle relazioni tra Est e Ovest e che spinga la politica estera russa in direzioni decisamente sgradite per noi”.

Il Segretario alla Difesa del presidente Bill Clinton, William Perry, arrivò quasi al punto di dimettersi per protesta. Ricordando quel passaggio cruciale, in un’intervista del 2016, Perry ha detto: “Il primo atto che ci ha portato davvero su una cattiva strada è stato iniziare a espandere la Nato coinvolgendo nazioni dell’Europa orientale, alcune confinanti con la Russia. A quel tempo stavamo lavorando a stretto contatto con Mosca. I russi stavano cominciando ad abituarsi all’idea che la Nato non fosse più un nemico, ma erano molto a disagio all’idea di avere l’Alleanza fin sotto i loro confini e ci avevano caldamente invitato a non proseguire oltre”.

Nel 2008, l’allora ambasciatore americano in Russia William Burns, oggi direttore della Cia, inviò un cablo a Washington in cui descriveva nei dettagli i gravi rischi dell’allargamento della Nato: “Le aspirazioni dell’Ucraina e della Georgia a entrare nella Nato non solo toccano un nervo scoperto in Russia, ma suscitano serie preoccupazioni per le conseguenze sulla stabilità della regione. La Russia non solo percepisce questa mossa come un accerchiamento e un tentativo di ridurre la sua influenza nell’area, ma teme anche conseguenze imprevedibili e incontrollate che potrebbero compromettere seriamente gli interessi della sua sicurezza nazionale. Gli esperti ci dicono che la Russia è particolarmente preoccupata che le forti divisioni presenti in Ucraina sull’adesione alla Nato, con gran parte della comunità etnica russa contraria al progetto, possano provocare una grande spaccatura con violenze e, nel peggiore dei casi, lo scoppio di una guerra civile. In questa eventualità, la Russia dovrebbe scegliere se intervenire, decisione di fronte alla quale preferirebbe non trovarsi”.

I leader ucraini, dal canto loro, sapevano perfettamente che fare pressione per l’allargamento della Nato all’Ucraina avrebbe significato la guerra. Del resto, l’ex consigliere di Zelensky Oleksiy Arestovych ha dichiarato in un’intervista del 2019: “Il nostro prezzo per entrare nella Nato è una grande guerra con la Russia”.

Nel periodo tra il 2010 e il 2013 Yanukovych aveva sostenuto la neutralità del suo Paese, in linea con l’opinione pubblica maggioritaria. Ma gli Stati Uniti hanno lavorato segretamente per rovesciarlo, come si evince dalla registrazione di una telefonata tra l’allora vicesegretario di Stato americano Victoria Nuland e l’ambasciatore statunitense Geoffrey Pyatt in cui pianificavano il governo post-Yanukovych settimane prima del colpo di stato. Nella telefonata, Nuland riferisce di agire in stretto coordinamento con l’allora vicepresidente Biden e il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan. Il trio Biden-Nuland-Sullivan oggi è nei posti di comando per decidere della politica statunitense sull’Ucraina.

Dopo il rovesciamento di Yanukovych è scoppiata la guerra in Donbass e la Russia ha rivendicato la Crimea. Il nuovo governo ucraino ha chiesto l’adesione alla Nato e gli Usa hanno armato e aiutato a ristrutturare l’esercito ucraino per renderlo interoperabile con quelli dell’Alleanza. Nel 2021 ancora la Nato e l’amministrazione Biden si sono fortemente impegnati garantire a Kiev un futuro nella Nato.

(…) Riconoscere che al centro del conflitto c’è la questione dell’allargamento Nato significa capire che le armi americane non metteranno fine alla guerra. La Russia è pronta anche all’escalation, pur di impedire l’ingresso dell’Ucraina nella Nato.

Segue...
Perciò la chiave per la pace in Ucraina è rilanciare un negoziato basato sulla neutralità del Paese e sullo stop all’espansione dell’Alleanza. L’insistenza dell’amministrazione Biden sull’entrata di Kiev nella Nato ha reso l’Ucraina una vittima delle ambizioni militari statunitensi, ambizioni sbagliate e irrealizzabili. È ora di cessare le provocazioni e di riportare la pace in Ucraina con il negoziato.

🔴 Per ricevere tutti gli aggiornamenti segui Giorgio Bianchi Photojournalist
"Le armi italiane salvano vite".

Lo so che mi faccio solo del male a riproporre questa prima pagina di questo giornale che mi ossessiona. Pure, ossessivamente mi chiedo come verrà valutata, in altri tempi. Che cosa vi si leggerà. Un giorno, è il sogno residuo, vi si leggerà esattamente quello che c'è scritto, con tutto il peso che la Storia, finito l'orrore, gli darà.

Aldo Nove.

🔴 Per ricevere tutti gli aggiornamenti segui Giorgio Bianchi Photojournalist
Ci vediamo questa sera a Parma.