La gigantesca umanità dell'immenso nichi. Addirittura le ha pagato un anno di lavoro. E aggiungo che per modestia ha evitato di dire che l'ha esentata dal nuotare nell'acquario dei dipendenti... scusate, non riesco ad andare avanti, troppa commozione.
Alberto Scotti.
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STORIA DI UN’INVOLUZIONE.
[...] Fino a tempi recenti i giovani hanno fatto parte delle fila degli "incendiari", le università sono sempre state fucine di protesta, la passione politica nasceva alla soglia biografica tra lo studio e l'ingresso nel mondo del lavoro. E questo è del tutto naturale, perché l’impegno e l’energia richiesti da una partecipazione politica critica si trovano più facilmente in un ventenne che in un sessantenne; e parimenti vincoli, oneri e responsabilità crescono ordinariamente con l’età.
La domanda è: cosa ci è successo?
[Oggigiorno] l’attivismo politico giovanile... riceve dall’alto la sua agenda di “contestazione”, in un formato rigorosamente sterilizzato delle sue implicazioni strutturali.
In altri termini, i recinti in cui esercitare la propria contestazione, e le forme in cui identificare i problemi, sono calati da altitudini imperscrutabili, attraverso l’apparato mediatico, l’indottrinamento scolastico e universitario. Si creano così confortevoli bolle di contestazione, col certificato di bontà progressiva, fornito da fonti accreditate.
Il vecchio sistema di controllo sociale alternava la repressione violenta dei bollori giovanili con periodici conflitti bellici in cui farli sfogare; il nuovo sistema di controllo invece fornisce già dei campi attrezzati dove poter fare finte rivoluzioni con le spade di cartone, su isole senza comunicazione con quella terraferma dove il potere reale gioca le sue partite.
Questo processo di costruzione di recinti artefatti, privi di ancoramento strutturale, non è però nuovo ed è sbagliato focalizzarsi solo su chi è giovane oggi. Si tratta di un processo iniziato almeno negli anni ’80, che semplicemente nel tempo si è ampliato e perfezionato. Tutto lo sforzo concettuale compiuto dalla riflessione marxiana (in parte già hegeliana) e sviluppato poi per oltre un secolo, è stato cancellato con la candeggina della nuova potenza mediatica.
[...] Questa infantilizzazione dell’analisi storico-politica rende fatalmente impotente ogni “attivismo"... E quando qualcuno gli fa osservare che tutto quell’estenuante starnazzare isterico non produce neppure un prurito al potere, che anzi applaude, hanno pronto un altro attributo morale: sei cinico.
La compartimentazione della protesta secondo i recinti ideologici preparati a monte produce, oltre ad un effetto di sostanziale impotenza, una completa perdita di equilibrio e di capacità di valutare le proporzioni dei problemi. Ciascuno di questi giochi ideologici recintati appare a chi lo frequenta un cosmo, l’unico punto di vista da cui tutto il mondo si vede al meglio. E questo genera una pazzesca suscettibilità nei frequentatori di quei recinti, perché investono tutta la propria energia e passione in quel campetto accuratamente delimitato: c’è gente che passa serena due volte al giorno davanti alla vecchietta che crepa di stenti nell’appartamento accanto, ma sobbalza con gli occhi iniettati di sangue se usi un pronome di genere disapprovato; c’è gente che si scandalizza per le violazioni dei diritti umani in Bielorussia (in cui non hanno mai messo piede) e poi ti spiega che è giusto licenziare i “novax” e privarli delle cure ospedaliere; ci sono finanche studenti che rivendicano la meritocrazia e poi votano Calenda...
Nel complesso il quadro è il seguente, mentre il potere vero ci consiglia resilienza perché se prendi la forma dello stivale che ti calpesta soffri di meno, mentre ci consiglia di non fare figli e di non andare in pensione per amore del futuro, mentre ogni giorno ti spiega che devi essere mobile per lavorare dove c’è bisogno e che però devi smetterla di muoverti perché rovini il clima, mentre ti piscia in testa spiegando che così risparmi sulla doccia, mentre accade tutto questo e molto altro le famose “masse” si accapigliano furiosamente su asterischi rispettosi, sull’inderogabile urgenza dell’antifascismo e sui diritti degli asparagi.
Perché nessuna ingiustizia resterà impunita.
Andrea Zhok.
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[...] Fino a tempi recenti i giovani hanno fatto parte delle fila degli "incendiari", le università sono sempre state fucine di protesta, la passione politica nasceva alla soglia biografica tra lo studio e l'ingresso nel mondo del lavoro. E questo è del tutto naturale, perché l’impegno e l’energia richiesti da una partecipazione politica critica si trovano più facilmente in un ventenne che in un sessantenne; e parimenti vincoli, oneri e responsabilità crescono ordinariamente con l’età.
