Giorgio Bianchi Photojournalist
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Notizie e analisi sull'attualità e la geopolitica.
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Forwarded from Giubbe Rosse
🇭🇷💶 CROAZIA. ARRIVA L'EURO E I PREZZI VOLANO
In Croazia interviene il governo. Si registra una forte impennata del costo di generi alimentari e dei servizi. Rincari su pane e burro anche del 30%. Protesta la popolazione. (Fonte: ANSA)

Chissà se anche a loro avranno detto: “Lavorerete un giorno in meno e guadagnerete come se lavoraste un giorno in più”.

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Minchia, tragedia! È esploso il misuratore di megalomania. Ci sono morti e feriti gravi.

Alberto Scotti.

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Chissà se Repubblica la pubblicherebbe adesso, una notizia del genere. Con uno come Molinari al timone e gli Agnelli a tirare le fila.

Giacomo Gabellini.

IN UNA FOTO LA PROVA LA CIA CONTROLLAVA I NERI
MILANO.

E' una foto ingiallita dai venticinque anni che le sono passati sopra, e che i giudici milanesi hanno trovato per quella che loro stessi definiscono "una grossa botta di fortuna". Negli atti dell' indagine sulla strage di piazza Fontana e sulle coperture che la precedettero e la seguirono, c'è da ieri anche la foto che ritrae insieme un uomo della Cia in Italia e un ultrà nero che faceva il doppiogioco per conto dei servizi Usa. L'agente americano è Sergio Minetto, l'ex repubblichino arrestato il mese scorso per falsa testimonianza; l'uomo accanto a lui, il "nero", è Carlo Digilio: l'uomo che Minetto, chiuso a San Vittore, negava persino di avere mai conosciuto. Accanto a loro, un piccolo gruppo di altri appartenenti alla "rete informativa" organizzata in quegli anni dai "servizi" americani in Italia. Minetto e Digilio, dunque, si conoscono. Per la Procura milanese è un riscontro decisivo alle accuse che Digilio, ora "pentito", ha lanciato su Minetto e tramite lui sugli americani: sapevano cosa stavano preparando i neofascisti veneti perché glielo riferivo io. E non mossero un dito per intervenire prima che la strage venisse realizzata. Chiuso a San Vittore, duro come una roccia, il settantenne Minetto aveva negato tutto. Ma dopo il ritrovamento della foto, la Procura ha chiesto e ottenuto di prolungare i suoi arresti, che sarebbero scaduti oggi: il vecchio militante della Rsi rimarrà detenuto un altro mese anche se - in considerazione dell' età - passa agli arresti domiciliari. "Ci auguriamo - dicono fonti vicine agli investigatori - che ora senta finalmente l'obbligo di riferire al Paese cosa venne a sapere in quegli anni nell'ambito della sua attività". Contro Minetto, d'altronde, non c'è solo la foto. La spiegazione che aveva dato per i suoi rapporti con le basi americane in Veneto ("Andavo a riparare i frigoriferi") è stata smentita da un testimone. Si è scoperto che, su ordine di "colleghi" di Minetto, Digilio si era infiltrato anche in un gruppo di fascisti veneti specializzati nel produrre mitragliette: questi ultimi, interrogati dal giudice Salvini, hanno confessato e confermato. E si è scoperto che anche il migliore amico veronese di Minetto, un commercialista veronese (potrebbe trattarsi di Giancarlo Glisenti, morto poche settimane fa) lavorava fin dal 1964 per gli americani della base Ftase, cioè il quartier generale di Verona: si occupava, in particolare, di tenere sotto controllo i dissidenti cecoslovacchi fuoriusciti in Italia.

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CARO CASTELLI VENGA A VEDERE IN CHE CONDIZIONI VIVIAMO NELLE SAE (CASETTE PER I TERREMOTATI ndr).

