Giorgio Bianchi Photojournalist
131K subscribers
13K photos
3.69K videos
29 files
16.9K links
Notizie e analisi sull'attualità e la geopolitica.
Download Telegram
Forwarded from RangeloniNews
Bakhmut, la Wagner battezza una piazza in onore a Vladlen Tatarsky, il blogger ucciso in un attentato 15 giorni fa. Intanto a Mosca, nel cimitero dove è stato sepolto, ogni giorno attorno alla tomba di Tatarsky continua ad aumentare di volume la montagna di fiori.

Nella città di Bakhmut gli scontri rimangono incessanti, con la Wagner che può permettersi di gestire l’avanzata sui quartieri della parte occidentale della città senza forzare i ritmi, considerati gli importanti problemi logistici dell’esercito ucraino nel rifornire il contingente rimasto in città.
Forwarded from Piccolenote
🟢SUDAN: LA BASE RUSSA E GLI INTERESSI ANGLOFONI

A complicare lo scenario di questa guerra civile vi è l'accordo tra Karthoum e Mosca per creare una base navale a Port Sudan, la prima base russa in Africa e per di più sullo strategico Mar Rosso. Un accordo oggetto di lunga trattativa e che si è concretizzato alcuni giorni fa, suscitando l'ira degli Stati Uniti che hanno minacciato il Sudan di “conseguenze”…

A margine della vicenda, va sottolineato anche l’appello congiunto per la pace in Sudan del Segretario di Stato Usa Anthony Blinken e del suo omologo britannico James Cleverly. Segnale ulteriore che per Washington l'anglosfera ha ormai assunto un'importanza strategica maggiore del partenariato con la Ue.

A breve l’articolo completo 🟢

▫️▫️▫️▫️▫️▫️▫️▫️▫️▫️
🟦SEGUI PICCOLE NOTE

https://t.me/PiccoleNoteTelegram
Forwarded from Piccolenote
🟪SUDAN

...non è una lotta del bene contro il male, ma tra due signori della guerra che hanno cercato di farsi le scarpe a vicenda cercando puntelli internazionali, con l’Egitto schierato con il governo golpista e sauditi ed Emirati arabi con il generale che vi si oppone. Ma anche questo schema non è esaustivo.

Si registra, ad esempio, una visita del ministro degli esteri israeliano Eli Cohen a Khartoum di inizi gennaio, riguardo la quale Middle East Eye registrava l’irritazione di Hemeti “per non essere stato informato”. Mentre al Jazeera annotava che “dopo la rimozione di al-Bashir, gli Stati Uniti e le nazioni europee hanno iniziato a competere con la Russia per l’influenza in Sudan, che è ricco di risorse naturali, tra cui l’oro”. Infatti, tanti vogliono mettere le mani sull’oro sudanese gestito dai militari...🟪

▫️▫️▫️▫️▫️▫️▫️▫️▫️▫️
LEGGI L'ARTICOLO SU PICCOLE NOTE
🌐 https://bit.ly/41wPEuL 🌐
A Bakhmut. La propaganda della Nato qui ha gestito male l’opinione pubblica.
Di Alessandro Orsini.

Le domande cruciali sulla guerra in Ucraina sono due. La prima riguarda l’importanza di Bakhmut su cui la propaganda della Nato in Italia ha confuso l’opinione pubblica. Il meccanismo è semplice: quando l’Ucraina è in vantaggio in una certa area, la battaglia di Kiev assume un’importanza decisiva nella storia universale. Quando è in svantaggio, la battaglia perde importanza. Tuttavia, la propaganda della Nato ha gestito male la manipolazione dell’opinione pubblica in Italia sul capitolo Bakhmut. Sulla scorta delle dichiarazioni di Zelensky, ha prima affermato che la battaglia fosse la più importante della guerra per sostenere la tesi opposta dopo l’avanzata dei russi. Bakhmut è importante per una ragione intrinseca (come fine in sé) e per una ragione strumentale (come mezzo rispetto al fine). Bakhmut è un fine in sé poiché la conquista di tutto il Donbass richiede la conquista di tutte le sue città. Il fatto che sia una città del Donbass rende Bakhmut importante. Tuttavia Bakhmut è anche un mezzo; una volta presa, la Russia dovrà conquistare soltanto Siversk per fagocitare tutta la seconda linea difensiva ucraina che ha tre bastioni: Soledar, già caduta, Bakhmut e Siversk.