La domanda è: cosa ci è successo?
[Oggigiorno] l’attivismo politico giovanile... riceve dall’alto la sua agenda di “contestazione”, in un formato rigorosamente sterilizzato delle sue implicazioni strutturali.
In altri termini, i recinti in cui esercitare la propria contestazione, e le forme in cui identificare i problemi, sono calati da altitudini imperscrutabili, attraverso l’apparato mediatico, l’indottrinamento scolastico e universitario. Si creano così confortevoli bolle di contestazione, col certificato di bontà progressiva, fornito da fonti accreditate.
Il vecchio sistema di controllo sociale alternava la repressione violenta dei bollori giovanili con periodici conflitti bellici in cui farli sfogare; il nuovo sistema di controllo invece fornisce già dei campi attrezzati dove poter fare finte rivoluzioni con le spade di cartone, su isole senza comunicazione con quella terraferma dove il potere reale gioca le sue partite.
Questo processo di costruzione di recinti artefatti, privi di ancoramento strutturale, non è però nuovo ed è sbagliato focalizzarsi solo su chi è giovane oggi. Si tratta di un processo iniziato almeno negli anni ’80, che semplicemente nel tempo si è ampliato e perfezionato. Tutto lo sforzo concettuale compiuto dalla riflessione marxiana (in parte già hegeliana) e sviluppato poi per oltre un secolo, è stato cancellato con la candeggina della nuova potenza mediatica.
[...] Questa infantilizzazione dell’analisi storico-politica rende fatalmente impotente ogni “attivismo"... E quando qualcuno gli fa osservare che tutto quell’estenuante starnazzare isterico non produce neppure un prurito al potere, che anzi applaude, hanno pronto un altro attributo morale: sei cinico.
La compartimentazione della protesta secondo i recinti ideologici preparati a monte produce, oltre ad un effetto di sostanziale impotenza, una completa perdita di equilibrio e di capacità di valutare le proporzioni dei problemi. Ciascuno di questi giochi ideologici recintati appare a chi lo frequenta un cosmo, l’unico punto di vista da cui tutto il mondo si vede al meglio. E questo genera una pazzesca suscettibilità nei frequentatori di quei recinti, perché investono tutta la propria energia e passione in quel campetto accuratamente delimitato: c’è gente che passa serena due volte al giorno davanti alla vecchietta che crepa di stenti nell’appartamento accanto, ma sobbalza con gli occhi iniettati di sangue se usi un pronome di genere disapprovato; c’è gente che si scandalizza per le violazioni dei diritti umani in Bielorussia (in cui non hanno mai messo piede) e poi ti spiega che è giusto licenziare i “novax” e privarli delle cure ospedaliere; ci sono finanche studenti che rivendicano la meritocrazia e poi votano Calenda...
Nel complesso il quadro è il seguente, mentre il potere vero ci consiglia resilienza perché se prendi la forma dello stivale che ti calpesta soffri di meno, mentre ci consiglia di non fare figli e di non andare in pensione per amore del futuro, mentre ogni giorno ti spiega che devi essere mobile per lavorare dove c’è bisogno e che però devi smetterla di muoverti perché rovini il clima, mentre ti piscia in testa spiegando che così risparmi sulla doccia, mentre accade tutto questo e molto altro le famose “masse” si accapigliano furiosamente su asterischi rispettosi, sull’inderogabile urgenza dell’antifascismo e sui diritti degli asparagi.
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Giorgio Bianchi Photojournalist
Notizie e analisi sull'attualità e la geopolitica.
I POST CHE NON PIACCIONO A FACEBOOK.
Tutte le pubblicazioni che denunciano l'origine militare delle piattaforme social, la loro gestione diretta da parte di apparati militari e dell'intelligence e il loro ruolo nel condizionamento delle masse e nella "gestione della percezione" dell'opinione pubblica, vengono inesorabilmente oscurati (quindi di fatto censurati) dall'algoritmo.
36 like per un post pubblicato in un profilo seguito da più di 110mila persone equivalgono ad una censura di fatto.
Spiegatelo a quei fenomeni che ripetono a pappagallo che qui c'è libertà di parola.