«Il nuovo commissario straordinario senatore Guido Castelli ha detto che il suo primo pensiero corre a chi ancora vive nelle Sae. Gli racconto io come stiamo. Sono quasi sette anni che viviamo nelle casette, in assoluto abbandono, anche da parte dei servizi sociali. Ci sono questi disagi e nessuno fa nulla, il Comune dovrebbe essere il primo a rappresentare e tutelare i propri cittadini». Con queste parole Loredana Dall'Orso, residente in una delle soluzioni abitative di emergenza di Pieve Torina, così come i suoi genitori ottantenni, si rivolge alle autorità denunciando le criticità delle Sae, che ancora non si riesce a risolvere. Si tratta di problemi come muffa, infiltrazioni di acqua, boiler per riscaldare l'acqua con i pannelli solari che non vogliono saperne di funzionare. Spiega Dall'Orso: «In particolare nella sae dei miei genitori ci sono delle zone con la muffa, una parte di muro l'abbiamo ripulito, ma si continua a formare. Mio padre ha la bronchite da un mese e respirare questa roba non fa di certo bene. Non ci dicessero di arieggiare perché non è questo il problema, davanti alla Sae nln abbiamo nemmeno una veranda chiusa. Inoltre al bagno sopra la doccia si è ripresentato il problema delle infiltrazioni di acqua. L'anno scorso con la neve si era presentato il problema, gli incaricati della manutenzione erano intervenuti e mio padre non aveva dovuto pagare niente. Ma adesso ci sono di nuovo infiltrazioni». Un altro problema che segnala Dall'Orso riguarda i boiler che non funzionano: «A me, ai miei genitori ed altre persone non hanno mai funzionato. Sono pensati per fornire le Sae di acqua calda sanitaria, essendo collegati ai pannelli solari, consentirebbero un risparmio energetico in tempi come questi di bollette salate. È una cosa gravissima, l'amministrazione comunale dovrebbe preoccuparsi del motivo per cui non funzionano. C'è chi ha chiamato gli addetti alla manutenzione ed ha dovuto pagare. Prima ci mettevano l'antigelo, ora non viene più nessuno a fare manutenzione. A chi compete? Chi tutela i nostri diritti? Nemmeno le porte chiudono bene, iniziano a scendere. Serve sempre più manutenzione e capire chi deve venire».

https://www.cronachemaceratesi.it/2023/01/09/caro-castelli-venga-a-vedere-in-che-condizioni-viviamo-nelle-sae/1716538/

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L’infiltrato putiniano.
Di Marco Travaglio.

Allarme russo, ripeto: allarme russo. Un pericoloso putiniano, aiutato dai soliti hacker moscoviti, s’è infiltrato nelle pagine di Repubblica per ribaltare di 180 gradi la linea di Sambuca Molinari. L’ignoto intruso, che si spaccia per l’economista americano Jeffrey D. Sachs e – leggiamo sgomenti – “comincia con questo articolo la sua collaborazione con Repubblica”, riempie un’intera pagina sotto il titolo ingannevole “Lula uscirà rafforzato. Ora la vera sfida è salvare l’Amazzonia” per bombardarne senza pietà 11 mesi di editoriali turboatlantisti sulla guerra russo-ucraina: “Qui in Occidente siamo bombardati da narrazioni ufficiali ridicole, perlopiù provenienti da Washington”. Quali? Guardacaso, le stesse di Sambuca, Johnny Riotta, Merlo, Messina, Folli, giù giù fino a Cappellini: “La Russia è il male puro, la Cina è la più grande minaccia per il mondo e solo la Nato può salvarci… Dabbenaggini imbastite dal Dipartimento di Stato” e rilanciate da Rep e dalle altre filiali locali del Pentagono, che “ci intrappolano in guerre che non avrebbero mai dovuto verificarsi e vanno fermate con i negoziati piuttosto che con l’escalation”.

