Francesca Totolo (Unico canale)
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Nessun “figlio sano del patriarcato” italiano da condannare come male assoluto, nessun squittio delle femministe: però la violenza d’importazione contro le donne continua

👉 Milano, una turista inglese ha denunciato di essere stata violentata in un centro termale: identificato un 25enne “Italo-marocchino”
👉 Assisi, un 47enne dell'est Europa è stato arrestato per violenza sessuale ai danni di una minorenne (la vittima ha meno di 14 anni)
👉 Bologna, una 20enne marocchina è stata violentata per una notte intera da un tunisino di 21 anni con precedenti
👉 Rimini, picchiava la moglie perché non voleva indossare il velo islamico e la costringeva ad avere rapporti sessuali: indagato un 56enne marocchino
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Elly Schlein: "Se Ilaria Salis non può fare la maestra, Salvini non può fare il ministro"
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Oggi, come ieri, nemmeno una parola dei compagni, quelli che stanno santificando Ilaria Salis, sulle vittime dell’odio rosso a Budapest, le persone picchiate negli agguati dei militanti antifascisti della Hammerbande.

“Avanti ragazzi di Buda
avanti ragazzi di Pest.
Studenti, braccianti e operai
il sole non sorge più ad est”
“Chi è László Dudog”

Il prode David Puente mette sul banco degli imputati László Dudog, vittima di uno dei pestaggi degli antifascisti della Hammerbande a Budapest, e non i violenti che lo hanno ridotto in quel modo.

Essere della “parte sbagliata”, è un attenuante per gli antifascisti?
La notizia riportata da Repubblica è stata completamente “ripulita”

👉 il “15enne” accoltellato è tunisino
👉 l’accoltellatore, “il ragazzo del 2006”, è un sudamericano con passaporto italiano
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Alla Fiera Sant’Orso di Aosta, la Meloni è stata contestata da 2 unicorn* 🌈 che hanno intonato “Bella ciao”
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Questo è il video di uno dei due agguati di cui sarebbe, secondo le autorità ungheresi, responsabile Ilaria Salis, ripresa da un’altra telecamere.

In precedenza, avevo scritto che la vittima fosse Dudog László ma si tratta di un altro uomo.
Secondo i media italiani, le vittime dei pestaggi degli antifascisti a Budapest hanno avuto solo 5-8 giorni di prognosi invece

👉 delle 9 persone aggredite, 6 hanno subito gravi lesioni, come documentano le immagini pubblicate dai media ungheresi e tedeschi
Il portavoce del governo ungherese Zoltán Kovács ha documentato il “trattamento disumano” a cui è stata sottoposta Ilaria Salis in carcere
“Eppure ricordate quanto ridevano per i due marò? Ne avevano fatto addirittura un tormentone: ‘E allora i marò?’. Paolo Kessisoglu e l'impegnatissimo, sui social, Luca Bizzarri”
Gli antagonisti e anarchici antifascisti italiani inneggiano agli infami agguati della Hammerbande a Budapest: d’altronde, sono il frutto della lunga tradizione dell’antifascismo militante.
Scrive Concita De Gregorio su Ilaria Salis: “A differenza di Matteo Salvini io sarei invece molto contenta di aver avuto o che i miei figli avessero maestri capaci di insegnare cosa sia credere in un'idea, il coraggio di esprimerla a viso aperto”

Ovviamente “l’idea” deve essere quella giusta.
Una volta, ma ancora oggi, gli antifascisti militanti usavano la chiave inglese (Hazet 36) per gli agguati alle spalle, ora utilizzano il martello per dare la caccia ai “fascisti”.

Oggi come allora, sono protetti perché sono “compagni che sbagliano”.