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Forwarded from la fionda📕
Christine Lagarde: prove generali di tecnocrazia
Matteo Masi
Lunedì 17 Aprile Christine Lagarde ha tenuto un interessante discorso dal tiolo: “Le banche centrali in un mondo che si frammenta” in un evento organizzato dal “Council on Foreign Relations”, un importante (forse uno trai più importanti) think tank statunitense specializzato in politica estera e affari internazionali… Continua... 👇
https://www.lafionda.org/2023/04/18/christine-lagarde-prove-generali-di-tecnocrazia/?utm_source=telegram
👉 Unisciti a @lafionda
Matteo Masi
Lunedì 17 Aprile Christine Lagarde ha tenuto un interessante discorso dal tiolo: “Le banche centrali in un mondo che si frammenta” in un evento organizzato dal “Council on Foreign Relations”, un importante (forse uno trai più importanti) think tank statunitense specializzato in politica estera e affari internazionali… Continua... 👇
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Forwarded from Giubbe Rosse
ALLARME SUI CONSUMI DEL DIGITALE: I DATACENTER NON SONO GREEN. "NECESSARIO RIDURRE". (Fonte: Agenda digitale)
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Agenda Digitale
Il digitale non è un pasto gratis: quanto inquinano i data center e come ridurne l'impatto - Agenda Digitale
I data center, spina dorsale dei sistemi cloud, consumano circa l’1% della domanda globale di elettricità, pari allo 0,3% delle emissioni globali di CO2, percentuale che potrebbe crescere a causa della crescente domanda. Il settore ICT sta compiendo molti…
Forwarded from Vi racconto la Russia
Media is too big
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Lavrov a Caracas: "Tutti sanno benissimo che gli Stati Uniti possono ingannare in qualsiasi momento. È molto più probabile che ingannino piuttosto che mantenere le proprie promesse e offerte. Gli Stati Uniti si considerano autorizzati a emettere un verdetto in qualsiasi occasione. Sono convinto che il processo di formazione di un giusto ordine mondiale multipolare, che sta procedendo e guadagnando slancio ogni giorno, si concluderà sicuramente con risultati positivi per la stragrande maggioranza dell'umanità. Questo processo è oggettivo, ma non sarà instantaneo. Questa è un'era storica che precede la formazione di un ordine mondiale policentrico.
@dimsmirnov175
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Partecipa ai Tour estivi a Mosca e San Pietroburgo
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Forwarded from Savino Balzano
Una multinazionale come #Ryanair, passata alla recente cronaca per l'infelicità dei suoi lavoratori, promuove una petizione chiedendo ai suoi passeggeri di firmarla per provare a eludere le proteste e gli scioperi in corso in Francia.
È gravissimo: il tentativo, furbo ma banalmente malefico, è quello di provare a innescare una guerra tra poveri. Piuttosto che ragionare sulle ragioni delle proteste, facendo magari leva sul Paese che con le sue politiche le ha indotte, si prova ad aizzare l'utenza per alimentare livore nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori e indifferenza verso le loro istanze.
Ricordiamo che scioperare ha un costo: decidere per giorni e giorni di farlo significa rinunciare a retribuzione e mezzi per campare dignitosamente. Personalmente rigetterei con sdegno questa petizione ma, in considerazione del fatto che è indirizzata alla Presidente della Commissione Europea, temo che l'esito possa essere diverso.
È gravissimo: il tentativo, furbo ma banalmente malefico, è quello di provare a innescare una guerra tra poveri. Piuttosto che ragionare sulle ragioni delle proteste, facendo magari leva sul Paese che con le sue politiche le ha indotte, si prova ad aizzare l'utenza per alimentare livore nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori e indifferenza verso le loro istanze.
Ricordiamo che scioperare ha un costo: decidere per giorni e giorni di farlo significa rinunciare a retribuzione e mezzi per campare dignitosamente. Personalmente rigetterei con sdegno questa petizione ma, in considerazione del fatto che è indirizzata alla Presidente della Commissione Europea, temo che l'esito possa essere diverso.
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Forwarded from Collettivo Comunista "Giovanni Pesce" - Resistenza Popolare
Per guardare il video:
https://youtu.be/tFK5Ci_LIU8
https://youtu.be/tFK5Ci_LIU8
YouTube
Scuola Popolare Antonio Gramsci - Le menzogne sulla pandemia CoVid
Sesto appuntamento della scuola popolare di formazione politica Antonio Gramsci. Sarà l'occasione per affrontare finalmente da un punto di vista marxista, e quindi critico, la questione che abbiamo riassunto nel titolo "Le menzogne della pandemia COVID".…
Forwarded from Marco Cosentino
DIMMI COSA MANGI... 🌺🌺🌺
Il blog di Igor Chudov rilancia la notizia secondo cui la città di New York mapperà le scelte alimentari dei cittadini tramite le carte di credito quale primo passo per contrastare "il cambiamento climatico". Indubbiamente notizie del genere fan capire che il clima è davvero pessimo...
