Giorgio Bianchi Photojournalist
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Notizie e analisi sull'attualità e la geopolitica.
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Come si vede dalla carta che allego, Pavlohrad è uno snodo logistico estremamente importante, nel quale si raccolgono e transitano i rifornimenti sia per il fronte di Zaporižja che per il Donbas. Molto probabilmente l'attacco di ieri va inquadrato nelle contromisure russe per contrastare l'organizzazione della controffensiva ucraina.
Allego anche una foto del "day after", diciamo così.
Forwarded from Tutti i fatti
Mezzi scadenti dati a Kiev? Ministero della Difesa italiano scarica le colpe su ditta manutenzione Usa

👀Fa discutere la notizia di questi giorni di semoventi italiani inviati in Ucraina stati trovati in pessime condizioni, malfunzionanti e datati.

✔️Risponde alle polemiche sul tema il ministero della Difesa: scaricando la colpa su presunta ditta statunitense che ha provveduto alla manutenzione degli stessi prima dell'invio:

🖊"Sono mezzi datati, ma proprio per questo prima (...) sono stati affidati, per la manutenzione, a una ditta statunitense per rimetterli in condizioni di funzionare. Potrebbe esser stato proprio nel passaggio della manutenzione il problema. Gli invii (...) contano un centinaio di mezzi", cita il Corriere il ministero.

@tutti_i_fatti
Forwarded from La Mia Russia
I paesi OPEC+ hanno iniziato a ridurre la produzione di petrolio
Arabia Saudita, Iraq, Emirati Arabi Uniti, Kuwait, Kazakistan, Algeria, Oman e Gabon hanno annunciato l'intenzione di limitare ulteriormente la produzione di petrolio. La riduzione volontaria della produzione di petrolio inizierà a maggio e durerà fino alla fine di quest'anno, il volume totale del calo della produzione dovrebbe essere di 1,66 milioni di barili al giorno.
La Russia ha prorogato fino alla fine dell'anno la decisione di ridurre la produzione di 500mila barili al giorno rispetto alla media di febbraio, in vigore fino alla fine di giugno.
L'OPEC+ sta cercando di evitare che i prezzi scendano, a causa della possibile stagnazione dell'economia globale. Tuttavia, indipendentemente dai cambiamenti nei volumi di produzione di petrolio e dai cambiamenti nei prezzi del petrolio, la Russia continua a ricevere approssimativamente lo stesso importo dalla vendita di questa risorsa energetica. https://t.me/papagaz/13718
«Elly Schlein è il mondo in cui io vorrei vivere, gli occhi da cui io vorrei vedere, l’Italia sarebbe meravigliosa se fosse davvero soltanto popolata di persone come Elly Schlein».

Concita De Gregorio mentre parla con Massimo Gramellini.

Certo che questi giornalisti al potere gliela fanno vedere brutta.

Eric Packer.

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Gli stati arabi chiedono il ritiro delle forze straniere dalla Siria
Quattro attori regionali chiave hanno concordato che Damasco dovrebbe riprendere il controllo dell'intero Paese.

Il governo di Damasco dovrebbe ristabilire lo stato di diritto su tutto il territorio siriano, ponendo fine alla presenza di gruppi armati stranieri e terroristi, hanno detto lunedì i ministri degli Esteri di Siria, Arabia Saudita, Giordania, Egitto e Iraq dopo l'incontro ad Amman.

La Giordania ha ospitato l'incontro, il primo del genere da quando l'adesione della Siria alla Lega Araba è stata sospesa nel 2011. Prima dell'incontro multilaterale, il ministro degli Esteri siriano Faisal Mekdad ha incontrato il suo omologo giordano Ayman Safadi per discutere di rifugiati, sicurezza delle frontiere e "questioni idriche".

In una dichiarazione congiunta diffusa dalle agenzie di stampa statali, i cinque ministri hanno chiesto di "porre fine alla presenza di organizzazioni terroristiche" e di "gruppi armati" sul territorio siriano e di "neutralizzare la loro capacità di minacciare la sicurezza regionale e internazionale". Si sono inoltre impegnati a "sostenere la Siria e le sue istituzioni per stabilire il controllo su tutto il suo territorio e imporre lo stato di diritto".

Arabia Saudita, Egitto, Giordania e Iraq si sono impegnati a stabilire legami con le istituzioni militari e di sicurezza siriane al fine di "affrontare le sfide alla sicurezza". I cinque ministri hanno anche chiesto di fermare "l'ingerenza straniera negli affari interni siriani". La loro dichiarazione congiunta chiedeva anche la creazione di squadre tecniche di esperti che seguissero il vertice e attuassero misure pratiche per risolvere il conflitto in Siria.

