Padova, dopo aver fatto scendere la sorella davanti a casa, una 74enne stava ripartendo con la sua auto quando un nordafricano, salito dal lato passeggero, l’ha aggredita, riempiendola di botte per poi scaraventarla fuori dalla vettura.

Tutti i giorni noi donne siamo vittime della violenza d’importazione ma sembra che alla sinistra non freghi nulla.

Pillola per giornalisti, conduttori, politici e comuni cittadini

Il problema non sono i commenti da bar (lungi da me essere una bacchettona femminista che paragona una battuta a una violenza) ma ergersi come simbolo contro il patriarcato quando sono stati pubblicati quei commenti.

P.S. Rimane l’opzione hackeraggio dei sistemi di X e LinkedIn.

Il film sull'apocalisse informatica “Leave the world behind” di Netflix mette in guardia dai "bianchi" se "il mondo cade a pezzi".

In quante lingue devono ancora dircelo che l’obiettivo ultimo sono i bianchi?

N.B. Il film è stato prodotto anche dalla Higher Ground di Barack Obama e consorte. L’ex presidente americano ha anche contribuito personalmente nella sceneggiatura.

Complimenti al sindaco Beppe Sala per aver reso difficoltosi pure i soccorsi delle ambulanze con le ciclabili che hanno ristretto le carreggiate.

Presentato oggi il report sulla violenza contro le donne redatto dal Dipartimento della pubblica sicurezza del Viminale

Femminicidi (gennaio-settembre 2023)
👉 Il 27% dei femminicidi ha visto come autore uno STRANIERO
👉 Gli stranieri rappresentano l’8,5% della popolazione residente in Italia

Capite a corsa serve la narrazione sul patriarcato del maschio bianco italiano?

Il ministro francese Gérald Darmanin ha richiesto lo scioglimento per legge di Academia Christiana, gruppo identitario cattolico che ha svolto un lavoro culturale e formativo per studenti, lavoratori e dirigenti locali: inciterebbe all’odio e alla discriminazione.

Siamo oltre la distopia orwelliana.

E tutto ciò succede a pochi giorni dall’omicidio di Thomas, accoltellato a morte da “nuovi francesi” e a pochi mesi dalle città francesi messe a ferro e fuoco da chi non si è mai integrato.

https://www.ilprimatonazionale.it/approfondimenti/in-francia-delirio-liberticida-darmanin-propone-lo-scioglimento-di-academia-christiana-272510/

Continua l’emergenza “enni”

Il 22enne che ha picchiato con calci e pugni la compagna in strada e l’ha minacciata di morte con un coltello è un moldavo.

Rivolta nel Centro di permanenza per i rimpatri di Gradisca d’Isonzo: gli immigrati hanno appiccato incendi e lanciato blocchi di cemento e tondini di ferro all’indirizzo dei finanzieri, bersaglio anche di sputi e di lanci di liquido, verosimilmente urina, contenuto in alcune bottigliette.

Questi sono i bravi “migranti” che sbarcano in Italia e che gli italiani devono mantenere?

L’Italia non ha bisogno di stucchevoli moralizzatori mediatici.

La nostra Nazione necessita di uomini e di donne con la schiena dritta e le spalle larghe per combattere la narrazione sinistra.

Finché non ci sarà una vera rivoluzione delle idee, sarà impossibile qualsiasi tipo di cambiamento.

Basta inchini alla sinistra!

Lo avevamo già visto con l’assalto agli uffici di Pro Vita e Famiglia e con l’ordigno esplosivo innescato gettato al loro interno.

Questa volta, alla Sapienza, le femministe hanno distrutto la panchina rossa dedicata alle donne vittime di violenza.

Credo che gli appelli a “bruciare tutto” siano stati ben recepiti.

Non solo Alessandro Zan

“Nel servizio di Report si tira in ballo anche Michela Di Biase (deputata del Pd e moglie di Franceschini), la quale costituì in tutta fretta, bruciando sul tempo altre società, la Obiettivo 5, di cui è socia al 25% e che serve a certificare il rispetto della parità di genere sui luoghi di lavoro. Secondo Report, questo tempismo potrebbe essere stato influenzato dalle sue connessioni politiche, avendo avuto notizia nel 2021 dell’imminente approvazione di una legge specifica”

Io credo che chi vede il fascismo nelle scritte luminose Xmas abbia bisogno di uno bravo, anzi bravissimo.

Prima di bussare ai vescovi, la ONG Mediterranea di Casarini e compagni avevano chiesto finanziamenti a Soros ma senza successo.

Poi Casarini, in un’intervista, dirà: “Il filantropo? Non so chi sia”.