Il blog di Igor Chudov rilancia la notizia secondo cui la città di New York mapperà le scelte alimentari dei cittadini tramite le carte di credito quale primo passo per contrastare "il cambiamento climatico". Indubbiamente notizie del genere fan capire che il clima è davvero pessimo...
Igor-Chudov
New York City to Track Personal Food Choices to Reduce CO2 Emissions
This is needed to fight climate change, NYC mayor says
Forwarded from Hic Sunt Leones 🦁 - (canale di Renato Russo) (Renato Russo)
Quando nel '99 era ministro della difesa non si è inorridito nell'autorizzare i bombardamenti su Belgrado.
Quando il corso della Storia cambierà, perché cambierà, i traditori della patria e del popolo dovranno pagare “finché è necessario e sotto ogni profilo”.
Quando il corso della Storia cambierà, perché cambierà, i traditori della patria e del popolo dovranno pagare “finché è necessario e sotto ogni profilo”.
Forwarded from Marco Cosentino
IL COVID E' UN'INFLUENZA 🌺🌺🌺
Almeno secondo la FDA, che giustifica il ritiro dei vaccini covid originali a favore dei bivalenti prospettando per il futuro "instant vaccines" su base annuale o forse anche più frequenti che contengano la variante del momento. Sul modello degli antiinfluenzali che ogni anno sono diversi e vengono impiegati senza alcuna evidenza di efficacia e sicurezza che non sia a posteriori, poiché non ce n'è proprio il tempo. Precisamente il modello che ai tempi ipotizzammo con l'Avvocato Olga Milanese. Vaccini a nastro, insomma. "Efficaci e sicuri" per definizione. Davvero la distopia è qui e oggi, talmente pervasiva da faticare a vederla, un po' come l'acqua per i pesci.
Almeno secondo la FDA, che giustifica il ritiro dei vaccini covid originali a favore dei bivalenti prospettando per il futuro "instant vaccines" su base annuale o forse anche più frequenti che contengano la variante del momento. Sul modello degli antiinfluenzali che ogni anno sono diversi e vengono impiegati senza alcuna evidenza di efficacia e sicurezza che non sia a posteriori, poiché non ce n'è proprio il tempo. Precisamente il modello che ai tempi ipotizzammo con l'Avvocato Olga Milanese. Vaccini a nastro, insomma. "Efficaci e sicuri" per definizione. Davvero la distopia è qui e oggi, talmente pervasiva da faticare a vederla, un po' come l'acqua per i pesci.
Tragicommedia all’italiana: una settimana fa vengo invitato a Modena alla proiezione del film “invisibili”. Parlo di conflitto di interessi e cito la Gazzetta Ufficiale: il governo acquistò spazi pubblicitari su innumerevoli testate giornalistiche per pubblicizzare i vaccini. Il giorno dopo la Gazzetta di Modena mi accusa di aver definito i giornalisti corrotti assieme al solito ritornello: chi ragiona sui vaccini è un novax (quindi un nemico del popolo). Chiedo una rettifica e le prove di quanto asserito dalla giornalista presente in sala (Paola Ducci).
Per tutta risposta vedo pubblicata su Modena Today e Sul Resto del Carlino una dura nota del Sindacato giornalisti che minaccia querele. Ieri mi intervista un giornalista della Gazzetta e oggi sotto un titolo ad effetto (negativo) non rilancia le accuse. La fonte delle accuse del Sindacato dei giornalisti è il primo articolo della Gazzetta di Modena che però si defila; chiedo allora cortesemente alla redazione di Modena Today, del Resto del Carlino e al Sindacato dei giornalisti le prove di quanto affermano.
Daniele Giovanardi.
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Per tutta risposta vedo pubblicata su Modena Today e Sul Resto del Carlino una dura nota del Sindacato giornalisti che minaccia querele. Ieri mi intervista un giornalista della Gazzetta e oggi sotto un titolo ad effetto (negativo) non rilancia le accuse. La fonte delle accuse del Sindacato dei giornalisti è il primo articolo della Gazzetta di Modena che però si defila; chiedo allora cortesemente alla redazione di Modena Today, del Resto del Carlino e al Sindacato dei giornalisti le prove di quanto affermano.
Daniele Giovanardi.