Vengo alla seconda domanda più importante del momento: la controffensiva ucraina sarà sensazionale come assicura Zelensky? Dichiaro un certo pessimismo per tre ragioni principali. La prima è che gli ucraini si troveranno ad attaccare e i russi a difendere in condizioni sovrastanti nell’artiglieria e nell’aviazione. Chi attacca perde più uomini di chi difende. Figuriamoci se l’attaccante ha una dotazione militare inferiore al difensore. La seconda è che gli ucraini, a differenza dei russi, non possono rimpiazzare i soldati caduti. La terza è che i Paesi Nato hanno terminato armi e munizioni per gli ucraini, il che spiega il “piano Borrell” per super-produrre un milione di munizioni da consegnare a Kiev entro il 2023 al costo di 2 miliardi di euro.

A questo punto mi armo di ottimismo e, ricorrendo a un esperimento mentale, immagino una controffensiva strabiliante che conquisti Melitopol e Mariupol. La tesi di Corriere della Sera, Repubblica, Stampa, Libero, Giornale, Foglio e Radio 24, che poi è la tesi di Stoltenberg e Biden, è che Putin accetterebbe la sconfitta. La mia tesi è opposta. Gli ucraini arriverebbero a Mariupol e Melitopol falcidiati, mentre Putin, avendo firmato un decreto che porterà i suoi soldati a un milione e mezzo entro il 2026 e il Pil in crescita, potrebbe lanciare nella mischia moltissime truppe. E prevedo che le lancerebbe. L’Ucraina si troverebbe alle prese con una contro-contro offensiva spaventosa con le spalle scoperte, cioè senza armi sufficienti dalla Nato, e la Cina più vicina alla Russia per la crisi di Taiwan che si aggrava. Incombe anche il rischio che Trump vinca su Biden per abbracciare Putin e concentrarsi sulla Cina: la sua strategia quando era presidente. Concludo con l’augurio che Lega e Forza Italia prendano il sopravvento sui Fratelli d’Italia per porre fine all’invio di armi e porre l’Italia alla guida della diplomazia. È interesse di ogni Stato cercare il proprio spazio vitale nell’arena internazionale per condurre la lotta per l’esistenza in condizioni più favorevoli alla struttura del suo sistema. Questo spazio vitale, per l’Italia, è lo spazio diplomatico. Tutto questo richiede di mettere nell’angolo Antonio Tajani. Impresa non facile giacché Forza Italia dovrebbe colpire il suo leader di fatto a vantaggio della Lega, di cui è concorrente. Giorgia Meloni è stata abile nel concedere il ministero degli Esteri a Forza Italia.

