Francesca Totolo (Unico canale)
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I prodi antifascisti non hanno ancora capito che, quella del cinema di Spilimbergo, era una RIEVOCAZIONE STORICA organizzata da un’associazione che si occupa principalmente della Seconda Guerra Mondiale.

Forse, secondo Berizzi, Luca Bizzarri e Alekos Prete, andrebbero arrestate pure le comparse del film che, durante le riprese, indossavano le divise dell’epoca?
Una cosa è certa: il ministero dell’Istruzione non è stato hackerato.
“Oggi sono un uomo diverso” 🤦🏼‍♀️
“Ci vorrebbe l’obbligo vaccinale con i carabinieri che vanno a prenderli a casa” (cit Bassetti 7 dicembre 2021)

“Ognuno è libero di fare quello che vuole e di vaccinarsi o non vaccinarsi” (cit Bassetti 10 dicembre 2023)
Quando la sinistra vi bussa alla porta per trasformarvi nell* su* nuov* paladin*, meglio fingere di non essere in casa.
Quindi, “il mio uomo” è matriarcato?
Come da copione, nessuna domanda di Fabio Fazio a Gino Cecchettin sull’account X chiuso qualche giorno fa: sarebbe stata un’ottima occasione per chiudere la bocca agli “odiatori”.
Ormai è una prassi comune e consolidata per imporre lo Stato etico sinistro arcobaleno, partendo dalle scuole: si accusano la collettività, il patriarcato e la società (non il reale responsabile) e chi pontifica dal pulpito mediatico è esentato da un qualsiasi esame di coscienza.

Poi i moralizzatori eletti dalla sinistra, ne abbiamo ormai conosciuti tanti, non si erano nemmeno accorti di ciò che stava succedendo sotto i loro occhi.
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“Ho prestato il mio nome con spirito di servizio a titolo gratuito” ha affermato Alessandro Zan, amministratore unico e socio di maggioranza della Be Proud Srl

👉 una Srl non è una Onlus
👉 Padova è il collegio elettorale di Zan
👉 la Be Proud Srl ha versato 50.000 euro nelle casse del Pd

N.B. Questo servizio di Report era pronto da tempo: particolare la messa in onda proprio nella stessa serata dell’intervista di Fazio a Cecchettin.
L'account LinkedIn di Gino Cecchettin menziona tra le informazioni di contatto il profilo X “ginother” eliminato qualche giorno fa.

Sarà stato hackerato pure questo?
“Può capitare un omicidio, drammatico ed efferato come quello che ha visto questo padre perdere la figlia Giulia, può capitare anche che il padre in questione dica qualcosa di intelligente dopo la morte della sua congiunta, ma non necessariamente gli assassini colpiscono sempre a casa degli eroi, non sempre colpiscono dentro la vita di persone che devono diventare un simbolo di non si capisce bene quale Paese”
Da testimonial dell’app Immuni alla sponsorizzazione del panettone di Emergency (ONG che fa anche traghettamenti di “migranti”), passando per il sostegno a Soumahoro.

Ecco il buonissimo Flavio Insinna.
Padova, dopo aver fatto scendere la sorella davanti a casa, una 74enne stava ripartendo con la sua auto quando un nordafricano, salito dal lato passeggero, l’ha aggredita, riempiendola di botte per poi scaraventarla fuori dalla vettura.

Tutti i giorni noi donne siamo vittime della violenza d’importazione ma sembra che alla sinistra non freghi nulla.
Pillola per giornalisti, conduttori, politici e comuni cittadini

Il problema non sono i commenti da bar (lungi da me essere una bacchettona femminista che paragona una battuta a una violenza) ma ergersi come simbolo contro il patriarcato quando sono stati pubblicati quei commenti.

P.S. Rimane l’opzione hackeraggio dei sistemi di X e LinkedIn.