Giorgio Bianchi Photojournalist
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Notizie e analisi sull'attualità e la geopolitica.
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2021: figlio di puttana nazista, terrorista di merda
2023: eroe della resistenza nazionale
2024: gran simpaticone, filantropo, benefattore, sostenitore dei diritti LGBTQIA+

Alberto Scotti.

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Incredibile affluenza anche ieri pomeriggio a Puianello (RE), nonostante la pioggia: Cinema Eden riempito con oltre 200 persone (purtroppo molti hanno dovuto seguire la conferenza in piedi o seduti a terra).
Ringrazio di cuore gli organizzatori del comitato promotore unitario del Referendum "Ripudia la guerra", per l'incessante lavoro di raccolta firme (solo ieri più di 150 in poche ore), ma sopratutto per aver scelto di inviare tutto eccedente degli incassi che servivano a coprire le spese dell'evento, alle popolazioni alluvionate.
Noi siamo nel giusto e alla fine i fatti ci daranno ragione, per l'ennesima volta.

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Per chi fosse interessato, domani triplo appuntamento a Torino: all'istituto Primo Levi, al Salone del libro per il firma-copie e allo Sporting Dora per presentare i miei libri.

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"Mancano investimenti e opere di manutenzione", commenta Romano Prodi sul disastro in Emilia, lasciando da parte le scemenze sul cambiamento climatico.

Sarà che il fratello, il fisico Franco Prodi, lo spiega bene: l'affermazione che il 98% del cambiamento climatico sia colpa dell'uomo è una bufala, dice.
"Questa percentuale non è calcolabile (...) Il cambiamento climatico è connaturato, non può non esserci perché dipende dal sole , dall'astronomia, dall'effetto gravitazionale degli altri pianeti, dai componenti dell'atmosfera che possono essere naturali e antroipiche. Il sistema clima è complessissimo".
Forwarded from Giubbe Rosse
LICEO ALBERTELLI: UNA VISIONE ALTA DELLA SCUOLA PUBBLICA

https://www.tecnicadellascuola.it/liceo-albertelli-una-visione-alta-di-scuola-pubblica

Un ottimo articolo di Giovanna Lo Presti, su uno dei siti più seguiti nel mondo scolastico, fa giustizia degli attacchi mediatici subiti dai rappresentanti in Consiglio d'Istituto del Liceo "Pilo Albertelli" di Roma, rei di avere respinto i progetti presentati dal dirigente per il Piano Scuola 4.0 (qui una sintesi degli eventi e dei documenti prodotti da genitori e studenti).

Fra i vari attacchi, scrive Lo Presti, «spicca [tanto per cambiare, n.d.r.] l’articolo apparso su La Repubblica il 15 maggio scorso, a partire dal titolo: "Ai ragazzi non serve la tecnologia”: al Liceo Albertelli di Roma battaglia contro i soldi del Pnrr. Il messaggio è chiaro: al Liceo Pilo Albertelli ci sono alcuni retrogradi imbecilli che prendono la parola e decidono per tutti. La giornalista, evidentemente, ha estrapolato poche parole da un discorso molto più articolato. Infatti, sui documenti prodotti dai “rivoltosi” dell’Albertelli, le cose stanno diversamente: i due genitori del consiglio di Istituto  che hanno sottoscritto la prima dichiarazione sul tema, sottolineano che la scuola dispone di 41 smart TV, 7 proiettori, 49 PC Notebook, 41 PC Desktop ed è “irrazionale ed antieconomico sobbarcarsi collettivamente un debito di circa 150.000 euro per ulteriori attrezzature multimediali che hanno una vita media brevissima”. Questo soprattutto se l’abbondanza di materiale tecnologico è sgradevolmente contrappuntata da carenze strutturali, “assenza di manutenzione e sicurezza, classi sovraffollate,  precarietà permanente di docenti e personale ATA”.
Come dar loro torto?».

«Noi adulti - conclude Lo Presti, dopo un articolato ragionamento che vi invitiamo a leggere - chiediamoci quanto i nostri figli padroneggino gli strumenti informatici o ne siano padroneggiati; interroghiamoci sui motivi del numero crescente di certificazioni che attestano un qualche handicap negli studenti di ogni grado di scuola; chiediamoci se è meglio un ambiente smart di apprendimento o un insegnante preparato, sereno, disponibile al colloquio. Queste ed altre domande la comunità dell’”Albertelli” se le è poste – ed ha deciso di rifiutare uno spreco di denaro pubblico, al di fuori di ogni dignitosa idea di istruzione e di educazione. Non possiamo che incoraggiarli e sperare che sempre più docenti, studenti, genitori abbiano voglia di respingere un’idea di scuola tecnocratica, falsamente meritocratica, poco in grado di trasmettere le conoscenze di base e che senta la necessità di affermare un altro modello scolastico, più giusto, più sobrio, in grado di trasmettere cultura, in grado di far crescere cittadini capaci e desiderosi di pensare con la propria testa».