🔴 Per ricevere tutti gli aggiornamenti segui Giorgio Bianchi Photojournalist
Forwarded from Laura Ru (Laura Ru)
La mancanza di una visione strategica basata sull'analisi delle condizioni reali e sulla comprensione della complessita' invece che su castelli in aria sta affossando l'egemonia americana. E non saranno certo le tecniche di marketing e la manipolazione delle coscienze a salvarla. Sempre piu' spesso le azioni aggressive di Washington, e dei suoi tirapiedi nell'UE, si ritorcono contro se stessi in un effetto boomerang. Le sanzioni economiche contro la Russia e altri paesi hanno messo a repentaglio lo status del dollaro USA come valuta globale, cosa che ora ammette persino il segretario al Tesoro americano Janet Yellen. In compenso l'economia russa cresce e si sta diversificando. L'Europa ha perso l'accesso a fonti di energia a buon mercato, condizione imprescindibile per permettergli di mantenere competitivita' sui mercati internazionali, mentre l'inflazione erode i risparmi e il potere d'acquisto della popolazione. La tenuta dell'UE stessa e' in dubbio, visto che le misure adottate per sostenere l'Ucraina hanno fatto crescere proteste e malumori tra i paesi membri. Gli USA intendevano allontanare la Cina dalla Russia, ora si trovano con due paesi guida legati da stretti rapporti di cooperazione strategica a tutti i livelli, entrambi forti sostenitori del multipolarismo, idea che rappresenta una grande forza di attrazione sia per potenze regionali che per i paesi del sud del mondo. Gli USA, paese governato da un'oligarchia finanziaria che ama autodefinirsi "democrazia liberale", hanno avviato una crociata contro paesi da essi definiti "autoritari", ma per fare le crociate e mandare a morire la gente occorrono idee e valori per i quali morire. L'Occidente questi valori li ha distrutti da tempo e sostituiti da pseudo valori imposti con la forza o con l'inganno. La tanto declamata democrazia occidentale che fiorirebbe nel giardino di Borrell, purtroppo e' una di quelle piante che fioriscono ogni cent'anni dopo una lenta maturazione. Ed e' da decenni che in questo "giardino" non spuntano neppure le foglie. @LauraRuHK
Forwarded from Martina Pastorelli
Il rischio reale con le IA è che aumentino fakenews del mainstream, che diverrebbe imbattibile.

Se ChatGPT
potrà sostituire certi lavori umani significa che questi sono diventati poco umani e creativi: è uno sprone a essere più originali.

Non serve
normare troppo, ma piuttosto rendere chiare e trasparenti le linee guida di carattere etico immesse nell’intelligenza artificiale.

Su La
Verità intervisto il filosofo Giovanni Maddalena.
NONC'ÈDICHE.
di Daniele Luttazzi.

Google, Highlands Forum e la Cia manipolano l’informazione globale.

