Giorgio Bianchi Photojournalist
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Notizie e analisi sull'attualità e la geopolitica.
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"Parla per la prima volta ai media occidentali".

Niente, mentono già dalla prima riga, non ci riescono proprio a dire uno straccio di verità.
Come si fa a credere a tutto il resto se già le prime parole sono un fake?
Chissà se gli sbufalatori di professione se ne accorgeranno.
È evidente oramai che la mia intervista a Mariana fatta a suo tempo, LA PRIMA REALIZZATA DA UN MEDIA OCCIDENTALE, assestò alla propaganda della Nato un colpo assai doloroso.
A distanza di mesi, esce una nuova intervista, questa volta della BBC, dove questa povera ragazza ridice le stesse cose che riferì a me, ovvero che aveva ricevuto minacce di morte da parte dei soliti troll del web; soprattutto dopo la sua seconda intervista. Quindi si tratterebbe semmai di troll ucraini, non russi.
La differenza è che i testi manipolati messi in circolo in queste ore dai media occidentali, lasciano intendere che le minacce fossero arrivate da parte delle autorità russe e che pertanto lei stesse parlando sotto costrizione.
Follia pura, o meglio propaganda.
In realtà fu lei a porre a me una condizione, ovvero di non tagliare nulla. E così ho fatto.
Provate a cercare l'intervista su YouTube digitando il titolo del video e Visione TV e guardate cosa vi esce.
È praticamente introvabile. In giro trovate solo la nuova versione manipolata. Poi accusano russi e cinesi di filtrare i contenuti.
Qui di seguito potete riascoltare l'intervista integrale senza tagli né manipolazioni.
Chiunque metterà in dubbio la veridicità di questa intervista sarà querelato.

https://youtu.be/pj5ElB3Fnp0

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Forwarded from Andrea Ra Music
Domenica 24 luglio ore 20.30 su BYOBLU


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FRANCESCO BORGONOVO INTERVISTA GIORGIO BIANCHI ▷ "L'UCRAINA RISCHIA DI NON SOPRAVVIVERE ALL'INVERNO".

Dal 2014 fotoreporter nel #Donbass, ma il suo nome è celebre solo ultimamente. In particolare dopo il 24 febbraio 2022, quando scoppia la guerra tra #Russia e #Ucraina che lui continua a raccontare con particolare attenzione ai territori russofoni, per i quali non cambia moltissimo a confronto col resto della popolazione, visto che la guerra lì è di casa: per questo #GiorgioBianchi concorda con chi la definisce tutt'oggi una "guerra civile", ma condannandone la narrazione manichea: "Dobbiamo uscire dal tifo da stadio, perché quello che a me fa impressione oggi è vedere due schieramenti che parteggiano per una fazione rispetto all'altra e che spesso auspicano l'annientamento di una parte rispetto all'altra. Noi ci dobbiamo ricordare che lì siamo di fronte a una tragedia epocale e quelle persone che ho fotografato subiscono dall'una e dall'altra parte le conseguenze della guerra. I russofoni l'hanno subita per otto anni, gli ucraini dal 24 febbraio".

https://youtu.be/VEmwLer2vx0
“Io non so con quale armi sarà combattuta la terza guerra mondiale, ma so che la quarta sarà combattuta con pietre e bastoni” Albert Einstein

“DIVIDED UKRAINE: What language do you express love in?” Di Federico Schiavi e Christine Reinhold da un idea di Giorgio Bianchi e Chrsitine Reinhold, prodotto da A World with a View, sarà presentato in anteprima alla undicesima rassegna "A TUTTO SCHERMO" dopo la prima avvenuta al Trieste Film Festival 2022.

Il documentario racconta le radici di un conflitto che sta riguardando indirettamente tutti noi e che perdura dal 2014.

La rassegna A TUTTO SCHERMO, curata da Rete degli Spettatori in collaborazione con la piattaforma CGTV di Cecchi Gori Entertainment, ha sempre avuto uno sguardo attento al cinema indipendente e al documentario e presenterà la premiere di “DIVIDED UKRAINE: What language do you express love in?” il 5 Dicembre alle 21 con la presenza dei registi.