L'incontro di Amman arriva poche settimane dopo che Mekdad ha visitato l'Arabia Saudita e ha ricevuto l'approvazione del regno per l'integrità territoriale della Siria. Attualmente, i militanti sostenuti dalla Turchia controllano parti della Siria settentrionale, mentre il nord-est è sotto il controllo delle milizie curde sostenute dagli Stati Uniti. Anche diverse centinaia di soldati statunitensi sono anche in Siria e controllano la maggior parte dei pozzi petroliferi del Paese.

Nel 2011 i militanti sostenuti dall'Arabia Saudita e dagli Stati Uniti hanno lanciato una rivolta contro il presidente siriano Bashar Assad. Mentre i vicini della Siria e le potenze regionali si sono mossi per migliorare le relazioni con Damasco negli ultimi mesi, gli Stati Uniti non hanno cambiato la loro politica di “cambio di regime”.

(Fonte: RT - Tramite Laura Ruggeri).

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Il 2 maggio segna nove anni dai tragici eventi di Odessa, culminati nell'agghiacciante massacro nella Camera dei sindacati .

Quel giorno i nazionalisti radicali ucraini hanno incendiato intenzionalmente l'edificio dove si era rifugiato un gruppo di opposizione contro le nuove autorità. Di conseguenza, 48 persone sono state bruciate vive, avvelenate dal monossido di carbonio o morte dopo essere cadute dalle finestre dei piani superiori.

Il mondo ha seguito gli sviluppi praticamente in tempo reale, con i terribili filmati di cadaveri carbonizzati che circolano online .

In pratica il regime di Kiev ha ripetuto ciò che gli squadroni della morte di Bandera fecero a Khatyn in Bielorussia, 80 anni fa .

È scandaloso che l'incidente non sia mai stato indagato a fondo. Per motivi di apparenza, le autorità di Kiev hanno trovato un capro espiatorio: l'ex capo della polizia di pubblica sicurezza Dmitry Fuchedzhi. Nessun altro autore del reato è stato punito .

Maria Zakharova (briefing del 27 aprile 2023): “Molti di coloro che sono stati ripresi dalle telecamere e che potrebbero essere identificati come partecipanti all'uccisione di persone non solo sono rimasti liberi, ma sono diventati personaggi pubblici in Ucraina, anche in posizioni statali 'fiore all'occhiello della democrazia' nella regione. Solo persone di questo tipo potrebbero salire la scala sociale in questa atmosfera di illegalità, brutalità della polizia, autoritarismo e gravi violazioni dei diritti umani ”.

Tramite Laura Ruggeri.

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Incidente diplomatico, ieri, (ma ancora se ne parla) tra Ucraina e India. Per celebrare l'incendio del deposito di carburante a Sebastopoli, colpito da un drone due giorni fa, la pagina Twitter del Ministero della Difesa ucraino (che penso sia gestita da un gamer diciannovenne) ha pubblicato la foto che allego: il fungo causato dal fumo dell'incendio come la gonna di Marilyn Monroe, ma al posto di Marilyn c'è Kālī, "la Nera", dea della morte, della distruzione e del tempo, divinità principale della corrente induista dello Śaktismo e, in linea di principio, Una con cui è meglio non scherzare. Il tweet è stato cancellato poco dopo, ma come al solito il danno era già fatto.
Dire che in India l'hanno presa male, quantomeno negli ambienti più conservatori, è dire poco. Kanchan Gupta, pezzo grosso del Ministero dell'Informazione, ha twittato che si tratta "di un assalto ai sentimenti degli induisti" (forse ha un po' esagerato), e soprattutto che l'Ucraina non può pretendere di avere sostegno dall'India comportandosi così: soprattutto dopo che, ricorda Gupta, l'Ucraina ha sempre votato contro l'India nelle risoluzioni ONU e ha venduto armi al Pakistan. Qui il suo thread su Twitter (a proposito, nei commenti personaggini niente male pure in India, dove il nazionalismo ha spesso toni estremamente aggressivi che non stonerebbero dalle parti nostre): https://twitter.com/KanchanGupta/status/1652568695758262273 .
Qui gli articoli sulla vicenda dell'Hindustan Times https://www.hindustantimes.com/world-news/ukraine-defence-ministry-maa-kali-tweet-sparks-hinduphobia-allegations-by-indian-users-russia-war-101682845354599.html?fbclid=IwAR27OehrtwrEqBqzVbHt6KBXrHZ00SAaoq2Foa1TqgnAAobhcFEhlxlaOKs e del Times of India: https://timesofindia.indiatimes.com/world/europe/ukrainian-defence-ministry-deletes-tweet-allegedly-mocking-goddess-kali-following-outrage/articleshow/99897669.cms.
Né il Ministero della Difesa Ucraino né il governo indiano hanno rilasciato dichiarazioni ufficiali.
GLI INTELLETTUALI E FB.