Come la Cia ha creato Google. Il successo imprenditoriale di Google, e la sua onnipresenza, risultano meno sorprendenti alla luce di quanto scoperto qualche anno fa dal giornalista investigativo Nafeez Ahmed: “Google è una cortina fumogena dietro la quale si annida il complesso militare-industriale statunitense” (bit.ly/41cGCDb). È una lunga storia. Nel 1994 il Pentagono istituì l’Highlands Forum (bit.ly/3AmY6Bn), un network che fa da ponte fra governo Usa e grandi appaltatori della Difesa come Booz Allen Hamilton e Science Applications International Corporation (Saic). Quelle industrie, indicate talvolta come “intelligence ombra” a causa delle porte girevoli tra loro e l’amministrazione Usa, influenzano e traggono profitto dalla politica bellica statunitense. Secondo la rivista New Scientist, l’Highlands Forum è un conciliabolo di élite (funzionari di Stato, militari, industriali, scienziati) “come Davos, Ditchley e Aspen”, anche se “molto meno noto”. Ahmed: “Nonostante sia sponsorizzato dal Pentagono, non c’è alcuna pagina ufficiale sul Forum nel sito web del Dipartimento della Difesa (DoD). Fonti militari e di intelligence Usa non ne avevano mai sentito parlare, e nemmeno i giornalisti che scrivono di sicurezza nazionale. Ero sconcertato”. John Clippinger, uno scienziato del Mit, partecipò a un incontro dell’Highlands Forum, “una riunione solo su invito finanziata dal DoD e presieduta dal funzionario del Pentagono che supervisiona le operazioni delle agenzie spionistiche maggiori, come la Nsa e la Dia”. Il sito web principale del Forum descrive le Highlands come “una rete interdisciplinare informale sponsorizzata dal governo”, incentrata su “informazione, scienza e tecnologia”. Ma Highlands ha anche un altro sito web, dove si descrive come una società con “vasta esperienza nell’assistere corporation, organizzazioni e leader di governo”. Fra i servizi offerti, “pianificazione strategica” e “creazione di scenari per l’espansione dei mercati globali”. Il sito web afferma che “The Highlands Group Inc.” organizza forum su questi temi; e rivela anche che Highlands è partner di uno dei maggiori appaltatori della Difesa Usa, la Saic. Il presidente fondatore dell’Highlands Forum è Dick O’Neill, un ex capitano di Marina che lavorava al DoD presso l’ufficio del segretario alla Difesa. Clippinger scrisse anche di un individuo venerato dai partecipanti al Forum: Andrew Marshall, uno dei funzionari più influenti del DoD. Dal 1973, Marshall è a capo di una delle agenzie più potenti del Pentagono, l’Office of Net Assessment (Ona), il think tank interno del segretario alla Difesa degli Usa. Fra i protetti di Marshall figuravano il vicepresidente Cheney, il segretario alla Difesa Rumsfeld e il vicesegretario Wolfowitz: i falchi neo-con di Bush. Nel 2001, O’Neill affermò che Marshall era co-presidente di Highlands Forum insieme con lui e con Anthony Tether, direttore della Defense Advanced Research and Projects Agency (Darpa) nonché ex vicepresidente della Saic. Agli esordi, O‘Neill dichiarava: “Nei nostri incontri includeremo persone di Booz, Saic, Rand e altri. Sono in grado di influenzare le politiche del governo con vero lavoro accademico. Produciamo idee, interazione e reti affinché queste persone possano prenderle e usarle quando ne hanno bisogno”. Clippinger: “Ciò che accade nelle riunioni dell’Highlands Forum potrebbe nel tempo avere un impatto enorme in tutto il mondo”. Il Forum ha avuto un ruolo strumentale nell’incubare l’idea della sorveglianza di massa come meccanismo per dominare l’informazione su scala globale. (1. Continua)

🔴 Per ricevere tutti gli aggiornamenti segui Giorgio Bianchi Photojournalist
"TRASFORMATE LA VOSTRA RABBIA IN VOLONTÀ" - GIOVANNI FRAJESE

L'intervento completo dell'endocrinologo Giovanni Frajese nel corso dell'evento 'Verità e Giustizia', organizzato a Roma dal 'Popolo delle Mamme' e dal comitato 'Fermare la Guerra': "Trasformate la vostra rabbia in volontà, che è un'altra cosa. È molto più forte, è molto più diretta, è molto più efficace, non ha bisogno di urlare, ma sta lì ferma contro il vento e contro le onde. Allora, siate quel baluardo dell'umanità che oggi siete chiamati ad essere. Perché altrimenti, quello straccio di umanità che ci è rimasto verrà perso in una marea di dati digitalizzati nei quali vogliono trasformarci. Distruggendo completamente quel poco che ci è rimasto del nostro Paese".
https://www.byoblu.com/2023/04/18/trasformate-la-vostra-rabbia-in-volonta-giovanni-frajese/

🔴 Per ricevere tutti gli aggiornamenti segui Giorgio Bianchi Photojournalist
Forwarded from Giubbe Rosse
🇸🇦🇸🇾 MINISTRO DEGLI ESTERI SAUDITA ATTESO OGGI A DAMASCO
Il principe saudita Faisal bin Farhan, ministro degli esteri dell'Arabia Saudita, dovrebbe arrivare oggi a Damasco per la prima visita di un funzionario saudita dall'inizio della guerra in Siria, ha detto il ministero dell'informazione siriano. (Fonte: Reuters)

In Medio Oriente sviluppi impensabili solo fino a pochi mesi fa.

🟥 Segui Giubbe Rosse
Telegram | Portale web | Ultim'ora | Twitter | Instagram
Forwarded from Martina Pastorelli
Il rischio reale con le IA è che aumentino fakenews del mainstream, che diverrebbe imbattibile.