Oddio, e quali guerre? “È stato il tentativo Usa di espandere la Nato alla Georgia e all’Ucraina a scatenare le guerre in Georgia (nel 2010) e in Ucraina (dal 2014 a oggi)”. Questo bel tomo ignora il primo comandamento del Decalogo atlantista: c’è un aggressore e un aggredito. Anzi, peggio: iscrive Usa e Nato fra gli aggressori di Georgia e Ucraina. Ma non solo: “Né il bombardamento Nato di Belgrado nel 1999, né i 15 anni di missione fallita in Afghanistan, né il bombardamento della Libia nel 2011 hanno centrato gli obiettivi”. E, parlando con pardon, “neppure la Cina è una grave minaccia come viene dipinta oggi in occidente”, perché “non viviamo più in un mondo guidato dagli Usa e neppure diviso fra gli Usa e la rivale Cina. Siamo in un mondo multipolare, in cui… alleanze militari come la Nato… sono un pericoloso anacronismo”. E tutto questo – ripetiamo con sgomento – su Rep: un autobombardamento in piena regola, che non può restare impunito. Prima però bisogna dare un nome e un volto al putribondo figuro. Da quel che scrive, il campo si restringe a pochi pacifinti putiniani: il professor Orsini, i filosofi Cacciari e Di Cesare, i generali Mini e Bertolini, il fisico Rovelli, gli storici Barbero, Canfora, Cardini, D’Orsi o forse, chissà, il direttore del Fatto Putiniano. Che aspettano il Copasir, il Dis, l’Aise, l’Aisi e la Digos a indagare? E dove sono Riotta, la Tocci, il commissario Iacoboni, il duo Sarzanini-Guerzoni e gli altri ghostbuster di hacker e agenti russi? Urge aggiornare le liste di proscrizione. Non c’è un minuto da perdere.

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Quei bravi ragazzi della truppa Azov: la Rai dimentica nazismo e crimini.

Il Fatto Quotidiano 11 GENNAIO 2023

Che mattacchioni, quelli del battaglione Azov. Non si saprebbe proprio come altro definirli, se non forse dei birichini, degli zuzzurelloni, dei birbantelli. Ieri Rainews ha diffuso sui propri social un servizio su questo amabile battaglione, una formazione paramilitare ucraina di palese ispirazione nazista che da 8 anni combatte i russi nel Donbass. Rainews racconta “un torneo” a colpi di pugnalate organizzato dal battaglione, una specie di rito di iniziazione interno. Nel descrivere i militari, Rainews parla di un “reggimento militare ucraino che resistette per mesi asserragliato all’interno dell’acciaieria Azovstal, al termine della battaglia di Mariupol, accusato dai russi di nazismo”. Accusato dai russi, come se fosse un’infamia da propaganda e non un motivo di vanto dello stesso battaglione, denunciato peraltro dalle decine di inchieste internazionali che hanno anche svelato i crimini commessi da Azov in questi otto anni di guerra nel Donbass. Ma ora che c’è un male più grande, la Russia, si può scordare il passato e derubricare le simpatie naziste e gli orrori contro i civili a rumors messi in giro da Mosca. Ma quali nazisti, sono bravi ragazzi.

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Ieri sera ho messo nel frullatore basilico fresco, aglio, parmigiano, pomodorini, mandorle, peperoncino fresco, un paio di filetti d'acciuga sott'olio, olio d'oliva, sale. Poi ho frullato. Alla fine ho allungato il tutto con acqua di cottura della pasta, ci ho condito i rigatoni e ho goduto tantissimo. Non ho spento il fuoco durante la cottura e nessun insetto è stato maltrattato. Incredibilmente, nonostante tutto questo, il pianeta Terra oggi sta ancora qua. Pazzesco.

Alberto Scotti.

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Ma va?

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Forwarded from Laura Ru (Laura Ru)
Alcune fonti affermano che Valeriy Zaluzhniy, comandante in capo delle forze armate ucraine, avrebbe chiesto a Zelensky di ordinare il ritiro da Bakhmut, poiché era difficile e inutile tenerla dopo la caduta di Soledar. Ma Zelensky ha opposto un rifiuto.
@LauraRuHK
Forwarded from Martina Pastorelli
Un’unica regia e finanziamenti USA dietro alle ecoproteste e alla loro mediatizzazione.

Ecco racconta #laltrastoria sulla staffetta tra Greta Thunberg e gli attivisti di Ultima Generazione.

