“non altrimenti fatto che d’un vento
impetuoso per li avversi ardori,
che fier la selva e sanz’alcun rattento
li rami schianta, abbatte e porta fori;
dinanzi polveroso va superbo,
e fa fuggir le fiere e li pastori”
(Dante, Inferno, Canto IX)
impetuoso per li avversi ardori,
che fier la selva e sanz’alcun rattento
li rami schianta, abbatte e porta fori;
dinanzi polveroso va superbo,
e fa fuggir le fiere e li pastori”
(Dante, Inferno, Canto IX)
“Per aggirare questa critica, Gerwig inserisce il personaggio di una ragazzina che, nel momento più spassoso del film, accusa la Barbie approdata nel mondo reale di fascismo. Però questo ammiccamento allo spettatore non è poi sostenuto dalla narrazione (anzi la ragazzina aiuterà Barbie a salvare Barbielandia)”
Barbie torna al sano e vecchio patriarcato e alle femministe vengono le scalmane.
Barbie torna al sano e vecchio patriarcato e alle femministe vengono le scalmane.
Repubblica: “Il tornado a Milano
e le maxi grandinate. L’Italia come i tropici”
Un po’ di storia dei tornadi in Lombardia
Monza e Desio, 6 giugno 1808
Nel bresciano, 25 maggio 1843
Monza, 13 maggio 1846
Orzinuovi, 26 luglio 1847
Vimercate e Brugherio, 30 giugno 1865
Nel milanese, primo agosto 1872
Nel pavese, 8 luglio 1875
Lonato, 14 maggio 1886
Nel milanese, 17 giugno 1908
Brianza, 23 luglio 1910
e le maxi grandinate. L’Italia come i tropici”
Un po’ di storia dei tornadi in Lombardia
Monza e Desio, 6 giugno 1808
Nel bresciano, 25 maggio 1843
Monza, 13 maggio 1846
Orzinuovi, 26 luglio 1847
Vimercate e Brugherio, 30 giugno 1865
Nel milanese, primo agosto 1872
Nel pavese, 8 luglio 1875
Lonato, 14 maggio 1886
Nel milanese, 17 giugno 1908
Brianza, 23 luglio 1910
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Dopo Bonelli che ha presentato una proposta di legge per introdurre il reato di “negazionismo climatico”, arriva Pecoraro Scanio che chiede il trattamento sanitario obbligatorio per chi nega i cambiamento climatici.
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Firenze, rissa a suon di bottigliate e catene in piazza Santa Croce. Intorno alle 5 del mattino, in Borgo dei Greci, due bande di nord africani si sono fronteggiati sotto le finestre dei residenti.
Però, per il sindaco Nardella, il problema di Firenze è il fascismo.
Però, per il sindaco Nardella, il problema di Firenze è il fascismo.
Festeggiano ogni anno una sconfitta e la seguente occupazione (ma non festeggiano la Vittoria), credono che gli immigrati siano una “risorsa” per il Paese e che non esista un’emergenza criminalità d’importazione, tacciono sulla distruzione della figura della donna (trans nelle competizioni, utero in affitto), hanno applaudito a Mani Pulite e a Maastricht (“Morire per Maastricht” cit Letta), hanno glorificato chi ha svenduto l’industria pubblica italiana (Draghi), beatificano il “filantropo” che ha speculato sulla lira (Soros), demonizzano l’uomo bianco ed etero, hanno accettato lockdown, coprifuoco, imposizioni vaccinali.
Sarà facilissimo deindustrializzare l’Italia e il ritorno ai cavalli. Ah no, inquinano pure quelli.
Sarà facilissimo deindustrializzare l’Italia e il ritorno ai cavalli. Ah no, inquinano pure quelli.
“Qui siamo tutti matti”
Grazie a Emiliano El Chivo
https://instagram.com/emilianoelchivo?igshid=MzRlODBiNWFlZA==
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