Se ChatGPT
potrà sostituire certi lavori umani significa che questi sono diventati poco umani e creativi: è uno sprone a essere più originali.

Non serve
normare troppo, ma piuttosto rendere chiare e trasparenti le linee guida di carattere etico immesse nell’intelligenza artificiale.

Su La
Verità intervisto il filosofo Giovanni Maddalena.
Forwarded from Giubbe Rosse
Interessanti riflessioni, alle quali noi vorremmo aggiungere qualche osservazione.

La prepotente entrata dell'intelligenza artificiale nel mondo del lavoro è solo l'ultimo stadio di una società nella quale l'appiattimento generale di alcune categorie verso il pensiero unico acritico (pensiamo solo a giornalisti, insegnanti, medici, al netto delle solite nobili eccezioni) è ormai da tempo in fase avanzata. Pensiamo solo al comportamento generale di queste categorie (senza alcuna limitazione per altre) durante l'ultima pandemia.
Ebbene, a che cosa serviranno in futuro medici, insegnanti, giornalisti, se per propria scelta essi stessi hanno già rinunciato da tempo a svolgere il proprio lavoro in modo creativo, accettando che venisse ridotto a una mera applicazione di protocolli, linee guida ministeriali, veline editoriali, attorno a verità già scritte da organi decisionali sovranazionali e rigidamente filtrate attraverso un ristretto numero di agenzie di stampa? Perché mai il ministero della sanità, le cliniche private, il ministero dell'istruzione, gli editori dovrebbero continuare a spendere denaro per pagare queste categorie, quando l'intelligenza artificiale sarà in grado di svolgere gli stessi compiti con un costo infinitamente inferiore e una maggiore efficienza? Davvero, spiegateci a che cosa serve un insegnante nel momento in cui il suo lavoro viene ridotto a quello di facilitatore/divulgatore di nozioni e linee didattiche rigidamente prestabilite dall'alto, quando basterà un proiettore di slide, una voce artificiale e un'interfaccia interattiva in grado di rispondere alle domande dei ragazzi per ottenere lo stesso scopo? A che cosa serviranno milioni di insegnanti, medici, giornalisti quando l'intelligenza artificiale sarà in grado di fare il loro lavoro senza fare sciopero, senza ammalarsi, senza cali di concentrazione all'ultim'ora, senza raucedine di inverno e, soprattutto, senza andare in pensione?

Il problema della nostra società non era la tecnologia ieri e non è l'intelligenza artificiale oggi. Se mai, è l'appiattimento dei cervelli, la standardizzazione del pensiero e delle opinioni, la riduzione del dibattito scientifico ad applicazione meccanica di protocolli sovranazionali vincolanti e indiscutibili, la mortificazione della personalità ridotta a slot dell'avatar riempibili con le bandierine del momento, l'umiliazione della creatività in nome dell'allineamento e del virtue signaling.

Non diamo la colpa a chatGPT. Chiediamoci, piuttosto, perché mai dovrebbero continuare a sopravvivere milioni di cloni di pensiero unico che hanno accettato da tempo di produrre un lavoro in serie, quando esiste qualcosa che può sostituirli in modo più economico ed efficiente. Ci viene il sospetto, insomma, che il problema non sia la troppa intelligenza artificiale, ma, piuttosto, la troppo poca intelligenza umana di troppe persone.

🟥 Segui Giubbe Rosse
Telegram | Portale web | Ultim'ora | Twitter | Instagram
Voi guardate all'IA e la chiamate civiltà del progresso, noi guardiamo alla vita delle masse mentre ci parlate di IA, e la chiamiamo barbarie.