👉 https://www.laverita.info/da-greta-ai-teppisti-targati-usa-i-finanziamenti-per-le-ecoproteste-2659096576.html
Forwarded from InfoDefenseITALIA
Il deputato della Duma Konstantin Zatulin riferisce che l'Occidente e l'Ucraina spingono la Moldavia a intervenire in Transnistria

L'Occidente e l'Ucraina stanno spingendo la Moldavia a scatenare un nuovo conflitto per liquidare la Transnistria. In questo modo, cercano di sbarazzarsi dell'"enclave filorussa": l'opinione è stata espressa dal deputato della Duma Konstantin Zatulin, Primo Vicepresidente della Commissione per gli Affari della CSI, l'Integrazione eurasiatica e le Relazioni coi russi all'estero.
 
Zatulin ha dichiarato che intanto "la Moldavia si è attivata, i problemi interni non sono ancora stati risolti, ma è già chiaro che il Paese viene spinto al passo fatale di un intervento puntitivo in Transnistria. Per ora, sono piccoli passi e non è stato fatto quello decisivo, ma è chiaro che l'Occidente e l'Ucraina sono ben interessati a spingere la Moldavia a scatenare un nuovo conflitto e a liquidare quella che è considerata l'enclave filorussa in Transnistria".

#italiano 🇮🇹

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"File segreti su Ucraina e Iran", i documenti top secret di Joe Biden.

Tra i documenti riservati trovati ci sarebbero memo dell'intelligence e materiale dei briefing su dossier come l'Ucraina, l'Iran e il Regno Unito. La vicenda imbarazza la Casa Bianca e il presidente.

https://www.ilgiornale.it/news/politica-estera/documenti-segreti-su-ucraina-e-iran-i-documenti-top-secret-2103844.html

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Forwarded from Martina Pastorelli
"La solidarietà non dovrebbe aver colore politico, neanche quello arcobaleno che aiuta i migranti in base al loro orientamento sessuale"

La denuncia: un bando choc di Roma Capitale, guidata dal sindaco Gualtieri, finanzia (per 500 mila €) solo immigrati LGBT, creando persone di serie A e serie B.

👉 https://t.co/qQLHiJw7H6
Forwarded from Laura Ru (Laura Ru)
I media italiani che stanno seminando il panico su una presunta ecatombe in Cina, collasso del sistema sanitario e contagi record, attingono a fonti americane e britanniche, le stesse che si servivano di immagini satellitari per dimostrare l'esistenza di "campi di concentramento" nello Xinjiang, risultati poi essere edifici scolastici, oppure normali caserme e prigioni. E' sulla base di informazioni false, e in ossequio alla sinofobia orchestrata ad arte dai soliti noti, che alcuni paesi alleati degli USA hanno deciso di imporre restrizioni a chi proviene dalla Cina. Decisione strettamente politica e arma di ricatto contro Pechino. Il Covid, come l'influenza, e' endemico nel mondo e in Cina circola esattamente come in Italia, causando in proporzione anche molte meno vittime. I decessi, come prevedibile, si registrano tra persone anziane o affette da gravi patologie. In Cina non c'e' nessuna isteria, e in questi giorni tutti si preparano al Capodanno cinese, affollando centri commerciali e negozi. @LauraRuHK
Forwarded from Giubbe Rosse
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🇺🇸🇺🇦 HOLLYWOOD ABBRACCIA ZELENSKY
Sean Penn ha presentato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky al Golden Globes 2023. Nel suo messaggio, Zelensky ha detto che "la guerra in Ucraina non è ancora finita, ma il momento sta arrivando, ed è già chiaro chi vincerà".

Sarebbe difficile riassumere meglio come l'artificiale mondo della fiction occidentale crei narrative parallele alla realtà a beneficio di milioni di beoti.