Fonte: La Tecnica della Scuola

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Forwarded from Giubbe Rosse
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🇬🇧 SUNAK: "LA CINA RAPPRESENTA LA PIÙ GRANDE MINACCIA PER LA SICUREZZA E LA PROSPERITÀ GLOBALE"
"La Cina rappresenta la più grande sfida della nostra epoca per la sicurezza e la prosperità globali, è sempre più autoritaria in patria e sempre più assertiva all'estero", ha affermato.
"Ma parliamo di ridurre i rischi, non di un decoupling".
Quando gli è stato chiesto di chiarire la frase, ha aggiunto: "Lavoreremo insieme con il G7 e altri paesi per assicurarci di poter ridurre i rischi per noi stessi e la vulnerabilità delle catene di approvvigionamento che abbiamo visto dalla Cina, prenderemo le misure necessarie per proteggerci contro gli investimenti ostili e farlo in modo da non danneggiarsi a vicenda".

Traduzione. Vorremmo fare con la Cina quello che abbiamo già fatto con la Russia. Ma poiché la Cina è troppo grossa e non possiamo permetterci di isolarla commercialmente, la obbligheremo a fare quello che diciamo noi". Certo, andrà sicuramente così.

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Forwarded from NICOLAI LILIN
Molti “esperti” che sprofondano con il proprio didietro il divano della mamma, criticano la macchina militare russa perché “ha impiegato troppi mesi per conquistare una piccola cittadina”. Per chi non comprende il senso di quello che accadeva a Bahmut, condivido l’elenco dei reparti dell’esercito ucraino distrutti durante le battaglie in quella città, considerando che i russi hanno impiegato per lo più i mercenari dell’agenzia Wagner.

Quindi, andiamo per ordine:

Brigate:
🟥45 brigata
🟥43 brigata
🟥26 brigata
🟫28 brigata
🟫62 brigata
🟫63 brigata
🟫53 brigata
🟫60 brigata
🟫24 brigata
🟫57 brigata
🟫30 brigata
🟪 Brigata offensiva Rubezh
🟪 Brigata offensiva Azov
🟪 Brigata offensiva Hurricane
🟪 Brigata offensiva Spartan
🟨109 brigata
🟨116 brigata
🟨119 brigata
🟨241 brigata
🟦93 brigata
🟦77 brigata
🟦46 brigata
4 brigata
17 brigata
🟩61 brigata ranger
🟧 SSO e forze speciali

Reggimenti:
🟪5 Assalto
🟧8 Reggimento SDF
🟧Kraken

Battaglioni:
🟨122 battaglione
🟨68 battaglione
🟪214 OPFOR
🟩49 Sagittario
🟩15 assalto di montagna
🟧Omega
Confine Donetsk
🟫8 reggimento UDA

UAV:
🔳Hornet
🔳Adam
🔳Carlson
🔳Terra
🔳La Roccia
🔳Madiar
🔳Hartia
🔳Cap.
🔳Seneca
🔳WASP

Legioni:
🔲Bat Dudayev
🔲Legione della Georgia
🔲Bat Mansur
🔲Bat Shamil
🔲Gonor
🔲Legione Normandia
Forwarded from Donbass italia
Zelensky, in un incontro con Biden, ha ammesso che l'esercito ucraino ha perso Artyomovsk (Bakhmut).

Fonte 🟩 RT in russo
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Forwarded from Vento dell'Est ⚡️
Zelensky, citato da vari media occidentali, ha confermato la perdita di Bakhmut.

A Hiroshima, alla domanda se la città fosse ancora sotto il controllo ucraino, Zelensky ha risposto: "Penso di no". E ha aggiunto: "Oggi è solo nei nostri cuori".

Ha anche affermato che Bakhmut è stata completamente distrutta e di essa è rimasto ben poco.
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Giorgia Meloni versione opposizione

VS

Giorgia Meloni versione premier
Forwarded from Martina Pastorelli
G7 - La Cina la tocca piano

[E anche: “Invitiamo i membri del G7 a smettere di creare e alimentare il confronto tra blocchi e a tornare sulla strada giusta del dialogo e della cooperazione.

Il G7 deve riflettere sul suo comportamento e cambiare rotta. Chiariamo che sono finiti i tempi in cui una manciata di Paesi occidentali poteva intromettersi volontariamente negli affari interni degli altri Paesi e manipolare gli affari globali.”]
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Alberto non mi crederà quando gli dirò che stanotte il suo papà ha dormito nella casa di Babbo Natale presso l'azienda agricola Ca’ di Palmi di Montebabbio.
Cibo strepitoso, compagnie come oramai se ne trovano raramente e sopratutto, dibattiti di alto livello.
Ringrazio di cuore Palmiro per la magnifica ospitalità.