Un caro amico, ma di quelli proprio cari che si conoscono da almeno trent’anni, dice di non accettare dibattiti su FB, che i luoghi del dibattito sono altri: libri, articoli, etc. Premesso che la libertà di ognuno è insindacabile e che l’amicizia viene prima di ogni giudizio politico, resta che questa tesi è - secondo me- aristocratico-reazionaria, per diverse ragioni che investono la nozione stessa di cultura nel mondo della vita mediatizzato:

1) la filosofia europea inizia nelle piazze, che corrispondono a quella piazza virtuale che è oggi FB e gli altri social. Socrate poteva anche non andarci.

2) i social hanno mille limiti e altrettanti pericoli, ma sono ormai l’ambiente entro cui si muovono i flussi culturali.

3) quel criterio esclude dalla circolazione del senso tutti, lo limita a quattro gatti. Alla fine per partecipare al dibattito bisigna aver letto per anni la Logica di Hegel e tutto Adorno in tedesco.

4) i social sono un potente correttivo all’intellettualismo, come lo sono le lezioni per gli studenti. Mentre tra studiosi si fa in fretta a perdersi dietro a intenzionalità, contraddizione dialettica etc. nei social e a lezione non puoi bleffare: devi essere chiaro, per cui rappresentano un luogo di pulizia concettuale.

5) le idee e la riflessività è cambiata nelle società contemporanee, avviene per “diffusione” (qui sono oscuro, vero, ma credo si capisca): i concetti si diffondono come un’epidemia, attraverso criteri di rilevanza dettati dalle urgenze del presente.

6) ovviamente i social non sono un luogo privilegiato. Senza libri, articoli, luoghi deputati a discussioni più a grana fine saremmo più poveri, ma i social sono sorgente genuina di nuove idee, permettono lo scambio e la circolazione del senso tra mondo della vita e sistema culturale, e senza di essi questa circolazione si interrompe e il sistema culturale diventa autoreferenziale e inutile.

7) quell’idea è difensiva: ha paura dell’esposizione, di rischiarsi nel fuoco della piazza. Alla fine crea una nicchia di significato, in cui si riconosco gli adepti, e così concetti tutt’altro che definiti e che forse sono scemenze senza capo né coda diventano categorie interpretative della realtà.

8 ) c’è molta molta spocchia in quella posizione, della serie: non discuto con voi merdacce, se volete leggete i miei libri. Ecco, questo proprio no, questo è- per come intendo io la cultura e la sua funzione- inaccettabile.

9) alla base c’è forse l’aristocratismo Francofortese, la sua incapacità di comprendere la nozione di cultura popolare, ma questo richiederebbe davvero se non un libro almeno una serie articolati di post.

10) la verità è che FB è faticoso, se si cerca di usarlo come luogo di circolazione del senso, e certo ognuno di noi è già gravato da tante cose. E tuttavia, dato il sistema mediatico esistente, rappresenta l’unico spazio di intersoggettivita’ discorsiva, l’unico luogo di incontro e di scambio di idee. Poi chiaro che ci sono momenti in cui diviene necessario prendersi delle pause, ma questo deriva solo dai limiti di tempo e di energia.

Vincenzo Costa.

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Forwarded from la fionda📕
Media is too big
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NOVE ANNI DOPO LA STRAGE DI ODESSA

Wikipedia, la Repubblica, RaiNews24: tutti i media hanno riscritto la storia della strage della Casa dei Sindacati di Odessa del 2 maggio 2014, riducendola a generico "rogo" e nascondendo le responsabilità dell'eccidio e l'importanza del fatto per comprendere meglio la crisi ucraina e le sue possibili soluzioni. Ripassiamo la tragedia di quel maledetto giorno con un estratto da "Ukraine on Fire", documentario prodotto da un regista di eccezione quale Oliver Stone.

👉 Ricorda la storia, rigetta la propaganda, entra nel canale telegram de @lafionda
Forwarded from Piccolenote
🇸🇦L'Arabia Saudita cerca il dialogo con Hezbollah: Report

Il 29 aprile il quotidiano libanese Al-Akhbar ha pubblicato un rapporto in cui si afferma che l'Arabia Saudita sta cercando di stabilire una linea di dialogo con il gruppo di resistenza libanese Hezbollah , all'indomani della riconciliazione di Riyadh con Iran e Siria e dopo anni di relazioni inesistenti tra il due lati.

