Francesca Totolo (Unico canale)
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“La pace è donna. Le donne non fanno le guerre” (cit Berizzi)

Una donna di 32 anni (dalle prime informazioni è tedesca) ha accoltellato 5 persone su un autobus a Siegen, ferendole tre gravemente.

Per ora, le autorità tedesche escludono l’attentato terroristico.
Pensate se al posto di Nello Trocchia e Sara Giudice, accusati da una collega di violenza sessuale, ci fosse stato un giornalista di destra?

Si sarebbe urlato allo scandalo in merito all’intervista della Lucarelli alla Giudice perché, secondo la logica femminista, le donne che denunciano hanno sempre ragione e non bisogna dare spazio mediatico ai presunti violentatori per evitare la vittimizzazione secondaria.
Tutti zitti i fan italiani di Lula?
“Tu sogni l'America, io l'Italia
La nuova Italia”
(Cit Ghali)
“Ogni speculazione politica sul delitto è un'offesa a Sharon”?

Vi ricordate cosa successe dopo l’omicidio della povera Giulia Cecchettin?

“Figlio sano del patriarcato”, “la responsabilità è collettiva” (ovvero di tutti i maschi bianchi etero), ore e ore di talk show per demonizzare e mostrificare l’uomo in quanto tale, femministe che volevano “bruciare tutto”, etc.
⚠️ Alcune mail risalenti all'epoca della pandemia, ottenute dal Welt, mostrano che le direttive del Consiglio di esperti "sono state riviste" dal governo tedesco perché dovevano adattarsi “all'agenda politica".

Ad esempio, il ministro della Salute Lauterbach voleva diffondere l’allarmismo tra i "giovani" con un "appello alla paura".
"Sharon Verzeni era nel posto sbagliato al momento sbagliato"

Portava pure la minigonna?
Moussa Sangare “figlio sano del patriarcato africano” (semicit)

Ah no?
Anche Iris Setti “era nel posto sbagliato al momento sbagliato"?

… Nell’agosto del 2023, in un parco di Rovereto, la 61enne Iris Setti è stata aggredita, violentata e uccisa da Chukwuka Nweke, 37enne nigeriano clandestino, senza fissa dimora e con diversi precedenti. Da tempo, Nweke infastidiva i residenti del quartiere Santa Maria e non erano mancante neanche le segnalazioni alle Forze dell’Ordine. Il nigeriano era già stato arrestato nell’agosto del 2022 dopo aver aggredito e minacciato con una bottiglia dei passanti nel centro di Rovereto…

“Le vite delle donne contano”, disponibile dal 5 settembre sul mio sito e nelle librerie
Da quando ho memoria, non ricordo che dei presunti carnefici abbiano avuto tutto questo spazio mediatico (ben due interviste in 2 giorni, poi riprese da altre testate) per difendersi dalle accuse di quella che dovrebbe essere la vittima.

Vi ricordate i titoloni indignati contro La Russa che si era permesso di affermare che, secondo lui, il figlio era innocente?

Vi ricordate la reprimenda di Elly Schlein sul minare “la credibilità di chi denuncia” e sulla “vittimizzazione secondaria”?
I media stanno già preparando la difesa dell’assassino di Sharon Verzeni, sfoderando pure il mito di Erostrato.

Assassino bianco 👉 “figlio sano del patriarcato” e la “responsabilità è collettiva”

Assassino d’importazione 👉 malato mentale
“Si trovavano nel posto sbagliato al momento sbagliato” (semicit)

Pordenone, madre e figlia di 16 anni aggredite e picchiate in strada da uno sconosciuto: il violento è un uomo sui 40/45 anni, carnagione olivastra, capelli ricci scuri, stesso colore degli occhi.

N.B. Però, per l’Anpi di Pordenone, i problemi sono il razzismo e il fascismo.
Rovigo, un marocchino di 39 anni senza fissa dimora

👉 ha prima picchiato violentemente una donna
👉 ha aggredito gli agenti che erano intervenuti
👉 subito rilasciato
👉 ha poi danneggiato alcune auto in sosta lanciando sassi
“Le ho chiesto scusa”

È partita la vittimizzazione del carnefice, non responsabile perché malato mentale.
Questa volta, le transfemministe di Non una di meno non “bruciano tutto”