La polizia di Bremerhaven (Germania) ha chiesto di non pubblicare questo video che immortala una “discussione tra giovani in una scuola”, ovvero un ragazzo tedesco picchiato da una gang di immigrati/seconde generazioni.

La polizia afferma che sta investigando ma sono ormai passati mesi.

“C’eravamo tanto amati” (cit)

Dopo le “ombre di Putin” sulle Olimpiadi in Francia, spuntano pure le prove delle infiltrazioni russe nelle manifestazioni anti immigrazione nel Regno Unito.

Le prove?

Bot e account falsi russi su X.

Non sarebbe più onesto ammettere che, dopo decenni, i britannici della working class si sono stancati della criminalità di importazione, della non integrazione delle seconde generazioni e dell’erosione dei loro diritti?

P.S. Federico Gatti è mai uscito dal centro di Londra? Ha mai visitato un sobborgo popolare?

“Come gruppi di uomini asiatici sono scesi in piazza in difesa delle loro comunità” scrive il Times

➡️ Fact checking

👉 Cinesi o coreani? No, pakistani che hanno imbracciato machete e coltelli

👉 Difesa? Hanno attaccato locali e pub perché pensavano fossero le basi dei manifestanti anti immigrazione

… A Wakefield, West Yorkshire, il richiedente asilo afghano Ahmad Otak di ventuno anni costrinse, legandola con un cavo elettrico, l’ex fidanzata diciannovenne Elisa Frank ad assistere all’accoltellamento a morte della sorella diciassettenne Kimberley e dell’amica Samantha Sykes di diciotto anni. Quella dell’afghano era una vendetta perché Elisa si rifiutava di tornare insieme…

Nel libro “Le vite delle donne contano” che sarà pubblicato a settembre, ho raccontato le più bestiali violenze e i più brutali omicidi commessi dagli immigrati in Italia e in Europa.