A COSA SERVE IL PROGRESSO SE FA POVERI, SCHIAVI, MORTI? IL CAPITALISMO NON È PROGRESSO, È SFRUTTAMENTO DI UNA CLASSE SULL'INTERO PIANETA

ERNESTO GUEVARA
Forwarded from L'EDICOLA di Marco Il Milanese📣📣📣
This media is not supported in your browser
VIEW IN TELEGRAM
La CNN smentisce le falsità di Kiev sulla deportazione forzata dei rifugiati ucraini in Russia.

Il canale televisivo statunitense CNN ha mostrato un servizio su diversi cittadini ucraini che ora vivono in Russia e si lamentano della persecuzione da parte del regime di Kiev.

Il corrispondente ha sottolineato che il governo ucraino afferma che gli ucraini sarebbero stati deportati con la forza in Russia. Ma in realtà la gente dice che nessuno li ha costretti a partire, è stata una decisione consapevole.
La risposta occidentale è stata affidata a John Kirby, che ha detto che "il Brasile sta ripetendo a pappagallo (parroting) la propaganda russa e cinese", cosa che ha provocato la reazione piuttosto piccata del Ministro degli Esteri brasiliano Mauro Vieira, e a Josep Borrell, che si stupisce del fatto che Macron, Xi Jinping e Lula non credano che Putin abbia perso la ragione. Folklore dei due personaggi a parte, queste risposte confermano (anche qui come per Peskov, semmai ce ne fosse bisogno) non solo che la situazione sta sfuggendo di mano e le risposte a uno stato di cose probabilmente imprevisto (ma non imprevedibile, ed era loro dovere prevederlo) diventano sempre più isteriche, ma anche e soprattutto, e purtroppo, che non c'è da parte occidentale, a parte forse Macron, nessuna idea di una conclusione diplomatica del conflitto che prescinda dalla "sconfitta strategica" della Russia, ossia dalla negazione TOTALE di tutti gli obiettivi dell'invasione (Crimea e Donbas, corridoio di terra tra le due regioni, neutralità dell'Ucraina e fine del dialogo con la NATO). E che non c'è nemmeno idea di come conseguirla, questa "sconfitta strategica", oltre alla controffensiva ucraina ventura che nella mente dei nostri politici ha ormai assunto le fattezze dell'Armageddon in cui verrà sconfitto l'Anticristo. Che verrà sconfitto, par di capire, per forza, perché è cattivo e pazzo: e noi che siamo buoni e sani di mente non possiamo che vincere.
Scambio di visite triangolare tra Cina, Russia e Brasile. Mentre Lula è a Pechino il Ministro della Difesa cinese è a Mosca e Lavrov, vestito da Supergiovane, sbarca in Brasile. Sia Lavrov che Lula, ognuno a suo modo, reiterano la necessità di chiudere il conflitto in maniera diplomatica (Peskov specifica, in caso ce ne fosse bisogno, che la Russia è disposta ad ascoltare qualsiasi piano di pace a patto che tenga in considerazione le richieste della Russia. Ma va). Anche Macron parla di pace, anche se non si capisce ancora bene quale sia il piano francese.
Polonia, Mattarella incontra Duda:
“Sostegno a Kiev".
“In gioco valori di liberta e democrazia, inorriditi da disumanità russa”.

Dire la verità sul presidente Mattarella costituisce reato.

Andrea Zhok.

🔴 Per ricevere tutti gli aggiornamenti segui Giorgio Bianchi Photojournalist
Come elemento base, a scopo precauzionale, non dovremmo credere a nulla di quanto ci venga detto dai media - italiani e non - sulla guerra ed in generale su temi cruciali che riguardino le nostre vite. Le verità servite su di un piatto d'argento, semplici da assoribire, vanno sempre guardate con sospetto essendo la ricerca della "verità" un percorso al contrario complesso, contraddittorio, personale che non può non passare che da una faticosa attività di ricerca quindi dalla lettura di qualche libro.