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Forwarded from Giubbe Rosse
DA GRETA A ULTIMA GENERAZIONE. FINANZIAMENTI USA DIETRO LE ECONPROTESTE Neppure il tempo di tirare il fiato, attività che peraltro comporta l’emissione di una certa quantità di anidride carbonica, che immediatamente compaiono sulla scena gli eco kamikaze, giovani paladini del clima che bloccano strade, irrompono in campo durante tornei di tennis, si incollano ad opere d’arte dopo averle imbrattate, lordano sedi istituzionali o sedi di aziende. Il tutto debitamente filmato e diffuso urbi et orbi con finezza tecnica e raro tempismo. A questo punto, registrato il ritiro anticipato di Greta, ecco giungere in forze la sinistra culturale italiana, che li battezza «i nostri figli guerrieri del clima». L’avanguardia della meglio gioventù ora non lotta per i diritti dei lavoratori (roba vecchia, oggi siamo tutti imprenditori di noi stessi), ma per il clima.
[...]
Le iniziative dei giovani disubbidienti sono studiate ed orchestrate ad arte, soprattutto nella loro diffusione. C’è una regia unica, strutturata ed efficace. No, nessun complotto: è sufficiente seguire il danaro. Il vecchio adagio «follow the money» ci porta al Climate Emergency Fund, con sede a Beverly Hills, California, un’organizzazione non-profit classificata come 501c(3) secondo la legge americana, cioè un ente che raccoglie donazioni e finanzia piccoli gruppi di attivisti senza pagare tasse. «Sosteniamo gli attivisti coraggiosi che svegliano il pubblico all’emergenza climatica», declama il sito web, che ha anche una sezione teorica titolata “Teoria del cambiamento” il cui slogan è «Il gradualismo ha fallito. Ma l’attivismo funziona». Lo stesso sito web riporta i nomi dei gruppi finanziati da Ultima generazione in Italia a Just stop oil in Gran Bretagna) e la metodologia di preparazione delle campagne. Il fondo provvede a scegliere i gruppi da finanziare, forma gli attivisti su come condurre le iniziative e come diffonderle ai media, fornisce consulenza tecnologica, tiene una rete di contatti internazionali, per poi assegnare i fondi necessari, che possono anche comprendere le spese legali e variano da 35.000 a 80.000 dollari a gruppo. Con orgoglio, il sito rivela che dal 2019 ha finanziato 94 organizzazioni, con oltre 22.000 attivisti per il clima formati e oltre 1 milione di attivisti mobilitati. Direttore esecutivo di Climate Emergency Fund è una psicologa clinica americana di 36 anni, Margaret Klein Salamon. Ma è nel board del fondo che si trovano nomi interessanti. Innanzitutto, lo sceneggiatore premio Oscar, regista e produttore Adam McKay, che ha diretto il film catastrofico Don’t look up, uscito suNetflix nel 2021, ma anche Vice e The big short. McKay lo scorso settembre ha donato al fondo quattro milioni di dollari e si è seduto nel board. Al suo fianco, la fondatrice Aileen Getty, filantropa erede della celebre famiglia di petrolieri Getty. Nipote di quello che negli anni ’60 fu l’uomo più ricco del mondo, J. Paul Getty, fondatore della Getty Oil Company, Aileen ha avuto tormentate esperienze tra droga e Aids, prima di cambiare vita e utilizzare la fortuna di famiglia per opere di carità. Del prestigioso consesso fa parte anche Rory Kennedy, regista e produttrice cinematografica, esponente della grande dinastia dei Kennedy. È infatti figlia di Bob Kennedy, il politico democratico assassinato nel 1968, fratello di John Fitzgerald Kennedy, a sua volta assassinato a Dallas nel 1963. Vi sono poi Geralyn Dreyfous, produttrice cinematografica e televisiva, Sarah Ezzy, che gestisce i fondi della Aileen Getty Fiundation, e Shannon O’Lear y Joy, ambientalista e produttrice di documentari. Considerato che gran parte dei membri del fondo proviene dal mondo del cinema e della televisione, non devono sorprendere la cura e la tempestività con cui le azioni degli attivisti sono documentate e diffuse. Il fondo fornisce non solo conoscenze tecniche, ma una sceneggiatura di cui i gruppi attivisti sono interpreti, operatori di ripresa e diffusori. (Fonte, Sergio Giraldo, La Verità, 11 gennaio 2023)

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Forwarded from NON PRAEVALEBUNT
Mangiamo insetti senza saperlo: il nostro viaggio tra gli scaffali del supermercato
https://www.repubblica.it/il-gusto/2023/01/10/news/mangiare_insetti_senza_saperlo_ecco_i_prodotti_si_trovano_al_supermercato-382764610/

E con questo colpo basso repubblica ti fa sapere che lo hai sempre fatto quindi “qual’e’ il problema?”
Il progetto OXFORD.
Con lo sdoganamento dell’operazione ‘’covid‘’ abbiamo potuto notare come la classe dominante abbia fatto tabula rasa dei diritti fondamentali dei cittadini e delle costituzioni dei singoli paesi.

