Francesca Totolo (Unico canale)
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Mettere al bando i movimenti identitari cattolici come Academia Christiana mentre si tace sulle associazioni islamiche finanziate dai Fratelli Musulmani: complimenti al ministro francese Gérald Darmanin.

D’altronde, il nonno materno del ministro era algerino. Il sangue non è acqua.
Fu proprio l’onorevole Michela Di Biase, allora capogruppo del Pd al Comune di Roma, che fece conoscere il “Cinema America”, occupato dai compagni guidati da Valerio Carocci, al marito Dario Franceschini.

L’allora ministro pose poi due vincoli sull’immobile per proteggere l’occupazione.

Ne ho scritto in “Emergenza antifascismo”
Un po’ di quotidiano “patriarcato” d’importazione

👉 Rotondi, una 30enne marocchina era costretta a vivere segregata in casa, insieme ai suoi due bambini di 1 e 2 anni, ed era vittima di continui maltrattamenti da parte del compagno, un 30enne connazionale, con precedenti penali: la donna è stata salvata da una chiamata dei vicini di casa ai carabinieri
👉 Genova, già gravato da un divieto di avvicinamento per maltrattamenti, un 40enne peruviano va a casa della ex connazionale e la minaccia
👉 Treviso, 50enne straniero aggredisce una prostituta albanese per rapinarla
Gli studenti musulmani della scuola media Jacques-Cartier di Issou “si sono sentiti offesi e si sono detti scioccati”.

Se fossi nel professore francese, farei attenzione: è un attimo finire decapitato come Samuel Paty.

N.B. Nel frattempo, il ministro Gérald Darmanin sta mettendo al bando i movimenti identitari cattolici come Academia Christiana.
“Sotto i governi appoggiati dagli Usa vi era stato un nuovo boom produttivo di oppio” in Afghanistan ma ora con i talebani la produzione è calata del 95%.

Ormai è noto che gli “esportatori di democrazia” non la esportano gratis.
Media is too big
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Il fentanyl si è diffuso più velocemente proprio negli Stati americani dove i dem hanno legalizzato le droghe leggere.

Il risultato è l’Apocalisse zombie.
Non era un suicidio ma un femminicidio

Il 7 marzo scorso, la 32enne Sharmin Sultana, originaria del Bangladesh, è stata spinta giù dalla finestra dal marito connazionale Ahmed Mustak di 45 anni.

I figli della coppia di 7 e 10 anni avevano assistito all’ennesima violenza contro la donna perpetrata dal padre: è stata fondamentale la testimonianza della piccola, nonostante fosse stata plagiata dal padre.

Le forze dell'ordine erano già intervenute più volte per le liti violenti nell'appartamento della coppia.

Il giudice Paola Faggioni, che ha emesso l'ordinanza di custodia cautelare in carcere, ha sottolineato un "forte movente" legato alla gelosia e possessività di Mustak.

Ovviamente questo femminicidio passerà sottotraccia: il patriarcato è d’importazione.
Non si può dire la “mia donna” perché è patriarcato: tra un po’, seguendo le direttive “non avrai nulla e sarai felice” del WEF, anche le donne saranno disponibili solo in affitto, come l’utero.

D’altronde, la normalizzazione di OnlyFans punta pure a questo.
Governo pronto per ratificare il Mes
Mentre i collettivi di sinistra occupano le scuole per combattere il fascismo e il patriarcato, le scuole gli crollano in testa.

Più manutenzione delle scuole e meno “educare alle relazioni”.
Il gruppo Pd in commissione bilaterale di inchiesta sul femminicidio chiede l’audizione di Gino Cecchettin.
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“Un bambino a 2/3 anni è già trans”

La follia ideologica della scrittrice femminista Valeria Fonte.