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Giorgio Bianchi Photojournalist pinned «MICHELE SANTORO PRESENTA. Parole proibite: Gruppo Wagner. Le ultime dichiarazioni del leader del gruppo Wagner, Sergej Prigozhin, sono un messaggio politico rivolto al governo russo o c'è dell'altro? Segnano una frattura interna al Paese? E soprattutto,…»
Forwarded from Francesca Quibla, sono il tuo sogno eretico.
Stasera, all'UCI cinemas Bicocca, alle 20.30, a Milano.
Forwarded from Giubbe Rosse
🇺🇸 EX DIRETTORE DELL’INTELLIGENCE NAZIONALE AMMETTE CHE FAUCI HA MENTITO SUL GUADAGNO DI FUNZIONE
“Alcune delle testimonianze del dottor Fauci sono incoerenti con informazioni classificate di cui disponiamo e informazioni pubblicamente disponibili”. Un’elegante circonlocuzione per dire che Fauci ha mentito.
Articolo completo
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EX DIRETTORE DELL’INTELLIGENCE NAZIONALE AMMETTE CHE FAUCI HA MENTITO SUL GUADAGNO DI FUNZIONE
“Alcune delle testimonianze del dottor Fauci sono incoerenti con informazioni classificate di cui disponiamo e informazioni pubblicamente…
È disponibile il primo numero della rivista di geopolitica edita da Visione TV.
LA FINE DELL'IMPERO DEL MALE.
Un altro sguardo sul mondo insegue l’ambizioso obiettivo di cristallizzare e sistematizzare un pensiero alternativo, indispensabile per contrastare sul piano delle idee i decadenti gruppi globalisti, ora dominanti. Le buone idee, infatti, possono cambiare i rapporti di forza, non essendo quasi mai il mero riflesso sovrastrutturale dei rapporti materiali esistenti. La parola ha una sua potenza intrinseca: muove le coscienze, aggrega gli uomini e anima gli impavidi. Se la parola è buona e vera, presumibilmente buone e autentiche saranno le azioni di chi quella buona parola l’ha ascoltata e metabolizzata.
Hanno partecipato a questa edizione: Augusto Bassi, Glauco Benigni, Ilaria Bifarini, Pino Cabras, Guido Cappelli, Massimo Citro Della Riva, David Colantoni, Alberto Contri, Antonello Cresti, Marco Della Luna, Elisabetta Frezza, Giacomo Gabellini, Daniele Giovanardi, Fulvio Grimaldi, Paolo Gulisano, Nicolai Lilin, Stefano Orsi, Alfio Krancic, Enrica Perucchietti, Roberto Quaglia, Lamberto Rimondini, Marco Rizzo, Michelangelo Severgnini, Gilberto Trombetta, Fabrizio Vielmini, Andrea Zhok.
https://visionetv.it/prodotto/la-fine-dellimpero-del-male-visione-01-2023/
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LA FINE DELL'IMPERO DEL MALE.
Un altro sguardo sul mondo insegue l’ambizioso obiettivo di cristallizzare e sistematizzare un pensiero alternativo, indispensabile per contrastare sul piano delle idee i decadenti gruppi globalisti, ora dominanti. Le buone idee, infatti, possono cambiare i rapporti di forza, non essendo quasi mai il mero riflesso sovrastrutturale dei rapporti materiali esistenti. La parola ha una sua potenza intrinseca: muove le coscienze, aggrega gli uomini e anima gli impavidi. Se la parola è buona e vera, presumibilmente buone e autentiche saranno le azioni di chi quella buona parola l’ha ascoltata e metabolizzata.
Hanno partecipato a questa edizione: Augusto Bassi, Glauco Benigni, Ilaria Bifarini, Pino Cabras, Guido Cappelli, Massimo Citro Della Riva, David Colantoni, Alberto Contri, Antonello Cresti, Marco Della Luna, Elisabetta Frezza, Giacomo Gabellini, Daniele Giovanardi, Fulvio Grimaldi, Paolo Gulisano, Nicolai Lilin, Stefano Orsi, Alfio Krancic, Enrica Perucchietti, Roberto Quaglia, Lamberto Rimondini, Marco Rizzo, Michelangelo Severgnini, Gilberto Trombetta, Fabrizio Vielmini, Andrea Zhok.
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Forwarded from Giubbe Rosse
BUTAC SBUFALA PREVENTIVAMENTE UN ARTICOLO DE "LA VERITÀ" CHE NON SONO RIUSCITI A LEGGERE PERCHÉ A PAGAMENTO. (Fonte: Butac)
Giù il cappello.
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Per contattare la redazione: redazione.gr@proton.me
Resistere è un buon investimento.
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