Come giustamente dice Jaron Lanier, il modello di business dei social media poggia sulla disponibilità di qualcuno a spendere per modificare il pensiero e per il tramite di questo il comportamento di qualcun altro. E' abbastanza facile pensare che vi siano decine di sedicenti giornalisti pagati per scrivere pezzi di propaganda pro USA, pro NATO e pro Russia.

Inoltre, il registro utilizzato dai giornali italiani ricalca spudoratamente quello descritto da Lord Ponsonby nel 1928 nel suo "Falsehood in Wartime" , un libro avente ad oggetto proprio la propaganda e le menzogne diffuse in tempo di guerra in Gran Bretagna.

Dal libro di Ponsonby, Anne Morelli -nel suo fantastico "Principi elementari della propaganda di guerra. Utilizzabili in caso di guerra fredda, calda o tiepida..." che vi invito a comprare- ha tratto 10 regole fondamentali della propaganda, propaganda quotidianamente diffusa dai giornali italiani:

1- Noi non vogliamo la guerra.
2- La guerra è solo colpa dell' avversario
3- Il nemico ha l'aspetto del diavolo o del cattivo di turno.
4- E' una causa nobile quella che difendiamo, non interessi particolari.
5- Il nemico causa volontariamente atrocità illegali, a noi capita solo per caso fortuito.
6- Il nemico usa armi illegali.
7- Le perdite del nemico sono imponenti, le nostre ridotte.
8- Gli artisti sostengono la nostra causa, non la loro.
9- La nostra causa ha un carattere sacro.
10- Chi mette in dubbio la nostra causa è un traditore e sta col nemico.

Eric Packer.

🔴 Per ricevere tutti gli aggiornamenti segui Giorgio Bianchi Photojournalist
Forwarded from Intel Slava Z
This media is not supported in your browser
VIEW IN TELEGRAM
🇨🇳🇷🇺 Chinese Defense Minister Li Shangfu, following talks with Putin and Shoigu, said that Russia and China would develop military-technical cooperation and military trade between the two countries. He promised to take it to the next level. We look forward to the details.

Li Shangfu also said that China intends to firmly strengthen its strategic cooperation with Russia.
Shoigu said that Russia and China will strengthen their security relations. In general, all this is a continuation of the line that was highlighted during Xi Jinping's visit to Moscow and was clearly manifested during the cold reception of Western representatives who tried to put pressure on China.

China is actively preparing for a conflict around Taiwan (in Beijing, they understand that the United States will reopen it one way or another)
This media is not supported in your browser
VIEW IN TELEGRAM
La CNN ha smentito le fake di Kiev secondo cui i rifugiati ucraini sarebbero stati deportati con la forza in Russia

Il canale televisivo americano CNN ha mostrato un servizio su diversi cittadini ucraini che ora vivono in Russia e si lamentano della persecuzione da parte del regime di Kiev.

Il corrispondente ha attirato l'attenzione sul fatto che il governo ucraino afferma che gli ucraini sarebbero stati deportati con la forza nella Federazione Russa. Ma in realtà, la gente dice che nessuno li ha costretti ad andarsene, è stata una decisione consapevole. Questa informazione è stata riportata alla CNN da Natalya, che si è trasferita in Estremo Oriente la scorsa primavera.

Valeria, un'altra rifugiata ucraina, ha detto a un rappresentante di un canale televisivo che non voleva tornare e non voleva nemmeno pensare all'Ucraina.

Tramite Laura Ruggeri.

🔴 Per ricevere tutti gli aggiornamenti segui Giorgio Bianchi Photojournalist
Forwarded from Giubbe Rosse
This media is not supported in your browser
VIEW IN TELEGRAM
FUORI DAL CORO: "AIFA E SPERANZA TENTARONO DI FERMARE IL SEQUESTRO DI UN LOTTO DI VACCINI ORDINATO DALLA PROCURA" (Fonte: Fuori dal coro)

Seguirà video più ampio appena possibile.

🟥 Segui Giubbe Rosse
Telegram | Portale web | Ultim'ora | Twitter | Instagram