In realtà, però, essi ci lavorano da ben prima del 2020, abbiamo visto come molte delle regole folli introdotte nelle varie città risalgano a periodi in cui si era relativamente tranquilli, periodi in cui la scusa della ‘’salute‘’ e del ‘’verde‘’ iniziavano ad essere vagamente ventilate…
E così, un po’ alla volta, hanno iniziato a fare delle Zone a Traffico Limitato (ZTL) :
A Milano iniziammo nel 2008 con il sistema ‘’ECOPASS‘’ imposto dalla giunta Moratti (sedicente destra), per poi arrivare nel 2011 con la famosa ‘’AREA C‘’ imposta dalla giunta Pisapia (sedicente sinistra) per arrivare al 2023 con l’ ‘’AREA B‘’ e una Milano quasi totalmente inaccessibile ai cittadini grazie al sindaco Sala (sedicente sinistra), con una città piena di telecamere, ogni incrocio o angolo di strada, ogni via di accesso o uscita, è ‘’monitorata‘’.
Notizia di pochi giorni fa è che, dal 2024, quest’ultimo vuole imporre il limite di 30 km orari all’interno dell’area metropolitana di Milano per ‘’tutelare‘’ la salute pubblica (verrebbe da chiedere, ad esempio, che se fossero davvero preoccupati per la salute dei cittadini e non un controllo pervasivo e ossessivo delle loro vite, come mai non incentivano la cittadinanza a prendere mezzi pubblici, dato che il costo di questi aumenta ogni anno, le corse sono sempre le stesse e la validità della durata dei biglietti è sempre la stessa?)

Da poco nella contea di Oxford (UK), hanno approvato un progetto (a dir poco terrificante) di sperimentazione della regolamentazione del traffico utilizzando l’ormai noiosa scusa della ‘’salute‘’ e del ‘’verde‘’ perché riducendo il traffico si avrà una riduzione di emissioni, di incidenti stradali etcetcetc… e per arrivare a questi obiettivi, la giunta della Contea di Oxford ‘’ha diviso la città in sei zone, ognuna con un proprio filtro del traffico. Questi funzioneranno 7 giorni su 7, dalla mattina alla sera. Quando i blocchi stradali saranno attivati, per i residenti delle zone sarà impedito ogni spostamento con la macchina e chi uscirà dal perimetro delineato riceverà una multa. I controlli verranno fatti attraverso delle telecamere, che riconosceranno automaticamente le targhe.
Per determinati mezzi vi sono delle esenzioni gratuite, come per i veicoli speciali d’emergenza o i taxi, mentre per i cittadini vi è un permesso di 100 giorni all’anno. Con una media di due libere uscite a settimana, per il resto non sarà permesso oltrepassare i confini imposti dal filtro del traffico.‘’ https://letstalk.oxfordshire.gov.uk/traffic-filters-2022

Anche questo progetto, come quello della ‘’riqualificazione‘’ delle case, arriva sempre dai malthusiani di Davos, quelli che hanno intensificato la guerra contro gli esseri umani, quelli il cui slogan è : non possiederai nulla e sarai felice, quelli dell’agenda2030, quella che ci vogliono far mangiare gli insetti, quelli che vogliono ridurre in schiavitù totale le masse (e forse, chissà, vista l’indolenza di queste, forse fanno anche bene…)
https://www.weforum.org/agenda/2022/03/15-minute-city-stickiness/
https://www.ilgazzettino.it/economia/news/case_green_europa_italia_ristrutturazioni_obbligo_direttiva_emissioni-7158116.html
https://t.me/FraQuibla/5073

Ad ogni modo, dal 2020 tutto è lecito, c'è stata un'accelerazione della compressione di ogni diritto fondamentale: il mosaico della vita che loro hanno apparecchiato per noi è sempre più delineato e le prove sulla passività delle masse sono state più che evidenti in questi 3 anni.

