Secondo i media italiani, le vittime dei pestaggi degli antifascisti a Budapest hanno avuto solo 5-8 giorni di prognosi invece

👉 delle 9 persone aggredite, 6 hanno subito gravi lesioni, come documentano le immagini pubblicate dai media ungheresi e tedeschi

Una volta, ma ancora oggi, gli antifascisti militanti usavano la chiave inglese (Hazet 36) per gli agguati alle spalle, ora utilizzano il martello per dare la caccia ai “fascisti”.

Oggi come allora, sono protetti perché sono “compagni che sbagliano”.

Lo sa Berizzi che la foto delle tre partigiane è posata?
Lo si vede perfettamente da come imbracciano le armi.

Delle tre donne, una è italiana (Anna Maria Leone) e le altre sono due sorelle polacche che la Leone aveva appena conosciuto.

Dopo quella foto, successe una tragedia: Aniuska venne uccisa accidentalmente dalla sorella che stava riponendo l’arma.

Un po’ di amore antifascista

Il primo è un giornalista e attore antagonista.

La seconda è un’attrice, regista, scrittrice (libri pubblicati da La nave di Teseo) e collaboratrice de Il Foglio e di Italian Review.

Per il direttore di FanPage Francesco Cancellato, “l’etnia non aggiunge nulla” solo quando il criminale NON è italiano?

Peraltro, il presunto violentatore delle terme di Milano non è un “giovane italiano”, come ha scritto il giornalista di FanPage, ma un 25enne “italo-marocchino”.