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+Europa e soldini di zio Soros sono collegati.
Spieghiamolo ai collaborazionisti.

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Lunedì scorso, come tanti altri colleghi del mio Ateneo, ho ricevuto una e-mail con la quale, un alto rappresentante del Ministero della Difesa ci invitava a usufruire del programma “Science For Peace and Security” promosso dalla NATO. Per essere più chiari, il Patto Atlantico ha varato un grande piano di finanziamenti destinato al reclutamento di ricercatori e docenti delle Università pubbliche per progetti di ricerca e iniziative che avessero per finalità “contribuire allo scopo della pace, alla sicurezza, stabilità e solidarietà tra le nazioni”. Al di là del lato ironico delle cose (un bando del genere ha la stessa credibilità di un progetto finanziato dalla Mafia per iniziative culturali e scientifiche contro narcotraffico e consumo di stupefacenti), il fatto che la NATO stia reclutando studiosi non solo nel settore ingegneristico, ma in quello delle Scienze politiche sociali è un fattore molto indicativo. Il tutto avviene nel bel mezzo delle colossali esercitazioni militari in Sardegna che coinvolgono 10 mila soldati di 23 Paesi della NATO e in una settimana in cui le Forze Armate hanno promosso, negli spazi del più grande gruppo editoriale sardo, un grande Convegno pro NATO al quale i nostri media hanno dato piena e capillare copertura. Ciliegina sulla torta, oggi, alla Fiera di Cagliari parte il “Join Stars Village”, un grande “Villaggio della guerra” grazie al quale “grandi e piccini” (il virgolettato è di un articolo “L’Unione Sarda” di oggi) potranno prendere familiarità con il nostro fantastico apparato bellico.
Questo salto di qualità egemonico, con cui si cerca di mobilitare e centralizzare l’attività degli intellettuali a sostegno del disegno strategico della NATO, cosa ci dice? Tra le tante cose, forse, al fondo si può leggere un problema politico al quale intendono rimediare: nonostante il 99% delle forze politiche, dei giornali e delle televisioni siano state arruolate a sostegno delle pretese di escalation militare dell’Occidente, la maggioranza dell’opinione pubblica non solo è contraria all’invio delle armi in Ucraina, ma vede con estrema preoccupazione se non proprio ostilità il nuovo quadro internazionale di contrapposizione tra Occidente e Oriente voluto dagli USA. Detto in altri termini, esiste una discrasia tra società politica e società civile e, come diceva Gramsci, quando ciò si verifica si può determinare una pericolosa "crisi di egemonia", ossia, quella condizione di cortocircuito nel rapporto tra comando e obbedienza che spinge le classi dirigenti a monopolizzare tutti gli apparati incaricati di formare l’opinione pubblica per evitare una contraddizione tra popolo, ideologie e forze politiche tradizionali (dominanti).

Dal profilo Facebook del Professore Gianni Fresu.

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Forwarded from Marco Cosentino
NEMO PROPHETA 🌺🌺🌺
Spedimmo questa lettera al Journal of Neuroimmune Pharmacology il 9 maggio e ci venne pubblicata nove giorni dopo, il 18 maggio. L'avevamo in realtà già proposta al BMJ nel precedente mese di aprile, ma la rivista ci aveva risposto che non le pareva di sufficiente interesse. Il primo studio che avrebbe sperimentalmente confermato la nostra intuizione fu pubblicato il 20 maggio, due giorni dopo. Quanto basta per dire sostenere tutto quanto avevamo fin lì scritto è farina del nostro sacco. Ma certo non frutto di mera fantasia: che la tecnologia dell'RNA incapsulato nei nanoliposomi vada ovunque nell'organismo era noto da alcuni anni, e su questo abbiamo da sempre basato il nostro ammonimento che una delle maggiori fonti di pericolosità dei vaccini covid a RNA (e peraltro anche a DNA/vettore) è l'intrinseca IMPOSSIBILITA' di controllare la produzione della proteina Spike, per SEDE, QUANTITA' e DURATA. Il che condiziona la manifestazione delle potenzialità lesive di questa tossina. Fortunati dunque coloro che si sono vaccinati senza conseguenze, e sfortunati gli altri. Ma un medicinale che presuppone "fortuna" per non far danno e la cui efficacia è scarsa e limitata nel tempo, al netto dei possibili effetti di lungo periodo, può al massimo esser reso disponibile a chi, dopo accurata riflessione, accetti di correre il rischio. Certo non può essere imposto con l'obbligo, la coercizione e tanto meno con l'inganno.
"Europa esci dalla NATO: serve solo all'America".
Parola di Sergio Romano.

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