La proiezione digitale sarà gratuita fino ad esaurimento posti e vi potrete prenotare al seguente link: http://bit.ly/3hO14Zl

#DIVIDEDUKRAINE #GiorgioBianchi #FedericoSchiavi #ChristineReinhold #CecchiGori
#CGEntertainment #RetedegliSpettatori #documentary #AWorldWithaView

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FAKE NEWS DI GUERRA: GIORGIO BIANCHI MOSTRA QUELLE PASSATE INOSSERVATE ▷ "ECCO CHI STRUMENTALIZZA".

#Propaganda bellica: passa ma non ce ne accorgiamo. Come quando in prima pagina era stata messa la foto di un bombardamento senza attribuirlo ad alcuno nel titolo. Come quando al TG sono passate foto di un videogioco spacciate per attacchi missilistici. Come quando "alla Russia restavano pochi mesi". "Io ero a #Donetsk quando cadde quel missile ucraino. Restarono uccise 23 persone, massacrate, fatte in mille pezzi. Si ruppero i vetri del palazzo in cui mi trovavo, e ci fu un numero imprecisato di feriti. Il giorno dopo La Stampa uscì in prima pagina con l'immagine della carneficina di Donetsk titolandola 'La carneficina'. Il tutto senza mettere il nome del fotografo, senza contesto e tutto intorno notizie di bombardamenti russi sull'Ucraina. Hanno utilizzato una carneficina fatta dagli ucraini in territorio filorusso spacciandola per un attacco russo su territorio ucraino". A parlare è #GiorgioBianchi, fotoreporter decennale impegnato nel #Donbass dal 2014: "Fui io a denunciare la cosa per primo, ho intervistato il fotografo e lui non aveva venduto la foto a La Stampa. E' stata decontestualizzata. La sera dopo fui intervistato dalla Gruber. Andatevi a riprendere quella trasmissione, il momento più basso del giornalismo. La #Rai ha fatto la stessa cosa quest'anno, il TG3 linea notte e il TG regionale hanno utilizzato le immagini dei bombardamenti ucraini su Donetsk, sui civili, spacciandoli per bombardamenti russi. L'ordine dei giornlisti non è intervenuto. I fact checkers, #Mentana, questa gente qui, dove stanno?"

https://youtu.be/xeM2XpV1vkY

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GIORGIO BIANCHI DA BORGONOVO: "VI SPIEGO EUROMAIDAN, ERO LÌ"

"I russi si sono ritirati e hanno dato vita a un'altra strategia: distruggere le infrastrutture energetiche e civili dell'#Ucraina".
Siamo a novembre 2022, la guerra tra #Russia e Ucraina si è espansa nel febbraio precedente e i russi si sono appena ritirati da Kherson, città fulcro del conflitto. Ma la ritirata delle truppe non significa sconfitta, né pace. Come analizzato correttamente dal fotoreporter #GiorgioBianchi in un'intervista di quel tempo concessa a Francesco Borgonovo, la Russia darà vita a una strategia diversa.
Gli ultimi attacchi alle infrastrutture energetiche risalgono a maggio e a giugno 2024. Ma la guerra tra Russia e Ucraina comincia ben prima: non nel 2022, ma nel 2014. Cruciale la regione del #Donbass e il noto Euromaidan, manifestazione in cui morirono oltre 100 persone tra manifestanti e polizia. Giorgio Bianchi era lì.
Il suo lavoro in Ucraina è incessante da diverso tempo, ma è più riconosciuto solo dopo febbraio 2022. Talvolta, però, anche in maniera negativa. Un racconto della guerra integrale ma non convenzionale costa a Bianchi il titolo di "filoputiniano", appellativo concessogli dalla stampa mainstream in diverse occasioni. Il fotoreporter pubblicava nel 2022 un libro intitolato "Donbass stories", un racconto ricco di immagini: foto che riescono quasi a far toccare con mano le scene quotidiane dei luoghi di guerra.
Nel novembre del 2022 Giorgio Bianchi interveniva a Punto & Accapo.

Qui l'intervista del 18 novembre 2022.

https://www.youtube.com/watch?v=h0BTohzFOP0

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