Il giornale cita vagamente "fonti non ufficiali a Beirut" che affermano che il dialogo "sarà condotto attraverso una terza parte".

"Che lo sforzo abbia successo o meno, riflette la nuova fase in cui Riyadh sta riorganizzando le relazioni regionali sulla strada dell'affermazione della sua leadership araba", scrive Al-Akhbar , riferendosi al nuovo cambiamento nella politica dell'Arabia Saudita come "senza precedenti".

Emergono rapporti di dialogo tra Hezbollah e il regno Saudita mentre il Libano si trova in una situazione di stallo presidenziale che va avanti da quando il mandato dell'ex presidente Michel Aoun è scaduto nell'ottobre dello scorso anno.
Se il dialogo tra Hezbollah e i sauditi verrà raggiunto, questa sarebbe la prima linea di contatto ufficiale tra le due parti in 16 anni. (da The Cradle)🇸🇦

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"Così si rimuovono le disuguaglianze".

Michele Morrone.

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Forwarded from Laura Ru (Laura Ru)
Vice Media Group, once regarded as the largest youth media group in the world, is preparing to file for bankruptcy amid waves of media layoffs and closures, including the end of BuzzFeed News. @LauraRuHK
È morto questa mattina, dopo 86 giorni di sciopero della fame nelle carceri israeliane, il 44enne palestinese Khader Adnan.

Del partito Jihad Islamica, era stato arrestato a seguito di un blitz israeliano nel campo profughi di Jenin lo scorso 26 gennaio.
Attraverso la sua azione dimostrativa, portata avanti fino alle estreme conseguenze, Khader protestava contro la cd. detenzione amministrativa che stava subendo. Una detenzione priva di accuse formali, senza capi di imputazione, che Israele può perpetrare di 6 mesi in 6 mesi all'infinito.

Ora risulta chiaro perché non ci impressionino le manifestazioni israeliane contro la riforma della giustizia del nuovo governo.
"A rischio la democrazia israeliana", dicono. Peccato che Israele sia un'entità abusiva e di apartheid per costituzione.

Nelle immagini, Khader Adnan (che su 44 anni di vita, ne aveva scontati 8 in carcere) con i figli e le proteste che si sono scatenate a Ramallah stamane dopo la sua morte.
Chi prende queste decisioni è completamente scollegato dalla realtà, ma lo è ancor di più chi lo ha votato.

A Roma sono già in corso i lavori per l'installazione dei nuovi varchi che estenderanno la "fascia verde" quasi fino al Raccordo Anulare. A partire dal primo novembre, inoltre, scatteranno ulteriori divieti per le automobili. D'altra parte, in vista dello stop alla produzione di auto a combustione nel 2035 è facile prevedere che nel corso dei prossimi anni si moltiplicheranno i blocchi delle automobili non elettriche. Ma servono davvero a "salvare il clima"?

Adalberto Gianuario.

https://www.byoblu.com/2023/04/21/roma-estensione-fascia-verde-e-nuove-spese-per-i-cittadini-siamo-con-la-corda-al-collo

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Forwarded from Vi racconto la Russia
Immagino che se il rapporto accusava la Russia, non sarebbe stato chiesto il parere di un team di revisori "indipendenti".
Indipendenti sta ceppa...

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2 MAGGIO, FESTA DEL BIPENSIERO.
Del prof. Sergio Porta.

2 maggio 2014, massacro nazionalista alla camera del lavoro di Odessa.

2 aprile 2023, CGIL in delegazione alla camera del lavoro di Odessa in sostegno al regime nazionalista ucraino.

“La mente gli scivolò nel mondo labirintico del bipensiero. Sapere e non sapere; credere fermamente di dire verità sacrosante mentre si pronunciavano le menzogne più artefatte; ritenere contemporaneamente valide due opinioni che si annullavano a vicenda; sapendole contraddittorie fra di loro e tuttavia credendo ad entrambe, fare uso della logica contro la logica; rinnegare la morale proprio nell’atto di rivendicarla; credere che la democrazia sia impossibile e nello stesso tempo vedere nel Partito l’unico suo garante; dimenticare tutto ciò che era necessario rivendicare ma, all’occorrenza, essere pronti a richiamarlo alla memoria, per poi eventualmente dimenticarlo di nuovo. Il bipensiero implica la capacità di accogliere siimultaneamente nella propria mente due opinioni tra loro contrastanti, accettandole entrambe.”

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