Francesca Totolo (Unico canale)
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Due mesi fa, i sinistri difendevano a spada tratta i compagni di “Cambiare rotta” che si erano presi qualche manganellata a Pisa durante una manifestazione.

Ora chiamano le Forze dell’ordine per farsi proteggere dagli stessi compagni.

Destino beffardo! 🍿🍿🍿
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A Firenze, durante il corteo del 25 aprile, gli antifascisti hanno sventolato le bandiere titine, l’ennesimo insulto rosso ai martiri delle Foibe e agli esuli istriani, giuliani e dalmati.
La XII disposizione transitoria e finale della Costituzione vieta soltanto la riorganizzazione del disciolto Partito Fascista, non l’opinione che è garantita dall’articolo 21.

Perché il rettore Montanari diffonde bufale?
“Abbiamo un profumo” (semicit Fassino)
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Il 25 aprile è andata più o meno così con antifascisti che accusavano altri antifascisti di essere fascisti.
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Grazie al sindaco Dario Nardella, oggi Firenze è una città sicura!
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Lo studente 15enne che, martedì scorso, si è presentato all’ingresso dell’istituto Galvani di Milano con un coltello in mano, chiedendo dove fosse una professoressa, è nato in Italia da genitori nordafricani.
Milano sarà il regno delle zecche e delle zanzare: chiamiamola incuria, non biodiversità.
Per salvare Scurati, Repubblica ha censurato un passaggio della sua intervista dove insulta i telespettatori del Tg1 definendoli “persone anziane con poca istruzione e quindi poco senso critico”.
Il 25 aprile ha scatenato una guerra poco civile a sinistra.

Cacciari: “Le abiure generazionali antifasciste servono a non parlare dell'oggi”.

Aggiungo che l’antifascismo è l’unico collante che ormai tiene insieme la sinistra.
Uno dei fermati in piazza Duomo, a Milano, per gli scontri con la brigata ebraica del 25 aprile, è un clandestino egiziano, il quale è già stato rilasciato.
Due giorni fa, il sindaco di Firenze Nardella, con uno scatto eroico, aveva cacciato dei truffatori, i quali si erano talmente spaventati da essersi poi spostati qualche metro più in là.
Il Pd sbrocca malissimo e da il via alla campagna elettorale di Vannacci

“Non faremo il suo nome. Non gli faremo il favore di rilanciare i suoi deliri, le sue frasi schifose, la vergogna che rappresenta per tutte le donne e gli uomini in divisa. Proteggiamoci dalle sue parole d'odio. Compiamo tutti insieme un gesto di difesa del dibattito pubblico. Ignoriamolo”
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“Lombroso a colori”

Torino, gli ecogretini hanno occupato l’ingresso del palazzo di Intesa San Paolo
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Amburgo, “Il califfato è la soluzione”

Ecco le gioie della società multiculturale tanto sostenuta dalla sinistra.
L’attore e regista Michele Riondino ha messo a testa in giù il presidente del Senato. Sarà libertà di opinione?

Non lo so però, per coerenza, dovrebbe ora rifiutare tutti i contributi pubblici per i suoi film.

P.S. Non ho mai visto i film di Riondino. Spero tuttavia che siano più creativi del girare una immagine al contrario.