❤️‍🔥https://t.me/FraQuibla
Forwarded from InfoDefenseITALIA
Ieri, Zelenski è improvvisamente arrivato a Leopoli, dove ha incontrato il Presidente polacco Andrzej Duda e quello lituano Gitanas Nausėda nel formato del "Triangolo di Lublino". La visita è avvenuta subito dopo la caduta di Soledar.

Dopo l'incontro con Zelenskij, Andrzej Duda ha dichiarato che, a nome della coalizione internazionale, la Polonia consegnerà all'Ucraina una compagnia di carri armati pesanti tedeschi LeopardSi suppone che la consegna è prevista insieme agli equipaggi polacchi.

La Lituania, invece, come dichiarato dal Presidente Nausėda, fornirà all'Ucraina i sistemi di difesa aerea e antiaerea per le regioni occidentali del Paese.

La Polonia dà i carri armati, la Lituania i sistemi di difesa aerea... A quanto pare, investono entrambe nella difesa dei propri ambìti territori futuri....

Da un lato, sembra stia iniziando la spartizione dell'Ucraina, dall'altro, parrebbe, si parla dell'ingresso esplicito dell'Esercito della NATO in Ucraina, con tutte le conseguenze che questo può implicare. La UE è a un passo dall'entrata in guerra, ma la gente qui è al corrente?

#italiano 🇮🇹

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Questa dei social è un’invenzione che sta rendendo sempre più complicato il lavoro del comico.
Prendiamo uno degli ultimi post di Roberto Saviano.
Gli vogliamo bene a Saviano, non c’è niente di sbagliato nel suo lavoro ad eccezione, forse, del fatto che non deve aver capito bene chi siano davvero i cattivi, in Italia, al momento; ma per il resto, forza Robè! Però, se prendiamo uno dei suoi ultimi post, che è identico ai millemila altri post che quotidianamente vengono vomitati in rete con lo stesso format, apriti cielo.
Il format è una strafottuta fotografia in cui ci piacciamo molto, affiancata da un testo filosofico, motivazionale, drammatico, quando invece basterebbe scrivere,“In questa foto ero a Palinuro e credo non sia venuto malaccio”.
Invece no: in quel post scriviamo come se fossimo il Minotauro,un gladiatore appena uscito da una foresta in fiamme, perché funziona così ma poi va a finire che ci si prende sul serio a bestia e si risulta comici e, in questo modo, si ruba spazio a chi vorrebbe farlo di mestiere.
Ebbene, se prendiamo quest’ultimo post di Roberto (lo abbiamo detto che gli vogliamo bene?!) e leggiamo tutta la richiesta che fa al fotografo pagato per fargli un cazzo-cazzo di ritratto e leggiamo che comunque il tizio che ha fatto i corsi di fotografia dovrà far uscire il verde degli occhi di suo padre, impresa un pelo ardua, visto che, se guardiamo gli occhi di Roberto, ci vengono dubbi sul donatore di seme, che pare siano venuti anche a lui che si sbriga a chiedere al fotografo di esaltare anche il mogano degli occhi di sua madre,perché Roberto comunque è un uomo onesto.
Se poi leggiamo che il tizio pagato dalla Canon, per dire, dovrà fare uscire la tenerezza, le parole che zampillano da un cranio che giustamente Roberto vuole mostrare nudo perché, altrimenti, si dovesse abbandonare a photoshop, allora si che i comici imploderebbero.
Poi bisognerà far uscire il fuoco, il sudario, lo spirito, la rabbia e l’odio contro il falso.
Bene, dopo tutto questo sforzo sovraumano di evacuazione di cose grandiose, resterà l’amara insoddisfazione di non aver solo scritto, “In questa foto ero a Palinuro e credo non sia venuto malaccio”, che è la cosa più sincera che si sarebbe dovuta scrivere. E chi avrebbe dovuto scriverla se non uno che odia il falso?
Questa cosa mi umilia, perché va oltre il comico, è qualcosa che fa uscire, da questo post, un non so che di mitologico, di leggendario, di epico ma, a dirla tutta, non di umile, porca merda, non di umile.
Nella foto, un cranio nudo.

Arianna Porcelli Safonov.

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